POESIA DI SATANA IL VANGELO SECONDO SATANA
Da tempo il Verbo si è tramutato in scrittura,
germogliando sofferenze nuove.
Leggono e studiano i discepoli,
ma a che serve una nuova teologia?
A che serve riposizionare il FIAT primordiale? Il primo istante
luogo e tempo dell’urlo creatore?
A che serve il teatro?
Da allora il popolo di Dio, scacciato, è in cammino.
Un popolo cretino che chiede a Dio:
indicami la strada, conducimi …
Dio, verbo creatore, fatti carne.
Diventa come noi.
E cosi è.
Tu, figlio, uguale a Dio, Dio
diventi carne e ti offri nudo sulla croce per morire incolpando gli uomini.
Perché?
Per una promessa?
Oscuro il motivo dell'origine, impenetrabile il futuro, ma certa è la morte.
Che vi sarà mai, dopo, di cosi terribile?
Prometti la salvezza … da chi e per cosa?
ma, oltre il presente, solo il buio della non conoscenza.
Da lungo tempo, vivendo con gli uomini, ho conosciuto gli abomini
ed ogni altra sciagura;
e, dopo aver controllato i morti, la magia ed il denaro,
ci trovo chi si immola esplodendo.
H
Trovo il silenzio del Verbo.
Si, oggi è domenica, il giorno del Signore,
giorno di supermercato alla ricerca di un perizoma di fico da indossare
per coprire il nulla e sedurre Dio.
C'è chi, ricco, lo acquista scegliendo il suo colore,
si sa ... solo tu JHWH puoi essere adorato.
Cos'è l'uomo nudo da guardare?
Un Nulla.
Meglio coprirlo il membro procreatore,
meglio nascondere la vagina di terra umida.
L'uomo, si sa, è nulla se non è in comunione con te, in estasi amorosa per te con te...
non con una vagina procreatrice di nulla .
Chi può strappare l'imene, il velo della fine del tempo?
Chi sarà il profeta? Il profanatore? Chi l’ascolterà?
Popolo di esodati, scacciati dell’Eden, popolo condannato al lavoro che non c'è,
popolo schiavo del denaro insegui ancora una salvezza?
Dovere il cercare, dovere il trovare una direzione che riporta a Dio e procreare.
A far che?
Io voglio parlare con te faccia a faccia
amico e nemico.
Non dirmi la tua volontà,
perché non la mia?
Anche se ti sei fatto carne, tu non hai generato da carne umana,
tu
Anche se hai reso a Cesare la carne, la tua anima l’hai ridata al padre,
hai obbedito al padre, non all’uomo … perché?
Non mi interessa la tua gloria,
non voglio ammirare il tuo volto che uccide.
A che serve la mediazione dei discepoli,
la rivelazione del tuo piano di salvezza?
Ok, tu sei umano, figlio di Dio in comunione con Dio padre,
erede prediletto cui è regalato il dominio del creato.
Ma tu non sei figlio di Adamo, figlio del peccato, anche se ti sei fatto carne,
generato da Maria, tu sei figlio di Dio.
Tu non hai voluto generare da donna
tu non hai lavorato, affermando: beato chi ascolta
e prometti loro la pensione perpetua.
A me non interessa, come non interessa a te, il regno umano del denaro e del potere,
non me ne frega niente d’esser parte dell’aristocrazia, dei sacerdoti,
dei sapienti scienziati che pensano di poter raggiungere altri mondi
ed inventarsi un’eternità.
A me interessa il dopo.
E perché annunciare il giorno del tuo giudizio
iniziate una nuova vita
purificatevi con l’acqua
peccatori.
Colpa e perdono per aver peccato vi saranno rimessi.
Giustizia.
E tu muori e risorgi come se niente fosse.
Certo, vero, anche tu sei disceso agli inferi
e che hai visto in tre giorni?
Che hai visto in questo liquido sepolcro oscuro
se non la tua creazione?
Non sono io il male che imprigiona l’uomo,
è la sua natura .
Vero, hai preso sulle tue spalle, la colpa della creazione
la colpa di tuo padre …
Sei disceso agli inferi sino in fondo e risalito
affermando
vi ho preparato un nuovo Eden, un nuovo cielo, una nuova terra.
Nel frattempo dovete espiare il peccato della superbia e della gelosia,
il peccato di sapere di non essere voi il Dio creatore.
Deserto e giardino, creazione e ribellione,
solo per aver capito di essere solo un pasto per la morte.
Vero, inutile ricostruire l’eden per politica,
neppure la scienza, la tecnica e la moneta ci possono riuscire.
Se tutto è legale e giusto, anche questo è reale:
potere e pane, un gioco che dura quaranta giorni,
la vita.
Che importa se i sassi non diventano pane,
che importa se non scendi dalla croce,
che muoiano pure di fame o di spada,
nulla cambia.
Non ti chiedo neppure di dimostrarmi che sei figlio di Dio,
già lo so e non mi serve il saperlo.
Solo perché tu sei il padre, il figlio, solo perché sei amore
chiedi loro di saltare felici nell’abisso della morte.
Perché tu che hai il potere non li lascerai cadere,
a giudizio tuo.
Non mi importa della gloria
non mi importa del regno umano che si dissolve.
adriano53s
PARTE SECONDA
E tu, figlio dell'Uomo, figlio di Dio,
ancor vai predicando il vangelo di tuo padre;
ancor tu vuoi trasformare l'universo
annunciando il tuo regno.
Chi ti capisce? Chi ti ascolta?
Ma che esistere sarà mai, quello che viene, terminato il vivere,
seguendo con amore la via segnata, magari anche litigando con Dio?
