rispondimi
trasparenze
@a+a
A chi ha capito che solo il sogno è senza limiti,
senza tempo,
senza dimensione.
Bergamo, settembre/ottobre 2003
introduzione
Queste poesie non sono poesie di dolore per l’assenza, ma domanda di comunicazione per la lontananza.
Sono offerta e richiesta di presenza nella parola che dice, in attesa dell’unione.
Filosofia e metafisica sono unilogiche... la filosofia, di queste poesie, segue invece la logica del due, la logica per la quale uno più uno non può fare due.
Può sembrare un assurdo, un paradosso…ma è poi così illogico?
Neppure la matematica può dimostrare quando finisce l’uno ed inizia il due, quando un infinito può contenere un altro infinito;
neppure la matematica può dimostrare che la fusione di due unità genera uno.
In queste poesie parlo di noi due, unità singole, soggetti indipendenti, che mai riusciremo a conoscerci nell'intimo segreto dell'essere, sempre inviolato, sempre vergine.
Siamo vicini l’un l’altro, accanto.
Ci trasmettiamo noi stessi, parola e corpo, a tutti i nostri sensi, per farci conoscere, per amare e farci amare come essere, ma mai saremo annullati l’una nell’altro. Mai due unità unite possono generare una unità.
Ma come trattenerci per amarci e perché dovremmo amarci?
Darci un ruolo? Privarci della libertà di scegliere e di decidere non sarebbe un sostituirci nella reciproca vita, un impedirci di vivere?
Schiavizzare, obbligarci ad un ruolo per annullarci, per possedere, per avere sicurezza…non significa distruggere il tramutarci in oggetti?
Come potremmo poi continuare a conoscerci nell’amarci? Esisteremmo ancora?
L’amore è possibile solo se entrambi restiamo soggetti liberi e coscienti, nella volontà di… e nella complicità d’esisterci nel rivelarci e nell’accettarci nella nostra libertà.
La paura della perdita, della sconfitta si superano per la fiducia nel dono gratuito d’amore e nella continua comunicazione di corpi e parole nella libera volontà di volerlo.
Tu dici che è fortuna l’esserci conosciuti, una fortuna che altri non hanno…io dico invece che è una gioia cercata, voluta ed accettata il darci la reciproca possibilità d’esistere.
Non esiste nessun amore se non si vuole amare ed essere amati.
@a 09/09/2003
un grande amore
Come, dimmi come puoi scrivere così,
se non ci fosse lei?
Io non ti basto...
il mio amore ti fa scrivere fino al limite,
il suo lo varca.
Ora capisci?
Non è gelosia...
ma... tu che sai...
lei non ti può aver amato così,
nessuno ti amerà mai così!
Ricordalo.
Un giorno tu verrai sulla mia tomba
a portarmi un fiore di campo, il più bello,
mi donerai un sorriso
per l'amore che ho lasciato nella tua anima...
ricorderai,
capirai quanto posso averti amato ...
@a 05/03/2003
guardami...ti amo.
T'invio
un bacio che ti sfiori le labbra,
una carezza sul volto,
un abbraccio
ed i miei pensieri tristi…
ma...
lasciami un posto nel tuo cuore
frome here to eternity
Guardami...
ti amo.
@a 05/03/2003
per te rinuncio alla mia divinità
Dio è uno solo, non c'è posto per un altro.
Non si uniscono due unità in una,
ma tu non escludermi,
per te rinuncio alla mia divinità.
Non mi sottraggo all'inganno con l'indifferenza.
Mai farò finta di non vederti, non ti sfiorerò come un muro,
mai ti eviterò come un pericolo, non mi difendo da te.
Ti ho vista e sei bella.
Ancora ti guardo esponendomi al tuo sguardo senza veli,
ancora ti parlo ascoltandoti senza inganno.
Non amo l'amore... io amo te.
L'amore è come il sesso, è solo un mezzo.
Diamoci la mano.
@a 13/08/2003
Il parlarci con lo scrivere di ieri sera è stato come una luce che ha rischiarato il buio della notte.
Il dialogo tra di noi è aperto a tutto l'infinito possibile, aspetta soltanto il suo momento.
Peccato che la vita sia fatta di tempo e che il tempo sia fatto di istanti.
E' vero, non è fatta solo di amore...parlami di te.
t.v.b.
a+a
ai confini della realtà
E' così l'amarci,
nel donarci l'un l'altro
l'intenso godimento dei corpi,
l'importante complicità delle anime,
necessario,
che mai più ti lascerò esiliare.
A Dio, a Lui che ha creato la vita, chiedo la grazia
di non raggelarmi nel tuo cuore.
E' bella la vita, forse anche troppo
intensa
nel bene e nel male... ma che vita è senza te
la donna ideale della mia vita e che donna!
Ti guardo, da sempre accoccolata in me,
ti seguo nei passi di un qualsiasi tuo viaggio,
ti vedo bella nel saperti serena.
Ovunque mi ritroverai, basta che tu lo voglia,
per la bellezza intensa ed ininterrotta della nostra comunicazione
che ci unisce e ci fa sentire vicini e tranquilli.
Ad ogni alba quando prego,
ad ogni tramonto quando guardo il cielo
aspetto messaggi, parole, voce e presenza,
la carezza d'infinite chiamate che mi dicano di noi.
Finiranno le notti della solitudine.
Oltre ogni distacco, oltre ogni morte, noi ci amiamo.
@a 14/08/2003
Scusami l'emozione di questa mattina...pensando al tempo della lontananza, della separazione, come S.Pietro ho avuto paura.
Pur sapendo di non avere alcun diritto e neppure una possibilità di poterti trattenere non posso non volerti bene o meglio non voglio, mai lo vorrò.
Si, come ti ha detto la mia mano, vorrei averti mia...ma che importa...tu sei libera di volare. Io ti aspetto e non ti cerco, sei già in me, con me.
NB.
Ti ho vista dimagrita...
Questa mattina ed anche ieri sera ti avrei davvero spogliata. Ti avrei quasi costretta, anche se sai che non lo farei mai, a far l'amore. Ti avrei abbracciata alle spalle, baciata sul collo e ...mi manchi già ed il vuoto è nello stomaco...
a+a
la speranza
Questa sera che si presenta d'esilio
non si chiude, l'orizzonte, sulla morte.
Non mi fermo a contemplare la croce...
( è solo un'espressione di sentimento
la triste emozione
mostrata e non soppressa,
la lacrima
non rinnegata né nascosta
dinanzi al tempo senza te che viene)
...ma guardo oltre
abbracciandoti d'immenso amore.
Il mistero che ha preso corpo nell'umano
di noi accoppiati al carnale,
di noi parola viva, nutrita di carne e sangue,
il gesto d'amore
perpetua nell'eternità
la verità
e ti porta la promessa
dell'esserci.
A te la risposta...
tu sei libera di scegliere se dare vita o abortire
la speranza, nata bambina nella notte più buia,
per curare il dolore,
per segnare un nuovo inizio.
@a 14/08/2003
dove sei? (i)
Dove sei svanita? Ogni giorno ti scrivo, ogni giorno ti parlo,
ogni giorno ti ascolto, ogni giorno ti aspetto.
Vivo così le mie notti senza stelle
attento ad ogni minimo segnale...
non voglio perdere la strada che mi riporta a te.
Non chiedo agli imbecilli oroscopi, né al cieco destino
il mio domani con te... lo chiedo solo a te.
Da te io aspetto una parola, un sorriso, un segno.
Da te aspetto l’invito ad incontrarti
ed immergermi in te e rinascere nel ritrovarti fremente.
Da te aspetto d'unirmi a te così viva,
così calda, profumata e bella da vedere
e da vivere.
Da te aspetto
di riconoscerti nel verginale inviolato tuo essere mistero
per amarti.
Tu sola puoi se vuoi.
Ora vivo sperduto con te dentro,
ma basta solo un attimo della tua presenza
e ritrovo la vita.
Basta che tu mi sfiori
e ritorna il desiderio.
E' sufficiente che tu mi parli
che ti ritrovo... mai ti ho persa.
Ma per cantare aspetto ciò che nascerà di parola ad incontrarti.
Solo alla tua presenza danzerò e sarà un linguaggio nuovo.
Tu sei qui. Nessun altro. E’ tutto.
@a08/09/2003
ho rinunciato al possesso (ii)
Non ti ho amata solo per una notte,
non ti ho consumata per un istante di sesso
e bruciata
come una puttana fregata dopo un gratuito amplesso di piacere.
In me vive eterna la materia del tuo passaggio,
in me si mantiene la gioia della tua venuta,
in me è indistruttibile ponte,
sempre presente,
tra il passato ed il passato per il futuro,
l’amarti e l’attesa.
Ti ho solo intravista nel tuo corpo
ma ti amo
ti amo
e rinuncio ad ogni pretesa,
ad ogni dominio
rifiuto i legali ed inutili permessi
per avere una pseudo-certezza d’eternità.
Per amarti ti chiedo solo il tuo volontario
e cosciente consenso.
Per amarti, tu devi esserci, in te.
@a09/09/2003
siamo parola e corpi (iii)
Ora non ci sei,
ora cerco il tuo ritorno in me,
ora mi preparo, amandoti, ad accoglierti.
Sollevo l'amore ad incarnarsi nella parola,
lo sollecito ad oltrepassare ogni prigione,
per essere ascoltato da te,
solo da te che ne conosci i codici,
in questa assordante babele.
Siamo incroci di corpi e parole e tu lo sai,
siamo verbo fatto carne e carne fatto verbo,
siamo presenza ed assenza
che trova la verità solo nell''incarnazione.
Eppure ti amo anche lontana
e mi chiedo come sia possibile amarci ed amare senza incarnarci.
Sembra inutile sacrificio non consumare il dono di sé,
ma come darti,
come trovare le parole, solo nostre, per toccarti, amarti ed esistere
superando ogni distanza?
@a10/09/2003
ti amo, sono in questa parola… (iv)
Amo...
amo solo te.
Parole?
...E tu lo sai che io sono in questa parola
se l'accogli
nudo e senza difesa alcuna.
...Mi ami e lo sai,
non tramutami da carne d'amore a pietra d'una tomba.
Ora che sei lontana, anche se già sei in me,
ed io in te,
inviami il tuo esistere incarnata, nella parola.
Dimmi "ti amo" o rivelati in altri modi.
Rispondi alle mute domande...
tu sola puoi indicarmi come percepirti,
come esistere con te nella gioia.
@a11/09/2003
mi ritornerai tra i mortali? (v)
Forse che tu che sei in me, non vuoi restare attorno a me?
Davvero non vuoi? Già placato e così piccolo il tuo amore?
Così inutile il mio?
Certo non sarò il tuo tutto, mai sarò la tua vita,
non vivrò al posto tuo, lo so e lo stesso ti amo
e ti amo limitando il mio infinito in te camminandoti accanto.
Mi ritornerai dunque tra i mortali, esiliato...
uscire da te per entrare nel niente...
un suicidio…la morte.
No! Non voglio l’eutanasia…
No...
No...
non voglio vivere la memoria degli istanti dei morti.
In questo assurdo regno,
l'io non si parla dell'io e del tu con amore
in questo regno non si vive,
in questo regno non voglio vederti,
non voglio ritrovarti.
Tu sei viva ed è importante.
@a12/09/2003
ti aspetto nel silenzio (vi)
No, vai tu sola, se vuoi, ad amare fantasmi ed ombre
a vivere vivi la separazione dei morti viventi.
Io non affido ad altri la mia parola, non seguirò i loro passi
né seguirò illusioni... loro vanno, vanno...
ma dove?
Io ti aspetto nel silenzio
ascoltando il silenzio ti ascolto in me.
Percorro questa strada di speranza nell'assenza,
per ritrovarti nella presenza del presente
e ri-abitare la tua tenerezza.
Ritornata da me, ritornato in me,
ritornato a te nel sensibile incarnato che rende inutile
e muta la parola,
di te vivente e palpitante,
nel tuo corpo amato rivivrò la felicità del rivelarci.
Una fragile felicità,
vero,
sempre fragile per l'incompiuta fusione dell'impossibile
dell'istante nell'eterno in una unica carne,
ma che importa?
@a12/09/2003
parlami (vii)
Ora sono in questo spazio muto, con un solo nome vero sulla bocca,
in ascolto di te nella parola, raccolto in un nido senza l'aldilà.
Io, ora, ti sono parola in attesa.
Accoglimi nella tua più profonda e segreta dimora
dove niente ci può separare
immersi nella condivisione dell'esistere dell'essere.
Parlami!
Incarnati nella parola che ti rappresenta,
dissolvi ciò che ci divide prendi coraggio e parlami,
annienta e rimuovi ogni rumore mentale e fatti presenza.
Ascoltarti così viva mi piace,
riscopro la meraviglia d'una attenta percezione,
vibrando della gioia della carne al solo udire il tuo nome.
Gioca con me con angelica leggerezza nella certezza dell'esserci.
@a13/09/2003
sei fuori e sei dentro (viii)
In assenza di rumori sei un animato fruscio,
sei il verbo che emerge palpitante,
sei arcobaleno vivente,
sei ponte per un universo di gioia.
Sei fuori, sei dentro, sei nella parola che mi ha detto
ed ancora dice.
Non disperderla nel vento del nulla,
non siamo cenere.
E sarà gioia emergere dal dolore dell'istante passato
e respirare dalla tua bocca il tuo respiro
e vivere la felicità dell'istante nuovo
con te insieme.
@a13/09/2003
lascia all'amore ( ix)
Lascia all'amore, amor mio, il suo ritmo,
lascia che vada e che venga
dal dentro al fuori
dal fuori al dentro
nell'andare e nel venire
nella dimora che ci unisce e ci rivela.
E lascia che mi attardi ad amarti,
dopo
in te
alla tua cosciente presenza,
anche l'eterno diventa carne,
nell'intimità
e dolcezza
e si placa.
E' amore e tu lo sai, ma tu sola puoi restare.
Non so dove andiamo, non c'è una strada tracciata,
non c'è una lingua che dice
non c'è nulla... ma regge il tempo l'amarti.
Ora, dopo, riposa in me...io ti guardo
abbracciati, per tutta la tua pelle,
nell'immobile tenerezza d'un unico affannato respiro
che va placandosi piano nella pace dei corpi.
@a14/09/2003
nascita (x)
Ti amo, ti desidero intravista terra promessa
per essere in te
rinunciando, nell'abbandono d'amore, alla potenza del rifiuto.
Mi rimetto in te, da te avvolto, senza difese né offese
sapendo della fine dei giorni nel succedersi dei giorni,
come ogni giorno, dopo ogni morte si rinasce.
Non sono nel dolore dell’assenza,
ma avvolto dalla dolce malinconia della privazione
che attende la gioia.
Così ti aspetto,
guardandoti annidata in questa silenziosa culla
esposta alla luce d'amore,
ancora indefinita.
Ti parlo di tenerezza come presenza ed è solo un sussurro,
una ninna nanna,
un segreto confidato che aspetta lo sbocciare del tuo pianto
alla vita.
Sei l'anima che viene alla vita da amare,
sei ancora un amore da inventare e già io ti amo
e ti amo d'un amore dolce,
silenzioso e carnale nel nostro volerci toccare.
@a15/09/2003
vivo il tempo incompiuto della gestazione ( xi )
Ora vivo il tempo incompiuto della gestazione,
il tempo dell'attesa e della vita sospesa.
Vivo il silenzio di uno spazio occupato dalla presenza,
per una accaduta separazione provvisoria,
della parola.
Ti ascolto covando la rinascita della mia materia indivisa
per condividerla con te.
Il gusto del vivere tornerà con la tua dolce e calda tenerezza,
frusciante consolatrice sulla pelle...
Il ritornarci insieme alla vita sarà di nuovo primavera
e di nuovo potrai giocare a nascondino, sorprendermi e, circondandomi,
prendermi senza costringere ed amarmi parlandomi di te.
@a16/09/2003
domani lascio il dolore ( xii )
Domani, al tuo ritorno, lascio il dolore alla paura,
domani, alla tua presenza, m'abbandono a contemplarti
in quella che tu chiami "la tua orrida" bellezza.
Domani ritorno a toccarti nell'infinito definito
che ti racchiude, con una leggera carezza.
Domani, al ricongiungersi del passato al futuro,
celebro il presente,
con parole nuove.
Domani, insieme,
per il passaggio aperto tra me e te,
raggiungiamo l'intravista abitabilità dell'impossibile.
@a17/09/2003
la parola (xiii)
La parola
"ti amo"
è
e, se anche vale per ogni istante,
ad ogni istante si ripete
a te...
ascoltala se ti è possibile fermarti.
Raccoglila…accoglimi,
attende la sua armonia ed è solo per te
e sono io...
solo tu mi puoi decriptare.
Raccoglila…accoglimi
e rispondimi...
come condividerci l'esserci e viverci,
come può nutrire la parola
se taci?
Non ci sei e forse è solo un nulla apparente
l'io felice di essere in te
ad ascoltare il rumore della vita,
il soffio della parola trasmessa di te incarnata,
che aspetto,
lasciandoti essere nel silenzio.
Lo stesso ti amo
@a18/09/2003
come vivere crocifisso nella gioia (xiv)
Il silenzio.
Sospeso
nel silenzio,
come nube
nell'aria immobile
preannuncio di tempesta
mi chiedo come vivere senza perdere la vita,
come vivere crocifisso nella gioia
del silenzio totale
se non aspettando la resurrezione.
Tu sei in me.
In questa tomba
sento il corpo acquietato
abitato dalla tua carezza,
felice alla presenza della tua parola,
e vivo l’attesa sentendoti vicina anche se sei lontana.
Sei confusa nel riposo e nella quiete,
ma sussisti nel sogno.
Mentre fuori già infuria la tempesta
tu abiti in me con il tuo segreto rivelato e velato
e domani e festa.
@a19/09/2003
resurrezione (xv)
Mi risveglio nel mio corpo d’uomo da te chiamato
e ti richiamo nel tuo corpo di donna
a chiederti chi sei
per una reciproca carezza
che oltrepassa la distanza
e ci avvicina all’intimità più segreta
liberi di donarci
in questo spazio tempo privilegiato
di là del vestito
soggetti incarnati.
Né sottomissione né nausea
sopravviene nell’amarti…
il mio corpo è volere essere con te
con noi.
@a20/09/2003
carnali presenze (xvi)
Entro in presenza carnale insieme a te
solo con te
autonomo e cosciente,
insieme al mio io animato d’amore per il tuo io,
per guardarti,
contemplarti come corpo e pensiero differente
incarnati in un corpo differente nella differenza sessuale
Nasce da me, liberamente
il desiderio di camminare verso te
uscendo dalla folla.
Nel donarci l’uno all’altra
possiamo camminare complici nella gioia.
In te ritrovo il respiro della vita che amo…
ti percepisco per tutta la pelle che ti nasconde e che sei,
nei tuoi colori, odori e sapori.
L’universo diventa carnale insieme a te,
vicino a te.
L’intimo mi parla di te e mi fido
in te, nella tua dolcezza mi fermo,
riposo e cammino… dove porta non lo so.
@a21/09/2003
ti percepisco come donna (xvii)
A te voglio avvicinarmi tenero amore,
in te vorrei ritrovare la tua presenza
mai, in me, andata persa.
Con te voglio ritornare alla tua tenerezza
ed abitarvi felice
in te.
Ti parlo tutte le lingue
cercando la nostra
presente a tutti i nostri sensi
senza possesso
alla presenza di te in me
fedele
ti parlo anche senza parole
ascoltandoti
uniti e divisi
per accordare con te una vita stonata.
Tu sei la sola cui rivolgo il mio canto
@a21/09/2003
voluta apertura (xviii)
Non mi basta percepirti o sentirti
per contentare istintive pulsioni.
Non voglio venire a masturbarmi in te
uccidendoti per un corpo.
Se non vuoi la mia anima non interessi al mio sguardo
ne esistono di corpi in vendita.
Io voglio la tua libera intenzione che non esclude
per amarti dentro.
Ma se tu ti ripeti come corpo
ti lascio al tuo destino d’oggetto.
Io voglio guardarci insieme vivere
con tutti i sensi ad ascoltarci
mentre ci incarniamo per vederci.
Certo, io uomo, ti guardo, ti amo e ti penso
come donna, ma non sei mia
neppure il tuo corpo.
Mai riuscirò a percepirti tutta
e neppure ad amarti
o dirmi sino in fondo
perseguo lo stesso il cammino verso te
verso noi
se anche tu mi accompagni.
@a21/09/2003
insegnami come amarti (xix)
Insegnami come amarti
come avvicinarmi a te
come dialogare con te.
Ti percepisco per il corpo
così come appari grazie ai sensi…
non restare vestita, nuda per gli occhi,
ma lasciati vedere.
Così ti chiamo a comunicare
per guardarti oltre la nudità della pelle
per camminare insieme.
Presenti l’una all’altro trascendenti
incarnati per adempire l’amore
che genera il bene del vivere.
Ti ascolto…ho creato ed aperto in me
un silenzioso spazio
per accogliere una parte di te.
@a21/09/2003
come vive un’anima? (xx)
Mi sono riposato in te perché ho voluto fermarmi
quando ti ho vista.
Ho desiderato e desidero sentirti in me come vita
per chiederti:
"Come vive un’anima?"
Ho voluto respingere e respingo le ombre.
Rifiuto e respingo ogni dubbio.
Voglio ridere con te.
@a21/09/2003
nonostante tutto ti desidero (xxi)
Nonostante tutte le parole
ho un grande desiderio di essere con te.
La bellezza che è in te io la interrogo
la contemplo e l’abbraccio.
Ti guardo in silenzio ora non ti dico ti amo,
non sei un mezzo di sopravvivenza,
ma ti chiedo
permettimi amor mio d’amarti.
Mi ascolti? Non ne sono sicuro,
ma di sicuro ogni altra cosa non mi serve
né mi distoglie dall’amarti.
Forse possiamo incontrarci a giocare a essere
e divenire solo vivi di corpo e di anima
Già ti amo fuori e dentro
già ti penso senza rinunciare al noi.
Ti amo in me come noi in te.
@a21/09/2003
domani (xxii)
Domani il verdetto: o la vita o la morte.
E sia!
Ma non obbedisco al comando,
non posso amarti sottomettendoti alle mie voglie,
imponendoti l’anello.
Non ti paralizzo in un pensiero immobile.
Io ti penso senza rinuncia
nella tua libera soggettività
pronto ad accoglierti
dopo il volo
se solo
tu vuoi tornare.
Ma non voglio nessun Dio, nessuna legge,
tra me e te,
a derubarci dell’esserci presenti
a rapinarci del corpo
ad impedirci l’amarci
a privarci del pensiero…
di tutto ciò che ci fa vivere.
@21/09/2003
se ami la vita (xxiii)
Se ami la vita,
ci possiamo incontrare io e tu
e rivelarci il reciproco mistero.
Io voglio comunicare solo con te
corpo e parola,
svelarmi a te,
percepibile dai miei sensi,
che hai un volto ed un nome a me rivelato
di cui solo mi fido
qui,
ora.
Insieme inventeremo un linguaggio nuovo
che riesca a parlarci di te, di me
mentre m’accosto al tuo corpo a scoprirti nel mistero
a rivelarti il mio.
Non c’è opposizione neppure in assenza di fusione,
io sono io,
tu sei, come me, un io.
Insieme siamo soggetti che coesistono,
insieme ci amiamo.
Non sarà la tua storia, che mi puoi raccontare,
ma l'amarci,
a svelarmi e a permettermi d'amarti nel tuo vergine mistero.
Non sarà lo sposarci ad unirci in amore.
@a22/09/2003
tu sei qui (xxiv)
Abbracciami amor mio lasciandoti abbracciare...
ora più non ti parlo, non parlare...
ora ho bisogno del silenzio assoluto
ora voglio sentirti vicina.
Tu sei qui... nessun altro.
Noi.
E’ piacevole riposare nel silenzio,
pacato il desiderio nell’armonia dei sensi,
nella palpabile intimità
accanto al tuo invisibile essere
ed emergere con lui in altra dimensione
dove abbandoni e lacerazioni non hanno più vita.
Ti sono stato fedele,
capace di restare amando il tuo corpo,
amandoti
per scoprirti attraverso lui,
e custodirti e crescere camminando con te.
E' bello che tu sia viva e sempre più bella
senza te mancherebbe qualcuno alla terra.
Liberi ci amiamo.
E’ tutto.
@a22/09/2003
attesa (xxv)
Se tu, attenta, hai ascoltato,
mai si è interrotto il dialogo tra noi,
né il tempo dell’esserci è svanito come bolla.
A renderti viva ai miei occhi,
non è stata solo la tua fisica presenza.
ma l'amarti.
E’ molto tempo che mi sei lontana
un secolo,
ma tra un secondo scappo... corro verso il tuo arrivo.
Tornare da te... dov’è andato il tempo?
Dove sei... dov’è andato lo spazio?
Dove sei... dov’è la vita?
Dove sei?
Raramente parla l’amore ed ancor meno lo si ascolta
indaffarati a creare rumore per avere...
solo illusioni.
Tutto si è dissolto!
Spero contro ogni speranza di ritornare in te.
@a 22/09/2003
ritorno (xxvi)
Ti amo e vorrei non amarti...
hai ancora così tanto da darmi
che se anche non posso averti, non posso lasciarti.
Vano darti un anello per trattenerti,
per assicurarmi un futuro con te.
Ti amo e non vorrei amarti...
ho timore di te che puoi rifiutare...
tu sei vento, uragano, sei vita e sei morte
Chi sei? Chi sono io? Perché?
So di essere solo un soffio
vano
senza alcun possesso né futuro
insicuro
non potendomi affidare a nessun calcolo
a nessun obiettivo.
Ti amo,
lo stesso resto con te,
se vuoi.
@a 23/09/2003
preliminari (xxvii)
Ciao, come stai?
Non farmi restare fuori, nella notte, a dirti ti amo
fredda ed insensibile come l’immagine d’un morto.
Torna da te...
come toccarti se non ci sei,
come toccarti se hai perso di vista al tatto?
Abbracciami...
torna in te, io torno da te, in te, se su te posso respirare,
se il mio corpo in te parla ancora al tuo corpo.
Ora che sei qui non ho più la mia voce,
avvicinati a toccarci con ogni senso,
lascia che siano le mani a parlarci sulla pelle.
Non sei un fantasma senza età,
non sei una evanescente fantasma
impalpabile forma di carne...
tu sei terra, la terra che non è solo terra,
sei questa terra
@a 23/09/2003
incontro (xxviii)
Lasciati coccolare, lasciati baciare…
Dammi il tempo di assaggiare la gioia d'averti vicina,
mi sei mancata sai?
Oh Dio!
Corpo e parola riuniti...
lasciati guardare… come sei bella!
Dammi il tempo d’essere toccato da ogni parte.
Ti guardo guardami respirare,
guardarmi guardare,
guardarmi ascoltare il tattile ritmo.
Sento per tutti i sensi il tuo arrivo in me.
m’abbandono a te,
in te con te
a bagnarci nella diversa opera d’amore.
Ti voglio bene, ho dubitato di te,
perdonami, mai ho smesso d'amarti.
Di nuovo è con te la vita…
di nuovo rubo un po' di felicità al paradiso,
per noi.
@a 23/09/2003
lezione d'amore (xxix)
Dove sei? Sai tornare?
O è peccato essere felici ed inutile l'attesa?
Se sei qui ricongiungi ciò che pensi, ciò che ami,
al tuo nome.
Io solo lo conosco... lo accosto alle mie labbra
al ricomporsi nella presenza
s'annullerà, nella gioia, ogni assenza.
Ho voluto tu mi seguissi per strade inesplorate...
si, ti desidero,
non mi sono disincarnato
ancora ti attendo
se pur esitante
e neppure mi son perso
disincantato
in altra carne
innamorato.
Là, dove è il tutto, da secoli ti attendo
immerso nel caos
tra gioia e dolore, speranza e timore
convivenza di vita e di morte.
Ti amo, ma non oso insistere...
se vuoi passare oltre
ignorando
basta dirmi una muta parola.
Eppure, anche tu lo sai, ogni perdita è immorale.
@a 20/09/2003
lasciati amarmi (xxviii)
Rotto l'imperativo ritmo del vivere animale
socializzato e delle abitudini,
rotto il fragore della solitudine
nella gioia del tuo comunicarmi che ci sei,
più non indugiare,
lasciati amarmi ed entra in me.
Penetra l'intimità di là del vestito dell'identità
non ci sono né condizioni né barriere.
Nel tuo desiderio d'amarmi
sei bella....
permetti anche a me d'amarti,
senza trattenerti sono in te.
Sai, è tra noi una vita diversa, estranea ad ogni altro...
è accaduto che ci amiamo.
@a13/09/2003
spazio per le anime, tempo per i corpi (xxx)
Tutto è in attesa di riunirci nell'esserci
e sfida il vuoto spaziale alla ricerca del tempo
per esistere
e vivere in mistica ed ontologica comunione.
Se tu ascolti, udrai il tuo nome...
se rispondi, sentirai il mio nome.
Tutto è pronto per il nostro appuntamento,
solo se anche tu lo vuoi.
@a 21/09/2003
lasciati amarmi (xxxi)
Rompi l'imperativo ritmo del vivere socializzato
e del lavoro,
rompi il fragore della solitudine nelle abitudini,
e più non indugiare... lasciati amarmi.
Entrami, penetrami l'intimità di là del vestito dell'identità
se anche tuo è il desiderio d'amarmi
(sei bella)
permettimi d'amarti.
E' tra noi una vita diversa,
estranea ed impossibile per ogni altro
che è amore...
è accaduto voluto che ci amiamo.
@a13/09/2003
nozze d'amore
Perdona l'ardire, non avrei dovuto scriverti nulla
e lasciare realizzare il tempo del divenire
camminando in silenzio verso il tuo ritorno.
"Silenzio! ...
è nel silenzio che t'ascolto in me
come un respiro che entra,
sosta
ed esce.
Nel silenzio ascoltami.
"Ti amo"...
una parola incompleta
incompresa
che non dice più nulla,
metafisica parola d'un niente
che è tutto.
Forse è questo amare: chiedere vita,
inchinarsi ad un apocalittico giudizio universale
riuniti per dare la vita o la morte...
ed è questo essere amati: ricevere un si.
Io ci sono... io voglio esserci...
in questa alleanza
non temere d'essere nuda
né la carezza
non ti decade ad animale né ti schiavizza...
ti chiede di nutrire l'amore...
tu l'hai generato.
Si, solo con te la vita m'ha insegnato ad amare,
solo per te amare è chieder vita eterna.
Ma perché non prima, perché non dopo
ma solo ora, con te?
Chi sei?
@a 14/09/2003
io ci sono
Scusa il silenzio, ma sai che non mi era possibile…
Ho letto e pensato molto alle tue parole….
io ci sono, con te sono a+a, non scappo, non mi nascondo, ci sono...
e ci sarò…
a patto che tu non mi dia da svolgere un ruolo che non mi appartiene…
Avrei voluto dirtelo a voce…spero di non essere male interpretata.
So che dette a voce certe cose assumono un tono diverso che non lette…
cerca di immaginare la mia voce ...
le mie pause...e quanto tutto questo mi sta a cuore...
ti prego....se qualcosa ti turba o non ti é chiaro ... scrivimelo!!!!!!!
Io voglio continuare ad esserci e a parlare con te.
Aspetto tue notizie!
Un abbraccio.........................forte.
@ a+a 11/09/2003
discorso ininterrotto
esprimere quel che ti tocca profondamente
ti approda nel sottosuolo.
giovedì 8 maggio 2003
- Ciao.
- Ciao stavo leggendo.
- Mi rispedisci la tua poesia?
- In che senso ?
- Nel senso che io ho cancellato tutto.
- Perché? Quando?
- Se vuoi anche il dialogo che la commentavo con te, devo rileggere alcune cose, poi dopo lo butto.
Era una gioia per me avere un tuo scritto. Come tu mi avevi detto erano anni che non scrivevi di te per questo è ancora più bello
- Te la mando dopo o domani.
- Ok. Come stai?
- Solo l'idea di essere sfiorata mi dà i brividi
- Spero non di dolore.
- Peggio…scariche elettriche
- A fior di pelle...ti capisco.
- Sono un po' diverse dalle tue
- Ho avuto anch'io quel tipo di dolore, poche volte...ma l'ho avuto. Alla testa...bastava sfiorarmi i capelli
- Allora sai che non é un piacere.
- So che non è un piacere, è una tortura… snervante.
- Ma a te piacciono le coccole nei capelli.
- Si
- O dipende da chi le fa ?
- Dipende da chi le fa e da chi le riceve. L'altro giorno quando mi carezzavi me ne stavo in silenzio ad accoglierle.
- In questo caso parliamo di te
- E sono le stesse emozioni di quando posso farlo io a te.
- Non mi sembravi " torturato "
- Assolutamente no...sognavo la possibilità di potertele fare anch'io. In questo caso parliamo di te...cosa vuoi dire? Che sono io a riceverle?
- No, ma sicuramente non il mio piede.
- Sono due e magari si comunicano.
- Vero.
- Che non è poi così male...
- Mica tanto
- Ricevere baci e carezze…sto scherzando...ma se fosse vero...
- Vero, ma un giorno come oggi per esempio non era proprio adatto.
- Vorrei portarti via quel dolore...se fosse possibile
- Non lo é perciò cambiamo discorso. E’ venuta T. ed ha visto i tuoi quadri...ho detto che erano tuoi. Non sapeva che sei un artista...adesso lo sa. Adesso ti abbraccio e spero per te che la prossima sia una bella giornata. A proposito...perché non proponi a F. la pillola che dura 3 anni? Si mette sottocute, non disturba e non ha effetti collaterali. E’garantita !
- Credo sia inutile… ormai pratico l'astinenza...
- E poi c'é sempre la vasectomia se questo la può rendere più tranquilla
- I sensi si abituano a far meno della carne ed al desiderio piace dormire
- Quello che mi hai scritto in merito al prendere o lasciare...ci sono sempre compromessi in una coppia. E solo grazie ai compromessi una coppia può resistere.
- Il compromesso è rinunciare alla carne. Questo non era un problema...quindi a lei la scelta
- Il compromesso é anche rinunciare ad ore ed ore scrivere lontano da lei
- Quando non c'era era la stessa cosa...cosa credi? Molte volte sono andato a letto completamente nudo...invano...molte volte, molte volte ho rispettato i suoi momenti così ho imparato a farne a meno così ho perso il desiderio.
- Sono convinta che anche a lei costa molto rinunciare a te come corpo...non basta trovarsi nel letto un uomo nudo per stare bene.
- Ancora non esistevano i disaccordi, ora siamo in disaccordo su tutto.
- Spesso sembra che diventi un obbligo e non una manifestazione di desiderio.
- Non ho mai obbligato…questo è stato forse l'errore, ma non ne sono capace
- Ma bisogna anche saper assecondare i "suoi" desideri...i momenti....e farla sentire unica e importante...come fai con me
- Purtroppo non è più possibile...non fartene un pensiero...ci convivo da anni e non m'importa...se il desiderio è scomparso è difficile comandarlo…fingere. Con te è naturale…non sono infelice, vivo, mi basta poco, non desidero quasi nulla...nel mio mondo solitario.
- Riscopri i lei quello che ti ha affascinato quando l' hai conosciuta…nessuno ti ha obbligato
- Io vedo ancora le stelle, il vento, il bosco, il mare.
- Lo hai voluto tu, poi tu sei cambiato e lei anche
- Altri mondi quando l'ho conosciuta...ho camminato solo…lei non ha mai voluto seguirmi
- Ma non siete stati attenti a quello che l'altro stava facendo… anche tu non seguivi lei
- Ti ho già detto che lei ha sempre rifiutato il mio desiderio di scrivere e dipingere…non le ho mai vietato di vedere e di leggere, di discutere
- Ma tu non l'hai mai assecondata.
- Troppo
- Nei suoi bisogni, come lei non ha fatto con i tuoi. Tu non sei uno spirito facile. é ovvio che lei abbia delle difficoltà
- E’ vero che non sono facile, ma non sono neppure impossibile. Ho fatto di tutto, discusso per suscitare il suo desiderio
- Ma sei tu in questo caso ad essere in difetto per ché tu sei superiore e sta a te accompagnare
- Io ho perso il desiderio di lei quando dopo anni non sono riuscito a percepire il suo per anni. Non per questo l'ho lasciata...come vedi, si vive da compagni
- Devi far si che questo sia importante.
- Non ho voluto infrangere la famosa promessa, non lo meritava come donna...non sapeva
- Non é vero che lei non ti desidera…forse é solo il modo in cui convivete che va rivisto
- Ora sono io a non desiderarla...il mio corpo non vuole...non posso comandare, lei lo sa gli e l'ho detto più volte. Non per niente mi ha detto che sono diventato impotente e , come ha detto ieri, mi snobba
- Ne riparleremo…se vuoi...buonanotte...birba
giovedì 8 maggio 2003
un’altra Eva
Ho accettato di essere la tua musa
Consapevolmente
la tua Lilith.
Ma proprio come Lilith
non potrò mai essere tua.
Mi offri la tua vita, ma io non la prendo.
Io appartengo solo ai tuoi pensieri,
tu appartieni ad altre Eve.
Hai avuto Eva per generare una famiglia
ora loro hanno bisogno di te
Hai avuto Lilith per viaggiare in altri mondi.
Ho accettato di farti compagnia
nei mondi del pensiero e della poesia
nella sacralità dei sentimenti
fino all’Essere Supremo
fino a farti sentire l’Essere Supremo.
Non puoi farmi vivere come un’altra Eva…
non appartengo a te in questo spazio-tempo
non chiudermi dentro.
Più mi chiudi, più mi dissolvo
@...+a 01/05/2003
sabato 24 maggio 2003
- Ciao...ben tornata.
- Eccomi qui.
- Sono contento d'essere in comunicazione con te...mi mancava
- Sono stanchissima e ti aspettavo per darti la buonanotte…anche a me.
- Hai letto le poesie e il commento alla telefonata di stamattina?... poi anche se mi dispiace ti accompagno a dormire...è bello guardarti.
- Anche se in questi ultimi giorni ho avuto altro da fare, le ho lette.
- Hai ben altre cose e migliori da fare.
- Non migliori ma... devo farle.
- Le poesie non sono migliori, ma sono più profonde nei significati
- Anche tu. Non le ho ancora lette la seconda volta... ti farò sapere.
- Eppure è così...non so perché, ma è così...amo in te l'essere che sei. Vorrei spezzare il destino
della menzogna che trattiene. Riportare all'indietro il tempo, ristabilire l'ordine pur scatenando la guerra tra le nazioni per averti. Più che per averti sarebbe per convincerti.
- Esagerato.
- Un esagerazione? Non direi visto che Elena ha scatenato la guerra di troia per fuggire, io la guerra con Dio per una libertà che non c'è. Ormai dovresti aver capito che non esiste sottomissione o schiavitù, ma scelta d'essere compagni eguali.
- Bellissimo a trovarlo.
- Non c'è un mistero di una coppia maschile/femminile che deve ritrovarsi ed unirsi per possedere l'eternità...è solo una conquista che si può fare in solitudine o in compagnia.
L'amore aumenta la percezione e preannuncia la bellezza dell'eden. Amarti come persona umana è fantastico, per questo la vita è bella, sei anche il tempo della vita, della gioia, dell'incontro e della speranza.
- Sono davvero stanca oggi, ma ti aspettavo con ansia perché non volevo tu pensassi a una "fuga"
- Ci incontreremo un altra volta... mi manca la tua presenza, la tua carezza...
- Mi manca poterti carezzare... sei libera sempre per questo ti amo…non temo la fuga perché ti amo
- Bello
- Ora ti lascio andare a dormire ... anche se lontano tu sei con me
- Ti penso
- Io no...tu sei il mio pensiero, sei il desiderio
- Non ho parole...ti mando un abbraccio "mio" ciao buonanotte.
- A volte ti sogno mentre esci dal mare, nuda, … per abbracciarmi...un abbraccio e un bacio…
ti voglio bene e ... non ci sono altre parole. A domani.
26/05/2003
- Non ho ancora letto niente
- Ti ho pensata mentre le scrivevo e mentre maturavano.
- Ho la testa in pallone.
- Perché testa in pallone?
- Non so come dire... pesante,che fa male ma non é una emicrania,che facevo fatica a mettere a fuoco...
- Forse sei solo stanca fisicamente o forse hai bisogno di mare, di staccare.
- Vero.
- Tra qualche giorno potrai realizzare il tuo sogno di mare. Ti penserò al sole carezzata dalla brezza marina
- Speriamo... ti faro sapere.
- Non conosco altre persone che amano la vita come la ami tu… è insieme alla smorfia di dolore di quella sera ciò che più mi ha attratto di te...non per niente ti dico che sei il sole, il mare.
- E’ vero...grazie.
- Mi prendi in contropiede quando mi dici grazie... non ne capisco il motivo
- Da quel punto di vista anche io ho conservato una parte bambina.
- A me viene in mente Manzoni... scendea da una di quelle soglie
- Grazie di averlo capito, é una cosa rara.
- La madre combattente, la donna luminosa pur nel dolore. Per questo ho sofferto con te quei giorni che sembravi voler soccombere alle difficoltà.
- Fra poco torna mio figlio... anche se non sono affari suoi...preferisco salutarti ora... almeno poi posso salutare anche lui... altrimenti va subito a letto per non disturbarmi e non parliamo mai
- D’accordo... ti ha spiegato? Me lo dirai... Ti invio un abbraccio, dopotutto sono stanco anch'io...Ti voglio bene.
- Spiegato cosa ?
- Se ha risolto la causa di un armadio rotto
- No
- Non parlarmene ora...per me ci sono alti giorni...se vuoi. A lui dagli tempo...prima o poi ti dirà
- Buonanotte a te ... si stringo forte...un abbraccio.
- Ti abbraccio e ti porto nei miei sogni...a volte anche i sogni sono la realtà. Ciao
- Ciao... stavo per scriverti.
- Fallo… ricevuto la mia? Poi mi dici... prima voglio darti un abbraccio
- Ti ho pensata molto ed ho avuto anche il desiderio di chiamarti... sai che molte volte mi oppongo ai desideri. Oggi ti ho desiderata, anche adesso, mi manchi... in tutti i sensi. Le poesie che hai avute sono la prima versione non corretta dei pensieri di te oggi...
- Che bello avere le anteprime… una dei vantaggi di essere una musa!
- Come geometra avresti molto lavoro e troppi pretendenti... mi piacerebbe averti come responsabile nella costruzione del mio sogno: la casa del quadro.
- Ma io sono un geometra speciale... disegno quello che posso realizzare su stoffa in modo impossibile....
- Guarda che è pericoloso essere una musa... un giorno cercheranno di scoprire chi è...
- E poi qualche pretendente non guasterebbe... per tenermi in allenamento
- Per gli allenamenti non mi prendi?
- Ma non quel tipo di allenamenti...
- Non ti farò fare cose impossibili
- Oggi pensavo … nonostante le mie paure sono riuscita a superare questo periodo...
- Io non avevo alcun dubbio che ci saresti riuscita.
- E questo grazie all'impegno nella riabilitazione e al lavoro per T. Ma tutto ciò si é svolto sempre senza o con pochi contatti umani... non so più parlare con la gente e mi fa paura.
- Conosco questa tua difficoltà, l'ho percepita sulla pelle, per questo a volte ho insistito nel farti scrivere o farti parlare dei tuoi sentimenti. L'altro ieri parlavamo di te nascosta...
- Ma non riesco così, ci vuole il momento…
- Tu mi hai fatto imparare a leggere le emozioni in un gesto, a decifrare parole che non mi dicevi...
è difficile, vero, ma per me era troppo importante superare la barriera che ti eri creata...volevo conoscerti...e la conoscenza è la causa del volerti bene...
Hai fatto passi in avanti, importanti, con me parli un po di te, anche se poco delle emozioni...io quello che scrivo a te non l'avevo mai scritto per nessuno, ero un riccio più chiuso di te....davvero non avevo bisogno di niente e di nessuno
- Forse non c'é chissà che oltre…ma non riesco cosi.
- Credo che la tua paura sia la paura di dimostrati debole...una sola volta, ma te l'avevo detto, son contento di vederti piangere...ricordi? Ma non era un atto sadico, solo un momento di dolcezza.
Piangere da sola, come fai tu, fa solo male…vorrei abbracciarti in questo momento, tenerti stretta
- Ho la schiena a pezzi ...in questa posizione poi...vorrei andare a nanna... non ricordo esattamente il momento che dici… ma non é una vergogna per me...sono contenta che succeda…
- Io ricordo di noi ogni istante...ogni particolare...ogni tua espressione visiva, pur non riuscendo ad afferrare il tuo volto...
- Sono sempre stupita dai tuoi ricordi.
- Ti ho detto un giorno che con te ho vissuto e vivo la vita intera
- Prima della notte vuol dire mentre io ceno con M. non mi sembra il caso
- Pensavo che c'era M., però poteva anche essere che non c'era...non preoccuparti...sarà un altro giorno…settimana prossima , anche al mare, dove vuoi, quando vuoi
- Ci proverò prometto…guarda che l'Italia é grande…
- Ora ti lascio andare a riposare, anche se appena ti scolleghi, già mi manchi...che importa se l'Italia è grande...tu sei dentro me…prenderei anche l'aereo per venire da te
- Esagerato.
- Lo farei davvero, cosa credi
domenica 15 giugno 2003
Ciao… eccomi qua. E’ la prima volta che mi avvicino al pc da quando sono tornata.
Sabato e oggi ho cercato di sistemare casa e tutti i panni che ho trovato in giro. Ho fatto qualcosa come 12 lavatrici... per fortuna asciuga tutto subito. Peccato che adesso mi ritrovo una montagna da stirare.
Ho dovuto sistemare anche i fiori che, poverini, con questo caldo sentivano tanto la mia mancanza.
Non solo loro...vero? Hai ragione anche... la micia.
Speravo di trovare casa in condizioni migliori… non ho avuto il tempo di sedermi.
Adesso invece mi sono goduta le tue poesie…che caro sei stato a inviarmele.
Sono belle, calde, sensuali… ero convinta che questa sera lavoravo e pensavo di fare chiacchierata con te, ma poi ho ricordato il tuo messaggio.
Telefonami se hai un minuto… ti mando un abbraccio...finalmente !!!!!!!
a presto.
@...+a
mercoledì 18 giugno 2003
un bacio
Tu sei la dolce casa, non sarò mai, per te, una pietra. Non incrinerò nel sangue tanta bellezza.
Trattengo goccia a goccia l'essenza dei tuoi doni pur nel tempo terreno che scorre e tutto travolge.
Io ti cerco e cerco in te l'immensa serenità che nascondi.
Non so dove né come...ma sei con me.
Non vi é perché sai? Non v'é perché di tanto amore tra noi.
Esci libera al sole e volgi il tuo passo fiduciosa all'amore
tu sei la dolce casa per l'anima.
Nb... Non è una poesia, ma i miei pensieri di oggi con te. Desidero baciarti.
@a+a
sabato 21 giugno 2003
Peccato non aver letto l'originale di L., non me lo hai mandato, ma penso di aver capito tra le righe ... i suoi sogni.
La tua risposta é chiara,limpida,totale,esclusiva,stupefacente, (per me) é una meravigliosa dichiarazione d'amore (per me).
Non credo che lei possa interpretarla male. Nelle tue parole c'é un vissuto che a lei non appartiene.
In merito all'eventuale consiglio... é una vera rivolta alla fedeltà.... é un inno alla trasgressione....
é quello che ogni donna vorrebbe sentirsi dire dal suo uomo....
Se sta vivendo un momento difficile con il suo uomo fai bene a consigliare la pazienza ma non l'inganno.
Il parlare, il comunicare i propri pensieri e desideri, quotidianamente.
Questo forse é il segreto per crescere insieme… per evitare proprio quello che é successo a te…
in una coppia nessuno deve rimanere ...in dietro…il segreto forse é quello di rimanere al passo nonostante le diversità.
Uno non deve appoggiarsi all'altro ma...camminare vicini, anche se a volte si guardano orizzonti diversi… o attaccando o rivolgendosi al silenzio.(questa é l'unica frase che cambierei in....
o si rifugiano nel silenzio).
Sei una sorpresa meravigliosa nel leggerti, (non riesco a tornare nei caratteri che ho scelto)
adesso vado a nanna anche io… sei un'anima stupenda.
Ti sono vicina....un abbraccio...forte
a presto...
@...+a
Questa che segue è la lettera originale di L
Ero incerto sullo spedirtela perché mi sembrava di tradire una confidenza...ma so che in questo tu sei come me.: rimarrà solo tra noi e non sarà mai usata per altri scopi che non siano il nostro raccontarci e volerci bene.
Farò la correzione che mi suggerisci, perché molto più chiara di quanto avevo scritto io.
Aspetto il tuo OK prima di spedirgliela.
Detto questo non mi rimane che abbracciarti, tenerti stretta a me e baciarti...t.v.b. ma non è solo una sigla ripetitiva...e...mi mancano i cm estesi ...
a+a
Questa mattina mi è piaciuto molto parlare con te, riesci a farmi sentire almeno una persona normale.
L’altra sera quando ho voluto sfogarmi un po’ e le ho confidato il disagio interiore che provavo in questo periodo, la voglia di buttare in aria tutte le mie idee retrograde, i cambiamenti che sento dentro di me e che per come sono io mi mandano in crisi…credevo mi capisse invece ho scatenato l’inferno…
Mi dice poi, ho notato in te dei cambiamenti in questo ultimo periodo… pensi non ti conosca…
Mi conosce cosi bene, che quello di qui ho bisogno è qualcuno che mi ascolti e si tenga per se quello che dico, che questo disaggio mi fa soffrire e ho solo bisogno di superarlo, che non ci sono soluzioni, devo solo fare un po’ di ordine dentro di me cercando di fare emergere le mie emozioni vivendole con equilibrio, invece di capire sai cosa ha fatto, mi ha indicato l’uscita .. ”se questa vita non ti sta bene nessuno ti trattiene” …mi trattengono solo 2 figlie che hanno bisogno di una madre meno nervosa, irrequieta e meno sognatrice, ma io sono anche cosi è il mio modo di essere da sempre cosa posso farci…
Ti ringrazio per avermi ascoltata anche se forse come mi viene anche detto sono un mattone, se fosse cosi ti prego dirmelo…
Ciao, grazie
risposta
Non so le confidenze che vi siete fatti a voce…da quello che leggo lei sta vivendo un periodo di crisi molto normale per una donna.
Alcune donne hanno la capacità di mettersi in discussione periodicamente
é un po' come un aggiornamento, una revisione, un tenersi al passo con i tempi e con la vita.
Io lo trovo molto normale perché lo vivo costantemente. Il problema é chi ti sta a fianco... se si aggiorna anche lui,o solo lei.
Tua moglie é più lenta... suo marito é più lento... non per questo ci si deve rassegnare.
L'evoluzione deve continuare e deve essere vissuta senza sensi di colpa, ma anche senza fughe nelle braccia di qualcuno solo perché ci si sente più capiti in quel momento. Questa é la mossa più sbagliata,
vuol dire buttare via tutto quello in cui credi...e dare ragione all'altro.
La tua risposta é sicuramente bella e giusta ma...non capisco perché ti sei cosi dilungato a parlare di te...di noi.
Nella sua lettera non c'é nessun accenno in merito… se é un tuo sfogo fa pure...se é un modo per gridarlo...anche, ma...
spero non venga interpretato come una istigazione alla fuga e al tradimento.
Le tue parole sono affascinanti e sicuramente fanno innamorare, fanno desiderare di essere amate cosi...come fai tu...ma non é facile trovare un'altro come te e non so se questo può esserle di consolazione.
Se poi sospetti che lei sia interessata a te una dichiarazione cosi la fa soffrire... anche se sicuramente le fai capire che non c'é posto per nessun'altra.
Fai quello che ti senti.
La prima parte della tua risposta é sicuramente corretta, anche nella seconda, quella più personale, ci sono frasi importanti, ma anche alcune delicate.
Rileggila con serenità… aggiungi pure qualcuna delle mie se ti sembrano adatte...e... tienimi al corrente...anche questa é complicità.
un abbraccio.
@...a
Ho scritto di noi ( il noi che usi mi da gioia) a lei, ma pensavo a te...le ho scritto non per istigarla alla fuga, ma per svelarle la realtà nascosta del suo sogno...una realtà possibile, a mio avviso, percepita anche dal suo compagno.
Purtroppo certi sogni spiazzano e non sono accettati, non si possono dire alla persona cui si è legati...
ma io non posso essere il confidente del suo sogno...perché:
"Se poi sospetti che lei sia interessata a te una dichiarazione cosi la fa soffrire...anche se sicuramente le fai capire che non c'é posto per nessun'altra.
La tua intuizione è anche un mio sospetto...
Ed anche tu sai bene che i sogni, per essere tali, esigono di realizzarsi, ma non è possibile per nessun altra sostituirti.
t.v.b.
a+a
23/06/2003
- Ti stavo aspettando.
- Ciao...
- Sono stanchissima e questo caldo con la mia pressione mi ammazza.
- Posso coccolarti...così si alza …L. è stata chiara ...mon credi?
- La bandiera o il vento del nord?
- La tua pressione...ed il tuo desiderio…a me basta la tua presenza.
- Il desiderio é a un buon livello ma la pressione......
- Sei stata una sorpresa intrigante...inaspettata ho con me il tuo sapore
- Ti ho risposto con una lettera… bella la poesia tratta dalla risposta a L. e se la legge? Cosa penserà ?
- La risposta di L. te l'ho spedita così com'è...e non è tratta dalla sua risposta
- Io sono abituata alle parole che diventano musica poetica ma lei ? pensa sia una confidenza....
- Ma dai pensieri di te che sono stati con me durante tutto il giorno...capirà in seguito che la mia risposta è stata una risposta per dargli un aiuto, non una confidenza
- Hai letto i miei messaggi?
- Non sono abituato a parlare di me ad altri, non mi è mai piaciuto e non credo di continuare a farlo con lei...solo con te…
- Ho letto…é fantastica e ti ringrazio, peccato solo mia…
- “E’ una meravigliosa dichiarazione d'amore" mi scrivi ma appunto per questo solo tua...
- Ho voglia di volare…di sognare…
- E’ fantastico quello che dici...vorrei darti la mano e volare con te. Le parole non trovano vocabolo capace d'esprimerti quello che sento e provo a parlare, scriverti, esserti accanto, averti vicina, stringerti, baciarti, abbracciarti, suscitare il tuo desiderio, sedurti, conquistarti, convincerti, amarti,spogliarti, strapparti i vestiti...
- Non voglio spegnere quello che é acceso ma...sono stanchissima e non so nemmeno se riuscirò a dormire… voglio provare ad andare a nanna…ti penserò tanto...come ho fatto oggi…
- Ti voglio ti desidero nei miei sogni questa notte, voglio essere il tuo sogno, aprimi la porta...
riposerai tra le mie braccia
- Sto pensando a come organizzare il giovedì…ti penso e ti abbraccio…sarai con me, ma ora vado a nanna
- E’ il pensiero più dolce ti voglio bene…tu sei con me
- Un abbraccio...come ieri…
- Con più tempo, con la lentezza necessaria per amarti sempre.
- Magari… un bacio
- Sei speciale....ora dormi e riposi...e ti amo
lunedì 23 giugno 2003
solo per te, non la pubblicherò
ti voglio bene, nono solo
Ti amo perché sei tu, unica ed irripetibile...
ti amo così,
forse troppo,
ma ti amo.
Rinunciare a te? ...quale spreco!
Farti diventare soltanto un ricordo? ...non sia mai!
Mai ti darò ricordi...vivono di nulla questi escrementi di vita perduta.
Ti aspetterò invece ogni giorno.
Questa sera nell'abbraccio, mi son sentito a casa.
Non cacciarmi, lasciami da te ogni notte...
Ti guarderò dormire, dopo...e non spaventarti se per un abbraccio troppo forte
o per una carezza ardita ti sveglierai...
ti chiederò di baciarmi di nuovo, di lasciarti spogliare e...
ma mai ti farò male.
E se anche questa sera che lontana, mi manchi,
lo stesso sento il calore del tuo abbraccio,
lo stesso ti desidero...anche tu come me
ami.
Con te la vita ha il sapore mistico della comunione...
con te...
e se a volte ancor risorge nell'anima il muto silenzio,
la paura dell'abbandono nella solitudine angosciante,
non temere...io ti amo.
Questa poesia è solo tua! Non la pubblico.
a+a
venerdì 27 giugno 2003
ti amo così
Così ti amo, cosciente, sapendo
che non sei una poesia scritta da rileggere vivendo
di nulla.
Sei viva e mi stai di fronte
e vuoi essere vista.
E sei il mare cui abbandonarmi,
la vertigine di un respiro profondo.
E tu sei la sola che mi è gioia di non essere più in me
per sentirmi in te viva ed intelligente
senza la paura di non ritrovarmi più.
Sono fiero di te, di là dell'amore...
sei l'immagine indicibile e chiara
di quanto dolce possa essere la vita
e quanto squallida la solitudine
senza di te.
Così ti amo, cosciente, sapendo...
Nella mia storia personale, sei la persona più importante, la più cara.
E' indimenticabile ogni attimo che vivo con te.
Non cercare di essere diversa...sii solo te stessa, io ti amo così.
Che importa del silenzio quando la pelle parla per te...Che importa del silenzio se posso ascoltarti...
t.v.b
a+a
sabato 28 giugno 2003
tu
Irrequieto per la sete di capire le non risposte
dell'unione inesistente di corpo e di spirito
ho vissuto
e dissacrato disincantato ogni ragione
per dissolvermi nella solitudine
del ribelle deluso.
Oggi richiamato da te alla vita
evolvo per l'esperienza vitale, straordinaria ed inestimabile
di te,
fondamentale per ricchezza interiore in questo viaggio felice,
se pur venato d'amarezza perché così è la vita.
Non m'importa sai?...Sarai sempre in me.
Ho sulla mia bocca il sapore di una fame non sazia dei tuoi baci, le mani conservano tracce di pelle inesplorata e dentro me il desiderio di te...sei speciale.
a+a
lunedì 21 luglio 2003
Ho letto molto di te oggi e ho anche parlato molto...
Quando ho letto le ultime poesie che mi hai spedito non coglievo il senso del tuo commento iniziale, ora con calma si.
Sono meno oppressive, vivono il sentimento con minore sofferenza ma pari intensità…forse un po' più dolci?
Altre le ho lette troppo velocemente e con la mia amica e e non ho afferrato
forse coinvolta dalle chiacchiere o forse per il fatto di doverle scegliere nella pagina non sono riuscita a gustarle.
Inutile dirti che ti o pensato molto… in vari discorsi emergeva il sentimento e il desiderio
anche se represso.
Adesso vado a nanna.......serena di averti incontrato e di incontrarti.
@...+a
sincerità vuole
Esistiamo perché ci amiamo
e finché sei viva io ti parlo e voglio amarti
e ti aspetto.
Non mi rassegno al tragico
né all'assurdo
non voglio vivere la morte viva dei separati,
non con te.
Sincerità vorrebbe distruzione e sangue
o clandestini viverci,
in intervalli d'incontri a scambiarci in parole e sangue,
l'intimo di noi stessi.
Ma non ti obbligo a niente,
non ti tolgo a nessuno
neppure a te stessa.
Libero da paure, ti amo al di sopra della sorte.
Ma a volte mi chiedo se Dio creda davvero a quanto ha detto.
Sono più dolci, ma sono anche il tentativo di descrivere quello che tu dicevi: " amore odio" mettendomi nei tuoi panni, ma evitando allo stesso tempo di farti riconoscere da altri.
Ero indeciso se spedirtele, per questo le avevo pubblicate solo in internet...per questo mi aspettavo la tua ribellione.
Vorrei poterti strappare i vestiti di dosso, aver la tua pelle, la tua bocca, i tuoi seni, il sesso, il sedere, le gambe...anche domani o dopo...
ciao da chi ti ama più che mai.
a+a
U- Quello che viviamo è molto di più dell'amore, non è neppure innamoramento o passione,
forse la parola giusta è: “complici nella vita.” Amare ed essere amati in qualsiasi modo sia possibile è quanto rende bella la vita ed utile il dolore.
D-Vero, ma... non voglio pensare al distacco in questo momento... con un abbraccio a fior di pelle...
in attesa della realtà quando ritorno, ma devo partire.
U-Non ho alcuna intenzione di fuggire via da te, la mia presenza è nelle tue mani. Mentre aspetto il tuo ritorno, ti vedrò dormire, ti vedrò svegliare domani...ti sarò accanto...ti voglio bene.
D-Le tue ultime frasi sono stupende, le porto con me...a presto, fra una settimana... passa veloce,
vedrai...un abbraccio.
U-Tu sei con me...ti abbraccio forte forte, ti aspetto.
D- E' bello volare sapendo che qualcuno ti aspetta.
U- Anche per me l'aspettarti è come un volo sapendo che anche tu mi aspetti.
D- Sei tenerissimo...
U- E' stato dolce, fisicamente dolce, cibo, il nostro ultimo incontro, ho percepito, assorbito la tua presenza ...
D- E il desiderio di pelle e...la paura di andare oltre.
U- Capisco quello che vuoi dirmi, per questo nonostante il desiderio di fare l'amore con te ogni volta, nonostante l'eccitazione incontrollata e nascosta ti voglio bene pur nell'assenza del corpo.
Una cosa difficile, forse soltanto divina o forse solo una imposizione all'uomo...chissà...
D- Non é assenza, il corpo c'é.
U- Noi non ci perderemo mai...pur essendo come a volte, tu affermi, su pianeti diversi, viviamo complici la stessa avventura...e ci vogliamo un "bene dell'anima".
U - Sai molto bene che per me sarà impossibile vivere con un’altra quello che vivo con te, sei unica.
D - Allora con me lo volevi molto.
U - Più di quanto puoi pensare o immaginare e sei stata una sorpresa.
D - Non avrei mai pensato di fare breccia in te… non penso nemmeno di averlo voluto.
U - E’ stato naturale ed impossibile… attratto per il lampo di delusione, la sofferenza in una persona che vedevo bella, piena di vita e di voglia di vivere. Quella è stata la strada, una strada che è partecipazione al dolore dell'essere umano. E’stato dirompente perché ero chiuso a riccio, menefreghista.
D - Sono contenta di aver trovato qualcosa di meraviglioso dentro e che é venuto fuori…mi mancherai. Anche se per pochi giorni, so che non saremo in contatto.
U - Della lontananza non ho paura, perché ti amo e quindi sei dentro il mio essere. Ti penserò al mare esposta al sole, al vento, questo lo sai.
D - E' bello volare sapendo che qualcuno ti aspetta.
D- Oggi fa un caldo infernale… penso che il mio purgatorio o inferno lo sto purgando qui.
Penso che sia più facile morire che vivere...ma forse é proprio questo il bello.
U - Non credi d'aver già sofferto abbastanza? E…non ti avrei potuto conoscere, ho conosciuto una persona speciale.
D - Ma questo non te lo toglie nessuno...fa parte di te ormai.
U - Lo so bene che nessuno mai potrà toglierti da me... ma perché hai pensato quella frase? Sei triste? Sei tornata bella dal mare... la donna che ha voglia di vivere.
D -Tanta… magari avessi la possibilità di essere quello che mi sento...che vorrei...
