L'AMORE UMANO
nos volveremos a encontrar diana
CI INCONTREREMO DI NUOVO NOI
Ci incontreremo di nuovo noi, al tramonto, per parlarci un po’.
So che sarai ad aspettarmi.
Ma, io, non sarò nel metaverso come una avatar, ad amarti.
Sai, non amo la vita virtuale, non amo i ricordi,
né voglio riviverli o ricordarli.
Non voglio far sesso virtuale con il mio assente e rifiutato marito,
ma neppure con te che amo.
Io, stanca di sogni, ti voglio reale dentro di me
a rendere vivo il Cantico dei Cantici d'Amore.
Neppure più mi chiedo il perché ho peccato oggi con te,
e non con Dio o il primo uomo nato sulla terra.
La fantasia spazia nei recessi della mia mente ora,
fino a incontrarti ai confini del tempo, questa sera,
e, se il tempo sarà senza veli, il nostro verbo si farà carne.
Ne trarremo l'essenza d'un attimo senza dolore,
apriremo la porta al sole uccidendo il buio.
Ci uniremo senza vergogna, senza paura.
31/12/2002
genesi d'amore
Sono una donna sola ed inquieta. Questa notte ancora non riesco a dormire. Mio marito è tra le braccia della sua giovane amante dai grossi seni. I miei figli a festeggiare.
E' l'ultimo giorno dell'anno, un giorno di festa. Guardo l'orologio. Manca qualche minuto a mezzanotte. Mi spoglio del mio intimo color rosso sangue.
Guardo dalla finestra i fuochi artificiali illuminare il cielo e rompere il silenzio della notte.
E' mezzanotte. Mi guardo nuda allo specchio con un bicchiere di cristallo ripieno di spumante in mano. Bevo, festeggio sola.
Ora, sdraiata sul mio letto nuziale, immersa nel silenzio della mia stanza, percepisco il grido angosciato che sale dal mio cuore. Sono sola. Vivo così. Vivo per il tempo che passa.
Il mio cuore ferito è ancora in attesa, ma in attesa di cosa? Perché, dopo aver messo su famiglia, dopo aver generato due figli, il mio cuore ha ancora sete? Cosa sto cercando?
Cosa sto attendendo? Cosa desidero? Una vendetta? Mi sono guardata allo specchio prima di coricarmi. Mi sono guardata nuda.
Penso di essere ancora una bella donna, nonostante le gravidanze e l'aver allattato i miei figli.
Anche tu mi hai vista. Pensi anche tu che io sono una bella donna, una donna desiderabile? Sì, ci siamo visti una sera. Penso che tu te ne sia accorto e che ora mi stai cercando.
Ti ho guardato. Tu mi hai vista, mi hai guardata. Ho sentito il tuo sguardo su di me.
Ora sento la tua voce. Smetti di chiamarmi. Sono una donna sposata e lo sai. Ma tu lo stesso mi vuoi, lo sento.
Tu vuoi me, vuoi il mio corpo di donna per avermi. So che te lo darò, so che lo avrai. Anch'io lo voglio. Ma, mi amerai per quella che sono? Accetterai il mio donarti a te?
Sarai anche tu un dono per me o sarò, per te, soltanto l'avventura di una notte?
Chi sei?
Continuo a leggere quello che scrivi. Continuo a pensarti. Mi accarezzo desiderandoti, pensandomi tra le tue braccia. Voglio conoscerti.
Finirà che un giorno ti chiederò di guardarmi nuda. Ti chiederò di essere completamente nudo per me. Sarò me stessa con te.
Sì, desidero essere conosciuta da te come donna, accolta, desiderata, voluta, amata da te.
Aspetto che il tuo sguardo si posi di nuovo su di me, ma, allo stesso tempo, avverto anche l’angoscia e la paura di essere usata o rifiutata.
Ma vincerò questa mia paura. Un giorno io verrò da te, mi metterò nuda davanti a te.
Non farmi a pezzi quel giorno, ti prego, quando ti mostrerò il mio corpo nudo di donna.
Tu mi guarderai, ma ti prego, non valutarmi come se fossi una prostituta pubblicitaria. Non sezionarmi per giudicarmi come merce da scaffale.
Sì, io verrò da te. Ti dirò: sono una donna, tu sei un uomo. Ti chiederò: amami! Vieni tra le mie braccia e ti mostrerò il mio vero volto.
Sì, metterò totalmente a nudo la mia anima, mi vedrai per quella che sono.
In relazione con te, ti parlerò di me, tu di te. Conoscerò non solo l’altro da me uomo, ma anche me stessa donna. Tu mi amerai.
Mi accoglierai non solo come corpo di donna, ma anche come persona degna di amare e di essere amata. Con te ritornerò a vivere.
Vedrò, vedrai i miei limiti, i miei doni, le mie paure. Vedrai il mio essere totalmente nuda per te.
E tu ancora mi dirai: " Sei bella. Ti voglio amare. Vieni a vivere con me."
Ora, in questa intimità, spazio esclusivo da me creato tra noi due, io posso darmi a te ed accoglierti senza paura alcuna nella mia vita.
In questa intimità, spoglio il mio cuore dalle sue tante paure, pretese e pregiudizi ed imparo di nuovo ad accogliermi.
Mi donerò a te domani, se tu lo vorrai.
Domani... noi, immersi in una relazione di amore autentico e reale, liberi dalla tentazione di usarci o dal timore di essere usati, ci guarderemo nudi...
domani ci vedremo nudi.
Il guardarci non sarà solo voyerismo, mercato o un drammatico inganno. Sarà esaudire il nostro desiderio d'unirci in anima e corpo.
Sì, tu mi vedrai nuda, io ti vedrò nudo. Io sarò una donna, tu sarai un uomo. Sì, guarderò il tuo pene, tu guarderai la mia vagina.
Non c’è nulla di osceno nei nostri genitali, nel guardarli. Sono la nostra diversità. Sono fatti l'uno per l'altra.
Sono il mistero del nostro essere persona, della nostra chiamata all’amarci.
Il mio femminile desiderio sessuale di te uomo, il mio voler essere donna per te, con te, sarà autentica dignità e verità dell’amore.
Allora potrò dirti: Guardami! Sono una donna, unisciti a me, amami! Sono tutta per te, anima e corpo. Usami, ma trattami con amore.
E tu mi dirai: io sono un uomo, io sono tutto tuo.
Ora mi sto chiedendo: chi sono io? Qual sarà la mia verità nel tuo corpo di uomo? Nessuno mi ha mai dischiuso le porte del mistero.
Tu mi chiami. Eccomi. Ti porto il mio corpo nudo di donna e lascio che sia tu a guarire il mio cuore pietrificato.
Sai amor mio? Sto sognando con te una vita che non c'è.
Sono sola in casa.
Tu non lo sai, ma sto leggendo di te e ti parlo di me. Come è bello leggere ciò che scrivi. Riesci ad aprire l'anima senza censure né paure. T'invidio, come fai?
Io invece, in questi ultimi tempi ne ho tante di tutte e due. Vorrei poterti incontrare.
Non sei lontano dai miei pensieri, anzi, sei fin troppo presente, ma non ho la tua capacità di sognare, la tua capacità di estraniare la vita reale per vivere un sogno.
L'ho fatto da giovane donna, lo sto facendo con te ora, ma vorrei poterlo ancora vivere nella realtà, magari con te. Ma ne ho paura.
Tu scrivi d'amore, tu vivi d'amore. Anch'io lo vorrei rivivere, ma non come un'amante. Io non voglio essere un'amante, non voglio un amante.
Vorrei conoscerti, parlarti di me. Ma che senso ha raccontarti di me? Io sono una donna sposata, una madre, una donna tradita.
Gli uomini, che incontro, vedono la mia tristezza, ma vedono in me solo un bel corpo, magari facile da consolare o dove trovare il caldo per l’inverno dell’età.
Si vantano dei loro soldi, del loro potere. Si vantano delle mille donne che si sono loro offerte e che hanno avuto. Io non ero tra quelle. Io non voglio vendermi.
Io non voglio incontri al buio. Io non voglio assolutamente ritrovarmi a vivere appuntamenti frettolosi che servono solo per una sveltina?! No! Grazie.
Io non mi sono mai offerta a nessuno. Non ho nessuna intenzione di buttarmi via. Nessuno mi ha mai avuta.
Io trovo in quello che scrivi quello che avrei desiderato. Mi sono innamorata della tua anima leggendoti.
Il tuo modo di amare è unico, meraviglioso, avvolgente più dell'acqua e del sole e del gelo.
Ti leggo e continuo a sognare. Non costa niente, non fa male a nessuno. Tu non mi conosci. Io non posso essere tua. Tu non puoi essere mio. Io sono tua e tu sei mio.
Ti aspetto fremente d'amore ogni sera. Curo il mio giardino per accoglierti tra le mie braccia ogni notte.
Nell'attesa ascolto canzoni d'amore e di tanto in tanto guardo la tv mentre pulisco casa e preparo la cena.
Scorrono davanti ai miei occhi solo immagini di donne giovani e bellissime, d'amanti.
Sembra che amore voglia, in questa società, solo giovani corpi disponibili di pseudo vergini che vivono in paradisi artificiali in vendita.
Le spio, non hanno una ruga, un filo di grasso. Non hanno problemi economici. Non sono soggette a vecchiaia. Sono eterne.
Vogliono guadagnare con la falsa pubblicità che invita all'acquisto. Sono allodole.
Sono Circe. Sono perfette. Non sono come me.
Lo stesso ti accolgo nei miei sogni. Ma tu verrai da me un giorno? Tu verrai? Mai potrai amare anche un corpo, il mio?
Sai, sono anche da usare al piacer del gusto, del tatto, dei sensi materiali.
Ti penso spesso, ti sogno e nel sogno ti vorrei avere vicino per poterti amare, per ricevere da te l'Amore che supera ogni limite.
So che sei capace di lasciarti amare, so che sai donarti, che sai accogliere, soffrire e gioire per una donna.
Ho letto di lei, di lei che, pur innamorata di te, non ti vuole. Come puoi amar così profondamente una donna che non ti vuole? L’ho letto, tu lo dici ... non sei il suo uomo perfetto.
Lasciala! Dimenticala! Regala a me quest’amore. Dona a me quell'amore che ho visto, la notte che ci siamo visti, nei tuoi occhi.
Perché non mi rispondi? Perché non mi chiami? Perché non vieni a incontrarmi? Vorrei vivere l'emozione d'un istante reale da te, con te, ma, forse, è soltanto un’illusione.
Ti aspetto ogni giorno e scruto ogni notte l'individuo che sogna il giardino dell'Eden. Un miscuglio di odio e d'amore, d'indifferenza e d'arroganza m'intrigano.
Sogno sogni che non facevo da tempo. Sono confusa per questa sensazione nuova, nata in men meno di un istante.
insonnia
Sono le tre della notte. Ancora non dormo. Penso a te. No, tu non sei il mio amante. Tu non mi hai voluta. Tu non mi hai presa quella notte che piangevo tra le tue braccia.
Ma il tuo verbo mi cerca nella notte. Io ti ascolto, sdraiata nuda e sola nel mio letto.
Ho freddo.
Che aspetti? Vieni a incontrarmi, ti sono in attesa. Vieni, la notte ci unirà. Chiudo gli occhi. Ti guardo ansiosa.
Nel buio di questa notte, ti spogli per me. Mi parli, tu mi guardi. Io sono nuda per te. Sono sola con te. Sono tua. Si, voglio essere solo tua.
Tu non sei un amante qualsiasi, amor mio. Nel buio ci scambiamo le nostre anime. Io ho la tua attraverso la mia mano, tu hai la mia per i tuoi occhi.
Ma non mi basta. Io voglio la tua carne.
Guardami! Sei qui con me. Sdraiato nel mio letto mi guardi. Sciolgo i miei capelli per te. Innamorata mi sdraio sopra di te. Toccami.
Mezzo addormentata, sento la tua carezza sulla mia pelle, il calore del tuo corpo. Faccio l'amore con te.
Ti ricevo, ma non ti vedo. Mi tocco pensandoti, mi sfrego contro la tua pelle. Tu ti lasci accarezzare.
Chiudi i tuoi occhi. Vedo la tua testa sdraiata sui miei seni floridi di femmina innamorata. Ti carezzo i capelli, china su di te, con la mia mano delicata e leggera.
Ma tu non vedi il mio volto, il mio guardarti.
Perché dormi sul mio petto la notte che ti ho trovato, amore?
Ora, crollati, tu su di me, io su di te, ci perdiamo nel nulla. Tutto è cessato. Tu dormi.
Le ricerche e le carezze sono cessate; il corpo dorme.
Siamo morti, siamo nella notte buia. Tu, io, noi siamo la notte.
Apro i miei occhi, spaventata. Sono sola. Sei solo un'ombra. Sono rimasta di nuovo sola.
Amor mio, questo noi siamo. Un sogno. Siamo senza materia. Siamo stati una cosa sola nella notte oscura, ma siamo il nulla. Tutto è cessato.
Ti ho amato, ci siamo amati, ti amo senza di te, senza di me, in silenzio.
Questa notte noi siamo stati spazio di un buco nero.
Sono una femmina innamorata a te arresa, questa notte. Tu sei un maschio. Ma tu sei in un altro luogo, mio amato.
Tu dormi, tu sei stato solo un sogno. Non ti tocco, non mi tocchi.
Qui nella mia notte non c'è il Dio d'Amore. Ma non posso più solo sognare. Non posso più solo aspettare. Devo vivere.
Devo dirtelo, devo uscire, devo incontrarti. Voglio quell'amore per me.
Verrò da te. Sai, non voglio rinunciare al possesso del tuo corpo. Lasciami dormire ora. Domani, domani io verrò da te.
@diana 01/01/2003
proposta d'amore
- Ciao. Che sorpresa.
- Ciao. Non è un caso. Aspettavo te.
- Me?
- Sì, proprio te. Ho voluto incontrarti di proposito, è da molto tempo che ci penso, ti penso ... volevo chiederti ...
- Ti ascolto.
- Trova un giorno per stare insieme noi due ... amami!
- Vuoi far sesso con me?!
- Che hai capito? No, non è la passione erotica amorosa dei sensi, non è un'avventura che io cerco e voglio da te. Io, come già sai, sono donna sposata e madre.
So che anche tu sei uomo sposato e padre.
- Allora che vuoi da me?
- Se volevi solo sesso, già mi avresti avuta quella sera che mi hai vista piangere.
Era la notte più nera della mia vita, la notte che volevo morire quando ci siamo incontrati e mi hai detto "ciao".
In camerino, quella sera, mentre mi stavo cambiando d'abito per tornare a casa mia, mio marito mi ha raggiunta, ha tentato di farmi violenza.
Sono scappata via e, avendoti visto, ti ho seguito in quella stanza buia.
Non so perché, ma ero pronta a offrirmi a te.
Tu invece mi hai accolta tra le tue braccia, tu mi hai solo sfiorata con un bacio e una lieve carezza ai miei piccoli seni.
- Ricordo quella sera, so che avrei potuto far l'amore con te, eri sola con me in quella stanza, eri fragile, seminuda e piangevi.
- Vero, avresti potuto, ma non l'hai fatto. Nei giorni successivi ti ho visto ancora.
Ti ho visto vivere sorridente e felice, in te ho visto l'amore a me negato. Quello di cui scrivi.
- Hai letto le mie poesie?!
- Sì, le ho lette, ti ho anche scritto per e-mail, ti ho inviato alcune mie poesie, il mio n. di telefono. Volevo incontrarti, ma tu non mi hai mai chiamata.
- Ancora non mi hai detto cosa vuoi da me.
- Io voglio l'amore da te, voglio conoscere l'amore … quello del Cantico dei Cantici, quello di cui scrivi, quello che ti ha reso debole di fronte a lei,
quello che supera ogni limite e porta alla felicità. Ora, disperatamente audace, sono uscita dal mio oscuro angolo e ti chiedo di farmi conoscere quell'amore.
So che puoi e che mi rispetti.
- Tu mi chiedi, tu vuoi Amore. Io non sono Dio, tu neppure. Tu sei una donna.
- Sì, sono una donna e voglio per me Amore. Voglio rifare con te il percorso che porta nel regno d'amore. Fammi vivere con te il Cantico dei Cantici d'amore.
- Non mi vuoi capire. Il tuo corpo di donna è sacro, non posso violarlo, non mi è permesso. Ti priverei della vita eterna.
Sai, si dice, è scritto, che per il tuo corpo di donna, Dio si è fatto uomo, che Dio abita il tuo corpo.
- Che discorsi mi fai?
- Ti sto dicendo del Cantico dei Cantici che tu vuoi vivere. Dio è amore e solo Lui può darti la vita eterna. Non mi vuoi capire.
- Anche tu non mi vuoi capire. Io non sono la Vergine Maria. Neppure suo figlio si è unito carnalmente a me, che sono una donna, per generare una discendenza.
Io non posso essere incinta di Dio, lo sai, non mi è possibile, ma voglio amore qui e ora. Io voglio solo essere una donna con te, qui, in questo luogo, in questo tempo.
- Tu sei una donna, e vuoi amore. Tu vuoi perdere la tua innocenza, tu vuoi morire per il viaggio che attraversa l'inferno per avere un paradiso. Non ti basta esser viva?
- So quello che ti chiedo, conosco la vita e so che puoi ... hai paura?
- Non è questo. Anch'io ti vedevo. Ti ho vista nuda una sera.
- Nuda?!
- Sì, nuda. Ero entrato nel tuo camerino per avvisarti che ti stavano aspettando sul set, la porta era aperta. Eri sotto la doccia.
Ho visto i tuoi seni, la tua vulva, la tua vergine innocenza, e, per un istante, ti ho anche desiderata. Pensavo tu fossi irraggiungibile. Viviamo mondi diversi.
- Sono solo una donna, vero, contenta la mia follia.
- Il gioco che vuoi è estremo, è la partita di scacchi con la morte, per amore, una strada di dolore e di fuoco per rinascere ... è questo che vuoi?
Tu hai già tutto, sei bella, sei istruita, ti vesti bene, possiedi una casa, una famiglia, un lavoro televisivo. Tu sei invidiata, desiderata.
- Che ne sai tu di me, della vita che vivo. Tu hai visto, vedi solo l'apparenza del mio vivere ... ti chiedo solo di conoscermi e di farmi conoscere Amore.
- Sono soltanto un uomo, ti amerei da mortale.
- Io non lo voglio il tuo amore mortale. Io non voglio solo un corpo e men che meno te ne voglio dare uno. Voglio amare ed essere amata. Io voglio l'amore.
- Non sai quel che chiedi.
- Stasera ti aspetto, raggiungimi, sono sola in casa. I miei stanno godendosi la settimana bianca. Io sto lavorando. Ti prego, non farmi aspettare.
Tu conosci il mio nome e sai dove abito.
@a-diana 01/01/2003
non aver paura
Non sono uno dei tanti animali che passavi in rassegna nell'Eden,
oggi dispersi per l'universo, con i quali trascorrevi le tue notti.
Non sono neppure una vergine innocente che gioca sulla riva del fiume,
una fanciulla promessa ad un uomo che si prepara ad essere donna.
Nessuna antica divinità ha posato su di me i suoi occhi mentre nuotavo nel fiume,
mentre correvo nei boschi.
Nessuna antica divinità mi ha rapita ed istruita al sesso, ingravidandomi.
Sono solo una donna matura, una madre che vuole amare ed essere amata.
Non aver paura di me, lascia la tua terra ... raggiungimi.
Riportami nel perduto Eden.
Pianta in me il seme dell'albero della vita, nutrilo d'amore.
Sarò per te una nuova Eva.
Sarò io, sarò la tua donna, tu il mio uomo.
Saremo io su di te, tu su di me,
con te in me, per me in te, rivivrà il biblico Cantico dei Cantici.
Vero, non sei Dio ed io sono solo una donna,
lo stesso incarna tu in me, con me, il verbo amore.
Faremo a meno di Dio.
Ti sarò io pane e vino, carne e sangue,
tu lo sarai per me nella comunione d'amore di noi.
QOELET
Divina inconcepibile vanità sarà far rifiorire in te con me, donna, il terrestre giardino dell'Eden.
Divina inconcepibile vanità sarà vedere bella l'effimera materia che ci circonda,
nella quale viviamo e della quale siamo rivestiti.
Divina inconcepibile vanità sarà desiderare di viverci in amore,
non solo per un tempo.
Soave vanità sarà vedere i colori della primavera,
inebriante vanità respirare i profumi dei fiori,
inutile vanità sarà gustare dei frutti del giardino.
Ma estatico sarà l'istante che, uniti per la carne,
vivremo insieme il Cantico dei Cantici prima di morire.
Un istante.
Cacciati sin dall'inizio dal giardino, stiamo già morendo
o forse siamo già morti nell'illusione di essere vivi.
Ci è stato proibito di cibarci dell'albero della vita eterna,
e cosi tutto è vanità.
Vero, parlano a vanvera le parole d'amore, cadono le bombe e brucia la terra,
è vero, è buio il giorno e già brucia la notte,
ogni giorno si riempiono le tombe.
Distrutto il giardino ma immobile sulla croce è il Dio crocefisso,
già mormora l'apocalisse.
Lo stesso, ti contenterò, verrò da te, che mi aspetti,
da te che più non puoi, Dio, più non puoi, ora che ti sei offerta a me,
sottrarti.
No, non fuggirò, dopo averti vista nuda divinità, il tuo abbraccio per morire,
ma neppure sarò carne per cani.
Ascolterò il tuo canto, ti guarderò denudarti, ti parlerò ...
ti dirò dei tuoi occhi simili a colombe, dei tuoi denti simili ad un gregge di pecore tosate,
dei tuoi seni simili a due cerbiatti gemelli, delle tue gambe come torri d'avorio,
dei colori, dei profumi e dei sapori, della tua pelle di seta ...
ti prenderò.
Aspettami, vivrai con me, pur se breve, una nuova vita.
L'attesa.
So che verrai a incontrarmi questa sera. Ne sono certa. So che anche tu lo vuoi, che anche tu mi vuoi. Emozionata, purifico e profumo il mio corpo di donna per riceverti.
Non so ancora quale vestito scegliere. Ne ho già provati mille guardandomi allo specchio. Non so neppure quale intimo indossare per sedurti o se riceverti nuda.
Intanto ti penso, mi penso. Decifro le parole che ci siamo dette. " Mi amerai da mortale", mi hai detto ... prendere o lasciare oppure l'avere il nulla dell'amore.
Davanti a quale scelta mi hai messo? So di cosa sei fatto. So cosa vuoi. So cosa ti darò, ma non ho paura, io ci sarò.
So, io sarò l'ultima delle particelle della tua vita, ma voglio esserci. Io ti voglio amare, uomo. Sai, io voglio l'amore di cui hai scritto, di cui sei capace, di cui sono stata privata.
Dicono di me che sono bella ma glaciale, frigida e irraggiungibile, intoccabile. Ma non è vero, io sono una donna fragile e tu lo sai.
Ho vissuto inutili giorni sdraiata sul lettino di uno psicanalista convinto d'essere in possesso della verità ultima.
Ho anche vissuto inutili giorni cantando "om, om, om" fissando, da dentro un cerchio protettivo, la luce di un cero benedetto a risvegliare la mia energia koundalini e fare viaggi astrali.
Cercavo, come te, la verità del vivere. Ma, tutto è stato inutile. Sono cosciente e sola, ma non voglio mai più essere sola.
So, che per sapere, non devo perdere il mio io, il mio essere cosciente. Lo perderò con te, lo so. Ma voglio fidarmi di te. Sarai tu a dirmi quello che ancora io non so.
Ora, io, mi sto preparando d'amore per te, per averti tra le mie braccia a darti amore e ricevere il tuo amore.
So, questa sera tu verrai da me. Mi amerai. Riceverai il mio amore, poi, dopo, lasciami pure in fondo alla folla, là dove nessuno mi può vedere se non solo tu.
Lasciami pure nel buio della platea, vicino ai bagni o alla porta antincendio se, dopo esserci amati, tu ancora lo vorrai.
Bene, sono pronta, ho deciso, sarò nuda per te. Prenderò anche solo una briciola di te, ma la prendo. Io voglio vivere.
TI ASPETTO
Ti aspetto dolce amor mio, per te nuda e profumata d'oriente, nella stanza di questa mia vita,
per farmi rivestire da te con la casta veste del battesimo d'amore.
Come vergine prudente, riempito d'olio le mie lampade,
sono pronta ad accoglierti nel mio giardino.
Non tardare, maturi sono i suoi frutti.
Ti guardo in questo sogno, come sei bello amor mio.
Raggiungimi, fai presto.
Lo so, rinata vergine, ti trascinerò su di me oggi,
appena ti farai presenza e carne.
Spoglierai la tua anima per me ed io mi lascerò toccare da te.
Ti lascerò guardarmi guardandoti annusare i miei profumi,
sentendoti assaporare la mia carne,
berrò da te, con la mia bocca, lo sperma della comunione.
Guidati dal verbo d'amore, cullata dalle tue parole,
in quest’ultima cena, gemendo, unirò la mia vergine vagina al tuo pene.
Come Dio sputeremo sul fango per creare una vita,
la nostra insieme.
