indice del sito

 

 

fa male

Ti sto leggendo da qualche giorno...

Fa male la conclusione di questa storia d'amore, lascia l'amaro in bocca.

Fa riflettere, commuove, non lascia indifferenti... perché?

E' la tua storia? E' vera? Nessuno mai ha scritto d'amore in questo modo.

Tu scrivi nelle ultime pagine, che vuoi che lei,

che ora seduce un altro uomo per dimostrare a se stessa di essere capace di amare,

ti restituisca la tua anima.

Sono davvero indecisa, non so che dire.

Cerco di immedesimarmi nella donna che descrivi, capire i perché della sua scelta...

sinceramente parlando non so, capisco che sarebbe giusto restituirti l'anima,

io non so, nella sua situazione, se ne sarei capace...

difficile cancellare completamente anche solo un minuto della propria vita,

immagina cancellare addirittura il ricordo di una qualcosa scritto per lei...

ma so che trattenere la tua anima è ammettere di essere innamorata,

e so anche che trattenerla, per non viverci, è da assassini...

Si, mi dà da pensare, sembro stupida, codarda, stronza come la donna che rinuncia?

ma davvero non so cosa dire.

Non sei affatto stupido, e, la tua, è una richiesta che mai avevo sentito fare in questo modo,

mai prima d'ora... sarebbe bello vedervi insieme... auguri.

 

28/02/2018

 

anelacori@

 

Si, è vero, fa male questo concludersi, ma è la realtà.

I livelli di interpretazioni sono diversi e portano comunque al giudizio finale,

di là del bene e del male, appunto.

Può essere che a livello umano la libera scelta sia definitiva solo con la morte...

ma la morte d'amore non è definitiva? contrariamente a quanto affermano i sapienti di oggi?

Ed è anche vero che non si è mai sentito di un poeta che richiede alla sua musa la restituzione della poesia...

ma è anche vero che nessun poeta credeva davvero che la parola che usava era parola creatrice del reale,

nessun poeta sapeva che amare creava dal nulla il noi tra due persone,

e nelle poesie c'è davvero la mia anima...

se lei si è innamorata e vuol vivere con un altro nessun problema, le auguro di essere felice e serena,

ma deve restituirmi il corpo delle poesie, non deve continuare a nutrirsi o a nutrire un ricordo inutile per lei,

vita per me... so che farà fatica a capire, non ha capito prima, come scrivevo in una poesia, lei è

innamorata? infatuata? e non può capire...

eppure restituirmi tutti gli scritti è il solo modo per ridarmi la libertà, annullare ogni speranza...

solo dopo potrà parlarmi da persona qualsiasi senza astio alcuno, perché solo allora sarà una persona

inesistente, un nulla cui rapportarmi solo per esigenze materiali e sociali.

e c'è anche un'interpretazione teologica-metafisica del giudizio finale.

Si, fa male, molto male, ma è la conseguenza delle scelte...

e la conseguenza del no non può che essere la separazione totale, il finire nel nulla o nell'inferno.

L'amore, l'amare ha questo solo limite: che necessita della comunione cosciente e libera senza tempo,

della condivisione di sostanza eterna, della condivisione del paradiso continuo, della vita o della morte.

Dispiace comunque più a me, fa più male a me, perché amo e ci credo,

ma mi ritrovo di fronte al fallimento totale, impotente di fronte alla scelta dell'altro...

io non posso imporre quello che addirittura Dio non può...

ed è appunto questo la bellezza della libertà di amare: morire in croce ed aspettare... la fine del mondo,

ma poi è il giudizio finale.

Tuttavia non le auguro alcun male, sai, io non sono Dio, ma soltanto un uomo.

Ciao.

28/02/2018 @a

 

 

Tutti i diritti sono riservati.