U- Vorrei poterti abbracciare, farti passare quella tristezza che nascondi e far riemergere la gioia che hai, quella che mi dai. Vorrei poterti coccolare, carezzare, guardarti una vita intera, scacciare quella malinconia che ogni tanto si legge tra le parole...sei la persona che io voglio felice, più di me...e ci riuscirai.
D- E’ molto più difficile far sopportare una malattia cronica invalidante ad un vivo che la morte ad una persona che soffre molto. Accompagnare, vuol dire aiutare la persona a mettersi nelle condizioni di lasciare questa vita in modo sereno, senza conti in sospeso con la coscienza, tranquilla aiutarlo a pianificare il Suo momento come qualcosa di bello, come un viaggio, al termine del quale qualcuno l’aspetta con amore.
U- Accompagnare significa partecipare, è molto difficile se non si ama. Ho comunque compreso quello che vuoi dirmi....è la stessa cosa che ti dico, quando parlando di noi, parlo di complicità esistenziale....la vita non è diversa dalla morte.
D- E’ tanto facile amare… non ti accorgi nemmeno di quanto ricevi.
U- Più difficile di quanto pensi, è come morire, ma è morire nella gioia per far vivere l'altro.
D- E’ più difficile con i vivi perché tanti sanno prendere e basta...come le spugne...la gioia ti arriva quando sai di avere fatto il meglio e lo vedi nella serenità dei volti che stanno per intraprendere un lungo viaggio.
U- Da te sto ricevendo molto.
D- Ma me lo restituisci centuplicato… per la tua arte, tu riesci a trasmettere amore al mondo l’immenso amore che hai...io sono solo una scintilla e tu...sai creare l' incendio… cosa c'é di più bello?
U- Non lo so...non ho fatto mai questi calcoli...per me, con te, è tutto così naturale… ho sempre paura di morire, ma non per questo rinuncio a volerti bene...
Ricevere è comunque più difficile che dare...e tu mi permetti d'amarti, è questo che è grande, non la mia arte. Accettare d'amarti è amarti, amare una persona speciale che vive, non è difficile.
D- Ma non é facile come lo facciamo noi.
U- C’è l'innocenza della vita tra noi, non c'è cattiveria, non c'è malizia, secondi fini...c'è il riconoscimento della dignità e delle esigenze della persona. Ti voglio bene. portami con te questa notte, mi manchi.
D- Amare veramente é tutto quello che hai scritto prima.
U- Ti amo così. C'è la coscienza, la conoscenza, la volontà, l'intelligenza ed il cuore...
D- Lo so, é per questo che sei uno dei pochi che secondo me sanno amare...lo sai anche tu quanto é difficile essere in simbiosi con una persona anche se lontana. Ed é molto difficile incontrarne. Nel nostro mondo attuale l'importanza viene data a quello che si vede e non a quello che si é... quando conosco qualcuno mi spavento del vuoto che trovo dietro la facciata. A volte mi sento in colpa perché penso di essere troppo esigente.
U- Non è essere esigenti voler essere amati come persone e non come apparenza...è il solo reale modo di vivere degnamente.
D- Anch’io sotto sotto sotto non sono nulla di speciale, ma ho sempre voglia di andare avanti, non solo di mettermi un paio di pantofole… ci sono anche per me dei momenti di quiete…ma condividere la vita vuol dire anche questo, però non ci si può arenare solo perché si é trovata una spiaggetta tranquilla…altrimenti tutto si ferma, anche l'amore.
U-Tu sei speciale...amarsi infatti è una conquista d'ogni giorno, non è dato una volta per sempre. Tu, non sei solo un corpo, che è il mezzo, ma il vivere, il capire la vita, l'indagarla, fermandosi ogni tanto sulla spiaggetta felice, ma poi continuare per conquistarci l'eterno.
D- L'eterno che é in noi.
U- Bello vederti arrossire.
D- Pensiero fisso…
U- Pensiero fisso no, che poi si faccia sentire è un'altra storia.
D- Altro che viagra, per te ci vorrebbe il bromuro.
U- Basta la volontà.
D- Dove la metti?
U- Vuol dire che non è lui a comandare.
D- Da quando? Con chi?
U- Con chiunque.
D- Con te forse, ma se inizi a conversare con lei, a parte le sviolinate, i complimenti e gli sfoghi…poi che fate?
U- E' vero che si eccita naturalmente solo con te, ma è anche vero che non per questo tu sei obbligata...è questo che intendevo dire.
Tu sei più importante del solo soddisfarlo, non credi?
Tra il perderti per causa sua, e il poterti amare, la mia scelta è la seconda. tutto qui.
Non è poi così tanto semplice arrivare a me.
D- Non ho mai pensato di avere obblighi di "soddisfarlo", se non é un piacere non esiste…tranquillo so che non mi cerchi per scopi sessuali, anche perché saresti abbastanza masochista nel ricercare l'astinenza, visto i tempi che corrono.
U- L'astinenza non è per me un problema e non sono neppure un masochista, solo che anch'io sono come te.
D- Non sei inviolabile.
U- Farlo per farlo è da stupidi e se non riesci a raggiungermi, perforare, penetrare la mia corazza è inutile.
D- Sei delicato e sensibile, basta toccare la corda giusta, basta conoscere la musica giusta, quella dell' anima.
U- Nessuno la può conoscere...
D- "mica vero"
U- Quante donne conosci che lo sanno fare, tu sei rara.
D- Che buffo scrivere parole dialettali italianizzate….in senso biblico io ..nessuna… ma teoricamente c'é sempre una possibilità.... che tu ne trovi un'altra.
U- Non credo, non sono alla ricerca di altre donne...sono timido, cosa credi!
Tu sei rara, purtroppo. Nessuna altra potrebbe essere la tua sosia, sono disincantato in questo…
D- Che se appena alzi la cornetta del telefono o rispondi a una e-mail la tua timidezza...puffffffffff
U- Nelle altre cercherei te...mi capita di cercare somiglianze quando guardo programmi televisivi o altre donne…però sei una peste...
D- Non ti sforzare per questo, certe disgrazie capitano solo una volta ogni tanto nella vita.
U- Conoscerti una disgrazia? Sei pazza. Sei la persona più dolce che abbia conosciuta, la persona che percorre le mie stesse strade della ricerca, sei l'essere …capisci perché non posso non amarti? In te ho trovato la complicità di un altro essere, nudo come me di fronte alla vita.
D- Nelle altre troveresti solo un qualcosa di ognuna che ti fa pensare a me, ma quante ne devi raccogliere per avere il tutto? La cosa diventerebbe troppo ingombrante... é il principio degli harem, ma poi bisogna mantenerle ...ne vedresti ancora un'altra con una caratteristica che…non finiresti più... non sarebbe più vita.
U- Infatti.
D- Almeno tu sai aggiungere i non, al momento giusto.
U- Non c'è bisogno di conoscere altre donne, dopo aver conosciuto te, è troppo difficile arrivare all'essenza dell'essere e quando la si raggiunge ogni altra non serve.
D- Anche io purtroppo…
U- Quando ti dico che sei bella è al tuo essere che mi riferisco...
D- Ciao...ci sei?
U- Ti stavo aspettando.
D- Uauuuuu!!!!!! mi é andata bene !!!!
U- Sono contento d'incontrarti.
D- Se sono sempre cosi presa é colpa di T... devi prendertela con lei
U- No, non me la prendo visto che ti aiuta a non sentirti sola.
D- Mi ha procurato molto lavoro per tenermi occupata e io non voglio deluderla.
U- Mi spiacerebbe solo se ti sentissi usata.
D- Mi diverto a creare l'impossibile, si é stupita anche lei…é tutto a fin di bene, è per beneficenza.
U- Questa sera dopo tantissimo tempo ho riletto ‘le tue poesie : li ho apprezzate ancora più dell’ultima volta che le ho lette, vorrei poterti esprimere con poche parole...forse un giorno ci riuscirò.. in tanto non smettere mai di scrivere versi cosi pieni di significato. Questa è la lettera di L…arrivata oggi.
D- Mentre leggevo mi stavo chiedendo quali mie poesie, ma é vero, "non smettere mai "
U- Ha letto parte di quelle intitolate frammenti e basta...degli ultimi tre mesi non ha letto nulla.
D- In che mondi diversi siamo... eppure riusciamo a metterci in contatto,sono sempre più belle.
U- Riesco a scrivere solo se penso a te e per te...Quella di stasera é un grido disperato di Amore umano, di desiderio, di vicinanza…
D- Con tatto-
U- Contatto, vero…
D- Non ho fatto errori.
U- Contatto con tatto, un contatto vero, una vicinanza di anime e di corpi...sei bella. Riposati ora, per un momento, non temere e chiudi gli occhi, mi ritroverai al risveglio... mai, io, ti abbandonerò.
D- Letta.
U- La prima versione che avevo scritta terminava con: se tu non mi ucciderai.
D- Non sai quanto vorrei che questa tua arte fosse per te orgoglio e fortuna.
U- Preferisco comunque arrivi a te perché per me è un modo per parlare con te.
D- Io non ho potere di ucciderti.
U- L'uccidere significa separazione, dimenticanza, allontanamento, perdita…e questo potere ce l'hai.
D- Separazione, dimenticanza, allontanamento, perdita....anche queste cose ci sono...ma ci sono sempre i pensieri, i sogni… mi correggo: dimenticanza No.
U- La sola verità dei sogni è il loro tramutarsi in realtà. Le ultime poesie parlano di sogni che cercano la realtà e di realtà che cerca i sogni.
D- Lo …si sente…
U- Ecco perché hai il potere di uccidermi, ma non preoccuparti, non ho paura...non puoi uccidere il mio pensiero di te.
D- Sono sempre stupita quando le leggo, mi meraviglio ogni giorno delle tue parole e dei tuoi pensieri… non so come si possa amare cosi...me…eppure tu riesci a dimostrarmelo ogni giorno, anche se forse non me lo merito, ma sono sempre e comunque una grande gioia….qualcosa di immenso.
U- Perché sei tu...perché sei come me e sei unica, perché ho visto la voglia di vita, la sofferenza, il coraggio di vivere, il sorriso, la tenerezza. E amare ed essere amati non è una questione di merito o di scambio.
D- Riesci a colpire al cuore persone sconosciute....vuoi che io rimanga insensibile?
U- Mai pensato che eri insensibile...nascosta, questo si.
D- Vero… e...forse ancora molto.
U- A volte sembra che tu abbia ancora molta paura a manifestare i tuoi sentimenti sia che siano belli, sia che siano brutti…
D- Non é paura...sono contrastanti…non é per quello che tu puoi pensare…ma la difficoltà di far combaciare i desideri con la realtà.
U- Non penso a qualcosa di particolare e capisco il contrasto ed il tuo sogno...solo noto la fatica che fai a usare le parole…vedi, anch'io vivo gli stessi contrasti e forse la stessa solitudine, non per questo impedisco ai miei sentimenti, alla mia anima di parlarti.
D- E’ un po’ diversa la tua situazione…
U- Una situazione diversa, ma più difficile...
D- Ti senti libero di parlare con me perché mi hai dato fiducia e io me la sono meritata. Io ho fiducia in te e so che sono libera di parlarti, ma non sempre i miei sogni coincidono con i tuoi…questo non vuol dire che ne possiamo parlare, ma non sempre mi puoi capire o fare qualcosa per me come vorresti tu.
U- A parte tutto anche se non è per causa tua, anche se non puoi risolvere la mia situazione, io ti amo. Per questo non devi temere ne fare nulla. Desidero soltanto che si realizzino i tuoi sogni. Anche se nel tuo sogno io non posso esserci.
D- Io i tuoi…anche se devo stare attenta a dire una cosa simile dopo quello che leggo nelle poesie.
U- “Silenzi” esprime la paura, la ribellione alla perdita, ma come vedi le mie vele sono ancora bianche...ti ho sempre detto che non ti avrei nascoste le mie emozioni sia negative che positive.
Il parlarci di questi giorni mi ha reso felice.
D- Ti lascio andare a nanna, sono stanca anche io e le leggo con calma.
U- Domani se puoi posso venire da te per un caffè...se non puoi non fartene un problema....so che mi vuoi un po’ di bene. Lo ricevo volentieri da te.
D- Te lo farò sapere...... volevo venire io da te in bici.
U- Sei cara, l'emozione del poterci abbracciare è intatta, come la prima carezza.
D- Adesso ti abbraccio.
U- Ti abbraccio anch’io, ma con una possibilità non esprimibile a parole...ti voglio bene.
22/07/2003
D-
Ti pensavo buono e quieto o magari in discussione, ma non che ti
collegavi come se niente fosse.
U-
Questa sera sono stato bene e sto bene.
D-
Anche io... peccato il caldo ma... ben venga se questi sono gli
effetti. Non mi fa questo effetto di solito, anzi mi sgonfia, ma
permette di andare in giro in bici e certe libertà di incontro e di
abbigliamento.
U-
Quando non ti poni censure e non stai sulla difensiva sei un'altra
donna, è bello e dolce guardarti indifesa e presente.
D-
Partecipe e caliente... le mie remore le conosci, inutile infrangerle
con la forza.
U-
Lo so bene... notavo soltanto la diversa luce del tuo viso e degli
occhi.
D-
Seduti a una panchina... mi attira l'idea...vestita con una bella
gonnellina larga.
U-
Tentatrice...già non sta tranquillo quando sei vestita o al solo
sentirti, immagina se ci si mette la fantasia.
D-
Anche su una coperta in un prato... magari di giorno... mi manca,
magari si avvererà
U-
Un sogno da vivere con te...Vicino ad un fiume, a un torrente, in una
radura del bosco... questa estate, o in autunno ci saranno per noi
giorni.
D-
Stavo leggendo quello che mi hai spedito e il commento di
Daniela...guai a te se parli di me.
U-
Perché dovrei parlare di te a qualcuno?
D-
Non capisco come lei non abbia capito che sei tu quello che "non
può".
U-
Non so chi sia Daniela e non mi interessa... il nostro volerci bene è
solo nostro.
D-
Sei proprio un " Poeta ".
U-
Un segreto che morrà con me, anche se una volta ti ho scritto che se
diventassi famoso cercherebbero di scoprire chi era la donna.
D-
Non ha importanza.
U-
Ti proteggerò in questo, non c'è nulla che possa risalire a te, la
sola persona che può farlo sei tu...solo tu hai i libri di poesie
con una dedica specifica.
D-
Stai tranquillo...io lo sono...leggo che lei vive una storia
clandestina...come tante ...sconosciute... che si perpetuano
all'ombra della facciata.
U-
La nostra, di la della facciata, spero sia qualcosa di più...io ti
amo, voglio che tu stia bene, che realizzi il sogno importante di cui
mi parlavi questa sera...conosco la realtà...con te spero sia la
complicità dello star bene di due esistenze che si conoscono e si
amano.
D-
Anche io credo nella complicità nella" tua" vita e...
spero di essere... importante per te proprio per questo oltre al
fatto che...
U-
Quello che vivo con te lo hai trovato nelle poesie di questa
mattina... non un ritorno all'eden, ma ad un nuovo eden... sei
indispensabile come indispensabile vederti serena e felice.
D-
E' bello sognare...
U-
Ed è bello trovare chi ancora è capace di sognare... troppi ci
hanno rinunciato...
D-
Ma tu sei un maestro... di vita... mi meraviglio che nessuno abbia
colto questa fantastica caratteristica di te… Forse hai ragione
pochi lo sanno ancora fare.
U-
No, affatto! Come sai la strada per raggiungermi è il dolore, la
delusione...
io ti vedevo già bella da prima, mi ha infastidito che la bellezza potesse soffrire...
Non c'era nessuna ragione che tu potessi soffrire, ricordi?
La
mia prima frase dell'ultimo dell'anno del primo incontro di noi...
Vorrei tu fossi felice ed invidio chi lo saprà fare.
D-
Non é vero che per raggiungerti bisogna soffrire semmai
dopo....scherzo.
U-
So che l'amore è tutto o nulla, ma conosco anche la condizione
umana... non è giusto che tu soffra, non è giusto... d'accordo io
posso fare poco, solo esserti complice sia nel dolore che nella
gioia... è questo che vivo con te ed è umano e divino allo stesso
tempo
D-
Anche io...forse é meglio che tu rientri nel tuo mondo ora... é
stato bello... tanto.
Non
é un addio, ma solo la buonanotte... anche per evitare spiacevoli
commenti visto che non ci pensi tu.
U-
Non preoccuparti. Sono nel mondo e lo amo, mi piace la vita ora con
te ancor più. Tieni tra le tue braccia il mio cuore questa notte, ti
ama.
D-
Intendevo solo che era ora di spegnere...ci sarai... ti pensavo molto
al lavoro.
U-
Ora dormirò avvolto dal tuo profumo... spero di sognarti, un sogno
vivo dove baciarti i seni e carezzarti... di riavere i tuoi baci.
Voglio essere cosciente e presente nel riceverti nei tuoi baci.
D-
Si ma dopo... visti li arretrati.....
U-
Non è un problema di arretrati... li sopporto... senza problemi...
ma il problema è che è troppo bello con te.
D-
Per cosi poco ? Adesso vai a nanna... almeno riesco a lavare i piatti
...poi posso abbandonarmi ai sogni.
U-
Tu non sei poco!
D-
Non parlavo di me ma....
U-
Sei importante, indispensabile pur nella tua libertà, pur di fronte
alla realtà...se mi manchi mi manca un universo. Il sesso è un modo
di essere, di conoscersi, il darsi senza difesa.
D-
Vero quello di darsi senza difese...questa sera nonostante il
posto...
U-
Tu eri presente è questo che conta.
D-
Anche di più, adesso spengo....
U-
A presto perché già mi manchi...
D-
Ho una voglia matta di lasciarmi andare veramente... ma
...buonanotte. un abbraccio
U-
Non temere... quando sarà il suo momento se vuoi accadrà... ciao.
Già questa sera ho respirato amore, vero amore.
D- Eccomi.
U- Mi sei accanto. Oggi ti ho immaginata al sole...leggevo, ma in quel che leggo ci sei. Bello guardarti ieri sera...anche P. mi ha chiesto se tu saresti il mio tipo, adatta a me.
D- Stai mandando in tilt tutte le femminucce .
U- Non credo proprio...era una sua curiosità...ho ammesso che c'è amicizia.
D- Sono andata al sole.....alle13.00 ero decisamente "scazzata" e ho preso il motorino...mi sono fatta 55 km e sono arrivata quasi in cima al lago di Iseo, in un quieto posticino... ho preso tre ore di sole e sono tornata per cena.
U- Ci si potrebbe andare anche insieme un pomeriggio?
D- Certo, quando vuoi…a prendere il sole ... però, é un luogo pubblico
U- Troverò sicuramente il modo di riuscirci...a prendere il sole...va bene, starti accanto è già bello… E' sempre una occasione per poterti guardare e chiacchierare
D- Cosa intendi con .ho ammesso che c'è amicizia.
U- Pensa che sarei una persona che potrebbe starti accanto, per questo mi ha chiesto se tu" saresti il mio tipo. Per amicizia intendevo dire che ho ammesso che ci piaceva chiacchierare e scontrarci su qualsiasi argomento e che c'è stima reciproca
D- Anche io ammetto le nostre chiacchierate e piccoli scontri......( devo salvare la faccia )
U- E' una divertente complicità, ci capiamo, a volte, senza parlare...basta uno sguardo, una carezza furtiva per farci capire di esserci, contenti di esserci.
D- Una carezza furtiva ...mica tanto... quelle di ieri.
U- Non ho descritto in poesia la gioia dei tuoi baci, la sorpresa dell'altra sera...impossibile, ma nelle poesie successive puoi comunque capire come mi hai fatto felice...Furtiva...nessuno, salvo noi, se n'è accorto.
D- Ma credi che gli altri non abbiano gli occhi? In merito all'altra sera …
U- Eri splendida. E continuo a pensarlo...
D- Sono stata contenta di esserci riuscita, lo vorrei essere più spesso
U- Accadrà, piano piano se lo vuoi...non obbligarti a fare ciò che non ti senti di fare...quando sarà il suo momento sarai la splendida donna che già sei, quella nascosta che io ho visto, quella che voglio felice, libera di essere se stessa, la donna che sorride, che cammina come se danzasse...la donna che mi dava la mano nei corridoi, la donna che sa cos'è il sole, il mare, la luna ed un alito di vento, che sa ancora sognare, è A+ quella nascosta…ed è davvero bella. La donna che ama le piccole cose, la donna che usa e trasforma le cose usate in cose nuove, che lotta ed ama la vita, Come si può non vedere queste cose in te, e non innamorarsi...come si può non amarti e desiderarle per te.
D- La A che comminava soffice e che ti dava la mano c'é.
U- Questo esserci è di una dolcezza tremenda…ti voglio bene. Genesi e salvezza, la poesia di questa sera parla di noi in modo estremo. Il percorso di noi nato una sera e che continua scavando per amarci e per amarci vuol dire accompagnarci nello stare bene, nella realizzazione dei propri desideri...E' un viaggio tra religione e psicanalisi, ma io non ci trovo il male...solo il desiderio di amarti. Non mi ritrovo sulle spalle conflitti irrisolti, ma solo la condizione di creatura umana che ha trovato una compagna con la quale sta bene. Non un bene temporaneo, ma un bene che vorrebbe, e lo rivendica, definitivo, in alternativa ad un Eden antico, non nostro
D- E fare di tutto per non perderla o per averla… intendo come creatura...cioè...vale per tutti e due
U- So che non esiste niente di eterno e definitivo sulla terra, ma so anche che il non perderci dipende solo da noi. Amare non è un obbligo, o non solo, ma una scelta continua...un accettare continuo i fare il bene della persona cui si vuol bene...questo è eterno, questo volere. Il giorno che te ne andrai, ti vorrò bene, perché avrai trovato di stare bene...per questo ti amo e non finirà, perché non ho paura. Tu, in qualsiasi modo, sei sempre con me
D- Lo sento.
U- Non so cosa sia questo sentimento, l'amore non è mai stato descritto in questo modo...so solo che ti voglio bene.
D- Quello che si sente non necessariamente deve essere scritto…basta una parola o un aggettivo diverso per cambiare il significato…solo tu sei una fonte inesauribile di tutto ciò.
U- Il mio scrivere è parlare con te, la poesia mi permette di dire emozioni, sentimenti, paure, ricerca amore e tanto altro che a parole normali sarebbe difficile esprimere, a volte impossibile. Scrivere poesia e parlarti tutto il giorno, averti accanto a me ad ogni istante, é parlarti. Questa continua analisi, questa ricerca, questo amarti mi scopre te nella tua bellezza.
D- L' ho capito e lo leggo. Io sto scoprendo altre cose di … anche se non riesco ad ammetterlo…
Mi meraviglio della sfacciataggine e nello stesso momento mi piace molto e vorrei andare sempre più avanti.
U- Sfacciata tu?
D- Non che sia una sprovveduta... ho il mio bagaglio di esperienza ma... faccio fatica a tirarlo fuori e, soprattutto, a mettere in pratica i miei desideri...si l'alto giorno avevo proprio voglia che succedesse
U- Eri davvero splendida...era bellissimo essere nel tuo desiderio che era anche il mio...
D- Ci saranno altri tempi...non voglio scaricarti ben inteso... é sempre un arrivederci.
U- Ehi..."voglio" ancora infiniti baci da te…sai bene che non riesco a scoprirti tutta... mi manca ancora più di mille anni o l'eternità per scoprirti ed amarti per ogni cm di pelle.
D- Ci saranno…verrà il tempo. Vero adesso ho anche il segno del costume...
oggi ero particolarmente pudica
U- Ci sono particolari di te che cambiano ad ogni sguardo.
D- E’ questo il bello di me…pensi di avermi conosciuta e...ecco qualcosa di nuovo!
U- E’ bello scoprirli ogni volta ed ogni volta mi rivelano una piccola parte di te ed aumenta il desiderio di trovarti.
D- E pensa che sei solo al 20%
U- Io direi 1 X 00000000000000000000000000
D- Cosa vuol dire ?1 X 00000000000000000000000000
U- 1 per l'infinito non c'è sulla tastiera...però ti voglio bene lo stesso. A ama A....dovrei fare il pazzo e scriverlo nel cielo. così tutti lo vedono
D- L'infinito é un 8 sdraiato…ti piacerebbe Eh…
U- Bello e bella l'idea...sei imprevedibile. L'infinito un mio lapsus per vederti sdraiata...bello.
D- Ciao... un abbraccio forte e suadente...buonanotte
U- A presto e reale...vorrei dirti mille emozioni, mille sentimenti, mille modi di come sento la tua presenza e la tua mancanza...t.v.b. va bene così. Ti aspetto.
D- Ciao…sono arrivata in tempo ?
U- Ciao, ti stavo aspettando. Tu come stai? Sai che mi manca molto la tua carezza. Questo mercoledì mattina andrò a zonzo per la città.
D- E’ un velato invito a riempire anche il mercoledì? Non so ancora cosa farò mercoledì.
U- Sai che ho davanti gli occhi lunedì scorso quando ho potuto carezzarti tranquillamente...
mi spiace che non stavi molto bene, però per me è stato dolcissimo.
D- Adesso sto meglio per fortuna, peccato il caldo
U- Oggi è stato allucinante, spero sia meglio domani. Per le poesie ho ricevuto i complimenti,
soliti, della vecchietta della cartolibreria...mi augura che la vena non finisca... con le prossime sono già a più di 40 pagine...
D- Il troppo non storpia…in questi giorni ho la pressione sotto zero
U- Per questo concordo con te...è da godere sin che dura. Per mercoledì, credo tu sia a casa...se non rompi i tuoi ritmi puoi pensarci.
U- Sono contento che ci sei. Ho avuto la tentazione di chiamarti oggi, mi sono limitato a scrivere.
D- Ho visto ma non ho ancora letto.
U- Aspetto, come ti ho scritto, la tua ribellione...non pensare male. La donna che descrivo è diversa dal tuo modo di pensare, ti nascondo… però non nascondo la gioia d'amarti. Non immergerti ora nella lettura, hai tempo… come stai invece? Ieri sera la tua complicità , le tue dita tra i capelli erano il mio desiderio.
D- Sto bene…sono in compagnia di una amica e stavamo leggendo le tue poesie.
U- Non posso sbilanciarmi allora…se non legge la prossima frase te la invio
D- Ha promesso di non leggere.
U- Vorrei essere ora da te per amarti in ogni istante fino ad esaurire le tue forze…Ho avuto fiducia.
D- Fai bene.
U- Allora posso continuare...chiudi per un attimo gli occhi ed inviami un bacio...
Si sta scandalizzando?
D- Non credo.
U- Non dirmi che stai insegnando alla micia a leggere…
D- No sto sempre chiacchierando.
U- Di noi?
D- Di tutto…é interessata......anzi sopraffatta dalle tue poesie.
U- Immagina che ora la parte più importante ed estesa siamo noi…
D- Cosa vuol dire?
U- Che la parte delle poesie, che è la più curata ed estesa riguarda la nostra comunicazione, frutto del nostro viverci…Ti desidero, ti voglio, strapparti i vestiti e poi carezzarti lentamente...e…
sino a farti perdere la cognizione del tempo e dello spazio...come adesso.
Mercoledì? Se preferisci io esco, così parlate con tranquillità...lasciami una e-mail ...la leggerò domani.
D- Va bene ti lascio la buonanotte più tardi e poi riesco a leggere le poesie con comodo.
U- Ti porterò nel mio sonno visto che non sono andato a letto dopo la notte, anche se con te accanto non dormirò, però mi manchi e quindi ti voglio lo stesso...a presto, il più presto che puoi.
D- Sto leggendo…Anaffettiva Esistenza: intruso…la leggo più avanti perché é troppo lunga adesso
U- Puoi sempre scrivermi le tue impressioni, dopo che l'hai letta. La poesia è così di getto...
sono contento di trovarti...
D- Ce l'ho messa tutta. Sto cucinando per domani cosi posso portarmi dietro tutto e trovare pronto quando torno. “Tieni con te il mio cuore questa notte, a me non serve, ma non trattarlo male è il solo che ho.”...come osi pensare una cosa simile ?
U- Per ricevere più coccole! So che non sei capace di fargli male, non te lo darei se lo pensassi
D- Pero confessa che ti piace il rischio
U- D'amarti? Si... si per te, per essere amati da te, ne vale assolutamente la pena …
Comunque è stato bene questa notte...ha ricevuto tanto calore dalle tue mani e tanti baci, la tentazione e di ridartelo anche per questa notte… anzi prendilo.
D- Lo coccolo.
U- Mi manca la tua carezza, l'abbraccio, il bacio, il sentirti parlare, il vederti camminare,
il fare colazione, o il berci la birra al bar, lo starcene seduti sulla panchina a chiacchierare,
il lavorare insieme.
@a+a@.../07/2003
venerdì 5 settembre 2003
Vorrei dirti molte cose, ma non sempre la parola ha il potere d'esprimere l'autentico, così a volte non mi rimane che il silenzio, mentre continuo a vivere con te al centro.
Non esiste, non lo trovo, un modo nuovo e più potente per dirti ti amo, ma non posso tacerti i miei sentimenti. Non mi nascondo e ti scrivo, mio malgrado, seguendo la legge del cuore...tu hai fatto nascere in me questo inalterabile e profondo sentimento, tu sei nei miei pensieri
abbracciati nella tenerezza dell'attesa.
t.v.b.
a+a
mercoledì 10 settembre 2003
Scusa il silenzio ma sai che non mi era possibile …ciao !
Ho letto e pensato molto alle tue parole… lo sento, che a te la lontananza ti sta straziando il cuore
e mi fa male…mi fa male sapere che stai soffrendo, ma soprattutto, mi fa male, sapere che per causa mia, anche se indirettamente, stanno male le persone che hai vicino e che più hanno bisogno di te.
Tu continui a dire che loro non c'entrano, ma forse é proprio questo il tuo errore… loro sentono quello che sta succedendo.
Tu stai impiegando troppa della tua "energia" nei pensieri e la stai sottraendo a loro.
Pensi di comportarti come sempre, di fare le stesse azioni, di essere un buon padre e anche un marito paziente, ma…lo credi tu.
Anche se le tue azioni sono sempre le stesse, il modo di compierle cambia. Tu non te ne rendi conto ma loro lo "sentono".
Stai vivendo troppo nei tuoi pensieri...ti stai logorando...consumando... lo dicono anche le poesie
anche se sembrano piene di attesa e di speranza.
Quando, alcuni giorni fa, hai scritto che non volevi più scrivere, ho pensato che era una scelta giusta
che avevi bisogno anche tu di staccare un po', prenderti una vacanza con la mente...
Sai che per me é una gioia esserti "musa" e sono orgogliosa quando leggo i tuoi pensieri, ma adesso sento che stai vivendo male…
Lascia perdere per un momento i sentimenti personali e pensa con un po’ di lucidità alla tua vita e ai tuoi figli
cosa farebbero senza di te ?
In questo periodo é come se tu non ci fossi...ti sentono distante… e le tensioni crescono, lo sente anche lei, soprattutto lei..!!!!
...sembra che ti stia facendo una predica… no, non é una predica… é solo la manifestazione di quello che sento.
Quando tu parli di "paura" so cosa senti… é quello che sento io ora: la paura che tu butti tutto quello che hai per rincorrere i tuoi pensieri.
Mi fa male …sento come se lo stomaco venisse strizzato...e faccio fatica a respirare… non voglio essere la causa di tutto questo…
Te l'ho sempre detto… ricordi lilith…ti accompagna nei mondi del pensiero e della poesia… ma non appartiene a questo mondo e alla tua vita…
un'altra Eva
Ho accettato di essere la tua musa,
consapevolmente.
la tua Lilith...
ma, proprio come Lilith, non potrò mai essere tua.
Mi offri la tua vita, ma io non la prendo.
Io appartengo solo ai tuoi pensieri,
tu appartieni ad altre Eve
Hai avuto Eva per generare una famiglia...
ora loro hanno bisogno di te.
Hai avuto Lilith per viaggiare in altri mondi.
Ho accettato di farti compagnia
nei mondi del pensiero
della poesia
nella sacralità dei sentimenti
fino all’Essere Supremo
fino a farti sentire
l’Essere Supremo.
Non puoi farmi vivere come un’altra Eva,
non appartengo a te
in questo spazio-tempo
non chiudermi dentro.
Più mi chiudi, più mi dissolvo.
Io ci sono @a… non scappo, non mi nascondo, ci sono... e ci sarò a patto che tu non mi dia da svolgere un ruolo che non mi appartiene…
Scusami lo sfogo...avrei voluto farlo a voce… spero di non essere male interpretata.
So che dette a voce, certe cose, assumono un tono diverso che non lette.
Cerca di immaginare la mia voce ... le mie pause...e quanto tutto questo mi sta a cuore...
ti prego...se qualcosa ti turba o non ti é chiaro ...scrivimelo!!!!!!!
Io voglio continuare ad esserci... e a parlare con te.
Aspetto tue notizie !
Un abbraccio.........................forte.
@...+a
mercoledì 10 settembre 2003
Io non ti ho chiamata solo per lasciarti tranquilla e non opprimerti...è giusto che ti riposi.
La lontananza non mi sta straziando, capirai quando avrai letto la serie di tutte le poesie...non può straziarmi, perché sei in me.
La malinconia è diversa dal dolore e dalla tristezza, la malinconia è attesa, speranza...il resto è assenza, morte.
Per questo volentieri ti avrei incontrata una notte, una qualsiasi notte che volevi e che potevo da specchietto...
non mi sarebbe importato nulla della distanza...
Desidero far l'amore con te, mi manca il tuo corpo, incontrarti nella carezza e mi arrampicherei sui vetri per poterlo fare... ma non sei per niente la causa dello star male che non ho, (sono solo malinconico) e lo sai, perlomeno dovresti saperlo.
Io non potrò mai smettere di scrivere, scrivo da quando avevo 14 anni, anche se ostacolato...ed ho sempre continuato contro tutte le opposizioni.
Io ti amo ed è profondo perché sei la continuazione, la presenza di questa vita del pensiero iniziata e mai smessa. E non puoi farci nulla.
T.v.b. senza affidarti un ruolo o averti affidato un ruolo.
Mi sarebbe piaciuto, l'ho anche pensato, poter vivere con te...ma come sai la realtà disillude...questo non mi impedisce di desiderarti e di continuare ad amarti.
Ma come ben sai, sei perfettamente libera di accettare o di rifiutare. Non ho potere di oppormi e se pure lo avessi non lo userei.
Davvero non voglio darti dolore, davvero voglio vederti serena e felice.
Per me, nella mia relazione con lei moglie, tu non puoi farci assolutamente nulla. Non dipende da te. Forse più neppure da me...siamo su pianeti infinatamente lontani… Eppure non me ne cruccio, non più.
Ho lottato tanto negli anni, invano... ormai sono diventato impermeabile, il riccio, l'orso.
Sono contento del tuo sfogo e spero d'averti data una risposta esauriente...
sii serena, come lo sono io nonostante tutto, e continua la tua vacanza tranquilla...
pur dicendoti che la mia paura è il perderti, sai che non farò nulla se te ne vai... rimarrò solo in silenzio.
Spero ovviamente che non accada mai e che tu voglia sempre esserci...
sarebbe un colpo tremendo, ma ti ripeto, non farei nulla per oppormi e nel silenzio continuerei a volerti bene.
Al termine della serie di poesie che ho già scritte, ma che ti invio un pezzo ogni giorno capirai.
t.v.b.
@a+a
mercoledì 10 settembre 2003
Ti ho anticipate alcune poesie che ti avrei inviate per farti capire il percorso che hanno...
Comunque ti assicuro che non sto male, che è solo malinconia... non posso stare male pensandoti. Te l'avevo già detto o forse anche scritto che non ho paura di perdere quello che è in me e che nessuno mi può rubare.
Per quanto riguarda la mia situazione famigliare ti ribadisco che tu non c'entri assolutamente nulla e nulla puoi fare. Con te o senza di te sarebbe uguale o forse anche peggio.
…le altre te le invio un altro giorno...non voglio opprimerti neppure con le poesie.
Però, lasciamelo dire, mi manchi.
ultimo messaggio
Anche tu continua a parlarmi scrivimi pure tutto quello che vuoi...
questo è l'ultimo messaggio di questa sera per dirti che ho deciso di mettere in internet quello che ti avrei inviato ogni giorno...
e stai tranquilla non voglio impedirti di volare, ne farti mia prigioniera...non vorrei mai un rapporto di questo tipo...
t.v.b. e è oltre.
a+a
giovedì 11 settembre 2003
letto tutto
Ho letto sia quello di ieri che la risposta di oggi… é impressionante quello che hai prodotto in pochi giorni...anche per il futuro…
Avevo gia letto l'introduzione del discorso filosofico…quello che mi angustiava erano i pochi scritti … non in poesia, che ho letto in successione, i messaggini che mi mandavi...parlavano di sole, di attesa, di mancanza, ma io non ero al sole e non ero nemmeno particolarmente felice… ero troppo stanca quando sono arrivate le ferie...e le ho iniziate male.
Avevo promesso di fare certe visite e mi sono sentita costretta a mantenere l'impegno. anche se le forze non c'erano ancora... convinta che staccare mi avrebbe fatto bene sono partita...anche se non ne avevo molta voglia... il tempo poi...non é stato per niente clemente... un freddo...e un sacco di acqua...ne avrei fatto volentieri a meno...
Ho voglia di sole e di mare e spero di raggiungerlo presto...
Io ho risposto di botto a quello che avevo letto...mi creava dolore leggere quello che stavi passando... poi la tua risposta é stata convincente...e mi é passato anche il mal di stomaco!
Sai anche quale é il problema ???? ho riletto delle poesie qua e là... e mi sono immedesimata troppo…ebbene si, forse l'errore é proprio mio!
Mi hai talmente esaltato... che pensavo che fosse tutto vero…
Scusami se ho invaso qualcosa di tuo, non volevo.
Non aspettare un mio invito... non sono mai stata sola...in casa d'altri é un po' difficile ...non credi?
Mi piace poter scrivere cosi…c'é sempre la sorpresa, l'attesa della risposta...
Vorrei essere un po’ più veloce a scrivere e poterti raccontare di più ...ma ora ti saluto con un forte...forte abbraccio.
ps: dimenticavo di dirti... ho rivisto Notre dame de Paris in video... sempre molto bello come spettacolo ma... hai ragione tu, lo abbiamo goduto ... insieme.
@...+a
venerdì 12 settembre 2003
grazie
“Sai anche quale é il problema???? Ho riletto delle poesie qua e là... e mi sono immedesimata troppo…ebbene si, forse forse, l'errore é proprio mio!
Mi hai talmente esaltato... che pensavo che fosse tutto vero… Scusami se ho invaso qualcosa di tuo,non volevo.”
Non hai invaso nulla, non avresti potuto se io non volevo... e non hai frainteso le poesie sono ciò che io penso e sono la vita che vivo con te...solo con te ed è soltanto tua.
E come hai ben capito parlano della situazione di privazione, di distanza, di mancanza di comunicazione ...non di abbandono.
La malinconia, il dolce dolore del non averti vicina è normale...per questo queste poesie parlano molto di comunicazione e del significato di comunicazione...la parola che arriva lontano ed incarna chi la dice per farsi presenza a chi la legge o la sente...
Non sai la gioia di leggerti, di saperti, di esserci, di sentirti viva...
Non ti ho chiamata al telefono per lasciarti tranquilla a goderti le ferie, anche se la tentazione l'ho avuta tante volte.
Quello che più mi mancava erano tue notizie, un semplice ciao sto bene... sapere se stavi bene... se tutto ti andava bene...
Per l'incontro anche se mi manca, non preoccuparti, rinfrancato dalle tue notizie ti aspetto...
Sono appena rientrato...sarebbe stato bello se c'eri... avremmo potuto camminare e pranzare insieme, avrei potuto abbracciarti e forse rubarti un bacio... mi mancano davvero i tuoi baci, tuoi abbracci...
Spero che il proseguimento delle ferie sia per te migliore, pieno di giornate di sole e sii prudente... dopo il volo e l'attesa vorrei prenderti tra le braccia… ti voglio bene.
@a+a
venerdì 12 settembre 2003
risposta a freddo.
Leggo e rileggo i tuoi messaggi, contento perché li hai scritti a me, parlandomi di te.
In questi giorni ti ho risposto "di botto"...la realtà è che ricevere tue notizie, mi dicono che ci sei, mi rende felice.
Conoscendoti, un poco, non mi sono permesso, nonostante il forte desiderio di chiamarti...non si mi sono permesso di dirti del fisico desiderio, palpabile a pelle, d'averti nuda tra le braccia, anche solo per guardarti, anche solo per carezzarti....è da questa tensione, dal desiderio di comunicazione che sono ante le poesie di questa serie.
C'è sia la paura dell'abbandono, che tu hai percepito, ma che non era totalizzante e che era dovuta alla mancata comunicazione ...per continuare un cammino che supera la paura, la distanza, la separazione nella gioiosa speranza dell'attesa del ritorno. In tutto questo chiedo alla parola di farsi carne per rappresentarmi e rappresentarti (il titolo della raccolta è: "rispondimi") come presenza che rassicura, nell'intimo più segreto dell'essere di volare, superare ogni barriera per giungere alla presenza per essere ascoltata, accolta, abbracciata per tutta la durata della separazione, aspettando il tempo dell'incontro.
Io ti amo...lo sai...ti voglio bene...ed ho anche sognato la possibilità di viverci insieme...non esisterebbe nulla di più bello...ma come te, richiamato dalla realtà sono disilluso, ciò non mi impedisce di sognare e di restare nelle possibilità di un futuro sconosciuto.
Non preoccuparti di questa speranza...non è vincolante, non schiavizza, non obbliga... e non preoccuparti del dolore...sai bene che amare significa soprattutto soffrire.
Non esiste capacità d'amare senza sofferenza. Ed io ti amo in questa libertà. Non mi sono mai permesso né violenza né ricatti per trattenere, ho solo amato ed anche sofferto. Tutto qui.
Non ti ho cercata, ma quando ti ho visto ti ho voluta e continuo a volerti. Non ho mai desiderato né amato così tanto una persona, mai sono stato così fragile ed indifeso, mai mi sono dato così totalmente senza dominare.
Parli di lei...io con lei sono stato così all'inizio e così rifiutato. E' vero che non ha colpe per essere così lontana da me... come anche tu hai imparato dalla vita, non basta possedere per essere amati....anzi, è esattamente il contrario: bisogna che amare sia voluto, cosciente e libero.
Lei lo ha capito...io ci sono, ma non può costringermi ad amarla, desiderarla...non riesco a fingere, è più forte di me, di quello che sono.
Mentre ti scrivo questo mi si riempiono gli occhi di lacrime...ma come sono disilluso nella vita, anche di questo sono disilluso...grazie di vivere, grazie di esserci, d'amarmi, ma soprattutto di lasciarti amare.
Non è un grazie tanto per dire grazie... lasciarsi amare è la cosa più difficile dl mondo perché a suo modo condiziona, cambia.
Ho iniziato dicendoti che leggo e rileggo le tue parole... ti devo confessare che mi hanno ridato vita...sapere che ci sei e che vuoi esserci ...dio mio quanto ti voglio bene.
@a+a
sabato 13 settembre 2003
pensieri in libertà
Sarebbe bello risvegliarmi con te in questa mattina d'autunno sul mare...vorrei, si è vero, vorrei esserti accanto ogni giorno, non lo nego, non nego il mio desiderio di vita con te...pur consapevole dell'impossibilità.
Fidandomi e cosciente lascio la libertà alle parole d'esprimermi ... e tu accettale come carezza...
lascia loro la possibilità di raggiungerti...lasciami volare nell'azzurro dei desideri ad incontrarti. Ti amo, ti desidero.
Io m'ascolto...t'ascolto.
A parte questi desideri espressi senza censura, come stai? Più rilassata? Più serena?
Un abbraccio forte... una iniezione di sangue per renderti serena.
Come vedi, io ci sono, continuo ad esserci e voglio esserci.
Un giorno hai scritto che sarò io a volerti cacciare da me...ti ho risposto di scordartelo... non posso pensare che tu non esista... questo se anche sono un uomo che non ha mai amato né immagini, ne sogni...illusioni.
Non sai com'è dolce, bello vedere Antonella serena, camminare come se danzasse, con il sorriso, con il desiderio di carezzare ed essere carezzata, con il desiderio di baciare e di essere baciata, il desiderio d'amare e di essere amata...
t.v.b. tranquilla...lascia alle parole la libertà d'esprimere i desideri ed i sogni...non sono vincolanti, né impositive.
Di continuo c'è solo che ti voglio bene.
@ a+a
sabato 13 settembre 2003
per noi con le tue parole
per noi
Scusa il silenzio, sai che non mi era possibile.
Ho letto e pensato molto alle tue parole...
... io ci sono con te @a...
non scappo, non mi nascondo, ci sono...
e ci sarò…
a patto che tu non mi dia un ruolo non mio...
Cerca di immaginare la mia voce ...
le mie pause...
e, quanto, tutto questo, mi sta a cuore...
ti prego....
io voglio continuare ad esserci...
e parlare con te.
Posso trasformare le tue vive sofferte e vere parole, frammenti importantissimi che parlano di te a me senza veli, per una volta liberi d'esprimerti senza trattenerti nascosta, trasformandole in questa poesia?
Ehi...ti abbraccio e ti rubo un bacio...Ritornami che stai bene dal tuo volo... al limite lascia che io ti possa curare...
minestrina, crescenza, prosciutto e puré... poi controllo se sei ipotermica, ma c'è un problema...la sola cura che conosco ed è convalidata a livello universale è che possa sdraiarmi su te a riscaldarti e farti infinite coccole...se ti manca il respiro non preoccuparti affamato come sono dei tuoi baci ti entra l'aria di tutto l'universo.
Ciao...
lasciati amarmi (xxviii)
Rompi l'imperativo ritmo del vivere socializzato
e del lavoro,
rompi il fragore della solitudine nelle abitudini,
e più non indugiare... lasciati amarmi.
Entrami, penetrami l'intimità di là del vestito dell'identità
se anche tuo è il desiderio d'amarmi
(sei bella)
permettimi d'amarti.
E' tra noi una vita diversa,
estranea ed impossibile per ogni altro
che è amore...
è accaduto voluto che ci amiamo.
@a+a
@a 14/09/2003
nozze d'amore
Perdona l'ardire, non avrei dovuto scriverti nulla
e lasciare realizzare il tempo del divenire
camminando in silenzio verso il tuo ritorno.
"Silenzio! ...
è nel silenzio che t'ascolto in me
come un respiro che entra,
sosta
ed esce.
Nel silenzio ascoltami.
"Ti amo"...
una parola incompleta
incompresa
che non dice più nulla,
metafisica parola d'un niente
che è tutto.
Forse è questo amare: chiedere vita,
inchinarsi ad un apocalittico giudizio universale
riuniti per dare la vita o la morte...
ed è questo essere amati: ricevere un si.
Io ci sono... io voglio esserci...
in questa alleanza
non temere d'essere nuda
né la carezza
non ti decade ad animale né ti schiavizza...
ti chiede di nutrire l'amore...
tu l'hai generato.
Si, solo con te la vita m'ha insegnato ad amare,
solo per te amare è chieder vita eterna.
Ma perché non prima, perché non dopo
ma solo ora, con te? Chi sei?
@a 14/09/2003
lunedì 15 settembre 2003
mare
Tanto non lo leggerai questa sera...così mi sbizzarrisco a dirti pensieri nascosti tanto quando tornerai non avranno più questo impatto.
Ti amo è vero...ti amo tuo malgrado e malgrado me. Ti amo anche se ho contro il mondo intero e Dio e magari anche il diavolo. Ti amo, ti amo, ti amo sia quando sono infelice sia quando sono felice con te, quando ci sei e quando non ci sei...ti amo. Se sapesti quanto sei necessaria alla mia anima, mi resteresti sempre vicina...torna amor mio torna... se sapesti quanto ti desidero, quanto desidero inebriarmi dei tuoi baci. Amami, ho bisogno di te, della tua felicità.
Non stupirti delle lacrime o del dolore dei giorni senza te, non puoi stupirti della felicità di stare con te...anche se inutile questo amore, io ti amo.
Anche se sei libera di accettarlo o no io ti amo.
Anche se te ne andrai ti amo pur rifiutando ogni atto violento e non per trattenerti.
Anche se lontana ti penso con amore...in realtà un po di malinconia c'è, ma non voglio che ti rattristi, anzi perdonami le follie.
ciao...
a+a
Vado a dormire pensandoti.
Nb...sono felice d'averti sentita, oggi...e grazie per le onde del mare. Avrei voluto chiederti dove eri per vedere se potevo raggiungerti...ma...ti amo.
@a
lunedì 15 settembre 2003
timore
Ti confesso che ho un poco di timore a spedirti messaggi non censurati che ti parlano d'amore...ti prego di prenderli per amore... un poco dovresti conoscermi, sai che non impongono nulla... accettali come una carezza. Ti voglio bene, lo sai, come sai che per me la felicità sarebbe il vederti felice. E' così che ti ho conosciuta. E' così che ti amo.
Spero davvero di vederti, baciarti e di poterti carezzare tutta la pelle il più presto, sempre che tu lo voglia.
Ho pensato in questi giorni alle frasi che mi hai detto o scritte... mi hanno svelato il tuo immenso amore, anche se combattuto. Così ti amo ancor più.
Avrei voluto scriverti tutti i giorni, lasciar parlare il cuore ed il desiderio senza censure... ma...non vorrei fosse per te motivo di preoccupazione... sino a quando non avrò la certezza che non ti infastidisce cercherò di controllarmi.
un abbraccio
a+a
non spaventarti
lunedì 15 settembre 2003
Ciao...so che non leggi questa sera, ma forse ti arriverà lo stesso amore...Ti scrivo ancora...scriverti è la mia gioia più bella, è parlarti quando non ci sei,
svuotare la mia anima...
e se è in poesia è perché è difficile, a volte, dire la logica del cuore con la logica della mente. Ti amo dovrebbe bastare, ma non basta mai.
Cesserei tuttavia lo scrivere per averti sempre qui, tra le mie braccia.
Si, invece di inventare parole che riescano a dirti il non dicibile, preferirei essere sottosopra con te nel letto.
Ma sono soltanto desideri... io devo aspettare un tempo che sembra non arrivare mai e che se ne va appena venuto.
Ti sono fedele, impotente con ogni altra. Mi sono dato a te senza alcun calcolo, né interesse, privo d'armi e di difese...e va bene così.
Ti amo, ti desidero più della prima volta...perdonami, ma sono felice d'amarti così... sai...non cambierei questo amarti con nessuna altra donna.
Ora è tardi, vado a dormire felice che ci sei.
Perdona l'ardire delle parole e dei desideri, ma lascia al cuore la possibilità di espellere i sentimenti che lo gonfiano sino a scoppiare.
Tu già lo sai... non è imperativo, rispetta la tua dignità, la tua libertà, le tue scelte... ti chiede solo di lasciarti amare, ma è disposto anche a morire per vederti felice.
Ti amo vivendo, ti amo pensando, ti amo quando nasce un giorno e quando muore
Nessun altro al mondo ti amerà così, né io potrei amare nessun altra, così.
Non avertene a male...l'alleanza sconosciuta e non voluta da noi, ma dalle nostre anime, non si accontenta di una vita, non gli basta una vita...come si può dunque accontentarle se non continuando ad amare in qualsiasi modo possibile?
Buonanotte amore mio che non è mio.
a+a
martedì 16 settembre 2003
ciao...disastro... anche nello scrivere
Spero che nel tuo viaggio tu abbia trovato sollievo e riposo.
Il mio pensiero ti ha accompagnata felice d'aspettarti anche se, a volte, rattristato dai dubbi e mai ha voluto importunarti.
Ora ti scrivo, tu perdona l'audacia d'amore... nell'impossibilità d'amarti, anche fisicamente, affido alla parola il grido vitale: ti amo!
Forse devo farti l'effetto di un pazzo, eppure ti sbagli... sono lucido più che mai...so chi amo e perché amo.
Conosco il tuo sogno e conosco i tuoi dubbi e li rispetto, ma lasciami dire che di là di tutto, tu possiedi, anche se non lo vuoi, la mia parte più preziosa: il mio io che ama.
Vorrei anche esprimerti il desiderio audace d'essere con te, in qualsiasi luogo dello spazio tempo, per sedurti spogliarti e farsi amare.
Vorrei avere sulle labbra le tue labbra, i tuoi seni...vorrei guardarti tutta nella tua fisica bellezza, lentamente, carezzarti dolcemente, sentire il tuo profumo, assaporare il tuo sapere, vorrei vivere il tuo desiderio di pelle, il tuo abbandonarti all'amplesso, vorrei il tempo della dolcezza e della lentezza, vorrei udire dalla tua bocca parole d'amore nascoste e mai dette.
Ti amo...Potrei ripetertelo per il resto dei giorni, se non avessi il timore di tediarti o rendertelo odioso.
Ti desidero...potrei ripetertelo ad ogni istante se non avessi paura d'offenderti.
Oggi sono stato contento d'ascoltarti, ma ho anche avuto paura...
Quando ti sento lontana, non fisicamente, richiusa in te a rifiutare, vorrei fuggire, strapparti da me, dal mio amore...gettarmi in altre braccia, ma non mi è più possibile.
A volte sembra che tu mi dica sia giunto il maledetto istante della separazione...mi rimproveri di soffrire per te, di pensarti troppo...mi dici di carezzare i piccoli invece che te... che dubiti che le poesie siano scritte esclusivamente per te...
sembra un dirmi, un farmi percepire che forse mi ami meno o che forse non mi ami più o forse soltanto in un modo diverso ...forse ti ho stretta e ti stringo troppo forte a me, ti desidero con troppa passione, forse sono troppo ossessivo o forse ti affatica troppo amarmi e pensi di fuggire...
Perdonami...non voglio trattenerti vicina a toccarci le anime sulle labbra, ad assorbirle per la pelle, ad unirsi nel sesso, se non vuoi.
Non preoccuparti per me, se questa è la tua scelta, non pensarci se mi devi lasciare per le svolte della tua vita, per essere felice...fallo! Io ti voglio bene.
Quello che tu fai e farai è già da me accettato.
Se tu mi vuoi bene quanto io te ne voglio è già tutto quel che mi doveva la vita.
Così temo, mentre ti aspetto con gioia, così soffro la possibile separazione, la disgrazia, la fine della gioia mentre ti aspetto per amarci...
Sai, mi sono troppo abituato alla felicità del tuo esserci, anche per quel poco tempo sempre troppo breve che mi era concesso, mi bastava, ma non mi faccio illusioni.
Come una capra legata io tiro la mia corda, per raggiungerti, più che posso per una razione di vita e di gioia... ma se non ti avvicini, se ti rendi irraggiungibile non mi rimane che nutrirmi di velenosa erba...
Tu non temere neppure questo.
La mia anima che vive solo grazie alla tua, ha stretto, con la tua, un tacito patto eterno e continuerà a vivere nella morte.
Ovunque sarai nel tempo e nello spazio ed oltre, tu sarai, da me, amata.
E non è un amore qualunque, fatto di averi e possessi...moriranno i corpi e la loro unione,
morirà la parola e la presenza, se non volute, in una quotidiana grigia vita, ma mai l'amarti.
Ti amo e non si azzera nessuna fede, nessuna speranza.
Nb: sarebbe una piacevole sorpresa se domani notte mi chiami. Ti abbraccio.
ciao.
a+a
mercoledì 17 settembre 2003
ci sono
Ci sono...sono in compagnia del pensiero di te, come sai t.v.b. ad ogni ora di ogni giorno.
Tra qualche giorno ti rivedrò, anche se non so come, ne dove, ne se tu lo vorrai...eppure ho bisogno di te per amarti, nella speranza di renderti un poco felice.
Mi sono dimenticato di dirti, forse non te l'ho mai detto, come sono felice quando sono con te.
Peccato che sia così raro e così brevi i momenti per conoscerti e gustarti, tu mi appari e scompari come un lampo.
Ma non volevo scrivertelo questa sera... questa sera sono un poco triste che non ci sei... scusami, ma non si può amare e restare insensibile all'assenza.
Non essere delusa di questo che ti scrivo, non essere delusa se continuo ad amarti... sappi che non voglio darti un ruolo diverso da un matrimonio d'amore tra me e te, te e me...nulla se tu non ci sei, nulla se tu non vuoi.
Indifferenza, tiepidezza e menzogna possono rompere questo nostro legame senza lasciar seguito ad obblighi e doveri e pesi in un qualsiasi momento.
Tra noi tutto deve essere per amore.
Così sono felice perché sono sicuro che non sarò io a venir meno al muto accordo.
ciao peste.
a+a
giovedì 18 settembre 2003
ci sono
“Io ci sono, ci sarò, voglio esserci”...mi hanno confortato la notte, questa notte.
t.v.b. ciao
a+a
giovedì 18 settembre 2003
giovedì: voglio esserci.
Ciao...anche se mi spiace che devi ritornare al lavoro, sono contento che potrò rivederti, altro modo non mi hai concesso.
Anche se non riesco a pensare ad altro che all'istante di gioia che ti potrò rivedere tra le mie braccia con il tuo desiderio, in questo momento sono egoista e penso alla gioia che mi dai nell'esserci, ma devo ripeterti di non sentirti in nessun modo obbligata verso di me, di non lasciarti condizionare dal mio amarti.
Per questo quando mi hai scritto "io ci sono, ci sarò" e soprattutto "voglio esserci" hai fatto di me l'uomo più ricco del mondo... è un ti amo scritto nel più meraviglioso dei modi.
Ti ringrazio per avermi donato e donarmi un pezzetto della tua vita nel suo massimo splendore di donna.
Sono certo che mi ami, ma tra me e te non ci deve essere né tradimento né perfidia (non parlo di tradimenti fisici, ma di tradimento dell'esserci con amore e non per compassione o altro), da parte mia non c'è nessuna esigenza, resistenza, minaccia per trattenerti...solo il tuo non amarmi mi farebbe arrendere.
Non mi lamento d'amarti, anzi, sono egoisticamente sereno e felice.
Basta non nasconderci, non nasconderci nulla, (ma non farti nessun scrupolo a fare ciò che ritieni utile per la tua vita,) per fare si che sia esserci in amore per tutta la vita, eterno lo è già.
A volte mi chiedo a cosa serve scriverti, cosa serve svelarti i miei sentimenti... per me è un tramite per averti accanto quando i corpi si lasciano, un modo d'amarti...
Ho tremato di perderti per il silenzio...non una parola, non un sogno arrivava da te a me...eppure pur a faccia a faccia con la tua assenza io ti amo.
Non chiedermi di non amarti, ma non chiedermi neppure se ti amo. Mai nessun uomo potrà eguagliare il mio sentimento. Mai dimenticherò i tuoi occhi, mai la tua tristezza.
Questo devo dirtelo, anche se so che mai, ma il futuro nessuno lo conosce, saremo coppia normalizzata secondo le leggi, continuo ad amarti nel modo che vuoi...puoi chiedermi persino il silenzio totale, che lo stesso ti amerei.
Quando ti rivedrò sarò timoroso, lo so, non saprò se potrò avvicinarmi ad abbracciarti, a baciarti, a fare l'amore con te, ma sarò comunque il più felice tra gli uomini.
Ti desidero come mai nessuna donna è stata desiderata.
Devo dirtelo che ti trovo bella, che ho pensato a te ed alla tua bellezza, alla tua dolcezza in questi giorni d'attesa;
che ho pensato all'incontro, che ti ho immaginata nuda offerta ai miei baci ed alle mie carezze...eppure, senza timore alcuno so e sai che sei libera di rifiutare e di fuggire per sempre.
Ti ho già scritto tutto e tutto è nella parola ti amo, ma non è mai abbastanza, ma so che tocca a me coccolarti, lasciamelo fare.
Non volevo davvero scriverti oggi... il tuo silenzio nelle notti d'attesa, mi sembravano segnali che non volevi più esserci in questo modo...
Non deluderti se pensavi che non era amore, purtroppo ti amo più di quanto tu vuoi e puoi anche se è un amore che non ammette pazzia.
Dopo averti fatto questa confessione, non mi resta che tacere, ritirarmi, congedarmi...perché mi sembra di non avere più niente da darti, da dirti, solo tu ora puoi offrirti, solo tu puoi ascoltare...
e se essere da me amata e se amarmi per te è inutile o troppo doloroso o addirittura fastidioso, ti chiedo scusa e perdono... e lo stesso ti bacio, lo stesso ti abbraccio, lo stesso desidero fare l'amore con te e sempre ti amo.
Comunque sii felice.
@a+a
@a 20/09/2003
Non avevo più scritto poesie. Questa l'avevo scritta questa mattina.
Non so se puoi sapere la gioia della tua telefonata di questa sera...difficile spiegartela...lacrime di gioia, contentezza, desiderio di ballare...lunedì ti vedrò...dovrò controllare il desiderio di baciarti e di ...
t.v.b.
a+a
sabato 20 settembre 2003
esagerato
Non ho trovato altro titolo a questo messaggio… ho letto, tutto quello che mi hai spedito in una settimana, tutto in un fiato.
Grazie delle tue parole che mi hanno accompagnato nella mia vacanza... ne avevo veramente bisogno, sai...! della vacanza intendo!!!!!!!
Peccato che nelle lettere non si possono aggiungere le faccine che ti prendono in giro...
Son contenta che stai bene… anche io mi sento meglio, anche se in vacanza ho fatto la vita di una lucertola... dormire...mangiare... prendere il sole... bagnetto... leggere... musica... poi ancora dormire... mangiare... eccccccccccccccccccccc…
Ho parlato pochissimo e forse questo mi mancava... ma la sai che non si può avere tutto...
Ti ho sentito bene questa sera, le tue lettere sono piene di ardore e io mi sento cosi piccola e immeritevole di fronte a qualcosa di cosi grande...
Un abbraccio.
@a+…
lunedì 22 settembre 2003
Di nuovo, questa sera, son qui, davanti a questa tastiera, immaginando che tu mi stia ascoltando...ti amo, cosa vuoi che sia!
Ti amo, anche senza che nemmeno un piccolo cenno mi sia venuto, oggi, da te...e mi manca.
Ma che importa, lo stesso ti desidero e ti amo, lasciandomi cullare dai sogni dove, anche tu, mi accogli nel tuo regno e vivi il mio corpo d'uomo nel tuo corpo di donna senza remore e censure... se domani sarà anche la gioia di una realtà che mi puoi donare, non temere, non ho catene.
Un abbraccio ed un bacio.
a+a
lunedì 22 settembre 2003
Ancora un giorno d'esilio senza te e chissà quanti ancora, se tu non vuoi, ma sempre aggiungo a me, qualcosa di te.
Anche se nessuno sa dove saremo tra qualche istante, io sono certo che ho in me il mio amore per te e lo ritroverò ovunque nello spazio e nel tempo.
Non ti dico nulla di nuovo che già tu non sai... a forza di amarti, da quando mi sono dato a te, le parole si ripetono… pur avanzando piano nella conoscenza.
Sono piccolo, ancora troppo piccolo è vero, ancora ho bisogno di nutrirmi al tuo seno di madre d'amore... solo tu puoi... sai che sono ribelle, sai che non accetterò mai matrigne.
t.v.b.
Non so quando leggerai... se fosse stasera potresti dirmi di venire a casa domani... a vederti nuda, a carezzarti, a rubarti i baci...