Passerai la notte nel mio nascosto giardino, dopo,
il viso tra i miei seni,
noi abbracciati.
DIANA ED ATTEONE
Ti ho vista giovane vergine innocente, nuda al bagno,
e sei rimasta dentro i miei notturni sogni, atavica persistente divina visione.
Ma, immobile, muto, ho lasciato il desiderio, svanire nel tempo.
Sì, ti ho vista carezzare il seno, lisciarti il pube,
ti ho vista come Venere uscire dal mare.
Sì, ho intravisto per il tuo corpo nudo, il piacere divino d'unirmi a una Dea.
Novello Atteone, esperto di vita, mi son rifiutato di morire,
non ho osato avvicinarmi, né chiederti l'amplesso.
Non ho osato conoscere il segreto divino che mi si offriva allo sguardo
e che si sottrae nella vita.
Tu ora osi chiedermi d'amarti,
tu vuoi lasciare il tuo divino corpo per essere una donna mortale,
tu vuoi vivere con me nel giardino terrestre il Cantico dei Cantici.
Non sai ... sarai carne, sarai da me penetrata,
la tua anima perderà la sua verginità, sarà giudicata,
tu sarai adultera agli occhi di Dio.
prostituta di babilonia
Tu che hai visto separare la luce dal buio,
tu, che cacciato dall'Eden, ora strisci sulla terra,
tu che sogni la distruzione della Torre di Babele,
tu che vuoi la distruzione del tempio dei mercanti,
tu che ribelle vuoi la rivolta ... portami via da Babilonia.
Non lasciarmi sulla strada dei fuochi accesi che porta al tempio di Venere.
Prendimi con te.
Non lasciarmi in balia di bavosi sacerdoti accecati dal potere.
Vero, sono una donna vissuta, una donna che conosce l'arte della seduzione,
l'arte del sesso, ma sono anche madre e sono sposa ed ho un lavoro.
Neppure sono una vestale per affamati di sesso, né sono in attesa di un cliente,
né sono la strega che danza al sabba delle streghe ...
sono una donna.
Io voglio per me l'amore che ho visto nei tuoi occhi ...
fammi vivere con te il Cantico dei Cantici d'Amore.
Pronuncia il verbo, baciami insufflandomi la vita, fatti carne viva.
Rinata, ti seguirò, ti darò i frutti del mio giardino,
ti laverò i piedi che ti hanno portato da me, li profumerò, li asciugherò con i miei capelli.
Raggiungimi in questa vita.
Nella mia cucina, il pane e il vino, la carne e il sangue della mia vita,
già sono apparecchiati per noi.
Questa notte, quando ti farai presenza, danzerò nuda per te,
da te mi lascerò prendere, mi lascerò abbracciare,
con te farò con te la comunione.
Ti porterò nel mio lato più oscuro e sconosciuto,
sarai con me là, dove nessuno è stato mai.
Ma stai attento, amor mio, stai attento ...
non trattarmi come se fossi una prostituta di Babilonia.
Vero, ti desidero, vero, vado contro la legge codificata per amarti.
Vero, abito in un provvisorio corpo di donna.
Vero, ti lascerò entrare in questo sacro corpo affittatomi da Dio
per nascere e morire santificata.
So, mi chiameranno adultera per questo,
diranno che sono un apostata,
mi lapideranno i santi, pur continuando io ad amare Dio.
Ma, qui sulla terra io ti ho visto, io voglio amare te, una sua creatura, un peccato grave,
ma, sai, è la prima volta che ho visto Amore.
So di te che non t'importa del vestito firmato,
del reggicalze e del trasparente slip di seta alla moda,
so che non vuoi un corpo rifatto ... so che non necessiti di una puttana,
so che non sei un violento uomo, so che sai amare,
ma ... se è solo sesso quello che da me vuoi e pensi di ottenere, vattene!
Va via da me serpente ... di puttane e gigolò ne è piena la vita.
Ora ti aspetto.
@ d ...
non fuggirò
Come zittire l'interna voce che m'invita a raccogliere dentro di me la tua emozione,
il tuo donarti a me e perché.
In questo proibito giardino che è la tua vita, nascosta agli occhi di Dio,
tu al male ancora innocente, mi aspetti.
Noi insieme siamo luce e siamo notte, siamo acqua e terra,
ma proibita è la conoscenza di noi.
Accoglierti in me, donarmi a te per conoscerci è una strada d'amore
e forse troveresti l'amore che cerchi,
ma sarebbe anche l'inizio e la fine della vita e della morte.
No, io non fuggirò spaventato al tuo apparire nuda,
raccolgo la tua sfida, sei bella ... ti guarderò.
Eretto ai tuoi occhi per il piacere d'averti o per la proibizione,
sarò dentro di te, tu su di me.
Fatti trovare nuda.
Non mi legherò come Ulisse per ascoltare il tuo canto,
ma neppure mi evirerò come Origene.
Fatti trovare nuda questa sera, al tramonto,
quando busserò alla tua porta.
Già vedo scintillare i tuoi occhi come lampi,
socchiuse le tue labbra baciarmi.
Mi parli di te. Sei bella.
Mi porgi da bere dai tuoi seni, ti tocco, mi tocchi ...
Inginocchiato davanti a te, mi arrivano i profumi d'incenso, d'oro e mirra ...
vieni sopra di me.
Fatti trovare nuda questa sera,
ti parlerò.
Tu, immagine di Dio, tu, la più bella tra le creature,
sarai la mia nuova strada per l'al di là.
Fatti trovare nuda questa sera,
ti guarderò.
Per il tuo esser bella, per il tuo amarmi, mi lascerò sedurre a nuova vita.
Con te ritornerò nel caos primordiale, nel giardino incantato e oscuro,
primitivo e mitico miscuglio tra l'umano e il divino.
Guidato dalla tua anima femminile, attraverserò di nuovo la terra dei morti,
la selva oscura,
cercando, tra dei e semidei, tra mostri e superuomini,
la strada che porta alla vita eterna.
Fatti trovare nuda questa sera,
mi bacerai con i baci della tua bocca, mi denuderai, mi darai vita.
Farò l'amore con te.
Fatti trovare completamente nuda questa sera,
spargerai su di te, in te, il mio sperma,
ma non sarà un sussulto procreativo, una salvezza promessa ...
sarà solo umano amore.
L'AMORE
Ti ho invitato. Verrai a vivere d'amore nel mio corpo di donna, amor mio, questa sera.
Insieme faremo sesso pulito e puro, faremo l'amore.
Solo ieri eri un essere lontano, solo ieri eri soltanto un vivido sogno, ma ti amavo. Eri dentro di me, vero, ma lontano. Eri soltanto un'illusione.
Ma avevo bisogno di te per scatenare il tuo corpo contro il mio impazzito, quale veleno che curava l'assenza del reale.
Mi pensavo nel tuo sogno. Io ero nei tuoi sogni? Lo penso.
Ti accostavi a me nella notte, come un piccolo dio, ogni notte. Ti nascondevi tra le mie lenzuola, mi osservavi mentre sola ti amavo.
Io sorridevo nel vederti entrare nel mio corpo. Mi sentivo amata.
Quando nella notte arrivavi nel mio cielo, già ero nuda per te. Ammiravi la mia nuda intimità. Appoggiato sulle mie gambe l'ammiravi, pensavi di prendermi.
Ti lasciavo fare. La follia illuminava l'alba dell'orgasmo.
Il mattino, sulle lenzuola del nostro cielo, restavano profumi di delicati residui d'amore. Sul cuscino l'impronta lasciata dalla tua testa.
E nella mia anima e nel mio corpo l'immenso dolore nel sapere che disprezzavi il mio amore.
Oh tu per il quale rinasce la mia vita nel fuoco della morte, dove sei?
Ti dicevo. Dove ti nascondi? Ascolta il grido della vita. Fatti carne per me, con me. Vieni a vedermi vivere.
Vieni a vivere da me, con me. Non continuare a nasconderti nei sogni, nelle parole. Sai? Sono pronta a riceverti.
Dopo quei giorni di festa, vogliamo sdraiarci noi insieme realmente nel nostro letto? Sono forse passati quei tempi?
Di chi era la mano che toccava, che accarezzava i miei seni questa notte passata? Di chi era il corpo che riposava nelle mie masturbazioni?
Non ti posso amare? Perché mi dici che te ne andrai molto presto e non ti rivedrò mai più? Perché o dio degli uomini mi neghi l'amore?
Ero come morta e avvolta nei miei ricordi quando ti incontravo nel sogno. Ero muta. Le parole fuggivano dalla mia voce.
Sono sola. Non ho preso una mano d'uomo sulla mia pelle da tante notti che il dolore aveva ghiacciato il mio cuore.
Nel sogno con te sono viva.
E' l'alba di un nuovo giorno. Mi sono guardata allo specchio. Occhiaie viola. Nel ventre di un sogno ho posato la mia stanchezza di vita.
Ho ancora in bocca tuoi baci. Le lenzuola sfatte mi ricordano tutta quella solitudine che ha dormito con me.
Ancora
non mi lasci. Sei qui. Ti guardo. Sei lì nella mia intimità. Mi sono arresa a
te. Sono la tua puttana. Che importa?
Perdonami se voglio vivere con te il cantico dei cantici d'amore. So che non dovrei. So che
pagherò un prezzo molto alto.
Pensavo di essere morta, stamattina, quando ti ho visto amore mio.
Impazzita, ho avuto il coraggio di chiederti d'amarti, non più come notturno assetato carnefice della vagina cui piace il tuo fallo.
Mi hai salutata. Ti ho chiesto di farmi vivere il Cantico dei Cantici d'Amore. Mi hai risposto che verrai da me questa sera e che mi amerai come uomo.
Così io sono venuta dall'essere per essere. Tu sei un sogno, un peccato che diventerà realtà.
Io sono una donna in carne ed ossa. Io ho gli occhi per guardarti. Ho le braccia per lottare con te sotto le lenzuola.
Ho sotto la pelle, la voglia di essere dolcemente presa, di essere su di me con te, abbandonata nelle tue mani, nella mia terra.
Voglio toccare quel piccolo pene che possiedi. Ho desiderio di sentire la tua mano, non la mia, tra le mie gambe toccare il centro della vita.
Ti lascerò entrare in me per avere quell'amore
sognato.
Avevo desiderio di mettere subito la mano tra le tue gambe e toccare il centro del suo essere. Avevo desiderio che la tua mano mi toccasse.
Mi piaceva da impazzire quando la notte lo facevi. Mi accarezzavi con lentissima dolcezza. Ti baciavo. Bevevo la saliva di baci profondi.
Avevi un bel culo, un pene, ma tu toccavi le mie tette morbide. Io lo succhiavo caldo, volevo farlo. Sapevo come sposarlo.
Tra non molto tempo sarai qui, non sarai più soltanto un sogno. Tra poco busserai alla mia porta. Verrò ad aprirti. Ti riceverò in casa mia.
Sono pronta a darmi a te. Sono malata d'amore. Tu sei il peccato. In cambio del tuo sesso, troverai l'amore.
Non guardare il mio letto sfatto. Sei stato tu. Tu sei venuto a trovarmi anche questa notte. Ed è rimasto qualcosa di te sul mio cuscino.
Ti amo ferita e stordita. Se pur hai dimenticato le parole perse, se pur non mi parli d'amore, il dolore con te si placa.
Ed ho anche dimenticato le tracce di chi già è passato attraverso il mio corpo e mi ha lasciata.
Sono tua, ora. Amor mio apprezza la mia bellezza. Lascia che il tuo corpo abiti il mio. Ed è mio il tuo corpo.
Era già mio quando lo desideravo ed eri lontano, quando eri un sogno e ti amavo. Quando eri come la nuvola nel riflesso dell'acqua.
Quando dentro il mio grembo materno ti inventavo. Ero completamente nuda la notte dei sogni, per te.
Mi vedevo bella, ti vedevo bello, ma ancora non ti avevo toccato. Eri prima del mio desiderio per te, era amore, era la vita e il suo male.
Venivi la notte come un piccolo dio nel mio giardino. Lo osservavi.
Io, che ti aspettavo dall'altra parte di me, sorridevo quando ti vedevo camminare sulle acque del mio corpo.
Mi conducevi al piacere. Sorridevo, il mio io è o pensava di essere, estraneo a se stesso.
Moriva Dio che passava. Credevo fosse lui ad amarmi la notte. Spettatore nascosto. Sarà perché, adultera amo, amo te.
Oggi sarà un giorno di festa. Ho risposto Fiat al desiderio. Oggi il tuo logos si di svelerà, si farà carne per me.
Ti aspetto. Oggi ti darò il mio corpo di donna. Oggi con il tuo pene di carne, per la mia vagina, verrai a incontrarmi.
No, non può essere vivo il cantico dei cantici d'amore senza noi carne viva che si unisce.
la notte d'amore
Lascio il giorno, cammino nella notte non verso il cielo,
ma verso la terra, nella storia. Cammino pensando a te.
Come uno sposo seguo la traccia da te lasciata per me.
Seguo il profumo d'incenso e di mirra
che tu hai esalato per me all'alba di questo giorno,
promessa certa d'unione con te nell'amplesso,
profezia di altri amplessi.
Questa notte, come sposa liberata,
rinnovata dall'amore, bagnata dalla luna, tu ti unirai a me.
Questa notte, con te, per te, il verbo si farà carne.
Corpo nudo di donna tu sarai per me,
due seni, un ventre, una vagina ...
Corpo nudo d'uomo sarò io per te.
Per noi si unirà l'amor profano all'amor sacro,
il divino all'umano, il bene al male, il tempo all'eternità.
Alzati amica mia bella e vieni ad aprirmi.
Busso alla tua porta.
IL NOSTRO UMANO CANTICO D'AMORE
Sei tu che bussi al mio cuore, amor mio?
Sei tu che disturbi il mio meditare, i miei sogni, la mia vita?
Ciao.
Dai, entra, non restare sulla soglia, ti aspettavo nel buio.
Tanto ti ho cercato ... sai?
Riempivi la mia immaginazione, i miei pensieri, i miei sogni, il mio vivere.
Mi sono innamorata di te.
Vieni tra le mie braccia ora, fatti amore, fai in fretta, baciami.
Accendi la lampada, amor mio, che già è calata la notte.
Che aspetti mio signore a prendermi?
Ti è sorella e ti aspetta la mia anima e freme nell'attesa.
Voglio guardarti nuda alla luce.
Vieni tra le mie braccia. Non indugiare, già io sono nuda per te.
Sì, mio sposo d'amore, tutta nuda ti ho aperto la mia porta, le mani bagnate di mirra e di miele.
Ora, distesa sul letto, ti aspetto su di me.
Che ha di diverso il tuo amore? Che hai trovato in me per volerti dare a me?
Smetti di parlare amor mio. Accetta il mio volerti amare.
Non è un sogno. Io sono qui, sono viva per te. Tu sei vivo per me.
Dai, vieni a nutrirti del mio miele, del mio vino, del mio latte.
Ancora indugi? Cosa aspetti? Di che hai paura? Prendimi! Io già sono tua.
Sai? Non sono più un giardino serrato, scorre di nuovo la sorgente della vita in me.
Sotto il melo del mio giardino, là dove siamo stati concepiti e siamo nati, ti partorirò amor mio.
Tu hai risvegliato il mio amore.
Lasciati guardare.
Cosa vuoi? Cosa cerchi?
Cerco te.
Guardami!
Ti cerco nei tuoi occhi, guardo il tuo viso incorniciato da lunghi capelli,
guardo il collo, le spalle, i seni, i fianchi, l'ombelico, la vagina, le gambe, i piedi ...
risalgo al tuo guardarmi. Tutta nuda tu sei per me. Sei davvero molto bella.
Ma, in realtà, tu chi sei? Che cosa vuoi da me?
Già sai cosa mi aspetto da te.
Io voglio che tu ti faccia uomo per me, io voglio vivere con te il Cantico dei Cantici d'amore.
Sei solo una donna.
Sì, io sono solo una donna, ma ti voglio nella mia vigna per darti le mie carezze.
Voglio che tu mi insegni l'arte dell'amore.
Ma non temermi. Non sono una vagina dentata. Non ti voglio castrare.
Profumi di nardo e zafferano, profumi di cannella e cinnamonio,
profumi d'incenso ed aloe sono diffusi nell'aria.
Lasciati sedurre dal tuo desiderio di me, dalla mia bellezza.
Vieni nella mia vita, vieni a mangiare con me i frutti del mio giardino.
Mangerò con te il mio miele, berrò con te il mio vino ed il mio latte, non avere fretta.
Lascia, prima, che io conosca la donna che è salita dal deserto, tutta profumata di mirra ed incenso, per incontrarmi.
Fammi sentire la tua voce, parlami di te.
Tu cosa cerchi? Non ti basta quello che vedi, quello che puoi toccare, quello che puoi avere già da subito?
Io cerco te.
Smetti di parlare, già sono tua e tutta nuda per te distesa, aperta, fremente ti aspetto in questo letto.
Spogliati anche tu, raggiungimi nel mio letto da sposa, abbracciami, baciami amor mio,
rifiorito è il giardino dell'Eden.
Ti guardo spogliarti ... sei nudo per me. Ti guardo camminare nudo verso di me.
Mi piace il tuo corpo nudo d'uomo ... sei bello.
Adagiato nudo accanto a me, nuda per te nel letto nuziale, abbracciandomi ti bacio.
Tu baci i miei baci, tu giochi con la mia lingua.
Ma ora vieni su di me, comunicati di me, vivi con me, la mia anima ti aspetta.
Lenta sale e scende la tua carezza sulla mia pelle, scorre tra le mie cosce il tuo bacio.
Un brivido, una melodia ... non sei più soltanto un sogno, sei reale ...
sei nel mio vivere ... amore si fa carne viva ...
freme e geme il mio spirito ... come sei bello, amor mio ... io ti voglio.
Sento, la seguo, l'accompagno, penetrare lievemente la tua mano,
sceso il monte di Venere, la mia vagina, si sofferma sulla sua soglia.
Batte all'impazzata il mio cuore, un'ondata di calore sale e mi avvolge.
Sussulta e s'inarca il mio corpo e si apre ...
ancora, ancora, ancora ... trattienimi per i miei fianchi, portami lontano.
Indugi, guardi la mia nuda vagina, annusi gli umidi profumi del mio sesso,
assaggi il miele vaginale ascoltando l'onda del mare in burrasca dentro di me.
Sento il tuo desiderio di prendermi, lo vedo, lo tocco.
Ti voglio dentro di me. Che aspetti?
Carezzi i miei turgidi accaldati seni ora ... si nutre la tua bocca ai miei eretti capezzoli.
Mi avvolge il profumo di sesso.
Dai, vieni sopra di me, entra in me con me, raggiungimi dentro di me per il mio corpo.
Mentre mi nutro di te, tu assaggi i miei frutti, sono dolci, son maturi, sono pane e vino, corpo e sangue
sono tua, sei mio, siamo io e tu, siamo noi.
Ti voglio, amor mio, voglio entrare in te.
No, non proteggerti da me, sono sana, non è un giorno fertile ...
non fermarti, continua ... entra in me nudo, voglio sentirti nudo in me ...
voglio tutto di te.
Sei sicura?
Sì, amor mio, tutto nudo ti voglio sentire dentro di me.
Estatica guardo il tuo blasfemo pene lasciar la mia bocca,
lo vedo avvicinarsi alla mia vagina.
Lo prendo tra le mie mani, lo accompagno.
Ti soffermi a giocare, ti strofini al mio clitoride ...
io ti voglio dentro di me, voglio sentirti dentro di me, amor mio.
Improvviso mi penetri, lentamente mi penetri, profondamente ...
tu salti nel mio vuoto, tu vieni ad incontrare il mio spirito.
Ti sento in me, mio dio, ti sento bussare al mio utero
ti accolgo in me ... si unisce a te la mia anima.
Mi baci, ti bacio.
Sento le tue mani cercarmi ora tra i miei seni, i fianchi, i glutei, il pube.
ora frugare la mia vagina con te dentro di me.
Sento il tuo respiro, il tuo desiderio di me.
Seguo il ritmo del tuo pene farsi più veloce e profondo,
lo stringo tra le mie labbra vaginali.
"Ti amo", mi sussurri.
Ti stringo a me, voglio venire con te.
Pronunci il mio nome.
Sì, amor mio, sono io, sono tua.
Di nuovo mi chiami.
Ti guardo, mi guardi. Mi vedo nei tuoi occhi.
Si unisce il ritmo del mio tempo al tuo in una mistica carnale fusione.
Un flash. Un'esplosione. Si separa la luce dal buio, la terra dal mare,
non so più dove sono.
Precipito con te sopra di me in un tunnel di luce.
Mi aggrappo a te, non mi lasciare, non uscire da me, rimani,
aspettami, lasciami stare abbracciata a te nel fragore dell'onda che sale.
Non uscire, non ora, resta dentro di me, resta unito a me ...
ancora sopra di te sussulta il mio corpo con te dentro ...
danza la mia anima, il cuore trafitto dal piacere e dal dolore ...
trasfigurata galleggio con te in me, io in te, nell'arcobaleno.
Dove siamo?
Mi manca l'aria, dove sei, dove sono? Chi sono?
Pronunci il mio nome.
Dimmi amore ... è l'esser carne il mio lato più nascosto ed oscuro?
Di nuovo mi chiami.
Dolce risvegliarmi a te allacciata. Posa ora il tuo capo sui miei seni.
Ferma il tempo della notte, restiamo qui.
Come sei bella amor mio.
Come vorrei fossi tu il mio eterno sposo, il padre dei miei figli,
per le strade della vita ti bacerei senza timore alcuno.
Mi sono vista, sono una donna, sono nuda, sono bella, sono viva. Ho oltrepassato la soglia dell'amore, ho conosciuto ciò che i mortali ancor non hanno goduto,
il sapore di te, amore divino, fatto carne. Battezzata d'amore sono nata a nuova vita. Ora dove sei?
risveglio
- Bentornata tra i vivi. Mi hai fatto preoccupare. Sembravi svenuta. Stai bene?
- Tienimi stretta a te. Ti devo parlare.
- Sei pentita? Mi devo preoccupare?
- No. Volevo dirti ...
- Ti ascolto.
- Ho vissuto con te la sensazione più bella della mia vita, non so se si ripeterà mai con tanta intensità.
Te lo dovevo dire, volevo farti partecipe, ma non trovo le parole per dirtelo ... posso solo dirti che HO PERCEPITO I COLORI.
- I colori?
- Sai, ho avuto un orgasmo strano.
- Un orgasmo strano? Che vuoi dire.
- Sì, ho avuto un orgasmo, il più bello della mia vita, ma inteso però come un insieme di emozioni-sensazioni non solo sessuali.
- Sono contento d'averti dato piacere.
- No, non è stato solo piacere generato dal sesso ... no, ho vissuto l’emozione più bella della mia vita. Sono contenta che sia accaduto con te.
- Che vuoi dire?
- Non riesco a descriverti a parole cosa ho provato, cosa ho sentito, dove sono stata, ma te lo volevo dire, volevo farti partecipe di quel che ho vissuto.
- Provaci.
- Non è facile, ma grazie per starmi ad ascoltare, grazie per capire l’importanza di questi momenti ma grazie soprattutto per capire che ne dovevo parlare con te.
- Non capisco. Che ti è accaduto?
- Difficile dirlo a parole. Ho vissuto una realtà diversa. Ho toccato, noi eravamo i colori, i suoni, i profumi, i sapori. Io so che non potrò più essere come prima.
- Perché?
- Ho vissuto realmente quella realtà. E' un qualcosa di magico, DI COMUNIONE DI TUTTI I SENSI CON GLI ELEMENTI ESTERNI ED INTERNI A ME, mentre ero unita a te.
Come potrei essere uguale a prima ora che so che può accadere di nuovo? Non sono pazza.
- No, non lo sei.
- Ci incontreremo di nuovo noi?
@ad
Tu chi sei?
Sono sola ora. Tu non ci sei, tu dove sei? Chi sei?
Che cosa vuoi da me? Che vuoi fare di me ora che mi hai avuta.
Che ne sarà di me? Sono confusa. E' tutto un subbuglio.
Io non so più chi sono. Non so più nemmeno chi sarò ad essere.
So solo che sono tua e che tu sei mio. So solo che voglio restare con te.
Tu lo vuoi?
Sai? Sono volata incorporea in alto. Mi sono trovata nell'infinito con te.
In quella dimensione spaziale atemporale, a me sconosciuta, la mia anima si è persa.
Guardando in basso, nella luce ho visto nostri corpi nudi ancora uniti nell'amplesso,
ma immobili e sfatti, come morti.
Ho avuto paura.
Poi, Tu mi hai chiamata.
Catapultata sulla terra, mi sono ritrovata tra le tue braccia.
Ho guardato con timore nei tuoi occhi ... poi ... mi sono sentita felice.
Ancora, i tuoi occhi, mi parlavano d'amore.
Sì, sono felice di amarmi nei tuoi occhi, di amarti nei tuoi occhi, di vivere per i tuoi occhi,
di vederti vivere nei miei occhi.
Sì, sono felice. So che non è stato solo sesso, so che sarai sempre con me.
