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Difficile ritagliare dalla vastità dei campi del pensiero che attraversa

alla ricerca della verità, un aspetto che riassuma per intero questo artista.

La vivacità umana, l'intensità poetica, dell'opera con la quale ci parla di sé,

della sua esperienza, arriva alla mente ed al cuore di chi è capace di sentire.

E' la storia di un lungo viaggio alla ricerca della vita d'amore.

Dopo averlo cercato in tanti luoghi, dopo tanti errori, lo trova nella sua donna.

Ma non finisce qui, non gli basta averlo trovato, vuole scoprirlo ogni giorno,

nella quotidiana fatica del crescere.

Amore, amare lo porta ad un confronto serrato con la donna,

con la propria anima, e con il proprio destino.

Ma amare non è il fine, è solo una tappa per raggiungere la verità

che è al di fuori di lui.

Li comincia la ricerca dell'eternità che da il senso del vivere.

Amare si è la luce che orienta, un ideale di vita, il sentiero,

ma non è ancora la meta.

Inquieto nella sua condizione d'esploratore, di ricerca intellettuale, psicologica,

umana... sente lo squilibrio, la disarmonia dei paradisi separati.

Amare non è una quiete a buon mercato, ma la pace del senso

nel recupero della stabilità di tutta la vita.

Non si deve pensare che tutto si giochi sul piano speculativo...

la verità di questo poeta non è solo intellettuale, non è una adesione

ad un ideale o un cammino nei misteri d'amore...

la verità è la scoperta della persona, del verbo che si fa carne,

dell'amore umano che è carne che illumina e trasforma la vita.

Amare, un cammino lungo una vita, e difficile, perché non basta averlo

provato, averci creduto, crederci... quello che costa, quello che conta

è, alla fine, mettersi davvero a viverlo.

Quello che conta è crederci davvero, nonostante le debolezze e le cadute.

E' decisivo compiere il definitivo, il decisivo passo, avere il coraggio

e la volontà di spezzare le catene.

Ciò che colpisce dell'opera è appunto la non enunciazione di certezze,

non è il traguardo, ma il cammino... è il suo aderire completo all'amore,

mai conquistato in maniera definitiva, e continuare a viverlo pur nell'incertezza,

per giungere alla condivisione di vita, alla comunione piena.

Il dramma finale della separazione

è un invito a scuotersi dal torpore della coscienza,

a non smettere mai di amare... un amare che trova la sua eternità,

il suo compimento, una volta che lo si è capito,

nell'amare definitivamente e per sempre una sola persona.

Un amore adulto, maturo, divino il suo... l'amore che dovrebbe essere.

Certo, più facile essere nell'eterno ed amare, che essere nel tempo,

afferma.

Non è facile amare accettando di non possedere, ma solo di essersi dati.

 

vicili@

 

 

 

 

 

 

giorni senza data

 

...ancora non esco da me che è con te,

ancora sei dentro me...

 

Non devo vederti, e neppure non devo salutarti

devo solo trattarti male, scusami,

ma devo toglierti da me.

 

20/02/2018@ a

 

 

 

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