Vorrei vederti. Riesci a vedermi mentre ardo di desiderio di vederti, di toccarti, di accarezzarti, i baciarti, di fare l’amore con te?
Trovi questo mio desiderio ingiusto ed irragionevole? Forse perché ti amo e ti desidero non secondo le ordinarie regole?
Ti scrivo perché ti desidero, ti desidero perché ti amo. Molto spesso non oso dirtelo o te lo dico a metà.
Continuerò a dirtelo ogni volta che troverò la possibilità. Sarà silenzio solo il giorno che me lo imporrai.
@a+a
martedì 23 settembre 2003
Il mio desiderio sarebbe stato di chiederti di vederci, ma non ti ho vista serena, né ho percepito la tua disponibilità, il tuo desiderio...
Mi manchi, ti ho sussurrato, ed è vero, mi manchi più di quanto tu pensi... mi manca la carezza, la tenerezza del tuo corpo e del tuo desiderio abbandonato nella nudità di un bacio o dell'abbraccio.
Mi manca il parlarmi di te e non di quanto racconti a tutti...
D'accordo, tua sorella, le auguro una veloce guarigione... ma che ti sta accadendo?
T.v.b.
Avrei voluto scriverti della gioia per averti rivista… sempre più bella... a presto.
@a+a
mercoledì 24 settembre 2003
Buon giorno mio lontano amore...ti amo, ma la tua mente ed il tuo tempo oggi saranno troppo occupati ed io mi rassegno a non vederti, a non incontrarti nonostante il forte desiderio di essere un po' con te, di baciarti, di toccarti, di carezzarti...ma il tuo benessere, i tuoi desideri, le tue necessità prima di ogni altra cosa.
Non posso tuttavia dirti che non ti aspetto e neppure che non aspetto che quei giorni che possiamo esserci insieme con l'immenso desiderio uguale al primo giorno seppure molto diverso... perché oggi ti amo.
Spero che questa notte tu abbia riposato e che affronti il nuovo giorno in modo più sereno e tranquillo. Io ci sono, ci sarò...voglio esserci. Basta solo che anche tu lo vuoi.
Ciao t.v.b.
@a+a
....
connessione in corso....
concessione autorizzazioni in corso.....
controllo posta
nessun messaggio nuovo.
Volevo solo strapparti un sorriso…
mercoledì 24 settembre 2003
domani è venerdì...
Sembra più facile fare 13 al totocalcio che riuscire a raggiungerti, ma il risultato è superiore all'impresa. Io sempre ti amo come sempre ti aspetto nella più completa libertà.
Se vuoi che domani ti raggiunga, dopo la notte, lasciami un messaggio. Volerò da te.
t.v.b.
Sicuro che per tua sorella va tutto bene...pensa un poco a te.
ciao
a+a
a presto
Quando lo spazio è troppo affollato, due cuori si isolano nel pensiero ad amarsi.
E quando vogliono amarsi cercano il loro tempo, il loro spazio... e tra mille istanti che compongono il tempo uno è per loro, solo per loro ed è eterno.
Oggi, pensando a te… anche se l'impressione è di fuga...io ti voglio bene e credo a ciò che mi hai detto: “io ci sono, ci sarò, voglio esserci”...così ti aspetto amandoti pur non dandoti alcun ruolo...così come tu vuoi.
A presto se puoi e se lo vuoi. je t'aime.
Ora spengo...inutile restare a scriverti, sapendo che non ci sei.
@a+a
ciao.
giovedì 25 settembre 2003
primo pensiero di un giorno qualunque
Ciao mio impossibile amore…ti dico impossibile perché percepisco che tu non puoi amarmi come io ti amo e che non potrei mai, né mai lo vorrei, obbligarti ad amare.
Non ti aspetto questa mattina, non vengo a trovarti, non posso sorprenderti senza un annuncio,
né posso chiamarti dopo una notte di lavoro…mi hai detto il da fare che hai, ma ti desidero ardentemente con tristezza d’una sensazione d’abbandono.
Io che ti amo, vivo con tristezza forse l’illusione, il fantasma del tuo amore.
Non ti infastidire per questa condizione dell’anima…felice nei rari e brevi istanti felici che amore s’incontrava in noi con te, ora i lunghi tempi sono vuoto.
Con te, da te ho avuto tutte le emozioni del primo giorno stupore, gioia, estasi, tormenti…
con te in un giorno la vita intera…ora non ho altra vita.
Sono solo con il pensiero di te… ti amo ed inizio ad avere difficoltà a dirtelo…
Rimpiango le rare occasioni che potremmo essere insieme, ma non voglio importunarti, né infastidirti, né diventarti una ossessione.
Quindi non ti dirò neppure di pensarmi, né ti dirò d’amarmi… lo faccio già io per entrambi…
ho bisogno della tua felicità.
Ora riposati e che tutto sia secondo i tuoi desideri.
t.v.b.
a+a
divino amore
I
Ti ho amata...
ti amo,
da quella notte,
ti amo…
ti amo come Dio ama,
pur essendo, io, soltanto un uomo.
Ed è già l’ora del sacrificio.
Io ti amo così come sono,
ti amo come sei...
prendere o lasciare.
Scegli sapendo
che anche l'amore vuole avere.
Scegli...
decidi...
non avrai che il nulla dell'amore.
II
Ei attore del set...!
Prendere o lasciare
oppure l'avere il nulla dell'amore...
davanti a quale scelta mi metti?
III
Quest'io non vorrebbe più amarti...
Pur senza diritti su di te,
quest'io sa amarti.
Pur senza il dono dei corpi nudi
quest'io sa d'amarti.
Pur senza te
quest'io continua ad amarti...
IV
Bene...
prendo, anche solo una briciola di te,
ma la prendo…
io ti amo.
…e nel ricordare i primi istanti d'amore
per te ancora rabbrividisco...
sei bello.
…e con te ancora cammino a piedi scalzi,
libera, vero, ma con il rischio
di farmi male.
Ti amo @a, ti amo.
@ a
giovedì 25 settembre 2003
un grande amore
Io non ti basto...
ma...
mai…
nessuno mai ti amerà così!
Ricordalo!
Un giorno io morirò,
tu mi ucciderai…
forse piano piano,
ma quel giorno tu piangerai
sulla mia tomba…
tu mi porterai un fiore di campo,
il più bello,
il regalo che ho sempre atteso: il tuo amore.
Solo allora tu mi donerai il sorriso,
solo allora mi donerai il tuo amore ricordando il mio amore,
solo allora ricorderai e capirai…
solo…
quanto io ti ho amata.
@a26/09/2003
eternity
T'invio
un bacio a sfiorarti le labbra,
una carezza sul volto,
un caldo abbraccio ed i miei pensieri d’amore.
Lasciami un posto nel tuo cuore
se vuoi
amiamoci
se puoi
frome here to eternity.
@a 26/09/2003
giovedì 25 settembre 2003
ritrovo con te, in te, l’innocenza
Ho abbandonato il noto ossificato e con te oso
lucidamente trasgredire la legge
decrepita
e raffinato gendarme.
Respingo la realtà nota
per te
sostituendola con l'ignoto
con te
per liberare la creazione
alla vita
in te percepita
esistente
terra sommersa.
Ritempro la verità dell'altro
e delle cose.
Ritrovo la conoscenza ed i sentimenti
oltre la corruzione assoluta.
Sogno,
volo,
fuggo,
salgo su una barca alla deriva
oltre ogni scienza
ed vado via
oltre ogni legge
parto
ritrovo luoghi ingenui ed innocenti
mai visti, originali...
ritrovo con te, in te, l'innocenza mai persa.
Da dove vieni?
Chi sei?
Dove andiamo?
Perché sei viva?
Sii felice… si, amor mio, danza felice nei tuoi colori,
per me, per te...
supera i frenetici ritmi della moda
e canta.
Non venderti mai…
ignora il ritmo di un potere che compra
e, relegandoci nell'ignoranza, ci schiavizza.
@a 25/09/2003
- Ciao
- Ciao, tutto bene?
- Ho cercato di resistere fino ad ora per poterti salutare
- Ho nostalgia dei tuoi baci
- Avevo pensato di telefonarti e magari vederti questa sera ma poi i ragazzi si sono fermati a cena e sono usciti da poco…giusto il tempo di lavare i piatti
- Sentirtelo dire mi conforta… sapere che mi pensi come io ti penso. Anche se non dovrei dirtelo mi manchi un casino. Cerco di non pensarti, ma sei i miei pensieri, non è un errore, riesco a non muovermi, ma non a non pensarti.
- Lo so ma non é solo colpa mia.
- Non devi scusarti...a me basta sapere che lo volevi
- Questo é vero… adesso posso andare a nanna contenta...
- Va bene sono davvero felice di poterti conoscere ed amare.
- Ci vediamo presto...un abbraccio
- A domani...un bacio ed un abbraccio tenero e sincero
- Magari in carne e ossa.
- Sarebbe il regalo più importante per me, più che entrare in possesso della Gioconda.
giovedì 25 settembre 2003
vetri
Scusami per questa sera... non ti volevo obbligare a nulla... stavo solo cercando una possibilità di stare insieme, di poterti vedere nuda, carezzarti, abbracciarti, baciarti, ascoltarti...
Sai bene che non voglio che tu abbia problemi, a causa mia, con tuo figlio o con altri...
e sai anche che mi arrampicherei sui vetri, per avere la possibilità di vederti e carezzarti, stare un poco insieme...ma sembra che non ci siano più neppure i vetri.
t.v.b.
a+a
venerdì 26 settembre 2003
Ti amo...maledizione...e non c'è niente che ti possa sostituire...niente che ti può valere...niente più di te...niente che posso amare di più, neppure l'amore...niente, nessuna... ti amo...maledizione...amami anche tu.
Non importa come...ma amami. Trova un giorno, infiniti giorni, scrivimelo, dimmelo… troverò il modo per essere con te.
a+a
venerdì 26 settembre 2003
Se solo per un attimo, tu trovassi la tua forza, il tuo coraggio e mi dicessi ... si, si io ti amo più di tuo padre, più di tua madre, più di ogni essere che mai t'abbia amato... sarebbe tutto.
Sai, se nel fuoco gettassi il mio amore per te, anche il fuoco ne sarebbe sconfitto...eppure potrei rinunciare a tutto questo ad una sola condizione... il tuo no.
La forza del tuo no sarebbe, infatti, tale da spezzare una roccia, da spezzare la felicità, una vita, una morte...l'eternità.
Anche se ti ho ceduto e ti cedo il diritto di vivere per me, non lo spegnere...non farmi morire, Ti amo.
a+a
venerdì 26 settembre 2003
So quello che ti scrivo, ne sono cosciente...ma mi prendo la libertà di dirti i miei sentimenti...non spaventarti... mai ti costringerò, lo sai, mai.! Ma lasciamelo dire che mi manchi, che mi manca la tua presenza, che mi manca la tua carezza, che mi manca il tuo desiderio, che mi mancano anche solo le briciole, di te.
a+a
venerdì 26 settembre 2003
non aver paura di me
Che gioia, che orgoglio esserti stato vicino, oggi, mentre gli altri mi invidiavano d'essere io, con te. Ti ho guardata...sei bella.
Come avrei voluto abbracciarti e baciarti...come avrei voluto godere della tenerezza del tuo corpo abbandonato su di me, come avrei voluto i tuoi baci, le tue carezza, la tua pelle sulla mia.
Anche oggi ti ho amata, anche adesso ti amo...sai, le ore d'amore con te sono soltanto minuti, secondi, atomi di secondo...e come sarebbe più giusto, invece, se fossero infinite...forse avrei il tempo di conoscerti, d'amarti, di gustare la gioia e neppure allora mi stancherei, di te...invece… è tutto come un lampo...
Nonostante tutto, ti amo, ti desidero, ti cerco...eppure, anche se nella tristezza del vederti, dell'esserci insieme così poco, non riesco a morire, non voglio morire, non con te viva.
Non essere severa ed indisposta con me che oggi sono stato così felice d'averti avuta vicina, un attimo dopo così tanti lunghi giorni, dolci e tristi, trascorsi ad aspettarti ed amarti nel vuoto.
So quello che hai da fare, mia piccola donna, e non ti accuso, ma questo non m'impedisce di essere un poco triste... non riesco a trovare un modo per farti riposare tra le mie braccia, per vederti nuda alla luce, per ammirarti, per coccolarti, per accarezzarti, per amarti.
Perdonami se ti amo troppo e troppo mi manchi... non fuggire, ti prego...mai sarai obbligata ad amarmi o ad esserci. Già ti amo io per noi due.
a+a
sabato 27 settembre 2003
Ho letto i tuoi messaggi, con calma… é vero, hai tanto amore che basta per due; hai così tanto desiderio che si sente da lontano...e avvolge; hai anche una buona dose di egoismo...ma comprensibile e perdonabile.
Anche io, in questo periodo, sono egoista…penso solo a trovare un modo di stare bene con me stessa, compito non facile perché sono schiava del senso del dovere e ...ne stai facendo le spese.
Tu ti offri per aiutarmi, ma sai meglio di me che non é possibile: i miei problemi sono molto distanti dai tuoi... so che anche tu ne hai, ma riesci ad estraniarti e...sognare, desiderare, scrivere, amare... io invece mi sento troppo legata a quello che " devo " fare, non posso nemmeno desiderare perché... non mi sento libera di farlo...
alla prossima....!!!!!!
un abbraccio.
sabato 27 settembre 2003
sempre ed ancora sempre
Ti guardo allontanarti piano piano da me con una stretta al cuore che mi lascia senza parole. Eppure è giusto così, è giusto che tu sia te stessa.
Ogni giorno l'assenza diviene sempre più separazione... già ora non so più quando, né se ancora lo vorrai essere tra le mie braccia.
Io ancora ti do tutti i miei pensieri, tutto il mio cuore e mi manchi... se avessi almeno la speranza.
Sono cosciente che non avrei mai dovuto amarti così, perché tu, lo sapevo, non eri nella libertà, nella necessità, di accettarlo.
Tu non avevi affatto bisogno di questo povero e superfluo amore. Non si offre un lusso superfluo a chi ha bisogno di tranquillità, a chi ha bisogno di ritrovar se stessa.
Scusa se ti amo, se ti sono ossessione, ma il cuore a pensarti sussulta, lo stesso ti dico: ti amo.
Ancora ti dice grazie d'aver pensato a donarmi, ieri, un istante del tuo tempo.
Ancora ti aspetta, sempre è pronto a riceverti anche se tu non lo incoraggi per nulla.
Sono forse puerile nel dirti queste cose, ma quando ti sento così lontana, fuggitiva mi sento incompleto...ogni giorno mi sembra di perderti.
Il mio pensiero corre, ti rincorre, corre dietro alla gioia derivata dall'essere da te amato, dall'amarti, ma non avanza né si arresta scoraggiato e triste per il non successo o per uno scarso successo.
Il bisogno d'amore in me d'essere da te amato non sarà mai colmato anche se rattristato perché non si inganna nel vedere che non è più il libero desiderio, il libero abbandono dello stare felice insieme di un tempo... non da parte mia, ma tua. Tu lo combatti, tu non lo accetti...rispetto comunque la tua libertà, le tue decisioni... amandoti.
a+a
nulla in cambio
Ti ho scritto con l'anima... non so a chi e perché, non so neppure se ho scritto io...sono triste sento l'anima uscire dal mio corpo, sento i muscoli irrigidirsi...io ti amo e non riesco a capire perché, non riesco a capire l'amore che non vuole la materia...
Come, dimmi come si può amare senza corpo.
Io il mio non lo voglio più se non può avere le tue carezze...a cosa mi serve un corpo se tu te ne vai?
Donerò alla terra questo inutile corpo... è solo materia...è rotto senza te. Mi manchi...
Rileggo ciò che ho scritto di getto non pensando... non avertela a male... per questi sentimenti in libertà senza censura alcuna… io ti voglio bene... tu fallo se vuoi... non ti chiedo nulla in cambio.
a+a
conversazione
@a+a
canto d’amore
proibito ed ininterrotto
@a+a
canto d’amore proibito
Complice lo champagne bevuto alla festa dell'ultimo dell'anno, complice la curiosità suscitata dalla tua affermazione "qualcosa di rosso lo porto" ho desiderio di farti mia, di fare l'amore con te. Ricerco il momento, che ci ritroviamo soli...
- Il reggicalze? Di rosso...Ti chiedo.
- Non il reggicalze, il reggiseno. Mi rispondi.
- Dai, solleva la maglietta...
- Non certo al primo che incontro.
Ti attiro a me dolcemente, ti convinco:
- Non ti farò nulla.
Inizio a cullarti dolcemente. Mi assecondi. Le nostre mani si cercano.
-Vieni.
Nuda sino alla cintola, distesa sul letto, ti carezzo lievemente. Mi lasci fare ed a tua volta mi contraccambi.
Il desiderio di baciarci profondamente ci assale entrambi, ma è soltanto uno sfiorarsi delle bocche.
- Cosa vuoi da me?
Cosa voglio da te? Una nuova donna? Cos'è che mi trattiene da un addio definitivo a mia moglie?
Il fatto di avere i piedi per terra? La responsabilità o qualcosa d'altro? Troppe domande alle quali sarebbe inutile rispondere. Il solo modo per combatterle è il non porsele. Voglio ignorare la tua domanda:" cosa vuoi da me?". Continuo ad accarezzarti per memorizzarti, come se fosse l'unica possibilità a mia disposizione con te.
Nonostante i movimenti dei nostri corpo accennino al desiderio dell'unione, rispettiamo entrambi il tacito accordo di non arrivare all'amplesso.
Uno strano concetto etico e morale, nella complicità di noi due, la tua mano che scorre sulla stoffa dei miei vestiti a sentire e accarezzare il mio intimo eccitamento; la mia mano che ti carezzava ogni centimetro di pelle dalla cintola in su.
- Non voglio diventi una cosa banale. Mi dici.
La luna illumina la camera. Mi fermo un attimo dal carezzarti e dall'abbracciarti, per guardarti.
- Mi sento osservata. Mi sussurri attirandomi tra le tue braccia.
- Sei bella, mi piacerebbe vederti nuda.
- Grazie.
- Stupida.
Cerchi l'intreccio della mia mano, un simbolo d'amore, tentenno un attimo cercando di decifrarne il tuo significato, poi ti lascio fare.
Le tue mani scorrono ora la pelle del mio torace.
- Sei pericoloso. Mormori. Ma forse già siamo entrambi caduti nella trappola della vita.
Il mattino ci coglie ancora svegli ed abbracciati. A malincuore ci lasciamo,non ci diamo neppure un appuntamento. Sappiamo che ci saremmo ritrovati.
- Rimani ancora due minuti. Ti chiedo.
- Non ho problemi. Mi rispondi. Non c'è nessuno che mi aspetta a casa.
E' la seconda volta che ricevo l'identica risposta. La donna con la quale avevo vissuto una storia clandestina, una single di trent'anni, una single sbagliata, diceva di esserlo per scelta, ma lo avrebbe voluto per sempre, mi aveva detto la stessa identica frase.
Anche in questi giorni mi telefona per fissare un incontro nel letto di casa sua, "solo per fare sesso, dice, senza impegni."
"Cosa vuoi da me? " La domanda rimasta nell'aria senza risposta, mi risuona continuamente nella testa mentre ritorno a casa. "Cosa voglio?" Una domanda stupida...voglio averti, voglio fare l'amore con te, ovvio. Perché mi sono trattenuto? Perché ho voluto aggirare le tue difese per conoscerti?
Concentrandomi sul tuo volto, la tua pelle, sui tuoi piccoli seni, il capezzolo, mi lascio preda del sonno.
insieme
Di nuovo insieme, di nuovo abbracciati. Il tuo cellulare squilla. Tu rispondi allontanandoti. Ritorni poco dopo. Non ti chiedo chiedo nulla, non ti chiedo chi è. Osservo soltanto: " sei diventata triste".
- Non sempre le cose vanno come si vuole.
- Non voglio farti del male...com'è che è finita con tuo marito?
- Ogni anno si recava a in vacanza con i suoi amici, ogni anno mi tradiva.
- Perché lo hai sposato?
- Incidenti di percorso. Ero incinta.
- Non ci si sposa per quello.
Non rispondi nulla. Ci abbracciamo. Ancora una volta le nostre carezze si fanno audaci. Le mie mani ti sfiorano dolcemente facendoti rabbrividire. Rabbrividisco, a mia volta, al tocco delle tue mani. Bacio i tuoi seni, li succhio dolcemente mentre con le tue mani me li porgi. Penetro con le mani sotto i pantaloni ad accarezzarti i glutei, ma non oso, non ancora, andare oltre...ancora non ti percepisco pronta o forse non voglio farti un affronto, forse non voglio deluderti infrangendo il tacito accordo di fiducia nato tra noi.
"Sei fragile", ti dico, leggo nei tuoi occhi nostalgia.
- Gli altri non mi vedono così.
- Gli altri, ma tu sei così.
- Perché tu mi sai leggere?
- Perché io guardo i tuoi occhi.
- Perché stiamo bene noi due? Cosa ci attrae? Non sono una che si concede così al primo che incontro.
- Forse perché entrambi non abbiamo secondi fini che farci stare bene a vicenda senza nulla imporre.
Ed anche questo secondo incontro termina dopo una notte di carezze e di frase sussurrate.
- Mi lasci il tuo numero di cellulare? Ti chiedo.
- Non lo possiede nessun altro. Dici scrivendomelo su un foglietto.
Rincasi. Saluto i miei figli pronti per recarsi chi alla scuola materna, chi a scuola. Mi spoglio e mi sdraio sul letto. Socchiudo gli occhi, cerco di ricordarmi la notte appena vissuta. Ancora una volta non ci siamo dati un appuntamento, penso prima di cadere vittima del sonno.
Mi sembra di conoscere tutto di te: quarantenne, vivi con un figlio maggiorenne, mantieni buoni rapporti con il tuo ex marito, sei libera ed indipendente... hai la nostalgia...il rimpianto...il desiderio di una vita diversa, un passato diverso, regalare, il valore della donna che sei, a qualcuno che ti ami. La tenerezza, la carezze pur tra l'indipendenza, gratuita, libera...è questa la causa, questo il segreto di quanto sta accadendo tra di noi.
- Di te conosco poco, mi dici. Tu non parli molto...com'è tua moglie?
Mi hai posto la fatidica domanda molto presto. La mia risposta è evasiva, ma sufficiente a svelare la mancata tenerezza, il mancato interesse, l'ostacolo alla mia vita intellettuale da parte di mia moglie.
Tutto questo ricordo ora, sveglio. La luce del sole entra nella mia camera da letto. Mia moglie è al lavoro, i miei figli sono a scuola. I pensieri, i ricordi fluttuano liberamente nella mia mente, disordinati, senza senso, a ricerca della logica dei fatti passati, nell'attesa di poter costruire un futuro. Un futuro? Già, un futuro, ma quale futuro? A quale prezzo? Come a confermare le teorie di certi scienziati psico-somatici, una fitta mi comprime la bocca dello stomaco. Non serve neppure l'aver ingerito un anti-acido...l'es esige una risposta ed una scelta. Una scelta che da anni ho rinviato, una scelta che ora m'appare ancora più difficile.
Come si fa a dire alla madre dei tuoi figli, non sei più la donna adatta a me? Come si possono azzerare gli anni vissuti insieme? Io non voglio arrecare male a nessuno, ma il male è, probabilmente, intimamente connesso ad ogni azione, ad ogni scelta. Mia moglie è solo madre, anche il corpo, ormai irrigidito dal grasso, difeso perennemente da pesanti vestiti, non mi offre più la sensazione di tenerezza, la complicità necessaria. Lei si è sempre rifiutata alle carezze, agli abbracci...forse per educazione ricevuta, forse per chissà cosa d'altro, io da tempo, bastonato, ci ho rinunciato. La realtà è che viviamo insieme, ma come fratelli, forse meno che come fratelli, come colleghi di lavoro nell'allevamento dei figli. Come altro si potrebbe ormai chiamare la nostra vita insieme?
Marinella...come proseguirà la nostra storia appena iniziata. ancora non lo so.
Marinella, tu sei fragile, Marinella sei delicata, Marinella porti con te la nostalgia di un amore, la nostalgia di una famiglia che hai persa. Ma l'ho forse avuta io?
Marinella tu mi porti voglia di vivere, vitalità, tenerezza, fragilità, carezze, disponibilità...un corpo magro, non teso, due piccoli seni morbidi... Cosa mi trattiene dal distruggere tutto, dall'azzerare il passato per vivere insieme a te?
Non certamente, da parte mia, la paura di un rifiuto da parte tua.
Tu sei già stata alla prova, tu hai già detto addio ad una famiglia. Cos'è allora che m'impedisce di pensare alla drastica scelta? Una morale? Un'etica? Quale morale? Quale etica nell'anno 2002?
Internet è pieno di coppie che ricercano lo scambio di partner o di cacciatori di sesso di qualsiasi genere. Il mondo ricco è in guerra contro gli oppositori tacciati per terroristi o per anti-evoluzione. Il liberismo economico vuole stravolgere la vita d'ogni giorno assoggettandola alla legge della giungla e del più fortunato, coprendosi con una pseudo-etica di pari opportunità, libertà e meritocrazia...inesistenti. I pensieri che assorbivano ed immobilizzavano la mia mente scompaiono improvvisi: pensiero fisso, ora, sei tu.
Conosco le forze che hanno scatenato e reso possibile il nostro incontro, ma le forze che lo impediscono quali sono? Soltanto vigliaccheria? Certo, per evitare complicazioni gravi, mi dovrei accontentare di una relazione del tipo amicizia erotica...ma non ho nessuno spazio, nessun tempo a mia disposizione. Mia moglie controlla ogni mia mossa, ogni minuto del mio tempo. Che fare? Ritornare nella vita, fattasi ormai grigia del quotidiano, illuminata soltanto dalla presenza dei figli o iniziare una nuova vita con te? Ma quale vita? Cosa conosco di te? Tutto e nulla. So soltanto chi sei ora, non cosa facevi, quali interessi avevi, quale vita di relazione vivevi. Non so i tuoi programmi, le aspettative che ti sei fatta su me. Dicono che l'amore debba per forza avere un progetto comune, se no muore. Quale progetto comune abbiamo noi? Cosa penso di te? Perché iniziare una storia che non posso dominare? Una storia, che dopo il piacere, lascerà certamente il dolore. Una storia che potrebbe cambiarmi la vita?
- Cosa vuoi da me?
La domanda mi ritornava ad ogni istante che penso a te. Cosa vuoi, tu, da me?
So che dalle risposte dipende il seguito del nostro incontro. Nel turbinio dei pensieri che occupano la mia mente, rammento, di averti detto dell'unico spazio tutto nostro, spazio segreto solo per noi, frammento di tempo rubato alla continuità del tempo. Ma è questo quello che tu vuoi?
l’incontro
- Ascolta, amico. Come a straniero posso confidarti questi fatti. Non spaventarti delle mie follie, non giudicarmi.
- Sono attento.
- Dormivo, una sera, ad occhi aperti. Venne la notte. Ebbi un brivido e la vidi. La vidi che mi guardava. Mi parlò. Le parlai. Abbiamo parlato, parlato ed ancora parliamo. Ascolta! Mi sta innanzi, una donna. Non sorride. Mi parla. Mi guarda. Io sto attento. La guardo. Le parlo. I suoi occhi, il suo corpo, la sua anima hanno visto e subito fatti terribili. Li vedono ancora. In questi occhi c’è l’urlo soffocato, la violenza, la pietrificazione; in questi occhi c’è un forte desiderio di rinascita. Tutto questo io l’avevo dimenticato. Sposandomi credevo che il desiderio, l’inquietudine, l’angoscia della ricerca finissero.
- E non è vero?
- Forse è così. I pensieri non attanagliavano la mia mente a chiedermi perché. Ero immobile, intangibile, immortale, come un Dio. Non soffrivo. Non vivevo. Il tempo scorreva senza sfiorarmi. Ero tranquillo e fuggivo ogni occasione. Non avevo bisogno di niente e di nessuno.
- Perché allora l’hai guardata? Perché l’hai vista? Perché le hai risposto?
- Non so, amico straniero. Non la cercavo. Poi quella sera la vidi, le parlai, l’ascoltai, la desiderai...
- Tu dunque hai accettato?!
- Si! Ho voluto che lei mi si rivelasse.
- E lei?
- Non è fuggita...
- Racconta, che disse?
- Ed io? Udii come un soffio di bufera scuotere la mia anima immobile, inondandola d’emozioni. Ed io? Continuò. Io voglio nascere, io voglio venire nudo, non so ancora se maschio o femmina, in questo tuo universo.
- “Chi sei tu?” Risposi mentalmente, mentre un’indefinibile angoscia avvolgeva, come una nebbia autunnale, il mio io vigile e creatore. Sai tu, mormorai, quale universo io nascondo? Tu non lo sai, ma io non ho bisogno di niente e di nessuno per essere. Io sono un serpente, un Clown, uno che ha sospeso la sua vita, uno che sopravvive divertendo.
- Sono un’anima. Mi comunicò sorpresa. Sono fragile, nuda, ma vera.
- Un’anima? Credo d’avere un po’ paura ad accoglierti e perdermi nel tuo universo. Da tempo ho cessato di chiedermi chi sono, da dove vengo e dove vado.
- Io non chiedo nulla.
Un lampo di tristezza le solcò il viso...fu allora che l'amai, fu allora che desiderai follemente fosse felice.
- So quello che vuoi, la conosco questa strada e mi fa paura...o é arrivata l’ora di ricominciare? Ma sappi, io non sono capace di divertire un’anima, se è questo che cerchi.
- Che sei capace di fare allora?
- Non ho molto da offrirti se non una strada per l’inferno ed il mio io più profondo con il quale confrontarti senza alcun timore.
- Possiamo provare.
- Io...io ti apro, con angoscia profonda, ma coscientemente e volontariamente i cancelli che chiudono l’accesso al mio cuore. Vieni anima amica. Ogni tua manifestazione dentro di me deve essere verità. Non nascondermi chi sei, non nascondermi le paure, le violenze, la tua storia ed i sogni; io sarò dentro di te e non nasconderò nulla di me. Io sono io, tu sei tu. Insieme saremo liberi, insieme scopriremo una strada; insieme inventeremo una storia; insieme sapremo se abbiamo un valore.
- Mi fai paura...ad un tratto ho paura...forse anche tu non sei diverso da ogni altro.
- Anch’io ho paura, ma voglio vincerla questa paura. Se morire devo, per vivere, che sia! Ma non sono solo e tu lo sai, non posso né voglio decidere dell’esistenza di altri. E non sai quali, quali lacerazioni lascerai, quali ferite, quali sofferenze scatenerai. Io scorgerò, io terrò tra le mani il tuo unico, irripetibile, meraviglioso io; ma so anche che non saremo un’anima ed un corpo solo. Tu rimarrai tu; io, io, anche se diversi. E dentro di me, dentro l’eternità del mio essere stato vita, ci sarai anche tu. Ora mi accosto a te, ai tuoi piedi depongo il mio io. Ti offro la possibilità di violarlo con speranza d’eternità. Ed è questa una delle ragioni per le quali rifiuto Dio. Il Dio in cui credo. Il Dio che annulla nel suo paradiso ogni persona. Non ho bisogno di essere giudicato. Io sono io. Non ho nessun padrone, ma non posso disporre dei miei figli, anche se so che se ne andranno.
- Non ti ho chiesto questo, mi interruppe. Ti ho soltanto chiesto di vivere con me qualche tempo a svelarmi le tue certezze.
- Ed io lo chiedo a te. Mi pongo indifeso davanti a te, sarò in tua balia come una fragile vela dentro l’occhio del ciclone. Da tempo so di non potere essere un narciso solipsista, da tempo so che per vivere occorre l’altro, da tempo non vivo...ora l’altro sei tu. Non sarò più alla presenza di questo mio io, ma parlerò con la tua anima. Siamo entrambi maggiorenni. Accada quello che vogliamo.
- E che accadde serpente, poeta? O come altro ti devo nominare?
- Accettai di conoscerla e di farmi conoscere.
- Sei pazzo, amico. Soffrirai.
- So che soffrirò.
- Non sai neppure quanto...sarà un dolore terribile. Lei non sarà mai tua...ma tu l’hai vista...tu vuoi essere suo prigioniero.
- Sei in errore. Io sono forte. Sono un eroe. Ho ucciso i mostri. Ho vinto il canto delle sirene. Sono fuggito all’abbraccio di Calipso. Sono estremamente cosciente e padrone del mio destino. Non ho bisogno né di mio padre né di mia madre. Non ho bisogno di lei per il sesso. Credo di avere una volontà ed una logica ...
- Parole dici, soltanto parole. Sei sangue e carne.
- Che m’importa?
- Tu non sei giovane...
- Già ho molto vissuto. I piaceri e le miserie hanno occupato a lungo la mente, quasi alla follia. Ora sono scivolano via da me senza recarmi danno alcuno…ma se lei è riuscita a toccarmi questo avrà pure un senso.
- E’ soltanto una presenza di donna.
- Nell’anima c’è la morte e la vita; nell’anima c’è la rinascita. Inoltre non provo disgusto per il sesso. Che ne dici?
- Sei ancora bambino.
- Ti sbagli. Io sono marito e padre.
- E’ vero, mi sembri un uomo forte, fatto…ma sarà poi vero che sei quel che si vede o dici di essere?
- Lo sono, vecchio, lo sono... un uomo.
- Lo spero per te. Ho visto morire uomini per fatti di ben minore importanza.
- Non morirò per questo.
- Non può valere la pena di soffrire per una storia così senza speranza. La donna ama soltanto se puoi darle un futuro. Tu che le puoi dare? Niente. E’ un amore destinato a morire…tu già lo sai.
- Ne vale la pena, credimi! E' vero, ci sarà il dolore, ma è un soffrire atroce e dolce insieme. Non lo baratterei con nulla al mondo. Ed è anche una gioia terribile...è come volare e cadere allo stesso tempo...come vivere e morire. E lei mi è sempre davanti agli occhi. E' dentro di me. Cammina con me. E quando mi è realmente vicina tutto il mondo scompare.
- Ma alla fine che cosa ti rimarrà? Cosa ci hai guadagnato?
- Lei.
- E lei?
- Me, se lo vorrà.
- Tu lo dici! Dove accadde questo che mi racconti?
- Ha forse importanza il luogo? Poteva essere il mare od il bosco, una casa o altro luogo, sul lavoro. Accadde e basta!
turbamenti etico e morali
Siamo abbracciati da più di tre ore. I nostri corpi seminudi sono allacciati. Le nostre mani hanno carezzato ogni centimetro di pelle possibile, le nostre bocche si stanno ancora sfiorando, niente riesce a saziare il nostro desiderio. L'alba sta per spuntare. E' arrivata, è di nuovo l'ora di una nuova separazione.
- Non voglio che diventi una storia banale...Interrompi il silenzio.
- So quello che vuoi dirmi...il sesso è sempre uguale...l'emozione della carezza, l'imprevisto, la non pianificazione... suscitano pensieri emotivi inclassificabili. Brividi che ti percorrono, anima e corpo, slegati da ogni aspettativa, da ogni codifica.
- Io non ti telefonerò mai. Non voglio far soffrire altre persone. Sarei....sono capace di troncare tutto anche soffrendo. So che hai i piedi per terra...hai delle responsabilità. Ma è' tutto così nuovo, così strano.
- Non voglio pensare a questo genere di principi etico e morali. Non voglio pensare alle conseguenze di questo nostro casuale incontro. Abbiamo fermato il tempo...viviamo un istante esclusivo per noi. Un istante libero, senza avvenire, senza costrizioni, ma è un istante assoluto, il tutto. A cosa pensavi quando ti sei rattristata?
- Sono confusa. Sono separata da anni, mi sono creata degli spazi che fatico a concedere ad altri...è vero che l'amore supera ostacoli ben più difficili...lui abita ad oltre 1000 km di distanza, ma non sono sicura...l'invadenza, il dover cambiare i luoghi ai propri spazi, alle proprie abitudini...Non ho mai spulciato tra le cose del mio ex-marito. Non controllo mio figlio...E' ora di lasciarci...farai tardi...
- Ciao. Vorrei tu fossi felice. Davvero….
Di nuovo senza fissarci un luogo, un tempo d'incontro. Ma entrambi sappiamo che ci sarà, entrambi sappiamo che lo vogliamo. Ci siamo detti:"fermiamoci prima che sia irreversibile"...ma forse ci siamo già cascati dentro l'irreversibile, entrambi. Già ci vogliamo bene. Già soffriamo la lontananza. Io almeno già la soffro, non dovrò dirtelo. Ma facile che, in un istante di emozione, ti svelerò questi pensieri segreti della mia mente. Ma non è un arte per conquistarti. Non è questa la mia intenzione. Sono soltanto me stesso. Voglio continuare a vederti, sino a quando tu lo vorrai. Pericoloso? Eppure non cerco una nuova amante. Perché allora interessarmi a te? Perché il desiderio inarrestabile di saperti felice? Perché? E' presunzione il poterti dare qualche attimo di gioia? Presunzione il riceverlo? Perché volere camminare sull'orlo di un precipizio? Guardo i miei figli giocare...mia moglie che scruta silenziosa il mondo al di fuori della finestra, pensierosa. "Riconquistarla? Non ho più voglia di combattere, sono stanco, stanco di esami. Dovrebbe essere tutto più naturale, spontaneo. E' per questo che ho bisogno di tenerezza? Anche tu hai bisogno di tenerezza...come i bambini giocano con le frange delle coperte, così anche tu oggi giocavi con le frange della sciarpa, mentre facevamo colazione al bar. E' questo che vogliono dire gli esperti di psicologia comportamentale quando affermano che le donne giocando con le ciocche dei capelli lanciano segnali erotici? Da quanto tempo non bacio mia moglie? Da quanto tempo non ha un qualsiasi contatto fisico con mia moglie? Cos'è il disagio che "provo ogni qualvolta che parla? Perché non ama più il mio odore...lo chiama puzza!" Prendere atto del fallimento? Distruggere per costruire una nuova vita? E’ davvero necessario? Perché?
il pianto
- Buon giorno, amico poeta, uomo pazzo.
- Buon giorno a te.
- Ti vedo sereno, seppur pensieroso.
- Ho pianto...ho pianto davanti a lei.
- Tu hai pianto?!
- Già...io l’uomo forte ha pianto.
- Deve essere una donna straordinaria se é riuscita a farti piangere.
- Io non avrei voluto. E’ stato un attimo. Esserle così vicino. Vedere la luce dei suoi occhi, lo stupore e doverla lasciare é stata azione terribile.
- Temo, amico mio, che lei ti é pelle ed anima più di quanto avresti voluto e creduto e potuto.
- Sono stupido e stupito di me stesso.
- Non sei stupido, poeta, è la vita vera. E lei? Lei che fece?
- Mi asciugò le lacrime con un tenero bacio. Anche lei era commossa nell’anima.
- E tu?
- Io non le risposi subito. Mi vergognavo della mia debolezza...le chiesi un istante per riavere il mio auto-controllo.
- Tu mi nascondi qualcosa, così come l’hai nascosta a lei.
- Sei perspicace.
- Dai, racconta la verità.
- La verità...
- Si, la verità dell’attimo fuggente.
- Ecco...il pensiero che illuminò di brividi e tristezza il mio essere: io ti voglio bene, io sto bene con te, ma so anche che un giorno te ne andrai e sarò pietrificato dal dolore. Ma ti vivrò se lo vuoi.
- E’stupendo e terribile peccato ciò che racconti, poeta, questo é vivere da uomo. E che altro accadde?
- Qualcosa di inaspettato. L’amai in modo diverso, sessualmente. Sai amico...adoro il suo profumo, il brivido che percorre la sua pelle. Adoro la libertà senza censura del suo corpo, l’odore del sangue di donna, il suo desiderio d’uomo. Peccato invecchiare.
- Sei tu dunque stanco?
- Non é questo. So che il mio corpo ha dei limiti. Intendevo dire peccato che si debba morire. E’ crudele che Dio Creatore ci abbia dato il tempo per vivere.
- Ripeto, sei un uomo.
- Io credo di essere un uomo, uno come tanti altri. L’accetto così com’è, con le sue paure, i suoi silenzi, la sua voglia di vivere e comunicare, la sua voglia di volare.
- Tanti sono gli uomini che potrebbero darle ciò che tu le dai ed anche di più.
- Per lei l’altro é una persona, non un uomo qualsiasi.
- Vuoi forse dirmi che lei non cerca un uomo tutto per se?
- Non dico questo...Lei ha lavorato e studiato, si è sposata, si è separata, è madre...si é fatta da sola. Lei ha le sue esperienze, di uomini ne ha conosciuti...un uomo lo vuole, ma non uno qualsiasi. Quell’uomo deve essere libero da legami…non deve essere un padrone, neppure un violento…quell’uomo deve accettare e rispettare il suo passato, lasciarle la sua libertà.
- Si è risposata?
- E’ sola.
- Avrà paura del rifiuto...di una nuova violenza, di una nuova sconfitta. O avrà problemi di coscienza che invece tu non vuoi ascoltare.
- Lei vuole capire perché io abbia un rapporto di odio amore con Dio. Dio é il risultato del mio pensiero cosciente dopo una ricerca intellettuale durata anni. Gesù Cristo è Dio. Di questo ne sono certo. Dio é però una libera scelta. Il mio rifiuto é per la qualità della vita che mi offre ora e dopo.
- La tua pazzia davvero non conosce limiti, amico. Tu non sai quello che dici.
- Lo so, lo so. Ho soltanto accettato di essere un uomo con lei. E mi piace.
coscienza
- Tu lo sai! Tu tradisci tua moglie, i tuoi figli!
- Io, anche se reputo questa amica degna di essermi moglie e madre dei miei figli, non voglio sposarla...lo vorrei…so di non poterlo fare.
- Che vuoi da lei?
- Esserle amico...inventarmi un modo per poterla amare, per restare nella sua vita, per godere della sua vicinanza.
- Difficile crederti.
- Io ne ho la certezza.
- Come lo sai?
- Ho già vissuta questa esperienza, tanto tempo fa, anche se molto...molto diversa. Allora ero solo io a volerla. Ora siamo in due ed ho speranza di continuità.
- Qualcuno la chiama adulterio.
- Questione di punti di vista.
- Sei sicuro di non infrangere la legge dell’amore? Tu di certo lo sai che é una legge che esclude.
- Io la sto infrangendo.
- Tua moglie che direbbe?
- Mia moglie?! Mia moglie di certo non vorrebbe capire. Non accetterebbe questo. Di certo ci separeremmo. Il suo non é un amore che perdona.
- E perché tu rischi tutto questo? Sei sicuro d’amarla tua moglie?
- Non l'amo è vero, provo soltanto affetto, come per una persona conosciuta. Non ci faccio più neppure sesso insieme...lo rifiutava...ora sono io che non ne provo più il desiderio.
- Perché non te ne vai?
- Lo sai...i figli...la legge...il far male...
- Ecco i perché...
- Se vuoi scatenarmi delle crisi di coscienza non ci riesci.
- Ah no?! Né sei proprio sicuro?
- Sicurissimo. Anche se difficile spiegartelo, io non cerco né voglio amore animale, procreativo, esclusivo. L’amore su cui é basata questa società e l'altra. Voglio soltanto potere amare coma ama Dio, ma restando uomo un altro essere uguale a me.
- Tu non conosci nulla.
- In questo ti sbagli! Conosco l’amore di Dio...perché a lui é permesso ciò che ad un uomo non é permesso? Lui ama come spirito tutti. Io come uomo amo gli esseri che entrano a contatto del mio essere uomo.
- Tutti?! Ne sei proprio convinto?
- No, non tutti. Anche Dio in questo emette un giudizio. Anche Dio sceglie.
- Tu dunque vuoi essere come Dio?
- No. Cerco la verità di essere uomo, cerco la felicità del vivere.
- Pagherai per questo, ed il prezzo sarà molto alto.
- Non per niente sono un uomo.
- Lei capirà che l’amore vuole il possesso, che l’amore é esclusivo. Lei che vuole un futuro, che ha elaborato un progetto capirà che sei inutile.
- E’ quello che voglio.
- Allora ti lascerà e ti rimarrà il dolore del vuoto.
- La scelta sarà esclusivamente sua.
- E tu non lotterai per trattenerla?
- No!
- Perché?
- Ecco, ora comprendi perché io volevo e voglio la piena coscienza di questa che é la nostra storia, io non voglio una schiava, un animale, ma una donna libera.
- Ripeto! Ti lascerà!
- Lei non mi abbandonerà...seguirà soltanto la sua strada per essere felice. Tradisce soltanto chi vuol tradire...un misterioso legame ci unisce.
prendere atto del fallimento
Cos'é il quid che c'impedisce di andare oltre? Perché non fare sesso? Cos'è che ancora non ci rende una merce di libero scambio? Cos'é che ancora determina la responsabilità verso qualcosa, verso qualcuno...moglie, figli, dio...? Hai affermato di "non essere disponibile part- times". Perché le donne vogliono sempre tutto?
In amore conta la volontà, la libertà, la conoscenza, la parità delle anime... non l'innocenza, quale innocenza, non il possesso, quale possesso...una minorenne non è né libera né cosciente. Stuprare, masturbarsi con una donna che non è altro che un buco, non è piacere. E' soltanto perversione, egoismo, volontà, potere...Cosa mi trattiene dal separarmi? I figli? I figli crescono comunque...non sono in attesa che di uscire, a loro volta, da casa. L'amore...che confusione. Già, l'amore assoluto in un mondo relativo. Ho necessità di essere libero. Qualcuno direbbe che sono un sagittario, e lo sono. Ma a che servono gli oroscopi? Soltanto a delegittimarci dalle responsabilità delle azioni? So che il massimo dei gadget delle feste di fine d'anno sono i vibratori aggiornati alle nuove esigenze: a forma di pannocchia, ad uovo, a varie velocità; so dei succhiatori sempre più perfezionati per gli uomini. So che la fantasia non ha nessun limite, legge permettendo. Non sono un uomo moderno? Mi manchi, mi manca l'incontro, ti ho appena sentita al telefono, ne ho udita l'inconfondibile tua risata di difesa...so che prima o poi sarà anche sesso, ne ho bisogno per trattenerti. Sono un disastro.
La tv mi annuncia che il New York Times approva la nuova politica europea di S. Berlusconi. Non è di certo una novità. Da tempo ho intuito le manovre USA che hanno favorito l'ascesa al potere di S.Berlusconi in Italia. Come, lo stesso, percepisco l'ostilità dei partner europei. Nuove guerre sono sul punto dì esplodere per ogni angolo del pianeta per il dominio economico, esclusivo, del benessere che il pianeta può sopportare. Ma che m'importa? Uno stipendio l'ho, ho anche una famiglia, ho dato l’addio ad un amante che ancora mi aspetta nel suo letto senza pormi alcuna condizione, sto per amare un'altra donna, la sola che desidero, la sola che mi sembra d’aver aspettato sempre...che cavolo di uomo sono?
- Sai da quante ore ci stiamo abbracciando?...Più di tre...quasi quattro.
- Sono volate.
- E' pericoloso lo stare insieme noi due. Le carezze, ogni volta sono più ardite ed intime. Sono bagnata come una ragazzina principiante...
- Ci siamo toccati il sesso, ma non lo abbiamo fatto...non farei...non fare nulla che non vuoi.
- E' questo il problema...ricordo la prima volta, il piacere dello stare abbracciati, il piacere delle carezze...ora vorrei che non ti fermassi…sono confusa...
- Riesco a capirti. La malinconia, la goccia di lacrima che di tanto in tanto mi sorprende e vedi, hanno qui la loro origine.
- Vorrei esserti dentro la mente per capire. Tu non parli di te.
- Ti amo.
- Stai attento, non commettere sciocchezze.
- Sono attento. Non temere, non voglio fare di te un’amante, ma una dolce amica, una donna cui voler bene, una donna che mi vuole bene, in libertà, senza costrizione alcuna, neppure mentale. Tu hai la capacità per poterlo fare se vuoi.
- Mi ricordo di una frase che hai detto...
- Cioè?
- Che molte che pensano di far solo del sesso, poi ci cascano.
- Già, sono incapaci di non volere tutto.
- Ci sono donne che ci riescono.
- Tu lo sei?
...
Ha ancora senso vivere la responsabilità di una promessa, nella società in cui vivo?
ti amo
- Finalmente ci siamo detti “ti amo”. E’ ancora lo stesso di “ci vogliamo bene”, ma é più maturo, più cosciente, voluto, libero.
- Sei innamorato di lei, poeta.
- Io non sono innamorato di lei: l'amo e basta! L' amo per quello che è, perché è lei ed é per sempre. Ed ora che abbiamo superato questo muro siamo più coscienti e più liberi. Ora, oltre il desiderio, oltre il sentimento, sono le possibilità e la libera volontà, l’amicizia.
- Lo sappiamo tutti e due...non é solo amicizia, é anche amore e desiderio di sesso, amicizia erotica, amore totale.
- Soffrirai e soffrirai molto.
- E questa stupida legge dell’amore, che vuole il possesso continuo dell’oggetto amato, a far soffrire. E' questo, aver confinato il sesso ad una sola persona procreatrice, la causa di tante divisioni e di tanti conflitti. Molte sere, lo so, sentirà, per la prima volta in vita sua, la solitudine, il pazzo desiderio di avermi, io che non posso essere suo. Avevo paura che arrivasse questo momento. Ed é arrivato. Ora conoscerà quello di cui è stata privata. Io non posso fare molto oltre che continuare ad amarla... posso soltanto darle la garanzia di esserci. Comprendi ora le mie parole: "Io, se lei vuole, ci sarò sempre! Se vorrà andarsene, soffrirò, ma non posso e non lotterò per trattenerla. Per fare questo dovrei ingannarla e non voglio. Lei, splendida donna, è libera. Lo so, lo sapevo dall’inizio. Io con lei non ho giocato. Ho messo sulla bilancia questo: il dolore e la vita, la voglia di vivere, il silenzio e la pazzia. E non ne sono per nulla pentito. Io, grazie a lei, ho ricominciato a vivere. Ed anche lei, perché vivere non é solo amare, ma chiedere alla vita. Per questo, pur sapendo di non poterla trattenere, (e per questo sono molto debole) ho messo in gioco me stesso. E di questo brivido che percorre la carne, mentre ti svelo la mia verità, non ho timore, ma annuncia che queste parole sono vere. So che questo vivere con lei non avrà mai termine in me, anche in questo mi conosco. Sei presente nei miei bambini quando sto con loro. Oggi al torrente tenevo la mia bambina con la dolcezza e la tenerezza di noi. Con lei abbracciavo te. Guardavo gli alberi ed il cielo di un mondo capovolto e profondo, riflesso nell’acqua. A...piccola fragile donna...io ti amo. E dobbiamo aspettare lunghi giorni prima di poterci riabbracciare e parlare. Ma nei miei pensieri si accresce il volerti bene. Sei presente anche quando leggo e scrivo. Quando, al sole osservo i colori di quest'estate dai mille colori. Quando parlo con mia moglie che possiede il mio corpo sociale...Io non ti voglio perdere... non voglio...e non trovo più parole...devo tacere, si riempiono gli occhi di lacrime ed il corpo é percorso da brividi. Mi pervade la malinconia, ma che altro posso fare?
narciso
La notte sta calando e sfuma i contorni, nasconde i particolari. Sono a letto, per dormire...una atmosfera inquietante si sparge minacciosa. Io, debole superuomo, sono solo, ora. Tu sei morta...morta...Chi sono io? Ecco sto scrutandomi allo specchio. Fisso la luce che vi é dentro a ritrovare il tuo volto. No...no… é il mio volto quello che vedo...soltanto il mio volto. Ecco l’amara realtà...non amare nessun altro che me stesso. Ecco il mio nome: Narciso. Io sono Narciso. Ecco...devo innamorarmi di me stesso, di questo uomo che percepisco dentro lo specchio. Ha il volto con le rughe della vita, i capelli canuti, gli occhi che brillano di lacrime represse. E’ un’ombra. Non mi abbandona mai. Mi segue ovunque, senza pormi domanda alcuna.Tra un poco sarà ancora più buio. Io...io sto dissolvendomi in quell’ombra. Chiudo gli occhi. Solo un attimo. Non devo pensare non posso restare solo. Tu non ci sei. Com’é attraente quest’ombra. Non mi distinguo più. Non mi riconosco. Chi sono io?
Chi é quest’ombra che mi segue ovunque? Perché non parla? Sono confuso. La mia mente non sa. La mia mente non riesce a ricordare. Il mio io...io...chi sono io? Tu...tu dove sei? La mia ombra, la tua ombra...eccola di nuovo, mi scruta. Gli occhi sbarrati, luccicanti nel buio. Che vuoi? Chi sei? Vattene...No...no non lasciarmi solo. Io posso...io devo innamorarmi di te per essere. Tu sei il mio solo appiglio per essere vivo. Aiutami!
L’ombra riflessa nello specchio mi é ostile: mi segue ovunque e mi esamina con occhi spiritati. Rassegnato mi accovaccio immobile a fissarla. Respiro profondamente a rilassarmi. La paura non é dentro di me. Il male é fuori di me, nella stanza, nascosto nell’oscurità, dentro lo specchio. Non c’è via di fuga. Non c’é scampo. Piano piano, senza fare rumore alcuno, mi appiattisco a rendermi più piccolo, sino a voler scomparire.
Finalmente il nuovo giorno, finalmente insieme. Ma di nuovo pensieri....pensieri…so che mia moglie mi preferirebbe morto, piuttosto che divorziare. Tu, invece, anche se non lo ammetti a te stessa, sei innamorata di me come io di te. Tutto lo dice...la ricerca dell'intreccio delle mani, il modo di abbracciare...le carezze che non sono più soltanto tenerezza, ma il voler dare, il voler ricevere piacere, scoprendo le zone più erogene, lottando tra il si ed il no. No, non sono innamorato di te…ti amo.
- Perché sei diventato d'un tratto triste? Mi chiedi.
- Ho un solo pensiero, ti rispondo, non sensi di colpa, soltanto...la paura di farti soffrire. Non lo meriti, sei una donna dolcissima, capace di immenso amore...invidierò l'uomo che ti avrà accanto.
- Quello che ho accanto non mi vede neppure...mio figlio.
- Non parlo di lui o dell'uomo che puoi o non puoi avere...ora o domani.
- Sono divisa...tra il desiderio ed il sapere che dall'altra ci sono i tuoi figli...vivo e conosco la situazione. Sono madre e sono stata sposa.
- Ti comprendo.
- Sai che avrei voluto un altro figlio?
- Chissà cosa riserva il futuro.
- No, mi sembrerebbe di essere nonna, più che madre. Quando ho accompagnato mio figlio al giuramento dei militari, dicevano che ero sua sorella e guardandomi attorno vedevo certe nonne...
- Abbracciami.
Ci scambiamo così il primo bacio. Forse non un bacio di amanti, ma un bacio.
Che c'è dunque tra noi? Secondo morale abbiamo e siamo già in peccato, ma entrambi non siamo affatto pentiti. Entrambi, pur non avendo il coraggio di dircelo, ci amiamo. La solita tragedia voluta e dovuta alle leggi.
Continuiamo a carezzarci e baciarci. Nudi a metà, io a baciarti i seni, a toccarti il sesso, tu il mio. Non abbiamo ancora fatto l'amore. Ma è già stato tutto l'amore. Anche tu lo sapevi che questo nostro incontro sarebbe terminato così, anche tu lo volevi. Per questo, questa sera, indossavi una sottoveste di raso bianco, non il solito body che rende più difficoltoso il districarsi del desiderio tra il si ed il no. Ma anch'io lo volevo, io ti desidero totalmente. Io, già, ho la paura di perderti.
- Sei bellissima. Ti sussurro masturbandoti.
- No non così.
- Hai ragione. Se dovrà accadere che sia tutto più dolce.
Non te lo dico, ma ho bisogno di fermarti dentro di me facendo l'amore senza l'impedimento dei vestiti, del tempo, dello spazio. Io ti amo.
uomo senza volto
- Non mi racconti nulla quest’oggi? Dimmi, lei com’è?
- E’ bella!
- Descrivila.
- Lei è…non so, non riesco a memorizzare il suo volto…lei non è morta…lei è viva…ma anche tu…io non ti ho mai visto…mostrati…a me piace vedere in faccia la persona con cui parlo. Ed oggi, dopo tanto tempo, mi sono accorto che tu non hai un volto. Non so chi sei. E poi non amo parlare di me stesso. Non ho mai fatto un riassunto della mia esistenza storica. Sono vecchio e di tanti particolari ne ho perso il ricordo.
- Ti ascolto con curiosità.
- Se insisti...io sono un uomo.
- Dimmi il tuo nome, poeta.
- Il mio nome? E’ poi così importante un nome? Chiamami Clown, poeta maledetto, super-uomo, omino di latta, ribelle, serpente. Puoi chiamarmi con il nome che vuoi ed io sarò quel nome.
- Avrei desiderato sapere il tuo nome di battesimo. Tu sai che é stato dato compito all’uomo di dare un nome ad ogni cosa ed ad ogni essere vivente. Ed ogni nome é già stato scritto.
- Scrivine uno per me e quello sarà il mio nome.
- Sei sempre più blasfemo. Questa tua ribellione alle leggi del creato ti costerà cara quando sarà il giorno dell’apocalisse. Già oggi hai avuto un incidente. Già oggi hai vista la morte in faccia.
- Già...é vero; ma ero sereno, per nulla spaventato all’idea di morire. Certo avevo dei rimpianti. Provavo dolore per chi, ancora in vita, mi amava. E poi lo sapevo...non potevo morire...non ora.
- Lasciala quella donna! Lasciala al suo destino! Pensa alla tua anima!
- No! Mai! Non sarò certo io l’uomo che la lascerà. Lei é parte della mia storia, della mia vita. No, no io non la lascerò. La scelta, te l’ho già detto, é sua. Soltanto sua.
- Tu sei un adultero, lei è un’adultera.
- Io non lo comprendo questo Dio che parla di amore. Ci ha creati uomini e ci impedisce di amare come uomini. Per lui gli altri sono solo degli esseri spirituali, non delle persone umane.
- L’uomo non è nato per essere uomo.
- Il sesso! Ecco quello che nascondi. L’unione dei corpi é comunicazione e non solo un mezzo divino per dare vita ad altri esseri spirituali. Il sesso é un mezzo per conoscerci più a fondo. Essere abbracciati nudi, inermi...il massimo della fiducia. Io non rifiuto il mio essere uomo anche come corpo nudo. Lo usi, ci giochi, ne faccia quel che vuole.
- Tu invecchi, amico, ed il sesso poi non sarà più nulla.
- Questo lo so. Ma ci sarà la carezza, l’abbraccio, la tenerezza, la conoscenza, l’amicizia, il ricordo. La nostra storia nel suo essere accaduta sarà eterna.
- Tu, uomo senza nome, e lei, vivete nel peccato. Voi due infrangete la legge. Sarete puniti per questo.
- Che importa? C’é giustizia in tutto questo?
- Tu vuoi innalzarti al di sopra di Dio ed essere giudice.
- Non voglio tanto! Voglio soltanto vivere da uomo senza per questo essere giudicato o condannato.
- La pazzia ottenebra la tua mente, ridicolo serpente. Folle dovrebbe essere il tuo nome.
- Neppure la giustizia umana condanna i folli.
- Ascolta la tua coscienza.
- Non sono folle. Io, nelle notti di solitudine, sono ritornato nella mia coscienza; l’ho interrogata. Ne ho assunte ogni responsabilità e sono sereno. Inoltre so molto bene quello che tu mi vuoi dire.
- Cioè?
- Che la felicità ora e dopo é in Dio. Che Dio ha creato l’uomo libero così che debba cercare spontaneamente il suo creatore e liberamente raggiungere, con l’adesione-fusione in lui, alla piena e beata perfezione. Ma questa non é libertà. Questa é una pseudo-libertà.
- Rammenta Serpente che il Signore Dio chiese a Adamo ed Eva: “Cosa avete fatto?”Così a Caino, così a re David, colpevole di adulterio. Che avresti risposto?
- Qualsiasi amore ha la sua sorgente nell’amore. E l’amore non forse la legge universale?
- Tu l’ami.
- E’ vero! Io sono colpevole d’amarla, in mille modi le ho detto " ti amo”.
- Vedi che sei andato ben oltre il tuo volere?
- Sbagli! Lo sapevo. Sin dall’inizio. Soltanto non mi sono opposto. So di essere, ora, così fragile da potere essere spezzato da un soffio di vento. Certo, ho paura, tanta paura. E’ naturale avere paura quando si ama. Eppure sono certo che lei mai userà il potere, che le ho permesso su di me, per distruggermi.
- Ne sei certo? Tu che affermi che non bisogna mai fidarsi di nessuno, ne sei davvero certo?
- Ne sono certo. E’ vero lei ora tiene tra le sue mani la mia vita e potrebbe anche distruggerla. Io le ho dato questo potere coscientemente.
- E tu saresti l’uomo razionale? Tu, che non ti fidi neppure i Dio, hai voluto affidare la tua vita a questa donna?!
- Della mia vita, sconosciuto senza volto, posso deciderne ciò che voglio.
- Lei non ti può offrire l’eternità. Ed in amore, tu lo sai, la continuità è importante.
- Questo lo so bene. Io gli e la offro. Sta a lei poi decidere. Inoltre, e questo tu lo dovresti sapere, ogni attimo di noi insieme ora, é più soddisfacente dell’eternità imposta.
- Perché non vivi tutto questo per Dio? Lui che può offrirti molto di più?
- Tu lo sai.
- La rivedrai dunque?
- Se lei lo vorrà… e so che vorrà.
- Amerai la sua persona, la sua anima, il suo corpo con tutto te stesso?
- Si, ogni volta che lei lo vorrà.
- Tu...tu sei davvero un pazzo incosciente! Che ci trovi in questa fragile donna da osare a ribellarti alle leggi?
- Lei! Ci trovo Lei, la donna che ha avuto il coraggio di fidarsi di me contro ogni regola.
- Tu sei blasfemo e sacrilego. L’hai eletta a tuo Dio.
- Già...Dio é donna.
- Oh incosciente poeta! Di certo il tuo nome non sarà scritto nel libro dei giusti.
- So di dover morire.
- Tu non la puoi sposare. Che vuoi da lei?
- Lo so. Voglio da lei solo lei.
- Non ti capisco.
- Lo so bene. E’ contro ogni legge. E tu, da quanto mi sveli, tu comprendi solo le leggi. E, se ho ben capito, ci vuoi giudicare.
l'amico
- Come stai amico!
- Avrò anche le idee confuse, ma di certo questa é la realtà che vivo. La vuoi conoscere lei?
- Già la conosco.
- Dove l’hai conosciuta?
- Attraverso le tue parole.
- Non puoi conoscere una persona soltanto mediante le parole.
- Per questo nulla esiste per una perfetta conoscenza.
- E l’amore?
- Non quello umano. Non c’é fusione reale, ma solo desiderio di fusione.
- Ti sbagli! D’accordo non c’é fusione, io rimango io, lei rimane lei, ma c’é la verità di noi. Abbiamo deciso di non mentirci in nulla, ne nei desideri, ne nei bisogni, ne nelle emozioni, ne con l’uso delle parole. E qualora accada di non comprenderci cerchiamo di chiarirci la verità reale. Noi cerchiamo di crescere ed il reciproco bene. Non vogliamo essere un anima ed un corpo solo. Noi vogliamo comunque la nostra identità.
