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ultimo canto

 

Tra questa gente che si esibisce all'aperto

e non indossa che la propria ombra

e si diverte con due dollari e mezzo,

vado a camminare per sopravviverti.

Tra questa folla di donne al mercato

che guarda divertita tutta questa borghesia

che si espone in vetrina per apparire la meglio vestita

ed essere scelta nella stagione dei saldi,

troverò anch'io divertendomi, come te,

una fossa nella vita.

 

Rientrerò un giorno nel flusso del tempo,

rientrerò in questa vita

con un nudo corpo bianco di sposa in offerta.

Risalendo le scale di pietra, senza amarla,

guarderò il declino della bellezza,

la tua immagine dentro gli occhi,

e quando avrò finito con lei,

strappando un pezzetto di te dentro di me, di noi,

di noi che ci siamo amati perdutamente,

e soltanto io così stupidamente

da descriverti tutti i giorni il mio amore

per ridirti ti amo,

non si scrive per analfabeti sordomuti,

un altra, un altro pezzetto di te,

sino alla fine di noi.

 

Oggi io ti percepisco, ti vedo ancora,

purtroppo amarti non passa.

E, se anche, tu non mi ami, non ti sono nemico,

ancora sogno, giorno e notte,

la dolcezza d'averti tra le mie braccia rannicchiata,

ancora vorrei il tuo sorriso, la tua vivacità quotidiana.

 

Tu ritornata nella vita senza passato, e non hai futuro,

tu che cammini, come me, verso il non tempo, tu come vivi?

Hai già trovato uno che sappia volare come un uccello?

Uno che sappia  nuotare? Uno cha sappia fare?

O cammini ancora tutta sola,

e ancora tutta sola dormi con le tue paure?

 

Forse noi non ci vedremo mai più su questa nostra terra,

e se per questo altri ti hanno pianto,

non aspettarti le mie lacrime,

già ti ho dato le lacrime del giorno della tua morte fisica.

 

Eppure...

 

Ogni poesia è una lettera d'amore, tu non le capisci?

comunque non rispondi... così oggi lascio questo universo

di inutili parole, incapaci d'incarnarzione.

 

26/02/2005@a

 

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