So che mi amerai anche quando non potrò più unirmi a te per il corpo.
Ci incontreremo di nuovo noi?
Sì, amor mio, ci incontreremo di nuovo noi. Io ti sogno e ti aspetto. E, se anche tu lo vuoi, raggiungimi. Tu sai come e dove trovarmi.
L'esserci uniti, noi, nell'amplesso, non è stato un ineludibile istinto animale, un incoercibile bisogno. L'abbiamo voluto.
Sai? Oggi sono nata per te. Tu sei nato per me. Ora tu vivi in me, io in te?
Tu hai portato via da me la follia che m’impietriva. Oggi quello che vorrei è continuare a vivere con te. Vieni da me che sono tua sorella nell'anima, io non te lo impedirò.
Ci incontreremo di nuovo noi?
Sì, ci incontreremo di nuovo, noi. Tu conosci il mio nome, io conosco il tuo.
mi hai preso per un uomo
Disteso su di te che mi hai preso per un uomo,
ho trovato tra le tue ossa, la carne, le mammelle, la sorgente della vita.
Tu nel nostro letto d'amore, ora giaci recisa, tramortita dal sesso e dal sasso adultero,
ma ancora mi cerchi.
Sì, ti ho parlato, tu hai udito molti anni di parole mentre ti guardavo,
mentre mi nutrivo all'antico tuo seno di madre,
mentre, con l'immortalità di Cristo al tuo fianco, scivolavo dentro la tua innocenza,
sposa violata, le nozze svanite.
Oggi risalirò le scale, mia morente amata.
Folle vengo a riprenderti nel Sanctum Santorum
nascosto agli occhi dell'angelo con la spada di fuoco.
Di inestimabile valore è la tua collaborazione per vivere,
il tuo voler essere nella mia vita a darmi amore.
No, non posso lasciarti morire ora, no.
Il tuo verbo è amore.
Tu sei la luce che illumina la terra,
la luce che rischiara la notte del morire.
Rinascita
È penetrato un filo della tua luce quando hai sollevato la pietra che mi ricopriva.
Il tuo bacio ha insufflato, come Dio, la vita nel mio corpo morto.
Come Biancaneve ho vomitato la mela di Eva.
E tu, tu sei stato stupito testimone della mia resurrezione,
padre d'amore.
Rinata, nuda sotto di te adagiata, mi sono amata nell'amplesso con te.
Dentro di me tu hai piantato il tuo seme d'amore, e rifiorito è il mio giardino,
ora ti aspetto ancora.
È terribile l'irreale silenzio della rinascita.
Dove sei?
Qui sola nella penombra tutto tace.
Nascosta agli occhi di Dio per te, mi spaventano anche le ombre di questa stanza.
Non lasciarmi sola, vieni a prendermi, ti aspetto
anche questa notte
mi amerai
questa notte rivedrò il cielo.
madre d'amore
Gravida di te, non ti ho abortito.
Oggi, che sono stata su di te, ho partorito l'amore,
ho partorito te.
Sei entrato in me, sei uscito da me, da me accompagnato,
tu, amore, sei frutto del mio ventre.
Nessun dio, vista la mia follia, aveva penetrato la mia vagina per ingravidarmi d'amore,
nessun altro dio aveva dato vita alla carne della mia carne,
io ero sepolta alla vita.
Oggi è nato Amore.
Tu, tu dentro di me, solo tu, tu da me partorito.
FOLLIA
Bla bla bla son le parole d'amore oggi, dopo aver conosciuto l'amore con te.
Quando, quando ancora accadrà che io possa lasciare la tomba che mi racchiude
per il tuo richiamarmi in vita.
No, non sono morta,
ho vissuto in un'altra dimensione, tra felicità e dolore, sognando l'eternità.
Ma non sono morta, no, e non mi basta un lumino acceso,
non mi basta una preghiera il giorno dei morti,
non mi basta che tu abbia toccato il mio punto G
e mi hai chiamato amore.
Io di nuovo voglio ritornare con te nell'Eden proibito,
voglio te carne nuda riportarmi nell'universo sconosciuto di me,
dove insieme siamo stati e dove tutto inizia e tutto si conclude.
Sì, portami il fuoco, portalo in questa mia desolata terra,
asciuga la mia lacrima.
Esci, lascia il tuo narcisistico recinto di follia, vieni a incontrarmi.
Non sono sola nella vita, vero, ma sola Ti aspetto.
Mi guarderai di nuovo, di nuovo entrerai nel mio giardino,
di nuovo mi unirò a te, di nuovo vivrò l'amore con te.
Vieni a incontrarmi nelle mie notti, nei miei giorni,
ogni volta lascerò cadere, per i tuoi occhi, il mio abito da sposa.
ORA DOVE SEI?
Volgo il mio richiamo a te...
se penso che una sola volta ti ho avuto,
se penso che il mio respiro si fa immensità solo per te.
Ancora non riesco a decifrarti.
E tu, tu che sei tu, così lontano, così vicino …
in un solo istante anniento il mio presente
solo per esserti accanto con l'anima
solo per darmi, per darti, per avere ancora un frammento di te.
Vivi il nostro attimo ora, apri le tue braccia e accoglimi,
ho bisogno di sentirmi al sicuro.
In questo sentiero stretto e tortuoso che sarà la nostra storia,
vedo il nostro incamminarci per la sconosciuta selva oscura.
Ma non ho paura, tu sei con me, tu conosci la strada.
Vedo il nostro cammino,
e tu mi tieni per mano a ogni ostacolo
e sposti ogni ramo spinoso facendomi passare,
e ... raccogli una campanella donandomela,
e mi copri le spalle la sera addormentati al ciglio
e mi risvegli con un bacio
ogni giorno
il profumo del mattino è ancora più buono se mi sei accanto.
E poi sederci un giorno a guardare indietro,
rivedere il tuo sorriso, che raramente contrae il tuo volto.
Così, seduti in un qualsiasi laggiù, chini l'uno sulla spalla dell'altro
sullo sfondo d'un tramonto rideremo delle nostre follie,
ci terremo, come sempre, le mani e …
poi … GRAZIE D'AMARMI.
TI HO CERCATO
È primavera. Ti cerco amor mio.
Vestita da sposa, per le strade di Gerusalemme, ti ho cercato.
Ho domandato alle mie amiche, alle guardie "avete visto il mio amore?"
Invano.
Nelle vie buie del sesso, illuminate dai falò, mi hanno chiesto:
"Facci vedere le tette! Porti le mutande?
Dai, solleva la gonna e facci vedere la tua vagina, dacci il tuo culo,
lasciati toccare, facciamo un’orgia ...”
Anche nelle illuminate vie dello shopping la brava gente mi chiedeva:
"quanto vuoi per il tuo bel corpo?"
Vero, non sono una vergine, neppure sono la tua sposa
ma nemmeno una prostituta ... sono il tuo amore.
Son fuggita, son ritornata a casa e qui, in tua compagnia, ti aspetto.
Al tuo ritorno danzerò per te la danza dei sette veli, la danza del ventre ...
ti mostrerò la mia femminilità, la mia voce ti sarà melodia ...
mi lascerò da te guardare, mi lascerò da te toccare ...
Mi bacerai, ti spoglierò, mi spoglierai,
mi accompagnerai di nuovo nel nuovo viaggio nella terra d'amore,
e tutto di me ti sarà accanto.
Là, con te, io sono stata una libera donna, tu un libero uomo,
là, ci siamo svelati come esseri umani di pari dignità,
là, ci siamo reciprocamente gratuitamente donati,
là, nell'oscurità si è separata una luce, là, ho conosciuto l'amore.
No, non c'è stata la morte nella mistica fusione di noi,
io sono restata donna, tu uomo.
No, non c'è stata masochistica violenza o passiva sottomissione,
ci siamo amati senza giudicare, senza uccidere.
Ritornerai, lo so. Ho fede in te.
maledetto amore
Un maledetto proibito amore tu sei per me.
Tu, cosi indifesa e fragile ... innocente mi hai chiamato.
Imprudente hai chiesto a me amor divino ... sapevi che io sono il serpente.
Sapevi, discendente di Eva, che proibito mi è amare,
non è più per me il paradiso, lo devo solo guardare.
Risvegliato dall'immobilità della condanna,
ti ho voluta, adultera davanti agli occhi di Dio e dell'uomo,
ti ho avuta, creatura divina, tra le mie spire, per avere salvezza.
Tra luci e profumi inebriato ti ho strappato il vestito da sposa guardandoti negli occhi,
ti ho lavata con la mia lingua ... sai ...
non volevo ritrovare ancora Dio nascosto nel giardino tra le tue cosce.
Nel mettermi il preservativo, non volevo farti il contenitore di un ovulo fecondato,
padre putativo
non volevo piangere figli morti nella cosmica guerra tra il Bene e il Male,
mi hai fermato:
"No, non proteggerti da me, sono sana, non è un giorno fertile ...
non fermarti, continua ... entra in me nudo, voglio sentirti nudo in me ...
voglio tutto di te."
Tu, la più bella tra le creature, tra le mie braccia hai urlato per il piacere proibito,
hai gridato d'amore nel silenzio di un perduto promesso paradiso,
ma piangerai di nuovo, un giorno, anche il dolore della condanna.
Si, ci incontreremo di nuovo noi.
Sai?
Ti desidero, maledetto amore, ti amo e ancora ti voglio,
ma voglio tu sia felice.
No, non pensare a me che penso a te,
io voglio solo che tu stia bene, anche senza di me.
Scappa da me, amor mio, scappa intanto che ancora puoi.
Tu lo sai, io sono il serpente.
Sei l'angelo o il serpente amore? Chiunque tu sia, sei ... mio. Io che sono una donna, fuoco d'amore non avrò paura della mela, ti laverò della colpa con acqua purificata ... amami!
Farò di te l'angelo più bello del nuovo eden! Via la censura! Via il peccato! Sarò sale ... e poi zucchero ... mi spoglierò dell'ultimo velo, forse quello che mai ho levato.
Da me via il frastuono della censura sul mio io! Via la paura del peccare! A te la purezza di un amore, il mio, Serpente ... ti amo.
@d 05/01/2003
ti voglio
Ti voglio, ti voglio, ti voglio ancora
voglio stringerti di nuovo pelle contro pelle.
Rabbrividita voglio accarezzarti,
guardarti mentre ti spogli e cammini verso l'abbraccio.
Sdraiato al mio fianco, soddisfatto il sesso,
voglio il tuo profumo, la parola che carezza l'essere ...
non mi basta ricordare la divina esperienza.
Lancinante il desiderio indelebile
audace ti cerco per riaverti
irreversibilmente ti amo.
Seducimi! Non sei mio sposo, ma non temo la lontananza se tu ci sei
non è nulla il tempo continuo, non è che tempo ...
cercami!
@ad 07/02/2003
ascoltami, ti racconto qualcosa di me per capire chi sono.
Questa sera, sdraiata sola nel mio letto vuoto, nel silenzio della notte, penso a te, ti parlo di me e con te ripercorro le tappe della mia vita di donna.
Voglio cercare di capire che mi sta accadendo.
Giovane donna, educata alla vita, inesperta di vita, amavo amare, amavo l'amore. Così, anni fa, per amore mi sono sposata in chiesa. Sono diventata madre.
Sono stata felice, ma soprattutto sono stata contenta di aver lasciato mio padre.
Non ti ho detto tutta la verità ... da bambina sognavo di poter vivere in casa senza gli occhi sbarrati dal dolore e dalla paura della violenza ...
Sognavo che mio padre non ci picchiasse. Non si poteva giocare a trenino con le sedie, che mio padre urlava; non potevo leggere, che mi stracciava i libri.
Non si poteva far nulla di ciò che i bambini sono soliti fare.
Avevo dieci anni e dovevo già essere mamma a mia sorella al posto di mia madre. Difenderla dalla violenza di mio padre, un padre che m’insegnò il sesso una notte,
una violenza gratuita e cosciente. Mia madre sapeva.
Lo odiavo mio padre. Non mi parlava. Non mi chiamava per nome. Solo quando era ammalato, si ricordava che esistevo. Lo volevo morto, ed è morto. Non ne sento colpa alcuna.
Mi ha rovinato la vita. Ma, non sapevo che il peggio lo dovevo ancora vivere.
Mi sono iscritta a una scuola di recitazione. Ero giovane, ero brava, ero bella. Mi offrirono un lavoro televisivo, lo accettai.
Nella notte in cui fui tradita da mio marito, lacerata, straziata, distrutta mi sono lasciata morire, mi sono impietrita.
Continuavo a vivere in casa con lui e lui continuava a tradirmi. A lui non bastava lei ... lui cercava ancora di far sesso con me, dicendomi che ero sua moglie.
Io mi rifiutavo di concedermi a lui. Quando si avvicinava per baciarmi, lo respingevo ... ogni volta.
Lui non se ne accorgeva, ma mi dava fastidio la sua presenza, mi davano fastidio le sue mani su di me. Così, un giorno, davanti al mio ennesimo rifiuto di lui, mi ha violentata.
Ricordo tutto, come se accadesse ora. Ricordo ogni particolare. Era quasi mezzogiorno, i figli al lavoro. Il sole disegnava i contorni delle persiane sul pavimento.
Stavo preparando il pranzo, quando ... mi gettò a terra ... non urlai ... tutto accadde così in fretta ... non so ... quanto durò ... 5 minuti, un minuto ... non lo so il tempo ...
le calze non erano rotte quando le raccolsi ... lo odio.
Per mia fortuna trascorreva la più parte dei suoi giorni e delle sue notti fuori di casa, lasciandomi sola.
E, nella solitudine, la notte punivo il mio corpo, desiderando, cercando di morire.
Mi immersi nel mio lavoro d'attrice. Recitavo un'altra vita. Cominciai a uscire da casa e farmi delle amiche. Quando non lavoravo, uscivo con loro.
Vagabondavo con loro che cercavano un uomo, per la città, per i negozi, mi fermavo ai bar, andavo in montagna o in piscina a leggere e prendere il sole.
Sono stata corteggiata, ma ho sempre rifiutato. Non volevo più uomini nella mia vita.
Mio marito pur vedendosi con l'altra, continuava a restare sposato con me.
Lui era soddisfatto d'avere una bella moglie da presentare ai suoi amici, una moglie che non gli rompeva le scatole.
I figli, ormai indipendenti, facevano la loro vita. Per loro la casa era un albergo. Io ero la serva.
Eravamo spesso invitati dai suoi amici, dal suo gruppo musicale, a delle feste. Lei era sempre presente. Tutti sapevano di loro.
Alle cene, si vantava d'avere un'amante, si vantava di avermi insegnato a fare l'amore, che ero brava e di farlo ogni giorno.
Gli idioti lo stavano ad ascoltare, guardandomi con desiderio, mi spogliavano con gli occhi. Speravano d'avermi, visto lo stupido marito che avevo.
Lui diceva loro che avevo un seno piccolo e che avrebbe voluto che facessi la plastica.
Sì, voleva che mi rifacessi il seno per renderlo più grosso. Io mi rifiutavo, così come continuavo a rifiutarmi d'unirmi a lui nell'amplesso.
Lui era sempre più insistente, violento, tanto da raggiungermi, quella sera che ci siamo visti, nel mio camerino. Me lo aveva promesso.
Mi chiese di spogliarmi che voleva fare l'amore. Di fronte al mio rifiuto mi strattonò, cercando di buttarmi a terra.
Ebbi paura, conoscevo la violenza di cui era capace. L'avevo già sperimentata. Svicolai dal suo abbraccio e scappai seminuda ed ho visto te nel corridoio.
Ti ho seguito nel magazzino. Mi hai vista, mi hai detto "ciao". Mi sono gettata tra le tue braccia dicendoti "ho paura".
Tu non mi hai chiesto nulla. Mi hai abbracciato, mi hai protetta. Poi hai sfiorato, con la tua mano, il mio seno.
Ti ho guardato, ho percepito nei tuoi occhi l'amore di cui leggevo, l'amore che avevo cercato, l'amore che avevo perso.
Ti ho desiderato per me. Mi sarei data a te. Ma tu mi hai riaccompagnata a casa, da mio marito.
Per giorni ho pensato a te, alla tua mano che sfiorava il mio seno. Mi sono informata di te.
Ormai invulnerabile al dolore, non ho avuto paura e ti ho chiesto amore per donarti l'amore che era sepolto in me.
Nell'amplesso erotico dei corpi, da te risvegliata, ti ho rivelato ciò che veramente io sono e non sapevo di essere.
Mi sono rivelata a te nella mia più intima, vera, profonda essenza. Liberamente si amano le nostre anime tramite noi. Non tradirle.
Cammino, oggi, scalza per il mondo, illuminata dai miei sensi, pensando a te, cercando l'incontro con te.
Voglio rivivere quell'istante magico di comunione di tutti i sensi con gli elementi esterni e interni a me, che mi hanno dato la pace e resa felice.
Fatti trovare, ti prego, spalanca la tua porta a me, unisciti a me.
Fa che l'estasi erotica vissuta, da me mai provata prima, non sia stato soltanto un istante fugace di smisurata e lancinante intensità.
Io so, è stata un’esperienza fisica concreta, io so, la possiamo ripetere noi nella realtà quotidiana.
Raggiungimi, fai presto, ascoltami, sai, non ho che l'oggi per amarti, amore mio.
Sono stata contenta che dopo l'amplesso non te ne sia andato via, ma sei rimasto abbracciato ad ascoltarmi.
Mi hai chiesto cos'è accaduto. Non ho avuto parole. Io non so. Io non sono così.
Penso di non essere stata io ad amarci, penso siano state le nostre anime che si amavano per il corpo.
E' stato così anche per te? Anche tu ora lo vuoi?
Allora raggiungimi, spogliami, spogliami di questa carne, tirami fuori da questo corpo, non lasciarmi morire nell'attesa.
Questa notte ti aspetto. Vieni a vedermi piangere, amor mio, l'amore tuo brucia il mio corpo.
Quando, quando potrò ancora unire la mia anima di donna a te, che con tanto amore mi trattieni nel tuo universo?
Amore, ti aspetto. Unisciti a me. Sono tua. Fallo, fallo ora. Penetrami, portami a vivere o a morire nella tua terra. Non ti chiedo altro. Tutta tua io sono.
Mi hai penetrata, la mia anima si è unita alla tua e so quanto soave è il tuo possesso.
Percossa dal desiderio, divina follia, mi sono immersa nel mare dell'immensa bellezza del vivere.
Hai ucciso il mio io impietrito, mi hai fatto conoscere me stessa. Voglio uccidere il tuo io vagante, voglio che anche tu sia felice.
Ora so che la vita è degna di essere vissuta.
Ti penso. Penso a quell'istante e sempre più si accresce il mio desiderio di riceverti dentro di me e ritrovare la pace.
La mia anima desidera l'erotico contatto fisico con te. Non lasciarmi nella dimensione incorporea e sublimata dell'amor platonico.
Violento è il desiderio, violenta la passione, io sono viva, tu sei vivo, il mio amore vuole darti la mia carne, vuole la tua carne.
Ma non temere, non sono un'ameba, una sanguisuga, una mantide religiosa. So che dopo l'amplesso c'è il distacco dei corpi. Ma sono prigioniera d'amore.
Amo te come amo me stessa. Amo l'universo intero. Non voglio arrivare a odiarti per questo.
Io non voglio amare un altro più di te e di me, ma che ne sarebbe di me se tu amassi un'altra più di me? Ho paura. Di nuovo, oggi, ho paura.
SACRILEGIO
Famelica di te, l'anima mia ti chiama,
ti dice spogliami di questa carne, unisciti a me.
Sacrilega voglio risentire di nuovo dentro di me sterile
il tuo pene plasmare il fango caldo delle mie viscere
questa notte.
Nutrita dal tuo sperma in comunione con te,
ti trascinerò nell'abisso del caos di un profondo mistero
chiedendo eternità di noi.
Sarà imperfetta vita,
ma a te congiunta nel peccato è l'umana via alla vita.
So, saranno gemiti, respiri, dolore, piacere, paura ...
ma non posso, non voglio, ora che ti ho conosciuto, fare a meno di te.
Era fango calpestato il mio giardino prima del tuo bacio,
il mio verbo muto, il mio corpo morto.
In questa notte, a te crocifissa, lasciami una traccia di te,
lascia che ti ritrovi domani.
Ora dammi una lacrima, una parola
dammi la pace.
Finalmente! Mi sembri un sogno, sei qui con me. Non ho ancora finito il mestruo, ti dico. Lo stesso mi baci, lo stesso mi accarezzi, lo stesso entri nella mia vagina.
Mi unisco a te. Sono felice ora, mi ami. Mi stai cullando, sei rimasto con me. Nulla di più morbido su cui posarmi è sentirti.
Sai? Ho davvero avuto paura di perdere tutto questo. Pensavo te ne fossi andato via. Ho avuto paura di non poter sentire mai più questo calore. Rimani con me.
@ad 10/04/2003
Notturni pensieri
No, non ho fatto di te un corpo divino asessuato.
Non ho fatto di te una cosa, una perfetta donna di casa.
Non ti ho dominato, né ti ho sottomessa, neppure ti sarò padre padrone.
Tu che sei più preziosa dell'oro, più bella del diamante,
sei viva e piena d'energia,
sei perfetta, pur se fallace e vana la bellezza, per l'amore erotico sessuale.
Tu sei vita. Tu sei carne, noi siamo carne, noi abbiamo una stessa sorte
e come sai non c'è vita oltre la morte.
Sono venuto da te a incontrarti. Non sono venuto a pregare.
Ti ho chiesto di levarti della bianca veste e di darmi il tuo sesso d'amore.
Ma oggi volevi solo abbracci e carezze, affermando che era un giorno impuro per l'amore.
No, non sei impura. Non è impuro il sangue mestruale e che non sia breve l'amplesso
e che niente si frapponga all'amarci.
Ti ho guardato, eroticamente disinibita, spogliarti gratuitamente per me.
Le nostre anime, amandosi per il corpo di carne,
non si sono mescolate con il divino,
non ci hanno dato il peccato di gravidanza.
No, non nasceranno da noi mostruosi esseri, giganti.
Sei bella nel tuo corpo di donna.
passeremo la notte nel mio letto
Io, Diana, sono in amore per te.
Sì, tu mi hai vista nuda, tu mi hai toccata,
io ti ho visto nudo, io ti ho toccato.
Nell'amplesso d'amore tu hai lasciato le tue stigmate su di me
tu sei entrato nella mia storia.
No, non c'è stata fusione in un corpo unico,
né lo cercavo.
Vero, io sono solo una donna, ma non mi manca nulla.
Non cerco di certo il pene mancante che tu hai,
non devo riempire i miei buchi,
non ricerco mia madre, neppure mio padre.
Ora che ho assaggiato amore ti desidero,
ancora brucio per te,
brucio d'un amore che non si consuma.
Io, Diana, sono in amore per te.
Sono eccitata solo al pensarti, ancora sento in me il tuo desiderio.
Vieni, amor mio, dentro di me questa notte,
dammi la mano,
usciamo dal mio io,
usciamo dal tuo io,
diamoci amore.
Vieni, amor mio, raggiungimi, passeremo la notte nel mio letto,
là ti darò le mie carezze,
là mi dirai ...
là mi darai ...
Vero, sono solo una donna, ma felice di essere con te una donna,
la donna amata che ti ama.
Cosciente vivo la nostra storia,
storia che è e sarà la sola mistica eterna fusione più forte della morte.
Oggi, di nuovo, noi insieme a baciarci. Le tue mani carezzavano, strapazzavano i miei seni per lo scollo a v della mia maglietta lungo il sentiero.
Giunti al fiume, nascosti, hai sollevato la mia gonna. Scorreva l'acqua. Una follia.
non sono una prostituta
Non sono una prostituta, io sono solo una donna.
Mai mi sono fatta altare per falsi dei d'amore,
nessuno mai mi ha pregato inginocchiato al crocicchio
per richiedere le mie grazie,
solo tu.
Mai ho offerto il mio corpo nudo a passanti per denaro o per solo piacere.
Mai ho ricevuto, nel mio corpo di donna, inutili membri d'uomini che volevano
masturbarsi con me.
Solo tu e tu lo sai.
Io sono solo una donna, la donna che si è offerta a te avendo visto in te Amore,
sono la donna che ti ama.
Tu sei solo un uomo, vero, un uomo che mi ama,
l'eletto che lascio entrare in me.
Ricorda, solo per amore mi hai avuta.
ti amo da donna
Nessun uomo mai mi ha avuta nuda prima di incontrare te. Per nessuno mai il mio essere si è fatto carne e sangue con questa intensità.
Impossibile metabolizzare la violenta emozione, a me prima sconosciuta, di sentirti e vederti, di volerti, d'amarti tutta.
Tu hai saputo vedermi e sentirmi, accettarmi ... tu hai saputo svelarmi ... come nessuno. Per te sono una donna diventata umana.
Ti ho avuto, vero, ma l'eccitazione non scende ... stare in te con me e parlarci è bellissimo.
No, non potrà ripetersi un'altra volta. No, non si ripeteranno le posizioni spirituali, non potranno ripetersi, dell'incontrarci.
