Considerazioni politiche dopo il G8 di GENOVA

La vittoria politica di S.Berlusconi è sorta grazie al mito basato sul chi è buono (lui) e chi il cattivo (comunisti). Per questo motivo non c'è stato nessun dibattito sui programmi e la filosofia che li sostiene, ma soltanto manipolazione del consenso.

La sinistra ha perso perché non ha compreso il gioco e se n'è accorta troppo tardi, quando il popolo di Seattle ha contestato la globalizzazione utilitaristica neo-liberale. 

Nel gioco del buono e del cattivo, per ottenere il consenso, occorre dimostrare che non è affatto vero che Berlusconi, seguendo il pensiero dell'economia globalizzante, ci farà vivere in una società la migliore delle società possibili, perché donataci dal dio dollaro.

Ora è diventato importante per questo governo, che detiene la più parte dell'informazione, privatizzare l'educazione ed il sistema scolastico per controllare e manipolare l'evoluzione psico-sociale delle persone.

Gli esclusi saranno educati dal mezzo televisivo per impedire che l'esclusione dalla società generi un potenziale destabilizzante del regime liberal-capitalistico.

Compito affidato ai mezzi di comunicazione è infatti fabbricare il consenso a beneficio di chi detiene il potere ed impedire che nascano rivoluzioni coerenti, organizzate...aventi come scopo il cambiamento qualitativo delle norme che regolano i rapporti sociali.

Anche il tentativo del ministro degli esteri Ruggero di confronti di opinioni non è stato altro che un calcolo cinico di interessi e di potere. In realtà non voleva nessun cambiamento nell'ordine che si sta costruendo. Il risultato del G8 lo sta a dimostrare.

clown 9/agosto/2001