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ti percepisco come donna (xvii)

 

A te voglio avvicinarmi tenero amore,

in te vorrei ritrovare la tua presenza

mai, in me, andata persa.

 

Con te voglio ritornare alla tua tenerezza

ed abitarvi felice

in te.

 

Ti parlo tutte le lingue

cercando la nostra

presente a tutti i nostri sensi

senza possesso

alla presenza di te in me

fedele

ti parlo anche senza parole

ascoltandoti

uniti e divisi

per accordare con te una vita stonata.

 

Tu sei la sola cui rivolgo il mio canto

 

 

@a21/09/2003

 

 

rispondimi

 

 

voluta apertura (xviii)

 

Non mi basta percepirti o sentirti

per contentare istintive pulsioni.

 

Non voglio venire a masturbarmi in te

uccidendoti per un corpo.

 

Se non vuoi la mia anima non interessi al mio sguardo

ne esistono di corpi in vendita.

 

Io voglio la tua libera intenzione che non esclude

per amarti dentro.

 

Ma se tu ti ripeti come corpo

ti lascio al tuo destino d’oggetto.

 

Io voglio guardarci insieme vivere

con tutti i sensi ad ascoltarci

mentre ci incarniamo per vederci.

 

Certo, io uomo, ti guardo, ti amo e ti penso

come donna, ma non sei mia

neppure il tuo corpo.

 

Mai riuscirò a percepirti tutta

e neppure ad amarti

o dirmi sino in fondo

perseguo lo stesso il cammino verso te

verso noi

se anche tu mi accompagni.

 

@a21/09/2003