L'anima, che vede al di là, sente che ci si potrebbe vivere insieme, noi ... sposami amor mio ... oh, immergerci nell'amore e godere qualche tempo di gioia.
Non ricacciarmi nel regno solitario, dove l'anima basta a se stessa, a vivere l'attesa dell'eterno mistero compiuto di un pensiero d'amore concluso.
Non voglio ritornare nel sovrumano mondo delle dee, né amare chi non amo. Non ti cercavo, non sapevo neppure che esistevi.
Non cercavo nessuno, sono sposa e madre, la mia storia era già finita. Ma così è. Oggi adultera Ti amo.
Il sentimento è ora di là della comprensione, di là della mia volontà.
L'eterna speranza di superare la condizione umana di peccato per restare eterni e innocenti umani a viverci è ora accusa.
Ti amo perché sei tu, unico e irripetibile, ti amo così, forse troppo, ma ti amo. Rinunciare a te? Quale spreco.
Farti diventare soltanto un ricordo? Non sia mai. Mai ti darò ricordi, vivono di nulla questi escrementi di vita perduta.
Mai ti darò in pasto ai cani. Ti aspetterò invece ogni giorno.
Questa sera nell'abbraccio mi sono sentita a casa.
Tu mi dici che vuoi che io sia felice. Allora non cacciarmi, lasciami da te ogni notte. Ti guarderò dormire e per una carezza ardita ti sveglierai tra le mie braccia.
Di nuovo ti chiederò di baciarmi, di lasciarti spogliare e ... ma mai ti farò male.
Con te la vita ha il sapore mistico della comunione ... con te ...
e se a volte ancor risorge nell'anima il muto silenzio, la paura dell'abbandono nella solitudine angosciante, non temere ...
io voglio restare con te, io sono eternamente in te, io ti amo. Bella è la vita.
@ diana 22/7/2003
SEGRETO
Questa pura essenza della sostanza e del suono
questo embrione di parola limpida
questo tocco segreto sei tu.
Cristallo mobile come le onde trasgredisci i miei silenzi
rapido e solo percuoti il mio azzurro.
Cristallo ti bevo nell'alba
candore di sogno, magia d'oriente sei tu, magia dei miei segreti.
Se penso, il segreto mi diventa polvere
pioggia di un altare che non è pregiato.
Tu nell'apoteosi di un mistico istante un raggio di luce,
un oblio dopo l'agonia, il risveglio dopo un lungo silenzio.
Tu che m'hai donato un sorriso
quando la mia vita andava contro corrente …
quando anche la mia ombra non v'era più
il tuo "ciao" ha composto una canzone per me.
Mai sarò per te il piacere d'un istante
a te darò di più, ti darò l'impronta del mio sorriso da non dimenticare (by D)
Sei stato di nuovo con me per tutta la giornata. Calpestando le foglie d'autunno, abbiamo parlato di noi, ci siamo amati al sole, ci siamo detti "ti amo "e il mio amore accresce.
"Non ti voglio diversa, non voglio sottometterti, ne fondermi in un corpo unico con te per paura di perderti perché sei altro da me. Ti amo cosi come sei.", mi hai detto.
Anch'io ti amo, io sono con te, voglio restare con te. Non mi perderai se tu non vuoi. Anche se vano, da te redenta, ti amo, ci amiamo.
Impossibile alla tua presenza restare immobili e impassibili ... come non guardarti … come vederti e non volerti?
Intrisa d’inesauribili e, a volte, d'indicibili desideri è la nostra favola.
Sdraiati tra le coccole per il calore d'una carezza più ardita e carica d'un’inaudita dolcezza, per il contatto fisico emotivo, cosciente presenza, elemento magico,
creiamo il nostro universo d'amore liquido per nuotare insieme alla scoperta di questo itinerario dello stupore che porta a te, per arrivare a noi.
Ti ho detto che le mie amiche hanno sempre sostenuto, che una relazione così era ciò che ci voleva per me. Io sostenevo il contrario e l'ho sempre evitata.
Ora non lo so più con estrema certezza. So solo che ti amo e che ho paura sia di perderti, sia di farti male. Sappi che se ciò dovesse capitare non sarà mai per mia volontà.
Non potrei né vorrei mai ferirti.
Tu ti sei fidato di me, mi hai dimostrato che si può anche sperare e vivere nonostante ciò che di brutto la vita ci obbliga a sopportare.
Come vorrei non dovere mai vedere questa nostra storia finire! Tu dici sempre che non puoi offrirmi una famiglia regolare, la rispettabilità di fronte al mondo e di fronte a Dio,
ma io ho il tuo rispetto, il tuo tempo, il tuo affetto e mille altri sentimenti di te. Ciò mi basta e a volte mi sembra troppo. Io ti do molto meno. E' Amore il nostro, ed anche
Dio ci perdonerà.
Ti starai chiedendo perché ti ho detto queste parole, non c’è risposta. Sentivo il bisogno di farlo.
@a 05/07/2003 Tua @Diana.
PERDONA SE TI AMO TANTO
Ho rotto un silenzio, oggi ... "ti amo", ti ho detto.
Così dopo un lungo viaggio mi son sentita a casa.
Non importa se questa casa è vuota, se tu sei lontano …
sento il calore di un abbraccio in questa casa che non mi appartiene.
Vorrei estirpare il mio cuore dal petto per poi farne dono a te,
morirei anche ora se solo tu me lo chiedessi.
No, non li ascoltare i miei dolori, tu devi guardare avanti
segui la tua luce, cammina, avanti a te c'è la vita.
Io sono la morte, io sono in un altro libro ...
quel libro che forse non terminerai mai di leggere,
forse non lo capirai mai ...
forse … non c'è. (perdonami se tanto t'amo)
04/03/2003
Amore, quant'è difficile passare davanti a questo video e non poterlo accendere, anche solo per inviarti un ti amo, solo per riceverlo … è ingiusto tutto questo.
Sei stato nei miei pensieri per tutta la giornata e il mio amore accresce.
Oggi che il cielo è azzurro e caldo è il sole, ti aspetto. Mentalmente ti chiedo ... vieni a nuotare con me in questa lucida e profonda trasparenza,
sai ... pur sapendo della trasferta per il tempo discontinuo, ogni giorno mi manca la tua presenza.
io ti sposo
Quando penso, finisco sempre accanto a te.
Quando sogno, come ogni notte, t'incontro.
A ogni alba, se tu vuoi, io ti sposo.
Vieni da me,
ed io danzerò per te coperta d'un velo di pelle,
fragile ostacolo per il tuo desiderio.
Raggiungimi questa notte.
E tu scorrerai su me come lieve respiro rabbrividendomi di desiderio,
avvolgendomi l'anima di fuoco ... sarò Diana, Miriam, la tua donna.
Ti amo senza cognizione,
ti amo per quanto possa essere difficile amarti,
ma ti amo. Tua forever.
@Diana.
Sogno
Tu, sogno nascosto in un sogno, cresci in me, come un feto in un grembo.
Tu sostanza ed essenza, tu creatura che asseti il mio essere donna
tu proibito amore, tu incombente dolore
giungesti felino nelle mie notti irrequiete, notti silenti.
Mi donasti uno sguardo in una delle notti più nere,
mi offristi il tuo amore sorprendendo i miei sensi.
Giunse a me quel soffio di vento, mi alitò le labbra al sorriso …
quel giorno la mia vita divenne tua.
Oggi, davanti a Dio, ti giuro la mia fedeltà, amor mio.
Sarò la sposa in un mondo virtuale in attesa del reale,
sarò calore e gelo, sarò, per te ... ciò che vorrai.
Ho avuto in dono l'amore, ho avuto in dono te.
Non ti lascerò al vento, ti terrò nascosto nell'anima mia.
Mai tu morrai, amor mio ... mai.
Buongiorno tesoro, la mia notte sei tu, come sei tu il mio sole. Amore, spero tu voglia perdonarmi per ieri sera e per questa mattina, ma ... qui, non è facile, qui è un brutto momento.
Lui che urla e offende. Non è la prima volta. Passerà ... come sono passati tanti altri ... oppure arriveremo, di nuovo, a un bivio.
Non voglio che mi tocchi, non voglio il suo sesso ... non sono più sua.
Vorrei tu fossi qui a portarmi via. Vorrei volare via da questo inferno, ma ... non posso, tu lo sai.
Se a volte qualcosa non va come ci si aspetta, non te la prendere, cerca di capirmi. Non è per mio volere.
Ti amo, i miei pensieri sono per te, sempre, tu riempi tutti i vuoti. Ti amo.
@ad 12/03/2003
Non è un gioco.
Non è un gioco.
Tu che vivi nel mio mondo ascolta il mio pianto.
Qui si muore senza un perché,
non vivi più il sole, non vedi più il mare.
Fra odi e rancori vedi una verità ...
tu non sei un gioco, ma l’amore.
Per questo son condannata …
l’inferno mi ha preso in questa notte che non passa mai …
E il giorno a venire metto le ali per te …
rinasco per te, rivivo per te ...
e cammineremo sotto un arcobaleno di pace,
ci terremo per mano, ci diremo ti amo.
aspettami, ho ancora paura d’amare
Oggi, anche se sabato, non possiamo incontrarci, lavoro tutto il giorno. Il regista che mi dirige è molto esigente. Ma, se puoi chiamare, ti sento volentieri. Mi manchi un casino.
Penso a noi e ti scrivo. Ti chiedo ... lasciami vivere con te questo cantico d’amore. Nel modo che tu vuoi, ma lasciami vivere.
Mi hai chiesto di parlarti di me, che vuoi conoscere tutto di me, ma che senso avrebbe il raccontarti di me?
Non dirmi che anche tu vuoi da me le confidenze, quello che non si “racconta a tutti”. Perché? Cosa te ne faresti? È qualcosa che aiuta me o te? Ti piace il gossip? Vuoi l’esclusiva?
Io ho già dato. Lo stesso sarò sincera con te. Io ti amo, voglio che tu sappia tutto di me. Mi fido di te.
Un uomo, un amico, si era molto attaccato a me, mentre la moglie, mia amica, era gravida. Aveva come un rifiuto di lei e non aveva tutti i torti, perché lei era veramente insopportabile.
Un giorno mi chiese di spogliarmi per lui, che desiderava vedermi nuda, che voleva fare l’amore con me.
Davanti al mio rifiuto, mi ha rinfacciato che, se mio marito poteva avere un amante, io avrei potuto tenermi lui, al suo posto. Ma non era la stessa cosa per me.
Era un uomo dolcissimo, ma io non avevo nessuna intenzione di rovinare qualcosa di bello, come un figlio in arrivo, anche se la madre non se lo meritava.
Si sono separati dopo un paio d’anni e sembra che lui abbia trovato una donna giusta per lui.
Lei, l’ex moglie si è messa con un altro, visto che non aveva “niente da fare.” Anche con il marito si era messa perché non aveva “niente da fare.” Parole sue.
Io non sono cosi. Il mio matrimonio era fondato sugli ideali in cui credo ancora, ed è crollato.
Già ti ho raccontato che sono stata tradita, tradita con una che diceva di essere la mia migliore amica, nel mio letto da sposa.
Pur tradita, sono rimasta con mio marito. Non l’ho mai tradito, ma, il restare con lui, mi ha distrutto l’anima. La mia anima, che io consideravo pulita.
Ho continuato, continuo a vivere con lui e mi sento sporca per “dovere.”
Sai, ho creduto cosi tanto nell’amore e nella sincerità che gli ho raccontato quello che sentivo e che vivevo, ma tutto mi si è ritorto contro. Sono stata punita con la mia stessa vita.
Non ho mai avuto voglia di buttarmi via.
Il mio IO non era e non è molto forte, ma sicuramente non mi sarei mai messa con nessuno perché “non ho niente da fare “o per non sentirmi sola”.
Vero, sono sposata ed ero e sono sola. Vivo da separata in casa. Mi pesa essere sola. Soffro tanto la solitudine.
Non sono nata per essere sola. Mi sento sprecata, ma non ho mai avuto nessuna intenzione di buttarmi via, ma solo di morire.
La solitudine era il prezzo della mia dignità, della libertà, ma non sai che caro prezzo ha. Non puoi sapere il valore di questa sofferenza.
Poi, il giorno che ti ho visto, ho trovato in te quello che avrei desiderato. Innamorata della tua anima, mi sono offerta a te.
Il tuo modo di parlare d’amore, il tuo amare era unico, meraviglioso, avvolgente. L’ho voluto per me.
Tu oggi mi chiedi chi sono, cosa voglio da te. Non lo so. So solo che vivo con te l’amore del cantico dei cantici e che la vita è bella.
So che non penso più alla morte, ma all’incontrarmi con te. Mi sono offerta totalmente a te. Tu mi hai messo in guardia. Ma io voglio viverti.
Anche le mie amiche mi hanno detto che questa nostra relazione è quello che mi serviva. Forse è vero, ma io voglio di più. Non so ancora cosa, ma di più.
Vivo con amore, d’amore con te. So, io sono tua e tu sei mio, ma, per il momento, quando capita, se capita, anche se volutamente, nella libertà.
La libertà … non ha tempo, non ha limiti, non ha regole. L’importante è rispettarla, non rinchiuderla, non pretendere visite o appuntamenti. È vivere. È viverla.
Anche l’amore è vivere e viverlo.
Io ti penso spesso, ti sogno e nel sogno ti vorrei sposare, averti vicino per il resto della mia vita, ma ognuno di noi ha il suo bagaglio nello zaino, possiamo guardarci dentro,
ma non possiamo scambiarcelo. Non ora. Siamo sulla stessa strada !?
Intanto continua ad amarmi così. Forse, domani, ti chiederò di sposarmi. Già oggi lo desidero.
E’ sera. Terminato il faticoso lavoro penso a te desiderando l’incontro con te e sono sola. Con la tele accesa, un film d’amore, mio marito con la sua amante, i miei figli a divertirsi,
tu forse in compagnia dei tuoi figli o a nanna o a roderti dentro o davanti al PC o solo, come me.
Che cosa stai facendo? Dove sei? Lo vedi che sei lontano?
Anche se io ho passato tutto questo tempo pensando a te, scrivendo a te, avendo voglia di parlare con te, avendo voglia di essere abbracciata a te. Verrà il momento.
La libertà è anche questa. Per tutti e due.
Ci sono momenti in cui tutto mi sembra possibile, anche con i limiti che la realtà ci impone. Non sono questi limiti che rovinano, non c’entra niente la tua famiglia, la mia famiglia.
Sono io che ho paura, io che non sono ancora pronta. Dammi tempo, aspettami.
Ci sono tante cose che non sai di me, che non mi dai modo di raccontarti, e che io non ti racconto perché per te vado bene così e perché anch’io a volte non vedo motivo di farlo
o non é il momento o non lo ritengo opportuno o…
Come vedi anche io ti spedisco qualcosa, un qualcosa che non avrei voluto per paura di perderti, ma che ho pensato.
Un po' come te, quando lasci liberi i pensieri di vagare in cerca di qualcosa. Cosa? Una risposta? Una certezza? Se vuoi certezze, io sono proprio la persona sbagliata.
Le uniche che ho sono nel mio piccolo quotidiano. Nel quale cerco di mantenere ordine per non perdermi. Per non perdere il senso di una vita e per non lasciarmi andare.
Ho tante risposte da darti. Se vuoi fare domande dirette. Ma non sono in grado di formulare pensieri o desideri. Posso solo dirti che ti amo e che desidero, voglio, i miei incontri con te.
Ti ho scritto in tempo reale. Ho aperto il PC per trovare un bacio. Va beh, sono io che ti mando un bacio. Un abbraccio.
@ d 31/03/2003
il piacere
Il mio corpo nudo ti cerca e abbraccia la tua presenza.
Davanti a te genuflessa, le labbra inaridite, chiedo il tuo sperma.
Si scatena tra noi il ritmo d'un’armonia condivisa che porta al piacere.
Ed ancora insieme dopo, esausta, i corpi abbracciati, intorpidite le menti, respiro in me il dolciastro sapore di te.
Nutrita, ti amo.
E così scorre il vivere senza di te, con te dentro,
fuori dalla carne.
Senza criteri ho sconvolto l'esistenza
e nel dolore cerco.
Vorrei passare attraverso la cruna d'un ago e raggiungerti nel tuo regno.
Aprimi ancora una volta la porta, entra in me di nuovo,
e il mondo per un istante sarà nostro.
@ad 29/04/2003
sogno ad occhi aperti.
Buon giorno amore, questa sera voglio stare a parlare un po' con te. Sono sola in casa. Dove sei? Sono ore che ti cerco. Vorrei vederti, anche solo per un attimo.
So che ti è difficile, lo è anche per me, trovare il modo per incontrarti, ma resta sempre la famosa scatola dei desideri che se l'apri s'avverano.
So che se vuoi, puoi. Io ti aspetto.
Ti amo, lo percepisco come qualcosa di arcano, ineluttabile, pur se voluto e cercato. Amami. Fai che sia presto e ogni presto sempre.
Non vivi con me? Non importa, lo stesso ti aspetto, tu mi trasmetti serenità, mi hai dato il desiderio di vivere.
Lo percepisco come qualcosa di arcano amarti ... tu amami ... fai che sia presto e ogni presto sempre. Mi stai ridando la vita.
Chiamami! Adesso! Non importa, a me importa solo oggi, adesso, noi, tu, tu che mi trasmetti pace serenità e tutto ciò che è bello.
Vorrei vederti lunedì anche solo per mezz'ora, magari il mattino il più presto che puoi. Dimmi solo si ...
Sono pronta a sedermi di nuovo nel mio angolo, non preoccuparti per me, anche se ti amo, se la tua serenità lo esige.
Un domani insieme, nel modo che vuoi, io l'aspetto ... comunque ... Ciao. Anche domani sarò sola.
Non vorrei svegliarmi da questo sogno, sono le tre della notte, è ora che vada a dormire. Ti abbraccio forte forte.
@ad 18/09/2002
SFUMATURE D'AMORE
Nutrita d'amore, di te inatteso, questa mattina, ora, che si è fatta sera, di nuovo nel desiderio ti aspetto, per offrirmi a te, amor mio.
Fremo nell'attesa, ma sono serena, più non temo di offrire il mio sesso di donna al tuo desiderio d'uomo.
Già sento la tua voce sussurrarmi "ti amo, sei bella". Ma per te voglio essere ancora più bella ... mi devi desiderare oltre il desiderio, non avrai altre donne fuori di me.
Verrai da me anche questa sera? Ti aspetterò. Indosserò per te il mio abito più bello, sarò profumata.
Già ti vedo spogliarmi lentamente. Mi piace quando slacci il mio reggiseno e baci i miei seni. Mi piace quando mi levi gli slip e la guardi prima di prendermi.
Già sento il tuo abbraccio, la tua carezza. Mi piace spogliarti, vederti eccitato, accoglierti in me.
Di nuovo oggi sarò felice, di nuovo ti seguirò nell'universo a tutti vietato per vivere d'amore.
So che non hai bisogno di mille sfumature di sesso per assaporare il piacere, ti basta sentire il mio amore, ti basta guardare me dentro il mio corpo di donna.
Tu sei amore.
Tu sai che son disposta a tutto per viaggiare con te, ti amo ... usa pure ogni fantasia su di me, ti lascio fare come anche tu mi lasci fare, ma ti prego ... dimentica De Sade,
dimentica ogni altra perversione, anche se denominata piacere d'amore.
E non pensare di vendermi, di scambiarmi ... so, e tu sai, che non è amore, ma malattia o perversione, è piacere malsano che uccide l'amore.
Io ti offro fiduciosa e libera al tuo amarmi, tutta me stessa. Non prendermi per i fondelli.
Questa notte, pur abbracciandoti in sogno, ancora non dormo ... ti aspetto... ma tu, tu dove sei ... e come stai ... puoi sentirmi ... se lo vuoi, in queste urla di silenzio.
Io credo di vederti ora ... viaggi fra odio e amore cercando l'ombra del nulla lasciando il desiderio piangere, in questa notte di luna nera.
Ti penso ormai lontano ... eppure mi sei così tanto vicino oltre le distanze imposteci dal destino.
E sei vivo, sei la primavera, sei la vita che cresce e che ancora sorride. Sei ovunque, sei nella memoria, sei nel presente, sei nella privazione di un corpo.
Forse ora tu sei soltanto una preghiera, una speranza che si eleva e non muore.
@ad 19/09/2002
Ti penso, sai?
E' questa la mia terra, il mio respiro, il mio universo incompiuto sul quale ancora tu ignaro cammini.
Ti penso, sai? Ogni sera, ogni notte come ogni giorno
trovandoti tra parole scarne e il baccano del mondo,
desiderando silenzi più profondi con te sulla pelle.
Vorrei tu fossi qui, questa sera, mentre aspetto la luna calante
per raggiungerti nella carne piena di desideri.
Non parlerò, ascolteremo insieme, tacitati dal bacio, la quiete
sino al sorgere del giorno.
@ad 09/05/2003
tua per sempre
L'albero del nostro amore ben presto finirà di dare i suoi frutti,
lo abbatteranno,
crudele scelta di chi ha l'ascia in mano
e può e deciderà e abbatterà il nostro albero e quel giorno cadrà
sarà un urlo al cielo il suo silenzio
e i rami morendo guarderanno l'alto chiedendo perché
nello sfondo dell'azzurro di un cielo i nostri riflessi
e lentamente lasceranno le mani, invocheranno una preghiera …
sprecata …
ma ... il mio amore resterà tuo per sempre, mio dolce tesoro
vivrò in te per l'eternità, potranno uccidermi, morirò
e sarò ancora tua nell'amore di un dolore.
13/05/2003
Oggi, il giorno dopo, sto ancora aspettando una chiamata che non arriva. Perché non mi chiami? Quanto male mi faccia tu non ne hai un’idea ... io chiedo molto poco.
MA A VOLTE è TROPPO ANCHE QUESTO, VERO? Mi sento umiliata quando succede questo.
Perdona se son così, ma soffro. A volte vorrei non amarti, ma ti amo così tanto e oggi mi manchi.
A ogni tipo d'amore manca qualcosa di prezioso che solo l'altro può offrire.
Mento quando ti dico che non ti vorrei tutto mio, ma è proprio per amore che accetto di non averti, solo perché tu non lo vuoi. Vorrei sposarti domani.
14/05/2003 @ Diana.
VIAGGIO DI NOZZE
E per questo viaggio ho portato una valigia piena di preziosi
che tu giorno dopo giorno ne facesti a me dono.
Mi donasti saggezza e dolcezza, mi copristi d'amore coprendo ogni mio errore
Per te e con te ho capito quanto bella era la vita
e in questo proibito viaggio di nozze sarò per te ogni cosa
da qui ad ogni giorno a venire.
Pronunzierò dinanzi a te la formula dell'amore.
Non vi saranno giudici per il consenso,
solo noi genuflessi dinanzi a noi
per amarci ogni giorno nella vita e ancor di più dopo la vita.
Io peccatrice e piena di colpe, sposa tradita
traditrice davanti al padre chiedo consenso per il nostro amore
e che Dio dica sì e ci benedica.
Chiedo a Dio la tua mano.
Di questo amore non voglio la morte, divino è il percorso
e se pur dura la strada non v'è accenno a stanchezza.
A te chiedo invece ... affiancami in questa vita
son sola e sperduta senza di te e, se pur lontani, a te son accanto.
In ogni istante brilli nel mio spazio.
Bevi il mio sangue, oggi, nutriti di me,
voglio essere tua per l'eterno anche davanti a Dio.
Ti amo, voglio scorrere nelle tue vene.
15/05/2003
non troverai Dio nella mia vagina.
Spogliata del mio abito da sposa, danzo per i tuoi occhi questa sera
davanti al mare.
Caduta tra le tue braccia, ascolti con me la marea che sale,
mi baci.
Amor mio sono tua, tu sei mio.
Inginocchiati davanti a me nuda, amor mio.
Inginocchiati!
Annusa, la mia vagina ti manda il suo odore.
Guardami, baciami, toccami, assapora dalla mia mano i sapori,
e poi entra lentamente a ritrovarti in me,
entra e bevi dalla sorgente, avremo gioia.
Sì, entra con me in me, apri la porta, qui abita la mia anima,
qui si unisce a te.
Non aver paura, sono con te.
No, non lo troverai, Dio, nella mia vagina
nessuno vi è mai entrato con amore
nessuno mi ha mai incontrata, né trovata.
Deserto era il mio giardino, io ero altrove, ora sono con te.
Rispondo a preghiera d'amore.
Sono in te,
cercami in ogni amore e la mia presenza si farà carne.
Invoca il tuo amore al mio,
accoglierò il tuo canto che si farà preghiera
rispondo al richiamo come un’allodola,
sarò tua ogni notte.
Sì, è verità d'amore nella comunione di due corpi,
crederò in te e non ti lascerò morire mai.
Continua ad amarmi sempre più.
Io t'amo già così.
15/05/2003
amore, mi manchi
Amore mi manchi.
Sapessi, quale violenza s'abbatte sul mio essere.
La carne trema, il cuore trema, vibra attorno a me lo spazio
e, quando nel silenzio accuso il tuo richiamo,
una dolce armonia m'accarezza.
Eppure sei lontano.