- Prova a pensare meglio, serpente!
- Rispetto agli animali noi abbiamo una identità. Non é forse vero questo?
- Dove vuoi arrivare?
- In nessun luogo. Dico soltanto che, come identità personale, desidererei non essere annullato in una contemplazione o in un oblio.
- Il tempo scorre.
- Già...il tempo scorre ed annulla tutto. Il tempo é oblio anche se rimane l’identità ed il ricordo. Un ricordo che non é più realtà, anche se parte dell’identità.
- Che vorresti?
- L’eternità presente e reale di ogni attimo di tempo, ma credo non sarà possibile né su questa terra né in nessun paradiso ipotizzato o promesso.
- Gesù Cristo ha offerto all’uomo la resurrezione in anima e corpo. Sua Madre, Maria, non é stata assunta in paradiso senza incorrere nella morte?
- Anche per lei il tempo é trascorso. Lei non rivivrà mai più l’emozione di essere stata madre; la gioia di aver visto crescere suo figlio; il dolore della sua morte in croce.
-Non ne sente più la necessità.
-Sono convinto del fatto che non ne senta alcun bisogno. Ma se io desidero avere questo bisogno?
- E’ stato detto: Io sono il Signore Dio tuo.
- E’ autorità.
- E’ stato detto di non accumulare tesori in questo mondo.
- Già. Destino amaro quello dell’uomo.
- Tu che fai?
- Come artista vivo immagini di una terra straniera. Come poeta scopro emozioni che non si possono parlare. Come uomo un impulso umano e ribelle mi spinge a raccogliere con tutti i sensi, la piena volontà e coscienza l’intima ricchezza della vita dell’essere.
- E’ storia vecchia. Di angeli ribelli e di uomini ribelli ne é piena la storia. Dio non obbliga nessuno ad amarlo secondo le sue regole.
- Così si dice. Ma la pena é la morte.
- Da voi scegliete il vostro destino.
- Così sembra, ma non è assolutamente vero. Solo Dio è libero. E noi, come tu affermi, non siamo Dio, ma soltanto dei potenziali Dio.
- Ti ripeto, Serpente! Prova a riflettere meglio.
la morte
Tu mi vuoi evitare. Non mi offri, mai mi hai offerta, la minima occasione per poterti incontrare in un luogo dove io ti possa anche spogliare o soltanto baciare. Mai hai voluto, con la scusa di tuo figlio, invitarmi a casa tua. Un amore platonico, un amore mistico come quello divino…non fanno per me, non mi bastano per capire se sono amato o se amo a senso unico. Non posso neppure chiamarti, non posso comunicare con te. Come posso continuare a conoscerti senza un contatto di pelle, senza nemmeno una carezza? Perché devo desiderarti? Perché devo continuare a vederti bella? Perché combattere con te? Io non sto combattendo per vincere ed ottenerti come preda, il sesso non è il premio per un seduttore vittorioso, non per me.
Di là di quel che affermano psicotici psicanalisti e prezzolati psicologi alla moda, di là di quel che affermano sociologi ed opinionisti l’amore non è una lotta tra i sessi il nostro stare insieme, non per me. Io amo in te la persona che sei, la persona che mi trasmette la sua dolcezza, la sua voglia di vivere, il suo valore oltre che con la presenza, la parola e l’abbraccio, attraverso la pelle ed il contatto dei corpi, liberamente, senza condizioni o prove. Questo è ormai da te proibito a me …questo ci porterà alla morte. Soffocherò piano il mio desiderio di te, soffocherò la tua bellezza dentro di me. Annienterò quel legame che mi lega a te e che mi nutre di te. Purtroppo non sarà facile, purtroppo non sarà possibile, al tuo primo richiamo di nuovo io correrò da te…ma di certo una cosa riuscirò ad avere: non vivere pensando continuamente a te. Accetterò la proposta insistente di qualche giovane donna che vuole da me un amore esclusivo, o, forse, accetterò la proposta d'una che mi corteggia e che vuole da me soltanto sesso, non so...non ho mai tradita la persona che amo. Non so più neppure se si tratti di tradimento o il perseguire una strada per riempire di nulla l’insoddisfazione, il vuoto che rimarrà. Lei non pone condizioni, non cerca in me l’uomo della sua vita. Vuole soltanto sesso o soltanto amore. Ci proverò? Mi lascerò attrarre nella loro seduzione? Farò modo che la loro immagine si sovrapponga alla tua? Ci riuscirò? Non ho mai amato così profondamente una persona pur sapendo che mai sarebbe stata un mio possesso, non so se mi sarà possibile dimenticarti. Ma io non voglio possesso. Non voglio una sposa. Volevo te in libertà perché in te ho visto l’essere come me, umano ed unico ed ho imparato ad amarlo. Ora non posso cessare d’amarlo, non posso, non mi è possibile. Questo tu non vuoi o non puoi donarmi. Che altro ci resta?
Addio! Precipiterò dal cielo dove mi ha sollevato la tua sinfonia, sperando che una musica dai toni bassi mi salvi dalla morte. Non posso dirti “non ti amo”. Non sarebbe la verità. La verità è che “ti amo”. La verità è che quest’amore non soddisfa nessun possesso. La verità è che quest’amore era conoscenza, era star bene insieme, era piacere, era libertà, era l’amore assoluto tra gli umani. Perdonami…se sarai comunque sempre con me, anche se mai più lo saprai. Questa è l’ultima manifestazione dei miei sentimenti per te.
la scelta
Oggi, a cinquant'anni, devo scegliere che cosa fare da grande. Chissà quanto dovrò pagare, per avere tenuta nascosta questa nostra storia d'amore che amore non è, ma vita umana di due esseri che si conoscono senza violenza, senza possesso, che cercano solo di darsi la gioia della bellezza di esistere, di aiutarsi e di conoscersi.
Ma per la legge, io, padre di famiglia, longilineo, curioso della vita, sconosciuto poeta, menefreghista di qualsiasi lode o popolarità; non laureato in nessuna famosa scuola, refrattario a qualsiasi raccomandazione, dipendente a basso stipendio, dovrei ora decidere di lasciare il tutto che posseggo, anche se mai me lo hai chiesto, per convincerti ad inventarti una nuova inutile vita con me. Potrei anche vivere con due piedi nelle staffe, senza cambiare nulla, così come conviene ad ogni buon cavaliere per evitare il pericolo della caduta, ma …
Mi sono buttato, corpo ed anima, nell'avventura della vita. Non so se ci sono riuscito bene, ma forte dell'esperienza derivatami dall'aver vissuto, l'ho innalzata a filosofia di vita. Sono di casa con la vita, ma qualcosa non funziona.
La mia prima crisi era nata proprio dalla difficoltà di tenere insieme il ruolo di marito e di padre con quello di poeta scopritore della verità della vita. All'improvviso nel luglio 1984 la prima crisi. Accettai di innamorarmi di una single. Non mi ero dimesso dal mio ruolo di marito e padre, nonostante fossi stato scoperto. Anzi, mi veniva rinnovato.
E' vero, erano sono contrasti, dissapori. Passarono gli anni, pochi. Ora mi dovrei dimettere perché non resisto più. Mi dovrei dimettere perché sono ostacolato, controllato, imprigionato. Mi dovrei dimettere perché sono solo. Non vivo. Mi sono rinchiuso nel mondo dei pensieri, non faccio mancare nulla a lei, ai miei figli.
E' accaduto che ho incontrato lei; è accaduto che trovo conforto all'esistenza nell'amicizia con lei, divorziata, madre, amante della vita. E' accaduto che ho ricominciato ad essere curioso della vita. Incontrandoci, parlando, è nato l'amore...entrambi lo abbiamo voluto. Lei è bella, bella nella sua vitalità, nel suo combattere, nella sua ricerca d’essere felice.
Io sono timido, riservato, nei panni dell'uomo che vive, non ci sono mai entrato veramente. Ora quest'incontro mi obbliga a riconsiderare la mia scelta affettiva, la scelta di vita fatta anni fa. Dovrei decidere se voglio cambiare vita. Ma per legge divina sarei soltanto un adultero.
In città molti l'hanno saputo, anche se fingono di non sapere nulla. Se la notizia non fosse finita sulle bocche dei giornalisti di paese, forse nessuno avrebbe commentato che me ne ero andato a vivere da solo. E' strano, infatti, che io, padre di famiglia, onesto lavoratore, marito fedele che non frequentava cinema, bar, discoteche od altro me ne sia andato a vivere da solo. A chi mi domandava, dicevo che era soltanto per questione di spazio: sai, siamo aumentati in famiglia, sono andato a vivere nell'appartamento accanto. Non è cambiato nulla. Mia moglie mi ha chiesto di pazientare un pò, di aspettare...che sarebbe cambiata, che sarebbe venuta incontro ai miei desideri, ma io non voglio cambiare le persone.
Ormai ho deciso. E' vero, non è facile abbandonare il proprio abito sociale. Ho sofferto, il travaglio è stato lungo. devo ringraziare chi mi ha aiutato. Ho trovato conforto in pochissimi amici, ho trovato una guida spirituale nel pensiero unico del liberismo, che mi ha aiutato a compiere il grande passo, a scegliere tra la mia obbedienza alla famiglia ed al nuovo legame affettivo costruito in questi mesi.
Ne ho parlato, nei mesi scorsi, con il delegato vaticano del problema...mi ha pregato di tornare sui miei passi. Dio mi dice che il patto è indissolubile. Ci siamo presi due mesi di pausa, per riflettere, ma ormai ho già deciso. Il rapporto affettivo è diventato sempre più grande, sempre meno invece con mia moglie comandato dalla legge. Ho depositato davanti al giudice la lettera con la quale chiedo la riduzione allo stato sociale di singolo. Sono sospeso dall'esercizio di paternità e di marito. Ma per ottenere lo stato definitivo devo ancora attendere la sua risposta. Devo attendere per poter essere libero di amare. Non ho nulla da nascondere, conosco la vita. So di essere stato considerato un modello di padre e marito da portare ad esempio di vita, ma questo non giustifica la diffusione di notizie calunniose nei miei confronti. Non volevo far del male a nessuno. Dopo mesi di sofferenze e ricatti ho congelato la mia coscienza.
Lei ha compreso la mia crisi, non mi abbandona, è disposta ad aspettare il tempo necessario per vivere con me. Gliene sono debitore. Ora correi soltanto essere dimenticato e continuare a vivere. Che m'importa se così facendo distruggo religioni e civiltà?
@a+a 17/10/2002
la città dell'uomo: la situazione
Appunti per un romanzo.
la città vecchia
Se la politica, com'è stato affermato, è la prosecuzione della guerra sotto altre forme, noi quella guerra l'abbiamo perduta, così come anche la più potente URSS, ha perduto. Non si può entrare in libera competizione con i più ricchi, con i più potenti senza pagare pegno di sottomissione.
La posta in palio è stata enorme: il tutto al vincitore, il nulla al perdente. Anche la giustizia...è diritto del vincitore dettarne le regole per evitare di pagarne le conseguenze.
E guerra è stata. L'abbiamo persa. Arde la vita con i risparmi sui falò delle manovre finanziarie studiate per salvare gli investitori. Abbiamo perso tutto e tutti. Quasi tutti. La classe dirigente, quelli che hanno il potere, in ogni campo, no. Quella è gente senza morale. Vive nel lusso senza vergogna, forse ha soltanto un po' di paura. Ma non pagano, non pagheranno mai.
La classe media , invece, sta precipitando rapidamente verso il fondo della scala sociale, verso la miseria.
Casa mia è bella, situata in uno dei quartieri più eleganti. Nessuno può pensare che in tasca non ho più denari. Che sono diventato povero.
Andarmene via. Dove? Vendere la casa, il risparmio della mia vita di lavoro, a metà prezzo...forse lo dovrò fare...non c'è lavoro. Nessuno lavora. Il governo invita a spendere, a comperare. Ma non si compera, con quali soldi? Per sopravvivere, tutti si comperano, tutti si vendono. Tutto ha un prezzo.
Nessuno più esce di casa. Si ha paura ad uscire per strada. La città è diventata un territorio ostile. Delinquenza continua per sopravvivere, che le forze dell'ordine non riesce a fermare. Rapimenti...la vita umana ha un valore minimo: o paghi o muori. L'omicidio è ormai uno sport. La vita non costa niente, l'essere umano non ha alcun valore. Dilaga il terrore. Dilagano la miseria, la malattia e la fame. I medici non fanno crediti, la fame e la malattia si. I bambini che hanno fame mangiano la terra, scavano tra i rifiuti. La prossima generazione sarà una generazione di sottosviluppati.
Questo in una situazione dove i servizi sociali pubblici, privatizzati, sono inesistenti. La maggioranza della popolazione non ha lavoro, senza risparmi, senza azioni.
Mi vergogno di essere nato in questa città. Mi vergogno di abitare nella City.
Ogni anno andavo sulla costa, in ferie, con la mia famiglia, ma questa volta siamo dovuti rimanere qui. Il prezzo è troppo sproporzionato rispetto allo stipendio. Siamo in una miseria spaventosa. E pensare che sono ancora tra i più fortunati. Io lavoro, mia moglie è da un anno che non riceve uno stipendio. Fa quello che può. Niente. I miei figli sono tutti disoccupati. Non possono più neppure studiare. I libri sono introvabili. Le scuole pubbliche sono chiuse. Non ho possibilità di mandarli alle scuole private.
Siamo discendenti di un popolo abituato ad adattarsi a tutto, senza pretese, ma non a questo inferno. Riusciamo a sopravvivere grazie ai risparmi degli anni buoni. Non ci siamo mai lasciati condizionare dai buoni consigli della società dei consumi e della finanza. I nostri risparmi non li abbiamo depositati in banca, ma sotto le mattonelle. Ci abbiamo perso con la svalutazione, ma così almeno, non abbiamo perso tutto. Non abbiamo speso tutti i nostri soldi come ci invitavano gli economisti oppure indebitandoci per rincorrere le novità tecniche od altro.
E c'è stata la guerra...come nazione abbiamo perso sul mercato della concorrenza, siamo dovuti uscire dalla storia. Potevamo e dovevamo saperlo di non combattere sapendo d’avere già perso. Le regole del commercio sono state fatte per i più forti. Era naturale che vincessero. Non capisco perché sia stato necessario fare questa guerra. Come nazione eravamo autonomi. Si stava bene tutti. Non dovevamo firmare accordi commerciali. Non dovevamo entrare a far parte dell'OCSE. Non dovevamo seguire le riforme dettate dal FMI e dalla banca mondiale d'investimento. I soldi sono necessari per far lavorare, ma non lavorano, non producono niente. Vogliono solo raddoppiare.
Ero immerso in queste riflessioni quando venni interrotto:
- Mamma! Mamma, Marco è caduto. Si è fatto male...
- Come si è fatto male!...Oh Dio...ti sei rotta la gamba? Fammi vedere...non sembra rotta.
- Mi fa male!
- Dovremmo portarlo in ospedale.
- Quale ospedale? Non ce ne sono quasi più...
- L'ospedale di Gesù.
- Ma l'hai ancora visto? Non ci sono medicine, le devi pagare. Non ti danno da mangiare, te lo devi procurare. Sotto i letti ci giocano i topi. Tra le lenzuola, quando ci sono, pidocchi. Meglio morire per strada, piuttosto. Gli daremo la tachipirina per qualche giorno. Devo averne ancora qualche compressa da qualche parte...sono scadute, ma funzioneranno lo stesso.
-Si potrebbe chiedere un prestito in banca.
- Ma in che mondo vivi? Un prestito...sai che non restituiscono neppure i soldi che avevi depositati?
- Ma che dici?
- Conosci Cattolich Adam?
- Il giornalista?
- Si. Il famoso giornalista. E' morto.
- Morto?!
- Morto in attesa di trapianto.
- Ma era ricco, poteva permetterselo il trapianto.
- Eppure le banche hanno rifiutato di restituirgli i suoi risparmi.
- A chi li danno allora? Non dicono che devono riprendere i consumi per far riprendere l'economia?
- Tutte menzogne. O sei miliardario e paghi per averli o muori in povertà. Solo gli americani devono consumare. Noi dobbiamo solo morire. La gente lo sa, ma non può farci niente. Il potere l'hanno loro. Piange, si ribella, spacca, protesta per le strade, ma non serve a nulla. La polizia li carica. Ci sono già stati dei morti. Vogliono addirittura schierare l'esercito. Non li ascolti i telegiornali?
- Vuoi dire che siamo diventati del terzo mondo?
- Quarto mondo.
il povero-fede in dio
- Hanno suonato. Vai a vedere.
- Cosa vuoi?
- Hai un dollaro? Ho fame.
- Potrei chiederti di bestemmiare Dio, prima di darti il pane. Come chiese Don Giovanni al povero. Lo faresti?
- Credo di no.
- Per ora non credo di chiedertelo, neppure lo farò per amore dell'umanità. Ti dò il pane solo perché sei bella. Una delle più belle donne che io abbia visto. Perché non ti vendi? Non saresti costretta...il telefono! Rispondi tu? Ti posso dare solo un pezzo di pane...stantio...non ho altro.
- Grazie. Pregherò per la tua famiglia.
- Non credo più. Dio dov'é? Tu lo sai? Penso che abbandonerò la chiesa...abbandonerò questa città. Me ne andrò lontano. Comincerò una nuova vita. Dio è morto. E' ora di mettere un poco di ordine in questa vita.
- Dio non è morto. Io non ho perso la speranza e la fiducia in Dio. L'unico che ci aiuta è lui.
- Oggi ti ho aiutata io.
- La gente va in chiesa più del solito.
- Non venirmi a dire che questa miseria è il regalo di Dio alla nostra nazione per farci ritornare alla fede...Chi è al telefono?
- Nostro figlio dagli USA.
- Desidero rivederti ancora.
- Cosa vuoi Marco?
- State bene...ho visto scene terribili in televisione.
- Stiamo bene.
- Perché non venite da me Siete forse innamorati della vostra città?
- E' stupido essere innamorati delle cose. Non è questo.
- Aspettatevi l'inferno.
- Non ho ancora idea della resa finale.
lavoro/potere/ribellione
- Se vuoi questo lavoro devi venire a letto con me.
- Non sei il mio tipo...a dire il vero non sono disposta a vendermi, neppure per un lavoro.
- Se vuoi sopravvivere lo dovrai fare. Sei una perdente.
- Questo è tutto da vedere. Non possedete il potere divino.
- Ce lo siamo presi. Senza il nostro beneplacito siete niente. Siete dei morti.
- Questa non è democrazia, neppure giustizia. Non viviamo più alle origini della storia. Oggi abbiamo coscienza della nostra situazione, abbiamo coscienza delle ingiustizie. Sappiamo cosa significa vivere e come dobbiamo vivere. Prima o poi pagherete.
- Chi ce la farà pagare? Dio? Ma veniamo alle cose pratiche. Vuoi questo lavoro? Sei bella, sfrutta la tua bellezza. In questo mondo, la bellezza, ha un considerevole valore.
- Non sono in vendita.
- Ti ripeto...sei molto bella, possiedi anche una notevole intelligenza, un poco in là con gli anni, ma sempre bella. Ma non sei disposta a venire a letto con me. Dovresti essere rieducata. Ti rimanderò a scuola. Sai devi essere continuamente aggiornata se vuoi competere.
- Credi in dio? Tu credi in Dio?
- Non esiste un Dio da impietosire, da prendere in giro cercando una giustificazione o somministrandogli menzogne...così non si fa altro che accrescere la ricchezza degli psicanalisti. Ti immagini? Un super-io che si accresce, continuamente, come un mostro che vuole privarti della libertà, che vuole controllarti ed uno psicanalista che cerca di stanarlo per ucciderlo o incatenarlo.
- La povertà è un mostro maggiore.
- Neppure tu sei una credente.
- Forse, ma continuerò la mia ricerca di libertà. Continuerò a scavare, prima di una scelta, prima di morire, per ritrovare le radici della verità.
- La sola verità è il denaro. Il solo dio è il denaro. Se ci credi, se lo possiedi...tieni la tua vita tra le mani. Saresti padrona. Saresti libera di ottenere e fare quello che vuoi.
- Quanti posseggono il dio denaro? E' per tutti?
- Non tutti sono i prescelti.
- Cosa dovrei fare?
- Venire a letto con me.
- Tu sei pazzo!
- Non sai quello che stai perdendo. Le occasioni capitano una sola volta nella vita.
- E tu saresti la mia occasione?
- Ti sto offrendo più di quello che vali.
- Che ne sai tu?
- Quello che nessuno può ignorare...gli anni passano per tutti, diverrai vecchia, la tua bellezza diverrà bruttezza. Non ci sarà chirurgo estetico capace di restituirtela. Avere ricchezza, invece, non invecchia.
- Anche tu morirai.
emigrare
Andarcene? Dove? Le nazioni ricche hanno innalzate alte mura. Gli eserciti vigilano alle frontiere. Usano sofisticati sistemi di controllo. Nessuno può entrarci, salvo i miliardari. Il denaro apre tutte le porte. Se ti va male ti rimpatriano. Se ti va peggio ti rinchiudono nei campi di concentramento con l'accusa di essere terrorista, se ti va meglio ti fanno fuori.
- Papà, mamma...noi emigriamo. Non c'è più nessun lavoro, neppure quelli temporanei. Non c'è nessun avvenire. Abbiamo preso contatto con una organizzazione.
- Non voglio.
- Non c'è nessun avvenire in questo paese. Non si vede una fine. Quello che aumenta è soltanto la miseria, la violenza, le morti.
la moglie
Mi sento, e siamo, sempre più estranei. Stiamo ancora insieme soltanto perché non è ancora ora di starcene lontani. Fra noi non c'è più dialogo. Solo lunghi, pesanti interminabili silenzi che a volte terminano in violente liti. Della vita insieme non mi restano che piccoli ricordi sempre più avvelenati da mal sopiti rancori. Non ci unisce più neppure l'affetto per i figli.
La passione è svanita. Dubito possa rinascere. Dobbiamo rassegnarci ormai. Prendere atto che il nostro matrimonio è stato un fallimento, non importa per colpa di chi. Qualcosa ha spezzato l'incantesimo. Perché continuare a restare insieme? Non è meglio, non è meno stressante, per entrambi, separarci?
Separarci anche da questa città.
la nuova città/dio?
Un monastero. Uno cattolico. Questa la mia nuova città, il mio rifugio. Dalla mia camera posso abbracciare con uno sguardo l'intera città dell'uomo. La conosco bene. Conosco quello che ho lasciato. Sono sola, è vero. Non ho niente. Neppure un marito, un amante. Ho imparato a combattere il desiderio dell'abbraccio pregando. Ed il desiderio si è affievolito sempre di più. E' scomparso. So che avevano ragione gli asceti. Dopo un poco di tempo non si ha più bisogno degli uomini. Si vive per l'idea di Dio. Si vive per un Dio che si materializza nella trasformazione del pane e del vino in carne e sangue. Mi godo delle estasi orgasmiche con Dio. Al solo pensarci rabbrividisco...al solo pensarci arrivo alle soglie dell'orgasmo fisico. Tutto l'universo è in me, grazie a Dio, con Dio.
attentati/rivolta
- Gli emigranti stanno sommergendo la nostra nazione, sono disposti a lavorare per un tozzo di pane. Stanno scatenando una guerra tra i poveri. Ci rendono disoccupati. Molte famiglie non hanno più futuro. Gli unici felici sono i direttori delle aziende.
- Siete dei castrati, dei falliti. Maschi nella merda, sconfitti dalla vita, gelosi della fortuna e della ricchezza degli altri.
- Per essere un sociologo guazzi nella fogna...quanto ti rende scrivere queste puttanate? Quanto ti pagano?
- E di me che sono una donna cosa dici? Che sono una donna mancata perché avrei voluto essere uomo come mio padre? Le solite palle psicologiche! Io sono donna e sono ben felice di esserlo. Chiedilo ai tuoi compari militari....ha fatto appena in tempo a fuggire dal loro desiderio bavoso. Mi avrebbero stuprata.
- Cosa volete fare di me?
- Di chiedere un riscatto non se ne parla neppure...d'altra parte sei così invischiato, anima e corpo nel sistema, che sei incapace di ragionare da uomo, al di la dei meccanismi automatici che dirigono la storia...lasciarti libero per trovare giustificazioni sociologiche ai tiranni al potere, per liberarli dai sensi di colpa....ma credi davvero che abbiano ancora una coscienza umana? La sera, dopo essersi pagato l'amore, non fanno altro che contare i loro sporchi denari. Decidere dove investirli, come moltiplicarli senza rischiare nulla. A voler essere realisti non ci rimane altro che ucciderti.
- La loro ricchezza serve anche a voi.
- Neppure più le briciole lasciano cadere. Ucciderli tutti bisognerebbe...tutti.
- E voi sareste dei cristiani?
- E' questo il dubbio che ci attanaglia...un dubbio atroce...è ancora possibile essere cristiani in questa società di merda senza essere dichiarati degli esclusi? La sai tu la risposta?
- Dovreste amare i nemici.
- Quando i nemici sono delle persone, ma tu sei ancora una persona? Non sei neppure più una bestia. Sei soltanto un meccanismo ben oliato.
- Siete senza speranza.
- Dio non interviene nella storia dell'uomo. Dio si inchina al no dell'uomo. E nell'uomo è difficile avere speranza. Non è più l'umanità a guidarli, ma la logica economica. Si scannano per qualche soldo in più.
- E la divina provvidenza?
- La divina provvidenza è buona soltanto per gli animali.
perdizione/senza dio, senza uomo
- Sono tornata. Avevi ragione tu.
- Sapevo che saresti ritornata.
- Tu vuoi soltanto avermi.
- Non sei venuta per questo?
- La situazione è peggiorata. Sono sola. Non sapevo dove andare. I militari hanno preso il potere. I miei amici sono scomparsi.
- Arrestati?
- Penso siano stati uccisi...facevamo parte di un'organizzazione cattolica.
- Terroristi?
- Non abbiamo ucciso nessuno. Abbiamo fatto un rapimento, ma non volevamo ucciderlo. E' stata una disgrazia. ...gestivamo un giornale clandestino d'informazione. L'informazione è in mano al potere. E' la loro ancella. Dicono soltanto menzogne. Noi vogliamo svelare la realtà. E' giusto che tutti prendano coscienza che la mancanza di diritti condanna milioni di persone alla miseria. E' ora che anche i benpensanti si scandalizzino.
- Più pericolosi dei terroristi.
- Anche tu pensi che i terroristi siano dei falliti che si credevano uomini, ed invece sono merda?
- No.
- Hai paura allora?
- No. Non posso avere paura,non più. Non ho null'altro da perdere che la mia vita. Anch'io posso considerarmi solo. I miei figli sono emigrati chissà dove. Non so più nulla di loro. Forse sono vivi, forse sono morti...mia moglie non è più una donna. Va di chiesa in chiesa a chiedere se li hanno visti.
- Allora posso rimanere?
- Entra. Stiamo festeggiando l’inizio dell’anno nuovo. Coppie d’amici ballano annoiate. Non s’accorgono neppure della tua presenza. La televisione era accesa. Arrivava dallo schermo l'invito a risollevare i destini della nazione a spendere. La moda arrivava in chiave di convincimento. Eppure il vestire non è la mia principale preoccupazione. Io voglio spogliarti, lasciarmi spogliare da te. Approfittarmene.
- Posso andare in bagno? Mi chiedi. Così sono impresentabile, non faccio certo bella figura. Questa sera voglio festeggiare…indosserò qualcosa di rosso.
-Tu stai bene anche così, qualsiasi abito su te è un bell’abito.
il bagno
Nella stanza da bagno elegante e luminosa, uno specchio a tutta parete, riflette il tuo corpo. Per il resto, il bagno, è riempito, con elegante noncuranza, di oggetti che fa della mia famiglia proprietaria borghese dai gusti raffinati.
Le finestre sono schermate da pesanti tendaggi che confondono giorno e notte. Accendi alcune delle piccole candele profumate sparse qua e la. Mentre l'acqua riempie la vasca ti spogli. Ti guardò allo specchio.
Sei nuda. Ti guardò a lungo. Sei come t’ immaginavo: belle labbra, due piccoli seni dalla forma particolare e dall'aureola scura d'un perfetto tondo...
- Hai due splendidi seni.
Diventi rossa, ma i tuoi occhi seguono nello specchio i giochi della seduzione. Mi sento catturato da una ragnatela impalpabile di pensieri, di sogni fantastici d'erotismo non più trattenuto. Cogliendo dallo specchio tutte le sfumature psicologiche, la tempesta dell'anima, la tempesta ormonale del corpo di lui, ormai nudo. Tra innocenza e perversione si riprese il diritto di vivere la passione. Non era venuta da lui per questo?
- Nuda sei irresistibile...sembri un angelo venuto a riportarmi nel paradiso perduto. Ho desiderio d'amore. Disse.
- Il desiderio d'amore, il sesso deve essere reciproco. Rispose.
- Non sei una schiava, una prigioniera. Non comprerò mai catene per legarti a me. Sei libera 'amarmi e di lasciarti amare.
- Sei legalmente sposato. Non sei più innamorato?
- Innamorato? Sono adulto...le voglio bene, nulla più.
- Siamo immorali.
- L'immoralità è soltanto l'uso del denaro per comprare la merce umana e la vita.
- E' assurdo.
- Cos'è assurdo?
- Che questa esperienza sia destinata al fallimento.
- Non è un rapporto senza speranza. Non combatti forse per cambiare le cose? Hai in te una straordinaria voglia di vivere.
Uscì. Ritornò poco dopo con una bottiglia di champagne e due bicchieri. Li appoggiò sul bordo della vasca, riempì. Porse il calice alla donna. Bevvero.
- I sentimenti, disse uscendo, possono svanire, le parole non contano niente, ma i flash dentro la memoria rimarranno sempre.
Il profumo delle candele e delle essenze impregnavano l'aria, eliminavano dalla memoria le tossine dei ricordi.
Esci dalla vasca. Ti rivesti. Mi raggiungi nella camera da letto. Ci guardiamo senza affanno, poi chiudiamo gli occhi. Complice lo champagne bevuto, complice la curiosità suscitata dalla tua affermazione "qualcosa di rosso lo porto" ho desiderio di farti mia, di fare l'amore con te. Ricerco il momento, che ci ritroviamo soli...
- Il reggicalze? Di rosso...Ti chiedo.
- Non il reggicalze, il reggiseno. Mi rispondi.
- Dai, solleva la maglietta...
- Non certo al primo che incontro.
Ti attiro a me dolcemente, ti convinco:
- Non ti farò nulla.
Inizio a cullarti dolcemente. Mi assecondi. Le nostre mani si cercano.
- Vieni.
Nuda sino alla cintola, distesa sul letto, ti carezzo lievemente. Mi lasci fare ed a tua volta mi contraccambi. Il desiderio di baciarci profondamente ci assale entrambi, ma è soltanto uno sfiorarsi delle bocche.
- Cosa vuoi da me?
Cosa voglio da te? Una nuova donna? Cos'è che mi trattiene da un addio definitivo a mia moglie? Il fatto di avere i piedi per terra? La responsabilità o qualcosa d'altro? Troppe domande alle quali sarebbe inutile rispondere. Il solo modo per combatterle è il non porsele. Voglio ignorare la tua domanda:" cosa vuoi da me?". Continuo ad accarezzarti per memorizzarti, come se fosse l'unica possibilità a mia disposizione con te.
Nonostante i movimenti dei nostri corpo accennino al desiderio dell'unione, rispettiamo entrambi il tacito accordo di non arrivare all'amplesso.
Uno strano concetto etico e morale, nella complicità di noi due, la tua mano che scorre sulla stoffa dei miei vestiti a sentire e accarezzare il mio intimo eccitamento; la mia mano che ti carezzava ogni centimetro di pelle dalla cintola in su.
- Non voglio diventi una cosa banale. Mi dici.
La luna illumina la camera. Mi fermo un attimo dal carezzarti e dall'abbracciarti, per guardarti.
- Mi sento osservata. Mi sussurri attirandomi tra le tue braccia.
- Sei bella, mi piacerebbe vederti nuda.
- Grazie.
- Stupida.
Cerchi l'intreccio della mia mano, un simbolo d'amore, tentenno un attimo cercando di decifrarne il tuo significato, poi ti lascio fare.
Le tue mani scorrono ora la pelle del mio torace.
- Sei pericoloso. Mormori. Ma forse già siamo entrambi caduti nella trappola della vita.
Il mattino ci coglie ancora svegli ed abbracciati. A malincuore ci lasciamo,non ci diamo neppure un appuntamento. Sappiamo che ci saremmo ritrovati.
- Rimani ancora due minuti. Ti chiedo.
- Non ho problemi. Mi rispondi. Non c'è nessuno che mi aspetta a casa.
E' la seconda volta che ricevo l'identica risposta. La donna con la quale avevo vissuto una storia clandestina, una single di trent'anni, una single sbagliata, diceva di esserlo per scelta, ma lo avrebbe voluto per sempre, mi aveva detto la stessa identica frase.
Anche in questi giorni mi telefona per fissare un incontro nel letto di casa sua, "solo per fare sesso, dice, senza impegni."
"Cosa vuoi da me? " La domanda rimasta nell'aria senza risposta, mi risuona continuamente nella testa mentre ritorno a casa. "Cosa voglio?" Una domanda stupida...voglio averti, voglio fare l'amore con te, ovvio. Perché mi sono trattenuto? Perché ho voluto aggirare le tue difese per conoscerti?
Concentrandomi sul tuo volto, la tua pelle, sui tuoi piccoli seni, il capezzolo, mi lascio preda del sonno.
i fini
- Cosa volete.
- La morte dello stato. Campagne d'arruolamento.
- E' ora di smettere di rompere auto e vetrine. Non serve a nulla.
- Vero...possiamo, dovremmo colpire cose e persone di questa ragnatela multinazionale di dominio.
- Vi prenderanno.
- Siamo una organizzazione leggera. Comunichiamo via internet. Nascondiamo comunicazioni criptate dietro le immagini. Difficile prenderci.
Il rapporto tra potere e denaro, tra ricchezza e politica sono una costante di tutti i tempi e di tutti i sistemi politici. Né la rivoluzione francese, né la rivoluzione russa ha potuto farci nulla. Il solo risultato raggiunto è stato l'estromissione della religione dal potere. La religione è solo un affare personale, non deve interferire nelle ragioni economico e politiche.
Il popolo ormai non esiste più. Ogni resistenza è stata spazzata via. Le organizzazioni internazionali sono ritornate. Reinvestono nel loro porcile. Ormai siamo tutti dei robot educati...non ci ribelliamo, ci contentiamo di poco. La morte, la morte dei nostri figli, sono ancora nostri i figli?, ci lascia indifferenti. E loro, i nuovi padroni, i vecchi padroni, sono contenti. Non hanno mai avuto operai così efficienti, operai che si contentano di poco. Intanto accumulano, investono in nuove tecnologie, in nuove armi...studiano nuove economie, nuove manovre di dominio...chissà quale sarà il prossimo popolo predestinato ad essere la vittima da sacrificare al dio denaro.
E dopo? Dopo che hanno il dominio del pianeta? Domande inutili. Nessuno degli attuali attori sarà ancora vivo, dopo.
I cimiteri sono pieni. La morte ha voluto anche loro due. Ha voluto renderli inseparabili come non aveva fatto la vita. Ma è vivere per morire così?
@a+a 09/08/2002
domenica 28 settembre 2003
ooooooooo
Come é bello leggere ciò che scrivi! Riesci ad aprire l'anima senza censure né paure… ti invidio.
Come fai ? Io invece, in questi ultimi tempi ne ho tante...di tutte e due...
Non sei lontano dai miei pensieri...anzi...sei fin troppo presente, ma non ho la tua capacità di sognare; la tua capacità di estraniare la vita reale per vivere un sogno… l'ho fatto...é vero (vorrei poterlo vivere ancora)… ci sono stati momenti in cui tutto mi sembrava possibile, anche con i limiti che la realtà ci imponeva.
Non sono questi limiti che rovinano...non c'entra niente la tua famiglia, ma quello che é la storia in se.
Io ti ho detto che conosco cosa vuol dire vivere un part-time, non contesto quello ma...
non voglio assolutamente ritrovarmi a vivere appuntamenti frettolosi che servono solo... per una sveltina????????!!!!!!!!!! No grazie.
Il tuo desiderio di me...mi impedisce di desiderare...é dominante, é soffocante, é come una morsa
" più stringi, più mi dissolvo"... te lo avevo detto, scritto, fatto capire.
Negli ultimi scritti domina solo questo "...ti desidero...ti voglio...il mio corpo vuole te..."
e"...ti amo..." detto, ridetto, ripetuto, come un'ossessione… detto cosi tante volte che mi chiedo quale significato gli dai.
lo so che per te é l'unico modo di definire l'insieme dei sentimenti e emozioni che ti scoppiano dentro, ma queste poche frasi o parole non mi aiutano ad aprirmi...
é come se tu componessi il numero di una combinazione per aprire una cassaforte...ma su dieci numeri ne dimentichi sette...non si apre.
Ci sono tante cose che non sai di me, che non mi dai modo di raccontarti...e che io non ti racconto
perché per te vado bene cosi...e perché anche io a volte non vedo motivo di farlo...o non é il momento... o non lo ritengo opportuno...o…tu ti interessi " giustamente " ad altro...a quello che senti tu, al tuo sentimento, al tuo amore, alla tua sofferenza… già...la sofferenza....anche questa domina....anche nelle poesie.
Per me l'amore deve essere gioia...! pur nei problemi della quotidianità...ma gioia...!!!!!!
Capisco che come lo stai vivendo tu, in questo periodo , con me cosi...lontana...( come dici tu )
non é divertente e capisco anche quando dici che, le poesie sono un libero pensiero sono l'espressione della mente che vola e scopre nuovi spazi e che non mi devo preoccupare, che tu non stai male, ma...io mi preoccupo, io sto male e la mia sensibilità mi fa stare peggio.
Mi sento in colpa per aver scatenato in te queste emozioni e nello stesso momento orgogliosa
di averti dato la possibilità di scoprirle...anche io le vorrei rivivere ma...non come un'amante…
io non voglio essere un' amante…non voglio un amante e non voglio neanche te come un Adamo.
...ricordi Lilith... me l'hai fatta conoscere tu…anche lei non voleva...e non é stata voluta...
Anche questo é uno sfogo…anche queste sono parole che sono uscite dalle dita in un momento di dolore.
Anche questo é un modo di parlare e conoscere e farmi conoscere…e posso sempre ritrattare…
Visto quante cose si possono dire senza dire ti amo ?
@...+a
domenica 28 settembre
L'ho letto ed anche riflettuto...e vi trovo la conferma di tutti i pensieri che già ti ho scritto e di situazioni delle quali abbiamo già parlato.
Ci sono tante cose che non sai di me, che non mi dai modo di raccontarti...e che io non ti racconto
perché per te vado bene cosi...e perché anche io a volte non vedo motivo di farlo...o non é il momento... o non lo ritengo opportuno...o…
Io sono stato e sono sempre nell'attesa che tu abbia il desiderio, la forza di parlarmi di te, di raccontarti… è la parte che più mi manca di te...la A nascosta...
Non ti ho forse anche scritto che è inutile raccontarmi le cose che si dicono a tutti?
Tuttavia non potevo e non ho voluto insistere per rispetto...
Avrei percepito il raccontarmi di te come dimostrazione di fiducia e di amore, come possibilità di conoscere la tua anima...non ho pregiudizi, non sono un confessore, non devo perdonare o giustificare un passato...e non è affatto vero che mi vai bene così...io non ti devo cambiare...sei tu che cambi se lo ritieni opportuno in una crescita a due...il fatto di andare bene così non è altro, per me che una questione di rispetto e di libertà...per questo ben vengano gli sfoghi e le discussioni...
tu ti interessi " giustamente " ad altro...a quello che senti tu, al tuo sentimento, al tuo amore, alla tua sofferenza… già...la sofferenza...anche questa domina...anche nelle poesie.
Se ti riferisci al sesso può essere in parte vero...l'abbandono dei corpi, la possibilità della carezza è ciò che supplisce la mancanza della comunicazione...sapere, capire dal corpo l'affinità delle anime che si vogliono bene.
La sofferenza
La mia più grande sofferenza è la tua sofferenza ed anche l'impossibilità, già da te decisa sin dall'inizio per motivi del tutto accettabili e condivisibili, di non essere part time, di poter vivere sino in fondo l'amore reciproco.
anche io le vorrei rivivere ma...non come un'amante…io non voglio essere un' amante…non voglio un amante e non voglio neanche te come un Adamo.
...ricordi Lilith... me l'hai fatta conoscere tu…anche lei non voleva...e non é stata voluta...
Quindi non avevo nessuna possibilità se non quella di rifugiarmi nel sogno.
La mia "libertà" vale un milione e mezzo al mese e la rinuncia alla casa... la mia libertà è la figlia grande che mi segue e facilmente tanto dolore, com'è normale.
In tutto questo io davvero ho pensato di non offrirti un part time, ma non ne ho avuto possibilità alcuna...non voglio neanche te come Adamo...me l'hai detto sin dall'inizio...e la risposta era in una poesia: eppure questo uomo ti ama.
In questa situazione l'evoluzione è stata quella che tu chiami un sogno e che per me è stata ed è l'unica possibilità per poterti amare nel modo per te possibile: accettare il tuo sogno, accettare i momenti che censura e paura ti permettevano d'avvicinarti a me.
E' vero che ti amo e la parola ti amo purtroppo non si traduce con altre parole ed il suo solo significato è ti amo...voglio vederti felice, voglio che tu sia felice e l'amore era pura conoscenza fisica e spirituale...non più possesso, non più sesso.
Tu non hai letto le poesie in successione, non ne hai capito il percorso logico di sottofondo...facilmente ti sei lasciata cullare dalle parole d'amore ( purtroppo parlano davvero d'amore perché davvero ti amo) d'un amore che mentre cerca di morire per l'impossibilità di vivere, s'accresce. D'un amore bambino che sa che deve morire e non vuole, che sa d'essere eterno.
Un amore che doveva rispettare la tua sensibilità, la tua dignità, le tue scelte cercando allo stesso tempo la sua sopravvivenza. Questo è il significato della parola "mi manchi".
Mi manca la tua tenerezza...la carezza, il sorriso, la mano...mi manca tutto di te...Ecco il perché del desiderio di averti nuda tra le braccia...anche questo te l'avevo spiegato tra le righe: non c'è niente di più tenero che l'abbandono indifeso di un corpo nudo in un altro corpo nudo. Il sesso non solo come piacere, ma come presenza, come tenerezza...come incontro, come esserci.
Da mesi, lei, ha detto a sua madre che siamo insieme solo per i figli...siamo su pianeti diversi e distanti, non c'è nessuna fiducia, nessuna tenerezza...ma non importa.
Io vivo da mesi l'astinenza, con lei da tre o quattro e siamo sempre più lontani, con te lo sai...eppure non è questa la pulsione che mi spinge a cercare il tuo corpo nudo...
anche se è vero che mi manca il vederlo, l'accarezzarlo...solitamente i cani bastonati dalla negazione poco a poco si abituano a non desiderare...ma in questo caso il desiderio superava il corpo, il desiderio è desiderio di te.
Non ti posso avere, lo so, e neppure vorrei averti come possesso...odio possedere, schiavizzare...odio qualsiasi forma di violenza... per questo era bello, dolce amarti in libertà rispettando i tuoi tempi, i tuoi limiti, i tuoi problemi.
Ed è anche vero che in questa situazione vive la paura di perderti...ecco perché ti dico ti amo.
Ora credo che dovrò tacere...non voglio sia una ossessione.
ciao.
Sono stato nella gioia questa mattina per l'abbraccio ed il bacio sfiorato.
t.v.b.
a+a
Questo era invece il messaggio che avevo scritto prima di leggere il tuo scritto...
Buon giorno a te che amo...come stai?
Qualsiasi cosa tu dica, io vorrei essere li tra le tue braccia e se non insisto per vincere la tua riluttanza è perché non voglio il tuo odio, né voglio preoccuparti.
Mi rassegno a restare in questo luogo di mondo quando invece vorrei essere con te.
Ti bacio con l'anima.
Avverto con dolore che tu vuoi prendere l'abitudine di vivere lontano da me che faccio di tutto per impedirtelo e dal mio amore per te che invece sa di non potersi abituare senza di te.
Il mondo cade a pezzi e non mi interessa... cosa vuoi che me ne importi di fronte al desiderio così forte che ho di vederti e dalla gioia che tu potresti darmi solo se ti donassi.
Vieni, lasciami entrare in te e sia quel che sia.
@a+a
domenica 28 settembre
Nonostante l'abbraccio, lo sfiorarsi delle bocche, la gioia di questa mattina, le tue parole mi impongono di non scriverti più con l'ossessione della presenza...quindi salvo tua richiesta non ti scriverò più tutti i giorni.
Come avrai notato, non ti scrivevo più in poesia, ma direttamente e solo a te.
Proposte d'incontro ne ho ricevute, le ho soltanto rifiutate oppure ho fatto l'ingenuo, il tonto per non capire e per non dar loro un inizio... del sesso ne posso fare benissimo a meno e contento di questa forza, perché desideravo e desidero solo te...il concetto di desiderio te l'ho spiegato nella lettera di questa mattina.
Ti amo, ti desidero le parole ripetitive che dicono tutto e nulla ma che non hanno sostituti...complicità ti avevo detto, ti voglio bene...la realtà della parola è ancora nella prima frase che ti ho detta: vorrei vederti felice ed invidio chi riuscirà a farti felice. So che non posso essere io, e sapevo però anche che l'unione tra due persone non poteva né doveva essere soltanto quella prevista dalle leggi e codificata... ho percorso quella strada in mancanza di alternative, ma è la strada che ha provocato in te la risposta di ieri sera...
non importa e non fartene alcun problema... ignora il mio volerti bene...sono adulto e sapevo tutto in anticipo...insegnami ad amarti, ti avevo chiesto...non darmi un ruolo...m'avevi risposto...ed ho rinunciato ad essere e ad importi un qualsiasi ruolo, pur nel terrore del tuo allontanarti... ma è perché ti voglio bene che non mi sono opposto e so che per un istante l'avrei potuto fare.
Sii serena e libera nelle tue decisioni...io ci sono, ma solo quando lo vorrai.
Il mio amarti ti accompagna e ti accompagnerà in modo silenzioso...l'importante per me è solo che tu sia davvero serena e che stai bene...il resto non conta nulla.
Ed ancora ti ribadisco quanto mi manchi e mi sia mancato il raccontarmi di te.
Ciao
@a+a
scusami
domenica 28 settembre 2003
Avrei ancora un universo da dirti, di pensieri... nascono in successione continua...mi parlano di noi, dell'esserci, del come esserci, del come siamo stati e del perché ed insistono perché anche tu sappia...
E' fuori discussione che entrambi ci amiamo... e ci viviamo seguendo realtà e "esigenze etiche o morali o esistenziali diverse.
Tu hai accettato di essere il mio sogno perché nel sogno tutto è possibile, tutto è senza regole, non c'è né bene né male...io ho accettato il tuo essere mio sogno come unica alternativa possibile di starti accanto, d'amarti, di viverti... non avresti accettato altro ruolo...tutto è contro i tuoi principi.
Sono sempre stato cosciente che non esiste differenza tra sogno e realtà ed ho accettato di viverti non affidandoti alcun ruolo se non il desiderio della presenza, dell'esserci, anche non fisicamente, ma nel volerci bene.
Ho accettato così come ancora accetto di andare oltre ogni regola, concetto... conoscendone ogni conseguenza...io, te lo detto, con te avrei fatto anche solo sesso e consideralo solo tale se non accetti che ci sia anche un amore troppo profondo ed esigente...se hai paura ad amarmi.
Non te ne voglio né te ne vorrò mai, per questa tua scelta. Tuttavia, a me permettimi d'amarti...non riuscirei a fare sesso senza, se ancora dovesse accadere.
Peccato che tu lo abbia percepito come una ossessione, come sofferenza quando per me è gioia, attesa, gioia nella possibilità di poterti amare tutti i giorni e di potertelo esprimere anche solo a parole. Avevo paura di questo...così come ancora ho paura di perderti.
Come te ne sei accorta non ho problemi ad amare a distanza, anche in assenza di presenza, non ho paura del tempo, ma del silenzio...perché lo voglio e lo voglio perché sei importante, perché sei tu...non riuscirei a restare indifferente, come infatti non sono riuscito ad esserlo, avendo percepito che la distanza, la separazione che mettevi tra noi è una fuga, è un fuggire dal fatto che mi ami.
Presunzione? Forse si. Comunque lo penso e come vedi al di la del cercare di trattenerti non ti ho dato ruoli né fatto cose impossibili, mi sono impedito ogni azione, ogni richiesta...sono solo rimasto nell'attesa di te, parlandoti di quello che sentivo, senza paura e senza pietà.
Sono contento in tutto questo d'aver provocato la tua reazione...finalmente mi parli...
Il titolo dell'ultima raccolta di poesie era "ti parlo di noi" di quella già pronta (alcune poesie te le ho date questa mattina) è "rispondimi".
Non offenderti di quanto ti scrivo...in poche parole io ero pronto a separarmi per vivere con te, in poche parole non ho mai voluto obbligarti a nulla e mi bastava la gioia di poterti dire ti amo e sentirmi dire lo stesso in qualsiasi modo, anche mediante il solo sesso...in poche parole ti voglio bene e voler bene significa solo voler bene senza aspettarsi nulla in cambio e senza obbligare a nulla desiderando solo la gioia dell'altro...e qui devo confessarti il mio egoismo: desideravo che anche tu mi dicessi ti amo con il coraggio della parola e non solo dei gesti...non me ne sarei mai approfittato, lo sai, mai avrei invaso la tua vita reale senza che tu mi accompagnassi per mano, senza la tua accettazione.
Forse non ho ancora imparato ad amare, ad amarti.
Scusami.
a+a
sera
domenica 28 settembre 2003
Ti ho pensato tanto e ti ho anche scritto, ma a mano... adesso non posso ricopiare (…)
...........................................
Solo per un saluto e se stessi meglio...un abbraccio.
Buonanotte.
lunedì 29 settembre 2003
a freddo
Riesci ad aprire l'anima senza censure né paure... ti invidio. Come fai? Io invece, in questi ultimi tempi ne ho tante...di tutte e due...ma non ho la tua capacità di sognare,
la tua capacità di estraniare la vita reale per vivere un sogno.
...Anche io le vorrei rivivere, ma...non come un'amante, io non voglio essere un' amante. Non voglio un amante.
e non voglio neanche te come un Adamo.
...Il tuo desiderio di me...mi impedisce di desiderare ...
é dominante
é soffocante
é come una morsa...
...ci sono tante cose che non sai di me...
Io sto male, e la mia sensibilità mi fa stare peggio.
mi sento in colpa per aver scatenato in te queste emozioni
e nello stesso momento orgogliosa...
...in un momento di dolore
anche questo é un modo di parlare e conoscere
e farmi conoscere...e posso sempre ritrattare...
visto quante cose si possono dire senza dire ti amo?
Io in questo sogno non ho messo nessun divieto, non mi sono nascosto né mi nascondo. Ti svelo ogni dettaglio, ne accetto tutti i rischi, tutte le conseguenze: gioia e dolore, presenza e distacco, inizio e fine...ma non volevo esserti una ossessione...solo darti la sicurezza della presenza ad ogni tuo ritorno, la sicurezza nella tua solitudine di essere comunque amata e stimata.
Tu hai paura... è questo che io penso...in fondo, di là del desiderio di vivere con un uomo tutto questo che già sapevi e che questo sogno ha ravvivato, sembra che tu abbia paura d'amare ( forse è solo una mia impressione e sbagliata)...io, no... pur sapendo del tuo no ad avermi come uomo ti ho amata e ti amo e non ho temuto neppure la morte che sapevo, ti ho amata e ti amo pur sapendo dell'inutilità d'un amore senza futuro ...e non ne sono pentito o infelice, solo triste e vuoto, ma felice e fiero.
Non so le tue esperienze di vita, tu mai le hai volute raccontare...ma ho avuto l'impressione, dalle poche cose che posso sapere, che le tue scelte siano state scelte di difesa ...le persone che sceglievi sono sempre state lontane...
io invece mi sento troppo legata a quello che " devo " fare, non posso nemmeno desiderare perché... non mi sento libera di ... non solo di sognare, ma anche di vivere?
Quando mi hai permesso d'entrare in casa ho capito il tuo grande amore ed hai fatto di me l'uomo più felice del mondo...per questo anche se mai mi hai detto ti amo, sapevo che m'amavi e lo sapevo, di là d'ogni altra supposizione, perché tu mai ti saresti data senza amare, non con le tue idee...
pensavo che avresti superato la barriera della paura a parlare e che ti saresti rivelata anche nella parola...problemi e desideri...ostacoli e libertà...
Rispetto la tua sensazione o la realtà di considerarti e di non volerlo essere un"amante". Non era questo un ruolo che io avevo e che tu avevi...il solo ruolo era di essere persone che esistevano, vivevano, si stimavano e si volevano bene d'un bene totale.
Di la del fatto che si possa o no, noi, vivere insieme come coppia legale...di la del fatto della spiacevole sensazione d'amanti la realtà è che siamo due persone che prima di tutto e davanti a tutto si amano...
Tu sei libera... io comunque continuerò a sognare.
a+a
l’agonia
buco nero
30/09/2003 (non spedita)
Ti scrivo, ma rimane a me… tu non riceverai queste lettere, non ora.
Non volevo più scrivere, il vuoto è entrato in me, dopo che hai frustrata la speranza e l’amore accusandoli di nullità e ossessione, e con lui l’incapacità di fare poesia.
Come posso ancora parlarti d’amore se tu lo ascolti e l’accogli come privazione? Come, se tu non hai capito che ti sono stato accanto nei modi che volevi, senza importi nulla? Con coscienza, volontà è libertà io volevo che fossimo vicini e complici.
Come può ancora la poesia esplorare la logica della vita alla ricerca della verità?
Solo perché è la legge che sporca la parola amanti, di merda, volerci bene è sporco?
Io accetto la tua esigenza, non la legge.
Ti sono stato sogno, reale, ci sono ancora, anche se più disilluso che mai…non mi sono protetto né nascosto… perché tu non fossi infelice…ora che tu mi sveli d’aver bisogno di ritrovare te stessa, capisco d’esserci riuscito…ora uscirai da te stessa per ritrovare te stessa…non importa se io non ci sarò.
Ma non voglio morire, non sono ancora tra i morti, ancora vivo il tuo amore, ancora ascolto ribollire i miei sensi al ritmo delle tue parole o per la semplice tua presenza, al ricordarti, al renderti presente e viva dentro me.
Ti sento ...e sento il nostro amore scorrere sul fiume della vita accompagnandoci in questo viaggio senza un futuro.
Ti amo nonostante tu mi sia lontana… ancora tu mi sei vicina, ma non ti aspetto, non più.
Ho cessato di sperare.
L’incapacità di superare le barriere etico-culturali-morali ti hanno impedito di cogliere il mio modo di essere, la mia possibilità d’amarti di là d’ogni ruolo e possesso.
La legge!
La tua incapacità di sognare nel frattempo che si vive realmente, ha distrutto l’attesa, la speranza, la capacità d’amarti a distanza…chissà… forse hai ragione tu… perlomeno per le tue necessità.
Questa sera è la tua ultima occasione per farmi capire…questa sera, se tu lo vuoi, puoi incontrarmi per una parola, un bacio, un abbraccio… ancora, questa sera, aspetto lo scritto che mi hai promesso…dopo di ché, per un mese, taglierò ogni comunicazione nella convinzione che ti serva per realizzare la fuga…sii davvero felice…… basta un tuo cenno, una tua richiesta d’aiuto per rendermi vivo.
Non preoccuparti per me…facilmente accetterò, in seguito, di visitare quei universi che per te avevo rifiutati.
Ora però non devo trovare quello che avevo trovato, ora devo soltanto fingere.
Ciao.
martedì 30 settembre 2003
si
lo so che é bello sentirci…
@a+…
martedì 30 settembre 2003
Cuore e mente hanno percepito giusto...sei una persona eccezionale...
Non so perché continui ad affermare che stai pagando...non c'è niente di irreparabile e le condanne, sulla terra, non sono definitive ed irreversibili.
Ciao.
a+a
Ho finito di stendere i panni lavati dalla lavatrice...ho lavato i piatti di due giorni...ho preso accordi con mia cognata per domani...sono andata a nanna ma...volevo augurarti la buonanotte !!!!!!!
eccomi qui.
bastardi dentro
- Evviva.
- Non ti aspettavo...stavo rileggendo le tue risposte quando mi sono arrivati i messaggi tuoi e di L… non ho resistito alla tentazione di salutarti.
- L.? me lo spedisci?
- Ho letto una parte delle poesie che mi hai inviato ,naturalmente non ti smentisci mai…,mi piacciono sempre e non mi stanco mai di leggerle.
Mi dispiace molt……….issimo che per tre settimane tu non ci sia,ma se questo significa arricchire la tua raccolta di poesie, allora ben venga …
ciao, a presto
@a.b.
La mia risposta: Grazie per l'augurio...e dell'incoraggiamento...ora non ne sto scrivendo, non ne voglio scrivere...
Ti allego l'ultima serie.. so che ti piaceranno...più delle altre. Ciao @a… Parla delle poesie di tre o quattro mesi fa.
- Meglio tardi che mai.
- Sai bene che non è un problema, le poesie era solo un modo per parlarti, persone esterne non possono capirle sino in fondo
- Cosa penserebbe se sapesse che le poesie variano a secondo dei nostri incontri o scontri ?
- Quello che pensano in tanti...che siamo fatti l'uno per l'altro
- Non ti intriga tutto questo?
- Credo ne sarebbe gelosa...perché vedrebbe realizzato quello che sogna… non lo credi? In questi giorni poi era giù di morale ed in vena di complimenti e di allusioni prese da me con le “pinze"
- Penso che sia una persona totale o" totalitaria " come la maggior parte delle donne...mi ci metto anche io qualche volta. In che senso "prese con le pinze"?
- Non dare avvio alla seduzione... preso con le pinze significa che mi rifiuto di andare oltre accettando le allusioni, non tramutare lo scherzo in occasione.
- Appena letto i tuoi messaggi avevo avuto l'intenzione di chiudere le nostre comunicazioni, avevo interpretato male il concetto di oppressione e volevo rimanere in silenzio...sono contento di non averlo fatto.
- Io ti avevo scritto che era bello sentirci... perché chiudere la comunicazione?
- Detto, ridetto, ripetuto...come un'ossessione…
- Solo una parola mia ti fa chiudere eeeeeeeeeeeeeeeeee......tutte le tue ripetizioni non fanno chiudere me.
- Davvero non avrei voluto essere un ossessione io che ti amo, io che adoro la libertà non potevo esserti una ossessione...sarei davvero rimasto in silenzio amandoti, ma in silenzio.
Io voglio vederti serena, felice, nella gioia non spaventata da una ossessione...se non c'è gioia anch'io ti direi no
- Sto ascoltando una bellissima musica ...peccato che non ci sia il sonoro...sono anche contenta di incontrarti in linea cosi ...in modo occasionale e non per forza o per abitudine.
In questi giorni trovare i tuoi messaggi é stata una gioia, anche se pieni di turbamento.
ma" dover "collegarmi tutte le sere non mi era possibile e diventava un qualcosa che mi stava stretto… ma se hai notato ....anche se di poche parole, anche io ti lasciavo qualcosa.
- Mi ci ero abituato bene, sai? Ora sono nel dubbio se scriverti tutti i giorni...se lasciare ancora libera l'anima di parlare o se devo metterle il bavaglio.
- L'importante non è tutti i giorni, l'importante è sapere che ci siamo e che se è necessario possiamo incontrarci in rete, in posta, al lavoro in qualsiasi posto.
- Anche alcun giorni fati ho detto che trovare posta ad orari non convenzionali mi piaceva...come lasciarli…sto crollando.....
- Quanti errori...pazienza hai capito...voglio dire che l'importante sono quelle parole io ci sono, ci sarò, voglio esserci... e crederci che quando vuoi puoi contattarmi senza problemi, anche solo per parlare o berci un caffè.
- Lo so…un abbraccio.
- Anche a te...questa sera sono il più contento.
- E poi quando sono qui fumo troppo.
- Però un bacio vero...ciao a presto
01/10/2003
sogno
Conoscerti dentro è stato un maremoto
così violento
che son cadute in frantumi inutili certezze
e se pur non ho scampo per mancanza d'approdo,
non vivo l'eutanasia.
Vive sempre la speranza, in me,
di giacere con gioia nella tua tenerezza
ed eterno è il sogno di vedere il tuo sorriso.
Se pur non è mai scontato che anche tu lo voglia
e se pur ancora lotto per non naufragare
di fronte all'impossibile
l'amarti in me non vuole spegnersi.
Resta vivo nella tempesta
aprendomi gli occhi, ad ogni istante di residua vita,
su te.
@
Sto scrivendo anche delle lettere, ma non so più se spedirtele o aspettare che perdano la loro emozione del momento.
Il sentimento di sottofondo già lo conosci.
Però questa volta non voglio parlare di questo che pur essendo noi è sempre troppo di me.
Io davvero desidero sentirti raccontare, udire il parlarmi di te.
Sai che non devi avere timori o pregiudizi, sai che non li uso contro di te per nessun motivo...
voglio solo conoscerti sempre più, amare la persona eccezionale che ho intravisto in te.
Non sarà perché nel passato hai commesso "errori?" che ora dici che la vita ti sta facendo pagare
che smonterà questa certezza.
Conosco il tuo sogno e so che non sono io... non te ne faccio una colpa... è la realtà.
Questo non mi impedisce, già te l'ho detto, di amarti e di sognare con te... chissà...
Anche se contrario a tutte le regole perverse che impediscono ogni amore al di fuori della coppia costituita, condannando la carne, rivestendola di peccato... che riveste le parole di sporcizia "amanti" e pensare che "amante di..." è una parola che esprime un concetto positivo...rispetto il tuo pensare sino in fondo...
E' vero, vorrei continuare a sedurti perché ti desidero, desidero la tua bellezza, desidero carezzare il dolore della tua bellezza per attenuarlo... anche se tu affermi sempre che non posso fare nulla per te.
Non essere nascosta, non con me... credo tu ormai mi conosca abbastanza per sapere che sono felice, orgoglioso quando mi parli di te o quando discuti con me di qualsiasi cosa, anche la più banale... quando mi mostri orgogliosa quello che hai fatto o quello che vuoi fare... non aver paura di farmi male se è questo che ti trattiene...
Come vedi in questa lettera non ti ho parlato d'amore... le lettere che parlano d'amore, come ti scrivevo all'inizio di questo scritto, sono indeciso se spedirtele o no.
Vedrò... magari te le darò più avanti... quando penserò che sei pronta per leggerle senza che...
ciao
a+a
@a
01/10/2003
E’ il mio primo giorno di venti giorni che non ci vedremo…e forse più neppure ci parleremo. Pretendere che accada l’occasione senza volerla, senza fare nulla per provocarla significa soltanto non volerla, renderla impossibile.
Il calcolo delle probabilità per vincere al gioco della fortuna…trovare l’ago nel pagliaio…sono infinitesimali.
E’ vero che potrebbe accadere, ma… la fortuna va aiutata.
