vanità dell'incontro d'amore

Precipitatati da divine altezze

nell'illusione,

 cibati dell'albero della conoscenza,

di crearci il nostro innocente universo

ci siamo rivelati che la verità del vivere

è vanità e male.

Ora tu non sei una semantica illusione enigmatica

né ambigua

neppure contraddittoria

tu non sei, come dio, nascosta

e giudice.

Neppure sei

necessaria.

Tu sei carne come me,

anche se diversa da me.

Siamo l'uno e il due.

Perché allora, esperto della vanità e della nullità

mi lascio da te sedurre

che sei materia?

Perché sei ancor più bella

se penso

che è tutto quanto effimero

che anche tu sei soltanto l'insensata illusione

la simulazione dell'amore per un dio?

Io non voglio quel fantasma.

Avvolto dalla melanconia,

già sconfitto

lo stesso scateno la rivolta...

ti voglio amare.

@clown 27/03/02