vivo il tempo incompiuto della gestazione ( xi )
Ora vivo il tempo incompiuto della gestazione, il tempo dell'attesa e della vita sospesa.
Vivo il silenzio di uno spazio occupato dalla presenza, per una accaduta separazione provvisoria, della parola.
Ti ascolto covando la rinascita della mia materia indivisa per condividerla con te.
Il gusto del vivere tornerà con la tua dolce e calda tenerezza, frusciante consolatrice sulla pelle...
Il ritornarci insieme alla vita sarà di nuovo primavera e di nuovo potrai giocare a nascondino, sorprendermi e, circondandomi, prendermi senza costringere ed amarmi parlandomi di te.
@a16/09/2003 |
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Domani lascio il dolore ( xii )
Domani, al tuo ritorno, lascio il dolore alla paura, domani, alla tua presenza, m'abbandono a contemplarti in quella che tu chiami "la tua orrida" bellezza.
Domani ritorno a toccarti nell'infinito definito che ti racchiude, con una leggera carezza.
Domani, al ricongiungersi del passato al futuro, celebro il presente, con parole nuove.
Domani, insieme, per il passaggio aperto tra me e te, raggiungiamo l'intravista abitabilità dell'impossibile.
@a17/09/2003 |