POESIA DI SATANA                IL VANGELO SECONDO SATANA        SATANA INNAMORATO   APOCALISSE    INDEX

 

IL CANTICO DEI CANTICI DI SATANA

satana

satana

 Esiliato vado errando straniero

di terra in terra senza meta,

il cuore

sempre più un cuore di pietra.

 

Io sono l'essere disperso nel tempo

senza uno spazio

cancellata la strada

la mia speranza è vana.

Non so quale colpa abbia commesso mio padre

neppure mia madre

forse non sono stato partorito.

 

Vivo accanto ai disperati della terra

li eccito

rivelando i segreti più arcani

svelo l'ingiustizia,

rinnovo il dolore, la voglia di rivolta.

 

Sopravvivo abbandonato ai margini

calpestato nel fango

dai giusti

mi cibo d'immondizia scarto d'elemosina

bevo l'acqua battesimale dai canali di scolo.

La mia lingua una spada di fuoco

non spegnerò

non prima d'aver cantato il terrore

raccolto.

Veleno sono le mie parole,

la tenebra il mio abito

cenere gli avanzi.

Voglio lodarti mio signore

artefice del creato

il mio lamento senza speranza né salvezza

giunga a te insolente

perché tu mi hai creato

tu così hai deciso...

sarà anche tutto meraviglioso

tutto puro

tutto giusto e di tua proprietà,

così doveva andare.

Non voglio cantare la libertà

la rivelazione della liberazione

da chi, da che cosa

costretto dalla legge.

L'ordine è stato stabilito ed il tempo compiuto

aspetta la sua fine.

Profondo sarà il cielo, profondi gli abissi

ad ognuno sarà data la propria colpa...

la mia è stata l'amare una creatura, una lotta vana...

ad ognuno il suo arrivo...

il mio l'inferno.

@a 30/04/02

nuovo profeta

volare

Piccolo d'uomo

non desiderare di volare

non incontri nuvole in cielo, ma famelici lupi.

Piccolo uomo nato da donna

smetti di sognare

neppure i prati sono colorati d'arcobaleno

vedi forse le farfalle volare in questa notte?

Vedi forse due cuori in una capanna?

Diffida dei neri scarafaggi saprofiti

raccolti tutt'attorno ai luoghi del potere

a sbafare, divertiti, precarie vite

nel sacro bordello

insegnando la virtù dello status quo.

Piccolo uomo che inizi a vivere e vuoi esser grande

non credere al cuore, neppure ai saggi 

le parole appestano l'aria

ammalando la vita,

dal libro la verità è stata cancellata, falsa è la storia.

Piccolo innocente uomo...ascolta l'ultimo imbroglione...

cerca l'oro, soltanto l'oro.

Oppure sacrificati all'utopia della rivolta.

Scaglia, con la fionda dei piccoli, la pietra,

acceca l'occhio del grande fratello

prima d'esser condotto a morte.

@a 30/04/02

dannato

 Serpente! O devo chiamarti BELIAL?

So chi sei tu... tu che mi chiami per nome.

Solo tu conosci mio padre, e mia madre

io no,

sono il frutto abortito della terra adultera del peccato.

Sono innamorato...amo per sempre,

sarà anche inutile, la più bella.

Belial!

So che conosci il mio nome...

non fuggirò la mia sorte.

Hai incorporato la carne e vinto la morte,

ma lo stesso son rimasto straniero alla salvezza.

Costruisci il tuo trono sulla mia tomba

tra fetore di dannati putrefatti dal tempo,

sei tu il vincitore, da sempre,

inutile la guerra.

Serpente Belial!

Eccomi, sono pronto.

@a 27/04/02

desiderio

 adamo ed eva

Una sera la vidi, la trovai bella

la sedussi

donandole la conoscenza,

per averla

adultera mi amò.

Scoperti,

io fui cacciato

lei resa impura, ripudiata

accompagnata da una vaga promessa.

Da allora maledetto striscio nel fango

desiderandola

invocando vendetta.

Eccetto lei, nulla mi è negato

né le altre donne, né la ricchezza.

All'alba di un attimo fa, granello di tempo del mio tempo

l'ho rivista ...è sempre lei, lei...

ancora più bella.

La desidero ancora,

la voglio abbandonata tra le mie spire.

Che fare?

Di chiederla in sposa a Dio

non se ne parla

provo orrore il solo pensarlo,

ma avrò di nuovo il suo amore

forse,

non ho precedenti ricordi.

@a 28/04/02

ferma ora il tempo

 

Accoccolata tra le mie braccia,

ti guardo con gli occhi dell'anima:

sei il perfetto istante d'amore con tutte le donne

dagli amanti sognato.

