indice del sito | ||
l'apocalisse ( I )
Si è riaperto,di Pandora, il vaso e se tu ascolti e se guardi le parole non dicono più nulla e virtuali son le immagini.
Scomparso il reale nell'infinita ed inutile possibilità del commercio, scomparsa la verità e la giustizia nel sociale, scompare la realtà... tutto scompare.
Forse è questa l'apocalisse e forse è già l'ora del giudizio, ma tu resta con me ad ascoltarmi come sai, ancora io ti parlo e mai sarà inutile dirti e dire di te a me...
Rima perfetta in assonanza con la vita metafisica e dialettica, vitalità rovesciata il nostro verbo e supera l'atonico delirio dell'io immobile nell'aridità di un anima pietrificata...
... non posso fare molto se tu non vuoi.
La parola che ti giunge è incarnata e vera, non inventa nulla, in essa sentimento e logica si sono riuniti nella ragione, essi hanno una stessa strada.
@a 26/08/2003 |
|
giudizio universale ( II )
Io sono con te e tu sei in me, ma tu, tu dove sei, dove ti si persa? Hai già forse raggiunto l'eterno?
Io non ancora, io ti vivo, io salgo la strada del calvario.
Striscio lungo il muro che isola il regno dei morti e vedo ancora il sole.
Vedo te che mi sfiori e come Veronica ti accontenti per avere di me poco più che un corpo, una fisica immagine del niente.
E' vero tutto stona di parole ed ascolto e tutto di questa sostanza s'avvicina alla sua fine e già forse ne è giunta la sua ora.
Dovrò anch'io gridare domani " perché, perché mi hai abbandonato? E poi attendere la resurrezione, l'apocalisse ed il Giudizio in questa tomba?
@a 26/08/2003 |