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amore intransitivo

 

La poesia oggi è in un labirinto, e si ripete,

non la voglio più continuare, non scopre nulla di nuovo,

né crea e vive.

Rimasta senza un progetto, incompresa,

si conferma inutile e vuota nelle parole, come nella vita...

non canterò il Paradiso.

 

E prosegue, in questo spazio tempo della scelta,

 imperterrito, il destino.

 E lei, lei, il valore aggiunto alla vita,

è incapace di percepire la più semplice delle verità...

Se ne resta immobile a ripetere

per compiangersi.

Lei non sa, che amare, trova solo vivendo

l'espressione più completa del vero.

Oggi il mio esistere, e con l'esistere la poesia,

sospendono la loro vita per un attimo ancora ...

solo per una fatua speranza  ancora non scelgono,

per vivere, il morire.

 

Ma la sua porta è chiusa, la sua porta resta chiusa,

e domani sarà troppo tardi,

domani disperso il tempo delle scelte, dalla fine,

noi non saremo più possibili.

Domani, il progetto in avvenire da avvenire,

rotto,

e non per paura della fine o della morte...

forse solo per incapacità di comprenderlo,

o forse per una infantile rinunzia nell'incapacità d'amare

nel non volere una vita semplice e normale

nel credere di ripetere un vissuto.

Non sa guardare con occhi diversi,

non sa che è nella nella novità che ripete.

Sedurre per essere sedotta,

per il piacere della novità del momento

per il tempo che dura il divertimento di una erezione,

è la vita che lei ha scelto.

Come Aracne tesse la tela,

e qualcuno di nuovo ci cadrà, prima o poi.

Chissà se è davvero solo per paura di essere felice

che lei pone l'angelo armato, la marionetta

come pretesto per non uscire,

e non lo richiama...

 

Forse è incapace di vibrare all'unisono,

forse è inutile all'amore,

ma non dovrebbe neppure volere essere amata...

amare è mettersi a servizio.

Non è da compatire nel sentirla piangere le sue disgrazie...

è la vita che sceglie per godere di narcisistica luce riflessa

il narcisismo dell'arrivato da presentare orgogliosa.

Essere se stessa, crescere insieme nel crearci,

la volevo, non essere creata da me.

Domani senza lei!

In fondo è meglio così!

Qui sul fondo non mi sta aspettando,

e sto pensando che neppure la vorrei, non più,

nella mia vita,

non ce la vedo, non più,

non così.

 

Le resta il mio amore intransitivo,

un amore che le è dato, incapace di estinguersi, in eterno,

ed ancora una vaga speranza.

Ma sono vivo

e qui sono solo, solo ad ascoltare lo scorrere dell'acqua,

aspettando il tepore del sole.

La vita non ammette che si fermi il tempo,

tra qualche giorno anche la cenere diverrà concime.

 

13/03/2005 @a

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