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se è giunta l'ora della croce ( V )

 

Se invece già giunta è l'ora della croce da te per me

non si tratta più o non solo

d'avere un nostro giardino,

non si tratta più o non solo d'amarci,

si tratta invece ora dell'universale giudizio

ed allora ti chiedo di me chiedendomi di te

e ti dico:

 "ancora ci sei".

 

Neppure di fronte alla morte dei vivi

vivrò solo, gelido ed in disparte

inutile spettatore o delatore.

 

Più non raggelo la mia emozione

troppo umana la tua dolcezza nel dolore

ed il globale ricomporsi dei frammenti

nel rompere le frontiere dell'io

nell'abolire la barriera tra la vita e la morte

mi parla di te.

 

Dammi il brivido della lussuria,

sai... l'eterno non si trova tra i defunti

E tu già tu hai emesso un giudizio?

 

Se anche fosse una sentenza infernale

ti amo lo stesso.

 

@a 26/08/2003

 

 

sono dentro te che sei muta ( Vi )

 

Amo te che sei il mio canto

amo in te la parola che raggiunge il suo senso.

 

Un bacio ti sfiora.

 

Impazzito sono nel tuo cuore

per un impuro ardore d'amore puro.

 

Ti sento tremante incidermi l'anima

e devo restare immoto

e sento i chiodi conficcarsi nelle mani

e devo desiderarti senza desiderio,

aspettando il tuo giudizio.

 

Sono dentro te che ancora sei muta,

di te che non ci sei

mentre tutti se ne sono già andati...

 

Ma non dubitare,

anche se dovrò cambiare la geografia che conosco

anche se dovrò rifare la topografia dell'anima

io seguo i tuoi segnali...

io ti ritroverò.

 

@a 26/08/2003