E’ vero che è possibile amarsi a distanza, ma è anche vero che quando la distanza non è una distanza l’aspettare la casualità dell’incontro è un assurdo.
E’ vero che è possibile amare d’amore platonico… a te forse basta il parlarci a distanza, a me no, a me manca la tenerezza dei corpi nudi abbracciati... la dolcezza e l’ardire delle carezze, il bacio, la speranza dell’incontro…non necessariamente a fare sesso, ma distesi accanto, anche in silenzio.
Non ti forzerò, anche se dovesse finire, non farò nulla. Non posso fare altro che sia il tuo desiderio a volerci essere, la tua voglia di vedermi a chiamarmi…io ora ne sono impedito.
Credendo alla potenza del volersi bene delle nostre anime, un volersi bene che è naturale, ed è accettato e voluto…ma che va anche nutrito di comunicazione, di presenza, di tenerezza, ma credendo ancor più alle tue parole, resto in attesa e credo che un giorno accadrà.
Nelle poesie ti avevo scritto che persino Dio si è fatto carne per poter essere amato dall’uomo.
Se il mondo infatti è senza fede è perché non crede all’amore platonico ma non crede neppure all’incarnazione… l’uomo ha bisogno di tenerezza e la tenerezza appartiene solo ai corpi, ma non può essere rubata, né violata, né imposta, né venduta, né ottenuta da ricatti, solo liberamente donata per amore.
Ieri sera abbiamo parlato a lungo… più di me che di te…era da tempo che non ne avevamo l’occasione… abbiamo parlato di situazioni che non ti avevo detto per non farti sentire in colpa per responsabilità che non ti appartengono....come vedi non mi sono fatto illusioni che tu avresti mai accettato.
Devo ammettere che i momenti che siamo insieme sono sereno e contento e che, assurdamente, la tua lontananza mi ha ancora di più allontanato da lei.
Hai detto di tutto per convincermi a riflettere e a fare, salvare… in questo sei stata eccezionale e matura…ma non puoi farci nulla.
Vivo il periodo di vita di coppia nel quale l’altro è fastidioso anche come presenza.
Si lo so, la colpa non è mai di uno solo e forse è più mia che sua… lo so, si può sempre ricominciare…si può vivere non vivendo…si sa che tutto ciò che comincia avrà anche una fine…
Di te hai riconfermato il non volere costruire nulla sui cimiteri…che vivi un periodo nel quale anche i desideri, i sogni sono assopiti… che non vuoi sentirti in gabbia.
Mi hai detto della tua amica, della sua vita di sposa, della sua vitalità nel seguire nuove alternative di vita, della perdita della sua identità femminile per la rimozione dell’utero e della sua riscoperta nella carnalità d’un nuovo amore finito per l’incapacità del partner di concedere o seguire la sua donna nella salvaguardia dei precedenti legami ed affetti e che ora lotta gioiosa per una vittoria contro la morte suggerita dalle metastasi al seno…
Mi hai parlato della sauna con cromoterapia…suscitando il mio desiderio di viverla con te, subito da me represso.
Aspetto sempre che mi parli di te...
@a+a
02/10/2003
Ieri sera ho aspettato un segnale…ho aspettato che tu mi inviassi quanto avevi scritto…invano.
Pur nel rischio della perdita, ti aspetto. Pur nella malinconia del non vederti, abbracciarti, carezzarti …ti amo, con la gioia del conoscerti e del sapere che ci sei e che ci sarai.
Che sia vita, che sia morte la fine del viaggio non importa. Io non ti morirò, tu sarai sempre con me.
Io aspetto sempre che il tuo desiderio mi lasci un messaggio di seduzione.
So che non ne hai bisogno, neppure di me… non vorrei fosse un bisogno che è già dipendenza,
ma libero desiderio, libera scelta… è tutta qui la dolcezza, la tenerezza del volersi bene…
Amarti, poi, è un’altra cosa ancora… amarti viene dall’interno e desidera di più…vuole per te la gioia ed è disposto anche al sacrificio del volersi bene, ma come hai detto non esiste la bacchetta magica.
@a+a
giovedì 2 ottobre 2003 23.10
uf
Che effetto strano oggi... non pensavo fosse gia ottobre e che non ci saremmo visti.
Ero andata al lavoro con il motorino e...la gonna!
Prima volta da tanto tempo, che ho potuto mettere una gonnellina con le scarpe... frivolezze...
ciao !
Ti mando un abbraccio.
giovedì 2 ottobre 2003 23.12
Ciao...mi immagino… mi sarebbe piaciuto vederti…essere sedotto.
a
venerdì 3 ottobre 2003 0.16
abc
Non sono riuscita a leggere tutto quello che hai scritto perché faccio fatica a scorrere le pagine,
ma una cosa dovevo dirtela... io ieri non sono potuta esserci perché ero in Trentino…pensavo di avertelo detto.
Ti rinnovo la buonanotte…adesso vado a nanna perché domani lavoro.
Ciao, un abbraccio
03/10/2003 h.8.00 Oh Nella
Oggi la tristezza ha preso il sopravvento, ma per poco. Il mio pensiero ti rincorre per ritrovare la gioia d’esserci insieme nella speranza che anche tu lo vuoi, così ogni giorno attendo il tuo segnale.
Ti ho immaginata sulla moto…con la gonna…ed è stato un dolce e tenero segnale di presenza il ricordarsi che ti guardo dalla finestra… anche tu sapevi che mi preparavo per te e mi piaceva… ma questa volta mi sarei aspettato una risposta più diretta.
Sino a qualche giorno fa ti amavo, ti desideravo senza preoccuparmi di ciò che provocavo in te. Egoista esprimevo il mio desiderio di tenerezza e la mia passione…con gioia per la mia gioia e credendo di farti contenta… non pensavo che invece ti facevo star male.
Oggi non oso…la sola cosa che posso dirti è che ancora sei in me.
Per questo non vorrei più scriverti…non è che non sappia cosa dirti, ma sento che non posso più liberamente parlarti d’amore e di passione, di volerci bene e tenerezza, di possibilità d’incontro e lontananza, di fede e speranza e che quindi devo censurarmi…oh nella…come mi manca il nudo abbraccio della carezza!
Avrei voluto che tu non mi avessi permesso di vivere nemmeno un giorno senza che potessi inviarti una parola, forse solo la stessa, la ripetitiva, ma pur sempre nuova.
Avrei voluto poterti manifestare tutti i giorni il mio desiderarti… tuttavia, sono felice del nostro passato e del nostro divenire e fiero della gioia nel sapere che tra tanti dubbi e contraddizioni che tu mi hai amato e che ancora mi ami…felice che possiamo parlarci.
Per questo ancora ti scrivo.
sms: Ti invio le carezze della prima notte, ma mi mancano ancora km della tua pelle. Spero tu stia bene.
ore 11
...ma una cosa dovevo dirtela...io ieri non mi sono collegata perché ero in trentino ed é chiaro che non potevo...pensavo di avertelo detto.
Non provarci neppure a pensare che "devi" dirmi dove vai e perché...e non cercare neppure giustificazioni, anche se vere... a me basta sapere che ci sei e che ci vuoi essere...il come sarà una sorpresa, un mondo da inventare, un modo da trovare, un'invenzione del desiderio.
Come vedi non passa istante che tu non sia con me, tra un lavoro e l'altro...ho appena finito di rifare i letti, pulire e preparare il pranzo (qui è stato facile: ho comprato le pizze al trancio) perché alle 12,30 escono da scuola.
Mentre facevo tutto questo eri con me, così, in questa istante di pausa, ti scrivo.
Non lo faccio sempre di scriverti, non l'ho mai fatto, mi sarebbe impossibile...occuperebbe tutta la giornata e non sarebbe nemmeno sufficiente per farlo...il mio pensiero di te supera il giorno...ed allo stesso tempo non vuole essere oppressivo.
Ho ancora davanti agli occhi, te con la gonna, la bambina, la giovane che inizia, la donna piena di vita...provo così tanta tenerezza a vederti e desiderio di abbracciarti...è davvero bello guardarti.
Questa sera non potrò essere con te... quindi non aspettarmi. Se vuoi lasciami scritto di te… domani mattina ti leggerò con gioia.
t..v.b.
@a+a
venerdì 3 ottobre 2003 23.50
venerdì
Ciao… non ho trovato messaggi.
Penso che il pc sia in palla… spero che questo ti arrivi.
Non ho avuto modo di sistemare le cose, oggi, e, domani, faccio mattino e notte.
...non sei arrabbiato con me vero ?...
Adesso scappo a nanna, buonanotte anche a te...un abbraccio.
sabato 4 ottobre 2003 17.44
Ciao bello… mattinata da panico, tutto il sistema informatico in tilt… riesci ad immaginare?
Inoltre sono raffreddata con tanto mal di gola...ma passerà...adesso mi leggo le tue lettere
poi faccio pisolino e via ... per un'altra notte...
Un abbraccio.
risp.a oh nella
Non devi prenderla cosi...! Io quando leggevo le tue parole d'amore ero contenta, quando leggevo il tuo desiderio anche…ma, dietro a tutto questo si celava tanta tristezza…era questa che non amavo, era la sofferenza di non avere il potere di cancellarla.
Tu hai sempre dato a me questo potere...ma io non avevo modo di usarlo.
Se é chiaro questo...ben vengano le tue lettere…"sono contenta che tu scrivi lo stesso"
risp....a questa sera
Questi miei giorni di ferie, in realtà, sono dedicati ai corsi di aggiornamento e a tutte le cose che, lavorando, non riesco mai a fare.
Mi sono sempre chiesta come tu faccia a scrivere cosi tanto... poi ho pensato che tu sei molto più veloce di me e che il tuo pc é sempre pronto ad accoglierti.
Io invece lo devo aprire…aspettare…scrivere…aspettare…sono una lumaca…e poi mi piace fare le cose con calma...mi disturba molto se mentre scrivo qualcosa (…) mi gira qui intorno... e in casa ho sempre troppo da fare...non sono più quella di una volta...!!!!!!!!!
Mi chiedo come facevo a fare tutto per tre, quando adesso non riesco a stare dietro a due.
Sabato 04/10/2003
Non sono assolutamente arrabbiato con te, che volerti bene sarebbe! Mi manchi è vero, ma sai che accetto tutto da te...l'importante è che sia tutto leale ed in questo ci credo fermamente...così come ti dico tutto io, lo penso di te.
La sola cosa che non sto facendo è parlarti d'amore manifestandoti il desiderio che ho di te, la voglia d'incontrarti... t.v.b.
a+a
Sabato 04/10/2003 (non spedita)
Questo che segue non te lo invio oggi, lo leggerai in seguito, quando ti darò tutti questi ultimi scritti, riuniti in un libro stampato in unica copia e solo per te… penso qualche giorno prima del tuo compleanno il mese prossimo.
Vorrei poterti dare, di me, tutto ciò che vuoi e sopratutto come lo vuoi, ma è difficile
Sto cercando tutti i modi possibili per incontrarti… ma non ho la tua collaborazione, non ho tue indicazioni, non posso farti sorprese, non posso amarti…chissà…
Ti ho appena inviato un sms con scritto: “ti amo sempre”…spero non ti sia offesa, non ti ho parlato di desiderio, ma solo che ti voglio ancora bene.
Non sono arrabbiato con te, ma so che dovrei iniziare a pensare a separare l’amore dall’incarnazione e prendere altre strade…e so bene che non fanno altro che portare alla dannazione.
Per ora, pur davanti all’inquisizione non ti ho abiurata.
Ciao…un abbraccio.
@a+a
Sabato 04/10/2003
Ringrazio il mal funzionamento del tuo pc, per una volta, così ho potuto ricevere una carezza di desiderio e d'amore nascosta nella domanda...no, non temere, non sono arrabbiato con te, non potrei sapendo che anche tu mi ami.
ciao.
@a+a
sabato 4 ottobre 2003 19.39
non arrossire...se così ti parlo ancora
…era la sofferenza di non avere il potere di cancellarla …
So benissimo che nessuna persona umana può cancellare il dolore dell'esistere...se hai letto bene le poesie (e non sono soltanto poesia) io invece sono felice d'esistere e il fatto di esistere con te, ha reso così bella la vita da spingermi a rivendicare davanti a dio il diritto della vita, che muore nell'eternità...che sia pure una eternità felice...ma non è certamente la gioia di quando siamo insieme...ed il desiderio che il nostro stare insieme fosse eterno è un desiderio che devi lasciarmi vivere, di là delle sue possibilità e delle tue possibilità...credo che l'immobilismo eterno di due persone sarebbe catastrofico...forse porterebbe anche all'odio...ed io non voglio odiarti...mai.
Tu, facile, hai percepito un ruolo: il rendermi felice...io non ti stavo chiedendo questo...ti stavo solo dicendo che sono così felice quando sono nella tua tenerezza che trovo tristezza, malinconia quando questo non è possibile.
Non per questo ti devi sottoporre al mio desiderio o sposarmi o...a me basta che tu ci sia, quando vuoi, come vuoi… ma il tuo esserci deve essere (solo qui il deve) nella coscienza di volerlo perché bello, perché gioia, perché il meglio della vita.
Io ti amo, è vero, non posso contraddire il cuore...sto bene con te, non posso contraddire neppure il corpo...e trovando mille ragioni non posso neppure contraddire la ragione...devo solo accettare la schiavitù di una realtà...ma non è dolore sai?
E' sufficiente una tua parola, una tua carezza qualcosa che mi dica che ancora c'è la tua tenerezza che le ferite si cicatrizzano...eppure di là di tutto accetterei ogni dolore se in cambio ottenessi davvero il tuo essere felice.
Ed è anche vero che mi manchi...ed è anche vero che ti desidero...è anche vero che vorrei che il tuo desiderio dirigesse le tue mani per risvegliare il mio corpo addormentato che più non cede al desiderio di altre... è vero che vorrei spogliarti, entrare in te guardandoti negli occhi, baciare la tua bocca, succhiare i tuoi seni...carezzarti lentamente, toccarti dappertutto, farti attendere...e portarti all'esplosione del tuo desiderio di me senza remore né censure...è così bello vederti serena all'apice dello star bene dei corpi e delle anime che si scambiano.
Forse sono stato troppo ardito...ma son sicuro che hai capito…ti amo, ma non farci caso.
a+a
... sai che credo molto più alla volontà e alla libera scelta più di ogni altra cosa...questo ti può far capire l'importanza per me delle parole che mi avevi scritte...io ci sono, ci sarò...voglio esserci.
un abbraccio. Ciao
no, non ancora
No, non sono arrabbiato con te
ancora è in me la speranza
dell'apocalisse.
Pur prostrato davanti all'inquisizione
non ti abiuro
non per il silenzio di questa separazione...
ancora non separo l'amore dall'incarnazione,
ancora ti aspetto.
Solo per il tuo no,
domani
io mi darò alla dannazione.
@a 04/10/2003
05/10/2003 (non spedita)
Molte volte ho insistito per incontrarci, molte volte ti ho chiesto l’iniziativa…a me sembra persa vita il non vederci…non so spiegartelo.
Non spero più di rivederti presto, per via del tuo divieto…oppure spero di dimenticarti…
Io ora ti devo solo nascondere il mio desiderio ed aspettare che sia il tuo a proporre.
E’ vero, dopo ogni incontro c’è stata la tristezza del distacco in te, in me, ma non è stata nulla in me. La vera sola paura è che dopo non ci fosse il tuo ritorno, che tu non volessi più lasciarti vedere, che tu mi volessi dimenticare.
Son secoli da allora ed ancora io ti aspetto… tu hai detto che ci sei, che ci sarai, che vuoi esserci…
Questa notte ti ho detto “ti aspetto”…il tuo “dove” m’è apparso di spavento…
Anche ieri ti ho scritto della possibilità d’incontrarci…ma sembra che tu lo voglia ignorare…
Forse tu hai davvero smesso di sognare.
Ciao.
@a+a
05/10/2003 h.0,30
perché?
...se é chiaro questo...ben vengano le tue lettere...
Perché ti spaventi se ti dico che ancora ti aspetto? Non ne hai più nessun desiderio, nessuna intenzione, nessuna possibilità? Non sono ancora tra i morti, ancora vivo il tuo amore, ancora ascolto ribollire i miei sensi al ritmo delle tue parole o per la semplice tua presenza.
Ti sento ...e sento il nostro amore scorrere sul fiume della vita accompagnandoci in questo viaggio senza un futuro.
Questa mattina appena sveglio ho pensato a te…al tuo modo di vivere la sessualità e l’affettività… del perché hai bisogno di ritrovare il desiderio di seduzione, (perché lo sopprimi) quali residui del passato o quali esperienze ti hanno così condizionata …o se sia una strategia per allontanarmi perché sai che senza l’affettività e la tenerezza dei corpi le distanze aumentano sino a portare l’indifferenza.
Questo, se è tua intenzione, certamente lo otterrai, sia in me (il mio corpo piano piano più non reagirà alla presenza del tuo corpo, al pensiero, alla fantasia della presenza del tuo corpo su di lui, alla tua seduzione) sia in te.
Quello che invece mai finirà è quel indefinibile sentimento che mi porta a volerti bene comunque, a desiderare comunque la presenza dei corpi per vivere la tenerezza.
Ti amo... nonostante tu mi sia così lontana...ancora desidero che tu mi sia vicina, ancora mi sei vicina.
@a+a
05/10/2003 domenica
rinfrancato dal permesso di scriverti
Quando mi leggerai, sarò vicino a te, sul tuo seno ad ascoltare i battiti del mio cuore.
Aspetto la tua risposta, una qualsiasi risposta, per averti accanto, vicina al mio essere cosciente, per abbracciarti e cullarti, per immergermi nella tua tenerezza contento di abbracciarti nella parola.
Tu sei la mia parola d’amore… come posso ringraziarti di permettermi di raggiungere queste vette di passione e di comunione di sensazioni condivise, di noi in comunione in questo segreto mondo che solo a noi appartiene.
Ti sono in questi pensieri di sentimento e desideri che pensavo solo miei, non sapevo che era il tuo amore entrato in me.
Per questo ti scrivo…perché parlare con te mi consola un poco.
Scriverti mi piace, anche se faccio fatica a trovare le parole di una lingua solo nostra ed ancora da inventare…ma scriverti è come abbracciarti, è sapere di essere abbracciato, è vedere l’amore che mi guarda.
Lasciami parlare… e rispondimi…mi farai contento raccontarmi la tua vita d’ogni giorno, sarai tra le mie braccia, nel mio cuore, nella mente. Nel leggerti ti vedo…qui nella parola t’incontro e posso ancora amarti, qui mi nutro per continuare a vivere ed amarti.
Non ho più parole d’amore per altre donne, anche il mio corpo è con te. Stringimi a te perché mi sento nel vuoto.
t.v.b.
@a
@a
richiesta di foto
Un giorno ti avevo chiesto di inviarmi una tua foto...non era un modo per possederti o per averti sempre con me come un feticcio...avrei potuto fartela di nascosto...
Di la del fatto, che nonostante abbia anch'io una memoria fotografica (ricordi che ti ho detto che ho in mente ancora le immagini del sillabario di terza elementare?) io non riesco ad avere in mente la tua immagine...tu mi sei solo presente, non come immagine, ma come continuità di vita...
ti svelo ora il perché: avrei voluto dipingerti per regalarti poi il quadro il giorno del tuo compleanno...
ciao.
t.v.b. nonostante tutto.
a+a
pomeriggio di seduzione
Ciao, mi è arrivato questo messaggio. Come già sai. la mia risposta è sempre la stessa: una non risposta. Impossibile sostituirti.
Ciao sono (…)...ti ricordi di me? Io si, mi ricordo di te.
Una mia amica, quando ti ha visto, ha detto che sei molto bello, dolcissimo, ma timido... non credo sia per questo che tu mi abbia detto di no...tu eri innamorato...mi ricordo di come ti brillavano gli occhi quando rispondevi al telefonino... Forse ora sei libero di prendere in considerazione la mia supplica. Visito spesso il tuo sito...da giorni non scrivi poesie d'amore. E' finita con lei?
Posso avere una speranza....sai, brucia ancora il tuo no a baciarmi quando mi sono offerta a te piangendo...da allora ti desidero.
Come sai anch'io scrivo poesie, ma nessuno mai ha scritto così ardentemente, totalmente per me. Nessuno mi ha mai amata così, mai nessuno è stato parola viva d'amore per me.
Cosa voglio? Non ti chiedo nulla...solo incontrarti, poi si vedrà. Posso darti il mio tempo libero, la mia presenza...non dirmi di no. Tentare non ti costa nulla o ancora non sei solo?
Sinceramente (…)
…e di poesia.
il mito di orfeo
Sul fantasma del tuo corpo
la distesa del nulla
ed ancora io consumo il mio inutile giorno
a guardarti per vederti
e,
se anche i tuoi occhi ormai sono vuoti,
io sono
dove
se non dentro te
inutile
come Dio.
...tu sai la mia preghiera...
Tutto
ti
ho detto Nella
e se ascolti
la singola parola d'ogni poesia
ti parla
ma se
non riapri i tuoi occhi
io mai rivedrò il sole.
Voltiamoci insieme a guardarci
se vuoi.
@a
domenica 5 ottobre 2003 20.07
Ciao sono entrata per non perdermi nulla, ma leggo bene dopo. Cosa vuol dire avis, notte, pensieri? Non capisco, me lo spieghi? Ciao a più tardi... spero tutto bene.
@ ...+a
Significava di stare un poco attenta a non strapazzarti troppo a causa dell'avis, della notte e dei pensieri... anche se mi piace coccolarti quando sei malata...preferisco coccolarti nel tuo pieno benessere. ciao.
@ a+a
(Parte della lettera, non spedita)
Se tutto bene si riferisce a lei…nulla è cambiato nel peggioramento.
Non c’è più né colloquio, né corpo.
Se ne va e viene quando vuole, senza dirmi nulla. Io ignoro lei e lei ignora me. Tutto qui.
Sera
speravo di trovarti… non ci sei proprio...adesso vado a nanna perché ho dormito solo 4 ore e non troppo bene nemmeno quelle.
Domani mi alzo presto…perciò... buonanotte e...un abbraccio
@...+a
Notte (non spedita)
Come posso parlarti del desiderio…come dirti che le mie mani ancora percorrono la tua pelle, che ancora vedo la curva dei tuoi seni, che li desidero sulla mia bocca…come dirti che ancora vedo i tuoi occhi, il tuo viso, il tuo intimo e le gambe ed il sedere…come dirti che vorrei i tuoi baci, le tue mani su di me…oh nella l’intimità così tenera dov’è? Dov’è la tenerezza d’accarezzarci senza ricatto, senza qualcosa da vendere o da comprare, ma solo perché si sta bene insieme...
06/10/2003
E’ una vita che ci siamo dati ed ancora non sbiadisce per il tempo, né per l’assenza, l’amore, ma palpitante continua senza invecchiare né ossidarsi. Ogni giorno ti desidera aspettandoti.
Oh si, ancora ti amo…non è solo la passione della carezza dei corpi nudi abbracciati, (ormai inesistente, da mesi da te negata) ma è anche l’eterna complicità esistenziale.
All’unione di me uomo, con te donna nella tua bellezza femminile per il piacere, si è aggiunto questo sentimento che è eterno con l’anima ed è questo che ancora ti ama.
L’enciclopedia universale non contiene più parole per parlare di noi…e pur tuttavia è impossibile imprigionare il mio pensiero che per vivere viene verso te…non obbedisce più a nulla e ricerca le nostre parole, le parole che ci danno vita.
@a+a
06/10/2003 (non spedita)
Ti amo…se devo considerarlo un male, è un male incurabile…né lobotomie, né altro tipo d’intervento mirato mi hanno dato la guarigione.
Io, nonostante questa separazione, ti desidero più che mai, ma, se vuoi che ancora io abbia la libertà di dirti la ripetitiva parola “ti amo”è necessario che ora, anche tu, abbia il coraggio di dirlo e di svelare i tuoi sogni.
Se vuoi che ancora il mio sesso si risvegli davanti a te…anche tu devi darmi il tuo desiderio.
Io non posso non amarti e neppure non desiderarti.
Dopo questa lunga assenza ormai lo so, sei inestirpabile… c’è in te una grande bellezza, un’immensa tenerezza, una così infinita capacità d’amare…è da te che io voglio essere amato… io ti amo…ma se tu non vuoi o non puoi, dimmi addio…lo stesso continuerò ad amarti.
@a+a
07/10/2003 0.10.33
- Finalmente ... eccoci qui…ogni tanto tocca anche a me aspettare.
-...ti ho pensata molto…Peccato non esserci al corso...ti avrei tenuta sveglia scrivendoti in diretta.
- Richiede molta attenzione se si ha voglia di capirci qualcosa.
- Insieme ci avremmo capito.
- Saresti un soggetto troppo impegnativo da analizzare... e perderemmo una giornata intera a descrivere solo te… non é giusto nel confronto degli altri. Però peccato davvero che non ci sei…
é interessante.
- Devi ancora analizzarmi?
- Io non ho nessuna intenzione di farlo.
- Sono facile sai?
- Mi basta, di te, quello che tu mi vuoi far conoscere.
- Sogno un'isola, con la luna di questa sera e la stella che le stava vicina
- Sogno un'isola ??????? La stella era marte?
- Un'isola dove vivere senza pensare...Vorrei poterti abbracciare...
- Non sono capace di vivere senza pensare…
- So che è impossibile, che non sarebbe vivere... ti sento lontana...un isola dove non ci sono esami, corsi di aggiornamento, leggi, orari, dove vivere liberi di essere e di amare
-No comment, non riesco a sognare, anche se invidio la tua capacità di farlo. Ho un grande desiderio di vivere la realtà, magari modesta. ma presente.
- Lo so...io sono quasi arrivato al punto di decidere come vivrò il futuro...ogni giorno si avvicina sempre più la scadenza...ora ti lascio andare a dormire...non rifiutare l’abbraccio ed il virtuale bacio.
- E’ strano perché, soprattutto quando stiravo, sognavo molto, ad occhi aperti, sul futuro ipotetico o sul passato, quasi mai del presente…ma in questo periodo non fantastico, l'ultima volta che avevo voglia di sognare eri presente anche tu e... te l'ho detto.
- Ricordo benissimo e non sai come ero sereno di sognare con te
- Adesso, spesso mi ritrovo a fare conversazione con te ... per spiegarti, farti capire o meglio mettere a fuoco per me, quello che sento… ma non sono giunta alla conclusione...né per te, né per me. Non c'é nessun calcolo, né cattiveria in tutto questo… non certamente nei tuoi confronti.
Oggi mi hanno detto che sono troppo introspettiva.... che sto analizzando troppo presto il senso della vita.
- Tu mi ami e non vuoi... non ci vuoi essere, non vuoi neppure sognare perché hai paura, perché non sono io l'uomo giusto che sognavi...ti ho scritto nelle lettere quello che penso...sai che ho già accettato ogni tua scelta… Ho cominciato a 14 anni ad analizzare il senso della vita e non ho ancora finito
- Ma tu la analizzi nel senso del divenire, io come riassunto di vita.
- La vita non è mai statica, statica è solo l'eternità e sai che io non l'apprezzo perché senza vita, statica è la morte. A te io ho parlato molto di vita....in te io ho visto la vita...non ricordi?
- Si che ricordo…
- Tu non sei un riassunto di vita...sei la vita che vuol rinascere...questo è bello in te
- E’ proprio questa discordanza che non capisco… io amo la vita, la voglio vivere con l'intensità del primo giorno e invece la riassumo
- Riassumere può essere giusto...se serve a ripartire.
- Anche se in me il desiderio di libertà, purezza , gioia , energia , forza, amore, abbondano ... sono come ...lontane.
- Peccato questi pensieri negativi...tutte quelle qualità tu le hai, devi solo non aver paura di lasciarle vivere...cos'è che ti trattiene? La paura di sbagliare? Il passato?
- Sarà la menopausa che si avvicina ??????
- Quella non crea questi problemi...non nasconderti.
- Il passato e la paura sicuramente hanno una buona parte, ma anche la mancanza di condizioni, penso...
- Quelle purtroppo devi cercarle e crearle...niente avviene solo per caso, anche qui la natura segue il suo corso di guerra.
- Non per scappare all'argomento che...non mi fa paura ... ma per l'orario, ti saluto
- La tua morte è la mia vita.
- La tua morte è la mia vita................??????
- Io ti voglio comunque un bene dell'anima...parlava del corso, della guerra che avviene in natura, non di te e di me...io ti amo, non posso ucciderti, morirei io.
- A... adesso sto meglio
- Faccio le capriole ...aspettandoti ancora. Ciao.
- Ti mando la buonanotte anche io e... capriole ????
- Si, sono contento che ci parliamo, che siamo vivi, che ci vogliamo bene.. che ci aspettiamo…
- Ho una musica bella e allegra che ti accompagna ...buonanotte
- Un bacio ed una tenera carezza...un abbraccio.
@a+a
07/10/2003
ti desidero, ma viva
Un’eternità senza tenerezza…eppure ti amo ancora, forse non più come uomo, ma come un povero Dio.
Tuttavia non ho altra forza, altra possibilità, altra volontà che la tua. Tu sola puoi decidere…fa ciò che puoi e che vuoi. Non sentirti per nulla obbligata verso di me, non mi devi nulla per il fatto che ti amo. Non mi devi sposare.
La sola cosa che mi aspetto è la lealtà, qualsiasi cosa succeda.
Non farti scrupolo alcuno nel fare ciò che reputi più giusto ed utile per te. Tu hai la mia completa fiducia.
Se devo morire per la tua felicità, che sarà anche la mia, sia pure… eppure come vorrei ricevere l’immenso amore che hai da dare.
Non ho più parole d’amore per altre donne e forse mai più sarò parola d’amore…ti ho scritto.
Chi sei tu che mai più sarai estranea alla mia esistenza…chi sei che non ci sei?
Perché ancora io cerco nel tuoi occhi il giuramento che le tue labbra sempre hanno taciuto?
Anche se non è mio il diritto di camminare al tuo fianco e già dall’inizio ho saputo che mai più avrei potuto allontanarmi da te, ho scelto d’amarti.
Domani te ne andrai per essere felice, ma non mi vedrai piangere, non mi sentirai gridare, però non chiamarmi, non sorridermi…altrimenti ritorno e ti seguo.
@a
07/10/2003 spedito con data 08
pensieri
Vivo ora questa assenza con la stretta della separazione. Non so più quando ti rivedrò e come tu mi permetterai di vederti.
Pensavo che tu stessi facendo in modo di farti non amare da me…ora no. Ora, dopo esserci parlati, capisco le tue riflessioni.
Sono consapevole delle non condizioni…ma perché mi si è conficcato dentro questo amore così esclusivo, ardente, immortale…perché se tu non puoi corrisponderlo e neppure usarlo! Perché!?
Perdonami…tu mi vuoi felice, ma mi hai lasciato nell’impossibilità di vederti, di desiderarti e di essere desiderato.
A volte penso che sarebbe stato più giusto non conoscerti…e tuttavia sono felice di questo conoscerti, e… ti amo più d’ogni altra.
Non volevo dirti questo, so che vuoi stare tranquilla e non voglio tediarti o spingerti ad odiarmi…ma, vedi? non sempre riesco ad impedirmi di dirti queste emozioni…e te lo avevo promesso e detto: ti amo e ti dirò tutto questo amore senza pietà.
Ancora sei l’ultimo pensiero della sera, il primo appena aperti gli occhi…
@a+a
martedì 7 ottobre 2003 ore 14
a bruciapelo
Ciao…non so se questa sera ci incontreremo…io ci proverò…importante per me il ritrovarti, anche se solo per un ciao.
Comunque concludo la mia giornata senza lamentami della sorte che ci tiene lontani e ti scrivo.
Ti scrivo per ingannare la malinconia della distanza… così posso sopportare coraggiosamente la tua assenza e ricordarti nella tua infinita tenerezza… una tenerezza che mi manca e continuare ad amarti.
Non è molto tempo che le tue carezze, il tuo sogno, il tuo desiderio non censurato, colmavano anche con la fisica presenza i difetti della vita. Ora non dispongo di questo lusso.
Nell’attesa dell’incontrarci nel dopo vita, che è un nostro diritto, non servono neppure tutte le scuse e le parole dell’eloquenza che oggi impediscono d’amarci, anche se devo accettarle.
A bruciapelo ti dico “ti amo, oggi ti amo, felice d’averti ancora accanto e nel privilegio di parlarci”.
E, pur ottuso per il lavoro, non ho sprecato il mio tempo se ancora ho tempo per dirti “ti amo”.
E te lo dico, ripetendolo, come se ti rivelassi un segreto, in me nascosto, con la stessa emozione del naturale dirtelo la prima volta. E’ ancora la prima volta.
E te lo ripeto senza preoccuparmi per me, ma preoccupandomi soltanto di te… il solo desiderio è quello di sapere che anche tu mi ami un poco. E’ vero, già lo so, ma fa felice il sentirselo dire.
Chissà… forse era il mio destino, la mia missione amarti, anche se di là di questo amarti io non sono nulla… insufficiente per te.
@a+a
07/10/2003 ora 17
una dedica sincera
Io ci sono, ci sarò voglio esserci...faccio mie le tue parole perché anch'io le vivo e le dedico a te.
Non so cosa tu stia facendo…ma se tu hai tempo, per un attimo, di rivolgermi un pensiero, puoi sapere quello che io sto facendo…sto pensando a te.
Il pensarti non mi abbandona un istante, ora che sei al corso come mentre stiri o sdraiata sul divano ti ungevo con la carezza...e come mi manca la tua repressa capacità di sognare o di volere...sai c'è un vuoto nello stomaco...mi manca qualcosa di me...eppure lo stesso ti dico di non farci caso.
Spero tu sia serena e che tutto proceda nei modi che tu vuoi.
Ciao.
@a+a
07/10/2003 ore 20.45
Continuo a pensare a ciò che mi sembra perso…Io non so come non ti possa non mancare l’immensa tenerezza dello stare abbracciati…non so come spiegarti l’emozione dolcissima dello stare insieme senza difendersi, senza volere nulla se non il solo stare bene…è qualcosa di indefinibile,eppure palpabile…è tutto.
Forse simile all’abbraccio della mamma per il suo bambino…è l’estrema dolcezza…chissà… comunque a me manca questa indefinita, infinita tenerezza.
@a+a
07/10/2003
-Ti ho inviato alcuni messaggi oggi...ti ho pensata molto...spero tu stia bene.
- Non ho avuto nemmeno il tempo di leggere quello che mi hai mandato.
- Più tardi, dopo che li hai letti, mi scrivi, se vuoi, le tue impressioni...prima però abbracciami.
- E poi ho ricevuto una cosa lunga lunga da una certa Silvia che non conosco e che parla dell'amore e che, vista la lunghezza non l'ho letta
- Me la puoi spedire...così provo leggerla o è troppo lunga ed inutile.
- Ma come é possibile ricevere posta da estranei ? pazienza il reclam del viagra ( che non mi serve)
- Li ricevo anch'io...anche per allungare...soluzione: indesiderati…ormai vivo in castità, non mi servono...sorriso?
- Ma posta cosi specifica non l'ho mai trovata. Il mio indirizzo lo hanno poche persone.
- Sarà capitato per caso...basta non rispondere che non ne ricevi più...oppure mettila negli indesiderati
- Adesso arriva anche a te...visto che lo hai permesso. Se apri alla fine del lungo discorso ho intravisto che parla di un sacco di cose...
- Ho dato uno sguardo super veloce...mi sembra essoterismo...comunque ti prometto che domani la leggo e ti comunicherò le mie impressioni...se tu vuoi dimmi le tue.
- Ho finito il corso . interessante. se ci fossi stato tu l'avresti contestato anche se diceva molte cose in cui credi.....
- Il corso di che palava?
- Morfopsicologia, una scenza che studia i lineamenti del viso per aiutarti a capirne il carattere...nell'esperienze vissute e nel divenire.
-Capito perché parlavi di analizzare...ieri...ma non credo che dai caratteri morfologici si possa risalire alla salute mentale e non delle persone...un concetto antico che ha portato molte morti
- Scenza di proposito invece che scienza.
- Meno male che la pensi come me…so che è stato un ricercatore italiano di cui ora non so il nome ad iniziare quella scienza...ha causato un mare di dolore...ed è quello che temo succederà negli anni con il genoma se usato male. Il passo è corto...quello che mi scrivi tu è un fattore più intimo, non scientifico e non di uso scientifico
- Non riguarda la salute mentale ...non solo ma i caratteri dominanti, quello che la persona é o é diventata attraverso le esperienze della vita che comunque lasciano il segno.
- Non permetterò mai a nessuna scienza di indagare sul mio intimo...ti ho anche detto che mi piacciono le tue rughe...le efelidi
- Se usata bene ( come tutte le cose ) é positiva perché aiuta a conoscere e conoscersi e ad accettare i propri limiti o a rinforzare i punti deboli ma...se non la sai usare ti ritorna indietro come un booumerang… non ci sono problemi con le mie rughe.
- Non è per una ruga più dritta o più storta che puoi capire se veramente è sofferenza o gioia o qualcosa d'altro...ci vuole una conoscenza più estrema e più intima della persona per saperlo.
- Invece ho trovato conferme nel mio modo di essere introspettiva.
- Cioè?...chi non è introspettivo? Qualsiasi persona prima o poi deve chiedersi chi è e cosa vuole.
- Non qualsiasi.
- Tutte, e di solito, come dico io, 5 minuti prima di morire.
- Ci sono un sacco di persone che vivono bene senza porsi queste domande. Lo so che per noi (io e te) ciò sembra impossibile ma...ho notato che non é cosi
- Non per niente sei speciale…ti amo...
- E’ vero. e di solito, come dico io, 5 minuti prima di morire...ma ormai il tuo viso é segnato dall'età e proprio questi segni diventano dominanti... ma solo chi fa questi pensieri in età adulta e non agli sgoccioli li identifichi come introspettivi.
- I segni sul volto possono ingannare benissimo dolore e felicità sono soggettivi e la gente risponde in modo soggettivo...non è la pelle che dice...ma la carezza.
- Nel gruppo c'erano tante persone superficiali e si sono dimostrate per quelle che erano...
- Luoghi, intemperie, situazioni sole e vento cambiano l'aspetto...la carezza lo svela. Questo l'avevo imparato da te. Io l'avevo messo da parte
- Non si parla di segni o di rughe ma di caratteristiche somatiche che risentono del cambiamento della vita a secondo delle esperienze
- Carattere e soma non vanno di pari passo.
- Tu l'avevi e l'hai messo da parte... non con me, ma nella tua vita ...solo nel tuo spirito lo stai tenendo vivo… predisposizione e esperienza …difficile scelta… ma analizzabile.
- Quando ti dico che sei bella...non è alle caratteristiche fisiche per lo meno non solo, sai da te che la donna giovane è più bella, ma al tuo complessivo di corpo ed anima, alla persona...le rughe possono essere affascinanti se guardi la persona e non solo un corpo...
- Non sei l'unico a rimanerne colpito… anche se per motivi diversi.
- Perché pensi che ti amo...per un corpo? Sai che si possono anche comprare...no, io non ti amo solo per un corpo, anche se è il tuo, io amo te, quello che sei e mi manchi...purtroppo.
- Anche tu sei affascinante per motivi diversi ......per alcune come corpo, a me come spirito.
- Non sono in vendita, lo sai...so rinunciare.
- O meglio per quello che mi hai fatto conoscere di te.
- Tu di me conosci tutto. ti ho nascosto soltanto alcune delle ultime lettere che ho scritto, ma te le darò...più tardi.
- E non era proprio tutto spirito…
- Mi piace il tuo arrossire…dio come sei bella!
- Erano proprio cosi "cattive ?"
- Le tue mani?...no I tuoi baci? No. Il tuo desiderio? No…Era quanto di più dolce un uomo potesse desiderare.
- Allora erano le lettere che tu avresti voluto ricevere.
- Questo pensiero te l'ho scritto, mi sembra, in una delle lettere di quest'oggi.
- Non mi hai dato il tempo di leggerle.
- Le leggerai dopo...è più bello e dolce parlarci in diretta.
- Qui sta arrivando un temporale "della madonna" c’é un vento esagerato.
- E se hai qualcosa da chiedermi chiedimi pure ...non ti nasconderò nulla, sarò spietato come il solito.
- Lo so.
- Mi piacerebbe cullarti. mentre si scatena il temporale
- Ma perché dovrei chiedere?
- E’ vero che ti dico tutto...ma può darsi mi scappi qualcosa
- Scappi ??????? proprio a te !
- O non ti dico qualcosa per me non importante e che invece tu vuoi sapere.
- Anche io ho voglia di rivedere il tuo viso… per sapere se quello che penso di te trova conferma…battutaccia
- Dopodomani se hai un poco di tempo, quando finisco faccio un salto da te...non è una battutaccia...non sai il mio di desiderio di vederti, ma non devo trovare conferme...è solo vederti
- Il mio profilo é dominante nella razionalità e nell'introspezione a discapito dell'affettività. Troppo vero
- Non conoscevi me prima di conoscerti...ero e forse lo sono ancora, inavvicinabile. Ti ho detto che ero orso, riccio, superuomo...intoccabile e tu scorpioncina che si auto avvelena.
- So che tu hai un " sentire" dominante... l'ho sempre sentito ma... non sapevo dove cercarlo e non é nei pantaloni, ma molto più su.' quello nei pantaloni va bene per chi si accontenta della vita terrena...ma tu non appartieni a questo mondo.
- Purtroppo, salvo te, nessuna è stato in grado di conoscermi nel profondo...la tua dolcezza nella sofferenza, il mio difendere la persona di fronte al dolore, specie quello esistenziale, ha aperto me.
Te l'ho detto...non potevo accettare la sofferenza di una persona che vedevo bella...l'ultimo dell'anno il primo giorno...lo penso ancora ed ancora invidio chi riuscirà ad avere il tuo cuore. Sono umano, troppo umano...amo la vita così come amo te.
- Tranquillo... non c'é nessuno alla porta… a parte...
- Non è quello un problema...sai che accetto come già accettate qualsiasi tua scelta.
- Perché non parli dei pantaloni?
- Per quello ti ho già detto che vivo l'astinenza...ne sono capace...
- Non é un problema ...sono a dieta.
- Che lui si ecciti è vero, ma che non possa comandare è un'altra storia...Con lei non ho più fatto l'amore...l'ultima volta l'ho fatto con te...eppure non vado a puttane e non accetto inviti.
- Sto ridendo da sola come una scema...
- Sono contento...di farti sorridere e a pensarci bene anch'io sto sorridendo.
- Non per quello che hai scritto tu, ma per le mie faccine.
- Io vorrei davvero vederti in viso, carezzarti il viso.
- Non c'é la contemporanea quando si scrive e non voglio essere mal interpretata.
- So cosa vuoi dirmi...guardarci mentre ci diciamo queste cose è tutto un'altra cosa...ma sapendo che non ti nascondi posso interpretare che anche tu come me desideri la carezza. Vorrei poterti dare non la luna, ma la terra e con lei il paradiso.
- Non cadere cosi in basso ...con le puttane intendo...hai tutto a portata di mano... e poi so che hai un grande rispetto per la persona e...pagarla non é la stessa cosa.
- Infatti...non riuscirei mai ad avere un rapporto di questo tipo...e forse anche il famoso lui farebbe silenzio. Se la persona che vuole me non c'è, non vuole, non desidera...io ci rinuncio.
- Perché ...ha il coraggio anche di parlare e di dire la sua ?????? Con un padrone come te ::::????????
- E non basta ancora...deve volermi bene.
- Chi deve volerti bene ?
- Tu hai potuto perché io ho percepito che mi volevi bene e ci sono voluto essere...purtroppo non può accadere sempre, forse solo qualche volta nella vita. E questa volta è stata anche l'ultima volta.
- Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo le vie" del signore" sono infinite !!!!!!!!!
- Non sono più disposto a mettermi in gioco...non ci riuscirei più...e purtroppo, come già ti ho detto, purtroppo io amo te. E' da te che io voglio essere amato, da nessun altra…che siano pure infinite, ma se non c'è il mio assenso, diventano finite.
- Si sta scatenando il putiferio, devo lasciarti e andare a chiudere tutto.
- Va bene...ti abbraccio...lasciati amare questa notte...lasciati amare.
- Un abbraccio forte forte e la mia buonanotte.
- Tu hai il mio cuore…la mia mente.
- Tanto sai che lo coccolo…
- Vorrei poter vivere con te.
- E sai che la rispetto… e sai che non...
- Ti abbraccio davvero ...e ti porto nella mia notte, non temere, farò di tutto per farti star bene.
- Vorrei essere meno contratta.... mi sveglio con un dolore tale alle spalle che non mi lascia dormire…
- Sei davvero la persona più dolce che io possa abbracciare...quindi mi puoi capire se ti dico ti amo. Ora vai a dormire...spero di sentirti presto e di rivederti ancora più presto.
- Adesso ti saluto davvero…un abbraccio
- Ciao...sei speciale. senza te ...non voglio pensarci. Porta con te la mia carezza...io ho la tua.
@a+a
AMARE = DARE/RICEVERE IN MODO BILANCIATO.
DIO, nostro Padre ci ha creati a Sua immagine e somiglianza, quindi ci ha donato il Suo potere e la libertà assoluta di pensare e di fare qualsiasi cosa, senza chiederci nulla in cambio. Egli non ci ha fatto una lista delle cose da fare o di quelle da non fare, ma ci ha detto semplicemente: "fai di Me ciò che vuoi. Qualsiasi cosa tu farai IO ti sosterrò sempre". E da questo atto di amore ebbe inizio tutta la Creazione.
L'amore perciò è l'essenza di Dio, è il collante e il motore dell'Universo. Senza amore nulla potrebbe esistere, tutto si dissolverebbe.
Guardiamo ad esempio il sole. Esso ci dà luce e calore senza chiederci nulla in cambio e senza preferenze. Cosa succederebbe se il sole cessasse improvvisamente di irradiare la sua energia? La vita sulla Terra scomparirebbe.
Guardiamo la Natura! Essa ci sostiene senza chiederci nulla. La pioggia cade sia sui "giusti" che sugli "ingiusti". La Natura ha un'anima ed uno Spirito, proprio come noi. Ci fornisce il cibo, l'acqua, l'aria ed un ambiente in cui vivere. E tutto questo lo fa senza porre condizioni.
Dove c'è amore c'è sempre armonia, c'e sempre un perfetto equilibrio.
Un altro esempio magnifico di amore e di armonia è il nostro corpo, costituito da miliardi di cellule che si raccolgono in gruppi (organi) specializzati a svolgere determinate funzioni proprie di ciascun organo. Ciascuna cellula si dona incessantemente svolgendo la sua funzione senza chiedere nulla in cambio. Ed è proprio grazie a questo amore che il corpo funziona in perfetta armonia e in piena salute. Guai se una cellula smettesse di amare. Succederebbe l'anarchia! Ed è proprio quello che accade nel caso dei cancro: le cellule si ribellano, vogliono vivere per conto loro. in modo egoistico, riproducendosi all'infinito, in disarmonia con tutte le altre cellule dell'organismo.
L'amore è l'energia vitale che vuole fluire incessantemente; non vuole essere trattenuta o bloccata. Quando questo succede si ha il caos, la malattia. E cos'è che blocca l’energia? E' la mancanza d'amore, ossia la paura. La paura è paralizzante, cioè blocca il flusso dell'energia vitale.
L'amore è la nostra eredità, poiché quello noi siamo! Il nostro Essere spirituale è amore puro, perché cosi Dio Padre lo ha creato.
Se tutto questo è vero, allora come si spiegano i Dieci Comandamenti? Essi sono un invenzione dell'uomo, cosi come lo sono le leggi umane. Dio non ha dato nessun comandamento. Dio ha le sue idee, reputa certe cose giuste ed altre sbagliate, ma non comanda niente a nessuno. Ognuno è libero di fare le esperienze che preferisce, anche perché è quello l'unico modo per imparare e crescere.
Dio ha creato una realtà basata sull'Amore, che è una forza puramente positiva, attrattiva e buona. Questa forza Amore è la forza puramente magnetica. Quindi l'Amore puro si basa sull'energia puramente magnetica. Ma è vero che anche l'energia elettromagnetica, l'energia elettrica e l'energia radioattiva contengono in sé Amore, poiché sono pur sempre distorsioni dell'Amore puro, e le particelle fondamentali sono sempre le stesse.
In sostanza, tutto ciò che esiste è Amore. La Vita è Amore.
L'uomo che vive nell'ego spesso scambia per amore quello che amore non è. C'è solo un modo per essere certi se quello che diamo è amore: cosa mi aspetto da ciò che do? Se ci aspettiamo qualcosa, allora non è amore.
L’amore divino ci inonda quando noi abbiamo ripulito la nostra mente da tutto ciò che non è amore. In fondo tutti gli atteggiamenti dell’ego hanno origine nella paura. Perciò quando ci saremo liberati di tutte le paure consce ed inconsce, in noi sboccerà l’Amore.
Non è facile spiegare l’Amore divino dal punto di vista intellettuale, così come è una sfida viverlo in pratica, perché sinora la nostra natura emotiva ha dominato la nostra personalità.
Per comprendere Dio nella Sua totalità dobbiamo passare attraverso l’amore co-dipendenete (personale o condizionato), vivendo tutte le emozioni ed i sentimenti che condizionano la nostra vita, fino ad arrivare all’amore incondizionato, universale, impersonale.
L’amore manifestato dalla maggior parte di noi è legato alle emozioni, per questa ragione è condizionato. L’amore emotivo che abbiamo finora vissuto è associato a sentimenti di possesso, sensi di colpa e paure.
L’amore condizionato co-dipendente dell’essere umano può essere compreso usando alcune delle seguenti espressioni:
“Ti amerò se sarai buono e obbediente, se ti comporterai in modo degno, se vivrai secondo le mie aspettative”;
“Ti amerò se tu mi amerai” ;
“Visto che non amo me stesso, ho bisogno di essere amato, e per ottenere quell’amore penso che ti amerò”; “Visto che mi ami, ti amerò”;
“Dato che ti amo, dovrai fare ciò che ti dico”;
“Se tu mi ami, farai questo e questo, ti comporterai in questo modo” (Questa frase contiene un senso di colpa) ;
“Poiché io ti amo, so che cosa è meglio per te e tu faresti bene a fare ciò che ti dico” (Questa è un’espressione con sensi di colpa, possessività e controllo);
“Se non sono amato, non valgo nulla” (Questa espressione contiene una totale mancanza di amore per se stessi).
L’amore co-dipendente è un amore prevalentemente emotivo e, sebbene possa temporaneamente elevare e soddisfare perché fornisce un senso di falso benessere e sicurezza, nella maggior parte dei casi si trasforma in amore dipendente, manipolatorio e dominante. La sua sottostruttura è costituita dai bisogni, dal desiderio di approvazione e di controllo, che derivano da un senso profondo e misconosciuto di mancanza di amore per se stessi. Questa forma di amore nasce dal bisogno e non dalla ricchezza interiore che scaturisce dall’amore per se stessi e che vogliamo condividere con altri.
La vera felicità nasce dall’amore per se stessi, non un amore egoico, ma amore per il divino che è in noi; riconoscere la divinità nel profondo di noi stessi genera amore per sé. Se riconosciamo la nostra divinità non possiamo poi negarla rifiutandoci di amarla. La consapevolezza del divino in noi ci fa vedere il divino in chiunque e in qualsiasi cosa.
L’essenza dell’Essere Umano è costituita da due relazioni:
la relazione con se stesso, e
la relazione con gli altri e con il mondo.
La relazione con me stesso la costruisco con la capacità di amarmi. Questo amore mi fa esistere e mi fa sussistere, libero da legami di dipendenza che mettono la mia sicurezza fuori di me e non dentro di me. Questo amore è quello che mi fa capace di incontrare la morte e superarla, che mi consente di fare un taglio con il passato (tutte le volte che occorre) che mi possiede.
Non si può confondere l’amore per se stesso con l’egoismo. L’egoismo ha svariate forme. Una è quella di chi non vuole aprirsi al divenire della vita. Tutto deve restare immutabile, secondo la propria volontà. Un’altra è quella di voler dominare la vita degli altri. Un’altra ancora è quella di donarsi per poi dominare meglio gli altri. Un’altra è quella che afferma: esisto solo io e gli altri non esistono.
Amarsi vuol dire accettarsi e poi trasformarsi, vuol dire morire e poi rinascere. L’egoista non rinuncia mai al suo piacere e non accetta il dolore per conquistare la gioia. Amarsi vuol dire essere capace di farsi dei doni. L’egoista è solo capace di farsi dei regali. I regali appagano l’uomo nella sua materialità. I doni appagano l’uomo nella sua interezza. Non è possibile confondere l’amore di sé con l’egoismo. Ci sono troppe differenze. La capacità di amarsi e la capacità di amare sono come le due braccia di un uomo. Nessuno accetta volentieri di essere privo dell’uno o dell’altro braccio.
Solo chi sa amarsi sa come amare. Chi ha appreso ad amarsi e sa realizzare il suo bene, conosce cos’è l’amore e sa come realizzare il bene altrui. Molti pretendono di amare perché annullano se stessi a tutto vantaggio dell’altro. Questi non realizzano né il bene loro né il bene altrui. Essi sono preda a una spaventosa avidità di possesso e svuotano l’amore di ogni suo vero contenuto. Costoro si rendono conto che il loro amore non produce amore di ritorno ma lo addebitano all’ingratitudine altrui e non alla loro falsa qualità di amare.
Chi si ama con completezza non può limitarsi all’amore di sé e all’amore verso gli altri. Egli vorrà anche essere riamato. Vorrà ricevere e non solo dare amore. Come si fa a privarsi del bisogno di essere amati? E come è possibile ricevere amore se prima non lo si dà? Il desiderio di essere amati diventa così la molla potente che porta ad amare autenticamente gli altri, perché questa è l’unica strada possibile per ricevere amore.
Non tutti rispondono con amore all’amore che ricevono, questo è vero. Ma è pur vero che nessuno ama colui che non ama, Né è amore quello che si dà ai potenti solo perché possiedono il potere.
Chi ha deciso che la ricompensa del suo amore lo avrà nei cieli, non si curerà più che questo avvenga sulla terra e perde così, per sempre, la capacità di verificare se egli ha amato veramente. Perde lo stimolo a far uscire gli altri dal loro egoismo e a renderli veramente capaci di amare a loro volta.
In conclusione si ha un’altra affermazione di narcisismo. Ma così si diventa complici dell’egoismo altrui, così cresce solo il sado-masochismo, ma non cresco né io né crescono gli altri. Quanto serve questo al bene dell’umanità?
La libertà è essenziale all’amore, sia quando si tratta di amore da un partner all’altro, sia quando si tratta di amore verso gli altri, sia quando si tratta di amore tra genitori e figli e viceversa. Il dovere di amare i figli o i genitori, se non è fatto proprio come un atto di libertà, diventa routine e sacrificio e non sarà mai un dono che parte dal cuore.
Riesco ad amarmi innanzitutto quando riconosco ed accetto i miei limiti, quando sono consapevole del mio corpo e dei suoi messaggi, quando riesco a rimanere in profondo ascolto dei messaggi dei mio Sé.
Riesco ad amarmi quando accetto le situazioni che la vita mi pone davanti affinché io possa imparare da esse ed acquisire saggezza.
Riesco ad amarmi quando ho il coraggio di sconfiggere i sensi di colpa che mi impediscono di porre dei limiti agli altri e quando sono capace di dare voce al mio cuore, lasciando che si manifesti.
Riesco ad amarmi quando riconosco le dinamiche che mi intrappolano. Riesco ad amarmi quando non mi lascio deviare dal mio progetto. Riesco ad amarmi quando non mi lascio spaventare dall'armonia e dall'amore che circolano in modo corale, e permetto che mi attraversino.
Riesco ad amarmi quando permetto agli altri di crescere. Riesco infine ad amarmi quando entro in una dimensione di cura per tutto ciò che mi circonda, a partire dalle persone vicine fino alle più lontane.
Uno dei punti per me fondamentali, nell'esercitare la capacità di amare è il contatto con il mio Sé. Il linguaggio che il Sé usa per parlarmi è un vocabolario corporeo. i messaggi del corpo mi indicano la strada per accedere al dialogo con il mio Sé. Da questo punto di vista il malessere, i sintomi fisici acquistano un significato nuovo e particolare; finché non accetto i messaggi del corpo e lotto contro di loro mi ostino a non voler trovare la strada che il mio Sé mi indica.
Quindi il primo passo è di accogliere il malessere e mettermi in profondo ascolto cercando di decodificare il messaggio. E questo puntualmente succede: se sono uscito di poco dai binari dei mio progetto tutto si risolverà in poco tempo e riuscirò a stabilire nuovamente il dialogo interiore con il mio Sé; se invece sto vagando lontano dalla mia strada la sofferenza sarà prolungata.
Dipende molto da quanto tempo impiego per cogliere il messaggio contenuto nel sintomo fisico e da come riesco a rimettermi sulla giusta strada per me. Questo tempo dipende da quanto sono alienato ad ascoltare il Sé e da quanto è difficile la situazione in cui mi trovo.
Il primo passo quindi è non lottare contro i messaggi dei corpo, ma accoglierli, entrarci in contatto il più possibile per poi decodificarli. Questa è la fase più dolorosa in cui è necessario ascoltarsi. Il Sé mi indica la strada, il mio progetto: questo è un altro elemento della capacità di amarmi: seguire il progetto che sento dentro di me e ogni volta che sbaglio strada il Sé mi avverte.
Un'altra situazione che distingue la capacità di amarmi è quando il Sé mi chiede di affrontare delle prove difficili e dolorose per realizzare il progetto che porto dentro di me, per poter continuare il mio processo di crescita come Persona. Il dialogo con il mio Sé è costante, così come l'esercizio della capacità di amarmi è giornaliero. Ogni giorno devo interrogarmi su come posso volermi bene e costantemente devo metterci impegno ed attenzione. Questo è un elemento importante: costantemente devo impegnarmi nella capacità di amarmi come fosse una pianta da annaffiare quotidianamente, se l'attenzione è giusta e sufficiente posso farla crescere ogni giorno di più.
L’amore per sé stessi è fondamentale per poter vivere l’Amore Universale, incondizionato.
Per quanto riguarda l’amore, bisogna comprendere che se non amiamo noi stessi, la nostra parte divina, il nostro Sé immortale, e se non viviamo i nostri sentimenti e le nostre sensazioni senza paura, non amiamo Dio e non possiamo neanche amare gli altri.
Ogni giorno di più dovremmo collegarci con la Fonte della Vita in noi, ascoltando le nostre sensazioni ed i nostri sentimenti, per prendere piena coscienza della nostra divinità e amarla con tutto il nostro essere.
L’amore è identità, è un sentimento selvaggio e libero, che ci permette di vedere chi siamo. Ogni volta che proviamo amore, esso ci riempie di gioia e ci rende liberi e illimitati nel nostro essere.
Abbiamo imparato l'amore co-dipendente da persone il cui amore per noi era compromesso dalla loro paura e dal loro senso di colpa. Sono stati i nostri modelli e non dobbiamo vergognarcene ma esserne consci.
Ognuno di noi da quando era un neonato, è stato condizionato ad avere stima di se stesso solo quando gli altri gli rispondevano in modo positivo. Ha imparato che il suo valore viene stabilito al di fuori di lui ed è questo l'errore fondamentale che si è perpetuato nel corso della sua vita.
L'esperienza dei nostri genitori non è stata diversa dalla nostra né da quella dei nostri figli. Abbiamo tutti bisogno di guarire le stesse ferite. Dobbiamo prendere coscienza che tutte le violazioni e le emozioni ad esse collegate devono essere liberate. E' in questo modo che tutti gli esseri feriti passano dall'esperienza dell'amore co-dipendente a quella del vero amore.
Durante il processo di guarigione dobbiamo imparare a dare a noi stessi l'amore che non abbiamo mai ricevuto dai nostri genitori biologici. In questo modo ”rinasciamo" e abbiamo dei genitori nuovi che non sono altre figure d'autorità, ma la Fonte d'Amore dentro dì noi.
Il Vero Amore è basato su una fortissima attrazione sessuale e si verifica solo tra uomo e donna. Anzi, il livello più puro di vero amore ci può essere solo tra due anime gemelle. Tra uomini e tra donne ci può essere amicizia e simpatia, ma non vero amore. Cosa si intende per amore incondizionato? Cos'è esattamente la compassione? Per Dio amore incondizionato e compassione sono entrambi sinonimi di Vera Amicizia, di vero voler bene. Questo atteggiamento riguarda il rapporto con ogni persona ad esclusione del proprio partner. All'interno di una coppia, invece, si parla di Vero Amore, ma il massimo livello è tra due anime gemelle.
Due anime gemelle sono due anime identiche. Per questo si chiamano gemelle. Non sono due parti di una stessa anima, ma sono la stessa anima che si è olograficamente divisa in due. Le anime, cioè la consapevolezza, non hanno sesso e non esiste quindi anima maschile e anima femminile.
Non bisogna confondere le anime gemelle con i "gemelli", come ce ne sono in tante famiglie. Una cosa è dire forme gemelle nel senso di forme che ospitano due anime gemelle. In questo caso sono sempre due forme di sesso opposto. Un'altra è parlare di gemelli, cioè persone che sono nate da un solo zigote (gemelli monozigotici) o da cellule uovo diverse (gemelli eterozigotici). Questo secondo senso di gemellarità si riferisce alla pura modalità di concepimento e non ha nulla a che vedere con l'anima.
Nel momento in cui un'anima si incarna sul piano fisico, si incarna contemporaneamente in una forma maschile ed in una femminile. E tale anima crea due forme che siano perfettamente complementari tra loro e che siano perfette l'una per l'altra.
Dato che praticamente mai due forme gemelle nascono contemporaneamente sul piano fisico, accade che la prima delle due forme gemelle che nasce incarna l'anima che poi, non appena la seconda forma gemella nasce, si divide olograficamente e si incarna anche nella seconda forma gemella dell'altro sesso.
L'anima decide la genetica delle due forme in cui si incarna. Tra le molte migliaia di lignaggi genetici che ognuno dei due genitori ha in sé l'anima ne sceglie 144 che, nel caso in cui i due genitori siano anime gemelle, possono essere in comune tra i due genitori.
Di questi 144 lignaggi, tutti gli antenati maschili vanno nella forma gemella maschile e tutti gli antenati femminili vanno nella forma gemella femminile. Nessuno quindi ha antenati presenti nella propria genetica (che come detto sono solo una parte dei milioni di antenati che ognuno ha avuto) che non siano stati del proprio sesso.
Un lignaggio è una catena familiare non interrotta, una famiglia quindi in cui la discendenza si è protratta per un certo tempo.
Due anime gemelle ascendono sempre assieme? Due anime gemelle sono legate a livello eterico sin dalla nascita dei due corpi fisici. Esiste un cordone energetico, più o meno grande, che tiene legate due forme gemelle per tutta la vita, sia che siano vicine fisicamente sia che non lo siano. Tale cordone ha come estremi i due cuori delle due forme gemelle. Connette in sostanza la sede dell'anima di una persona con la sede dell'anima della sua persona gemella. Per questo possiamo utilizzare sia il termine anima gemella che forma gemella, in quanto due anime gemelle nascono in due corpi o forme gemelle.