La tua presenza rende giustizia al dolore della precarietà

vano il ricercare altri riempitivi per il nulla dell'essere.

Accampato in questo Eden di eterna libertà

dove non si tagliano fiori

né si colgono frutti...

questo solo è l'ultimo mio desiderio di condannato

la mia richiesta a Dio:

che si fermi il tempo...ora!

Non mi serve un'altro paradiso.

@a 27/04/02

preparativi

 

Ormai giunto al limite della conoscenza

traggo le somme.

Tu sei tutte le donne che volevo, 

sei il tutto della vita che cercavo,

tu hai reso viva la morte...

mai sarò tuo giudice, ricattatore o carnefice.

Dopo te non ho altro desiderio da appagare

ritornerò a strisciare nella nera solitudine dell'eternità

consumando l'ultimo dolore.

Indifferente e muto è il signore

di fronte a questo disperato amore per te...

no, non ci sarà mai una salvezza per il serpente.

Poiché il mio amore per te è il male

non ti trascinerò nel peccato del fatuo imperfetto senza fine.

Sei libera libero amore, sei libera per amore,

ritorna da lui...sei così bella...

ti salverà per amore,

lo stesso che mi condanna.

Nella nera solitudine dell'eternità, dannato,

privato di te

sarò soltanto un poco più triste.

 @a 27/04/02

 

notte

 E' l'ora della solitudine, 

ma non ti rimuoverò dal mio desiderio,

non potrei fuggire la tua dolcezza

ti amo...sempre...e sarai con me.

Desidero piangere, obliare la vita,

ubriacarmi, 

per non vivere

la lunga notte senza luna e senza stelle

che mi attende.

Pensami di tanto in tanto

e sii felice.

Abbracciami quando m'incontri.

Chiamami, a udirmi la tua voce,

continuerò ad amarti.

Sarà più luminoso il giorno dopo la notte, sempre

che riappaia il giorno e quel giorno

io sarò li.

@a 27/04/02

separati

 

Nell'abbandono cosciente del mio essere nel tuo essere

serena era la mente

rapita e cullata nell'intimità intelligente del reciproco volersi bene,

dimentico della precarietà del vivere e delle sue leggi.

Ora piango, ma non sono disperato...

lo so, ritroverò la strada che mi riporta a te,

se tu lo vorrai.

Al sorgere del sole lascerò

questa agitata gelida coatta quiete.

Mano nella mano percorreremo la strada

che conduce allo stesso luogo

nell'infinito variabile che siamo

realizzando

la fusione nell'abbraccio eterno.

 @a 29/04/02

attesa

 

Tristemente sperduto percorro

veloce i corridoi

deserti d'amore.

E' sera,

sera di pianto.

Stretto da mura di pietra

guardo spirali di fumo

d'una sigaretta

ormai spenta.

Senza il tuo camminare leggero

che m'accompagna mano nella mano

carezzato dalla tua voce

nera è la notte.

Ma saprò aspettare...e finirà...

finirà questo buio...

tra le tue braccia amore.

@a 02/05/02

non ho paura d'amarti.

 

Lo so, so che sei l'ultima donna,

so che il mio canto non esaurirà mai

l'artistico abisso

delle nostre anime, amanti denudate,

in una sola poesia.

Temo d'essermi perso

nell'infinita complessità della tua bellezza

manipolando le parole

 della seduzione

per parlarti d'amore

innamorandomi di te.

Ti amo senza calcoli, senza imposizioni,

ti amo, né poco né tanto,

ti amo senza paura alcuna,

ti amo e basta.

Sei libera di andartene quando vuoi,

ma non chiederlo a me...

non ti dirò mai...vattene, mi fai male!

Dolce invece volerti bene

desiderare la tua felicità;

vivida l'emozione dello stare insieme.

Immenso il desiderio dell'abbraccio

che fonde il tempo e lo spazio

in eternità.

Sarà anche impossibile, sarò anche solo,

sarà il lutto un giorno...

ma nulla potrà impedirmi di trasformare l'illusoria unione

precarietà vera

in un sogno.

Ti ritroverò...ti ritroverò una notte, inafferrabile dea.

@a 04/05/02

inizio

dammi la mano

 

Chissà in quale abisso termina l'amore

se nell'attimo di una carezza frenata

è fluita la vita.

Noi amanti in amore con l'anima

noi in quella carezza desiderata.

Io, menefreghista, che nulla cercavo

ho visto in te la vita

sei bella.

Ti amo, al diavolo la saggezza,

prendimi.

Il mio corpo nudo d'uomo ribelle,

i miei sogni già li possiedi, 

sarà docile strumento,

infranta ogni regola,

dei tuoi desideri

ma solo per te perché sei tu.

