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abissi

 

Tu

Clella,

perdonami,

se tu resti in me,

non riesco a scrivere,

non del giardino del male.

Neppure per tanta delusione.

Esci dal mio cuore, cosa aspetti?

Aprirti la strada con un affilato coltello?

Vai, lasciami scrivere della cagna immonda,

di colei che schiaccia ridendo la testa al serpente,

lascia che descriva la terribile ed immonda infezione

che mi percorre le vene, e che nessuna grazia può guarire,

che mi fa ammuffire nell'eterno verde. Non imploro la tua pietà,

tu unico amore non puoi capire quanto è profondo l'abisso eterno.

Tu sei viva, e nel mondo non esiste questa glaciale irreversibile crudeltà.

Ancora tu sei attiva nel tempo, ancora il sole ti scalda, ancora preghi e speri,

ancora puoi tuffarti nella matassa del tempo per amare ed avere la redenzione...

io No.

Forse sono soltanto un ubriaco che ti ha chiesto del veleno, un dolce e rapido veleno.

La notte, che solo strisciavo nel Eden, e ti ho vista, mi sono steso accanto a te

cadavere accanto ad un altro cadavere, ma tu eri bella, ti volevo per me,

mi sorpresi a pensare. Tu, la bellezza pura, negata al mio desiderio

risvegliavi l'antico mio perso amore. Avrei baciato i tuoi seni,

avrei cercato di convincerti di venire con me nell'eterno,

se solo tu mi dicevi si. Hai fatto bene tu a non fare

del mio caldo letto infame, il tuo dolce regno.

Io come giocatore accanito al gioco,

ti ho tentata per conquistare

con te la mia salvezza

offrendoti, scambio

alla pari,

a Dio.

Quando dormirai eterna, mia bella taciturna, in fondo al mio cuore

di marmo, quando tu sarai alcova avventurosa per lo straniero,

allora non impedirò al mio cuore di battere, e con le unghie

aprirò l'infinita tomba dove anche il sonno mi è vietato,

e lascerò che ne escano i morti, i divorati, i bruciati,

e lascerò che le loro dita indugino a carezzare

eccitati dal piacere, inebriati corpi d'amore.

Vendicatori di Satana, saranno i feroci

saranno eroici messaggeri d'odio

 e senza rimorsi, e sui corpi

si getteranno a nutrirsi

nell'odio d'amore

che è eterno

tra i morti

persi.

27/02/2005@a

 

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