VITA A SPOON RIVER INDEX

darti amore

 

Senti,

anche a quest'ora ti chiamerei a vivere,

ma tu non verresti,

avresti ancora qualcosa d'altro da fare

e di meglio

tra queste tombe...

 

Ed allora perché elevarmi

a questo spreco d'amore?

 

Sono davanti al tuo Eden...

sei tu l'angelo con la spada!

 

Amore ti fugge ad ogni passo,

incapace sei di riceverlo,

ritratta con tutte le tue rughe

nel tuo involucro di pelle

sorda e muta

come chi già è finito al camposanto

con un tonfo e qualche lacrima!

 

Sono colui che guarda ancora il cielo

e canta

conosco il nome dei morti,

ma tu dove sei, la tua morte dov'è?

quale lapide ti copre,

se da me non ti perdi?

 

Ancora non ho chiamato un altro nome

tra le ombre

per farlo vivere affidandole il tuo compito.

 

26/02/2005@a


Originale poetica che elabora una riflessione profonda sulla condizione dell'uomo, condannato a sapere della fine di tutto, aspirando all'eternità.

E, pur sapendo della morte ciclica, canta la rinascita, la purificazione dalla colpa, la felicità dei sensi in amore, la libera volontà che sceglie, il prodigio della vita d'amore, posto al centro dell'universo vitale.

Vive tra i morti, ma non si contenta dell'effimero, vuole l'eternità che solo l'amore può dare.

Scrive poesie con una vena facile, felice, che non gli si può negare...

imbarazzanti e profonde sino a portarlo a penetrare i confini teologici, oltrepassando la metafisica stessa nella ricerca della frase esatta, della parola esatta, per trovare la parola creatrice.

Profeta, genio incompreso, racchiuso in una torre d'avorio, conosciuta forse da pochi,

dalla cultura conosciuta sulla carta, solo perché non fa parte della classe di ruolo,

solo perché non esprime, in modo commerciale o adulatorio, la realtà dell'effimero di questa epoca, anzi, la ignora per inseguire ciò che ha un valore eterno e per questo la può criticare.

Certamente non avrebbe raggiunto queste altezze, questa sua grandezza, se non amasse realmente... reale nel reale.

La rivelazione dell'amore, l'impatto con questa realtà creatrice che deve farsi carne, è unione che gli rivela il vero ed unico senso del vivere.

E' una sorta di ritorno all'Eden primordiale, da uomo, prima della parola che s'incarna,

che è il mondo stesso prima di farsi materia, accettando tutto quello da cui non si retrocede se non con la morte, per ottenere l'eternità.

 

26/02/2005 gio@