Allontana da me l'abbraccio dell'ombra

dammi il sapore della tua terra senza freni.

Ti carezzerò le natiche, 

ti strapperò i vestiti per guardarti nuda,

stringendoti pelle contro pelle a baciarti

berrò dai tuoi seni...

ci uniremo, mai sazi, alla ricerca dell'orgasmo.

Dai, dammi la mano saltiamo in quell’abisso.

@a 05/05/02

disperazione

 Viaggiando nei ricordi a ritroso

sino all'origine,

volando nel futuro

sino alla fine,

trovata

la parola ontocreatrice

per amarti,

so

che dopo tanto tempo consumato e spazio riciclato,

essa, la parola, è inutilizzabile: non è mio l'universo.

Il presente

è felicemente nero.

Amo te realtà proibita

e fuggente.

L'inverno imminente, dice:

non puoi mutare le leggi,

ami soltanto la prossima ombra.

Non m'importa, rispondo, amare è vivere.

Sei nel bel mezzo della tempesta,

aggrappato ad una zattera,

alla ricerca di una terra...

riafferma.

Lo so, ribadisco,

scomparsa nel nulla la forma,

ghiaccio consumato in polvere,

perso tutto,

lo so

rimarrà soltanto la colpa

utile

al giudice.

...

Accetterà 

...

Lasciami vivere, lasciami naufragare in quest'amore...

...

vuoi essere tu la mia terra?

lato b per satana

@a 08/05/02

prigioniero

 

Io m'aggiro così

prigioniero di queste mura

cercando un pertugio

per volare da te.

Non parlo. Non vedo. Non sogno.

Solo il mio pensiero vive

tra le gelide pietre.

Sei nel silenzio delle stanze

che calpesto irrequieto

alla ricerca di una traccia

che mi riporti da te.

Aspetto nel fluire del tempo dell'orologio,

immobilizzato il mio,

il tuo richiamo.

Certo il desiderio del ritorno tra le tue braccia.

Non lascerò che questa scintilla d'amore

sia coperta da gelide pietre,

non è umano,

neppure divino.

@a 08/05/02

raggiungerti

giudizio 

Anche questa sera vado incontro alla notte

le labbra mute, il cuore in tumulto

smarrito d'amore.

Vorrei uscire libero, come cirro solitario nel cielo

raggiungerti

liquefarmi congiunto al sole

dimenticando la cruda realtà.

Scavo nella mente, scavo perché il tuo volto

si affacci nel mio universo.

Quanto siamo lontani? Anni luce? Un passo?

Sai che dove sono io, là sei anche tu.

So che non vuoi,

ma più tardi confluirà ogni mio pensiero

in te

più tardi ci incontreremo

più tardi morirò.

Tu sai com'è dolce ed immenso

poterti amare

tu sai l'inferno dell'abbandono.

Ripetila dunque con me la preghiera:

ti amo.

@a 08/05/02

debole superuomo

 Non avevo bisogno di nessuno

solitario dio.

Assiso sulle alte vette della conoscenza estrema

non avevo debolezze, non m'importava di niente.

Ora, imbevuto di così tanto amore

il mio esistere è un mare di vomito.

Dio mi ha fatto puttana del suo regno.

Ora incapace di vivere nello spazio solitario

striscio per terra sputando velenosi desideri.

Per te rimando a dio la saggezza, al diavolo l'equilibrio,

addio ad ogni pregiudizio.

Amo te unica donna

ogni altra è pallida e senza vita.

Amo te e da te sono diviso.

 05/05/02

proibito amore

 

Non è solo emozione,

ma confermato dalla ragione

questo amorale amore.

Ti sei svelata

un attimo

come essere di gioia e dolore,

e per la vita

sarai con me.

Non chiedermi, quindi, non ti seguirei,

l'atroce eutanasia del nostro incontro.

Io continuerò, anche da solo, a sognare.

@a 02/05/02

una poesia per te

 

Divisi come spazio,

uniti con il cuore

non vivo che con il pensiero di te.

Scorre piano il ritmo del tempo

nell' attesa di un attimo insieme.

Ti amo piccola donna!

Piange il cuore di gioia

sapere che anche tu aspetti,

e vuoi.

Una musica nuova

danza di anime

armonia di corpi

nascita di un nuovo universo.

amore

rifugio di quest'anima curiosa ed errante...

le parole della poesia

del poeta che ha ripreso a cantare.

Sei ritmo di pioggia

ritmo di mare

passi tra foglie secche

desiderio di sole.

Mani tra le mani

noi due

camminiamo,

e la città... è deserta

Noi due,

e rivive l'universo

Ricomincia una vita.

 @a 03/05/02

MEMORIA DEL PARADISO PERDUTO

mito primitivo

Dio si dice geloso, ma sono io che soffro.