Ciò significa che tali due corpi sono perfettamente complementari tra loro, e sono perfetti l'uno per l'altro, in tutto e per tutto. Nonostante questo, non è detto che le due anime ascendano assieme. Può capitare, ma solo se le due forme si sono incontrate fisicamente ed una delle due o entrambe desiderano fortemente stare con la sua forma gemella. Maggiore è il desiderio e l'attrazione che le lega, maggiore è la probabilità che crescano assieme mantenendosi sempre appaiate come livello di evoluzione.
L'esperienza vissuta da una delle due anime gemelle (anche una lontano dall'altra) la vive olograficamente anche l'altra anima gemella. Inoltre, le due anime gemelle incarnate sono sempre perfettamente complementari, cioè una di genere femminile e l'altra di genere maschile.
L'Amore nel grande palcoscenico della Vita
La nostra anima o sorgente ci ha fatto e ci fa recitare moltissimi ruoli sul palcoscenico della vita, sin da quando abbiamo deciso di intraprendere la meravigliosa avventura nello spazio-tempo. Abbiamo recitato molte parti: siamo stati padri e madri, figli e figlie, nipoti, nonni e nonne, fratelli e sorelle, cugini e cugine, mariti e mogli, amanti, nemici ed amici, ricchi e poveri, re e servitori, tiranni ed oppressi, buoni e cattivi, normali ed handicappati, traditori e traditi, uccisori ed uccisi, ... e tanti altri ruoli ancora.
E sapete perché? Per imparare ad amare! In ogni ruolo ci siamo dovuti confrontare con l'amore.
Proviamo ad analizzare un po' da vicino i ruoli più importanti che abbiamo svolto.
Il ruolo dei veri amanti.
Gli amanti perfetti sono le due anime gemelle che si incontrano in due forme gemelle. Tra loro ci sarà sempre il vero amore eterno al livello più elevato, con sentimenti puri e forte attrazione sessuale. Due forme gemelle sono anche dei genitori ideali. La loro relazione non morirà mai e ameranno i loro figli nel modo giusto, senza aspettative di alcun genere e lasciando loro la piena libertà, così come Dio Padre l'ha donata a ciascuno dei suoi figli.
Perché se due persone non sono forme gemelle non possono avere un amore puro duraturo? Perché ognuno dei due tenderà ad evolvere a proprio modo, in base alla propria natura. E quindi i pensieri comuni tra i due potrebbero essere sempre meno con il passare del tempo. E' vero però che può accadere che anche forme non gemelle riescano ad avere un rapporto d'amore (ma mai puro come quello tra due forme gemelle) per molto tempo.
Se ciò accade significa che uno dei due si "adatta" all'altro, cioè si adatta ai pensieri del partner. E quindi per forza continueranno a rimanere vicini. Ma non è una relazione pura, dato che uno dei due o entrambi, se vi è un adattamento reciproco, non si rende responsabile dei propri pensieri e quindi della propria vita, e quindi non evolve veramente. E si crea una forma di dipendenza.
Se due forme non gemelle continuano a crescere con la propria testa senza adattarsi all'altro, allora con il tempo il loro rapporto svanirà. Perché non avranno tanti pensieri in comune.
Naturale che l'amore che c'è tra due forme gemelle non è paragonabile ad un amore tra due persone che sono assieme solo per affinità di certi pensieri (cioè in sostanza perché c'è karma tra loro). E'un qualcosa di puro, e che per questo non tramonterà mai, fintantoché si rimarrà nella forma.
Un rapporto d'amore permette completa unità, completo magnetismo. Ciò incarna l'intera forma o l'intera mente di Dio. Nella persona che amiamo troviamo i nostri genitori, nostra madre, nostro padre, nostro fratello, nostra sorella, il nostro amico. il nostro nemico e il nostro confidente. Li troviamo tutti. In quel momento siamo completamente Dio.
Se siamo innamorati del fatto di amare una persona, dobbiamo capire che la magia che sperimentiamo a livello mentale, fisico e spirituale è assolutamente totale, perché Dio è espresso ad ognuno di questi livelli. E' cosi che dovremmo sentirci sempre, ma noi lo abbiamo associato solo al sentimento che proviamo con chi ci ama.
Non c'è bisogno che gli amanti contraggano matrimonio, poiché la loro unione è già benedetta da Dio.
Non ci sarà mai tradimento fra loro perché sono appagati e felici insieme. Cos'altro potrebbero desiderare?
Purtroppo le relazioni tra anime gemelle finora sono state molto rare. Perciò conviene esaminare le normali relazioni tra esseri umani che non siano anime gemelle.
Un uomo ed una donna che provano reciprocamente sentimenti di amore e forte attrazione sessuale è giusto che vivano una relazione intima formando una coppia amorosa con la benedizione di Dio. Sono attratti l'un l'altro perché sono simili; hanno in comune molte forme-pensiero ed emozioni. Perciò non possono fuggire a questa forza di attrazione naturale. Sarebbe una cosa contro natura se si sottraessero a tale forza.
A questo punto però possono sorgere dei problemi. Prendiamo il caso in cui uno dei due o entrambi siano già sposati o impegnati in un'altra relazione. In questo caso chi è sposato o impegnato in un'altra relazione dovrebbe allontanarsi dal proprio precedente partner; e ciò perché il rispetto è alla base di qualsiasi relazione, di amore o di amicizia che sia. Dio è contrario ad ogni tipo di tradimento, che vi sia amore o meno con il terzo incomodo. Se ami un'altra persona, allora molli il/la partner attuale, se per te il rispetto ha un senso.
Questo porta ad una conseguenza: il divorzio. Per Dio il divorzio è necessario, perché due persone devono essere libere di mollarsi quando vogliono se il loro rapporto di coppia non ha più senso di esistere.
Quando una persona si rende conto che non c'è più amore dovrebbe avere l'onestà di ammetterlo e di allontanarsi dal proprio partner. La stessa cosa dovrebbe fare quando si rende conto di amare un'altra persona.
Purtroppo l'essere umano nella sua caduta di consapevolezza ha distorto la realtà creando leggi impositive contro la volontà di Dio. Per Dio il matrimonio non ha alcun senso; è un'invenzione umana. Quando un uomo ed una donna si amano veramente hanno già la benedizione di Dio; non occorre nient'altro. Il tradimento c'è anche se la coppia non è sposata.
A questo punto nasce un problema che riguarda i figli. Una coppia che genera dei figli ha delle responsabilità nei loro confronti, solo nel caso in cui siano minorenni, sia sul piano legale umano, sia sul piano spirituale.
Se un figlio è minorenne, entrambi i genitori hanno il dovere morale e legale di mantenerlo e di proteggerlo. Ma questo si può fare anche se si è separati o divorziati. Ogni genitore dovrà contribuire secondo le sue disponibilità al mantenimento della prole. Purtroppo le leggi vigenti in materia sono molto carenti in merito, poiché sono dettate da criteri dettati dalla religione cattolica. Perciò si finisce con il creare delle situazioni conflittuali permanenti tra i separati o divorziati a causa sia degli "alimenti", sia dell'eredità.
Spesso accade che ai due partner separati conviene continuare a convivere, per motivi economici. In tal caso, una volta messa in chiaro la sua posizione, è giusto che ciascuno di essi abbia rapporti intimi con il nuovo partner.
In ogni caso, è preferibile masturbarsi piuttosto che avere rapporti etero-sessuali senza che vi sia un sentimento di amore. Se non si vuole bloccare la propria ascensione, non bisogna reprimere la propria energia sessuale, senza tuttavia eccedere. E' il corpo che dirà quando ha bisogno di scaricare l'energia sessuale in eccesso.
Purtroppo nella realtà attuale sia l'uomo che la donna si cercano a vicenda solo per soddisfare i desideri carnali sessuali, proprio perchè manca loro il vero amore. Spesso è un comportamento ereditario dovuto ad un karma che risale ai nostri antenati. Questo comportamento nel tempo porta a malattie nell'area del primo e del secondo chakra.
L'energia sessuale non deve essere trattenuta, ma se non c'è amore e c'è solo attrazione sessuale allora vi è un uso negativo dell'energia sessuale, poiché si creano attaccamenti. Quando non vi è amore è meglio masturbarsi che fare sesso. In questo caso almeno non si creano attaccamenti con nessuno. E l'attaccamento che ostacola l'ascensione.
Come si spiegano i gay e le lesbiche? Qual è l'anomalia, se c'è? E' sempre e solo un'anomalia di forme-pensiero. Tali forme-pensiero possono però anche essere molto radicate nella genetica e quindi difficili da rilasciare, a meno che non si ascenda molto.
Perché esistono i gay? Perché persone dello stesso sesso si attraggono? Tutto dipende dai pensieri che si hanno dentro. E questo, come già detto, dipende da quanto ci si lascia influenzare dalle proprie convinzioni, dai pensieri dei propri antenati, dei propri sé di altre dimensioni o vite parallele, della società, della scuola, della famiglia ecc.
Nella realtà spazio-temporale, dove esiste la polarizzazione di pensiero, simile attira simile. I poli abbiamo detto essere infatti simili e complementari. Se simile attira simile, allora anche persone che condividono il pensiero dell'esistenza degli omosessuali e delle lesbiche, si attireranno tra loro, accentuando i pensieri che hanno in comune. E pensano di essere destinati ad essere per sempre omosessuali e lesbiche.
Quindi se si intende di trascendere il pensiero dell'omosessualità o del lesbismo, allora non si attirerà più a sé quella realtà. Tutto qui. Il funzionamento della realtà non è così complicato, una volta che lo conosci.
Come per tutte le forme-pensiero limitanti, anche in questo caso è la paura che crea problemi. In questo caso particolare, paura del Vero Amore. Il vero amore può esistere solo tra forme di sesso opposto. Tra forme dello stesso sesso vi può essere amicizia, simpatia, ma mai vero amore.
Il ruolo degli amanti nella realtà attuale
Nella realtà attuale, le cose vanno diversamente.
Chi è l'amante? E' l'amico o l'amica con cui ci permettiamo di andare a letto e di condividere il nostro corpo, salvo poi pentircene il mattino dopo.
Noi abbiamo bisogno di essere appagati sessualmente. E questo appagamento rappresenta l'appagamento che manca con i genitori, con gli amici. Rappresenta il nemico, i pericoli che mancano.
Le persone amate quindi sono un vero premio. Incarnano in fondo tutte le cose che vogliano in noi stessi. Tutto ciò che diamo ai nostri genitori, ai nostri amici, lo diamo alle persone amate. Siamo felici perché nello scambio d'amore la stessa cosa ci è data di ritorno. E' un movimento di energia, avanti e indietro. E' letteralmente dare ed è ipnotico ed incantevole.
Se siamo innamorati del fatto di amare una persona, dobbiamo capire che la magia che sperimentiamo a livello mentale, fisico e spirituale è assolutamente totale, perché Dio è espresso ad ognuno di questi livelli. E' cosi che dovremmo sentirci sempre, ma noi lo abbiamo associato solo al sentimento che proviamo con chi ci ama.
Dovremmo vivere l'amore come Francesco di Assisi che era innamorato di tutta la vita, di tutte le forme della vita, della rugiada del mattino e della piuma di un uccello, era innamorato della pietra e dell'umiltà, perché tutta la vita era sua amante. Noi invece frantumiamo quel sentimento e ne diamo la responsabilità a qualcun altro.
Purtroppo accade che spesso capita che una persona da di più e l'altra prende di più. Perché improvvisamente l'amato è stato trasformato in genitore, in amico, in figlio. E la magia finisce.
Le persone che si amano hanno un rapporto pericoloso che è sempre fragile. La magia del mantenere il flusso di questo sentimento deve essere applicata ad ogni livello della vita.
Ma se diciamo: "Amo questa persona, ho dato a lei, ma non mi ha dato nulla in cambio", allora la magia finisce ed anche l'amore perché i rapporti sono condizionati dal bisogno che uno ha dell'altro. Si crea l'attaccamento che blocca l'evoluzione. E se ci sentiamo feriti, frustrati e traditi è solo degli attaccamenti.
Le donne hanno disperatamente bisogno degli uomini per avere valore. Gli uomini sono governati dal bisogno di essere amanti. Sono come stalloni selvatici, fuori controllo, fino a quando anche l'uomo più saldo cadrà in ginocchio davanti ad una donna.
Quando l'uomo si innamora, è un fatto veramente notevole e dolce, perché agli uomini accade raramente. Essi generalmente amano il piacere, amano copulare, possedere, ammassare e governare. Raramente provano passione, ma quando accade iniziano a dare ed è come se una grande diga crollasse. Quando arriva il momento giusto e si innamora, benedetta è la donna che riceve tale amore. In quel momento la donna è la Dea; è il Dio con il potere di tutto ciò che è bello. Questo accade quando un uomo sa amare totalmente, e il suo amore non conosce uguale. Fino a quando è capace di dare, continuerà a dare. Nel momento in cui la sua donna gli ricorda sua madre o suo padre o sua sorella, sentirà vergogna e la magia sarà perduta.
Quando l'uomo sa permettere alla sua donna di amarlo come non ha mai amato suo padre, quando sa permettere alla sua donna di abbandonarsi nelle sue braccia e di sentirsi sicura come non si è sentita mai prima, allora lei lo ama. E se le permette di abbandonarsi tra le sue braccia e di sentirsi come un bambino, lo amerà sempre.
Se ognuno di noi permette che ciò che è stato proibito nella nostra vita si esprima in una relazione in cui sa amare e permettere, senza bisogno, senza mancanza, senza punizioni e senza tormento, allora siamo benedetti, perché sperimentiamo l'amore di Dio.
E' possibile che durante la nostra crescita superiamo in evoluzione il nostro partner. E' possibile che una relazione appassionata venga trascesa e si trasformi in una relazione spirituale. E ciò non significa che c’è meno amore perché c'è meno copulazione. Anzi ce n'è di più, ma viene espresso su altri livelli.
Se non ci sentiamo più attratti sessualmente dalla persona amata, non significa che non l'amiamo più. Significa che l'amore si è trasformato in una profonda amicizia. Ci può essere una magia più grande in una relazione spirituale di quella che può esserci in un rapporto turbolento e lussurioso.
Una tale relazione si trasforma in un amore che continua a dare attraverso tutta l'eternità. Questo è ciò che una relazione spirituale offre. C'è un amore per la vita che è ancor più appassionato, un amore per Dio che è ancor più appassionato, che si mostra in una rosa al mattino o nelle ali di una farfalla o nelle risa dei bambini.
Se la nostra capacità di amare qualcuno va oltre il corpo fisico in cui quello Spirito dimora, allora non siamo veramente più di questo piano. Siamo parte di un reame invisibile che non si misura in base all'apparenza materiale.
Quando nasce l’amore fra un uomo ed una donna avviene uno scambio reciproco di energia, a livello di corpi sottili emozionali e mentali, ed entrambe le persone si sentono piene di ottimismo e in forma smagliante. Questa è la sensazione eccitante dell’essere innamorati. Ma quando qualcuno si aspetta questa sensazione da un’altra persona, finisce per allontanarsi dalla propria energia interiore e dipende sempre più da quella del suo compagno o della sua compagna. In questo caso ci si blocca nella propria evoluzione, per colpa della dipendenza nei confronti di un’altra persona.
Possono infatti insorgere delle lotte di potere nell’ambito dei rapporti d’amore. Che cosa provochi la fine della gioia e dell’eccitazione è la conseguenza delle aspettative e della conseguente eccessiva dispersione d’energia a livello fisico da parte delle persone coinvolte, specialmente del maschio. Si finisce per fare del sesso fine a se stesso, senza un vero sentimento d'amore.
Subentra allora la convinzione che non vi sia mai abbastanza energia, così il flusso s’interrompe e i due innamorati ricadono nel loro dramma infantile, cercando di controllarsi a vicenda per rubarsi l’energia. A questo punto la relazione degenera nella lotta per l’energia.
Di solito la gente presume che il fatto di essere amati conduca automaticamente alla felicità, mentre in realtà l’amore di un’altra persona porta al massimo un po’ di soddisfazione e alcuni momenti di felicità.
La difficoltà di liberarsi del sentimento, o del pensiero di mancanza di amore, per sé stessi diventa, in parecchi casi, un evento multi-dimensionale, che si trascina per molte vite.
I sentimenti ed i pensieri ripetuti più volte sono profondamente impressi nel sé. La codificazione di sentimenti/pensieri dell’attuale incarnazione è la più accessibile, nonché la più facile da trattare e ripulire.
Attraverso la codificazione genetica l’anima che si incarna si munisce di un corpo fisico che sarà il veicolo adatto nello spazio-tempo. Gli avvenimenti della vita stimolano le emozioni che si è scelto di superare, sfide che lo mettono continuamente alla prova mediante eventi emotivi che vengono più volte ricreati. Tali sfide creano eventi di vita per l’anima incarnata fino a quando essa non capisce che non è più necessario continuare quel determinato gioco.
L’amore umano è prevalentemente egoico, in quanto lega tramite le aspettative. L’amore umano dà, ma vuole sempre molto in cambio; esso tende sempre a legare l’altro, principalmente attraverso la gelosia e la possessività.
Anche l’amore materno, che sembra il più vicino all’amore divino, spesso è egoico. E’ vero che una madre darebbe la sua vita per i suoi figli (e questo è amore), ma è anche vero che il più delle volte li lega a sé proiettando su di essi le sue aspettative. Inoltre l’amore materno è esclusivo, nel senso che non ama gli altri bambini come ama i suoi figli.
Una domanda che spesso ci poniamo è la seguente : perché ci innamoriamo di una persona invece che di un’altra ? Tutto ciò che viviamo lo attiriamo noi stessi in base alla legge del "simile attira il simile". Perciò ci innamoriamo sempre di chi è simile a noi. Sono le forme-pensiero che sono memorizzate nel nostro DNA ad attirare le corrispondenti forme-pensiero simili che risiedono in altri individui. La sommatoria di tutte queste forme-pensiero, che risalgono ai nostri numerosi antenati, la chiamiamo karma.
Nascendo ognuno di noi sceglie la sua storia, la sua famiglia, i suoi amici, il lavoro più adatto al compito che deve imparare, che deve svolgere. In tutto questo programma, di primaria importanza sono gli incontri con l’altro sesso o con lo stesso sesso. Gli incontri d’amore, di passione, permettono in maniera incredibile di scavare nei lati profondamente oscuri della personalità. Spesso l’innamoramento porta tutta una serie di difficoltà, di enormi problemi fisici e morali, ma proprio questo serve a sciogliere i tabù interiori e a conoscere più profondamente le nostre ansie, i nostri difetti. Insomma, l’altro è lo specchio perfetto della nostra oscurità, perciò ci innamoriamo scegliendo la persona che ci può più illuminare nel nostro buio interiore.
Imparare a dare amore alla persona ferita dentro dì noi comincia a rovesciare la nostra convinzione che il nostro valore sia basato sulla reazione degli altri. Lentamente ci alleniamo ad accettarci ed ad amarci per quello che siamo qui ed ora, senza condizioni. Nessun altro può farlo per noi. Gli altri ci possono assistere e incoraggiare, ma nessuno può insegnarci come amare noi stessi; questo è il lavoro di ogni singola anima.
L’Amore è anche accettare ciò che accade per quel che accade, è quel che giustamente deve accadere. Noi pensiamo davvero che ci possa essere un errore o qualcosa che non va nell’universo ? Pensiamo forse che l’Assoluto abbia creato mondi imperfetti, o uomini e donne cattivi ? Questa è l’illusione della dualità ! Tutto ha un suo scopo, e il male, in questo mondo, ha la stessa importanza del bene ; il diavolo ha la stessa importanza del creatore della terra : entrambi esistono perché hanno motivo di esistere. Esistono le virtù come esistono i difetti, perché entrambe fanno parte della stessa creazione.
Dovremmo continuamente scrivere ed affermare la frase :”Sono perfetto così come sono. Tutto nella mia vita lavora per il mio bene fondamentale. Sono amato e sono amore”.
Questa frase può suonare male le prime volte che la pronunciamo, poiché in noi, nel nostro profondo sono depositati sentimenti radicati irrisolti di dolore, paura, sensi di colpa, odio, rancore, etc, che costituiscono più strati che impediscono l’accesso alle nostre qualità divine : amore, compassione, bellezza, fiducia, forza e verità. Dovremmo vivere partendo da quel livello di consapevolezza che dice : “Io sono amore. Io sono consapevolezza ed energia”.
L’amore è parte essenziale della natura umana. Non è un’affermazione mistica : è parte della nostra vera percezione. Percepire significa afferrare il significato di qualcosa.
Affermare le nostre qualità divine significa avere un punto di partenza da cui queste qualità possono crescere.
Questa tecnica è estremamente potente nel farci ricordare la nostra vera natura, ma soprattutto ci rammenta il nostro scopo, che è di crescere fino al punto in cui “Io sono amore” affiora alla superficie della nostra coscienza, non più sepolto in oscure profondità.
“Noi non possiamo dirigere l’Amore, perché, se ci trova degni, è Lui che ci conduce. L’Amore non possiede né vorrebbe essere posseduto perché l’Amore è sufficiente all’Amore. L’Amore non dà nulla, fuorché sé stesso e non coglie nulla, se non in sé stesso”. (Khalil Gibran)
Quando l’Amore ci chiama dovremmo seguirlo, poiché, quando esso agisce è come un fiume in piena: se ci abbandoniamo alla sua corrente, ci culla e ci porta verso lidi sublimi, ma se lo vogliamo trattenere o imbrigliare, allora ci travolge.
L’Amore è impersonale e non fa nessuna differenza o distinzione. L’Amore è donazione, è comprensione, è tolleranza, è solidarietà. L’Amore non giudica, non porta rancore, ma chiarisce le situazioni. L’Amore per Dio passa sempre attraverso l’Amore per il prossimo, che si manifesta tramite la Compassione.
Chi ama altruisticamente il prossimo desidera il bene della sua anima ed opera per questo bene, ma non cede alle pretese del suo ego.
Per donare amore agli altri dobbiamo prima svilupparlo dentro di noi; perciò sta scritto: “....ama il prossimo tuo come te stesso”. Se non amiamo noi stessi, vedendoci come esseri divini, recuperando il nostro potere, se noi stessi non ci accettiamo, come possiamo amare gli altri? Noi possiamo dare al prossimo solo quello che abbiamo realizzato in noi. Solo se abbiamo sviluppato in noi l’amore, allora lo potremo donare agli altri, in tal modo ciò che trasmettiamo (doniamo) ritorna a noi moltiplicato.
Noi cristiani abbiamo un rapporto così distorto con il concetto dell’amore che non sono bastati 2000 anni di storia per farcelo comprendere. Eppure dovremmo sapere di che cosa si tratta, dal momento che la nostra religione ha posto al suo centro il tema dell’amore. L'apostolo Paolo ha scritto un inno all’amore dove fra l’altro dice: “...Chi ama è paziente e generoso, chi ama non è invidioso, non si vanta né si gonfia d’orgoglio. Chi ama è rispettoso, non cerca il proprio interesse, non cede alla collera, dimentica i torti. Chi ama non gode dell’ingiustizia, ma la verità è la sua gioia. Chi ama tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta e mai perde la speranza...”.
Quello che molti chiamano amore si rivela in fondo un amore egoistico, pieno di aspettative, che ha preferenze, che è intollerante, che giudica, che è possessivo, ecc.
L’amore vero è incondizionato, impersonale. Esso dà e non si aspetta nulla in cambio. L’amore è libero e non lega. L’amore non giudica e non separa.
Con ciò non si vuole dire che noi cristiani non siamo capaci di amare. Una madre e un padre sono capaci di qualunque sacrificio per amore dei loro figli. Tuttavia è un amore limitato poiché è infarcito di molti altri sentimenti limitanti, quali: la possessività, la gelosia, il voler programmare i figli secondo le proprie vedute, talvolta fino ad arrivare alla coercizione, la non accettazione, ecc.
La terra è il pianeta dell’amore. Qui, su questo pianeta, la nostra vita è un continuo processo di apprendimento il cui scopo fondamentale è quello di farci imparare ad amare di più. Nella vita succede quello che succede in ogni classe scolastica. Uno impara più in fretta, l’altro più lentamente. E chi è insufficiente deve ripetere la classe.
Senza amore non funzionerebbe nulla. Il cosmo cadrebbe semplicemente a pezzi. Sappiamo ora che anche la scienza è giunta a capire che tutto è UNO. E questa unità ha a che fare con l’amore. Questa unità è amore. L’amore è il sentimento dell’unità, a differenza del sentimento della separazione dal quale nasce la paura.
Con l’amore possiamo risolvere tutti i nostri problemi personali e quelli mondiali come la povertà, la droga, la disoccupazione, ecc.
L’amore è quell’energia che può autoriprodursi, quindi è energia illimitata. Chi scopre e sviluppa l’amore incondizionato, attinge direttamente alla sorgente perenne della vita e dell’energia cosmica e perciò non ha più bisogno di rubarla agli altri.
Poiché amore significa unità, esso significa anche assenza di conflitto. Alla base dell’amore c’è l’accettazione di se stessi e degli altri, così come sono.
L’amore non crea opposizione e porta pertanto più velocemente al conseguimento dell’obiettivo.
L’amore non attacca né si difende. Esso tuttavia protegge. Se il Cielo vuole salvare qualcuno, lo protegge con l’amore.
L’amore non conosce discordia. L’amore non conosce nemico.
L'amore si esprime attraverso un cuore aperto. Avere un cuore aperto non è una tecnica, ma una disponibilità emotiva che va oltre i limiti della definizione concettuale. Man mano che la forma cambia, il cuore si apre senza paura al suo contenuto in evoluzione.
La compassione e il distacco vanno di pari passo. Non possiamo amare qualcuno e cercare di controllarlo. Solo volendo ciò che è meglio per il prossimo, gli offriamo la libertà e, se non gli offriamo la libertà non gli offriamo amore.
L'attaccamento all'apparenza deriva da un'insicurezza molto profonda che comprenderemo pienamente solo quando avremo superato l'attaccamento stesso. Questo movimento è inevitabile. E' scritto nel libro della vita.
Non c’è nulla al di fuori di Dio.
E Dio è Amore.
E Amore è assoluta sicurezza.
La paura è assenza di amore ed è la massima insicurezza creata dall’uomo.
Se contro ogni “ragionevolezza” umana, contro tutte le abitudini, contro tutti i soliti meccanismi di difesa, contro le opinioni superstiziose, contro numerosi insegnamenti, siamo disposti a dire : voglio amare, siamo nella luce e non può succederci nulla, veramente nulla di “male”.
Possiamo quindi dire :
Þ L’Amore è energia illimitata.
Þ L’Amore è il potere più forte del cosmo.
Þ L’Amore è più forte della lotta.
Þ L’Amore dà assoluta sicurezza.
Þ L’Amore è unità, non separazione.
Þ L’Amore è la risposta a tutte le domande.
Þ L’Amore è la soluzione a tutti i problemi.
Þ L’Amore vuol dire portare l’espansione di noi all’altro.
Þ L’Amore vuol dire lasciare che qualcosa di noi fluisca all’altro.
Þ L’Amore vuol dire essere liberi e lasciare liberi.
Þ L’Amore vuol dire ascoltarci e rispondere senza paura.
Þ L’Amore vuol dire essere certi di non perdersi nell’altro.
Þ L’Amore vuol dire ritrovarsi, ritrovarsi in quella parte a noi mancante.
Þ L’Amore vuol dire espansione e non restrizione.
Þ L’Amore vuol dire dolcezza e non possesso.
Þ L’Amore vuol dire vibrare, vibrare interiormente, ma vibrare perché sentiamo risonanza con l’altro essere.
Þ L’Amore vuol dire essere consapevoli che siamo noi gli artefici di quello che sentiamo, per quanto ci abbandoniamo.
Þ L’Amore vuol dire essere noi stessi in compagnia dell’altro.
Þ L’Amore vuol dire essere leggeri e non essere appesantiti dal dubbio.
Þ L’Amore vuol dire donare e aprirsi per ricevere.
Þ L’Amore vuol dire vedere l’altro, o l’altra, nella sua realtà per non cadere nella trappola dei bisogni che trasformano la realtà.
Þ L’Amore vuol dire amare senza essere dipendenti.
Þ L’Amore vuol dire aprirsi al nuovo, alla ricarica, alla constatazione che esistono sintonie che portano all’unione.
Þ L’Amore vuol dire trovare un punto d’incontro da cui partire.
Þ L’Amore vuol dire accettarsi e sapere che possiamo destare amore anche negli altri.
Þ L’Amore vuol dire provare emozioni e sapere che siamo noi che permettiamo loro di esistere.
Þ L’Amore vuol dire tenere presente chi siamo, senza perdersi nell’altro.
Þ L’Amore vuol dire essere coscienti, consapevoli che tutto è e può non essere.
Þ L’Amore vuol dire lasciarsi liberi dai condizionamenti e liberi da tutta una concettualità che trasforma e divide, e che porta conflitti interiori.
Þ L’Amore vuol dire capire e intuire se quello che amiamo è la realtà o una nostra proiezione.
Þ L’Amore vuol dire avere la forza di aspettare che l’altro arrivi.
Þ L’Amore vuol dire vedere e non proiettare.
Þ L’Amore vuol dire rispettarsi.
Þ L’Amore vuol dire essere in sintonia con il Tutto.
Þ L’Amore vuol dire avere la possibilità di aprire le braccia a noi stessi, di abbracciarci con tenerezza, per sostenerci e per trovare la persona giusta, in sintonia con noi.
Þ L’Amore vuol dire apertura di cuore, ma con la certezza che saremo sempre vigili, per proteggerci proprio da chi amiamo.
Þ L’Amore vuol dire riconoscere in noi la nostra parte divina e far sì che venga riconosciuta anche dall’altro, perché entrambi ci si possa vedere nella nostra parte migliore.
Þ L’Amore vuol dire poter vedere anche delle cose che non vanno, ma amare lo stesso.
Þ L’Amore vuol dire trovare il punto d’incontro.
Þ L’Amore vuol dire abbandonarsi alla vibrazione che ti riempie, che ti fa sentire leggero, festoso.
Þ L’Amore non vuol dire prostituirsi per trovare un affetto.
Þ L’Amore non vuol dire subire per non essere soli.
Þ L’Amore non vuol dire essere devastati nel nostro squilibrio.
Þ L’Amore non vuol dire patteggiare.
Þ Amare è accettare non la quantità, ma la qualità.
Þ Amare è viversi intensamente il sentimento del momento, senza la paura del futuro.
Þ Amare è avere la forza di amare, senza chiedere certezze.
Þ Amare è trovare, nella forza interiore, la realtà che oggi possiamo vivere qualcosa che domani sarà diverso.
Þ Amare è non chiedere quanto, ma prendere, prendere, prendere per dare sempre un amore qualificato.
Þ Amare è accettare la vera necessità di essere amati.
Attenti all’amore che vi appesantisce e che vi toglie la gioia: non fa parte del vero amore, dell’Amore Cosmico. La risposta è:
|
amo e sento che questo amore porta crescita in me. |
|
amo e sento che questo amore porta consapevolezza in me |
|
amo e sento che, amando faccio parte del Tutto. |
|
amo e sento che questo mi dà la forza di affrontare quello che la vita mi porge. |
|
amo e trovo in me la dolcezza dell’interscambio. |
|
amo e sento la profondità di questa vibrazione. |
I miracoli sono la dimostrazione dell'azione della Mente Divina nella nostra mente e nella nostra esperienza e sono strumenti necessari per l'insegnamento proprio come lo erano duemila anni fa. Ogni miracolo dimostra che l'amore è più forte della paura.
Non sottovalutiamo quanto del nostro mondo sia nato dalla paura, guardiamoci intorno ed osserviamo i nostri pensieri. C'è un luogo dove la paura non ha preso piede? Facciamo un inventario dei nostri pensieri. Non possiamo arrivare all'amore senza renderci conto di quanto i nostri pensieri siano basati sulla paura.
Il ruolo dei genitori.
Ci siamo mai chiesti quante volte siamo stati genitori? Tantissime volte!
I genitori rappresentano l'amore che crea. Il concepimento è sempre un atto d'amore in cui l'uomo dà e la donna riceve. Quando la donna da alla luce il bambino/a, ella da e il bambino/a prende. I genitori rappresentano il polo positivo e quello negativo, i quali devono mettersi insieme per creare un'unità. E questo è amore anche se solo per un momento. In quel momento essi sono Dio. La vita che essi concepiscono è un dono, quindi è amore.
I figli non basta concepirli; una volta nati hanno bisogno di essere alimentati, vestiti, educati. seguiti passo dopo passo nella loro vita. E per fare tutto ciò i genitori danno ed i figli prendono fin quando non diventano adulti.
Abbiamo detto che l'amore è l'atto del dare senza condizioni. Ora, quando danno, i genitori si aspettano o non si aspettano almeno qualcosa in cambio dai loro figli? Questo è il punto. E' molto importante la motivazione che sta dietro il dare.
Per esempio, è giusto criticare i propri figli o reprimerne le azioni? Se la critica o l'azione è rivolta a fin di bene (per i figli) allora va fatta. Ma chi può giudicare cosa è bene e cosa è male per un altro essere? Se un bambino vuole mettere una mano sul fuoco perché non si rende conto del pericolo, la madre cosa deve fare? Lo deve dissuadere o al limite impedirglielo anche con la forza se è necessario. La motivazione del gesto è la salute del figlio. Questo è amore. Tuttavia se il figlio deve bruciarsi una mano perché questo è il suo karma, accadrà inevitabilmente prima o poi nonostante l'attenzione della madre, ma questo è un altro discorso.
Ci sono peraltro molti casi in cui i genitori non danno ai figli in modo incondizionato, ma si aspettano sempre qualcosa in cambio. Spesso li ricattano nei sentimenti. Quanti genitori fanno sentire in colpa i figli?
Quando diamo comprensione a qualcuno, quello è amore. Quando comprendiamo qualcuno, quello è perdono.
Quindi il ruolo di genitori ci offre l'opportunità di amare, specialmente quando tra i nostri figli ci sono esseri handicappati. Oggi sempre più spesso si incarnano anime in corpi handicappati, e questo perché in quest'epoca c'è un grande bisogno di imparare ad amare. E quale migliore occasione ci può essere se non la presenza di una creatura indifesa, dolce e bisognosa d’aiuto? Un amore che proviamo verso queste creature è autentico; non può essere inquinato da interessi egoistici.
Amare i propri figli, la propria famiglia, è un primo passo verso l'amore universale. Per essere un Dio dobbiamo amare a 360 gradi e non solamente a 60 gradi, mentre per gli altri 300 gradi prendiamo. Assumere un atteggiamento di risentimento verso i propri fratelli e sorelle o la propria famiglia è prendere e non dare. Per amare a 360 gradi dobbiamo includere tutti e tutto, allo stesso modo, cosi come fa Dio.
Amare i propri figli non significa tuttavia dare loro incondizionatamente tutto ciò che chiedono, diventandone spesso schiavi. E' la società moderna, basata sul consumismo di massa che ha prodotto un tale fenomeno. Oggi ci sono numerosi genitori che hanno viziato a tal punto i loro figli che non riescono più a sottrarsi ai loro ricatti.
I figli pretendono sempre di più e i loro genitori deboli li assecondano perché non hanno più la forza di opporsi al loro insaziabile egoismo. Da qui alla droga e alla delinquenza il passo è molto breve.
Fare i genitori è molto difficile, ma se siamo disposti ad amare tutto si semplifica.
Il più delle volte i figli sono lo specchio più impietoso dei genitori, e come tali ne riflettono le manchevolezze.
Quali sono quindi i doveri dei genitori nei confronti dei figli? Dovrebbero dare, dare e dare. Non dovrebbero abbandonarli. Non dovrebbero lottare per causa loro, non usare i figli come capri espiatori per vili conflitti. Non sentirsi in colpa per causa loro; sentirsi in colpa non è amare: è aver bisogno, è una reazione che nasce dal bisogno. Non è amore, poiché l'amore non conosce colpa. Conosce solo l'umiltà e l'azione del sostegno.
Il ruolo dei figli.
Abbiamo detto prima che i figli sono lo specchio dei genitori, specialmente quando sono in tenera età. I bambini spesso somatizzano sui loro corpi gli errori comportamentali dei genitori. Basti pensare ad un bambino che si ammala spesso alla gola perché la madre è chiusa.
Ma chi sono i nostri figli? Ebbene, potrebbero essere stati i nostri genitori in un'altra vita in cui magari abbiamo fatto passar loro un periodo molto duro e difficile e che abbiamo preso in continuazione. In questo caso, se i nostri figli ora sono spinti a prendere è perché a sua tempo noi abbiamo preso a loro; e questo perché non è stato ancora insegnato loro a dare.
Ai bambini deve essere nuovamente insegnato che cosa significa essere capaci di dare ciò che possiedono di più prezioso a qualcun altro. Dovrebbe essere loro insegnato che se non capiscono che Dio è amore, Dio rimarrà per sempre estraneo a loro.
Qual è allora il compito dei genitori? E' quello di dare amore ai propri figli. E il modo di amare insegna loro a fare la stessa cosa.
Se sappiamo che il sentimento più sublime è l'atto del dare, che è la natura stessa dell'amore, allora quando diamo assai raramente ci troviamo in uno stato di bisogno
I genitori dovrebbero essere rispettati ed onorati. Ma il più grande amore che i figli possano dare ai propri genitori è di non aspettarsi che essi siano qualcosa di diverso da quello che vogliono essere. Dovrebbero essere amati dai figli incondizionatamente.
In altre parole, quando i genitori deludono i figli è perché i figli deludono se stessi. E' perché i figli non hanno dato amore a se stessi. Onorare i genitori significa semplicemente non ritenerli responsabili della vita dei propri figli.
D'altra parte succede che ogni giorno i genitori sono delusi dei propri figli. Le delusioni dei genitori distruggono i propri figli, specialmente se sono persone insicure.
In questi casi cosa dovrebbero fare i figli? Dovrebbero prendere atto delle critiche e delle delusioni dei genitori, continuando a dare loro amore, ma seguendo i propri sentimenti.
Il ruolo degli amici.
C'è un detto che dice: "Chi trova un amico trova un tesoro". Ed è proprio cosi! Perché un amico è la persona con la quale ci si confida di qualsiasi cosa. Quando abbiamo un problema da risolvere, un dispiacere che ci tormenta, una malattia che ci debilita, una questione da dipanare, ... una qualsiasi cosa che ci opprime, ci confidiamo con il nostro miglior amico, perché sappiamo che lui ci può aiutare.
L'amicizia si sviluppa, fiorisce e prospera quando c'è un dare genuino da entrambe le parti. E c’è una fiducia che si accumula grazie a questo dare incondizionato. Il dare e l'accettarsi l'un l'altro è la spina dorsale dell'amicizia. Quando raccontiamo dei segreti ai nostri amici, diamo loro una parte di noi stessi e questo non è forse un atto d'amore?
Amicizia vuol dire anche chiarezza. trasparenza, solidarietà, sincerità e serietà. Una persona che usa l'amico solo per prendere, non ama e quindi non è un vero amico. Le amicizie non dovrebbero essere basate sulla condizione “Io do a te e tu restituisci a me". L'amicizia dovrebbe essere un'energia che fluisce liberamente.
Se abbiamo molti amici nella nostra vita. se troviamo in loro una qualità che ci serve disperatamente, allora molto probabilmente quelle persone sono nella nostra vita perché abbiamo bisogno di loro; non perché le amiamo.
Il ruolo dei nemici.
Gesù ha detto: "Amate i vostri nemici. Fate del bene a coloro che vi odiano". Perché lo ha detto? Come si fa ad amare i nostri nemici?
I nostri nemici sono i nostri migliori insegnanti e benefattori! Sono i nostri specchi inflessibili che ci riflettono ciò che noi siamo. E' soprattutto grazie a loro che possiamo riconoscerci, che possiamo prendere coscienza di ciò che siamo. Senza di loro non potrebbe esserci evoluzione per noi.
E' difficile dare ad un nemico finché è tale. Ma quando abbiamo compreso ed apprezzato l'enorme aiuto che lui ci ha dato, allora molto spesso l'odio si trasforma in amore.
Il ruolo dei mariti e delle mogli.
Tutto ciò che è stato detto degli amanti, vale anche per i mariti, tranne il fatto che i mariti hanno giurato di onorare, di amare, di adorare e di prendersi cura delle loro mogli, nella buona e nella cattiva sorte. Perciò essi dovrebbero vivere secondo la loro promessa, perché è la loro parola d'onore e perché è un'iniziazione che ha in sé un valore karmico nel senso che, quello che non siamo riusciti a sciogliere con l'amore in seno alla nostra famiglia in questa vita, dovremo affrontarlo in una prossima vita.
Può capitare che tra marito e moglie non vi sia più armonia e quindi non vi sia più amore. Questo purtroppo succede molto spesso. Cosa fare in questi casi? Conviene continuare a vivere nella discordia peggiorando la situazione oppure conviene separarsi temporaneamente o definitivamente?
Comunque dovremo prendere atto che sul piano dell'amore il matrimonio è stato un fallimento. Non ha senso il matrimonio così come è concepito dalla nostra società. Non si può obbligare una coppia a rimanere per forza insieme anche quando tra i partner non c'è più amore. Sarebbe più onesto prenderne coscienza, da entrambe le parti, e trovare insieme una soluzione ragionevole, nell'interesse di entrambi. In ogni caso non è giusto mancare di rispetto reciprocamente con il tradimento. Se uno dei due partner ama un'altra persona deve avere l'onestà di abbandonare il partner attuale.
Inoltre, se non cambiamo il nostro atteggiamento egoistico, anche le nostre future relazioni saranno destinate a fallire finché non avremo compreso la causa della mancanza d’amore.
La separazione consensuale è la soluzione migliore e sottintende che si è conclusa un'esperienza e, di comune accordo, si decide di fare altre esperienze separatamente. In fondo rimane un rapporto di sincera amicizia, di reciproca libertà, di stima e di fiducia.
I mariti non dovrebbero sposarsi alla leggera. E la stessa considerazione vale per le mogli. Dovrebbe esserci una scelta ben ponderata in cui due persone, che sono state amanti, si mettono insieme e sanno mantenere la magia dell'essere amanti, e il loro desiderio è di costruire, con l'amore che si danno, un regno e i figli che generano sono i semi del loro amore. I figli dovrebbero essere il retaggio dell'amore piuttosto che un peso.
Anche le donne non dovrebbero diventare mogli se non sanno imparare ad amare incondizionatamente. Non dovrebbero essere mogli se hanno semplicemente bisogno che qualcuno si prenda cura di loro. Purtroppo questa è stata nel passato la motivazione prevalente; una donna si sposava per "sistemarsi” o per evadere dalla sua famiglia..
Da simile atteggiamento non può nascere alcun amore. Inoltre le donne, quando hanno dei figli, hanno la brutta abitudine di rivolgere i figli contro i loro padri, perché è la loro unica possibilità di vendetta nei confronti del marito infedele e senza amore.
Le donne dovrebbero rendersi autonome e smettere di succhiare al seno degli uomini, di cui sono continuamente deluse perché non corrispondono ai loro bisogni. E’ sempre stato un errore confondere l'amore con il controllo.
Il ruolo dei vicini.
I vicini possono essere una terribile sfida. I vicini sono famiglie di Dio che hanno scelto di vivere in un certo modo vicino a noi. I nostri vicini rappresentano un aspetto di noi stessi. Se ci comportiamo in modo gentile e premuroso con il nostro vicino, se sorvegliamo ad esempio la sua casa quando è via, se ci prendiamo cura dei suoi animali mentre è assente. E quando è malato e non si sente bene lo assistiamo, tutte queste sono azioni preziose che fanno sentire i vicini come una famiglia, li fanno sentire amati senza obblighi. Non aspettiamoci nessuna ricompensa per l'amore che diamo.
Ciò che è splendido dell'amore è che è esso stesso la propria ricompensa.
Il ruolo degli animali domestici.
L'animale domestico è un animale che abbiamo preso con noi perché ha bisogno di noi. Magari senza di noi finirebbe sotto un’auto. Noi lo nutriamo, lo dissetiamo, lo coccoliamo, lo amiamo. Perché li amiamo? Perché non possono contraddirci e perché hanno bisogno di noi e dipendono da noi e saranno sempre leali verso di noi e non scapperanno mai via con qualcun altro...
Ci sono molte persone anziane che si sono circondate di animali domestici perché essi rimpiazzano i loro figli. E' l'unico modo di amare che conoscono. Oggi, per molti, gli animali domestici sono diventati i sostituti degli esseri umani perché colmano il vuoto della mancanza. Le persone che sono vittime, che soffrono perché prendono per tutta la vita, finiscono per aver a che fare con gli animali e gli animali prendono da loro.
Ovviamente si possono amare gli animali domestici. Ma quando essi diventano più importanti dei nostri figli, quando hanno più cibo dei nostri vicini, quando sono diventati i sostituti dell'amore e possono essere comprati, venduti, messi in gabbia, allora abbiamo qualche problema. Prendiamoci cura dei nostri animali domestici, ma non perché ci danno potere.
Se non abbiamo ancora capito l’amore, è colpa della nostra consapevolezza limitata.
Domande & Risposte
Anime gemelle
5. Due anime gemelle ascendono sempre assieme? Due anime gemelle sono legate a livello eterico sin dalla nascita dei due corpi fisici.
Esiste un cordone energetico, più o meno grande, che tiene legate due forme gemelle per tutta la vita, sia che siano vicine fisicamente sia che non lo siano. Tale cordone ha come estremi i due cuori delle due forme gemelle. Connette in sostanza la sede dell'anima di una persona con la sede dell'anima della sua persona gemella. Per questo possiamo utilizzare sia il termine anima gemella che forma gemella, in quanto due anime gemelle nascono in due corpi o forme gemelle.
Ciò significa che tali due corpi sono perfettamente complementari tra loro, e sono perfetti l'uno per l'altro, in tutto e per tutto.
Nonostante questo, non è detto che le due anime ascendano assieme. Può capitare, ma solo se le due forme si sono incontrate fisicamente ed una delle due o entrambe desiderano fortemente stare con la sua forma gemella. Maggiore è il desiderio e l'attrazione che le lega, maggiore è la probabilità che crescano assieme mantenendosi sempre appaiate come livello di evoluzione.
Anime gemelle
6. Cosa significa esattamente anime gemelle? Significa forse che prima erano un'unica anima che si è divisa in due? Due anime gemelle sono due anime identiche. Per questo si chiamano gemelle.
Non sono due parti di una stessa anima, ma sono la stessa anima che si è olograficamente divisa in due. Le anime, cioè la consapevolezza, non hanno sesso e non esiste quindi anima maschile e anima femminile.
Nel momento in cui un'anima si incarna sul piano fisico, si incarna contemporaneamente in una forma maschile ed in una femminile. E tale anima crea due forme che siano perfettamente complementari tra loro e che siano perfette l'una per l'altra.
Dato che praticamente mai due forme gemelle nascono contemporaneamente sul piano fisico, accade che la prima delle due forme gemelle che nasce incarna l'anima che poi, non appena la seconda forma gemella nasce, si divide olograficamente e si incarna anche nella seconda forma gemella dell'altro sesso.
Anime gemelle
7. Perché dici che è l'anima che crea le due forme gemelle in cui si incarna? L'anima decide la genetica delle due forme in cui si incarna. Tra le molte migliaia di lignaggi genetici che ognuno dei due genitori ha in sé l'anima ne sceglie 144 che, nel caso in cui i due genitori siano anime gemelle, possono essere in comune tra i due genitori.
Di questi 144 lignaggi, tutti gli antenati maschili vanno nella forma gemella maschile e tutti gli antenati femminili vanno nella forma gemella femminile. Nessuno quindi ha antenati presenti nella propria genetica (che come detto sono solo una parte dei milioni di antenati che ognuno ha avuto) che non siano stati del proprio sesso.
Un lignaggio è una catena familiare non interrotta, una famiglia quindi in cui la discendenza si è protratta per un certo tempo.
Anime gemelle
8. E' possibile che le anime gemelle si reincarnino di vita in vita sempre in due forme gemelle? Sì, è possibile e succede molto spesso.
Due persone che sono forme gemelle hanno in sé anime gemelle che possono essere già state in forme gemelle molte volte. Il numero delle volte dipende dal numero di antenati che sono nella genetica delle due persone e che sono stati forme gemelle.
E' anche per questo motivo che l'attrazione tra anime gemelle è spesso riconoscibile sin da subito, quasi come se ci si conoscesse già da molto.
Vero Amore
28. Tu hai detto che il Vero Amore è basato su una fortissima attrazione sessuale e si verifica solo tra uomo e donna. Tra uomini e tra donne ci può essere amicizia e simpatia, ma non vero amore. Cosa si intende per amore incondizionato? Cos'è esattamente la compassione? Per me amore incondizionato e compassione sono entrambi sinonimi di Vera Amicizia, di vero voler bene. Questo atteggiamento riguarda il rapporto con ogni persona ad esclusione del proprio partner. All'interno di una coppia, invece, io parlo di Vero Amore.
Se ho ben capito, il vero amore è quello che esiste tra due anime gemelle. Allora nelle coppie normali che non sono anime gemelle non ci può essere il vero amore? Sì, ci può essere, ma a mio parere non al livello che si raggiunge quando due persone sono anime gemelle.
Comunque la distinzione tra tali termini è puramente speculativa. Sono entrambi termini che indicano una forma d'amore.
Energia e Amore
55. Hai detto che Dio ha creato una realtà basata sull'Amore, che è una forza puramente positiva, attrattiva e buona. Questa forza Amore è quella che tu chiami forza puramente magnetica? Esatto, devo precisare una cosa comunque.
Se è vero che l'Amore puro si basa sull'energia puramente magnetica, è vero anche che anche l'energia elettromagnetica, l'energia elettrica e l'energia radioattiva contengono in sé Amore, poiché sono pur sempre distorsioni dell'Amore puro, e le particelle fondamentali sono sempre le stesse.
In sostanza, tutto ciò che esiste è Amore. La Vita è Amore.
08/10/2003
commento
Lo scritto che mi hai inviato, lo definirei New Age. E' una raccolta di pensieri ideali, compilata attingendo ovunque.
Io sono troppo razionalista e realista per accettarla così senza critica, anche se comoda per risolvere i problemi della vita.
Come già ti ho detto, io credo nella creazione dal nulla e sono convinto che non si può far teologia usando concetti sottoposti alla logica dello spazio tempo.
Sono convinto che l'uomo ci possa riuscire, fa parte della potenza della mente, ma non è stato fatto. Per questo viviamo in una epoca di relativismo o di pensiero debole. Una verità assoluta non è più accettata, ricorda troppo il nazismo e le camere a gas.
Lo scritto parla d'amore, della legge fondamentale dell'universo sin dal suo essere creato...è coraggioso e dice anche delle cose giuste, ma vanno dimostrate.
E supera un errore della filosofia: il non aver mai parlato della conoscenza amorosa se non solo per delegarla alla parte etica o estetica...io son convinto che è molto di più. Quando ero giovane, una delle critiche che rivolgevo alla filosofia era che mancava la vita...cioè l'amore.
Se devo essere sincero con te, sino in fondo, i veri pensieri della mia mente sono di desiderio...
desiderio di essere con te, di vivere viaggi e quotidianità, di condividere...penso che sarei sereno.
Cancella questa parte.
Io aspetto le tue considerazioni.
Ieri sera abbiamo parlato a lungo di morfologia e, tra le righe, del nostro amore. Resto convinto che qualsiasi persona e qualsiasi naturale elemento possa falsare ciò che si vede.
Molto più importante la lealtà nella comunicazione.
Concordo con te che oggi tutto è falsato nell'obiettivo di dominare. Vedi anche come siamo stati portati in guerra contro l'Iraq...
Ripercorre in modo esoterico Platone…l’altra metà, la metà mancante che deve ricongiungersi…
non credo sia giusto.
Parla d’amore come se fosse un obbligo del destino, cui una persona non può ribellarsi…
questo è per me un errore fondamentale.
E’ nella capacità dell’uomo la possibilità di dire di si e di no…è fondamentale per l’uomo poter scegliere…
E se io contesto la mancanza di libertà di fronte all’aut aut divino e d’ogni altra legge, è perché inficia questa libertà.
Non accetto neppure da Dio che sia lui a decidere il bene ed il male per me, condannandomi a morte se non scelgo la sua strada.
La sola libertà che io accetto è quella della persona che amo…io chiedo d’amarla, lei può rifiutarsi.
Posso continuare ad amarla lo stesso, ma non per questo lei deve sentirsi obbligata, stare male e la vita essere morte.
In questo scritto c’è una via d’uscita a questa impasse, non dimostrata, ma c’è.
Dio, dice, in realtà non vuole regole per l’amarsi…perché l’amore è soprattutto libertà sia nel
donare, sia nel ricevere… e tutte le regole che ci sono, sono invenzione dell’uomo per dominare.
Io sono oltre… il poter vedere l’altra persona, il conoscerla, sceglierla… non perché esiste un obbligo divino, naturale, chimico o altro…ma perché lo voglio, perché è bella in sé, perché è come me in cammino, perché stiamo bene insieme e lo vogliamo, perché voglio che mi aiuti, perché mi piace aiutarla…questo è l’amore…il resto è solo condizionamento.
Potrei continuare …ma questo che scrivo io lo vivo, tu lo sai…e lo senti sulla tua pelle. Ciao…
@a+a
Lo scritto comunque è simpatico...aspetto le tue critiche.
Ti abbraccio e vorrei che tu lo sentissi come olio che la carezza ti sparge sulla pelle.
08/10/2003 ore19.30
Sms:
Scrivimi...seducimi...incontrami...non è una abitudine, è sempre la prima volta...chi ti conosce un poco, non può fare a meno di te.
a+a
lettera:
Sono tutto graffiato, stanco e penso ancora a te...farei tutto per te...non riesco a dimenticare la tua voglia di vita, la tua dolcezza, la tenerezza infinita... son rimasto male oggi...pensavo che era che forse potevo vederti, invece no, domani non ne abbiamo 10.
Io non so come tu sia riuscita a fare a meno della carezza, dell'intimità che è tenerezza...vorrei riuscire a non pensare, a non avere negli occhi il tuo dono, immenso e dolce... vorrei ...
t.v.b. e spero d'incontrati questa sera, alle 23 - 23, 30...non pensare che è una abitudine, per me è un momento che sono vivo...e spero di trovare anche qualche tuo scritto...e, sempre, comunque sogno di incontrarti, quando vuoi, dove vuoi, come vuoi.
Sai che sono sempre e solo tuo...pur sapendo che posso vivere solo... come un idiota.
a+a
segreti ore 20
…e, se dovesse capitare che anche tu, anche io, anche noi si potesse vivere insieme...vorrei che continuasse questo scambio di lettere e conoscenza...ehi...non spaventarti...è solo il mio sogno...
eterno ed infinito.
a+a
ore 21,30
Un messaggino veloce per dirti che questa sera non mi collego. So che é brutta l'attesa...
ciao, buonanotte e un abbraccio.
@...+a
Forse non hai avuto molto tempo o forse hai pensato che è inutile, però lo stesso ti dico che mi aspettavo qualche tua riflessione...accolgo il tuo abbraccio con gioia aspettando che sia presto uno reale.
L'attesa non è mai brutta, quando c'è la speranza dell'incontro.
t.v.b. e t'accompagno abbracciandoti. Sei con me.
a+a
09/10/2003 (Non inviata)
C’è il sole oggi…ecco un altro giorno che trascorre che non ci possiamo vedere.
Non te ne voglio, hai i tuoi impegni, hai tutte le ragioni.
Non è vero che sono contento di non incontrarti, di non vederti, abbracciarti, baciarti…ma non devo lamentarmi, in realtà sono fortunato che posso ancora parlarti.
Forse ti inopportuno, ti infastidisco e… manca poco che tu non mi dica che ti sono una ossessione.
Eppure con il coraggio degli incoscienti ancora ti dico che vorrei esserti sdraiato accanto, carezzarti nuda nel letto e risvegliarmi il mattino con te accanto. Quale più grande e folle desiderio…
E mentre dovrei rassegnarmi al tuo no…io ancora continuo a sognare, ad aumentare il mio amore per te.
Un amore che piano piano arriverà a non desiderare più nulla, a non chiederti più nulla salvo che tu continui ad esistere serena… o chissà…forse un giorno potremo vivere insieme, se tu hai cambiato idea ed avrai il coraggio di farlo…se avrai il coraggio di dimenticare le tue paure, le tue abitudini, se mi darai la disponibilità della presenza, se avrai il coraggio di affrontare il mare di critiche che ne seguirà… o forse morirà questo amore venuto troppo presto o troppo tardi… o forse sarà solo divino…chissà…
Io ora vivo da separato in casa…non passerà molto tempo che chiederò la separazione legale, ma questo è una delle cose che io ti sto nascondendo. Infatti mi sto chiedendo se sia giusto continuare un rapporto senza dialogo né contatto fisico; un rapporto insostenibile visto che non possiamo aprire bocca senza scontrarci, motivo per il quale è sceso il silenzio…e ci ignoriamo a vicenda.
Domani è l’occasione per vederci e stare un poco insieme…domani è la possibilità dell’intimità, domani…l’ultimo giorno.
@a+a
1 messaggio:
Tu, io ed il sole...seduti su una panchina a parlarci, desiderarci, baciarci...è forse troppo per una vita, ma è la vita che io desidero.
2 messaggio:
...il mio sogno continua... So che ci hai pensato...e che la realtà ti ha spaventata...però è un vero peccato che non possiamo vivere insieme...
3 messaggio:
Ciao...oggi ho continuato a lavorare, ma ero in dolce compagnia del pensiero di te.
Come dimenticare di quando ti vedevo stirare, di quando mi mostravi le tue foto e...di quando ti mostravi nel tuo pieno splendore di donna...non pensare male, non ero eccitato, forse questo ora ti sarebbe un poco più difficile o perlomeno non so se basterebbe ancora la tua sola presenza.
Così, con questa scusa, posso scriverti che ogni giorno ti voglio bene, anche se nell'impotenza di esprimere ciò che provo, ma felice d'immaginare che anche tu mi ami come sempre...se fosse per me ti bacerei tutta la vita.
E ti scrivo così vivo con te l'intimità negata dalla distanza e... ti scrivo la storia di questo sentimento che mai si stanca di ripetersi, cesserà solo il giorno che tu non lo permetterai o più non l'ascolterai, per consegnarlo, alla fine dei tempi, intatto, all'eternità.
Ciao scorpioncina...non avvelenarti perché t.v.b… e scrivimi di te.
a+a
09/10/2003 ( non ero sicuro di volertela spedire...poi )
Poesia e verità…poesia e… tutta la filosofia e forse anche tutta la teologia è contenuta nelle poesie e nelle lettere che ti ho scritte e date o che ti darò appena possibile.
Uno scandalo?
Così com’è uno scandalo riconoscere gli errori e ricominciare e vivere un qualcosa di cui si ignora la fine? C’è errore a vivere non conoscendo la fine? Cosa significa vivere? E perché?
Perché conoscerti, perché desiderarti, perché sentire mancare la vita se non posso viverti?
Perché tu? Eppure non sono così ingenuo e sprovveduto…ho conosciuto ed avuto altre donne prima di te…perché mai con loro non ho desiderato né mai ho voluto viverci? Perché proprio con te?
Perché non desidero più altre donne?
Perché impossibile? Solo perché all’inizio, senza conoscenza alcuna, mi sono legato?
Perché conoscerti nella maturità cosciente e perché senza te, tutto quello che come tu dici io ho, sembra non avere valore alcuno?
Hai presente come si sta a tavola uno di fronte all’altro in silenzio per non litigare e tutto quello che dici o decidi non va più bene?
Eppure mentre ti amo ancora ti dico di non sognare visto che non vuoi sognare…imponimi pure la triste rinuncia se è bene per te…
Ti ho appena inviato un sms che ti dice che sto leggendo Goethe…” le affinità elettive” e ti ho detto che confermo: “ti amo”.
Non preoccuparti, vivi liberamente come ti senti di vivere, anche senza me…nulla è indispensabile nella vita di un uomo se non Dio…ma è davvero vivere umanamente?
Oggi sognavo di accompagnarti nei tuoi viaggi a trovare amiche…anche oggi ti ho amata.
Ciao.
@ a+a
0910/2003 (non spedita)
Tu mi hai scritto dell’impossibilità del tempo e del luogo per lasciare libero il tuo desiderio, ma non suggerisci altre alternative e neppure le cerchi.
Tu mi hai scritto delle paure del passato e della probabile mancanza di condizioni…
Non preoccuparti, non entrerò più in casa tua…se in te non c’è l’accettazione di questo amore.
Tu non vuoi amare e neppure sognare…hai paura a coinvolgerti…lo so, non sono adatto a te per le mie condizioni…eppure ti ho suggerito, ma non hai voluto cogliere, che avrei scelto di vivere con te la quotidianità…ma mai c’è stato un cenno di accettazione.
Ora non possiedo più parola d’amore per altre donne. Possiedo un corpo. L’inizio della rassegnazione.
Tu ci sei, dici, ma non vuoi essere parola incarnata, non sei fatta per l’uomo. Così inizia la scissione, la mia caduta all’inferno.
Se non mi nutrirò alla tua mensa, non crescerà il mio corpo…più non ti credo viva.
Ciao.
@a+a
09/10/2003 ( non spedita)
Sono così felice che tu mi abbia scritto parlandomi di te, che neppure m’accorgo che mi manca la tua reale presenza. Indirettamente mi hai confermato d’amarmi, che hai sognato una vita con me
( non ci sono le condizioni) e che ancora non hai deciso, né per me, né per te.
Questo significa che mi hai preso in considerazione, hai vagliato la possibilità di una vita insieme…
Per questo non voglio scriverti della mia situazione di separato in casa… presto deciderò di separarmi, ma non lo saprai sino a che tu non mi avrai comunicato la tua scelta.
Difficile, lo so, contraria ad ogni principio etico e morale cui sei stata educata, così facendo rischio di perderti definitivamente, ma non m’importa.
E’ questa la prova d’amore cui ti sottopongo senza dirtelo. Scusami…ti avevo detto che mai ti avrei sottoposta a prove d’amore…ma devo sapere se tu vuoi essere amata e come. Io ti avrei amata senza chiederti lo stato civile…io ti amo per quello che sei, né ti avrei chiesto nulla.
Non sarà mai un addio definitivo… sento che ti amo, che ho voluto amarti e che ti amerò sempre. Sapere che anche tu mi ami è la mia forza. E’ questo che vorrei esserti anch’io.
Oh come vorrei ci fossero le condizioni socio-economiche per viver insieme a te…ma come vorrei che tu scegliessi senza queste.
@a+a
09/10/2003 (non spedita)
Amore forte è il desiderio di risvegliarmi con te in questa mattina d'autunno. Vorrei...si è vero vorrei esserti accanto ogni giorno per poter vivere la mia felicità di questo istante sino alla fine ed anche oltre
Amor mio non nego, ora più voglio negare il mio desiderio. Se pur consapevole dell'impossibilità io vorrei la mia vita con te.
Lascia la libertà alle parole di giungere a te,
lasciami volare nell'azzurro dei miei desideri.
@a
10/10/2003
oggi ti voglio bene, più tardi...
Ti ho inviato un sms che ti diceva grazie di esistere e di essere così... Sei bella.
