21/agosto/2001

Mi verrebbe di cominciare scrivendo " solo una data per il tempo che passa": nulla di nuovo da parte dell'informazione.

Si comincia con l'esternazione di Castelli di " uno stato debole" che non deve ai suoi impegni nazionali ed internazionali, si continua con la richiesta di separare i dipendenti tra chi ha diritto a non essere assunto e licenziato...calcolando che nel calcolo del numero della percentuale di disoccupazione rientra chi ha lavorato un tot ore l'anno.

Si parla della riforma delle pensioni che portando via solo un misero 2% potrebbe essere sopportata senza moti di piazza, si parla del calo di occupati nell'industria. Si parla, appena accennato, del veto americano all'ONU, per l'invio di osservatori internazionali in Medio Oriente.

Qualche giornale si avventura nella descrizione dei diseredati ( visto che non si paga  l'imposta di successione), e della carità cristiana in opera; altri, i più, della Ferrari, simbolo unificante del successo del lavoro italiano. Pagine intere dedicate allo sport. 

La polizia lamenta di non conoscere i suoi compiti, se di prevenzione, di controllo, di repressione...mancando l'indicazione politica. Un giornale riporta la notizia, diffusa da un quotidiani inglese, della creazione di un servizio di polizia unificato nella schedatura di chi si oppone, in qualsiasi modo, a questa globalizzazione. 

Il tutto viene pensato e scritto sotto l'ombra proiettata dal G8 di Genova.

L'opera educativa insiste nel distanziare e separare la morale cristiana dall'etica marxista, nella convinzione reale, che il cristiano sopporterà di essere dato in pasto ai leoni, che non si ribellerà mai, usando violenza alcuna, ai carnefici. Io, che non c'ero, non ho mai compreso come abbiano fatto gli ebrei a camminare verso i forni crematoi senza ribellarsi. Morire per morire...o avevano una fede che...

E' tuttavia importante non ignorare questa problematica, a mio avviso, la più importante del XXI secolo. Ma la questione non è se il cristianesimo è occidentale o anti-occidentale ( Gesù Cristo è venuto per l'occidente e per l'oriente), la questione è  se l'etica dello stato laico sia conforme alla morale del cristianesimo o no. E, poiché è nella natura stessa del cristianesimo non usare la violenza per ottenere giustizia, è necessario l'impegno politico per mutare pacificamente l'etica civile, sconfessando i falsi cristiani, specie quelli che si nascondono dietro le leggi dell'economia liberal-malthusiana. Le associazioni cattoliche, presenti al congresso di Rimini, sembrano, invece, ignorare tutto quanto. Facile lavarsi le mani o stracciarsi le vesti.

In caso contrario, il cristianesimo sarà preda di sette e movimenti politici che vivranno sulle sue spalle. Ed i cristiani si chiederanno se sarà ancora possibile essere cristiani in questa società. La fortuna del marxismo è stata proprio questa: l'unione tra stato e chiesa.

L'altro problema, appena accennato, è la responsabilità dei genitori nell'educazione dei figli. Psichiatri, sociologi, opinionisti...chi più chi meno, accusano i genitori di essere assenti, di non essere più la figura di riferimento, di non sapere dire né no né sì alle richieste dei figli, pensando di più alle loro necessità individuali o alla sopravvivenza o alla carriera. Nessuno osa mettere in discussione lo stile di vita imposto dalla comunicazione. Io mi chiedo cosa devo rispondere al figlio che vuole la moto, il telefonino ultima generazione, le scarpe ed i vestiti di un certo tipo...quando il  loro problema è quello di non essere esclusi dal gruppo cui vorrebbero aderire. Io mi chiedo come possono usufruire della legge sul congedo parenterale con gli attuali stipendi. Da parte mia, quest'anno, ho investito la spesa della rinuncia alle ferie in località marina, per quindici giorni di aspettativa per rimanere con i figli. Un dirigente industriale mi ha detto che mi avrebbe licenziato.

Il clown