LA POESIA DI SATANA     MEMORIA DEL TEMPO PRESENTE  index rivolta globale

LA POESIA DI ADAMO

 

TU

Maledetto il giorno, maledetta l’occasione, che eccitato, per averti

ho distrutto l’equilibrio biologico.

Oggi, come ogni giorno che aggiungo alla vita vissuta, pur disadattato a vivere,

è un giorno di pura follia.

Tu,

una foto ingiallita…

ti guardo muto.

Voglio vedere chi ancora ti vorrebbe vivere.

 

Sesso ed orgasmo invecchiati, ma forse ancora non ti dai tregua.

 Ti piace.

Ma non c’è modo di averti. Non concedi,

non ti conviene.

tu

 

LAVORARE

Non ti chiedo certo, di raggiungermi questa notte.

A che serve e a che serve attendere  di tornare a te,

tu a me,  a costringermi a consumare.

 

Non basta una capanna.

Ci vuole un mutuo.

 So, è il denaro che muove la vita,

è il denaro la pietra angolare su cui regge l’universo,

è il denaro la pietra immortale, forse etico,

ma sicuramente immorale.

Sopravvivere,

è questo che serve: lavorare strutturati.

 

E' questo che da me tu vuoi?

Che accumuli oggetti pubblicizzati e viva accidenti sentimentali,

vendermi,

per darti una vita agiata.

Bella vita.

 

In auto, nel letto, sull'erba, una spiaggia, una cucina

un gioco a due, a quattro, un incontro al buio

nudi allacciati, sballati.

seduzione 

MATERNITA'

Fare figli dunque, anche per caso, per onorare la patria.

 

Un gioco fallico il tuo, come se fosse possibile altro

e toccare con mano il tuo seno, l'intimo seducente

eccitato.

Si vorrei godere di te con te

vorrei sentire la tua voce prima di uscire dal tunnel

e voltarmi.

 

LA FINE

Tu, mi dico, sei stanco di camminare insieme a lei.

E per me

e per guardarti un ultima volta, prima dell’impossibile,

mi volterò

prima dell’inizio.

 

GIOCO

Ora vorrei divertirmi, eccitarmi, ancora un poco,

che dici?

Toccami!

Facciamo una danza,

mi rimangono ancora due o tre gocce di sperma.

Io vorrei che tu mi conceda, nella logica economica del vivere,

una agitata proposta indecente.

 

Vieni …  è  l’ora dell’esecuzione, un cazzo dritto, un bene di consumo.

 

Ti voglio dire, se vuoi, una ultima volta, poi te ne andrai …

giura, te ne andrai.

Non so in quali braccia ti stringerai poi,

in un abbraccio di morte.

 

Domani, per vivere, vendi pure sesso,

l'amore l'hai già vissuto,

è economia, è stato di diritto, è merce di scambio

guadagno.

Fai presto, non perdere tempo. Nulla resta in cassa alla fine,

neppure quando a finire è la vita.

 

UN REGALO

La tua fuga è quanto di meglio tu mi possa gratuitamente donare.

Forse, più avanti, nel tempo a venire, come ora,

non ci sarà possibile altra conoscenza di noi.

 

Ma ora, guardarti ora, ancora nuda, ora, forse, ancora ne vale la pena,

ma sarà voltarmi come Orfeo, fattene una ragione

e muori.

 

Non ha senso vivere la successione che inganna,

fare un mutuo, un prestito, per avere figli per lo stato,

lavorare.

No, non ha senso alcuno.

 falsa giustizia pagatafalsa giustizia pagata

LA FOLLIA

Ora il cervello è avvizzito, è la sua stagione, 

immagina la follia del dopo.

Oggi ogni gioco è fatto, lo era sin dall’inizio,

là,

nell’eden.

 

 Ora è l’alba, dopo il peccato.

E' il giorno della condanna,

tutto è immobile, tutto tace.

 

finito il  piacere di esistere, finito il trauma uterino,

atto ripetitivo a preservare la specie originale,

finito di lavorare, rimane la fatica...

 il senso  dov'è?

 

A che serve, già consumato dal tempo,

vivere nell’ordine economico organizzato a favore di pochi,

da distruggere per insurrezione o terrore,

ricercando giustizia.

Abiura il padre, abiura la madre

il regno economico ti aspetta.

Decapitiamo i re, le regine nella stagione di un nuovo terrore,

mi dici.

Attenta. Video camere ti spiano.

Il tuo parlare intercettato.

Attenta.

Io sono il re.

 

Pazienza se ancora vivo

se la penso diversamente e non sono ancora morta,

pazienza, accadrà.

Già qualcuno senza patria, senza terra, senza casa

straniero sulla terra, morto prima di morire

si esplode uccidendo urlando:  

"la mia vita per cento vergini".

 

Io sono la vergine.

 

 

IL VIVERE

Danza ridicola il vivere, opera prima, opera aperta, arte infinitamente chiusa.

Paura prima della fine?

Forse,

se non sarà improvvisa.

Neppure sogno salvezza tra silenzi, banalità e dintorni,

sai?

 

Quale significato dare, al sopravvivere …

e morire?

morire utilizzato dal sistema commerciale?

 

ADDIO

Ho inventato per te somme di parole,

ora è per sempre l’addio.

 

Non ha senso ed è noia pensare al mattino.

Vai, ora.

Prendi, se te ne vale la pena, qualche mio seme.

Avrai bambini concepiti fuori gioco

per il commercio e la patria.

C’è il sole.

Ti vedo svanire nel buio della luce,

eri bella … ciao.

LA VITA OGGI

Non vale la pena di illuderci... sai...

non esiste alternativa alcuna,

anche muovendo in altra direzione;

anche seguendo segni di qualche astrologo scienziato e profeta

intellettuale garantito dal potere …

ma, dove andare?

 

Non vi è più modo di credere in altrove.

 

violenza a giustizia        violenza a giustizia

Una società priva di giustizia è una società senza futuro.

adriano53s@hotmail.com  

26\05\2017

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