Ma dovrei anche ringraziarti per l'abbraccio che mi hai dato, per la fiducia, per esserti mostrata l'A… che io vedevo, che sapevo e che amavo...non avrei potuto amarti se non eri così...
t.v.b.
a+a
Più tardi ti scriverò di oggi...ciao e cerca di riposare...sai, domani è un altro giorno e c'è l'arcobaleno.
confidenze e una delle lettere che non ti avevo spedito
Oggi sei stata con me la persona che amo, la persona più bella che io conosca, la persona capace di mettersi a nudo, oggi hai vinto il terrore di essere te stessa davanti ai miei occhi...
Continua ad essere te stessa, così come sei...sei bella...non temere di mostrarti debole o in lacrime davanti alle persone cui tieni...non ti giudicheranno, ma ti abbracceranno, dopo un attimo di smarrimento.
Ritornando ad oggi (sono stato bene, pur nella tristezza per la tua tristezza, ma l'accetto con gioia perché è gioia):
per il rapporto dialettico tra l'io profondo (il bambino che è in noi, innocente e libero) ed il mondo esterno (questo rapporto è chiamato esperienza) l'io cresce e si rafforza, ma questo rapporto è condizionato dalle aspettative di chi ci sta attorno e genera quello che hai chiamato l'io adulto.
Sogni e difficoltà... l'essere sereni è un incontro scontro tra lo scoprire i propri sogni/desideri ed il loro appagamento...Queste aspirazioni profonde, la presa di coscienza della loro realizzazione creano stati di tristezza, speranza o depressione... può dar seguito ad esperienze considerate positive, negative o sconfitte.
Non cercare pseudo-fughe...ed accettati... anche se le hai pagate a caro prezzo, queste esperienze ti hanno reso bella...vedine il lato positivo: l'opportunità, pur nel dolore, d'averti resa così, la persona speciale che sei..
Credo che tu non abbia solo bisogno di coccole, ma sopratutto di poterle dare ( nel modo che anche l'io adulto che controlla lo possa consentire) ...più che essere amata, di poter amare, di dare a chi se lo merita la grande potenza, la gioia di vivere che è in te pronta ad esplodere.
Di là di quel che pensi...io davvero invidio la persona cui donerai tutto questo, permettendogli di viverti.
Io so che non posso essere quella persona...e se anche per te sono disposto a tutto.
Scrivimi, chiamami quando vuoi, ogni volta che vuoi...io ci sarò.
Eccoti una delle lettere che non ti avevo e non volevo spedirti.
Non spaventarti e non temere, sono grande abbastanza...spero soltanto che tu non voglia mai interrompere il nostro esserci...
Scritta 07/10/2003 ( spedita 10/10/2003)
Non posso inviarti questi pensieri, non posso condizionarti…li leggerai in seguito. Continuano ad affacciarsi alla mia mente razionale, mi spingono a prendere la decisione di separarmi perché ormai tutto è finito con lei, perché con lei non c’è più attrazione né fisica, né spirituale.
Ti dico questo pur sapendo che è possibile rattoppare qualsiasi cosa, persona e situazione, anche se sono trascorsi mesi che non ci si ama né fisicamente, né spiritualmente.
Vivo, come si dice, da separato in casa e potrei vivere senza vita.
Potrei separarmi, separarmi per avere a disposizione la mia libertà.
Pur sapendo che tu non l’accetterai, perché sai come sono, perché sai che bene o male sono un uomo e padre con alle spalle una situazione storica che mi obbligherebbe ad esserci con quello che lascio… perché tu non vuoi essere responsabile. ( e non lo sei), perché già hai vissuto questo trauma.
Io faccio fatica a decidere perché sarebbe definitivo, non mi sono mai voltato indietro a rimpiangere quello che lascio…ma non potrei oppormi a nessuna richiesta d’aiuto.
Accetto la realtà, accetto i tuoi distinguo… pur nell’assurdo pensiero, ma reale, che se fossi ricco tutto questo non sarebbe un problema.
Ma non capisco, né mai capirò perché costringere le persone a scegliere tra status definiti da pseudo-etiche e pseudo-morali… sarebbe del tutto più umano poter vivere l’esigenza dell’anima senza porre condizioni.
Non te ne faccio una colpa, l’educazione ricevuta e tutto il resto spingono in quella direzione.
Eppure non ho alcuna speranza…qualunque sia la mia decisione tu potresti non esserci, per quello la sola decisione che conta è la tua.
Io deciderò senza pensarti.
@a+a
sera 10/10/2003
- Ciao stavo leggendo i tuoi messaggi.
- Fai pure
- Sono contento che un "pronto", questa mattina abbia scatenato tutto questo...ti ho sentita finalmente parlare di te...ti ho sentita @a+... che conosco.
- Il mio cuore non é proprio cosi felice.
- Scusami se ti ha fatto un po’ male...ma è stato anche un bene.
- Invidio chi riesce a vivere nell'ignoranza e che non si pone certi problemi o si accontenta di cio che offre la vita o che si offre come "carne "anche a uno sconosciuto via internet. Non invidio veramente...ma sicuramente in questo momento stanno meglio di me,anche se non farei mai cambio con loro
- Anch'io ho sempre invidiato le vecchiette...anche a me sarebbe piaciuto vivere così,però sono contento di essere me stesso, il ribelle che cerca...tu sei come me in questo...sei alla ricerca del perché e dei valori.
- A quanto pare anche peggio.
- Peggio? Non credo proprio...Ricordi la tua prima frase...è peccato aver desiderato? Io ti risposi di si. E con coscienza ti ho desiderato.
- Mia sorella si é meravigliata del racconto...e, come il solito, non aveva capito nulla... pensando solo che avevo un caratteraccio. Nel pomeriggio sono passata da lei,le ho raccontato cosa mi stava succedendo...è qualcosa che sta dominando la mia vita e...troppo importante per non discuterlo con chi mi é vicino, che fa parte della mia famiglia e della mia vita ...e che non puo nuocermi.
- Nessuno di chi ti vuol veramente bene può farti male,la tua dolcezza, la tua tenerezza, ache fisica è ancora bambina...non si può voler far male...Parlare è davvero una buona strada...comunque io insisto nel mio suggerimento di scrivere...aiuta a chiarire le idee, a metterle insieme.
- Le ho anche detto che il fattore scatenante é stato il tuo "pronto"
- Come ha commentato il pronto?
- Non lo ha commentato, mi aveva chiesto perché proprio oggi e...come e le ho detto tutta la rabbia che ha scatenato in me...non sono assolutamente scesa nei particolari !!!!!!!!
- Quindi non ti ha chiesto i motivi della rabbia... Li ha compresi...
- Glie l'ho detta io...la tua voce di fanciullo
- Un fanciullo con la mente piena di sogni e di conoscenza...un fanciullo che si ribella ad un mondo di vecchi...ingessati...però sono contento che questo fanciullo ti abbia resa viva..la rabbia è anche vita...esplosione di vita. Oggi ti avrei davvero coccolata come una bambina, perché era come essere coccolato io. Io non ti sono padre...ma un uguale...ed opposto allo stesso tempo. Comunque non mi sono sbagliato nel vedere in te quello che ho visto
- Non arrabbiarti ma...sono esausta. Non é una fuga! Un abbraccio...
- Ti ho vista così oggi, anche se mi spiace ti lascio andare a dormire...intanto leggo le tue lettere con calma...così poi ti rispondo ...
- Grazie di te.
- Grazie a te di vivere e di essere...ti abbraccio e ti coccolo, questa notte sarò il tuo orsetto. Ciao sono sereno e contento per oggi e per l'avvenire...Ehi riposati davvero...non pensare questa notte...per oggi può bastare...lascia che maturino i pensieri, pensiamo anche nel sonno...spero di rivederti presto...anche per una carezza o per una parola....
10/10/2003
oggi
Quello di oggi è stato un incontro dolcissimo ed intenso, un incontro non paragonabile a notti di sesso di una vita...oggi tu mi hai amato con tutta te stessa.
Non ci sono molte parole per descriverlo...non ti ho mai amata così tanto, non come oggi, se amore si può chiamare...è più che essere padre o figlio, amico, marito o amante...è di più...non lo so...so solo che qualsiasi cosa succeda o accada io ci sono... e come vuoi...non come voglio io...quindi scusa il mio egoismo di fondo dovuto alla paura di perderti.
Grazie di essere così come sei e di mostrarti anche nei momenti tristi...so che non hai bisogno di me... hai superato ben di peggio e so che hai in te la forza...questo mi rafforza nel convincimento che non amo una persona qualsiasi...e che domani c'è il sole.
a+a
10/10/2003 (non spedita)
Avrei voluto morirti, ero su quella strada ed ero già pronto…ma appena ti ho rivista tutto è svanito, scoppiata come bolla di sapone la mia strategia per dimenticarti. Oggi ho visto il dolore scatenato dagli opposti desideri tra cuore e mente, tra legge e non legge…l’ho visto in te, devastante…Io non voglio farti male…e…si, ancora ti desidero…ti desidero come il primo giorno che ti ho vista… ma, ora, non temo più d’amarti…ora so che ci saranno giorni che vorrai riposarti su di me.
Così il mio pensiero, nel rivederti, si inabissa a nuova vita.
@a+a
venerdì 10 ottobre 2003 22.58
Ho letto solo questa sera, anche ciò che non volevi inviarmi. Scusa se l'ho letta veloce e... ho cercato di farmela scivolare addosso. Non sono pronta…spero di essere sulla strada giusta ma...non ne ho la sicurezza e so che non sarà una cosa veloce...o facile…so anche che non ne ho nessun diritto di chiederti:
abbi pazienza.
un abbraccio
Grazie per oggi… e scusami.
Scusami di averti coinvolto cosi intensamente, proprio contro tutto quello che tu vivevi di me.
Da tempo ti dichiaravo il mio malessere e capisco che da te poteva essere interpretato…come una scusa per tenerti lontano…
una fuga
ma anche io non ero cosciente di quello che mi stava succedendo.
Risento ancora nelle orecchie il tuo "pronto" e la rabbia che ha scatenato i me...
grazie.
Non é un ringraziamento " professionale ", é con il cuore in mano.
Il turbinio di pensieri e sentimenti che si sono scatenati in me oggi, mi hanno lasciato esausta.
Sono andata in piscina e non ho mai nuotato con tanto vigore ma...
A casa mi sono collassata un paio di volte, poi sono andata da mia sorella che mi aspettava tre ore prima... mi stavo arrabbiando perché volevo scappare a casa e lei era occupata a salutare i suoi e mi tratteneva per parlare.
E sono scoppiata a piangere...da li ho iniziato a parlare, con un po’ di frignatine qua e la...abbiamo chiacchierato per un paio d'ore.
Non ho certo trovato nessuna soluzione...ma almeno ho iniziato a "tirare fuori".
So che non sarà facile trovare la strada...ma ti prometto di mettercela tutta.!!!!!
Ciao scorpioncina... non avvelenarti perché t.v.b. e scrivimi di te
ho letto oggi i messaggi di ieri: come é possibile questa frase ... il giorno prima?
Vedi quanto sei speciale anche tu !!!!!!! Un abbraccio
@...+a
risposta 11/10/2003
Prima di tutto un abbraccio, poi un altro abbraccio alla luce di questo sole nella speranza che oggi tu sia più serena...e poi il commento alle tue lettere di ieri e altre riflessioni...
Non devi né dirmi grazie, né scusarti perché è anche di questo che io vivo di te...e pensavo.
Non avevo percepito, è vero, il malessere così totalizzante...e per un istante ho pensato che volevi andar via, da me, a causa del continuo mio dirti t.v.b.
Sapevo della contraddizione che vivevi..."lasciami sognare"o oggi mi hai avuta perché non ero in me...mi sembra di rubare"...(potrei smentirti, ma sarebbe inutile...comunque non stai rubando nulla).
Questo a parte...io ero attento ai tuoi segnali, ma per evitare di ossessionarti, per evitare di opprimerti con i miei messaggi di presenza e per dirti che nonostante tempi e spazi della lontananza io, per te, c'ero.
"E' bello sapere che dopo ogni volo c'è qualcuno che ti aspetta"...ed io ti aspettavo e volevo fartelo sapere che ti aspettavo.
Anche se ti parlavo di corpo, non c'era alcuna intenzione di segnalarti una mancanza o una richiesta di soddisfazione di sesso. Io non percepisco così, il rapporto che si instaura con i corpi...oggi ho cercato di spiegartelo...il corpo come intimità, come tenerezza, come dolcezza (il corpo io lo vedo innocente e bambino) come conoscenza, come esserci...in realtà io ti parlavo solo di amore...e ti chiedevo di dirmi di te, d'insegnarmi ad amarti...le tue scarne parole erano per me altalenanti...a volte intuivo un immenso amarmi, ed ero in cielo... a volte la fuga ed era l'inferno... ho pensato che dovevo prepararmi a questa caduta...alla fine ho deciso che comunque ti avrei dato tutto l'amore che mi era possibile e che mi avresti permesso, senza fare più di questi calcoli...ho deciso di accettare anche il dolore della perdita, ma ti avrei amata lo stesso. (ti scrivo lo stesso)
Scusami di non aver invece capito che questo amore, questa presenza, aveva scatenato in te una lotta tra giusto ed ingiusto, sotto l'aspetto sia umano che spirituale, per raggiungere la realizzazione di quei piccoli o grandi desideri.
Quindi non grazie a me, ma grazie a te per oggi...che mi hai dato una lezione d'amore.
Hai tutti i diritti di chiedermi qualsiasi cosa, non solo la pazienza, ma anche di morire...questo perché non perché io ti amo, ma perché tu mi ami.
Oggi ti ho chiesto perché i tuoi "amori" sono sempre stati lontani...te l'ho chiesto perché ho sempre pensato che tu in realtà non volevi che entrassero nella tua vita, non ora e non ancora...
e quando mi hai detto che "ti soffocavo, t'impedivo di desiderare" avevo pensato di essere oppressivo...così avevo deciso di non scriverti più e di interrompere la nostra via di comunicazione..
Oggi invece ho capito che non era quello, ma la non possibilità di poterlo fare tu...ti avevo scritto un giorno che si sente solo chi non ama...questa notte ho pensato al nostro incontro...la tua prima frase: "io non ti ho mai detto Ti amo". Lo so ti ho risposto...ma non lo chiedevi a me, lo chiedevi a te stessa... con me non avevi la possibilità di esprimere l'amore che volevi e che sentivi di dare.
Ora per te è momento di "riassunto" di crisi...ma dopo ogni crisi c'è il sole.
Non avere fretta, la strada a volte è girato l'angolo...
Sii serena pur nella tempesta, io l'ho voluto e desiderato per te sin dal primo giorno...non dico felice perché non esiste nessuno di felice nel relativo...io ti vorrò sempre bene... di me, della mia situazione sai... un abbraccio...
ciao.
@a+a
11/10/2003 (non spedita)
Oggi mi ha chiesto se provo ancora desiderio…come può pretenderlo, dopo che per abituarmi a fare a meno o cercato tutti i difetti estetici? No, non provo più desiderio.
Tutte le sue amiche dice, affermano che dopo tre mesi non l’amo…bella scoperta.
Io ho cessato d’amarla quando non mi ha più parlato di sé, quando ha voluto ignorarmi, quando ha voluto sopraffarmi e più che amarmi ha voluto sottomettermi, controllarmi, impedirmi di sognare, di scrivere...
E’ sempre difficile decidere…ma non c’è altra possibilità. Le ho detto che non l’amo, che non la desidero.
Mi ha risposto che dobbiamo mettere in chiaro come separarci…
Anche con te sono mesi che non c’è un rapporto fisico…ma tra noi è rimasta aperta la comunicazione a parlarci di intimità e tenerezza, tra noi c’è stima, libertà, sogni…con lei tutto questo è ormai perso da tempo…ricostruire? Tutto è possibile, ma perché ricostruire un’azione a ripetere?
E tu…tu pensaci…riconosci a te stessa che se anche mai, mi hai detto “ti amo”, mi ami, sei in crisi per questo.
Riconosci a te stessa che se ci fossero le condizioni, tu avresti accettato di vivere con me…
è questo il primo passo che devi fare per capire ed uscire dalla tua condizione di crisi.
Una crisi scatenata dal fatto che tu vuoi esprimere l’amore come una bambina: il poter chiamare senza problemi, il poter fare una sorpresa, l’incontrarsi;
una crisi scatenata dall’amarmi in contraddizione con i tuoi principi che richiedevano un uomo libero e senza un passato che lo obblighi ad essere presente a qualcun altro con cui ricostruire ciò che ti è mancato: un essere in famiglia come coppia…o accettare l’uomo così com’è o accettarsi come amante.
Tu sola puoi decidere se esserci o no e come esserci…non temere per me e non aver paura di me…
io non farò nulla, contro di te.
E’ vero che non ti sto dando nessun appiglio, salvo quello d’amarti… ma la soluzione dei tuoi problemi è in te, non in me.
Io posso e non posso esserci per te, posso esserci come vuoi…io lo vorrei, ma dipende da te.
Oggi ti ho pensata, sperando per te una giornata serena.
Ciao
@a
11/10/2003
- Non mi aspettavo d'incontrarti, ma ci speravo....
- Uauuu… sono entrata per darti la buonanotte, sono stanchissima .
- Io per abbracciarti con una carezza… Dormito questa notte?
- Sto abbastanza bene, ma come vedi iper-reattiva…anche questo non é giusto.
- Iper-attiva lo sei sempre stata...
- Io ho scritto iper reattiva
- Visto…questo è un tuo difetto...e pregio allo stesso tempo. Mi piacerebbe farti ballare...però non sono capace...ti immagini i tuoi piedi? E' un modo di dirti che vorrei sorridere con te. E per ringraziarti di esserci...e di non pensare che sia una abitudine, ma un tuo regalo a me. Si, anche con malinconia, ma ti lascio andare a riposare...sapere che ci sei mi ha rinforzato...ed incontrarti, anche se per poco, anche se solo così, mi rende contento...
- Lo so… sono a pezzi…Stai tranquillo per me non é un'abitudine... certe volte non lo sopporto proprio sto coso.
- E mi arriva il tuo abbraccio, la tua presenza, il tuo esserci...questo è quanto di più bello oltre faccine e parole…mi puoi capire...
- La femminuccia che abbraccia con il cuoricino invece é qui davanti a me e... ricambia mentre ti da la buonanotte.
@a+a
12/10/2003
Buon giorno cucciolo...una carezza.
t.v.b.
Ciao…so dell’intimo tuo disagio…metto in questo buongiorno la mia anima perché tu sia serena.
So che l’amarti non basta… ma se stai bene tu, io sto bene.
Avrei voluto parlarti di questa tenerezza di quando siamo insieme… invece ti scrivo scavando ancora tra le parole che ci siamo detti.
Io non sono affatto pentito che tra noi sia successo d’amarci, né per il luogo.
Non sono pentito di desiderarti ed amarti tuttora…l’amarti non è stato un impulso, ma un volere cosciente di trasgredire regole e leggi per trovarti.
E lo rifarei…non capita mai nella vita che, poi, sia la persona che rimane e non un corpo usato qualsiasi.
Tu non sei capace di essere cattiva, né cinica …sei immensamente dolce. Non saresti riuscita ad avvicinarti a me se non eri così, ne avrei avuto una istintiva repulsione…e, neppure il mio corpo che ha ricevuto, dopo, la tua intima carezza non si inganna.
Tu non sei capace neppure d’ingannare te stessa… riconoscilo se vuoi capire la tua “crisi”… mi ami.
Sei entrata in contraddizione non sapendo come manifestarlo…era quindi preferibile negarlo, viverlo come sogno…per questo non me lo hai mai voluto dire.
Eppure il dirlo, oggi, sarebbe un passo in avanti per stare meglio.
Non è per questo che il “pronto bambino” percepito come richiesta di presenza incosciente ha scatenato il tuo stare male? Stavi difendendoti da me? O da te?
Aspetto le tue critiche a questa interpretazione…qualsiasi siano…e pensaci rileggendo quello che hai scritto a mano, che mai mi hai comunicato, e che hai definito cinico…
Io di domani so solo che ti amo.
…non temere per me e non aver paura di me…io non farò nulla, contro di te.
Ciao, a presto un desiderato abbraccio.
@a +a
ancora amore
Non s'attenua con il tempo il desiderio di vivere l'amore con te
questo amore fatto di niente
questo volo nel vuoto.
Ed è umano attendere il momento più vero e più vivo
l'istante insieme
la vita di te che mi abbracci...
Basterebbe sollevare il capo e guardare altrove
per un alba senza luce...
ma come sarebbe bello se l'alba ci vedesse insieme.
12/10/2003@a+a
12/10/2003
improvvisi pensieri non vagliati dalla censura
Essere tra le tue braccia... è indefinibile...avrei voluto inviartelo s.m.s....ma non ti voglio disturbare...ti ho pensata molto...
Ti amo...un giorno mi hai chiesto quale significato do a queste ripetitive parole... non so spiegartelo perché è tutto il vocabolario universale del vivere.
Quello che non voglio è che siano interpretate in modo errato...
con te so di non dovere avere questa paura...sai che sono sincero e leale...ma vorrei tu fossi serena per inviarti ogni realtà che vivo, la mia situazione, i miei pensieri senza timore alcuno di offenderti o di farti star male o di sentirti obbligata...(sai che alcune lettere ancora non te le ho inviate).
Ti aspetto dopo questo volo a ritrovarti...io non ti scaccerò mai da dentro di me... e lo sai...
ti amo...sei intelligente, hai capito...
Non voglio pensare a me... ora mi interessa di più che tu recuperi te stessa, i tuoi sogni, i tuoi desideri, le tue certezze, il tuo volere e la sicurezza di quello che vuoi essere e fare...
non voglio vedere nei tuoi occhi la delusione dell'essere infelice...tu vieni prima di me.
ciao.
Non so se ci incontreremo questa sera...sarei felice del tuo ciao.
a+a
scritta a me al posto tuo, ma non inviata
E' la consapevolezza di sentirmi sempre più legata a te che mi fa fuggire... l’amarti e non potertelo dire… perché non sei mio…ma come sarebbe bello se l'alba ci vedesse insieme.
I momenti rubati, i baci, gli abbracci frettolosi che ci hanno unito per trattenerci... sono in me per sempre.
Sei tutto ciò che voglio...sai sottolineare gli attimi, li sai catturare per donarmeli, mi sai amare.
Sei la scoperta delle emozioni e dell'attesa… in te potrei perdermi ed affogare le mie paure.
Chi ci ha visto insieme lo ha detto e anch'io l'ho letto nei tuoi occhi, l'ho visto nei tuoi modi di fare...ed anche il tuo corpo, tutto mi dice che sei fatto per me.
Mi sono difesa... mi hai abbracciato nel dolore, mi ami ancora, l'ho sentito in me ed anch'io ho scoperto d'amarti... nonostante le mie paure ti amo.
Tu conosci il mio sogno…uno stesso cammino per capire e vivere la vita, una comunione di sguardi, di progetti, di complicità… sì, è il mio sogno, come lo voglio, come me lo immagino…
L’avevo iniziato a vivere…poi è stato il buio, il vuoto…l’inferno…mi chiamava la mia piccola, mi piaceva…ma è stato l’inferno.
Io che amavo sognare il mare, l’attesa, l’incontro…violentata nell’anima…
Dopo un periodo di disorientamento, lentamente ricominciai a ricostruirmi la mia vita.
Padrona e responsabile delle mie azioni, organizzavo le mie giornate senza condividere le scelte con nessuno. Mi sono creata moltissimi impegni, anche se di tanto in tanto sentivo la solitudine…
Ho conosciuto altri uomini… la superficialità, l’opportunismo, il vuoto di chi guarda ed usa la bellezza…
Ma sognavo ancora…sognavo un incontro che non arrivava, sognavo di riscoprire che c’era ancora per me un mondo d’amore, che c’era ancora per me un poco di serenità…ma sapevo che i sogni muoiono all’alba tra brevi inganni che lasciano il vuoto ed affogano speranze… poi sei venuto tu… quando avevo dimenticato e perso i miei sogni…tu… con te ho vissuto il mio sogno nel sogno…
ho avuto paura perché anch’io vivrei con te…ma…conosci anche tu la realtà.
@a+a
domenica 12 ottobre 2003
Sono appena tornata dal lavoro e naturalmente sono curiosa di vedere cosa mi hai scritto di bello...
poi vado a nanna presto perché domani mi devo alzare alle cinque.
Una calda buonanotte...e…
un abbraccio.
@...+a
Forse quello che ti ho scritto non è quello che ti aspettavi... porta pazienza e perdonami se sono crudo nello scriverti...
Sono certo che tu hai capito quello che ti ho scritto oggi...quindi sai di non temere nulla da parte mia e di non essere obbligata a nulla...il mio solo desiderio ( e non è un obbligo) è che tu ci sia,
in qualsiasi modo che tu vuoi...ne sarei davvero felice...e sono così contento che mi scrivi di te,
che quasi dimentico che mi manchi nella tua reale presenza...riposati, sai a volte ti immagino nella posizione del dormire...ti abbraccio.
a+a
13/10/2003
sms
E' gioia sapere che ci sei... amarti ed essere amato da te... buon lavoro ...
vorrei abbracciarti presto.
a+a
lo scrivere
Mi piace scriverti, è come esserti accanto e vederti leggermi è come ricevere la carezza che mi manca ed imbrogliare il desiderio della tenerezza dello stare vicini.
Aspetto le tue risposte per ricevere la tua presenza.
(non inviata)
La tentazione è di chiamarti, è di dirti che domani vorrei venire da te…
ciao
solo amore
Ti scrivo perché sei vicina a me, tra le mie braccia in questo silenzio che ascolto parlarmi del tuo amore. Sei sul cuore e ti coccolo. Respiri con me. Sei bella così...rimani.
@ a+a
13/10/2003
lunedì
Non sto male e non ho grandi problemi, ma ... non ho voglia. Io non riesco mai a trovare il tempo…
mi piace leggere quello che scrivi e so che lo scrivi per me, ma non riesco a risponderti…
non ho voglia di pensare.
Già faccio tanta fatica ad adempiere i miei doveri... sia al lavoro che a casa... tutto quello che devo fare in più... é troppo.
Stai tranquillo, sicuramente é solo un periodo cosi... adesso ti abbraccio forte. Buonanotte a te.
@...+a
risposta (non spedita)
Domani non ti scrivo nulla…domani ti chiamo per vederti…ma sarà sicuramente inutile.
La risposta appena letta non mi dà molte speranze.
Rispondere “non ho voglia…non riesco a trovare tempo…tutto quello che devo fare in più è troppo”, a questa richiesta: “aspetto le tue risposte per ricevere la tua presenza”,
tarpa le ali ad un desiderio umano già morente…resiste l’amarti perché ti amo ed è eterno, ma muore l’uomo.
Dopo averti espresso della necessità per l’uomo, come per Dio, che la parola s’incarni, dopo che da mesi non ti esprimo il desiderio fisico, per rispettarti nelle tue esigenze di persona… mentre ti parlo solo dell’amore che vive in me, per te, soffocando l’urlo della carne, tu ora sembri rifiutare anche questa parte spirituale dell’amore, la sola che …
@a+a
14/10/2003
Oggi ho rinunciato alla possibilità di stare insieme qualche ora. Ho deciso di non chiamarti…
Ero stato a due passi da te, ma non ti ho chiamata, non avrei accettato un diniego, non l’avrei capito né accettato.
Ho deciso di non scriverti nulla, di non parlarti né di me, né di te…e questa sera neppure noi ci incontreremo, tu sarai al lavoro…oggi sarà il silenzio totale tra noi.
Per oggi esco dai tuoi pensieri… domani chissà… sono deluso.
La risposta di ieri sera è stato di un colpo mortale…come echi di suoni di campane da giorno dei morti.
Sai… posso capire, accettare il tuo star male, il tuo desiderio di tranquillità, lo stare lontano,
lo sparire, il nasconderti il desiderio, il rifiutare il corpo…
posso accettare che tu voglia andartene perché non ritieni giusto, perché contro i tuoi principi, perché contrari ai tuoi sogni…
posso accettare tutto, ma non quello che hai scritto: devo, non trovo, non ho voglia…
Non m’interessa che ti piaccia quello che ti scrivo e che tu sappia che lo scrivo per te …
in quelle parole non c’è poesia o romanzo, in quelle parole ci sono io con te.
Non so quanto tu sappia di quanto hai letto e di quanto hai scritto… una qualsiasi persona riaprirebbe i suoi occhi, riprenderebbe la sua forza e ti lascerebbe alla tua scelta.
Ma io no, ancora vive la speranza, in me, e se anche sono pronto a morire per vederti serena,
non m’aspettavo l’offesa di non valere lo sforzo, la voglia, il tempo di una parola…
ma se ti serve questo, per stare meglio fallo pure…lasciami solo la possibilità dire quello che provo, anche se non lo leggerai subito, mentre vivo l’agonia.
Cosciente ti ho amata, cosciente lascio che in te io muoia.
Quando ami, tu fuggi…sappi che io non farò nulla per impedirtelo. Posso solo ripeterti “peccato tu non sia una puttana”, ti avrei amata lo stesso e, forse, anche tu mi ameresti senza fuggire… vittima sacrificale dell’amore.
Eppure ti amo, per quella che sei, così come sei.
Ciao.
Spedita 15/10/2003
Se guardi la data è del 14/10/2003...non volevo spedirtela subito, ma ti ho detto che non ti avrei nascosto nulla, che sarei stato leale...
@a+a
Oggi sono triste come questa uggiosa autunnale giornata. Oggi ti guardo morire.
Oggi ti invio solo questo messaggio che ho ricevuto:
martedì 14 ottobre 2003 0.25
Si, apprezzo veramente il sito e soprattutto le poesie che ho avuto modo di leggere, quelle che
ritengo sia tue. Mi spiace esserci arrivato quasi per caso e senz' altro in ritardo.
Ho letto, riletto, stampato, a farne cosa mia, la poesia Silenzio, vorrei averla scritta io!!!
Libera vita a tutti voi.
g m feltre
Buona giornata. ciao.
a+a
martedì 14 ottobre 2003 0.25 (non inviata)
Mi manchi…Io non sto parlando a te…ho dentro un subbuglio e a dire il vero sto scrivendo tutto quello che sento..
E’ la mia anima che parla e la sto lasciando fare… forse ne uscirà qualche cosa di bello o di distruttivo o di simpatico o di amaro.
Comunque, anche se lascio morire il fisico desiderio, ancora ti amo.
Ma forse tu vuoi il silenzio per dimenticarmi come amore umano o per diminuire l’amore che provi per me…va bene. Da questa sera non potrai parlarmi direttamente.
Scrivimi se vuoi. Sino a quando non ti rivedrò è mia intenzione non chiamarti, né inviarti più alcuna lettera.
Mi puoi capire…anche tu hai amato con tutta te stessa… forse è finito contro la tua volontà e ti ha lasciato l’inevitabile segno del dolore per una vita mancata o forse, pur amando, hai lasciato tu stessa cadere nel vuoto, l’amore...
Una forza è comunque in noi… è dell’uomo la capacità di dire di si o di no all’altro…il dolore…
un dolore che scava nell’anima e che a distanza di anni fa ancora male lo si può sopportare.
Si, amare fa paura, così forse è meglio tener lontana ogni possibile delusione… ti capisco…
è giusto che tu faccia attenzione ad ogni virgola, ad ogni sfumatura, ad ogni parola, prima di affidarti all’amore.
Forse sono nell’errore, è ancora tutto da dimostrare, ma come sarebbe migliore l’umanità se non ci fossero regole per dirci chi amare e se la sola regola fosse amare senza condizioni né fini, nella libertà di accettare o di rifiutare.
Di la di tutto io ti amo, senza limiti né condizioni che il tuo volerci essere.
@a+a
14/10/2003
altra morte
Percorri i tuoi tempi senza osare,
senza trovare spazi
per noi…
Vai!
Vivi pure senza peccare,
ma non dissolvere i tuoi sogni
nell’immobilità della paura..
Osa amarti... ama,
ama lasciandoti amare!
Vivili
prima che muoiano
i tuoi sogni
ogni giorno un poco!
Ama la vita e lascia che anch'essa t'ami.
@a+a
15/10/2003 (non inviata)
Anche se ti ho pensata sia ieri sera, sia appena alzato, non ti scrivo né ti chiamo.
Mi lascio avvolgere da questa cappa di silenzio di questo giorno d’autunno.
Anche oggi, come ieri sarei potuto venire da te al nascere del giorno…avrei potuti chiamarti,
inutile pensarci.
Non ti voglio parlare d’amore… in assenza di corpo e parola ormai negati, devo trovare la giustificazione che uccide.
…e voglio contentarti… se tu lo vuoi, se questa è la tua decisione, voglio iniziare il percorso di morte, violentandomi.
vai
In questa notte di freddo mi trattengo,
in questa notte senza orizzonte
ti guardo andar via… senza far nulla per trattenerti.
A che serve ora il tempo se non v’è l’esistere,
a che serve lo spazio se non v’è presenza?
Chi può indicarmi un tacere…tu?
Ritorna da dove sei venuta, non ti voltare,
ti amo comunque, ovunque tu sia.
Io tornerò tra gli ignoti accusando la vita
di privarmi della gioia.
Ritorno mesto nel buio del non esisterti,
ti lascio alla tua libertà.
Ucciderò il tempo rimasto e rinnegherò lo spazio
in tua difesa… a chi mi chiederà
dirò: “ no, l’ho amata, ma mai avuta.”
Ripiegato in due, fra viscere spezzate,
sanguinanti, maleodorante nutrirò la terra e Dio.
Non preoccuparti, sono solo materia
esiliata su una terra che non m’appartiene
che va ad imputridire.
Mischiato alla polvere violerò ancora le leggi,
ma sarà solo sesso.
Ma tu, amor mio, non temere d’amare,
non temere l’amore…vai.
@a
15/10/2003
Avevo deciso di non scriverti, ma ho bisogno di avvicinarmi a te almeno con il pensiero, per proibirmi questa via di comunicazione.
Ora sai perché ti scrivo. Così disobbedisco a me stesso oggi.
Tu sei folle ad ascoltarmi ed io sono ancora più folle a dirti ti amo.
Ti amo più di quanto le parole lo possano esprimere…ti amo perché ti voglio felice…quale superbia è in me.
Sarebbe necessario nasconderti l’amarti…temo a confidarti nello svelarti la mia anima senza riflettere ad amarti senza secondi fini e senza ragione.
Tu che mi rimproveri di soffrire, sei stanca di questo amore… ti stringe troppo forte, ti affatica e pensi di fuggire.
E’ colpa mia l’averti mostrato troppo amore. Non dovrei dirtelo…non voglio trattenerti…
Non ti basta che ti ho dato di me la parte più preziosa…presto mi odierai e presto dimenticherai d’avermi amato.
Ancora se appena ieri credevo alla durata… oggi la fiducia è venuta meno.
Sento il bisogno di vederti e presto ti rivedrò e solo al pensiero rabbrividisce il corpo.
Anche in questo istante ti penso…dove sei? Che cosa fai? Vorrei essere te per sapere e me per essere con te...ma solo per amarti.
@a+a
Non amo una persona qualunque, una che si trova a qualsiasi angolo di strada... non chiedermi di ucciderti, morirei anch'io con te.
E' vero che siamo dei folli...ma ti amo. Non m'importa del tempo, né dello spazio che ci separa...non m'importa se non sempre posso nutrirmi per vivere...ma sapere che ci sei è la vita. Io morirò solo se serve a te...non chiedermi altro.
ciao
a+a
giovedì 16 ottobre 2003 0.42
Ora invio messaggio…
Dove sei... a casa a preparare cena e...dopo tanto tempo, con gioia di non essere sola:
ho invitato amici, più per (…) che per me, ma ...mi ha fatto bene.
Sbaglio
Scusami, ho sbagliato giorno. Ero convinta che oggi fosse il 15...invece era ieri.
Comunque per esaudire ugualmente la tua domanda nascosta...
&&&&&
Capisco il tuo desiderio di incontro e posso capire il forte senso di costrizione che ti imponi per non venirmi a trovare, ma... non credi che io potrei non essere in casa ? O non essere da sola ?
Nel pomeriggio dopo aver sbrigato degli impegni sono andata a letto. (…) Come credi che ti avrei risposto se tu non avessi controllato i tuoi impulsi?
Non per consolarti ...
******
La data é del 14, ma tu l'hai spedita il 15 e pensi che io lavori... io ho lavorato il 15....sto leggendo ora che considero la sera del 16... anche se é passata la mezzanotte.
Ma ho finito solo ora di sistemare le cose dopo la cena con amici, come ti ho detto nel messaggio precedente.
Come vedi sto leggendo ora la posta di 2 giorni e...faccio confusione, scusa.
La tua lettera disperata io l'accetto, fa parte di te e del momento che stai vivendo (quella del 14 spedita il 15).
Anche io ho osato scrivere, in un momento, quello che stavo vivendo in quel momento.
Buonanotte. Un abbraccio.
@...+a
16/10/2003
Capisco il tuo desiderio d'incontro...non credi che non potrei…?
Non è questo il problema. Come sai, ti avrei chiesto, avvisata...prima di venire da te…ma dove sei?
Dove sei…non è una domanda che voleva quel tipo di risposta.
Dove sei? Cosa fai?
Non sono domande sul quotidiano, ma alla tua anima...non è desiderio dell'incontro dei nostri corpi, anche se lo desidero e mi manca, ma il desiderio di incontrarci con l'anima e le anime sanno incontrarsi anche a distanza.
@a
casino
…ricapitolando...sono una casinista...tra lo smontante notte....la stanchezza...e l'ora...ho fatto una confusione bestiale con i giorni !!!!!!! E pensavo di essere nel giusto (…) o forse perché mi sembrava tanto che non mi collegavo... Oggi tranquillamente in una operazione ho messo la data del 17 (convinta) e mi hanno fatto notare che era il 16.....opsssss… a questo punto spero tu sia più bravo di me ad interpretare i miei messaggi...scusami, ma come vedi sono sempre il solito disastro. ciao buona giornata. un abbraccio.
@...+a
la creazione
prefazione
Può l'uomo creare qualcosa dal nulla? Chi è il creatore? Un artista, uno scienziato che scopre qualcosa d'ignoto, un assemblatore, un inventore, un creatore?
Un poeta? Uno che usa le parole? Cos'è la parola? A che serve? Solo a creare storie possibili e mancate?
Un pittore che usa i colori? Quale artista ha creato un colore nuovo?
Un compositore di musica? Quale musicista ha creato una nota?
Un matematico? Quale matematico ha creato un numero?
E' l'universo che si piega alla conoscenza e all'uso o è la conoscenza e l'uso che creano l'universo?
Oppure tutto è già stato dato e tutto è già possibile.
C'è una differenza tra il nulla ed il vuoto o sono la stessa cosa?
In che rapporto sono con l'infinito e l'eterno, la parola con la realtà, la realtà con la verità?
Eppure l'uomo è simile a Dio e crea, dal nulla, nuovi universi, decidendo il bene ed il male... avrà una eternità? Quale?
Quella di finire in qualche museo, in qualche piazza, in qualche pagina, in qualche memoria?
E' solo la storia che rende finito l'infinito ed eterno il finito? E’ nella parola la realtà, la verità?
Come può essere eterna la vita del finito che è il vivere? Solo nella memoria del suo essere accaduto?
Una nuova logica l’amore?
Non è per nulla soddisfacente, la risposta, alla vita.
@a
coitum ( i )
Post coitum, come un artista, inseguo l'eternità.
Non abortisco
la nostra vita
non rinnego
la nostra creazione,
è cosa bella
non la voglio distruggere.
Fiat!
L'incipit,
il big bang
noi,
il presente
un possibile futuro dalla morte certa
un finito di fronte all'eternità,
noi.
crearci per esistere ( ii )
Prima non ero,
non eri
non c'era né caos, né necessità, ma il nulla...
poi una parola
un nome
ora esisto con te,
con me.
La sola forza creatrice, umana e divina insieme,
ha operato:
dal nulla ci ha creato.
Noi...
per amore ha avuto il suo inizio.
Prima di noi
tutto quanto era già prima
ed era già stato.
soffio vitale ( iii )
Amo...
è solo un soffio, un respiro, un alito di vento
sul nulla
il fiat
l'inizio
la creazione continua
di noi
avvenuta nel silenzio
noi che non sappiamo nulla di questo amore così estremo
noi
che, se pur siamo certi che a vicenda esistiamo,
il tempo uccide.
Noi.
eternità (iv)
Alla decisione,
di dare corpo, di produrre il volerci bene,
non seguirà di dare alle fiamme
questa storia.
Noi, non sarà mai più nulla!
Amarci non è un banale errore di una vita,
non è una creazione da abortire,
una distrazione in assenza di Dio
noi è.
Non inseguirò la morte,
né la rinnego… questa creazione è cosa bella.
Dalla profondità dell'abisso, davanti al silenzio di Dio,
innalzo il mio grido,
rivendico il diritto d'eternità...
amarci è cosa buona.
è cosa buona ( v )
Mai sarai un puro e muto pensiero
dimenticato.
Tu sei vita,
sei il discorso infinito
che continua.
Mai potrai cancellare o ridurre al silenzio
il vissuto del vivere che vive.
Hai lasciato tracce nell'eterno di Dio.
E' cosa buona l'esserci creati.
siamo simili a dio (vi)
Siamo la sola cosa nata dal niente
la sola opera possibile all'uomo.
E tu ne sei la madre creatrice,
la confidente segreta…
sei il lasciare il vuoto del nulla
per crearci quello che sarebbe mai stato.
Sai... nessun pittore ha mai creato un colore,
noi invece, insieme, abbiamo creato
ciò che non era all'inizio previsto:
l'amarci.
Insieme siamo simili a Dio,
creiamo dal nulla ciò che non è.
il peccato ( vi )
Forse è questo il peccato: essere come Dio.
perché ( vii )
Di fronte all'accusa dei giusti... accuso!
Da questo inferno elevo la musica più pura
la sola
il canto della rivolta
l'unico canto libero che ancora può essere:
l’amore...
Ma ancora anch'io mi chiedo perché...
perché ci siamo creati nella gioia e nel dolore
se è solo morire.
rimarrò solo (viii )
Se hai deciso di andartene, non temere,
rimarrò solo.
Preferisco la solitudine che mischiarmi alla folla
a farmi consumare,
preferisco il silenzio che gettarmi nella follia
di false parole..
La creazione, la parola che si è fatta carne,
non si piega alla conformità,
se ne frega dell’accettazione e dell’approvazione,
non si offre al consumo di massa, né agli altari,
ma libera sceglie ed accetta di vivere o di morire
inchinandosi davanti al tuo si, al tuo no.
poeta? (ix)
Sono poeta…
forse,
ma fuggo il desiderio dell’inutile eternità della fama
apparsa all’angolo delle piazze…
io vivo con te la parola detta.
Non mi rivelo accanto ad altri, né in tv, né davanti ai potenti,
non sono un inventore di poesia,
ma, con te, siamo creatore di una vita che è poesia.
il silenzio sarà la mia vita (x)
Inutile origliare e la telecamera nascosta,
per sapere e guardare.
Inutile cercare tra le parole
per decidere se acclamarmi sugli altari o mettermi le manette.
E se anche il mondo è pieno di gente in vendita
e d’inutili discorsi a disposizione o in vendita
io non ci ritorno il giorno senza te.
Quel giorno, mi ritiro nella solitudine della parola
che muore…
il silenzio sarà la mia vita.
non ho bisogno di becchini (xi )
Non farmi curare…
non mi farò sostituire il cuore da un computer,
né i miei occhi saranno fibre ottiche
o il mio cuore energia chimica.
Rifiutati di vendermi ai calendari,
non lasciarmi comparire nudo
ad alimentare l’appetito entusiasta di gente rapace
avvicinandoti per questa strada a possedere Dio.
Non darmi valium, né viagra o un ormone sintetico
per entrare nella mia incarnazione a soddisfare il tuo possesso,
ma solo il tuo amore.
Non ho bisogno di becchini.
@a16/10/2003
16/10/2003
un abbraccio
Basta sentirti viva per farmi vivere...un abbraccio.
@a+a
conversazione
- Buonasera.
- Perché buonasera? ciao
- Era solo un modo simpaticamente diverso di salutarti...come sei diventato permaloso.
- Sai che sono riccio, ma basta un attimo che spunta il musetto.
- Adesso sto bevendo una camomilla.....per andare a nanna un po’ più caldina
- Per andare a nanna caldina ci vorrebbe...
- Io avevo detto caldina ...non umida,perché con lui a fianco é come fare la doccia...
- Sono contento di saperti un poco più rilassata...
- Non sto proprio rilassata ma ...mi controllo. Finisco la sigaretta ...e vado a nanna.
- Va bene ti abbraccio mentre ti accompagno a dormire...così ti vedo...e posso darti la buonanotte mentre ti copro.
- Buonanotte,un abbraccio e un angioletto che ti fa compagnia...
- Lo intrattengo con gioia e un dolce caldo abbraccio a te.
@a+a
la creazione (ii parte)
la verità ( xii )
Ho decifrato la parola d’ogni tempo
liberandola da ogni falsità commerciale
e d’uso
per trovarci la verità.
Pur respinto alla frontiera di questo limite infinito
dal filo elettrico spinato delimitato
la rifiuto ancora la parola,
la rinnego l’immagine
se tu che mi hai detto il tuo nome
non vieni,
se tu non ci sei
e non mi porti sino al respiro
ed oltre.
A che serve la creazione?
@a17/10/2003
le parole ( xiii )
Che tacciano le parole del silenzio
e che tu sia.
@a17/10/2003
noi ( xiv )
Era notte, ero solo
quando sono avanzato sino al confine con il vuoto
e clandestino
oltrepassato la frontiera della parola
fuggendo il nulla
mi sono incontrato alla luce della tua stessa solitudine
incarnandomi con te a crearci
privilegiato
noi.
@a17/10/2003
tu ( xv )
Ora io…
tu…
tu che hai invaso la mia solitudine
mormorando una melodia d’amore
incarnandoti per me
in un nuovo giorno della creazione...
tu sai perché ancora si riempie la solitudine della parola
solo con te nel pensiero?
Nessun altro
nemmeno l’intelligenza artificiale
mi avrebbe saputo dire,
né mai avrebbe osato la finzione d’essere incarnato
davanti a me.
@a17/10/2003
tutto ( xvi )
Noi... personaggi di fantasia della creazione
ribelli all'autore
ci siamo creati la nostra realtà
la sola verità
il solo bene tra il male
l’esserci.
Noi!
Ora che l’universo è creato...
ora,
solo ora
che muoia la parola!
@a17/10/2003
l'amore umano
Creazione... per chi per cosa e come nacque.
Ancora non abbiamo capito se Dio crede nella creazione
se ancora ha fiducia in essa.
Ora, dopo millenni, ancora metamorfosi in decomposizione
creano.
E fra tutto questo caos
NOI
esseri imperfetti, un amore perfetto.
Creazione, coattiva ormai!
.
Tu, avversario dissepolto, nullo in orgoglio
chiamami alla vita
tu
imperfetto, nella tua perfezione umana
designa, per me, un avanzo di spazio.
Genuflessa al tuo fianco, mendico un avanzo d'amore
rimasto nel piatto delle tue speranze.
Arresta il tuo tempo per un solo istante
AMAMI...
fosse anche l'ultima cosa che fai
AMAMI...
@ad 18/10/2003
Questo che ho raccolto dalla tua pelle… io la scrivo per te, a me…un illusione?
Qualcuno mi ha scritto:
Quale che sia la ragione per cui una cosa trapassa dal non essere all'essere, non importa: ogni volta ha luogo una creazione.
In amore le azioni non riescono mai a mostrare il fondo del cuore e le parole sono insufficienti.
Come per la religione, l'unica saggezza è credere ciecamente: una saggezza che è pura follia.
Eppure è solo l'uomo che può chiedersi perché...ogni nuova creazione non può avere un valore nullo e tornare al nulla.
@a+a
21/10/2003
…mi piace leggere quello che scrivi e so che lo scrivi per me,
ma non riesco a risponderti…
il silenzio, senza speranza alcuna, né fede nell’atteso ritorno,
è una muta risposta disincarnata
che uccide.
@a+a
lettere mai scritte di una donna che ama
primo secolo
1° giorno
Al lato opposto del mondo anch'io viaggiavo in cerca di quell'amore che sapevo esistere.
Non v'era traccia alcuna…ogni uomo che ho amato non eri tu, non era l'incarnazione dell'amore che cercavo.
Poi ebbi la sensazione di averti trovato…vidi la tua ombra nella penombra di un luogo…fu luce,
fu elevazione di un sentimento mai provato ed ora....ora, nonostante il tempo ci divida, attendo l'evento di un ulteriore comunione con il tuo amore nella fisicità di due corpi, due amori, due anime.
2°giorno
Liberamente ci siamo scelti, liberamente ci cerchiamo e liberamente percorriamo insieme questo grande viaggio.
Domani nelle nostre impronte, sul terreno germoglieranno nuovi fiori.
Domani fiorirà il nostro incontro.
3°giorno
Ti scrivo immaginando che tu mi stia ascoltando…oh...quanto morde oggi il cuore e quanto forte è il richiamo di te.
Giunge un soffio così sottile e tenero di luce...tu, mio dolce e grande amore.
Pare che t'abbia portato la notte come un dono nei giorni di festa…oh... come vorrei sentire il tuo profumo.
Sai? Ti distinguerei anche in mezzo a mille, con gli occhi bendati… saprei riconoscerti ovunque.
Mi sento tanto fragile davanti a te… portami nel tuo cielo, anche domani…volerò per noi.
Non m'accusare d'amarti troppo, proprio ora che ho trovato il coraggio, proprio ora che ho imparato che si può vivere.
Grazie a te, l'aria che respiro non stringe più alla gola. Grazie a te…
4°giorno
Amore, oggi il giorno appare più bello che mai. Sei il frutto dell'amore tu... tu sei...mio Dio, come faccio a dire cosa sei…sei più di ogni, più del tempo, più della vita, più di tutto…ti amo da morire
ed è bellissimo stare con te, sei bellissimo e fai l'amore da Dio.
Non lasciarmi mai...mai...
Fogli bianchi…fogli bianchi...dove sei?????????????
Eppure t'amo così tanto... ho bisogno del verbo… necessito di ogni tuo respiro... per vivere…
5° giorno
OK, ho capito. Funziona sempre così. Come sempre, quando stiamo insieme, poi t'allontani per un po'… sei a posto vero?
Se hai voglia di vedermi dimmi il giorno, altrimenti fa lo stesso… uomini... tutti uguali.
Lo sai che basta molto poco…ma se non c'è neppure quel poco, io finisco per convincermi che non ti và divedermi, neppure scrivermi… neanche un ciao.
A me basta poco e a volte anche quel poco non c'è. Comunque anch'io ti amo. Vedi che se e quando vuoi tu puoi.
6° giorno
Ti amo! Non lo dimenticare neppure quando il cielo è nuvoloso.
Ti sto aspettando in questa culla fatta di solitudini, aspetto il passaggio di questa tempesta per tornare a te, a noi, nel timore di non ritrovarti, nel timore di non capire più se completa è l'incarnazione di cui tanto parli, nel timore che questo amore sia stato solo un effimero desiderio.
Oh... sapienza! Tu conosci il domani d'ogni creatura…leggi ora per me questa scrittura:
temo l'istante, temo l'evento, temo il suo amore, forse tanto fragile.
Temo la vita a volte tanto crudele, temo l'eterno se sarà senza il suo amore.
Ora in mezzo a questa favola mi perdo, disorientata cerco i nostri nomi che sembrano dissolti nell'aria.
Hai messo le ali amor mio…vola… ora vola nel tuo cielo. Io resto quaggiù, non ho ali per raggiungerti. E' un tornado la tua bellezza, ha estirpato il mio cuore.
Intanto quella tempesta non passa, intanto tu te ne vai...lontano ... sempre più...
7° giorno
Tu non puoi pretendere un amore divino, non da me che amo da umana… solo Dio lo può pretendere, tu non sei Dio ed io ti amo soffrendo mille preparativi per una tua carezza.
Di quale amore ti vuoi nutrire? Due soggetti ed un oggetto con in comune forse ben poco?
Nobile è il tuo percorso assemblando ogni carattere per una buona riuscita, ma nonostante, dimentichi l'esistenza reale di un amore, pronto a tutto, per te.
E anche tu…dai per scontato…
Quel giorno hanno errato a darmi la vita e se Dio aveva proprio deciso di mettere una vita in più su questa terra, perché non mi ha fatto nascere scoiattolo?
Non avrei pesato sulla vita di nessuno... non come ora... io capisco le barriere che metti, so che non vuoi intrusi nella tua vita famigliare… è giusto, io lo capisco, ma, a volte, mi chiedo perché, perché mi cerchi se non mi vuoi?
Vuoi la libertà? Ebbene che tu abbia questa libertà… tornerò da dove sono venuta senza fare rumore.
Il calco delle mie impronte ora danneggiano il terreno.. lì non possono germogliare i fiori che hai seminato… ma ricorda sempre il mio amore, dolce, intenso… mai nessuno forse t'amerà così. Questa è l'occasione buona… se non sapevi come fare a lasciarmi, ora puoi... non temere per me e neppure per te... bello come sei, troverai presto una donna... ma non t'amerà mai quanto me.
Grazie per avermi dato un anno di vita… non pensavo fosse tanto bello. Sarai con me fino al giorno che spirerò, lo sarai per sempre, amore mio.
Queste lacrime inutili ti dono e da oggi, ogni giorno, una sarà per te.
8° giorno
Nell'erogazione del tempo non vissuto, resta uno spazio di tempo mal vissuto… si, tempestivo, efficace sulla materia, ma per l'incarnazione del verbo a me dettato, per questo resta l'avanzo di un tempo dedicato alla sorte del mio vivere.
Nell'apparenza regno il mio spazio, pur lontana da te riesco ad amarti lasciandomi cullare ogni giorno dai sogni.
Sento d'essere un peso, so di prendermela troppo nell'impossibilità di un poco di tempo.
Riempire questo spazio diventa difficile per me e se dunque troppo è la mia presenza, sopprimila
vivrò di un dolce ricordo.
9° giorno
Avvertirò il tempo, dirò lui di rallentare i suoi passi senza timore.
Si, in fondo a quella strada sterrata, io sarò ad aspettarti con una vecchia valigia.
Siederò nell'attesa del nostro giorno.
Dolenti i ricordi, parlano di notti mai vissute, di desideri mai avverati, di gelide terre mai calpestate dove i fiori non sbocciano mai ed i colori non hanno profumo.
Resterò ad aspettarti comunque, nonostante un gelido fumo salga dal suolo.
Sarò lì senza timore.
10° giorno
Si è vero... a noi manca il coraggio. Se ne avessimo, ora saremmo felici insieme.
Una nuova vita, forse non troppo facile… ma piena di amore. Sarebbe meraviglioso, sai?
Comunque la realtà è un'altra: figli che amiamo e coniugi ( tu) che non amiamo più.
Bel dilemma vero?
11° giorno
Io ti vorrei più presente, più insistente, più oppressivo, più geloso, più...non importa se mi togli la libertà…io non la voglio questa libertà. Voglio essere tua, quindi desiderata e controllata.
Sai, con tutta la libertà che mi dai come faccio a sentirmi la tua donna?
12° giorno
Amore… forte è il desiderio di risvegliarmi con te, in questa mattina d'autunno.
Vorrei...si, è vero, vorrei esserti accanto ogni giorno, per poter vivere la mia felicità di questo istante… e per ogni istante, dei giorni che m'accompagnano, sino alla fine ed anche oltre.
Amor mio, non nego, ora più voglio negare il mio desiderio… se pur consapevole dell'impossibilità io ... t'imploro, t'imploro amor mio… vorrei la mia vita con te.
Lascia la libertà alle parole di giungere a te, lasciami volare nell'azzurro dei miei desideri.
Io t'ascolto, io m'ascolto.
13° giorno
Non dubitare mai più, amor mio…non sono ancora tra i morti. Ancora vivo il tuo amore,
ancora ascolto ribollire i miei sensi che al ritmo delle tue parole scatenano folli desideri.
Non dubitare mai più amor mio, se pur la mancata presenza non è assenza, traspare il mio sorriso,
emerge dall'anima.
Ti sento ... e sento il nostro amore scorrere sul fiume della vita accompagnandoci in questo viaggio
senza un futuro.
Ti amo nonostante tu mi sia lontano. Ti amo.
14° giorno
Ricordo l'odore del mio tempo con te nei giorni nitidi e sereni, nei giorni di pioggia, nei giorni ...
ove il tempo non scorreva.
Avverto i miei battiti ritmati ai tuoi che assenti nel tempo non hanno parole.
Avverto il calore della tua pelle incarnata nella mia in un desiderio.
Non v'è spazio per noi nel tempo dei mortali, noi saremo noi solo nell'eterno per non dormire mai più i miei sogni di noi, per ascoltare il mio istante infinito con te,
Là, senza spazio, senza tempo, saremo un solo corpo, saremo una calda fusione, la più calda mai esistita.
Saremo l'esempio di un amore mortale-divino… noi siamo l'amore fatto carne.
Il verbo di noi resterà scritto nel tempo.
15° giorno
Vera è la pulsione che vibra in me sapendoti a mille miglia, sapendoti ad un passo... da me,
sapendo che ogni frazione di spazio è da te occupata, perché tu solo sei nel mio vivere.
16° giorno
Ho sepolto il tuo ricordo per non lasciarmi cullare, per non lasciarmi morire.
Per tre volte ho urlato il tuo nome e per sette l'ho invocato, ma nulla, nulla quaggiù ha detto di noi,
nulla di te ha lasciato speranze.
Ora al platano più grande chiedo asilo…vorrei cercarti nei suoi folti rami e nelle sue forti radici,
ma vano è il mio verbo se tu non intendi ascoltarlo.
Vano il giorno se non sai donarmi la luce, vana la notte se non accogli la sua quiete, vano il tempo se tu non vi abiti.
Lascia così che la morte mi porti via da te, non tenermi per mano…so che non lo farai, so che non mi fermerai…già ora non tu non ci sei...ti amo.
17° giorno
Ti amo da sempre, anche se non t'ho conosciuto mai. E continuerò ad amarti in cambio di un mai.
Tua per sempre.
18° giorno
Ora che io riposo addormentata sui miei trascorsi ed i miei chiaroscuri pensieri alleviano i dubbi.
Quando ogni, ogni detto da te invano, varca ogni soglia… ecco che or solo ritrovo il mio io,
perso fra oscuri sentimenti.
19° giorno
Son gocce cadenti, lente, nel fiume delle speranze a dirti di un amore che non regge confronto con qualsiasi amore.
Son piccole e profumate gocce, ma dan vita ad un oceano.
20° giorno
Sono molto triste… non hai dato cenno oggi, nemmeno un piccolo cenno e mi manca. Ciao...
21° giorno
Non amarla questa notte, ho paura... stammi accanto... tienimi la mano fin che prendo sonno… amore... dove sei?
Mi spiace di non aver potuto essere con te, questa sera… Comunque ti amo da morire.
tua per sempre.
22° giorno
Lascia vivere il tuo amore in ogni istante, lascia che parli, lascia che sia… solo in lui ripongo il mio esistere. Non dimenticare mai il mio amore. In esso ti potrai rifugiare nei dolori e nelle gioie.
Io t'amerò sempre.
23° giorno
Ciao amore, il mio pensiero di ogni istante è per te.
Ti amo… se riesco domani sera ti chiamo. Un abbraccio ed un bacio. Tua …
24° giorno
Ho rubato una stella per te… ti amo.
Mille volte ho rivolto gli occhi al cielo, ma mai t'avevo visto splendere come questa sera, una come tante.
Mille volte ho parlato alle stelle, ma mai come stasera m'hanno ascoltato.
Sai? Dovessi chiedere alla notte di donarmi una sola notte per noi, dovessi chinarmi per cogliere le mie vesti e donarle al fiume, dovessi urlare il tuo nome per l'ultima volta… credo che m'apparterrebbe tutto questo, m’apparterrebbe amore.
A te questa magica notte per non dimenticarti che t'amo.
25° giorno
No, non amare per inerzia, non amare per dovere, non amare per un solo istante quella donna.
Lei è il nero della notte… non l'amare, ti prego.
26° giorno
Accoglimi nel tuo regno, vivi il mio corpo di donna… non temere non ho catene
27° giorno
T'amo, non lo dimenticare, buona notte a te, amor mio.
28° giorno
M’aspetti domattina? Ti amo.
29° giorno
Piccola, innocente bambina, senza nome, senza terra… quasi il suo cuore non sapeva sorridere,
nessuno le aveva insegnato a camminare… NON FIGLIA ... di un uomo senza volto.
Hai calpestato per miglia il grano acerbo… donna, hai cercato tra la folla quel volto che mai hai trovato, hai scorto tra i rami l'amore, un amore che non t'appartiene… di nuovo un uomo senza volto… hai calpestato per miglia i ceppi di un grano ormai raccolto..
30° giorno
A presto amore, ed anch'io, se pur abbia paura, voglio dire si… ti amo. Tua…
Lei è il nero della notte... non l'amare ti prego, non amarla non questa notte...
ho paura... stammi vicino, tienimi la mano fin che prendo sonno...amore... dove sei?
Accoglimi nel tuo regno, vivi il mio corpo di donna, non temere, non ho catene.
T'amo non dimenticare, non dimenticarmi, buona notte a te amor mio.
Sono parole, son gocce
cadenti
lente
nel fiume delle speranze a dirti di un amore che è vivo
son piccole
son profumate
sono oceano.
secondo secolo
1° giorno
Presente quiete, in bellezza oggi chiudi il tuo giorno.
Ricorda la stuoia su cui hai riposto l'abito a festa, ricorda la notte che hai donato alla tua amata.
Non destare i mali ricordi, accendi anche oggi un cero all'amore, lascia fluire la fusione tra collera e perdono.
Ora non è tempo di morte, ora v'è sapore, v'è odore di nettare fresco, dolce e nitido.
2° giorno
Spicca il volo mio gabbiano… ora... vieni a me, accoglierò il calore delle tue morbide piume.
3° giorno
Visto che mi hai vista, potevi pensare di mandarmi un cenno, un piccolo messaggio….
Ma che importa! E’ tempo sprecato dirti continuamente le stesse cose, del resto se non importa a te,
perché mai io dovrei prendermela tanto…
Si, forse dovrei smetterla anche io di scriverti continuamente ed ogni volta che mi trovo sola per mandarti un segno. Scusa ma io non riesco a capirti, giuro.
4° giorno
Ti amo! Maledizione…
5° giorno
Raccolta, quasi in preghiera, supplico il tuo amore per appagare il vuoto che lascia la tua assenza
Morde l'anima, morde il cuore, morde il desiderio di te.
Accoglimi nel tuo sempre senza chiedermi perché.
E se il tempo sarà di noi nemico lo affronteremo nell'eterno… noi non abbiamo bisogno di lui per amarci...
6° giorno
Rinuncerei alla vita, se solo per un attimo tu mi dicessi ...si, si, io ti amo più tuo padre, più di ogni essere che mai t'abbia amata.
E se nel fuoco gettassi il mio amore per te, anch'esso s'arrenderebbe davanti a questa forza.
Ma potrei rinunciare a tutto questo… se solo tu me lo chiedessi… la forza del tuo no, sarebbe tale da spezzare una roccia, da spezzare una vita, una morte... l'eternità.