Abissale la differenza,

incolmabile.

 

Lui l’eterno Apollo, Lui il Divo della storia.

 

Io,  analfabeta d’amore, privo della facoltà creatrice (ontologica)

 che le posso offrirti, se non cretinate e denaro?

 

Donna, tu vuoi Lui ed ami me che sono come te e ti faccio divertire;

tu bambina del creato, ancora vergine, senza esitazione,

spregiudicata e libera, ti concedesti a me nell’estasi erotica del primo giorno nell’eden.

 

Dio dormiva.

 

Ricordi … brilla di luce divina il nostro passato,

ricordi la passione, il piacere di toccarci nudi.

 

Apristi gli occhi al desiderio allora, nonostante il divieto.

 

Fame, desiderio del corpo proibito, spinta primordiale

irrazionale, divina e demoniaca.

 

E perché non ancora?

 

Io penso ai tuoi seni, ai glutei, al sesso umido ed ancora ti desidero,

ancora voglio sedurti e toccarti, possederti.

 danza

Balla per me la danza dei sette veli, la danza del ventre,

infrangi il divieto della punizione,

 spogliati,

baciami,

ti penetrerò

ti penetro

e vedrò contorcerti, urlare oscenità

mentre succhi tutto il proibito,

mia sposa eterna.

 

Tu tra le mie braccia, io sul tuo corpo.

 il fico e la mela

Ma non chiedermi fedeltà, non lo sarò, mai lo sarò il tuo Dio.

 

Non ti voglio mia sposa, mia schiava …

non voglio il tuo tempo, tempo del dovere.

 

Non ti dividerò con Dio, e non ne sentirai bisogno alcuno,

non sarai divina, ma terra e sangue, pane e vino.

 

Unione mistica, nunc stans, sacrum facere

tra cielo e terra transustanziati.

 

Oggi tutto è compiuto, punizione e doveri,

noi, clandestini del creato, siamo origine e fine.

 

E’ domenica, giorno di festa, anima e corpo in tripudio;

oggi terminato il viaggio vieni a goderti il premio:

l’amore nella terra promessa.

 

venduta

 la strada

Si sono ripreso tutto, hanno un rimedio a tutto

sia per il corpo che per l'anima...basta pagare

in denaro sonante...

che stupida stirpe la stirpe umana!

Anche tu amore mio sei caduta così in basso

da rinunciare a me

non perché temi il mio divino avversario

ma la povertà di chi non ha mai voluto vendersi per denaro.

In questo tempo che il destino ha deciso per noi

ritorna da lei, mi dici...

devi viverci l'eternità insieme,

il divorzio ti renderebbe povero.

Ed io, demone gabbato, ho voluto sacrificare l'eternità per te

riuscirò mai ora a dimenticarti?

Che altro inferno più inferno posso ormai desiderare

se non il ritorno a Dio?

@a 27/04/02

sposo

 "Uno come te non lo vorrei come sposo"...

uno come me menefreghista della vita

solitario viaggiatore che per te ha rinunciato all'indipendenza

facendosi debole uomo;

uno come me adultero

per amore;

uno come me che si contenta di una carezza

per essere fedele;

uno come me che non ha seguito la ricchezza...

uno come me, che per te rinunciava alla salvezza,

uno come me...

no, non lo vorresti come sposo.

Uno come me...

ti ama lo stesso.

@a 27/04/02

infezione

 Avanza ed infanga il creato

frutto di scientifiche e tecniche alchimie

alleate al potere

una pestifera conosciuta infezione.

Si trasmette di tasca in tasca

di banca in banca, di chiesa in chiesa...

tutto contagia e non c'è alcun rimedio.

Sta scritto date a Dio quel che è di Dio, date...

né con Dio né con me.

Ed io?

A me, ingenuo bigotto, strumento divino,

cui nulla importava né della ricchezza né del potere...

io che amavo le anime

rimasto senza un lavoro degno del mio status

sono stato licenziato...

Abbandonerò questa terra

cercherò lidi meno folli...e lei... lei mi seguirà?

 @a 29/04/02

sconfitta del religioso

 Non aspetterò l'apocalisse

per por fine al mio viaggio

tra gli umani infernali

ingoierò ora una colossale dose di veleno d'amore

per Dio.

Un tempo si pregava

e la festa

tra vino e canti scattava la seduzione

io combattevo il Signore

il popolo peccava per amore...

ora è un inferno di denaro,

parole, egoismo e falsità

l'umanità,

neppure Dio più ci cammina,

nauseato.

Anche a  me

non rimane altro che sparire

nessun umano merita la mia dannazione.

 follia di amore

@a 27/04/02