Mille volte in un giorno le palpebre si chiudono
e ogni volta sei tu il mio pensiero, il mio desiderio
a ogni imbrunire odo la mia voce nell'anima chiamarti.
Un altro giorno è ormai passato senza di te,
invecchiandomi.
Mi manchi, mio grande amore, mi manchi.
Chiuderò per sempre le palpebre, un giorno
e tu sarai il mio ultimo pensiero, il mio ultimo desiderio.
16/05/2003
non recito
Salve muto serpente, amor mio. Non ti volevo disturbare questa sera, ma è più forte del divieto l'aver voglia di parlarci di noi.
Dicono di te che sei solo denaro, sesso e peccato travestito d'amore, che sei il mistico eterno della carne in amore.
Che nutri don Giovanni, Casanova, Venere, Messalina, Circe ... di desideri illusori e infiniti.
Dicono di te che li prostituisci, che la tua sete di sesso non si spegne, che porti alla dannazione giocando con Dio.
Ma dimmi ... che c'entri tu con la mia sostanza, satiro perduto? Che c'entri tu col mio amore?
T'aggiri nelle mie notti, fantasma del palcoscenico. Eppure ti ho visto, tu mi hai vista, tu mi hai rapita.
Avvolta tra le tue braccia, nascosta dal tuo mantello, mi hai portata nella tua storia, ti sei incarnato in me.
No, tu non sei, amor mio, quel serpente. Lo so, sei un uomo non violento che mi rispetta, l'uomo che amo.
Sì, ci siamo parlati, si ti ho avuto tra le mie braccia e sei nella mia vita.
Questa sera, ancor sveglia, sola nel mio letto, ti sogno e ti chiamo. Mi mancano i tuoi baci baciare i miei baci.
Ti chiedo ... accetta il mio amarti, annega i miei sensi in te, amor mio, e poi ferma la vita. Fermala là, dove nascono i sogni.
Io voglio essere eternamente tua.
Io ti amo, ti amo da donna, dimmi tu perché è sporcarsi l'anima l'amarti, perché Dio è geloso se t'amo e mi condanna,
perché mi chiamano adultera, perché si muore ... perché. Sono un'attrice, vero, ma sul palcoscenico della vita solo per te non recito, solo con te divento donna ...
tu mi hai tolta la maschera, tu mi hai tolto ogni velo, sono nuda ai tuoi occhi.
Ti amo. A ogni risveglio tu ci sei ... esisti o, impazzita io, t'immagino? Mi manchi, amor mio.
Nutrita e saziata di baci e carezze solo ieri ... ora ne è rimasto il ricordo indelebile ... o è stato solo un sogno?
Ritorna da me ... risorgerò con te nel Giardino dell'Eden. Fremente, nuda d'amore, ti aspetto. Scusa se ti voglio per donarmi a te. Ascolta il mio canto.
@ 30/10/2002
Tu non sei qui con me.
Ettari d'amore gettati in un fosso senza capire perché,
eppure i desideri s'incrociano,
armonici cantici sollevano ai cieli le lodi,
quale spreco.
Ove scaturisce un pensiero vive un ricordo
ove un ricordo muore, appare il nulla.
Escrementi salati, precarie oasi di luce, ribollono ora nel mio essere donna.
Piccoli frammenti rabbrividiscono ora il mio stato.
Emotiva solitudine nascosta in frattaglie di carne
emergi vittoriosa dopo ogni mia sconfitta.
Ritroverò la mia strada, un giorno, e allora sarò vincitrice
alzerò io lo scettro al cielo, avrò vinto contro il mio peggior nemico
il mio io distorto.
Catturerò quel demone, ne farò polpette per cani
ridurrò in poltiglia quella debole donna che vive in me.
Vorrei la forza per sconfiggermi
vorrei essere crudele per non soffrire mai più.
DESIDERIO
Qual è la tua porta questa notte? Dammi la chiave, ho desiderio di te.
Ora nel sogno sono insieme con te … è bello viaggiare nel tempo ...
noi due separati ora siamo ancora più uniti.
Per riaverti accanto, io ci sono e ci sarò per sempre.
Freme in me il desiderio, questa notte.
Ti sono in attesa.
Parlami ancora di te senza limiti e confini.
Concedi la quiete a questa donna, prendimi,
accompagnami a entrare in te a raggiungerti.
Immortala quest'attimo per l'eternità
poiché il mio desiderio di crescere in te, non è che all’inizio,
fanne tesoro e restituiscimi di persona il mio momento di te.
18/05/2003
Liberami
Ci incontreremo di nuovo, al tramonto, per parlare un po’ di noi,
so che sarai ad aspettarmi,
poiché il mio desiderio, di crescere in te, non è che all’inizio.
Parlami ancora di te, misterioso è il tuo animo,
che io, pur esitante, vorrei conoscere.
Al mio ardore concedi la quiete e del sapere placa la sete.
E tu ... tu accettami così come sono, abbandonata fiduciosa nelle tue mani.
Baciami come solo tu puoi, liberami dalle incertezze, dai dubbi.
Lasciami tornare a te, dentro di me a riabbracciarti.
L’anima ti ringrazierà.
19/05/2003
non ti voltare come orfeo
Vorrei averti qui ora nel mio letto nuziale, sotto le lenzuola, tra le mie braccia,
ma non ti chiamerò, non udrai la mia voce questa notte,
non ti volterai a guardarmi come Orfeo, anche se nuda per te per amore ti aspetto.
Per questo è scritto che non parlerò.
Non voglio tornare sepolta viva
là
non c'è sole non c'è aria
là
tutto tace.
Voglio vivere con te respirando il tuo amore.
Ora dormi.
In questo sogno entra in me, il mio è il tuo spazio
vivo attraverso il tuo respiro,
non volermene se t'amo tanto
avevo le ali tarpate e tu me ne hai dato un paio di nuove.
Oggi insieme ad amarci. Mi dici che nessuna è uguale a me ... cosa mi distingue? Giurami che non amerai mai più così. GIURAMELO.
Son tua creazione o creatura o meglio sono solo tua. Se non mi hai creata tu da dove vengo io, dov'ero e perché sono nata oggi con te,
perché, aprendo gli occhi per la prima volta, ho visto te il primo ed unico amore vero.
No, non ho avuto paura perché mi hai teso la mano, mi hai sorretto, non mi hai lasciata cadere.
Ero massacrata a furia di cadere e dopo tanto dolore sei arrivato tu, tu con il tuo sorriso a ridarmi la vita.
22/05/2003
Accanto a te cammino e, quando cala la notte nell'abisso di questa vita,
colgo un fiore per dimenticare il gelido buio
nella solitudine di quei vuoti
senza di te
cammino sull'arido inferno tra mistici pensieri
trovo l'incontro di te.
Dammi la tua mano, voglio guardare con te se tra i morti vi sono
perché quando mi cerco ... in questa vita
già di me non c'è più nulla.
Noi nell'eterno per non morire due volte.
07/06/2003
sono le ore dieci, amami!
Ieri, a quest'ora, eri nudo tra le mie braccia ... com'è già lontano ieri! Il giorno ora è il giorno, la notte, la notte. Tu non sei qui tra le mie braccia.
Vivifico la tua immagine nella mia mente. Ti guardo, il ricordo agita il desiderio.
Lo sai, contemplavo carezzandolo il tuo viso illuminato dalla luce degli occhi, nella notte che ci vedeva insieme per catturarlo.
Ora lascio che il vento mi sospinga dove vuole, anche contro gli scogli. La mente, la mia, la tua, sono combattute, agitate da forti conflitti.
Amarci è grave e proseguire è forse una follia? Amarci profondamente in libertà seguendo le leggi del desiderio e della conoscenza e reagire all'assurda legge dei doveri?
Qual è il sacrilegio? Qual è il peccato? Questa confusione non è una confusione d'amore: il cuore e la mente hanno chiaro quel che vogliono.
Sono, invece, confusione di mentalità e doveri che si oppongono alle vitali esigenze del cuore.
Dovere tiranno! Leggi ipocrite! Permettete, nelle forme dovute, la stessa violazione delle regole che vuole quest'amore!
E tu amami amor mio, se hai bisogno di amare! E tu amami, se vuoi amare! Amami scegliendo liberamente senza costrizione alcuna. Ribelle.
Perché tutto lo vuole, perché se è amore, sarà perdonato. Amami! Non temere di degradarti, la nostra passione, il nostro volerci bene, nobilita.
Ma non voglio nulla per forza, non pongo condizione alcuna. Non hai nulla da temere. Se vuoi la tranquillità, l'avrai ... puoi chiudere la tua porta o riaprirla quando vuoi.
Se vuoi, quando vuoi, me ne andrò via, lasciandoti alla tua quiete. Non hai che da dirlo.
Oh amor mio, vienimi a trovare, ti voglio spogliare, come una volta, come ieri. Vorrei prenderti in braccio, portarti nella mia vita.
Sono Tua per diritto, perché ti spetta ciò che hai richiamato alla vita. Ed è anche un dono. Lo sai bene!
Come già sin dall'inizio sapevo, non ho nessun potere su te e se mi ami, è soltanto per tua scelta e per tuo dono.
Non posso crederlo, non posso capirlo, ma in questa situazione sono felice d'amarti e di essere amata.
Questo ti dico, questo voglio che tu sappia: che sei sempre con me e t'accompagno nelle ore. Come hai fatto a prendermi così?
Risuonano ancora le parole dette, i desideri non osati ... quanto di te non ho ancora trovato? Mi sembra di stringerti tra le mie braccia, ti parlo e mi ascolti. Mi parli e t'ascolto.
Che diranno di noi? Di noi, domani, soltanto potranno dire: "s'amavano".
Questi sono i pensieri che s'affollano nella mente, sciocche meteore. Sono le dieci del mattino, dopo le nove che eravamo insieme. Amami!
@diana 18/09/2002
La fusione di due sostanze
freddo, caldo ... liquido, solido.
Noi un mistico intreccio, incontro di due opposti,
noi fusione di due verbi d'amore in un unico AMORE
che si fa carne.
Qui la logica non ha di che nutrirsi,
noi siamo.
E la formula dov'è?
La tengo gelosamente nascosta.
Tu non sei in vendita.
10/06/2003
maternità.
Attento a chiamarmi, oggi ... non sono sola. Anche domani mattina, mia figlia sarà in casa. Potresti chiamarmi telefonicamente la prossima settimana il mattino.
Decidi con me il giorno dell'incontrarci. Ho voglia di fare l'amore con te, voglio un figlio nostro. No, non sono incinta di te e neppure abortirei se lo fossi.
Sai che non prendo la pillola anticoncezionale, non ne avevo bisogno.
Oggi, pazza d'amore, ti chiedo ... non trattenere il tuo seme quando sarai di nuovo nudo su di me, non esercitare il TAO, non praticare il coitus interruptus per prolungare il piacere.
Io lo voglio un figlio da te. So cosa ti sto chiedendo, non ho paura. Ed anche tu non aver paura. Non lo voglio per strapparti a lei ed incatenarti a me.
Come vedi non lo avrò di nascosto, te lo sto chiedendo apertamente. Forse non è solo l'esser carne il mio lato più oscuro, forse è portare la vita che tu mi dai.
Giuro, anche se vado incontro a mille difficoltà, io lo voglio il nostro bambino e tu me lo donerai? Fallo per me, per noi, per un amore grande, immenso.
Credimi, te lo chiedo a cuore aperto e da parte tua senza impegno alcuno, senza intromissioni: tu e tutti voi sarete liberi da me, non temere mai nulla ... in qualsiasi caso non temermi mai.
Io so stare in disparte è per me regola di vita. Ho imparato molto tempo fa. Ti Amo, ti amo, ti amo, ti amo.
Ho letto le ultime tue poesie, sono piene di sesso. Sentendomi colei alla quale ti rivolgi, ancor di più mi sento l'amante.
Sono molto belle ... il problema è mio ... mi mancano i tuoi baci, i tuoi occhi e non vi posso fare nulla.
Io sono la tua amante e tu decidi quando e se ... io taccio e ti aspetto ... non voglio essere un'amante, la tua amante. Tu sei amore, il mio amore.
Vieni a prendermi qui ho tanta paura.
Grazie amore d'esistere ... ti amo così tanto che forse neppure immagini. Sei il chiaro di questa mia grigia vita.
Ogni volta che alzo lo sguardo in alto tu ci sei, pronto a dirmi: " amore, io son qui ... amami, sono tuo"…
I giorni rubati, i giorni che vivo con te, li rendi più dolci, migliori, quasi infantili. Non fosse stato che per questo, ne sarebbe valsa la pena di vivere.
Ora aspetto il ritrovarci, quando mi dirai sì, in quell' angolo di paradiso, il nostro, dove ancora non è entrato nessun Dio, nessun sacerdote, nessuna legge.
@ad
debole superuomo
Non avevo bisogno di nessuno
solitario dio.
Assiso sulle alte vette della conoscenza estrema non avevo debolezze,
non m'importava di niente.
Ora, imbevuto di così tanto amore, il mio esistere è un mare di vomito.
Dio mi ha fatto puttana del suo regno.
Oggi, incapace di vivere nello spazio, solitario striscio per terra sputando velenosi desideri.
Per te rimando a dio la saggezza, al diavolo l'equilibrio, addio ad ogni pregiudizio.
@a 05/05/2002
Sì, non avevi bisogno di me allora e non ne hai neppure ora, ma che differenza fa. Per quanto il nulla possa avere anch'esso una via, io, io nel mio nulla come essere non ho valore.
Allora perché mai qualcuno dovrebbe avere bisogno di una come me, del resto son solo il piacere di un momento.
E' vero, attimi intensi, ma solo piacere, solo carne, solo sesso e niente più. Come, dimmi, come si può aver bisogno di una donna così. Bella offesa non solo a me, ma a tutte le donne.
MASCHILISTA
torna nell'abisso ora
hai voluto vedere la vita
prima di nascere
e poi hai scoperto troppo tardi cos'era
ora torna da quel vecchio e digli chi sei
digli di noi
digli
di che ti sei nutrito fin ora
forse lui sa
forse ti dirà non è la giusta via
lasciala andare
tu hai già la tua donna
ma ricorda che tanto t'amo
non farmi male, temo il male
incarnati in una croce
entrambi apolidi
chiediamo due diverse cose
amiamo
ma uno ad est e l'altro ad ovest.
12/06/2003
Se Dio ha voluto assorbirsi anche il nostro nulla perché ne ha lasciata l'impronta? Se ognuno di noi è Dio perché c'è l'odio? Se la croce è luminosa perché è simbolo di sofferenza?
Se m'ami davvero così tanto perché non sei qui, ora, fra le mie braccia, ad asciugare questa lacrima? Perché tanta solitudine causa questa tristezza?
Hai scritto ti amo, non dimenticartelo, e se me lo dimenticassi?
Tu non ci sei a rinnovare queste parole, sono sola con il mio amore per te. Sofferente di questo vorrei tu mi rubassi un sorriso, ora, per non dover soffrire attimo dopo attimo.
forse tutto è nulla
Tornerò nella cenere senza te,
forse sei solo il mio desiderio,
forse manco esisti.
Quanto amore dono ad una fantasia.
Temo d'aver avuto un miraggio,
le mie mani sono vuote
nulla,
sempre quel nulla
quell'immenso nulla
avversario di tutti
invisibile ma tempestivo
arreca dolori
solidifica pensieri
si mimetizza nelle anime
ed impietrisce le volontà
qualcuno ha tradito per un nulla
e qualcuno è morto
per un nulla
forse tutto è nulla
forse è il segreto di Dio.
Attendere un silenzio silente
sperando di accrescere sapienti
o dolenti per colpa di una nota distorta.
Oh ... se l' innocenza non avesse preso il sopravvento
se tutto avesse un diverso percorso
di questo casto abito che indosso ne avrei calore
ne udirei un cantico d'amore
poema scritto solo per me
nel giorno della resurrezione.
Oh ... se solo i mulini andassero contro vento
ci sarebbe un ritorno
il ritorno alla vita per la vita di noi.
12/06/2003
Vuoto il fuoco
vuoto l'essere come creatura
vuoto tutto ciò ch'è non è Dio
eppure
dio se è amore
avrebbe il dovere di esserci fra noi.
Tu, Adamo, creato per originare altre vite
tu che ti ribelli alla voce dei giudizi
ritorna nudo, ritorna saturo di sapienza
ritorna
tu,
che a volte come un necrofilo di mostri
spezza la lancia
spezza lo scettro
e vieni a me.
14/06/2003
notturni pensieri
Dov'è il mio pasticcio d'amore un po' dolce e un po' salato. Lo sai che ti sto sognando? Mani nelle mani, in una dolcezza infinita, camminiamo nella speranza d'eterna conoscenza.
Sarò un volto illuminato nella notte e subito scomparso nel buio? Non sarà per causa mia.
Tu continua ad accarezzami con la tua voce nel silenzio della notte. Lascia che la tua anima si stacchi dal tuo corpo e messaggera giunga al mio cuore.
Fai si che anche il tuo corpo mi raggiunga. Sarò attenta ad accoglierlo, attenta a non fargli male.
Estasiata, per le mie pupille dilatate ricerco il senso della tua carne, la bellezza dell'attrazione. Con te abbraccio territori dagli orizzonti sconfinati ... dove mi porti?
Gli universi si sono dilatati, infinite le ipotesi, rapide inglobazioni d'immagini, pensieri e realtà ricercano un compromesso per non perderti.
L'immaginario mi rappresenta davanti agli occhi tutte le ipotesi possibili per la sopravvivenza di questo incontro.
Propone sul piano fattuale, vagliato dalla logica e dalla morale, una serie infinita d'ipotesi. Tutte inutili, tutte si azzerano.
Inutile ricercare i codici che rendano unificato per l'eterno il nostro voler stare insieme. Dipende, in questo spazio-tempo, soltanto da noi. Ostacolato. Proibito.
La realtà infatti è lì, con le sue regole, le sue punizioni, resti di un passato di collaborazionismo e santa inquisizione, ad impedirlo sotto l'occhio compiacente del grande fratello.
Ogni mio senso è vigile in attesa. L'olfatto annusa l'aria ricercando il tuo passaggio per esplodere alla tua apparizione.
L'udito isola ogni voce, raccogliendosi nel silenzio per percepire la minima traccia della voce ed per esplodere in sinfonia con te, all'incontro.
Il sesso si eccita davanti a te. Osceno! Ma tutto è osceno, osceno ricreare la vita, osceno ricreare un Eden, osceno procreare, desiderare ciò che è considerato imperfetto.
Come possono essere considerate bellezza, come seducenti le forme imperfette di un corpo, il mio corpo di donna? Attraversare la vita con il sesso in testa, stupida l'accusa.
La vita non è il tunnel di una vagina rivestita o depilata di peli di pube in cui perdersi per gioire.
Ritornerò ad un mitico passato alla ricerca della spontaneità, dove vivere in estasi senza finzioni, senza veli, senza codifiche e stereotipi pietrificati che mi condurranno di nuovo alla pietrificazione? O diverrò di pietra? Quale l'ordine dei codici comportamentali? Ricercare soltanto la perfezione astratta?
Si perde intanto la carica che spinge la vita. L'incerto, l'indefinito, il quasi, il possibile diventano, di fronte a Dio ed alle leggi, peccato, inutilità del vivere.
Qui, d'altra parte, tutto è producibile e riproducibile, qui tutto è merce riciclabile, consumo, spettacolo, qui i seni della vergine non hanno confini, le curve sono segnalate e rifatte, sul pube imperversa la produzione, la donna si offre nuda a spettatori asessuati che la penetrano a ogni ora ... il sesso a pezzi per impossibile amore.
La verità che seduce è nuda. La verità è morta.
Possiedo felice un corpo capace di disperarsi e rinascere, di perdersi e ritrovarsi, oggetto e soggetto di passioni oscure, non frantumato, non in vendita,
che non partecipa ad alcuno spettacolo, che rifiuta d'essere fatto a pezzi, d'essere anima, culo, pene, gambe ... non ho bisogno d'essere sconvolta da psichiatri e chirurghi,
non ho bisogno d'essere venduta. Io sono questo corpo, non è l'altro da me. Tu, sei l'altro da me. E ci amiamo.
Essere se stessi non significa per niente distruggere il proprio corpo, le sue possibilità, le sue proprietà e le sue sensazioni per ritrovare un'anima, la quale sola è immortale.
Non suiciderò questo corpo vivo, non lo allineerò sui tavoli dell'autopsia. Non lo offrirò all'ideale di un ordine superiore alienandomi la vita.
Il gioco è scoperto, perdente. Il tempo disintegra. La creazione è imperfetta, tutto è lacerato, assurdo.
Assurda la salvezza, disconoscimento del creato. Accetterò insolente l'omicidio il cui colpevole è la vita stessa.
Disincantata di fronte a quest'universo sono incapace di leggere la favola ed immorale è la scommessa.
La vita non è un gioco. Tutto quanto per chiederti di rimanere nella mia vita sino a che avrò vita ... dipende soltanto da me e da te.
@ d 19/09/2002
Tesoro, le mie mani cercano le tue, perse tra le mie cosce
e nella penombra di questa stanza un brivido risale sulla pelle
vorrei amarti ora, ma il tempo ci è nemico
e forse il nostro giorno s'allontanerà di nuovo,
nel frattempo ti amo da morire.
E tra lo squillo di un telefono
una forte melodia
nel pensiero di te amore mio
ora tutto è controllo
ma uscita mia immediata.
Tanti possono essere più giovani e belli di te
sì, anche disponibili, ma tu sei unico
seguirò i tuoi passi li sento.
Tu dici che oltre la notte c'è la vita.
19/05/2003
Mi fido di te
un amore partorito dall'amore.
Noi siamo due vite, due amori,
che si sono unite per amore in un’unica storia
nella violenza di una notte qualunque
nell'azzurro dell'acqua mi specchio
ondeggia l'acqua
appare il tuo riflesso sullo sfondo
tu più d'un’ombra.
Le ombre muoiono, i riflessi no.
22/05/2003
Sei entrato nella storia eterna della mia vita,
ti ho lasciato entrare per amore.
Sei stato con me nel mio corpo, nella mia anima,
ti ho svelato gli angoli più nascosti e bui del mio essere donna.
E tu mi hai detto: "sei bella."
Sì, sono bella, sono degna d'amare e d'essere amata,
ed ancora desidero unirmi a te anche per il corpo.
Così ti sei giocato con me il tuo cuore.
Come, come potrai ora lasciarmi?
Come potrai sorridere ora ad altre donne?
Il male ti vuole, ma, se in silenzio ascolti,
dentro di me con me potrai ritrovare ciò che cerchi.
Il mattino dopo non eri accanto a me.
Neppure una lacrima ti sei tenuto
hai castrato l'amore
eppure …
il tuo respiro leggero ha una nota sottile
eppure quella rosa t'ha punto
e in quella goccia di sangue c'era odore di vita.
Torna da me, a respirare, a giocare, a sorridere.
24/06/2003
Nella cenere di questo fuoco
qui io ti amo.
Tra gli avanzi di questa effimera vita
qui io ti amo.
Nei ricordi di attimi vissuti
qui io ti amo.
Dove le nostre anime abbracciate senza timore alcuno
che parallele s'incrociano
qui io ti amo.
Ti amo con il tremendo terrore dell'abbandono
ma, ti amo con tutte le forze.
E, se anche il mio percorso di te non parla,
non lascerò che le nostre mani non si tocchino
almeno per un istante.
Ti amo nell'utilità del risorgere quotidiano
insieme al ricordo di noi
nell'attimo vissuto in un istante
ti amo
raggiungendo ogni vetta impossibile
in contrapposti momenti di tempo e di non spazio.
Lasciami entrare nella tua casa, oggi, lascia che dorma al tuo fianco.
Lascia che ascolti il tuo respiro dolce e sottile fingendo di dormire
accarezzerò i tuoi sogni.
Non lasciarmi morire, non sono pronta, ancora non è tempo.
26/06/2003
di nuovo insieme
Non scenderò mai più sola le scale della tenebra, non più. Mi sei mancato tre giorni e già, le fosche nubi della separazione, attraversavano la mia mente.
Perdonami questi cattivi pensieri. Perdonami l'egoistica paura di averti perso. Sai, ho letto i miei giorni senza di te dentro di me ... ho avuto paura.
Oggi, di nuovo tra le tue braccia, so, sono viva in te, mi ami. Via il gelo della separazione e sia vita all'amore. Ti amo e ti amo più di ieri.
Amami, amati con me, riscaldati dell'amore che ci siamo voluti donarci.
Per te, conosciuta la tua anima, ho lasciato cadere l'ultimo velo. Tu hai visto, oltre il mio corpo nudo, la mia anima.
Da quella notte in poi ogni nostro incontrarci è stato come ritornare nell'Eden. Oggi è rifiorito il giardino, oggi ogni istante di vita mi parla di te, di noi.
Tu sei vita, tu sei il mio canto dei cantici d'amore, tu sei ... sei amore. Non chiuderò mai, a te, la mia porta.
un grande amore
Ho letto le tue poesie " logica d'amore". ODIOSISSIME, NON MI APPARTENGONO E NE SONO GELOSA, CANCELLALE!
MI FA STARE MALE E MUOIONO I FRESCHI PENSIERI DI TE.
