resurrezione (xv)
Mi risveglio nel mio corpo d’uomo da te chiamato e ti richiamo nel tuo corpo di donna a chiederti chi sei per una reciproca carezza che oltrepassa la distanza e ci avvicina all’intimità più segreta liberi di donarci in questo spazio tempo privilegiato di là del vestito soggetti incarnati.
Né sottomissione né nausea sopravviene nell’amarti…
il mio corpo è volere essere con te con noi.
@a20/09/2003 |
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carnali presenze (xvi)
Entro in presenza carnale insieme a te solo con te autonomo e cosciente, insieme al mio io animato d’amore per il tuo io, per guardarti, contemplarti come corpo e pensiero differente incarnati in un corpo differente nella differenza sessuale
Nasce da me, liberamente il desiderio di camminare verso te uscendo dalla folla.
Nel donarci l’uno all’altra possiamo camminare complici nella gioia.
In te ritrovo il respiro della vita che amo… ti percepisco per tutta la pelle che ti nasconde e che sei, nei tuoi colori, odori e sapori.
L’universo diventa carnale insieme a te, vicino a te. L’intimo mi parla di te e mi fido in te, nella tua dolcezza mi fermo, riposo e cammino… dove porta non lo so.
@a21/09/2003 |