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il sonno

 

Questa mattina eri radiosa, questa notte ti ho chiamata,

nel dormiveglia hai vissuto con me.

Non credere che io ti lusinga, e ti chiami ancora

per ottenere la felicità solo sognata...

so che non vieni, perché il mio chiamarti

è un donarsi che ti tiene lontana.

Vedi, io vivo confinato in questo non luogo

più simile al morire che al vivere,

consumando il tempo con una immagine di te,

 noi non abbiamo altri giorni.

Qui, nella pseudo-vita,

dove noi siamo ancora l'un di fronte l'altro,

vivo, puro ed incustodito, il mondo infinito del possibile,

che attende la potenza che schiude l'eterno alla vita.

E tu parla ed ammetti che è qui,

non è forse qui il vivibile, il dicibile del tempo che mi dai?

Ed allora qui io vivo, ma chi non desidera vivere

e con te esser desto?

 

05/03/2005@a

Oh poter cessare di sognare!

 

 

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