IO NON VOGLIO LEGGERE CHE L'AMI. NON VOGLIO LEGGERE DI UNA DONNA CHE AMI, AMANDOTI, IO, COSI' TANTO, E CREDENDO DI ESSERE L'UNICO AMORE.
SCONVOLTA A QUESTA LETTURA VADO SOLA ALLA CROCE.
ORA SEI TU CHE M'ASSETI CON ACETO GODENDO DI BERE IL SANGUE DELLE MIE FERITE.
PERCHE', PERCHE' DEGUSTI IL SAPORE DOLCE DEL MIO SANGUE PUR SAPENDO DI QUALE DOLORE N'E' L'USCITA DALLE FERITE CHE PROVOCHI
TAGLIANDOMI L'ANIMA? EGOIST …
Dimmi la verità, stai forse amando un'altra donna? In quello che scrivi sembra che ami insieme a me anche un’altra donna. Sai, fa un po' male … perché oggi sto male di te?
Che scema, ho letto il tuo passato ed ora mi sento in colpa. Ucciderai la mia notte se non risponderai ... non sia mai!
Voglio, desidero, t'imploro di poterti abbracciare ancora, da viva. Son la persona sbagliata? Non farmi star male, rispondimi! Non importa, so che stai con me.
Amore sto piangendo … ogni volta che nasco con te, muoio di te. E’ terribile come si sbiadiscono i colori. Amami più che puoi, amami come ami l'innocenza.
Mille gocce bagnano il mio volto. Sotto la pioggia giro su me stessa, urlo il tuo nome. I fiori mi guardano, hanno capito quanto t'amo.
Ma, come, dimmi come, puoi scrivere così, se non ci fosse lei? Io non ti basto, il mio amore ti fa scrivere fino al limite, il suo lo varca.
Ora capisci? Non è gelosia, ma, tu che sai ... lei non ti può aver amato così, nessuno ti amerà mai così! Ricordalo.
Un giorno tu verrai sulla mia tomba a portarmi un fiore di campo, il più bello, mi donerai un sorriso per l'amore che ho lasciato nella tua anima ...
ricorderai, capirai quanto posso averti amato.
Ho sentito un’ombra su di me leggendo, che brividi ... non lo farò mai più ... quelle lettere ... non leggerò mai più il tuo passato.
Anch'io ho un passato e, se sono stata amata, vuol dire che ho dato un poco di me. Il passato è la patria che ci portiamo dietro per qualsiasi nuovo viaggio facciamo.
Senza un passato non siamo.
Ora siamo insieme noi ad amarci. Voglio con te dar vita ad una nuova vita per la nostra risurrezione.
L'amore che ci lega è l'inizio, non vuole il male di noi, non vuole essere violento, non vuole distruggere.
La mia voglia di vivere, di migliorare, di essere una madre migliore, di essere donna ... è nutrita dal sole, dalla luce che emana da te.
Il tuo amore è il mio coraggio a continuare il mio percorso di donna, di madre. Voglio aver fede in te, che le tue parole siano fatte carne!
Vorrei essere tua madre per qualche istante, per averti nel grembo e se fossi stato bambina t'avrei chiamata AZZURRA ...
l'azzurro del cielo che si specchia nel mare: l'acquamarina.
Le doglie danno la vita, che il mio dolore alla lontananza sia noi vivi, di noi sempre di più.
Ora buonanotte, mio figlio vuol andare a letto ed io sono in camera sua. Ti abbraccio forte forte. Tua Diana. C'incontriamo ... domani. Ti amo.
@ d 05/03/2003
Non impedisco a te la poesia.
Che il tuo grido al cielo sia forte,
tanto forte da rompere quell'acuto divino silenzio che ti fa prigioniero.
Ed intanto ti amo.
Penso che in questo momento, mentre io son tra le mura del mio castello,
tu stai amando lei, lei che non può essere solo una poesia.
Perderò anche la mia dignità, ma ti chiamo, lasciala,
raggiungimi, scriveremo insieme il cantico d'amore.
Soltanto dopo, lasciami,
lasciami senza voltarti o il coraggio se ne andrà.
Ti offro la libertà su di un piatto d'argento
pur restando in comunione con te
che dal dolce sapore di miele inganni l'acido del mio dolore
consapevole di perderti firmerò la mia condanna.
Ti amo aspettando la sentenza.
Ti amo.
Lascia scorrere l'acqua di questa sorgente
torna da lei se non è soltanto poesia
l'amore non è che un frammento di vita
ed io sono solo la fine.
Terrorizzo i miei sensi parlandogli di morte,
ma tu, tu devi vivere, amor mio ...
stringi i denti e dille sì
tu le appartieni.
sono una puttana, la tua puttana. tu chi sei?
- Non ti aspettavo, ma sono felice che sia qui. Così posso dirti come vivo la mia vita con te, cosa lasci in me, come passo i miei giorni.
- Pensavo che avremmo fatto l'amore, ma ti ascolto. Che vuoi dirmi?
- Amore, tu mi hai chiamata alla vita. Tu mi hai voluta. La tua voce ora mi possiede. La mia ti ha risposto, ti possiede. Ma sappi che l'equilibrio è già quasi aver raggiunto il traguardo.
Tu perché sei con me?
- Ero interessato al tuo esistere. Ti volevo, almeno per una volta. Sei una donna bella.
- Anch'io ti ho voluto nella mia vita. Volevo amarti ed essere da te amata, ma non solo per una volta. Io voglio di più da te.
- Voluto? E' vero che tutto si tramuta in cenere. E' vero che la realtà ci chiama. Ma non siamo ancora morti.
- So che noi non siamo morti nell'amplesso seminando parole per avere ciò che abbiamo ora e ciò che domani mi darai ed avrai. Sempre che tu voglia continuare ad amarmi.
- Per cosa continuiamo a camminare insieme, se non solo per essere terra?
- Tu mi hai vista. Non ho più difese. Sono tua, mio divino amore. Invano ho cercato di fuggire. Mi sono dovuta arrendere. Ho voluto che anche tu riempissi la tua vita di me.
Sai, hai dato al mio tempo, al mio spazio il coraggio di vivere. Ora tu sei in me più di me.
Con l'affetto dei miei baci, dei miei seni, ti ho accolto nella mia vagina chiusa o aperta nella sua prigione, ti ho generato.
E' diventata realtà ciò che era un mio sogno nella felicità di un amore che si è avverato. Ci siamo dati. Tutto è cambiato in un istante.
Due vite, la mia, la tua, hanno una vita che non è più quella che era prima.
Mentre di nuovo, questa notte, fatta carne mi prendi, mi illumino d'immenso perdendomi nella nebbia dell'infinito chiuso.
Sei su di me. Mi guardi dalle cime di un abisso, come Dio. Chi sono io con te amor mio? Non sono niente. Cogito, ergo sum. Dubito che tu esista. Mi dici. Che cerchi?
- Ti cercavo senza trovarti. Eppure eri nel mio cogito come carne sensuale ed erotica di donna che voleva prendermi. Donna nascosta che voleva nascere.
Ora sei qui, nuda tra le mie braccia. Sei carne di donna.
- Non mi chiedi più nulla. Mi guardi. Sono nelle tue braccia. Sono coperta e nuda. Il mio capezzolo è nella tua bocca ingorda. La tua mano mi tocca tutta. Dimentico tutto.
Dimentico che siamo già l'uno nell'altro in dualità felice. La tua mano attraversa il mio corpo nudo, adagiato accanto al tuo nella inarrestabile passione reciproca.
Mi baci nel mio bacio. Sono persa nel paradiso dell'amore. La mia bocca piena di ingordigia ti possiede. Tu senti il mio seno, la vagina. Io sento il tuo pene.
Vivo l'estasi indicibile, indescrivibile. Tu sei io. Mi riconduci nell'Eden.
Pensavo di avere già sentito qualcosa nella mia vita di prima. Non ricordo nulla degli attimi morti della mia vita passata.
Sdraiata nel letto, ora non penso a nulla. La mia mente vaga liberamente. Mi sento felice di vagare con te nel mio giardino.
Sono una vergine prostituta vestita di carne e danzo sensuale per te con il mio corpo di donna. Per te ho fatto del mio corpo grande dono al tuo: ti ho portato il tuo futuro.
- Di nuovo mi hai sulle tue labbra, mi baci con baci infuocati mentre cado nel tuo corpo con il mio corpo.
- Le nostre anime in estasi al ritmo delle nostre vite mondane annodate con il divino sigillo del sesso.
La luna ci guarda dalla finestra. Noi ci perdiamo in un incontro inatteso, improvviso. Sono tutta per te.
La tua mano accarezza il mio seno, la mia il tuo pene. Stringimi forte nel tuo corpo, abbracciami con te, possiamo perderci nel cielo. Sei tutto per me.
Tu mi penetri. Io ti parlo del mio essere. Ti avvolgo con il mio fascino di donna perduta. Dimmi che tu mi ami. Io ti amo, tu lo sai, io lo so.
Nella tua mente hai me e nella mia mente puoi vedere che io ho te.
Sono sveglia. Perché ci amiamo? Ti offro il pane di quel grano che cresce sotto la mia gonna umida di madre feconda e giovane.
Ti offro il vino delle mie uve. Ti dò la passione dei miei seni e l'acqua dei miei fiumi. Permettimi di prenderti nei tuoi desideri. Abbracciami. Sento freddo. Penso.
- Che pensi?
- Ho pensato all'amore, a quello che cresce in queste notti tra di noi e che ci dà il benvenuto all'alba. Non voglio che tu muoia o te ne vada in un buco sconosciuto.
Sei qui tra le mie braccia, vero. Ma dove sei? Non senti il vuoto? Voglio condividere con te la parola che ci fa essere Dio. Il verbo da non perdere nel nulla.
Facciamo la vita quando insieme ci possediamo l'un l'altro pur continuando a vivere in lontananza.
Ci vediamo all'alba dell'orizzonte eterno. Ti sentirò appollaiarti su di me. Sono stata io a darti vita. Non ridere di me. Non pensare di aver guadagnato l'esistenza perché la mia vita è tua.
Quando le mie ossa si faranno cenere, la mia anima rimarrà in te. E ci arriveremo?
- Ci arriveremo presto. Già le pietre ecclesiastiche ricoprono l'anima che riposa permettendo al nostro corpo di amare.
Tu ora esisti solo nel fallimento della ricerca dell'altro nascosto, come mio ideale paranoico.
No, non mi chiamare, amore mio, quando me ne andrò. Non cercarmi, amore mio, no, non farlo.
- E' l'alba. Devo andare. Mi dici. No, non mi lasciare sola.
- Lasciami andare in pace. Ti lascio un ricordo bello, un pensiero senza che io debba morire prima. Questo mondo appartiene a coloro che amano il divenire. Non a chi desidera l'eterno.
- Non te ne andare, ti prego.
- Chi sei tu a mettere in discussione la domanda angosciosa? Chi sei tu a negare la ragione di questa vita che si raggomitola e dorme sotto la tua gonna? Sei incosciente, cieca? Chi sei?
- Sono Diana, una donna. Tu sei uomo, sei tutta la mia vita, presenza nei miei giorni. L'amore sei tu, seme di madre sono io.
- L'amore sei tu, donna, la mia vita, la vita della vita. Ma domani saremo un mucchio di spazzatura. Che bella la vista, che tristezza il messaggio d'amore.
Nell'eternità del culto e delle celebrazioni verrò a trovarti, mia sposa di queste notti. Vorrò baciare l'amore e farlo cantare di estasi.
Vorrò ubriacarmi della tua anima con la passione della prima volta.
- Hai viaggiato per andartene e per venire. Mi aspettavo che restassi con me. Sapevo che il vuoto e la quiete della mia casa erano temporanei come il tuo volo.
- Non svegliarmi il subconscio alterato con i tuoi incubi snervanti che disturbano la pace di dimenticare i miei sogni le mie notti. Non togliere all'anima il riposo.
Ti amo in un momento. Tu continua, se vuoi, ad amarmi nel tuo desiderio. Forse un giorno mi avrai ancora come carne.
- Morirò d'amore.
- No. Consumerà l'amore, la sua passione. Non porterò con me i ricordi.
- Non puoi camminare con tanta tristezza. Come puoi vivere senza di me?
- Ti vedo, sei riflessa in uno sguardo tenero. Nei tuoi occhi conservi il blu del giorno e la luna piena. Ti ho presa. Tu, sei la madre, sei la profonda notte che mi copre con la tua immensa bellezza.
Il tuo sangue è puro come la tua innocenza nella malizia di salvezza. La tragedia di questa vita è che siamo materia. I vermi ci divoreranno.
Il Dio degli uomini, presenza universale, è il misterioso proprietario della felicità.
Creazione innata, sogno e realtà, paradiso dell'amore ideale, ricerca e incontro assoluto, l'abbraccio del padre sconosciuto. Maledizione. Sentenza perpetua all'uomo. Ghigliottina ingiusta.
Sfida e vergogna. Siamo noi. Mi puoi salvare tu da tutto questo?
- Ti amo nel cuore del mondo e nel verde del mio sguardo. Ti amo come solo due che si amano veramente. Chiamami nella terra delle mie ossa.
Parlami la lingua del mio sangue. Io Diana innamorata della riunione sono la culla, mia e tua madre d'origine, mio e tuo ritorno.
- Dove mi vuoi condurre felice, con il tuo corpo generosamente aperto a me? Quanta immensità è nella tua vita! Gli altri li hai dimenticati, li hai lasciati fuori.
Non sanno cosa sta succedendo tra di noi.
- Amore, dì che mi ami. Brucia le parole. Non andare via. Resta con me.
- Vergine prostituta, beatitudine celeste fatta carne, puoi tu nascondermi? Hai un posto nella tua innata serenità? Un luogo abbondante per la mia solitudine?
Io dialogo, per te, con l'universo, con me stesso.
Navigo tra le onde con te assorbita dalle mie mani, con le tue mani, con i corpi del desiderio, in adorazione, alla scoperta della partenza e del ritorno senza fine.
La terra è dimenticata ed in guerra. Il ricordo è concepito. E la notte dorme sopra di tutto, mantenendo le parole. Sai ancora cosa esploriamo e perché siamo?
- Io so di non appartenere più a me stessa. Vivo con occhi diversi, occhi che ti sanno vedere senza parole. Hai ancora così da essere.
- Sento il tuo vuoto come una densa oscurità. Vorrà inghiottirmi nel suo orrore e festeggiare? Non so se Dio è suo complice.
Mi nasconderò nella paura fino a perderla dietro i tuoi occhi aspettandolo. Tu che farai?
- Mi addormenterò senza il tuo bacio, di lato nella tua tomba, raggomitolata tutta nel mio senso di colpa, sull'orlo della tristezza, sperando di non cadere, come la realtà, a terra.
- Vivere è verità eterna, vuota e perfetta, nel suo diventare storia. Insieme e inseparabilmente indipendenti, amore mio.
- Capisco il tuo gesto e persino la tua parola, ma non so cosa stai dicendo.
- Questo spazio è vuoto. Esiste solo a tale scopo. Non mi sono ancora definito. Non so quanto valgo. Forse ho sbagliato illusione. Molte volte ho voluto parlare con te e non l'ho fatto insensibilmente.
- Ho preso il tuo amaro silenzio e ti ho dato da prendere la mia solitudine.
E tu lo sai, anima universale come il mare universale e la luna piena in cui, sdraiato, hai fatto l'amore con me sotto le carezze nude. Ieri hai tenuto la mia lacrima sul tuo petto.
Non ha raggiunto la terra, caduta nelle tue labbra.
- Ora tu sei sveglia con la tua notte, cristallo scuro, elegante, trasparente. Sei pronta alla vita. Io mi vedo nel tuo silenzio profondo e gentile senza sentirmi morto.
Oggi non mi hai ucciso, ma so di essere morto. Oggi non l'hai fatto, non hai chiuso la porta. Mi sono capito con la notte. Mi sono lasciato andare. Sono tutta l'anima.
La solitudine è piena di profondità.
- Imparerò, una volta per tutte, a scegliere senza amarezza, tra le parole che tu dici ai miei occhi e quello che parli alle mie spalle. Sarai fatto di pietra angelo delle mie illusioni.
- Prendo le tue parole come un bicchiere di acqua dolce. Ho sete della tua aureola di bellezza irraggiungibile. Ma non parlo alle tue spalle.
- Non scomparire lasciando le mie mani nell'aria e la mia speranza vuota. Non sei solo un nome, solo un desiderio leggermente immaginato. O sogno di sognare qualcosa?
Chiedo, ma non so se posso chiedertelo, o se hai un orecchio per tornare, o se hai passi solo per andartene. Amami! Non restare fermo vivente della memoria che non tace mai.
Hai scritto nella mia anima. E' il tuo nome guardalo. Tu esisti per essere un suono nel mio mondo di ore e spazi, ma fai sempre finta di essere scomparso.
- Preferirei non avere ricordi.
- Nel mio giardino spunti come un chiodo etereo. Mi metti in croce. È il mio turno di morire? Sai quanta morte mi è rimasta? Hai fatto qualche posto, nel tuo cielo, per me?
Non ho gli anni che sento; Non sento nemmeno gli anni che ho. Non voglio essere tua vittima. Solo il tuo amore.
Tu mi dici che vorresti essere Dio. Sì essere Dio. Essere Dio si potrebbe creare cose, essere eterni. Vivo ora attacchi d'amore nel sole di mezzogiorno. Sei morto.
- Chi è morto? Lo conosco?
- Tu, fuggendo dal mio abbraccio, sei morto.
- Se non t'avessi conosciuta, non sarei morto, né nato. Ma l'anima continua a volare dietro il tuo specchio a cercarti. Apri la tua porta per me, Non sto cercando un addio, non ora.
Donna, truccati e profumati per me, toccati bella e prefigura la terra. Non sono morto, non sei morta. Sono qui con te.
- Sono felice che sei qui.
- Sono qui per penetrare nella tua oasi verginale assetata di umidità selvaggia, per immergermi nel sorriso limpido della tua seduzione e della creazione.
Sento il tuo cielo, sento che mi ami, che mi vuoi dare vita. Vedo la tua chiamata e annego il mio desiderio nel mare blu del tuo desiderio. Dirigi la mia bussola, sazi la mia ricerca di vivere.
Sento il volo totale verso di te in un rapimento nuziale che dissipa il nulla, e lo riempie di fuochi ancora illusori, feconda speranze.
L'altro sei tu, il mio specchio irriverente, la mia negazione, ribellione incompleta, tu che mi hai fatto Dio. Sei tu sangue mestruale chiassoso, difficile desiderio ormonale, simile e diversa.
Tu sei il sé cui dicono che sei più simile a me, a te, all'altro, al mistero dei tuoi geni, sguardo che cammina, in un oceano ingenuo di possibilità, rottura immortale delle ore psichiche.
Condividendo senza trucco le strade della nostra solitudine.
Nel grido e nel silenzio dell'estasi, del sospiro, della resa, l'io e il "tu" tra le tue cosce, è l'inizio di nuovi ritmi e le parole nude sono padrone di quella notte. Creano la storia.
Concepiscono, parole e corpi, in un'alba che sembra infinita.
I nostri corpi si accendono, si strofinano, desiderano, esplorano, allungano ... toccare, abbracciare, parlare, baciare, mangiare, nuotare, intrecciare.
Si penetrano, si gridano l'un l'altro, piangono, ballano, volano, si uniscono, sono pieni. Hanno, si amano, si abbracciano, si coprono, si stringono, sono sazi, si ammirano, sono.
- Te ne andrai di nuovo?
- La morte è sorda, arriva quando meno te l'aspetti. Ora la mia anima giace nel tuo letto. Chiuderai la porta dietro la mia ultima ombra, un giorno. Non vorrei morire o vederti morta.
Non vorrei seppellire il tuo sorriso, la mia notte libera, senza ritorno. Vorrei essere per sempre e evitare di essere stato.
- Neppure io non vorrei un'eternità perduta o una lacrima eterna. Che cosa sono i ricordi?
- Volevi ritornare nell'Eden perduto. Ti ci ho portata. L'orgasmo lo ha trasformato, da paradiso sterile in Terra.
Da questa placenta bandita nascono le impetuose premesse genetiche, antagoniste di alienazioni orchestrate. Che cosa hai fatto con il tuo corpo?
- Lo torturavo, lo violentavo, lo annegavo sotto il peso aspro della sua zavorra, prima. Poi ho cercato il tuo amore.
- Dov'è il tuo altro? Chi è il tuo altro.
- Non lo so. Forse tu. Non sono una psichiatra. Neppure una teologa. Sono una semplice donna. Il mio sangue urla dal suo giardino il tuo nome.
- Dannazione. Tu sei. Io sono. Lo grida un Dio incorrotto e una giustizia che non si lascia ingannare. La maledizione ci divora eternamente.
Il creatore di scomparsi, nascosto carnefice, tiranno che mangia sangue, sogni sangue, raccoglie sangue. Ci ucciderà.
- Non importa. Io ho un sogno. Il tuo sogno.
- Tu sei la donna bruna desiderata, nella notte. Innumerevoli sono stati, saranno, i tuoi pretendenti. Ma tu mi hai voluto, appassionata, in un paradiso, dove il proibito non è scritto.
Nella notte l'innocenza fugace nell'unione durò un attimo. Il testimone nudo penetrò le tue scure e infiammate parole, fino al fondo di ciò che è superficialmente penetrabile.
La notte della conquista del morbido tuo corpo che nascondeva i segreti dei semi del bene e del male. Paradiso e inferno. Capelli neri in amore tu sei.
- Ho chiesto al mio corpo di dimenticarti. Ma tu non hai scritto con il fuoco dentro la mia anima. "Proibisco al mio corpo di viverti".
Ora i nostri nomi deceduti alla vita eterna, si aggiungono nello strano marmo della immortalità che geme la tomba coperta da Dio.
Apri la pietra che ti ricopre, guarda, guarda. Accendo le mie carezze, i miei sguardi, i miei baci. Metti il mio corpo nel tuo. Ci stai pensando?
- Quando fumo sulla mia pelle che vola nel respiro della tua bocca d'amante.
- Ieri, una notte, eri tra i miei seni, ieri abbiamo fatto l'amore. Lo abbiamo fatto anche questa mattina. Lo faremo, se vuoi, anche questa notte. Oggi mi chiami ancora amore?
- Lo sento. Non riesco a parlare, ad essere verbo, ad amare senza tenerci per mano, attaccarmi alla tua bocca, abbracciare l'anima in unione, entrando dall'unico punto che unisce la vita alla morte. Ti dispiacerebbe spogliarmi, lasciarti spogliare, senza farmi sentire i tuoi, i miei limiti?
- E' mezzogiorno. La mia porta è aperta. Baciami fino all'alba. Voglio godermi senza limiti il piacere di sentirmi tutta tua e di essere dentro di te parola dopo parola,
con l'ossessione complice di ciascuno dei miei sensi.
Voglio cadere e rimanere nel tuo corpo, mescolando i la lingua, le gambe, le cosce, con la dolcezza di un tremore completo.
- Si, amor mio, lasciami penetrare il tuo corpo di donna. Non sono venuto a pregare. Rivelami l'indicibile. Non so quanto valgo per Lui.
Lasciami assorbire la tua bocca, mordendo il miele con sospiri di sete e le fiamme tra i tuoi seni. Voglio cadere ed emergere con te con corpi nuovi risorti di la della notte.
Voglio scivolare lungo il tuo corpo con tenerezza, carezza, mani, occhi, nudo.
La bocca e i verbi comuni come amare, come sprofondare in te, riempirti il grembo, li rendi immensi, quasi indefinibili.
Il piacere delle sillabe e delle parole come cuore, affetto, dolcezza, crescere, darci... sono come vita.
Seducimi mentre mi lasci conquistare il mistero del tuo ventre, mentre il mio corpo cresce per riempire la tua vagina, la tua bocca.
- Il tuo labirinto mentale di fumo inumidisce il mio volo dentro te. Con la tua voce mi hai chiamato, con la tua linfa si nutrono le mia labbra.
- Ho svegliato il tuo infinito. Ed è stato fuoco.
- Fammi vivere, hai gridato incoraggiando la mia lingua vorace, mentre ti leccavi le labbra, tra i miei seni. Hai chiuso gli occhi per contenere la cascata del rito dolce d'amarci.
Fammi vivere, ti ho risposto, sono risuscitata con te. Mi hai dato nettare di succo sacro nel piccolo calice del mio ombelico. Le mie natiche, la mia vulva, tra le tue dita.
La pioggia svolazzava, le dita nuotavano la seta del mio tunnel. Fammi vivere, hai implorato mentre le mia bocca divorava la mia radice nel tuo cielo.
Sei entrato con la tua ombra, nella mia casa aperta.
- Si dolce amore, ho scalato il fuoco delle tue onde, la tempesta dei tuoi seni, il tizzone della tua pelle, l'alba tra le tue gambe. Ti ho dato la mia anima fatta pene.
- Ci siamo presi, ci siamo persi. Ci siamo ritrovati. Mi hai chiamato paradiso. Hai gridato il mio nome. Fammi vivere, hai gridato, bevi il mio sperma.