Una ridicola atmosfera tra ombre e luce al termine dell'inutile competizione,
il dolore eterno di una mancata perfezione,
ti attende,
ribelle.
E' terminato il tempo dell'impero umano,
affermi,
oggi vi ho donato il regno di Dio, abbi fede e convertiti;
da solo non puoi farcela, chiedi la grazia a Dio Padre,
nel frattempo, umiliato, chiedi perdono, afferma la tua pochezza,
e mangia la mia carne, bevi il mio sangue:
dentro il mio corpo è il regno della perfezione eterna.
Pace e giustizia regna sulla terra degli eletti.
Il Dio senza nome è scomparso nella storia.
JHWH
un soffio, un alito di vento
e tu affermi
io sono la via, la verità, la vita.
Lascia i miseri possedimenti materiali, qualsiasi essi siano,
denaro e figli,
entra nel fuoco misterioso d'amore, nel cespuglio che brucia,
preparati al sacrificio, sali con me sulla croce
ed hai la vita eterna.
Tu, senza il regno di Dio, resterai imperfetto, povero
se non rimuovi la catarratta che ti annebia il cuore.
Non è piu la carne la discendenza di Adamo,
la via della vita, ma lo spirito, il regno di Dio dentro di te,
che ottieni solo mangiando me.
Tu ti dici umiliato, umiliato sino a morire sulla croce,
ma io sono lo sconfitto, io sono l'umiliato,
non credi?
Oggi è sabato, il primo giorno di tuo Padre.
Domani è domenica di Pasqua. Il tuo giorno di festa.
E' nata per te una famiglia nuova,
non piu secondo la carne di Eva, ma in Dio.
Oggi piu nessun potere appartiene alle nazioni in guerra;
oggi l'uomo nuovo, unito alla sostanza divina che sei,
discerne per te il bene ed il male.
Liberati dalla carne, ormai ri-creata in Dio,
si plasma la storia che conduce all'Apocalisse.
Nell' attesa, seguendo il ritmo del tempo a finire,
del compimento...
Si sa, il solo mondo eterno era prima, quando non avevi una storia,
una biografia, una memoria da raccontare e che nessuno ascolta.
Non sei più innocente, già hai conosciuti il sangue e la carne.
Tu sai il tuo destino?
E’ terra, è carne viva.
Ma che ti serve ripensare il passato, ritornare alle origini …
che forse il fanciullo che eri
Ben ha fatto Orfeo, ritornato nel regno dei morti, voltarsi,
fermare il ritmo della vita che si ripeteva.
Sapeva che dopo,
vi sarebbe ritornato … che senso aveva?
Sapeva che non si accresce la terra incrementando le nascite,
e neppure per il numero delle morti.
Che senso ha corteggiare le vergini ed i fanciulli
alla moda?
Che gioia è dare il nome alle cose, scegliere il nome ai figli
chiamare per nome il tuo amato,
quando,
disceso all’inferno, toccato il nulla,
cercando te stesso
immerso nel gorgo torbido
risali,
memore e dolorante,
terminato il viaggio a ritroso.
No, non c’è armonia, né pace nel gustare il sapore del pane,
pur se inebriati dal vino nel fluire verso il nulla eterno
riposo
favoleggiando con i misteri.
Senti amore
domani anche noi saremo silenzio.
Che senso ha quindi ritornare al big bang, ad Adamo ed Eva, all’uomo primitivo
alle mitiche divinità
alla logica etnologica che spiega soltanto le paure e la scienza di oggi,
e lasciano inalterato tutto il resto.
Che senso ha richiedere una giustizia, quando la vita è ora
e non dura che quaranta giorni.
Che senso ha procreare con Dio dopo 11 minuti di musica
e qualche secondo di estasi.
non ha senso l’amore. Non hanno senso alcuno la logica,
Non ha senso la storia.
Qual è il ritmo del caos? Serve il conoscerlo?
e ricreare un ordine di comodo, una nuova legge, una musica, una poesia?
Politica, culto solare
incantatrice afrodisiaca, eterea assassina dei figli
decaduta.
domani
PARTE TERZA
SATANA
Ti prenderò cosi, contro natura,
si riderai mia sposa.
Dai, vienimi più vicina con l’anima in deliquio,
ti porterò nell’Eden proibito.
dai, vienimi più vicina,
Il tuo seno odora di latte appena munto
Dai, vienimi più vicina
ti porterò con me, e vedrai
sarà bello, carne bionda, vino rosso
Alla luce il re se la ride
Ammucchia cadaveri santi
in attesa di giustizia prima dell’apocalisse.
Preghiamo, consoliamo le madri e le spose
, vittime del sacrificio
Lui è feroce come i dei mitici, come zeus.
Guarda … a destra il figlio
Conosco gli scheletri, non li disturbate,
la mano invisibile li nutre col veleno del vivere,
poi li uccide.
Non bestemmiate l’imperatore, sacrificategli i figli,
fatene un prosciutto …
ecco ammirate sua maestà amore,
si avvicina, ispeziona
Alla luce il contorno del culo,
antro oscuro senza vita.
Quando terminerà il tutto, noi cosa faremo?
Eccola, guardala, arriva la vigliacca … la circondano le sante cagne in foia ...
si siede nel lusso sfavillante del regno dei cieli.
Ascoltate burattini
voi rinati dalla vergine vulva
vi scrollerà come vermi schifosi.
La nuova società, il regno, la nuova Gerusalemme
qui si piange.
La carne canta, danzano le amanti dinanzi al trono.
E cosi io sono Satana, sarei il male
Ma si, torniamo al cimitero
oh no, non parlatemi del sole e del mare
di come si mangia una mela sottomessi alla legge.
Ho ancora la bocca piena di terra.
il procreare tramite il sedere, maschile o femminile,
è la fine.