io vivo
Addio, tenera amica... sai quanto ti amo, e vorrei dirti molto di più, ma la poesia, la parola stessa non hanno potere alcuno, incapaci d'esprimere alcunché.
Oh amore mio, io vivo, io rido... e tu che ci fai presente come assenza felice di tacere, nella mia vita? Non posso non dirlo, ti amo, e vorrei trovare per te un nuovo modo per dirti che mi manchi, ma non esiste.
Ti invio il mio silenzio... tu lo sai, e se tu vuoi, puoi raggiungermi là dove sempre con te io mi trovo.
22/03/2005@a |
Che domandiamo noi all'artista? Che ci aiuti a dimenticare i pesi della vita, e che ci elevi aprendoci una finestra sulla verità, sul senso elevandoci nella spiritualità e nella speranza. Questo artista tutto questo ci offre col suo messaggio così nitido, incontaminato, permeato di musicalità ancora sconosciute, per farci approdare nella divinità una divinità resa di misura umana. Un sentimento schietto, arte accurata, a volte gentile, atre volte provocatoria, e allo stesso tempo, nobiltà di temperamento e crudeltà, amore per il bello, per tutto quello che fa ascendere, muove le sue parole. Un discorso logico e serrato, il suo, ma intimamente commosso, d'amore, nella solitudine della società di oggi, nella visione del cosmo materiale, spazio tempo che fugge nella notte del nulla, con ansia di colloquio con l'eterno e la luce, per mezzo della donna che ama. Testimonianza di un nobile sentire, di una autentica gentilezza nella festa dell'amore. Una poesia da consumare in una attenta lettura tra contemplazione e meditazione e non basta... un invito a vivere l'amore come senso, il più elevato, della vita. Sicurezza, fluidità, limpidità di un sentimento genuino, profondità di un pensiero aperto ai problemi della vita, ricerca... Un cammino d'amore, il suo, fatto e da fare per raggiungere l'eterno con la donna amata. Le raccolte di poesia sono un graduale sviluppo di queste sequenze di vita, di esperienza d'amore vissuto, inserito nel mondo disincantato della tragedia della scelta finale. Una strada per sottrarre gli altri al destino di pietre inerti, di scarti del utilitarismo tecnicistico e dall'arida scienza economica che funge da direzione, da nastro trasportatore verso la solitudine e la violenza dell'inutile. Una poesia, eccellente e pregevole per concetti, struttura, ed efficacia, nella disperata ricerca tra smarrimento, solitudine, gioia e speranza, nell'urto con la vita che assilla e si perde nell'effimero. Poesia schietta ed armoniosa, fatta di concetti, pensieri, bagliori, voli ed impennate. Poesia della frattura tra gli ideali luminosi dello spirito, e la cruda realtà, non pessimistica, a ben vedere, ma costruttiva. Una poesia concisa ed essenziale che avvince e convince, animando creativamente anima e sentimenti. Mossa da un pathos che è voce universale, la voce d'amore soffocata dalla convenienza. E' sete, invocazione d'amore, verità, di Eterno, vera arte.
emilcec@
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