- Ti ho bevuto donna. Mi hai bevuta uomo. Ti ho vista e tu eri il paradiso. Mi dicevi ti amo. Vivi.
- Svegliati nel mio sogno. Ti apro il mare, il cielo, il paese in cui regni. C'erano chiazze di miele tra le lenzuola dove tutto è nostro.
Creazione di una nuova vita tra le gambe incrociate sotto le lenzuola dell'alba.
- Noi non gestiamo l'eternità, se non quella dell'attimo.
- Mi dici che è per sempre oggi. Hai depositato sul mio altare le radici per altri giorni e notti, l'eternità che culla tra le gambe la luce che inizia con i nostri baci.
Ho ricevuto dentro il seme che passiamo dalla morte alla vita.
Nasciamo insieme nello stesso tempo e spazio. Il nostro seme è acqua e terra e mare, sole e viscere, pienezza profonda, dove canta la creazione.
La celebrano i nostri corpi e nell'orgasmo diamo un nome alla verità della vita.
Si unisce in noi il tempo e lo spazio, si unisce la realtà nel suo apparire, si uniscono i nostri corpi in un unico fatto.
Si uniscono le nostre labbra e i nostri occhi per ascoltare con tutti i nostri sensi le stesse parole, unire le nostre vite sotto un tetto, si uniscono le nostre illusioni unendo la verità all'esistenza.
Ci siamo ricevuti il nostro primo respiro, dolci gemiti, di una realtà che supera il sogno. All'alba mi hai detto, tacevo, quando una donna non dice nulla, il suo silenzio può essere assordante.
Ti aspetto domani. Abbiamo ancora tanto da raccontarci.
- L'amore non è un sogno che due sognano. L'amore è fatto anche di parole, non di idee, con parole che mordono, ma anche di corpi che toccano, che cantano, che copulano, che sono presenza.
Perché essere è capire cos'è, cosa siamo. Fa male nel profondo, quando siamo e non siamo e quel sé complicato che esiste in, con, per, e che è un fiume, un dio, un amore, che non sente nulla e fatica a sentire tutto, o, comunque, a diventare qualcosa.
- Ecco perché coltivo il mio sogno. Viva è la mia vagina che con la totalità del suo essere, per germogliare, estrae il tuo sperma.
E sentire sulla mia lingua il tuo sperma entrare nella mia vita, pensando di immortalare la nostra vita.
- L'alba spoglia la notte e la tua mi da vita.
- Celebro la mia messa sul tuo altare. Resto nuda sotto di te finché non ti traggo dal tessuto della mia pelle e della mia mente.
Io canto nell'oscurità, mi illumino mettendo al vento i miei capezzoli. Ti giro attorno danzando. Ti guardo con l'inquisizione della lussuria. Esploro il tuo corpo, il contorno del tuo domicilio nascosto. Ancora io voglio vedere e toccare i bagliori di cielo e acqua nei tuoi occhi scuri. Ancora voglio gettarmi a nuotare e goderti senza segreti il colore della tua anima.
Ma dimmi: è notte o è giorno, sei un sogno, o sei vero? Puttana ti costringo a fare l'amore. Non accusarti davanti al padre.
Uscita da te, ti ho chiesto: Dove sono? Chi sono io? Che cosa devo fare? Che giorno è oggi? Qui e ora in promiscuità dei sensi, mentre vivo sottomessa al desiderio, trovo il tuo Nome.
Brucia il tuo pene al centro del mio io. Mi attrae e mi si ribella. Entra nella mia fessura aperta all'urlo della creazione. Sono tua.
- Io evoco le mani, il braccia, ogni parola del mio corpo, per esistere in te, per esistere ... sempre... senza aggettivi.
- Tu, divinità, raccogli il sangue del mio crepuscolo. Dici d'amarmi, mentre arrivi al fondo del mio corpo godendo dei suoi rifiuti sui passi del tempo.
Nella mia chiesa, dove le piogge divine si riversano sulla mia pelle impenetrabile, tu succhi la vita con la complicità del sacro.
A te amor mio che mi hai sedotta, e tradotta la vita il mio amore è tutto permesso.
- Sei la mela dell'incubo edenico che cercavo. Mi possiedi? E mi dai morte serpentina, terra o uccello, messaggero di una incorreggibile resurrezione? Mi guardi nascosta. Stai lì più che bella.
Che cosa vuoi ancora?
- Ti vanti un pene, o è l'erezione ribelle nella mia vagina?
- Bellezza crudele, nel tuo giardino posso assaggiare il grappolo d'uva della mia vigna che tu custodisci.
- Ma tu chi sei? Dov'è la tua dolcezza tra le stelle? Dove è chi? Chi è chi? Chi è? Chi sono? Chi è lei? Cos'è la saggezza?
- Dicono che siamo tutti usciti da un sogno per farci terra e morire.
- L'anima non muore. Come toccarti l'anima? Mi chiedi mentre esco dal tuo corpo. Con le dita che giocano con i tuoi testicoli tra i miei seni. Che spreco! Che spreco! La mia vagina nuda!
Che spreco il mio utero vuoto!
- Toccami per penetrarmi e io ti penetrerò.
- Ti tocco con i miei occhi, con le mie orecchie, con le mie mani. Tu nato da me non vuoi. So che non vuoi un altro figlio da me.
Sento l'aroma della tua presenza in me, nel noi della nostra fortuna d'amarci con e senza pelle, con e senza voce, con e senza importanza.
- Siamo tutti dei. Stringimi con la fisicità della carezza, massaggio del tuo corpo intero.
- Conosci il mio corpo, raccolgo, dai tuoi giardini caldi, il seme. Toccami ancora.
- Toccarti mi costruisce di nuovo, mi abbandono nell'altra identità che crea.
- Sono tutta nuda. Stendimi sul tuo corpo. Ti apro la tua porta. Non fermarmi. Non fermarti. Resta con me.
- Sono in te. No, non sei Dio. Non c'è eternità tra di noi.
- Forse è così, ma ti amo.
- Quante sono le donne che comprendono il logos che parla d'amore. Si lamentano di non poterlo conoscere. Ma non fanno altro che offrire solo un corpo che invecchia.
Si lamentano di essere solo un corpo che gli uomini prendono per divertirsi. Lo rivestono di voglie firmate. Lo nascondono per sedurli ed averli.
A volte cercano il poeta, ma ridono delle sue parole. Vogliono l'agio, la vita tranquilla data dal denaro. Tu no. Tu mi hai dato l'anima. Per questo sono con te. Ne riparleremo. Tu mi sai ascoltare.
28/05/2003
Essenza spenta da tenebrose ombre, fusione fredda,
hai scomposto due paralleli originandone frattaglie d'emozioni.
Essenza, morendo hai congelato un cuore
ed ora ...
ora tutto tace nelle tombe.
Il silenzio è divenuto padrone.
Essenza hai pregato quand'eri vita,
hai plagiato quand'eri forza,
hai pianto quand'eri emozione.
Ed ora ...
accanto ai ricordi hai deposto un fiore
ribelle ...
memoria offri una lode,
ma il tempo non è più tempo, ora tutto è divenuto vento.
Essenza, ritorna ... riscalda il mio cuore.
28/06/2003
sacro e profano
Questa sera, finalmente, ci siamo potuti incontrare. Parcheggiata la mia auto, avendo visto che già mi stavi aspettando, ti sono venuta incontro sollevando la mia gonna.
Sotto ero nuda. Sì, mi sono mostrata a te nuda come una prostituta, illuminata dalla luce dei lampioni, in attesa di un cliente.
Turbata ed eccitata, ti ho mostrato in pubblico, sulla strada deserta, la mia vagina ricoperta dalla sola folta castana peluria.
Sapevo di poterlo fare con te senza essere giudicata e ripresa. Sapevo ti sarebbe piaciuto, sapevo t'avrebbe eccitato.
Ti si sono illuminati gli occhi al vedermi mentre realizzavo con te una mia fantasia. Mi sei corso incontro. Mi hai abbracciata, baciata e sei stato al gioco.
- Sei sola? Mi hai chiesto.
- E' una serata strana. Questa sera nessun uomo ha richiesto le mie prestazioni. Ti ho risposto mentre carezzavi la mia vagina. Ma che fai?
- Tocco la mia merce.
- Non si tocca la merce esposta. La puoi guardare, ma se è ti tuo gradimento, se la vuoi, la devi pagare.
- Sei davvero molto bella. Quanto vorresti?
Ci siamo incamminati, dandoci la mano, per la strada. Tu, il mio cliente d'amore, mi hai portata in un angolo buio, mi hai presa. Ci siamo amati.
Mentre mi ricomponevo, hai messo mani al portafogli per pagarmi.
- Quanto ti devo?
- Nulla. Non mi devi nulla. Oggi è un giorno speciale, il tuo giorno fortunato, oggi offro io. Ti ho risposto.
- Perché?
- Ti costerei troppo ... ma, non si paga l'amore.
- A queste condizioni verrò ancora a cercarti.
Dopo, al bar, abbiamo parlato di noi. Mi hai detto che sono una donna speciale, mi hai detto che avresti voluto, ti sarebbe piaciuto vivere con me un giorno di solo sesso.
Poi, a bruciapelo mi hai chiesto" tu credi in Dio?"Non mi aspettavo di certo una domanda di questo genere in quel momento. Ma ti ho risposto sincera.
- Sì, io credo in Dio. Vado a messa ogni domenica, mi confesso e faccio la comunione. Perché me lo chiedi?
- Pensavo ... se hai ancora voglia di continuare a fare la comunione, a nutrirti di carne e sangue di Dio per diventare corpo divino ed avere la vita eterna, dovresti rinunciare a me, che sono soltanto carne e sangue umano.
- Che vuoi dire.
- Tu ti sei sposata in Chiesa. Indissolubile è il tuo matrimonio. Vivi nel peccato ed io non posso darti una vita eterna. Non è questo che ti dice il prete quando ti confessi?
- Sì, me lo dice, ma non lo capisco. Indissolubile dovrebbe essere soltanto il credere in Lui. Non avere un altro Dio. Io credo in Lui pur amando te.
- Eppure lo puoi capire ... la vita stessa ci prepara a questo.
- No, non può chiederci, non può imporci la stessa relazione d'amore che abbiamo con lui, solo perché invecchiamo, perché moriamo.
- Non la vuoi anche tu l'eternità in questo nostro amarci?
- La vorrei, ma so che è un desiderio impossibile, un'illusione. E so anche che ti amerò, se tu ancora lo vorrai, anche quando sarò una sterile vecchia, incapace di darti e ricevere sesso.
Ma perché mi dici questo adesso che ancor sono giovane? Dove vuoi arrivare? Vuoi che mi separi da mio marito? Pensi già di lasciarmi?
lettera al creatore.
Sottile voce la tua, il richiamo a te
una devozione
eppure non ti so ascoltare
tu, che sei disceso tra noi, provando la carne,
come puoi non capire.
Ricordi?
Era profumo, era melodia, era sapore,
era anche dolore.
Ricordi?
Qui si ama ed i cuori palpitano.
Tu, che hai provato la croce, dimmi cosa devo fare?
Ascolta il mio silenzio che si fa preghiera,
ascolta i miei pianti.
Non distinguo più dolori e gioie.
Io che son solo un atomo di nulla
chiedo a te grandezza divina
ascolta e sorridimi.
La mia pelle ti ha parlato,
di me, dei miei pensieri, dei miei desideri,
tu la sai ascoltare
percependo dal suo calore
l'essenza
nella tua unicità
accogli le sue parole
rendendole simmetrie di sostanze parallele alla tua carne
il mio desiderio intanto si fa sostanza
materializzandosi nella presenza tua
e rimarrà scritto di noi.
29/05/2003
Uscirò dal mio silenzio raggiunta la forza
attendi con pazienza.
Nel frattempo lascia accrescere l'amore
che è la forza della vita
assorbi da esso tutta l'energia che t'offre.
Non uccidere i sogni, lasciami navigare in te,
ma soprattutto lasciati amare.
Sì, hanno stuprato la mia anima ...
ho subito violenze che mi hanno resa muta
entrando nel baratro di un lungo silenzio
fino a che... ho scorso una luce.
Entrò da una fessura
non sapevo di cosa si trattasse
così mi avvicinai
ti vidi
emanavi una luminosità abbagliante.
Ebbi paura, così piansi e fu proprio quella lacrima ad aprire la porta.
Gustai il sapore mistico della comunione con te
e di nuovo la vita mi sorrise,
ma, nell'anima resta quel muto silenzio
a volte angosciante che sa rendere tetre le notti.
Avanza la paura, riaffiorano dolori
solo tu sai alleviare il mio inferno
tu che mi hai ridato la vita
grazie amore grazie.
31/05/2003
Dopo esserci amati per ore, ieri, dopo averti regalato un orgasmo, ti stavo chiedendo sei stanco? Vuoi mollare? E tu lo hai chiesto a me. Come posso essere stanca d'amore?
Ma se tu lo vuoi, io la libertà non te la nego. Che amore sarebbe? Sii sincero mi raccomando.
Oggi non ho mangiato niente in tutto il giorno. A volte l'amore fa anche chiudere lo stomaco.
Amore, tu sai portarmi dal paradiso all'inferno in poco tempo, forse senza tempo, forse da un passo all'altro è il termine adatto.
Quando mi parli di una vita non terrena io già la conosco, tu mi hai portato in un mondo dove non v'è tempo, né spazio, né luce, né buio,
solo gioia e dolore che insieme danno l'assoluto. Emigrare in questa dimensione è inverosimile, è ... ti amo.
A volte è come cadere nelle sabbie mobili, senti un’orribile sensazione d’impotenza, ti aggrapperesti anche a un serpente, poi … il piacevole miraggio, l'amore fatto carne,
la salvezza della mia carne. Mi sento egoista, ma … sicut et … ora et semper ... gloria alla vita
@diana 01/06/2003
Non mettere a repentaglio la tua esistenza per me,
sei puro.
Non sconvolgere la fisica per me,
ho paura.
Non impietrire il tempo per me,
son solo una donna.
E quando avrai attraversato l'infinito in un attimo,
per te cerca fra il sottile filo che è la vita
troverai quel dono che hai,
che a volte dimentichi nel cassetto dei tuoi perché.
Ascolta quella voce, solo per te
arricchisci la tua anima
per te, solo per te.
Tutto il resto è polvere.
03/06/2003
Sì, non avevi bisogno di me allora,
non ne hai neppure ora, ma che differenza fa.
Per quanto il nulla possa avere anch'esso una via
io, io nel mio nulla come essere non ho valore.
Allora perché mai qualcuno dovrebbe avere bisogno di una come me
del resto son solo il piacere di un momento
è vero, attimi intensi
ma solo piacere, solo carne, solo sesso e niente più.
Come, dimmi come, si può aver bisogno di una donna così.
Tornerò nella cenere
senza di te
forse sei solo il mio desiderio
forse manco esisti
quanto amore dono ad una fantasia
temo d'aver avuto un miraggio
le mie mani sono vuote
nulla,
sempre quel nulla
quell'immenso nulla
avversario di tutti
invisibile ma tempestivo
arreca dolori
solidifica pensieri
si mimetizza nelle anime
ed impietrisce le volontà
qualcuno ha tradito per un nulla
e qualcuno è morto
per un nulla
forse tutto è nulla
forse è il segreto di Dio.
12/06/2003
Debole respiro affaticato dal tempo
lucente nel giorno di festa.
Piccolo essere conduci i miei canti all'altare.
Accompagna le note esultando alla creazione di un amore segreto.
Oh debole respiro
trova oggi la forza e la libertà d'un volo leggero.
Il mare t'aspetta
e il blu d'un cielo scomparso t'accompagna alla morte
Oh debole respiro
aspettami, non mi lasciare … ora … arrivo …(by D)
24/06/2003
non sono innamorata di te. ti amo.
Buongiorno amor mio, spero, la tua, sia stata una notte fatata, come la mia. L'addormentarmi con te, di te, ha reso la notte magica.
Il mattino eri ancora accanto a me ed hai reso il mio giorno così pieno di sole che, se tu non ci fossi, t'inventerei. Tu hai riportato il sorriso sulla mia bocca.
Grazie per tutto ciò che mi hai dato e ancora mi dai.
Ho cacciato via da me la paura dell'abbandono, il frastuono della censura, la paura del peccare … a te vorrei donare la purezza di un amore.
Sai? Non sono innamorata di te. Io voglio solo che tu stia bene. Con me o senza di me. Decidi tu. Sappi che non sono una pazza. Conosco la realtà. Vedo i tuoi difetti. Vedo.
Ma voglio, se anche tu lo vuoi, crescere in amore con te. Voglio vivere il Cantico dei Cantici, con te.
E' ragionevole per il mio cuore amarci, ed io razionalmente, nonostante tutti gli ostacoli, lo voglio. So che anche tu lo vuoi. So che anche tu desideri, il mio bene.
Sai, non più innamorata, ti amo. Mi esalta che anche tu lo vuoi e mi ami. Non so perché. Eppure la tua parola, che si fa carne, mi accarezza. La mangio.
24/06/2003
Ti amo
con il tremendo terrore dell'abbandono,
ma ti amo
con tutte le forze
e se anche il mio percorso di te non parla
non lascerò che le nostre mani non si tocchino
almeno per un istante.
Ti amo nell'utilità del risorgere quotidiano insieme al ricordo di noi
nell'attimo vissuto in un istante
ti amo raggiungendo ogni vetta impossibile
in contrapposti momenti di tempo e di non spazio.
Lasciami entrare nella tua casa oggi ...
raggiungimi nell'orgasmo e poi lascia che dorma al tuo fianco
lascia che ascolti il tuo respiro dolce e sottile
fingendo di dormire accarezzerò i tuoi sogni
non lasciarmi morire, ancora non è tempo.
26/06/2003
Burrasca
Le furibonde onde di questo mare in burrasca pian piano ora s'acquietano.
Ma tornerà il maremoto, domani ed io devo preparare la mia arca,
dev'essere resistente, non deve affondare, non al primo violento impatto con l'onda.
Porto con me la voglia di vivere, avuta in dono da te
ed i ricordi ...
sono la mia forza per remare controcorrente.
Porto con me tutto l'amore che ho, per nutrirmi nei giorni più freddi.
Porto con me le mie più amate colombe.
Le lascerò volare un giorno, libere, nel blu del loro cielo.
Avrei voluto stringerti a me, ieri, quando ti ho visto e dire al mondo che t'amo. Mi ha riempita di gioia.
@ad 24/02/2002
Conoscenza
Sai di me qualche flash forse, nulla più.
Non il passato, non il futuro, ma il sogno, il più bello: il sogno eterno di una vita a due.
Così tutto scompare del tempo nel presente mentre lo guardo nei tuoi occhi,
dicendomi che nulla è accaduto nella mia vita di così inutile e terribile da inficiare il mio essere ed il sogno.
Vorrei tu fossi mio, di là d'ogni convenienza, di là d'ogni inutile sapere, di là d'ogni Dio.
Ti amo, da quel giorno ti amo.
So, sono donna matura,
vivo il peccato
ogni giorno
guardo la morte in faccia.
E, se pur sono inutili sia l'amore sia il dolore, nel sapere che tutto ...
ti amo.
Per questo ti voglio
per consumare l'attimo di peccato di noi in amore.
Sai, a volte, nell'indigenza, una piccola felicità la si ruba,
poi dopo sai che è tutto.
@a 01/07/2003
Sono viva e felice con te e preziosi sono i ricordi di noi, ma portano a un nulla. Tu non sei mio, io sono tua. So che tu sei mio e lo vuoi.
So che l'amore esige la presenza quotidiana nel tempo continuo, sempre! O è mai.
A volte, nel sorriso, si nasconde la lacrima per la vita perduta, a volte, per amore, ci si toglie la vita ... e noi, più che amanti tu ed io! Noi!
Abbracciami amor mio, guardami morire. E' più grande di me quest’amore ... come vivere senza di te?
Ti apro la gabbia del nostro universo, fa presto, scappa, amor mio, non indugiare ... vola via, non voltarti, non tornare, mai più, da me, ti amo.
La tua vita è oltre questa finestra aperta con dolore, per te. Vola via, fai presto ... stai attento ... sarai sempre con me.
Ti parlo di me
Ti parlo di me, ascoltami attentamente.
Vivo nascosta in un gheriglio ed aspetto ogni notte il buio per ritrovarmi,
ritrovarmi con te.
Fremo quando i miei sensi si uniscono a te
e vivo per quella energia vitale origine del desiderio.
Cosi tutti i miei pensieri sono per te,
dolcemente mi cullano come fossi immersa nel mare.
Eppure sono impotente,
le mie mani legate,
per amore
ti parlo di me ogni volta che respiri,
ti parlo di me allo scorrere del tempo
ti parlo ... ascoltami.
07/07/2003
Attesa
Trasparente la bellezza che emani e dolci emozioni sono le tue parole. Sapessi quanto speciale è quest'attimo. Io posso dare a te un’emozione, io posso riceverne da te di più grandi
ogni giorno. Domani, quando i campi di grano saranno maturi, sorrideremo esultando di gioia ... mai un amore è così tanto dolce e vero ... di rara bellezza è questa perla ... tu ...
Non posso rifiutare al mio corpo d'essere tua. Consenziente vivo quest’opera d'arte, consenziente è il desiderio di comunione.
Certa che mai potrò saziarmi di te dedico a me il mio attimo ... in attesa.
@d 06/07/2003
ora so
Chiudo gli occhi cercando di capire se oltre la soglia c'è vita,
quella vita promessa.
Ma non vi sono parole nelle risposte,
solo amore, un amore immenso
che eleva ogni impossibile e porta la quiete
un amore che va al di là dell'amore.
Pensavo di conoscere questa parola,
oggi mi ricredo,
sì, mi ricredo davanti al tuo amore per me.
Ora so,
esiste un amore più grande
quello di cui tu tanto parli.
Dio aspettami ... ti amo ...
ed amo anche te.
07/07/2003
malinconia
Ti amo, ti desidero, voglio tenerti stretto tra le mie braccia, sentirti parlare, sentirti contento ... vorrei essere per te quel qualcosa che ti rende sereno ...
vivo ancora gli abbracci, i baci rubati alla notte ...vorrei fosse già domani per dirtelo con l'abbraccio di un bacio.
Ho ancora la tua parola, il tuo profumo, il tuo sapore, il desiderio su di me, dentro di me. Non sai quanto è rimasto di te nei miei pensieri.
In quell'abbraccio, nelle parole che ci siamo detti, nei baci, nel desiderio tenuto a bada ... l'amore era visibile, reale, palpabile ... era poco ... avrebbe voluto ...
era già abbastanza l'esserci ... stringimi forte, più che puoi.
Per me è come un sogno, come essere immersi nell'universo, farne parte senza che nessuna sua particella alcuna possa obiettare nulla per il nostro stare insieme ...
quale potenza ha il nostro volerci bene se riesce a dare così tanto con così poco.
E' fredda, ora, la stanza, un velo di tristezza m'avvolge ... non voglio comunicarti la mia tristezza che è anche tua ... sappi che sono con te anche quando non mi vedi,
anche quando non mi puoi toccare ... così come tu lo sei per me ... il sapere di poterti amare mi rende felice.
Scusa per l'insolenza delle parole, ma mi manchi ... senti il mio cuore ... batte di te e la sensazione è di malinconia ...
mi prende quando desidero averti realmente vicino e devo solo pensarti.
E' bello? dolce? sublime? (quale parola esiste per dirlo?) poterti amare nel modo con il quale ti lasci amare. Sei un uomo davvero speciale.
Vorrei essere in quest'istante tra le tue braccia a cullarti e lasciarmi cullare, vorrei essere tra i tuoi baci. Vorrei essere la carezza del desiderio sulla pelle.
Vorrei essere questa notte e domani e dopo ad amarti. Vorrei renderti tutto questo.
Dovrei pensare ad altro, ma tu sei davanti ai miei occhi, sei nei miei pensieri ogni volta che respiro.
Vorrei dirti che mai distruggerò questo tenero amore di noi. Non voglio che ti accada nulla di male. Non desidero neppure che tu abbia il desiderio di lasciarmi.
Sarebbe un triste giorno, ma desidero la tua felicità. Io sarò con te sino a che tu lo vorrai.
La mia mano, la tua, siano congiunte oggi, sempre.
Sognare di camminare insieme per le strade, per i prati, volare come gabbiani e posarci come rugiada su ogni filo d'erba del nostro giaciglio.
Ti abbraccio, forte, ora, avvolgendoti, pur lasciandoti la libertà, ti devo lasciare. Per fortuna domani ti vedrò. Perché mi manchi.
Pensieri sconclusionati attraversano la mia mente.
La tua presenza nella mia vita mi conduce a ripensare alla situazione umana così come ce l'hanno descritta gli storici, analizzata dai filosofi e da ogni altro scienziato,
codificata dalle leggi, derivata dalla religione. I perché sono tanti, le risposte anche ... ma dove sta la verità?
Di che sesso è la mia anima di donna, la tua anima di uomo? Di che sesso è la bellezza? Siamo anima e corpo o persone? Siamo metà di un ermafrodita da ricomporre?
Si potranno avere figli anche dopo, nell'al di là? Amare è per forza dover procreare? Perché deve essere così difficile e proibito amare?