Non t'addormentare su questa esplosione, anche se ti cedo il diritto di vivere per me, non lo spegnere il nostro cero.
7° giorno
No, non ti vorrei amare tanto… amami più che puoi, anche di più. Ho paura… mi sento morire…vorrei la forza, ma … non ho forze davanti a te. Cela il mio soffrire, lascia che muoia…
ho paura… help me.
8° giorno
Perché questo distacco? Vomita i tuoi pensieri… e, se io sono di troppo, accusami. Il giusto ti darà udienza.
Io voglio il sapere per trarre l’essenza come Gottama… ma se tra le sbarre rinchiudi l’embrione… no, non potrà mai nascere la vita.
9° giorno
Dove vieni? Chi sei? Dove andiamo? Perché sei viva? Così tu mi dici!
Sii felice… si, amor mio, danza felice nei tuoi colori, per me, per te... supera i frenetici ritmi della moda e canta… ritorna da dove sei venuta, non ti voltare… io ti amo comunque, ovunque tu sia.
Tornerò tra i morti di prima, accusando dolorose ferite.
Ti lascerò alla tua libertà… non temere amore…ucciderò il tempo della vita, rinnegherò il mio spazio di donna, in tua difesa.
Ripiegata in due, fra viscere sanguinanti e maleodoranti nutrirò la terra per altre vite.
Non temere, sono solo materia, una donna esiliata in una terra che non mi appartiene… risucchiata nel terreno… amami… violerò ancora una volta le leggi…regalerò al mio ventre te senza obiettare i perché.
In questa notte di luna piena, trattengo i miei istinti, violano il mio percorso.
In questa notte senza orizzonti ho perso la mia dignità, regalandoti il mio nero anello.
Chiedi a tuo padre la sua verginità e bevine l’essenza… chi ha scritto il libro della vita e della sapienza, non ha tenuto conto dell’introito.
Dove posso trovare, non ritrovare, ma trovare il mio tempo se non v’è esistere…
Chi può indicarmi un tacere? Tu?
Hai carpito lentamente con un bisturi dorato la mia anima… hai preso il mio karma… ed ora sono nuda.
10° giorno
Posso dirti che t'amo?
11° giorno
E’gravida di te, anche oggi, la mia giornata… ti partorirà il quinto giorno e sarà luce per entrambi.
12° giorno
E dopo un lungo viaggio fatto di prigionie, ecco... scorrere sul fiume lento dei misteri il tuo volto,
il tuo carisma.
Mai, ti giuro, mai ebbi il coraggio di chiedere il tuo nome… chi sei?
Perché, sul mio percorso, mai prima il mio amore conobbe il tuo vero volto?
Tu... tu.. fra mille hai colto la parola, hai colto un simbolo... il mio.
Là, tra i sogni dei bambini, non v'è più il mio sogno… tu sei nato e vivi sotto il mio cielo.
13° giorno
Si ora và meglio sai? Non ho ancora capito cosa sia successo… credo di essermi innamorata di te.
14° giorno
L'innamoramento è solo in più, l'amore già c'è.
15° giorno
Domattina, se mi chiami, ci mettiamo d’accordo per la notte. Vorrei poterti dare di me tutto ciò che vuoi e sopratutto come lo vuoi… ma è difficile.
16° giorno
Non voglio che il tuo amore per me diventi più tenue o addirittura che svanisca… come posso evitare che accada?
Ecco cosa temo… che arrivi questo tempo, il tempo in cui si placherà il tuo amore per me…
i fiori sfioriti si recidono per fiori più freschi.
17° giorno
Non v'è condanna per un amore che muore… il condannato è colui che ama.
18° giorno
Tutti i colori che posseggo son per te, non ne trattengo nemmeno uno.
E che questi siano, per te, solo crescere… son disposta a nutrirti di tutto ciò che posseggo solo per vederti sorridere.
19° giorno
Trovare giri di parole per parlar d'amore è più facile che parlar di altre cose che potrebbero far male.
Sai bene che potresti ferirmi a morte dicendomi che ti sei stancato di me e del mio amore.
Nell'esprimere un sentimento più o meno piacevole più o meno doloroso non hai preso in considerazione che potrebbe succedere ed io nella mia troppa sensibilità potrei morirne.
20° giorno
Non si può amare per sempre allora? Dimmi come potrei uccidere questo amore… come potresti finire di amarmi?
Finirà il nostro amore… un giorno non m'amerai più? Quando? Perché?
22° giorno
Non ho ancora imparato a vivere, ogni giorno, di me, muore un pezzo. Continuamente vengo punita, così per me la morte è compagna.
Io non voglio che tu perisca per questi miei ma... questa sono io, solo accanto a te sono viva per metà.
Comunque sono felice tanto di essere un poco tua.
25/10/2003
Sei prezioso cucciolo...ti amo, perdonami se abbracciandoti, a volte, ti faccio male.
@ a+a
25/10/2003
Queste poesie non sono altro che il tuo vivere questo momento di amore per una donna.
Quando sei nato non devono aver cancellati tutti i file… così ti trovi ad essere in un mondo troppo stretto per te.
Le tue capacità di andare oltre, interrompono un processo storico consolidato, quindi hai la sensazione di essere nel luogo sbagliato.
Sai amare molto... molto di più di quanto ci abbiano insegnato… porta pazienza, anche tu morrai ed allora verrà modificato l'errore e diverrai come gli altri (ora umanoidi), non fraintendere, sei grande, più di quanto pensi.
Beata la donna che ami.
@e…
25/10/2003
Sorpresa…
Non ho letto niente, ma volevo lasciarti la buonanotte.
Con i ritmi che sto tenendo é gia bello se riesco a mangiare ... e ad andare a comprarlo...
Ormai la sorpresa non c'é più, ma... spero ti sia piaciuto l' incontro... io é tutto il pomeriggio che ci penso...
ciao a domani !
Ricordati di impostare bene la sveglia !!!!!!!!!
25/10/2003
Sei tenerissima... e la sorpresa è stata doppia... poterti abbracciare poi...
Lunedì alle ore 11 - 11,30 sono in città... ti chiamo e se puoi un caffè... se non puoi, lo stesso un abbraccio.
t.v.b.
a+a
25/10/2003
Elena
Questo un messaggio trovato in posta questa sera...te lo invio così com'è...così ho l'occasione per abbracciarti un altra volta...
Queste poesie non sono altro che il tuo vivere questo momento di amore per una donna. Quando sei nato non devono aver cancellati tutti i file… così ti trovi ad essere in un mondo troppo stretto per te.
Le tue capacità di andare oltre, interrompono un processo storico consolidato, quindi hai la sensazione di essere nel luogo sbagliato.
Sai amare molto... molto di più di quanto ci abbiano insegnato… porta pazienza, anche tu morrai ed allora verrà modificato l'errore e diverrai come gli altri (ora umanoidi), non fraintendere, sei grande, più di quanto pensi.
Beata la donna che ami...
@ Elena
26/10/2003
sms
Ciao A… mi piace chiamarti con il tuo nome. Ti scrivo di ieri e mi manchi... mio cucciolo.
a+a
26/10/2003
ti amo
Ogni giorno si ripete, anche oggi, uguale nel suo scorrere, solo invecchiandoci un poco di più... eppure l'amore s'accresce rinnovandosi...
In ogni sua ripetizione ha sempre qualcosa in più, è ogni volta imparare, scoprire, avvicinarsi, voler bene.
Io ti amo ed il mio amore si perfeziona ad ogni nostro dialogare ad ogni abbraccio, ad ogni bacio, ad ogni carezza, ad ogni rapporto... pur insufficiente, sai ci vuole anche il cibo... ma, l'amore cresce anche a distanza, se lo si vuole e se vive nella speranza... ed io mi cibo di te nel leggere nelle tue lettere, i tuoi pensieri... mi nutro di te, completamente, per vivere.
Tu sei tenerissima, mai ho conosciuto tanta dolcezza, mai ho ricevuto tanta tenerezza, mai ho avuto lo stimolo esistenziale di voler felice qualcuno in questo modo ... a volte mi chiedo, se chi ti la lasciato sola si sia reso conto di cosa ha trascurato e perso...tu... tu sei tu.
Ti amo.
@a+a
26/10/2003
Bello lo scritto di Elena… simpatico, gioioso e anche vero... sei grande, più di quanto pensi...
@...+a
26/10/2003
molteplici pensieri
Spero che il ritratto sia meglio del badget se ancora l'hai, io il mio non so più neppure dov’è...
mi ricordo che quando li hanno fatti mi sembravano abbastanza brutti e non molto somiglianti...
Ieri sera e questa mattina è emersa la tua tenerezza, il tuo amore ed il tuo timore, nell'abbraccio e nella carezza... ma... no, non puoi, non puoi immaginarti quanto ti voglia bene e neppure quanto sia il desiderio di poterti accarezzare senza vestiti, ungerti d'olio, lavarti sotto la doccia, guardarti nella quotidianità delle cose da fare, carezzarti... non necessariamente per arrivare o per fare sesso...
ma per stare abbracciati insieme, per poterti coccolare.
Non immagini neppure quanto mi piacerebbe poter vivere una quotidianità, anche se spezzettata dalle esigenze ... te l'avevo anche scritto una volta... accompagnarti nei tuoi viaggi, vederti stirare...
e neppure immagini la dolcezza che emani nello starti vicino...
Per L... sapevo che si era preso questo tipo di cotta, anche se non ne conoscevo l'intensità... ma sai bene come sono e sai che non me ne approfitto... se fossi diverso dovrebbe preoccuparsene, la condurrei alla distruzione, non allo star bene e non dovrei neppure avere scrupoli o crisi di coscienza, perché questa è la lotta della vita.
Sai che mi sono innamorato di te e che ti amo perché non ho accettato di vedere il dolore esistenziale in te che vedo bella e degna di vivere nella gioia...
e sai che conoscendoti un poco sempre di più, quasi obbligato a decifrare quello che non dici e che nascondi... ti amo sempre più.
Quindi non voglio essere causa di questo dolore in una persona senza darle alcuna speranza... no, non lo vorrei e non lo voglio e se non voglio sai anche che ci riesco, sai che deprimo sesso e desideri sino ad annullarli ... e, quanto ti ho scritto in precedenti lettere, corrisponde al vero: io non cerco e non provo desiderio alcuno davanti ad altre donne che non siano tu ( con lei non ho più fatto sesso) ... e non ci posso fare nulla, solo accettare la realtà.
Non ti ho chiamata oggi per salutarti, per fare un salto da te se c'era una possibilità, solo per lasciarti riposare, visto i turni che fai... però ammetto che mi manca la possibilità della carezza, anche se la complicità che abbiamo è superiore ad ogni altro...
Con W... si è un poco offesa che ti abbia detto... facile che non si fiderà più neppure di me, anche se contenta che, la situazione con te, si sia chiarita... le passerà... se davvero mi conosce un poco, sa che non c'è cattiveria e neppure la volontà di dire ciò che non devo dire... non mi sembrava il caso di essere la tomba, che di solito sono, di fronte a delle piccolezze che, se risolte, rendono più piacevole le compagnie... vedremo.
Per i nostri collegamenti messenger, non preoccuparti se devi chiudere all'improvviso o se non vuoi farlo... sai che ti rispetto "come mamma", so che il rapporto che hai con tuo figlio viene prima di tutto... ed è giusto che sia così.
Spero di vederti domani mattina.
t.v.b.
a+a
notte di luna piena
Notte di luna piena questa sera,
ad inseguire leggero, in un campo di girasoli,
la libertà perduta
raccattando reali sogni, nella rete della follia.
Non rinuncio ad amarti,
non rinuncio alla parola che è conoscenza,
non rinuncio all’essenza dell’uomo:
ti amo…
Non uccidermi, non ridurmi al silenzio,
tu sola comprendi questa lingua, tu sola ne conosci i codici,
e, se vivere è parlare a qualcuno, tu sola puoi esserci.
Quando parlo come poeta e nessuno risponde, ma sorride,
quello è pazzo…
un pazzo che sorride ad un pazzo che recita il suo delirio.
Era una notte, di luna piena quando il tuo viso mi parlò di dolore e di morte,
non lo posso ignorare, mi chiama a te,
mi chiama ad amarti…
Tu chi sei? Cosa sarai per me? Sei la vita o sei morte?
Non ho paura…non più, non di te…
ogni volta che ti penso e t’incontro, non posso non sussurrarti
“Ti amo”
ma sempre mi chiedo cos’è.
La forma nascosta del tuo essere nel tempo e lo spazio
ha veicolato, nel corpo a corpo,
sensibilità ed emotività di là del linguaggio,
mi ha parlato di un tu nella corporeità viva e dolente,
ha generato affetti ed emozioni…
indelebili in me!
Colpito dall’esistenza ti amo.
Ora so che amare non è solo il bisogno dell'essere
per ingannare la solitudine o contentare un’illusione,
ma che è empatia esistenziale di fronte alla morte.
Un vero sentimento di contatto, intenso e reale tra noi,
che tende a distruggere la distanza protettiva
ed aprire lo spazio cui fare fluire la vita.
Io sono con te.
26/10/2003 @a+a
27/10/2003
Noi ci capiamo anche nel silenzio, attraverso il silenzio...
Con il silenzio questa sera, ti amo... e tu, tu
sussurra il mio nome
ora...
ora che vedo i tuoi occhi guardarmi,
le tue labbra avvicinarsi alle mie.
Quanto mi manchi amore
perché non esisti?
Perché sei solo in me,
perché...
@a+a
Non distruggerti solo di lavoro, anche se purtroppo necessario....pensa anche a te. Un abbraccio.
27/10/2003
Questa sera avrò qualche breve attimo di gioia, saremo insieme per qualche attimo.
Troppo breve per parlarci...ed allora ti scrivo... ma, prima di leggermi, guardami! Guadami con amore ed abbracciami...
Un giorno mi hai aperto le porte di casa tua... ancora ti ringrazio per avermi amato così, totalmente... ma, per essere sincero sino in fondo, anche con me, da allora avverto più di prima la separazione... di quanto mi manca la quotidianità dello stare insieme, anche a distanza, ma con viva la speranza dell'incontro.
Se sapessi come ti desidero, come ricerco la gioia di stare insieme, come ti aspetto, come mi necessita parlare con te... mi perdoneresti, so che già lo fai, ogni lamento e rimpianto per i giorni perduti alla gioia d'amore.
Perdonami queste follie di desiderio, sono pur sempre amore, sono l'alito della vita che ci unisce...
Il tuo dolore è il mio amore....il bisogno che ho di saperti e vederti felice è la mia vita.
La tua carezza, la tua dolcezza, la tua tenerezza… il mio cibo.
Non stupirti se ti amo e non criticarti se anche tu mi ami... esiste forse qualcosa di più bello che amare ed essere amati? E da te, poi!
A te il mio ultimo pensiero, i miei sogni.
@a+a
28/10/2003
sms
Bello vederti così viva… mi manca lo stare insieme. Ti voglio.
a+a
28/10/2003 (non spedita)
Posso ancora dirti
“ti amo?”
Non è la messa in scena di una parodia
nel gioco cosmico
sul palcoscenico della vita
a ripetere un mito ancestrale
questa parola a noi svelata
nata per noi che parla di noi
in noi incarnata per amarci
iniziazione e conoscenza
ancora da acquisire…
Posso ancora dirti ti amo?
Come mi guarderai?
Ed in che modo potrò io ancora vederti?
Unica storia del mondo ancora da vivere
la nostra.
In che modo posso ancora vederti?
Rivederci incarnati ancora un’ultima volta?
No…io mai ti chiederò l’ultima notte.
@a+a 28/10/2003
28/10/2003
Cattive provocazioni... arrabbiati, mordimi... ma non fuggire... io sono con te.
Il parlarci di ieri sera...la tua affermazione che mai hai nella solitudine o alla presenza ... hanno suscitato in me questi pensieri, questa notte... che non senza timore t'invio... ma insisto nell'essere sincero e nel non nasconderti nulla. Come sai mi piace vederti accalorare e reagire...
Ma non ti parlo di L o di F o di W che, per me dal punto di vista emotivo, sono capitoli chiusi e neppure aperti ( a proposito questa mattina L era abbastanza in crisi...) ... parlo di te a te... ti prego di prenderli come mie interpretazioni… potrebbero benissimo non corrispondere alla tua realtà personale.
Amare è una impresa titanica.
Quale auto-scopia interna ti fa percepire, con dolore, la presenza di una mancanza, per la quale neghi al corpo, la tua sessualità… o è la presenza, che è ingombrante e non l’assenza?
Quali dolorose esperienze bloccano il tuo io sotto la tirannia della critica del grande Io?
Perché opprimi il tuo essere femmina? Perché sei solo donna? Perché mutili il corpo e lo neghi?
Quale processo di spersonalizzazione/ personalizzazione ti sei imposta che puoi essere bella solo se nascosta?
Hai costruito un igloo con la gelida neve rubata ai ricordi di frammenti di un reale che hai vissuto e te ne fai scudo, uno schermo, una maschera… così ancora, come sempre, ti chiedo: perché ti nascondi a te stessa?
Per un passato?
Forse che nella speranza di poter offrire a te stessa e alla tua famiglia un’esistenza migliore o forse solo, per reprimere il dolore del forte senso di colpa della separazione, di cui ti sei presa tutte le responsabilità e nel desiderio di riparare alla perdita dell’uomo/padre, nella speranza che anche tu non avresti mai più sofferto di solitudine del tradimento e dell’abbandono o nell’ottenere uno status di legittimità…hai troppo dato, troppo pagato, troppo sofferto?
Il corpo
Noi viviamo per il corpo, con il corpo comunichiamo al di là del linguaggio… il corpo ha bisogno che gli parliamo... il corpo…è il fondamento stesso della realtà della vita e dell’incontro.
Il desiderio di contatto, che entrambi sentiamo intenso e reale, ci ha permesso di abolire la distanza ed aprirci allo scambio di una vera comunicazione affettiva, esistenziale e spirituale.
La percezione empatica e sensoriale di una corporeità viva, gioiosa e dolente, nel corpo a corpo, nell’abbraccio delle anime, ci ha portato ad amarci. Il corpo è la sede, la ricezione della gioia e del dolore, sia fisico che emotivo, spirituale…
La parola
Parlami amor mio, rispondimi… parlami con un linguaggio che comprendo, parla con me con ogni mezzo… è follia, è la morte di “noi” se la tua parola rinuncia a farsi riconoscere e farti conoscere.
O forse, è troppo doloroso affrontare il vuoto della perdita di quella ricchezza e unicità rappresentata dalle abitudini che hanno avvolto la tua vita?
Parola e corpo.
Parola e corpo si uniscono e parlano all’unisono, quando sono abolite tutte le barriere e le distanze protettive.
L’anima
Io non ti sarò padre, non ti sarò figlio, non ti sarò marito, né amante… neppure nell’eventualità di vivere insieme…io sono solo un uomo, un essere tuo pari. Tu non hai bisogno di padri, amanti, mariti, ecc… ma di accettarti come sei.
Di la di questi presuntuosi pensieri... io ti amo e mi manca il tempo e lo spazio di noi senza difese.
Ciao...a presto, dove vuoi, come vuoi, quando vuoi... un abbraccio.
@a+a
28/10/2003
messaggio completo del sms inviato ore12.
In fondo al cuore, entrambi sappiamo che mai le nostre strade saranno separate. Se dovessimo seguirle... vanno nella stessa direzione, si interrompono solo se non siamo insieme, sul vuoto... Strano destino, strana missione, non cercata, non prevista …tu cerchi un uomo, io una vera donna e già so che hai vinto su tutte, sin dal primo giorno che mi hai parlato.
Inutile è stata ogni difesa.
Una grave affermazione… vero, ma non temere… prima di tutto la tua volontà, la tua libertà... io proseguo per l'inferno, da solo, ma mai ti obbligherò, in alcun modo, contro il tuo volere.
E' assurdo obbligare ad amare...quindi io ti amo, tu amami se vuoi.
Dichiarazione di follia? Può essere…conosco la tua e la mia realtà, conosco la realtà che ci circonda… e, mentre ancora mi chiedo perché rinunciare, mi domando se possa esistere una minima possibilità di viverci e quale sia questa possibilità.
O siamo costretti a lasciarci morire, a suicidarci, ad ucciderci?
Quale divina e, allo stesso tempo, infernale legge lo richiede?
E se anche esistesse e lo richiedesse davvero, io mi oppongo... anche Dio deve inchinarsi alla mia libertà di scelta, se davvero mi ama, così come io mi inchino davanti alla tua.
E’ stupido l’amore? Ma non è il perché della vita?
Non prendertela per la schiettezza sincera dei sentimenti e dei pensieri trasmessi a te, da me, con le parole.
Sei viva, sei bella!
@a+a
28/10/2003
Un saluto veloce veloce… non mi posso fermare, ma... come potevo non mandarti ...un abbraccio?
Ciao, buonanotte.
@...+a
- Ci ho provato..
- Non doveva essere un saluto veloce? Non mi aspettavo di trovarti...
- Non so resistere alla tentazione e...ho provato a vedere se c'eri
- Domani ho un mare di cose da fare...
- Mi stavo giusto chiedendo quando decidi di rubare un poco di tempo solo per te, per i tuoi sogni, i tuoi desideri... o anche solo per starsene una volta seduta, anche a fare nulla.
- E’ da maggio che non mi capita… scusa, ma per ora viene dopo quelli che io considero doveri prioritari.
- Tu sei più importante di tutti i doveri... anche la natura ha il suo inverno di riposo
- Adesso scappo… un abbraccio… un bacio.
- Ricambio volentieri, lo sai...
@a+a
29/10/2003
se questa è vita
Bruciato dal fuoco, leggo sulle tavole di pietra
lo scambio richiesto per la vita eterna.
Totalmente innocente,
seduto su questo cumulo di sterco
che è l’universo che muore,
aspetto l'agnello sostitutivo
o
il riabbattersi della divina furia, attraverso te,
innocente come me,
bambina.
Ribelle offro al sadico dio onnipotente
impalato
i ridicoli brividi di un orgasmo perverso:
il vivere amando te
da umano e perdente,
polvere d'argilla nel niente,
ma che importa...
vai tu se vuoi,
vivi per me l'eternità...
tu sarai sempre con me, anche senza te.
Se questa è la vita…
Come vedi, non posso vivere e non pensare a te... spero tu sia serena.
T.v.b.
@ a+a
Anche oggi ci sei ed è una giornata di sole.
il nulla
Se domani sorgerà il sole, come oggi, come ieri,
tu sei con me, un io che è,
ancora a parlarci, ancora ad amarci.
Non temere il nulla del non esistere,
non confonderlo con il vivere, sai,
ormai, ciò che è, è eterno.
Non credere ad inutili ed illogiche incarnazioni,
ad altre vite in universi paralleli.
Non credere alle parole dei falsi profeti,
ignora l'errore dei sapienti che ci porta il massacro della storia
con l'origine e la fine nel caos dello zero creatore.
Così inconcepibile il nulla?
Dimentica la logica del tempo, amor mio,
dimenticala!
Il nulla esiste ed è assenza di ontologica eternità.
Quanti, amor mio, quanti ancora dovranno inutilmente morire
per capire che viaggia con noi, in ogni nostro gesto, l'entropia e non il nulla?
Quanti ancora, per capire che la vita è amore
e, che si raggiunge l'irraggiungibile, amando ed accettando di essere amati?
Io ti amo... Dio, io l'amo!
No, non può essere che amarci sia peccato
ai tuoi occhi!
Allora davvero anche l'universo è assurdo,
allora è vero che l'unico serio problema filosofico è il suicidio.
Oh... amor mio io amo il tuo esistere, io amo essere da te amato!
29/10/2003 @a+a
Anche se penso di filosofia e di metafisica, sei nei miei pensieri.
29/10/2003
Per questo tour de force che stai vivendo d'impegni ti auguro di non stancarti e soprattutto d'avere qualche spazio, anche minimo, solo per te.
Buona notte.
Peccato solo un abbraccio virtuale, ma amarti è comunque reale.
Ciao.
@ a+a
29/10/2003
risposta
La tua lettera non mi ha fatto arrabbiare, anzi ogni tanto mi fa sorridere...e, a dirti la verità, non l'ho molto capita !
Volevo discuterne insieme… comunque apprezzo le tue divagazioni sul tema della mia sessualità ...!!!!!!!
Visto che non ci penso io, é bello che ci pensi qualcuno.
Ciao, buona serata… un abbraccio
@...+a
Sei stata molto carina a rispondermi... e, questa sorpresa che non m'aspettavo, è sicuramente parte di quegli attimi che finiscono nella memoria della gioia... pur specificando che per me vivere la memoria del ricordo è solo tempo perso.
Detto questo, mi manchi nella quotidianità materiale e ti ringrazio per la quotidiana presenza della persona.
Anche volendo non posso non amarti.
a+a
30/10/2003
(non inviata)
Parole vomitate per l’amore deluso.
Spezzata è oggi l'armonia di una presenza, creduta peccaminosa, nell'incubo di un sonno qualunque.
Critico il tuo esserci, le mie parole… sono espulse senza credito: ma, dove, dimmi, dove è questo maledetto amore che incarna due corpi, se non v'è l’esistere di una unione?!
Dove è scritto di noi, dove emigra, oggi, il nostro volere, se la legge ci costringe!?
Apri le tue ali per una libertà già pagata, fai credito all'amore fin che c'è posto quaggiù … inerme è il tuo sesso… ora... che tutto tace, eccomi! Amami!
Prendi il verbo ed incarnalo col tuo nome… fa che il domani non sia prigionia del nulla, fa che le sostanze si solidifichino senza essere il resoconto di una routine a ripetere, ma un esserci nuovo.
Ancora al tuo porto, è il desiderio, ancora la natura ci è benigna… solca il mare dei perché…
Il tuo esistere è insufficiente se non dispieghi le vele al vento… se non apri le porte del tuo essere alla vita.
Designa un souvenir d’amore e arrenditi se credi che, per noi, ci sia un posto… o uccidimi tu…
a suicidarmi, anche se è l’azione più semplice dell’universo, io non ci riesco, non con te ancor viva.
@a+a
31/10/2003 15.35
Di fronte alla tua tenerezza, al tuo amore, che ogni tanto si manifesta, non posso non amarti. Abbracciato da te non posso... non ancora, trattenere l'emozione, anche se non è il momento o il posto.
Non sono pazzo... insano di mente e di corpo è soltanto l'uomo che non ti desidera, l'uomo che ti ha lasciato sola.
Tu come stai? Cosa pensi? Cosa vuoi? Cosa mi dici?
Oh Dio...@... come vorrei averti tra le mie braccia!
Ogni giorno che passa è soltanto un giorno che muore, per me, senza te, inutilmente.
Perdonami, se ancora ti amo, se ancora non sono riuscito a non amarti.
@ a+a
Per fortuna basta una briciola…
Mia dolce scorpioncina, sei così presa nell'ingranaggio del fare da non avere un istante di riposo,
un momento di calma, un attimo per te... hai forse appena un piccolo istante per sapere, se le persone che ami e per la quale sei gioia, sono ancor vive o se sono morte.
Per fortuna basta una briciola di contraccambio a confortarmi nell'amarti... un sorriso ed il cuore subito si rallegra come se fosse il primo giorno.
Mentre so che ti sarebbe così facile farmi morire per qualcuno che...
ti amo, non aspettando che il momento della tua incarnazione, per ritrovarci nell'abbraccio dove insieme siamo felici di esserci.
Ti amo a cuore perduto, ti bacio con parole... in attesa del meglio che solo tu.
a+a
la notte delle streghe
Questa é la notte delle streghe, ma per me é solo l'anniversario della mia colonna rotta ... e con essa di tante certezze...o presunte tali.
Ho letto i messaggi di questi ultimi due giorni...grazie, grazie dei tuoi pensieri.
Non credo alla festa di oggi, una delle tante ereditate dagli USA e senza nessuna relazione con noi e con me personalmente.
Un abbraccio... (ho provato, ma non ci sei…)
@...+a
Peccato essere entrato più tardi del solito, stavo scrivendo e non mi sono accorto del tempo...
Dispiacciono i ricordi dolorosi, ma son pur sempre segni di una vita vissuta che ti hanno reso la donna che sei, la donna che io amo.
Colonna rotta e con essa tante certezze... o presunte tali... non so a quali ricordi ti riporta la notte delle streghe, sicuramente a quelli che ti hanno fatto più male... ora spero si siano mitigati e qualche volta siano un motivo per un sorriso.
Ti dormirò accanto senza disturbarti, questa notte, ti abbraccerò soltanto... è vero che dopo tanto tempo mi è un grosso sacrificio, ma non importa... domattina ti vedrò svegliare con il sorriso ad iniziare un nuovo giorno.
Ciao.
a+a
Dante incontra Beatrice
01/11/2003
la speranza
Forse mi lascerai scomparire come ombra che s’allunga con la sera
e declina nella notte con il nero…eppure non è un delitto amarci.
Se così fosse… lasciami gemere davanti al dolore…
se tu te ne vai, che altro ci può essere!
Ed in fondo anche questo è amore, amor mio…
una spina nella carne.
Lugubre è lo spazio e tragico il tempo che rimane,
sconvolto dalla tempesta anche l’universo è deserto…
e rovina la città.
Rifiuto il desiderio che, senza te, più non partecipa alle gioie e ai dolori della vita…
la riconsegno alla terra, la sua fecondità virile.
Dammi un funerale solenne il giorno della tua morte,
regalami un sepolcro magnifico,
un tributo alla memoria per il sorriso di chi viene domani.
Oh, se tra noi due non ci fosse nessun esistere…
forse neppure allora, cesserei di sentirti.
Se mi hai lasciato morire nella prova, ora sai… ancora ti amo.
Richiamami in vita, richiamami tra le tue braccia,
è la speranza di chi ama e muore
che con fede ti chiama e nella tomba ancora non muore.
Se potessi tornare, invidiato, alla tua presenza
non innalzerei il grido notturno dello sciacallo
né la terra udrebbe il lamento dello struzzo.
Non ti guardo amor mio per desiderarti, già ti amo
già ho già commesso l’eterno adulterio, già io vivo con te nel cuore.
Oh religione ipocrita ed interessata! Non offrirmi falsa pietà!
Non maledirò dio, incontrando la morte sul letamaio della croce,
umiliato.
Percorro tracciati seguendo torrenti morti e solitudini,
mi circonda un deserto dagli orizzonti sconfinati,
tra carovane di mercanti di schiavi… ti cerco.
No, non ho il potere di possedere né di trattenere la tua vita,
posso solo dirti “Ti amo…
è un gesto di lutto e di umiliazione,
una rovinosa caduta a terra della libertà per un’altra libertà.
Nella sua totale povertà, il mio grido d’amore ti è fedele,
ma atroce è il rigore della prova ed inutile se domani davvero non ci sarà gioia.
Oh tu Dio che fai sorgere il giorno…ordina che non nasca un giorno senza lei…
fa che dicano di me, senza te: non vide neppure il sole, non conobbe, non fu mai.
Se tu fossi al mio posto a vivere l’assenza, non diresti parole di poco conforto
non mi offriresti una nuova croce.
Legato a questa polvere d’inconsistente fango che è il corpo
sospeso tra un mattino e una sera aspetto d’essere nulla, un nulla senza zero.
E’poi così assurdo se il mio io con te felice si ribella senza te?
Oh medici da nulla! Tacete! Non curate il mio dolore!
Anche lo stolto, se tace, può esser saggio.
Nelle mie ossa, nella mia carne c’è vita, c’è speranza e la fiducia è fondata…
Lei è bella.
Non stracciatevi le vesti, non piangetemi, né cospargetevi il capo di cenere
non desidero false compassioni.
Il vuoto è totale nel tumulto di voci di dei sapienti…
offrono solo oppio per soffrire con l’uomo.
Vorrei, senza te, mai esser esistito,
ma impotente con il tempo, ci esisto prigioniero.
Questo chiedo, ma intollerabile è il divino silenzio,
e rovente l’itinerario della ricerca tra i meandri dell’esistenza umana
rifiutando il suicidio, innocente nella colpa:
l’oggi con te e l’eternità vergine per noi.
01/11/2003 @a+a
01/11/2003
La devo ancora rivedere... ero concentrato a scrivere questa “speranza”, mentre pensavo a te,
così ho perso il tuo abbraccio... ma l’ho potuto riprendere con gioia… era ancora sospeso nell'aria che aspettava il mio risveglio.
t.v.b. e... a+a
sms
La tua presenza è il fatto più bello di questa giornata.
t.v.b.
Ti accompagno nel sonno per vederti domani quando ti risvegli.
a+a
Si acuisce l'amarti, invece di morire, in disaccordo con lo spazio ed il tempo, vive con te l'armonia dell'essere.
In disaccordo contro ogni aspettativa, vive amandoti e non è un abuso, né una mania aberrante che porta alla paranoia.
E' un caldo abbraccio di gioia che mi ristora e da coraggio, accampato sul baratro della non conoscenza a decidere il destino.
Stringimi al tuo seno, ragazzina... ammettimi alla tua dolce presenza ad amarti.
Buona notte con il più tenero e desiderato degli abbracci.
a+a
sms
Peccato non essere qui con te... ti stai spogliando e potrei vederti e abbracciarti... non importa, lo stesso ti amo.
ciao.
a+a
Questa sera non ti parlo d'amore e neppure di sesso, ma di sogni ad occhi aperti.
Sotto la doccia pensavo al tuo sorriso, sdraiato sul letto per riposare mi sono cullato con il tuo abbraccio, dimenticando lo spazio che ci separava.
Cullato dallo star bene insieme, mentre mi gustavo il tuo desiderio di pelle, mi sono addormentato un attimo... scusami.
In questo sogno di quotidianità, porto anche a te l'abbraccio per un serena notte di riposo.
Ti ho pensata molto, oggi e molto sei stata con me. Bella la vita, così. Non avermene, dolce compagna dell'anima, se ti ho rubato un poco di mortale compagnia.
Mentre sempre mi manchi, t.v.m.b.
a+a
02/11/2003 ( non inviata)
A volte riesco a sentire il tuo calore sotto la mia pelle, riesco a vedere i tuoi occhi… riesco,
pur lontano da te, pur nell'oscurità ad amarti.
La tua parola viaggia ogni giorno nello spazio con il tempo ad annunciarmi il tuo desiderio, la tua presenza… alimentando la speranza.
Ma questa sera no, questa sera leggo un dolce nulla nelle tue parole, leggo che mai più noi saremo... leggo e ti amo...leggo ed incido nell’anima, per noi, il libro d’una nuova creazione.
Scrivo che tu mai ti dicesti innamorata di me… scrivo di te ancor vergine, scrivo il tuo nome segreto nell’incarnazione, della parola che si fa presenza, scrivo di questo innocente amore nato tra noi, abortito forse, perché imperfetto… eppure non rinnego né la madre, né il figlio.
Noi che ci capiamo anche nel silenzio nell’assenza, per il silenzio della presenza senza la sostitutiva carezza, vogliamo morire…
Questa sera ancora, con il silenzio voglio dirti ti amo… ancora ti chiedo di cercarmi, come ogni notte, nei tuoi sogni, così come io ti cerco nei miei…
Cercami ... mentre ti cerco…amore… se ancora vuoi ritrovarmi…
@a+a
02/11/2003
Le tue mani sanno ancora provocarmi brividi di pelle, con il solo sfiorarmi... ma più non vogliono trattenermi... tu stai fuggendo senza lasciarmi speranze. Mai ti lasci andare a parlare d'amore ed ora hai anche rinunciato all'incontro...
Sai già che non farò mai nulla per impedirtelo e rispetto le tue decisioni.
Io pure sto iniziando a cercare di fare a meno di te... mi manchi troppo, ma (anche se il paragone non regge) mi è più facile smettere di fumare, che non pensarti ed amarti... però ho già accettato giorni di lavoro sapendo che così non ti vedrò... già cerco di parlarti di meno, già cerco di evitare d’incontrarti... per ora ancora ti scrivo ad aprirti il mio essere.
Anche se è dall'ultima volta con te che il sesso tace, non è per il sesso che mi manchi, ma per la pelle.
Chissà, col tempo mi butterò sulla strada.
Ti sei meravigliata della frase che ti ho detto questa mattina "ormai posso fare quasi tutto quello che voglio"... questa è solo la mia situazione.
Però ti sei dimenticata di dirmi se il latte ha funzionato...
t.v.b.
a+a
02/11/2003 (non inviata)
Perché non sei più capace di parlare d’amore?
Perché basta un semplice rossetto a creare una barriera tra le bocche?
Perché non hai più fantasia nella ricerca di un attimo di tempo?
Perché non chiedi nulla? Conosco i tuoi sogni, ma non i tuoi desideri di noi.
@a+a
s. martino
Ritorna il sole, è S.Martino,
dolce vivere al suo tepore con te nei pensieri.
Il mio potere d'amare si umilia davanti ad un lento morire
sussurrandoti ancora "a... io ti amo"!
Mi manchi piccola donna, bambina d'amore,
mi manchi!
Lo so, io non sono re, io sono un condannato…
anche da te!
Così si denuda la verità di fronte all'impotenza.
Ma come posso io dirti " non ti amo"?!
Anche se tu lo vuoi, io non posso.
Amami, invece… e cercami, abbracciami, offriti...
non infierire… ti amo,
non posso mentire davanti alla morte.
@a+a
02/11/2003
So che ti amo e so che mi ami, ma ogni giorno mi diventa più difficile capire il silenzio dei corpi e della parola che tace… di la del sapere con certezza che ci amiamo, oggi non so cosa desideri… se davvero vuoi lasciar vivere questo amore o se vuoi abortirlo.
Come può l’amore vivere di sole parole intuite, come puoi lasciar morire la fantasia ed il desiderio e contentarsi di una furtiva carezza… come posso vivere senza speranza di un futuro, un qualsiasi futuro.
Se devo morire, dimmelo! Se devo lasciarti in pace e non desiderarti, anche. Se devi solo usarmi che sia, ma lo voglio sapere...
Io ti amo, ed ho messo sulla bilancia la vita e la morte, la gioia ed il dolore, la presenza e l’assenza, la legge e la rivolta.
Io non ti scaccerò mai dal mio essere, questo lo sai. Non è una promessa, ma solo la realtà semplice d’una evidenza.
Certo, lo potrei fare in qualsiasi momento, non hanno forse inventato una pillola per ogni dolore? E la confessione?
Eppure lo sai che io non lo farò mai, mai!
Preferisco vivere l’angoscia del possibile addio d’ogni giorno da parte tua, il dolore dell'assenza, la privazione della gioia della presenza, della felicità dell'incontro, dell'estasi dei corpi... piuttosto che vedere un lampo di delusione negli occhi nei quali, una notte, ho visto te, la mia donna.
Tu non puoi esserti vista nel momento dell'estasi, io si... e sei bellissima…tenerissima nell'abbraccio e dolce...
Sono orgoglioso che tu mi abbia scelto per amarti … per questo vorrei non nasconderti...
Perdonami, se come al solito sono spietato... ma davvero non capisco come tu non possa sentire o come tu possa nascondere le esigenze d'amore, sia a te che a me.
Mi mancano anche le parole d'amore dirette, non solo il tuo corpo... sono uomo e tu sei una splendida donna... le nostre anime già si cercano, ogni giorno.
Non esiste una sola possibilità perché anche noi siamo felici?
Non sono triste, né malinconico, né arrabbiato, né innamorato, né folle per la passione... sai che non perdo, pur di fronte a qualsiasi realtà, il controllo del mio io, quindi sai che sono perfettamente cosciente di quello che dico ...voglio solo strapparti un sincero abbraccio... più reale dell'abbraccio furtivo, più reale dello sguardo e della carezza.
A...voglio il tuo abbraccio di donna...
Come posso vivere con te per amarti senza che tu fugga?
Perché hai paura? Perché non sei sola?
Perché temi il giudizio? Perché è la ragione della tua vita e prima di tutto, anche di te?
Ti comprendo e ti rispetto...sarei anch'io così e sarei orgoglioso di una madre così...
Ma perché non possiamo essere felici anche noi? Hai paura? Conosci un modo?
Con affetto indelebile.
a+a
l’abisso
02/11/2003
Com'è bello amarti...altre parole non servono.
La gioia
Mi spiace di non riuscire a comunicarti la gioia del conoscerti e dell'amarti, la gioia e l'orgoglio di stare insieme, io e te... grazie per darmi questa possibilità...
per questa dolcissima carezza, per questo timoroso abbraccio, per questo bacio sfiorato...
Il desiderio che ti vuole presenza continua di parola e corpo, la speranza che continuamente ti parla... la tua risposta, allontanano l'ingiusta morte, la perdita della gioia.
Non accusarmi di scriverti con troppa insistenza, di noia, di costrizione, d'impedimento...di ...schiavizzazzione... Sai che non è così. Sai che in qualsiasi momento, di la di ogni situazione mia personale e tua, tu puoi dirmi basta... però è davvero bello sapere che qualcuno ci aspetta...ed io ci sono, ci sarò...voglio esserci. Ti amo e ti cerco. Riguardati! Sei preziosa.
a+a
Incontro
Se vuoi che domani ti aspetti per mangiare un panino e berci una birra insieme, lasciamelo detto.
Ti aspetto dalle 12,30 in poi, così andiamo con una sola auto. Ciao, un abbraccio sincero ed un bacio senza rossetto.
a+a
uauu
Ho letto" la speranza"…é bellissima! Mi stupisci ogni giorno di più.
@...+a
- Allora ci sei, sto leggendo la lettera di oggi, ma non sono in grado di darti delle risposte o dei consigli
- Ciao... non ho resistito alla gioia d’incontrarti...Stavo pensandoti... pensavo a quando mi hai detto "sono stanca, ma serena"... Non servono riposte né consigli, basta la tua presenza.
- "Sono stanca, ma serena"... esatto. Non riesco a trovare altre parole, non ce l'ho con te, non voglio farti male o farti soffrire. Ma noto che mi basta poco, ancora, ad innervosirmi inutilmente.
- Lo so...non ti sarebbe stato possibile che io ti amassi se non avessi percepito la bellezza dolce che è in te... non ho accettato che la bellezza soffrisse, per questo hai rotto il riccio
- Questa sera mentre guardavo la tv, con piacere, e ogni tanto mi rendevo conto della situazione assurda… i ragazzi in camera ... io in sala che ridevo per quello che stavo guardando... e mi guardavo in torno ... nessuno ... solo io... avevo voglia di ridere in compagnia ma.... non é possibile. Nonostante questo riesco ad essere "serena"... per me é una conquista.
- Non c'è nulla di male a ridere, anzi... anch'io ogni tanto lo faccio con nessuno in giro... e fa bene alla salute
- E altri piccoli aneddoti di questa giornata di "solitudine"... anche se con gioia ho lavato la macchina e ho pulito il garage.
- L’..+a che rideva.
- Noto che sta tornando "quella "
- Ci conto... perché sei bella, la mia bellissima …+a
- La poesia “Estate di S. Martino” é bella... la stiamo vivendo in questi giorni!!!!! Hai visto che cambiamento di tempo ???
- Infatti...mentre ero carezzato dal sole ti ho pensata ed è nata la poesia.
- Uffa mi é venuta da schifo !!! Mi sono venuti i disegnini !!!!
- Un uomo ed una donna uniti dal cuore, noi… però ricordati che non voglio la separazione dei siamesi... con il cuore non è possibile... mi piace parlare con te... è come essere abbracciato... sai che mi manca la quotidianità... raccontarmi di te è speciale.
Ora ti lascio andare a dormire, non voglio approfittare della tua disponibilità... sei la donna che io... ciao...lasciami entrare ad abbracciarti nel tuo sonno... farò piano, ma ti abbraccerò per tutta una notte… ci vediamo domani.
- Si, buonanotte anche a te, ma.... mi rimandi la poesia intera senza l’intestazione? Magari la faccio leggere a L…, è molto bella . Anche lei conosce le sigle?
- No, una sola persona le può capire sino in fondo perché sue: tu.
- Ma so che ogni tanto glie le spedisci…
- Senza le sigle, solo con il mio nome.
- "Birba" che… vuoi rimorchiare ??????
- Figurati...va bene che sono a digiuno da mesi, ma so rinunciare ed ignorare... non sono ancora sulla strada, né in vendita
- Poi non lamentarti dei commenti che ricevi !!!!
- ?
- "Da me troverai carne ". Ricordo particolarmente questo nome anche se non legato a te.
- Quelli che io sento sono solo i tuoi... al resto sono impermeabile. Perché credi che ti chiedo di lasciar libere le parole del tuo desiderio... le aspetto solo da te... tutto qui. Una delle difficoltà che tu hai...forse voluta, forse no... e sai anche quanto mi mancano… a parte che non so più neppure come si chiama, non le ho più rilette.
- Non me ne rendo conto, ma... non puoi forzarmi a farlo... non riesco nemmeno io.
- No, non ti ho forzato mai prima, non ti forzerò adesso... ti ho sempre detto che ci riuscirai quando lo vorrai e quando sarà il momento... per te sarà comunque una grossa conquista
- Sicuramente !!!!
- Sarai un fiume in piena allora... sarebbe bello essere sommerso .
- Adesso ti mando la buonanotte.
- Ti abbraccio sereno, contento che mi vuoi bene anche tu, come io voglio bene a te. Ciao
- E... un abbraccio e... ciao... a presto !!!!
- Non ho altre parole, ne esistono? per dirti che ti amo.
lunedì
Io lunedì non riesco ad essere con te poi tornare in un'ora.
E’ bella l'idea che sia tu a raggiungermi…non volevo chiedertelo perché mi sembrava ingiusto farti partire da casa presto... ma l'idea di un panino insieme mi piace molto !!!!
ciao.
A domani, se potrai... un abbraccio.
@...+a
03/11/2003
Ciao! Quando sono tornata a casa ho trovato cinque chiamate sul cellulare " senza numero " eri tu ?
Mi dispiace, ma avevo spenta la suoneria... poi sono uscita di corsa per raggiungerti e non l'ho riaccesa e io non mi accorgevo di niente… peccato.
della riunione non ho molto da dire.
Ciao, grazie di oggi, magari succederà ancora... buona serata.
Un abbraccio.
@...+a
Si ero io... volevo dirti che ti aspettavo per un abbraccio, ma non ti ho vista passare in moto...le strade sono tante...
in compenso ho vissuto la sorpresa del peso... una dolcissima sensazione sentire il peso delle tue gambe... puoi immaginarlo.
Ti desidero troppo... e troppo desidero vivere la quotidianità con te.
Detto questi pensieri che non dovrei dirti, ti auguro di riposare e una buona notte.
A proposito... sei bellissima.
@a+a
verità nuda
Non scappare per quanto ti dico... ma amami se puoi o fuggi se vuoi.
Purtroppo sento dentro di me la certezza di una vita che sarebbe felice con te e mi chiedo, se chi ha deciso ed ancora decide i destini, lo sappia o se abbia fatto apposta.
So che vivendo con te finirebbe l'insoddisfazione della vita, i cosiddetti tradimenti ed i perché... non avrei bisogno di nessun altro, se non di te per arrivare alla fine.
So che spaventa questa situazione, ma non fartene pensiero, io accetto questa missione mancata della vita, se questa è la mia vita... può darsi sia solo mia e non tua... e la vita è fatta apposta così. !? Ecco il perché della poesia " La speranza"... la speranza che Dio, ma prima di tutto Tu, mi permettete di vivere con te.
Ti amo, ma non è solo una parola... ti amo è tutto.
Ti voglio bene... non odiarmi per questo e non rimpiangermi... sono fortunato.
a+a
Purtroppo oggi sono scappato, ma era con me la speranza d'incontrarti per l'abbraccio...
ti amo troppo e ho paura dei tuoi no... tu sai che io li rispetto, anche se mi portano alla fossa.
Comunque oggi sono stato felice, soprattutto quando ho sentito il peso di un corpo che mi manca... può essere che sia stato solo io a percepire un desiderio che è solo mio, ma...mio dio quanto sei bella nel desiderio!
Darei l'universo a Dio, al diavolo, a qualsiasi per convincerti ad amarmi con tutta te stessa, anima e corpo.
a+a
che sia la gioia!
Non t'imporre d’amarmi, non lo vorrei…
inutile il sacrificio di una scelta obbligata.
Lascia libero il tuo essere di vivere…
E se con me, che viva!... senza rimpianti.
Se è morte, quando t'accorgerai,
nella perdita emetterai anche tu un solo lamento
“ti amo”
erede del il mio stesso urlo rimarrai in silenzio.
.
Che sia presto, la mia fine… ma mai sarà troppo presto…
o che sia la gioia di vivere con te!
@ a+a
04/11/2003
Seduti al bar, abbiamo parlato di noi tra le righe. Tu riaffermi la possibilità nella vita a due, di possibili chiarimenti per continuare.
Posso essere anche d’accordo, ma a patto che non sia trascorsa l’eternità. Lei è morta dopo che per vent’anni mai mi ha manifestato il suo desiderio… piano piano, lentamente, con dolore mi sono abituato a farne a meno, a non chiedere…non volevo avere ridicole risposte, o falsità di sesso.
Non credere che non abbia fatto nulla… tu hai vissuta più o meno la stessa esperienza e sai.
So che è possibile vivere come morti, ed è quello che faccio… ma non puoi dirmi di non sognare o di non cercare una vita diversa… puoi solo impedirmi di farlo con te.
Lei oggi mi ha detto. “ ti permetto di vivere”, ti permetto di restare in questa casa”, ma non permetterti di criticare quello che faccio… la mia risposta mentale è stata: dopo anni che non c’è un gesto d’affetto, una parola, dopo mesi che non c’è più neppure il sesso… che vuole?
Io rispondo, risponderò dei miei doveri… ma non pretenda che rimanga a sua disposizione.
Io voglio vivere.
Io ti permetto, io voglio… per ora sono rimasto in silenzio.
Non volevo spedirtela, ma è giusto che tu sappia i miei pensieri… spero che non ti siano né un peso, né fonte di dolore o delusione. Se così fosse, dimmelo… li terrò dentro me.
Ti abbraccio.
@a
04/11/2003
“Ciao , grazie di oggi , magari succederà ancora..."
Così mi hai scritto ieri... ma sai bene, che, se tu non vuoi, se non vuoi trovare il momento in un qualsiasi luogo, in un qualsiasi tempo... non accadrà mai più… dipende solo da te.
Non illudermi. e non illuderti.
A me manchi troppo, troppo... ma tu mi hai escluso dalla possibilità di essere l'uomo fortunato della tua vita… hai escluso anche la possibilità degli incontri proibiti.
Non ti odio per questo, né ti caccio dalla mia anima, io continuo ad amarti.
Difficile che accadrà di amarci ancora con il corpo, da tempo ho persa questa speranza di gioia, tant’è vero che più non mi eccito al pensiero d’incontrarti o per la fortuita vicinanza...
Ho accettato la tua scelta, anche se a malincuore perché il corpo è conoscenza estrema, tenerezza nuda, fragilità, dolcezza… perché questo era il tuo desiderio per stare bene.
Obbligarti? No, io non sono capace di usare violenza. Faccio addirittura fatica a chiedere... anche se con te è stata l'eccezione... e mi trovo nell'impossibilità di fare...
mi rimane ancora ( fino a quando? ) la possibilità di parlare ( non di chiedere), di amarti e di dirti della mia vita, dei miei desideri, dei miei sogni.
E tu, tu quando, quando lascerai libere le parole ad esprimere il tuo desiderio, la tua verità?
Le aspetto solo da te, sai quanto mi mancano…
Se solo tu mi dicessi “si, sto bene con te, mi manchi, sono disposta a tutto… voglio vivere con te”...
( parole di fuoco in un sogno possibile ) lascerei tutto, per te… e so che questo ti spaventa, ti fa star male, ti fa fuggire ancora di più… ma che importa se questa è la tua scelta?
Comunque io ci sono anche se solo per una carezza.
Ti abbraccio come una figlia, ti bacio come una sorella, ti guardo e ti desidero come donna, ti amo come persona. Non mi aspetto più nulla… sii felice come puoi.
@ a+a
04/11/2003 ( non inviate)
mattino
Com’è perfetto l’azzurro del cielo di questa mattina… e questa sera invece sarà una sera tra le tante che potresti incontrarmi… inutile sperarci. Già conosco il no della risposta di un sedato e represso desiderio… inoltre neppure io te lo chiederò.
Tu fuggi perché mi ami? o mi vuoi bene come ad un fratello?… tu vuoi solo non farmi male.
Non ho bisogno della pietà… anche tu hai amato, anche tu sai.
Non importa se mai nessuno ti ha amato così tanto, se mai nessuno mai ti amerà così tanto…
tu eri per me… non aver paura, fai quello che devi e lascia che sia io il nel silenzio della vita non vita… non voglio per te l’inutile dolore.
Anche oggi, un laccio che mi lega a lei, è stato tranciato senza pietà, senza lasciare speranza…
Che differenza c’è ormai tra il vivere così e l’essere separati? Le ho chiesto.
Scrivo questo sapendo che nella vita tutto è possibile, e che l’animale uomo si adatta a tutto, anche a mangiare ghiande avanzate dai maiali.
Ciao.
sera
E’ vero, mi hai chiamato… è vero, mi hai anche scritto … segnale di presenza?
Avrei preferito che tu non la avessi fatto… sto preparandomi la discesa, da vivo, nella fossa.
Mi scrivi:
Non so se la leggerai questa sera… io ora, come ti ho detto, vado a nanna, ma la buonanotte é con te.
Ho letto velocemente… ci sono molti pensieri su cui riflettere...
anche se sono in contraddizione con la realtà, ma anche questa non é una novità.
Per ora ... un abbraccio. @...+a
Le parole mi dicono, come molte altre volte, della tua fuga, per amore, per arrivare all’assenza… o devo ancora leggervi la speranza?
Forse già non sono più neppure nei tuoi desideri …ogni scusa è buona per evitare l’incontro…
fuggi pure, io non ti inseguirò, non farò nulla, non ti chiederò più nulla… già ho iniziato a farlo e lo sai. Già accetto di non avere l’occasione di vederti.
Se devi e stai cercando di darmi una lenta agonia per disamorarti senza soffrire, fai pure.
Se invece già hai deciso che non sono per te e ti trattiene solo il non volermi far soffrire, non avere remora alcuna: dillo… meglio la morte improvvisa che l’agonia.
Mentre un altro uomo, in questa situazione, inorridito dal vuoto e dal dolore, avrebbe già rivolto i suoi occhi su di un’altra donna… io no… io ci sono… per il resto fai pure.
Non temere, ti rimarrò vicino… ma non più in questo modo che sei tutta la vita… non potrò più parlarti d’amore, né di desiderio…
@ a+a
06/11/2003
Stai tranquillo, sicuramente é solo un periodo cosi... adesso ti abbraccio forte. Buonanotte a te…
Così mi hai scritto un giorno di un tempo passato che parlava del futuro…ti ho aspettata,
ho aspettato nel tempo l’iniziativa della tua fantasia e della tua libertà di farsi azione, invano.
Inventi e ti lasci sommergere, ogni volta, da mille piccole cose… anche oggi, come ieri, come domani, che ci saremmo potuti incontrarci… ho percepito che ancora mi ami, ma è stato il silenzio:
Il silenzio di Dio.
E’ giunta l’ora estrema. Invano è risuonato l’ultimo mio grido nel giardino degli olivi.
E’ stato il silenzio angoscioso della risposta muta…tu non l’hai voluto accogliere…anche Dio è stato abbandonato… oggi, come me, anche tu hai perso… oggi che di nuovo il gallo ha cantato, l’uomo ha perso.
Tu hai preferito fuggire quest’amore, senza offrirgli possibilità alcuna di vita…tu hai avuto paura dell’amore, paura della croce.
Non è colpa tua, me l’avevi detto sin dall’inizio… anche se oggi entrambi sappiamo che avremmo potuto viverci e stare bene insieme.
Non di solo pane vive l’uomo…ma neppure di solo verbo.
Ora anch’io chiudo la mia porta, accettando il tuo verdetto.
Ti amo, ma il mio amore rimarrà sospeso nell’universo eterno della possibile creazione…
Ciao, ci vedremo ancora e ancora ci parleremo, ogni volta che lo vorrai…forse ci abbracceremo anche, ma la complicità dell’amore no, questa non potrai averla…non si può vivere d’amore senza speranza di incarnazione…
Mai più io infatti ti parlerò d’amore svelandoti ogni segreto più nascosto della vita della mente e del cuore… ci parleremo, ma solo del più e del meno della vita, sarà anche amicizia…certo, potrai chiedermi qualsiasi altra cosa… ma non che io ti parli a rivelarti il mio amore…oggi anche tu vivrai il silenzio delle parole inutili.
Lo stesso ti auguro di trovare la felicità che ti appartiene… amandoti, ti abbraccio.
@a-a
07/11/2003 (non inviata)
Perché mai mi hai tarpato le ali sin dall’inizio, dicendomi che non sono e che mai sarò il tuo uomo?
Perché non mi hai detto mai nulla di quello che avrei potuto fare per viverti, ma solo che non potrò mai essere, con te, nella quotidianità?
Solidarietà femminile? Leggi morali? Difficoltà economiche? Giudizi? Pregiudizi? Paura? Non fiducia in me?
Tu non conosci a fondo la mia storia, come io non conosco la tua, ma a me non interessa quello che è stato, ma il presente della donna che sei… ed io, io sono quello che tu conosci…a te non ho nascosto nulla del mio essere.
Sono stato disponibile a fare tutto, ad andare contro tutto... per avere la quotidianità con te, nel limite delle libertà possibili delle situazioni.
Non sono un ingenuo, né sono un folle… sapevo, come so, le difficoltà… ma ne valeva la pena.
Certo, non avrei rinnegato il passato, né avrei rifiutato le mie responsabilità, ma la scelta sarebbe stata irreversibile… sai, pur pagando, pur essendo garante delle mie responsabilità, mai più io sarei ritornato indietro con dei rimpianti.
Non si vive… si muore nel rimpianto.
Con lei, tu non lo sai, con lei non c’è rapporto di sesso da mesi… con lei non c’è più dialogo, né piccole attenzioni, non c’è attrazione…non c’è più nulla, tranne i figli.
Ancora ci vivo…è molto, è troppo… è rinunciare alla vita, chissà.
Con lei vivo la non vita… un’altra forma di morte vivente. E’ questo che la vita vuole da me?
Non ti ho mai detto di questo… non l’avresti neppure voluto sapere.
Informandoti, a volte, della situazione di disagio già mi avevi detto che questo ti faceva male, per me, perché, anche tu, come io per te, vuoi la mia felicità.
Me lo dicevi portandomi la tua esperienza, avere una vita a due, anche se non vita, affermavi, è meglio che non averla. sarà.
Ti abbraccio, come sempre… ma come sempre non è una abitudine, ma l’inutile speranza che ancora vive, contro ogni evidenza… io non sono più nei tuoi sogni… e forse più neppure nel tuo peccato.
@a+a
08/11/2003
Son mesi che la tua parola non è carne, mesi… ed ogni giorno vissuto senza te mi sembra una inutile eternità… ogni altra cosa, ogni volta, viene prima di me…ogni volta cerchi la stanchezza per impedirti ed impedirmi d’incontrarci… è forse questo il tuo modo di segnalarmi l’addio?
E così, questa sera, sono corso a pregare un po' Dio, per te, per chiedere che tu sia felice, mentre ancor mi chiedo perché mi hai detto addio … è un addio?
Mentre tu ascolti il mio amore parlarti, mentre già diminuisce il tuo ascolto, io rincorro ancora qualcosa che non c'è…solo sogni, sogni, sogni… e pensare che ho creduto tu fossi un po’ mia... che anche tu mi amassi pur di là d’ogni regola e possibilità… che forse…
Addio? Ti amo! Come posso!
Come potrei morire di te
che sei il mio passo, l’istante successivo.
Come… come potrei, se a te devo la vita,
se tu che conosci il mio nome,
hai gustato il sapore delle lacrime senza interromperle
e ne hai fatto una preghiera.
Domani sorriderò, per un istante ancora sorriderò,
per te.
@a+a
09/11/2003
sia fatta la tua volontà, non la mia
Perché non esisti?
Perché sei solo in me?
Perché non sei con me?
Perché non sei mai per me?
Sarai quiete domani o sarai solo per me
un giorno?... o forse mai?
Tu che vuoi?
Rispondimi!
Ho paura della morte che arriva in silenzio.
“ Dio mio perché mi hai abbandonato?
Ma sia fatta la tua volontà, non la mia.”
@a+a
10/11/2003 (non inviata)
assurda conversazione o folle monologo
Sto pensando di metterti da parte, amor mio, per un accumulo d’amore… per poterti amare anche domani, mentre Tu, forse, già l’hai fatto, per dimenticarmi già da oggi.
Pur lontane dai corpi, le nostre anime si amano e si parlano… ma a che serve ai vivi?
Sai…credo che tu sia morta, non mi rispondi… o forse sono io?
Va bene, va tutto bene… è una cosa da niente, forse te ne sei solo andata a vivere la tua vita senza di me.
Un giorno incontrandoti ti chiederò perché sei andata via… ti ho forse offesa? Perché non mi dai tue notizie? Sei felice? Come vivi?
E tu mi rispondi senza affettive smancerie: “tutto bene…tu?
Ma dove incontrarti, come incontrarti se nel sorriso che ancora mi dai, piano piano sparisci dissolvendoti nel grigio della strada, tra gli anonimi… come erano diversi i giorni felici!
Sono forse già morto per te? Son morto….una distrazione? Noncuranza?
Me ne sono andato, spedito tra i tuoi morti. Non piangermi, torna a casa tua, la casa che mai tu hai lasciato, per me.
Non cercarmi, non chiedere al custode dove sia il mio sepolcro. Non importa, non perdere tempo a portarmi fiori, non amo fiori recisi sulla tomba dei vivi.
Dimentica se vuoi e puoi il luogo del mio tumulo nella biblioteca dei ricordi… Stai tranquilla, non violerò la pace delle tue notti.
Ecco tutto.
Se più spesso tu saresti venuta a trovarmi in vita e non muta, disincarnata e disossata la tua parola, non mi avresti ucciso per dimenticami…sempre mi avresti riconosciuto e ritrovato, ancora sarei vivo e felice stretto al tuo seno.
Eppur in questa tomba, a riposo, nella pace dei sensi, io ti amo.
Ancora la voce della speranza ti canta:
One day will be forever
mentre tu sei la mia eternità
sarò per te ciò che vuoi e ciò che non vuoi
per amarti come non mai.
Accusami…
io non rinuncio a farti felice.
Sono lunghi, infiniti i tre giorni nella tomba…
in attesa della resurrezione?
@a+a
segreti
Questa è una raccolta particolare di poesia, unica copia al mondo.
Parla di noi, di una storia già scritta che non verrà scritta mai…fanne ciò che vuoi!
Il 23/11/…iniziava la tua vita
il 31/12/…la mia con la tua.
La mia vita con te
un attimo
ed è stata la vita intera ancora da vivere.
Ci parleremo ancora, ci aiuteremo, ci saremo…ma…
Dove sei?
Nella…?a+a o a-a?
ottobre 2003
La vita, oggi ../../…. continua insieme.
E se solo tu mi dicessi “si, voglio vivere con te”,
io lascerei tutto…
Invece così oggi vive la mia poesia:
ombra in attesa di vita.
Eppure com’è bello amarti…altre parole più non servono.
Ancor vivo Ti abbraccio.
@a+a Bg. Ottobre 2003