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considerazioni finali sulla questione amorosa

 

Perché? Uno si chiede finisce in questo modo l'amore così profondo.

Allora sono false tutte le ipotesi che riguardano l'amare,

falsa l'ipotesi dell'altra metà che si ricongiunge,

falso l'amore eterno, falsa ogni altra teoria d'amore, falso Dio stesso!?

Non si può obbligare una persona ad amare, né esiste una tecnica

particolare o un sortilegio capace di tanto... amare è libertà,

è dare un giudizio di valore.

Perché allora termina?

La risposta è molto semplice: Perché si vuole farlo terminare.

Esiti di uno scontro irrisolto tra due modi diversi di intendere

e di vivere l'amore, derivati dalla risposta o dalla non risposta

delle domande metafisiche fondamentali, ormai dimenticate

nella non risposta del vivere a giornata:

che ci stiamo a fare al mondo, che valore abbiamo,

dove andiamo e perché.

Si ignora l'inutilità di un Dio trascendente che ama senza unificare

l'umano ed il divino, in un unica sostanza eterna, in un solo paradiso.

Scontro tra il pensiero debole e la verità,

scontro tra il vivere tiepido ed il vivere caldo o freddo.

Amare è un amare tiepido, ognuno a casa sua,

ognuno nel proprio corpo, ognuno a soddisfare sé stesso.

Se si legge con attenzione le domande e le risposte, i questionari

e quanto altro, di psicanalisti, psicologi, sociologi, opinionisti...

oroscopi compresi, che riguardano l'amare, l'amore, la vita di coppia...

possiamo notare come ogni consiglio,

ogni scelta del va dove ti porta il cuore, è pornografia per l'anima,

sono progetti a termine, tesi a soddisfare il bisogno? di un particolare,

naturale ed effimero istante della vita.

Questo è un particolare giorno che mi sono svegliato

con la luna storta... ho bisogno di una persona che mi

porti ogni sera al ristorante e poi al cinema...

domani avrò bisogno di viaggi, o di organizzare cene...

ad ogni situazione una persona diversa.

Sembrano queste ad unire o separare le due persone in una coppia.

Sono stupide, vero, ma reali e condizionate sia dalla concezione

che si ha della vita, sia dalla società.

Si ama non la persona, ma quello che rappresenta

e che ci abbisogna in un determinato istante della vita.

Sappiamo che scegliere la persona in base alle esigenze momentanee,

un'infatuazione, una situazione

per soddisfare la propria arte culinaria,

la propria competenza cinematografica...

o per il ruolo sociale che ricopre... e non la persona stessa,

con l'obiettivo d'amarla,

è un rapporto che inevitabilmente è destinato a fallire di fronte

alle prime difficoltà o al cambiamento. E' logico.

Amare davvero, è molto di più, è dare valore anche all'imperfetto

nel tempo, per unirlo all'eterno.

Non ti ho giudicata, ma accettata per la donna che sei, per il futuro.

E se ti ho parlato era per capire le motivazioni del no.

Ed ho sempre e solo creduto alle parole che mi dicevi tu...

non ti avrei amata se avessi creduto ad altro...

Peccato tu non lo abbia capito.

Ecco le tue paure, il tuo pensare di essere incapace d'amare,

la tua fuga le tue scelte e quanto altro... un pensiero debole.

 

14/03/2005@a

.

Vi ringrazio voi tutti critici e lettori che mi avete

seguito, consigliato e scritto e perdonatemi...

mi siete importanti....

ma qui finisce la quotidianità di questo amare.

Come dovrebbe esservi ormai chiaro,

lei ha scelto di vivere diversamente.

Non la contesto, è libera di farlo.

Da sola, nello spazio tempo che vive,

può scegliere tra il bene ed il male,

il valore del suo essere, per essere nell'eternità.

Io non so amarla senza presenza...

è che sono uomo, ed amo da uomo...

come S.Tommaso... e lei non è più un corpo per me.

Non posso neppure stare ad aspettarla...

a parte che non lo vuole,

ma la vita stessa, se non sei Dio,

non ammette che si fermi il tempo...

né sarà felice.

E neppure posso continuare a scrivere,

a vivere poesia d'amore per lei.

La poesia non è solo parola,

e non solo mi ricorda, mi fa pensare,

mi fa vivere solo lei che non mi è più,

né come persona, né come anima,

ma è la mia vita stessa.

Per assurdo, se fosse possibile farle restituire

la poesia, glielo chiederei, per non lasciarle la mia vita.

L'amo... mi dedicherò ad altro, devo.

grazie.

 

13/03/2005 @a

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