indice del sito

 

sopravvissuti

 

E via fluì il tempo, dal vuoto dissacrante dell'abbraccio di Giuda:

sii felice,

all'ultima comunione con un mondo che crolla:

amo lui.

Io che Amo te

e per te ho percorso le strade del dolore e della morte,

la morte viva, la morte nuda, dal silenzio calpestata,

sul dorso di un asino

tra la folla trastullata dalla febbre d'evasione,

che ti dovrei rispondere? Buona fortuna?!

 

Un viaggio nello squilibrio dirottante, il mio

nel seguire ogni traccia delle pietre da noi segnate,

per arrivare sin qui,

per poterti abbracciare viva,

ed invece in un nebbioso sacrario tu ti celi.

 

Ecco, mi siedo, accanto a te,

denudato della vita mi siedo accanto ad uno,

un cieco,

siedo e non parlo,

sento solo il pensiero mio, perduto in sé,

vive

affocato su di te, nella torbida nebbia.

 

Chi sei?

Non luce, né voce, né lacrime tra le urne ed i templi.

Noi sopravissuti,

tu oggi solo un fantasma mi doni di te,

e solo una pietra sul sonno dei morti è continuare ad amarti.

In questa ora chiamata della pace,

chiudo in me la ribellione che con scintilla d'amore trasmette la vita,

e lascio che tutto il male primordiale si scateni.

 

17/03/2005@

 

 

 

 

Tutti i diritti sono riservati.