Dimentichiamo amico mio il dominio del potere, la violenza, il gioco delle parole filosofiche, il dio asessuato che ci hanno dominato e sottomesso nei secoli di storia passati.
Non esiste per nulla, non dovrebbe esistere una lotta tra i sessi. Diciamo no alla prostituzione sotto il regno della moneta che ancora perdura protetta dalle leggi.
Tu sei uomo, sei libero, sei eros, sei logos, sei corpo...come me che sono donna.
Anch'io come te sono libera, sono eros, sono logos, sono corpo ... parlami del tuo esser uomo, del tuo sesso ... io ti parlerò del mio esser donna, del mio sesso ...
comunicheremo anche attraverso il corpo, perché siamo umani, il perché siamo eguali pur nella diversità, il perché siamo mortali, e cosa ci toccherà dopo.
Che si rifondi la filosofia, la metafisica! Che Dio parli più chiaro! Che ci diano la libertà d'amarci!
Abbiamo quello che molti stanno cercando e lo cercano nei luoghi sbagliati nel modo sbagliato.
Anche se sono lontana, l'amarti così appaga il resto ... come potrei rinunciare a quest'amore che quasi nessuno trova nella vita?
Capisci allora perché non c'è in me il pensiero di lasciarti? Capisci perché non temo la lontananza?
Ma vorrei averti realmente vicino anche in questo istante e devo solo pensarti.
Vorrei essere ora tra le tue braccia a cullarti e lasciarmi cullare, vorrei essere tra i tuoi baci ... vorrei essere la carezza del desiderio sulla pelle ...
vorrei essere questa notte e domani e dopo la tua unica donna... e convincerti che non sarai da me ripudiato. Che non distruggerò questo tenero amore di noi.
Mi domandi chi ha il potere di separarci ... mio marito, i figli, tua moglie ... tutti gli altri ostacoli che non dipendono dalla nostra volontà.
Io ti amo, è vero, ma non voglio che ti accada nulla di male, non voglio che tu distrugga la tua vita.
Non desidero neppure che tu abbia il desiderio di lasciarmi, è dolce essere amati da te ... sarebbe un triste giorno.
Io sarò con te sino a che tu lo vorrai, ma conta di più che tu sia serena, conta di più la tua vita.
E' fredda, ora, la stanza. Un velo di tristezza m'avvolge ... ma tu non essere triste ... sono con te anche quando non mi vedi, anche quando non mi puoi toccare ...
così come anche tu lo sei per me.
Spero anch'io che non accada mai che un ostacolo intralci questo nostro amore, ma dovesse accadere ricorda "TI AMO".
tu solo sai ... tu solo puoi
Il corpo ti reclama, ti cerca, ti aspetta
inerme
declinando con me nella non vita i giorni senza di te.
Eppur l'anima non teme più la provvisoria privazione
ti vuol bene, ci crede.
Tu solo sai in quale mare è la segreta laguna
dove nuda guardarmi,
dove unirci al sole nell'eterno ritrovarci.
Già risplende la luna,
tu solo puoi accompagnarmi per mano,
tu solo possiedi la chiave di casa!
08/07/2003
se il domani
Solitaria la mia luce oggi ...
appeso ad un filo è il mio coraggio nella sua purezza.
Si m'appartengo, ma … t'appartengo.
Dolorose son le scelte d'obbligo.
Dove sei ora?
Sentinella è la notte che mi circonda,
sentinella è la morte sempre pronta,
in agguato ci aspetta.
Dove sono le allodole danzanti sopra i ruscelli,
dove le sorgenti che sgorgano vita?
Oh ... se il domani m'attende, sarà nudo di te.
Quale violenza ha colpito il mio essere donna!
Così ...
appoggiata ad un muro mi lascio scivolare
nel vuoto.
@ad 08/07/2003
ho paura
Non voglio un serpente strisciare su di me.
No, non voglio un serpente nelle mie notti, m'impaurisce ...
non sei ...
ho paura di questa notte senza di te amore.
Non amarla questa notte,
ho paura ...
Lei è il nero della notte ...
non l'amare ti prego,
non amarla non questa notte ...
ho paura ...
stammi vicino,
tienimi la mano fin che prendo sonno...
amore ... dove sei?
Accoglimi nel tuo regno, vivi il mio corpo di donna,
non temere, non ho catene.
Stammi accanto, tienimi la mano fino a che prendo sonno.
Amore, dove sei?
Comunque ti amo da morire.
Tua per sempre.
@ad
Vivere
Non farmi male anche tu, sono stanca di vivere così
sono una donna, la donna che ti ama, ho una mia dignità.
Non sono una puttana, non amo per denaro,
neppure sono alla ricerca del sesso sfrenato …
ti odierei.
Magari tutto l'amore che porto dentro l'avessi dato a chi lo meritava,
ora sarei felice.
Non farmi male anche tu, sono stanca di vivere così.
@ad 08/08/2003
non voglio la libertà
A volte mi chiedo come mai non riesci a trovare neanche un minuto al giorno per farmi una piccola chiamata, mi fa soffrire.
Dopo l'altro giorno che abbiamo fatto l'amore, nemmeno un minuto hai trovato. Mi potevi chiamare, per esempio, dopo che avevi terminato di lavorare, cosa ti costa?
Che cosa provi per me se non trovi un attimo ... un solo attimo? Non farmi piangere ti prego. Chiamami ... dove sei? Ascolta il mio cuore.
Tu mi dai la libertà, mi dici. LA LIBERTA'. Non la voglio la libertà. Con te accanto resterei legata alle catene per l'eternità. Tu sei parte della mia eternità.
E' il nostro amore quello di cui ti parlo e tu ne sei all'altezza più di quanto pensi. Se è dubbio per te, penserò io a rafforzarlo.
Non ti abbandonare all'incertezza, non lo fare, né ora né mai. Non temere amor mio ... non ti abbandonerò per strada, da qui all'eternità, non per causa mia.
E se un giorno sarai tu a non volermi più, taglierò tutti i miei capelli e te ne farò dono ... li conserverai in ricordo d'un magico amore.
Mimetizzarci, ieri, tra le foglie di quegli alberi è stato facile. Ci abbracciavano e noi nel loro calore ci siamo lasciati cullare.
Mi piaceva passeggiare con te tenendoti per mano, baciarti sotto un albero ... mille volte ti ho sognato ... ma era solo un sogno, ora t'ho incontrato veramente.
Dimmi che mi ami quanto ti amo io! Dimmelo una, dieci, cento volte ... anche adesso i tuoi baci arrivano a me, i tuoi abbracci avvolgono la mia anima.
Tesoro, già il fatto che tu esisti, è grande.
Ah ... ieri mi hai chiesto se fossi offesa per qualcosa, ebbene sì, un po' lo sono. Sai che quando noi ci incontriamo, il giorno successivo, se non mi chiami mi sento umiliata.
Mi sento come usata e messa in un angolo, come una bambola di pezza.
E, poi, non capisco questo distacco. Sei distaccato come se non avessi bisogno di me per alcuni giorni, poi torni ... non so e succede ogni volta.
Così ogni volta piango e ... non importa ... ricordi quelle oche ... ecco, resto accovacciata aspettando che il dolore passi.
Poi tu ritorni. Ho bisogno di sapere perché questo. Abbracciami! Ti amo.
La sfida
Seduta nel tempo, sullo spazio dell'attesa,
confinata in stanze immobili
tra i vivi ed i morti congiunti e disgiunti
illuminata dal solo sentimento che dall'abisso sale e domina frantumando certezze
per il viaggio d'amarci esclusivo
aspetto d'incontrarti.
Ci amiamo umanamente, è vero,
ma questa distanza d'amore scavata dal bisturi divino
non sarà né separazione, né passiva accettazione di un sogno.
Abbandonata l'istanza negativa della nascita,
non ripeto un percorso a ritroso nella ricognizione dell'inutile dolore.
Raggiungimi, amor mio, voglio essere felice,
già ho pagato il riscatto alla vita.
Amami!
Amarci è libertà, è eterna speranza (che anche tu vuoi)
è infinita certezza (che anche tu ami)...
perché questo è l'amore vero: una vita senza legge.
Insaziabile invoco la tua incarnazione nella presenza
che spezza il ghiaccio per una calda carezza
ed illumina, indomita, la buia culla dello spazio tempo.
Tu sei in me.
Tu portami con te dentro di te per essere con te.
Saremo insieme nella vita dell'esaltante esserci uniti e divisi,
saremo pane e vino sulla mensa per l'incontro dei corpi.
L'amarci è sacra follia, la sfida ...
è il salto eterno nello spazio divino della morte per ritrovarci in vita.
@d 09/07/2003
Desiderio
Appesa ad un filo, ragno senza tela sul vuoto, decifro ogni singola tua parola
ricerco il desiderio del tuo amore per me.
Ti amo e posso dirti: vivi.
Vai se devi andare, schiacciami, ma sii felice,
il tuo star bene è anche il mio.
Senza di te ...
quale violenza nella vita d'una donna!
Ti desidero, ti vorrei qui, ora, senza censura,
per viverci abbracciati baciandoci,
per denudarci e guardarti,
per lasciarti carezzare i miei seni con la tua bocca
perché anche tu mi vuoi.
E ti vorrei qui, ora ...
per lasciarti scivolare sotto la gonna sulla mia pelle
sfiorandomi il sesso a provocare in te l'ardente desiderio
che già è in me
di stringerti per i fianchi trascinandoti dentro di me.
Ti vorrei qui, ora, nel dopo, esausto
abbandonato sul mio ventre
per cullarti ad ogni respiro e dirci di noi, che ...
Non odiarmi per questo " svergognato" desiderarti,
anche questa follia d'amore umano è amore.
@ 10/07/2003
immenso amore
Son tornata amor mio, sono tra le tue braccia. Via il gelo e sia vita all'amore. T'amo e t'amo più di ieri.
Per tutte le gocce l'acqua che può contenere l'oceano, per tutte le molecole di luce che può contenere il sole, per tutto quello che di più bello ci possa essere nell'universo,
per tutto questo, tu esisti con me. Ama con me, riscaldati dell'amore che hai voluto donarmi. Sai, da quella notte in poi è bellissimo ogni istante che parla di te, di noi.
La tua anima è bellissima. Tu sei, sei, sei … la mia vita.
Scaccia quel gelo che mi ha avvolto baciando i baci della mia bocca. Perché quei pensieri cattivi? Perché le nubi hanno attraversato la mia mente?
Ti amo … coperta da un solo velo di pelle corro incontro a te.
La pioggia mi bagna, così t'abbraccio.
Essere accarezzata dalle tue mani
bagnate
calde
sensibili
e baciata dalle tue labbra
calde
umide
dolci ... tu il mio sogno.
Spero resti scritto nel tempo di ogni tempo questo grande amore e spero che sia unico per la sua rara bellezza.
A volte l'essere così sensibile porta alla sofferenza e l'essere così comporta dei disagi sai? Non è facile trovare amicizie che capiscano il mio essere.
Io non riesco a trovare persone con le quali dialogare. Tu sei facile, ma il mondo è diverso da noi.
Stare con te ... dimmi che questo è il paradiso e non avrò paura di morire. Ti amo tanto. Com'è il paradiso? Deve essere provare ciò che provo ora con te.
Credo che più di così non esista nulla.
Vorrei essere speciale per te, essere un diadema da custodire gelosamente. Ora, a malincuore, ti lascio al sonno sperando che nel sonno ci sia un posto anche per me.
Ti abbraccio forte forte. Tua Diana.
@ 01/07/2003
amarci è la sola rivolta.
No, non c'è affinità alcuna tra il divino sacrificio ed il nostro atto sessuale d'amore.
No, tu non sei carne animale da sacrificare al Dio fallico per avere vita eterna,
e neppure sei Dio ... non ti amerei ... ti ucciderei,
sarei assassino.
No, non c'è tenebra quando mi unisco a te per il corpo,
(Il piacere della carne è reale e non s'intreccia ad alcun mistero)
ma solo oscura proibizione,
no, non c'è morte, ma lucido desiderio di vita eterna con te.
So di non essere esentato dalla legge,
so di non godere dello Ius creatore.
So di non poterti dare un’eternità.
Schiavo per nascita, mi ribello al sistema,
non voglio ripetere, per legge, la procreazione.
Ti ho scelta e ti scelgo, pur usata e scartata da Dio,
per amarti.
Ti aspetto con gioia ogni giorno,
cosciente con te nell'orgasmo che ci unisce.
Rifiuto l'orgia legale dei giorni di festa tra canti e balli
per averti come animale.
Tu non sei un’innocente dionisiaca prostituta
posta a godimento dalla legge.
Sì, io ti voglio, ma libera e cosciente, voglio te come essere che vive ...
inutile mentire, sei come me, umana, ti ho vista, sai?
E sei bella, sei degna di vita eterna.
Amarci è la sola rivolta.
@a 11/07/2003
vorrei di nuovo essere madre.
E' gioia per me l'incontrarci, amor mio.
Aumenta ogni giorno, per il mio essere in relazione con te, per il mio essere da te amata, la mia coscienza, la mia conoscenza, il mio desiderio di te.
Maturata nell'orgasmo, pur infeconda in quell'istante, mi dono ogni giorno a te, totalmente, con gioia. Ti sono grata per questo.
Ti amo così tanto, mi ami così tanto ... ti sposo, ti ho detto.
Ma tu che sapevi che ancora era soltanto un sogno, un desiderio, tu che sapevi che non ero ancora davvero pronta, mi hai risposto che lo sposarsi è solo un fatuo desiderio d'eternità garantita dalla promessa fatta davanti a Dio e voluto dalla legge umana per evitare il caos e formare una comunità civile.
Che anche tu lo avresti voluto e che insieme avremmo deciso un giorno e che saresti restato lo stesso con me. Mi hai detto che non mi vuoi diversa, che mi ami imperfetto.
Mi hai anche detto che non cerchi la fusione in un corpo unico sottomesso, legato dall’essere sposati, per la paura di perderci nel tempo.
Ti ho chiesto di darmi un figlio e non te l'ho chiesto per legarti a me, lo sai.
Tu mi hai risposto che non può essere il fine primario del rapporto sessuale, del rapporto d'amore l'avere un figlio e, che il rimanere incinta, sarebbe un accidente.
Che ami me.
Ho insistito, io lo vorrei pur essendo io già madre, da te, un figlio.
Tu mi hai ribadito che non vuoi procreare cooperando con Dio una nuova vita perché non è vita eterna, ma solo una finzione. Che ne avremmo riparlato.
Solo Dio è eternità? Solo lui dovrei amare? Lo stesso qui ed ora io da adultera ti voglio amare, anche se è cosa vana.
Amarti
Amarti non è morte, né viola l'Io, ma accusa Dio, accusa il Padre...
e false sono le religiose psico-analisi a giustifica delle leggi.
Mi congiungo a te senza morire
per vivere nel piacere della carne la tenera bellezza del tuo essere.
Io ti amo per vivere, non per morire.
Non si dissolve il mio io nell'estasi.
Nell'orgasmo io ci sono per godere con te,
non mi dissolvo nella morte ed esulta il mio corpo accanto al tuo.
E, se in te, per te, m'appare l'eterno desiderio,
io non voglio, per un istante di piacere, ucciderti.
Amarci non è la metafora del suicidio/omicidio,
amarci è rivendicare a Dio il potere creatore. (dell'eterno)
Cosi cancello dalla croce il nome del padre che ci ha dato la vita per morire,
e neppure cerco in te le mammelle di mia madre.
Ho cancellato, vivendo, anche il suo nome.
Non è dissacrazione né trasgressione l'amarci,
è una libera scelta umana, non fatta un giorno di religiosa festa, ma un giorno qualunque.
@a 11/07/2003
Attesa
Tremo se m'assale il dubbio di perderti e non più ritrovarti ...
così come vacillo al solo pensiero del tuo abbraccio.
Fremo nell'immaginare l'istante di darmi a te
quando finalmente, ignorata ogni scusa,
anche tu lo vorrai.
L'atto d'amore sarà il completare nell'amplesso reale dei nostri corpi
quello che nell'attesa già avviene con gioia
per ogni parola, per ogni sguardo e per ogni tacita e complice intesa
cibandosi di parole di poetica profezia
o di solo speranza.
La vita ora sospesa aumenta ogni giorno i suoi ritmi per l'imminenza dell'incontro
quando, anche tu, con gioia mi svelerai quanto grande è il tuo desiderio per questo mio corpo di donna
e saprai quanto grande è il mio per il tuo, a me già noto, ma pur sempre ignoto.
@ad 11/07/2003
paura d'amore
Anche il mio corpo di donna ti reclama
ti cerca
inerme nella sua fragilità
ti aspetta
declinando gli attimi privi
per nutrirsi di te
per amore
per dolore
per piacere
per gli attimi d'assoluta emozione
nel nostro spazio segreto
tu esalti i miei desideri
nel tuo corpo
oggi ti amo
spaventata
perché ogni giorno è di più.
@ad 11/07/2003
nudi, ma senza vergogna
Quando sono in te che abiti il tuo corpo, sollevo il mio guardare,
ai tuoi occhi.
Ti vedo nuda, indifesa, illuminata dalla luna,
ti guardo, senza giudicare con gli occhi della legge.
Ma cosa nasconde il tuo corpo nudo invecchiato non falsificato dalla moda
quale segreto, quale identità?
Non rispondermi come Sfinge: è oggetto di divertimento per un giorno.
Guardami!
Io pure sono nudo davanti ai tuoi occhi, non mi nascondo, non temo,
non provo vergogna alcuna di essere nel mio nulla.
Perché ci siamo visti e poi incontrati?
Perché?
Perché tu sei apparsa come corpo nel mio mondo?
Perché?
Nella congiunzione delle nostre diversità
non ho consumato dei resti alienati di produzione divina.
Il mio desiderio non è stato oggettivizzante commercio umano.
L'atto sessuale non è stato soltanto un soffio di vento,
ma voluta apertura al tuo essere apparso nel tuo corpo... chi sei?
Perché morire?
Perché?
Fatti carne, amor mio, non chiedere perdono al Padre.
Non restare casta, non seguire il comandamento.
Raggiungimi nel peccato del vivere per morire.
Mi manca incontrarti, sei bella! Vieni da me.
@a 13/07/2003
non può, come può, come osa
Mai mi lascerò sedurre alla castità, non posso esistere senza di te
come lasciarci se siamo felici nell'amarci,
perché dimenticare che siamo un corpo?
Non sarà la divina castrazione a spezzare la radice carnale che nutre quest'amore,
non finché i corpi avranno giovinezza o vita.
Non seguirò la casta legge della proibizione,
rifiuto di perdere la tua singolarità umana,
rifiuto la rinuncia a fornicare con te per amare Dio.
Non siamo un’anima divina in un corpo animale,
siamo persone umane,
vive.
Io donna ti seguirò nell'inferno del dolore
per amarti.
Non può, come può chiedermi, come osa condizionarti
come osa il ricatto per dimenticarci?
No, non posso amare il Dio d'amore che mi separa da te ...
non posso senza di te.
@ad 13/07/2003
Seguo i tuoi passi
Seguo i tuoi passi ...
senza di te, in questo letto, mi penso tra le tue braccia ...
mi tocco ...
apro la porta ad un urlo ... lo dedico a te
spirito dell'essere incarnato nell'incognita dei miei perché.
Seguo, sognando ad occhi aperti, i tuoi passi,
ti accompagno in viaggi ancor a me ignoti.
Non ti chiedo nulla pur di rimanere con te.
Dunque ora diventa illogica la logica sprigionando dai desideri le mie paure
nell'immaginarti sparire in una notte qualsiasi, lasciandomi inerte alla vita.
Come potrei allora, come potrei chiederti aiuto
se tu, spirito o essenza, interrompi il mio percorso?
Da umana anima temo ogni morte che bussa alla mia porta,
da umana chiedo a te: allontana da me il calice amaro.
@ ad13\07\2003
perché ...
Spasmo e grido risalgono l'abisso del nostro incontro.
Nati per morire a nuova vita la follia della verità
è l'innocenza della realtà unica che ci compone
ed è accusa, nell'assurda divisione in anima e corpo,
per la morte del corpo.
Per ogni separazione ribelle si rinnova la preghiera della seduzione per il ritorno.
Ogni volta, sempre, verso il padre, si eleva, l'orgasmo accusatore, ad ogni tuo sì.
Risuona nella sua casa il grido della carne che invecchia e muore,
violento è il desiderio di libertà e d'eternità
nella gioia umana d'unirci.
Ingiusta l'accusa e la condanna
ingiusto morire.
Inutile la salvezza senza l'eternità,
inutile senza la conservazione infinita in questa forma di noi
inutile senza la gioia della nostra libera unione.
Se tu ci sarai, non saremo spettatori, in un paradiso che non ci appartiene,
dell'orgasmo del padre.
@a 14/07/2003
Morire, sì, se...
Non è la mia vagina eccitata, non è bagnarmi né sentirti eiaculare in me,
l'origine del desiderio, né la sua morte.
Il desiderio è desiderio di te, è uscire in te dal gelo dell'io vivente tra la folla
lasciando una quotidiana follia, per esistere in te.
Lascio che la mia carne ti chiami. La vesto di seduzione nell'attesa.
Sì, amor mio,
ti aspetto dimenticando la mia identità per te,
per ritrovarla in te,
ti aspetto per essere, trascinata da te nell'abisso del sesso, là dove ho conosciuto l'amore.
Richiamata nel tempo alla vita ora accuso la morte.
Lasciami morire, se devo,
ma non gettarmi sulla croce come un Cristo
abbandonato
nella
alla
solitudine dell'universo
invano.
Mi sento viva. Per questo ti amo.
@a 14/07/2006
Sei Dio? Perché non lo sei?
La mia anima in amore, errata luna piena in una notte nera di peccato, esplosione di atomi d'una coscienza nuda, appare agli occhi d'inesperti pudici come la fata nera dei boschi, eppure … di Lilith è rimasta l'essenza che regna sotto un cielo fatto di domani.
Ho varcato la soglia dell'impossibile, ma vi ho trovato solo ombre, eppure amore e morte all'ennesima potenza hanno celebrato oggi le nozze doro.
Il mio regno fatto di domande evolve sincero. Io donna nella canzone della vita chiedo alla stessa d'implodere in nome dell'amore, in nome di un istante, per quell'attimo fatto di attimi che danno vita ad una vita intera.
Mai morrà il peccato perché da esso si trae il giusto come dal falso il vero. Così fra queste solide mura guardo il cielo cercando le mie risposte.
Io ti amo, amor mio, e non terrò le labbra chiuse, serrate. Io ti parlo. So di che parlo. Con te ho conosciuto Amore. Con te io vivo.
Rifiorito è l'Eden. Con te sento gli uccellini cantare, sento ruggire il mare. Vorrei gridare. Per te sono sdraiata nuda sulla terra ad aspettarti.
Vieni da me, inoltrati su di me, assetati di me, in me scorre la sorgente. Ti svelerò, capirai ogni segreto.
Raggiungimi. Infila la tua mano nel mio nulla, entra osceno nel vuoto del mio essere. Insieme abbiamo un senso.
In questa vita voglio stare con te. In questa notte ti cerco, ma, oggi, non ti trovo. Dove sei? Dove ti nascondi?
Ti cerco, amor mio, per dirti "Ama il mio amore". E mi chiedo: Tu chi sei? Sei Dio? Perché non lo sei?
aut aut
Perché cibati del sangue e del vino del corpo di Cristo transustanziato
l'amore tra Dio e l'uomo è vita eterna e totale?
Perché non accade tra noi?
Come può non sollevare il grido della ribellione
la creatura che ama, per il privilegio divino?
Perché far tacere la carne accusandola d'idolatria e peccato?
Domani, corpi invecchiati, come si incarnerà il verbo d'amore umano?
Ricordati che sei nulla mentre scegli in libertà in questa vita, l'eternità,
tra Paradiso o Inferno.
Aut aut della condizione di creatura.
Dio è uno solo.
@a 15/07/2003
naufragare in te
M'accosto a te con turbata gioia, per la possibilità del rifiuto,
per perdermi in te con l'oscenità della carne.
Innocente provocazione lasciarti intravedere i miei piccoli seni
nell'innocenza del quotidiano senza malizia alcuna
e precipitare nelle tue braccia
trascinata dal desiderio
nella passione di ritrovarmi in te
senza più sapere della mia identità persa in te,
affidata a te ...
ma c'è una così immensa tenerezza,
così tanta vita,
che mi è dolce il naufragare in te.
(.!.)
Persiste nei miei occhi, sulla mia pelle, sulle mie labbra,
tra le mie mani dentro di me ... il tuo sperma, ma non sazia,
non placa l'impetuoso desiderio dell’incontro.
Tu sei sempre diverso, sei ogni giorno più bello,
sei infinito ed assoluto,
impossibile amarti ed essere soddisfatti solo per una sola
e finita vita.
@ad 15/07/2003
mai ho amato
Questa notte ho fatto un bel/brutto sogno ... tu eri dovuto andare in guerra mentre io partorivo nostro figlio in mezzo alle macerie.
Amore mi manchi, vorrei tu fossi vicino a me adesso, vorrei i tuoi baci, le tue carezze, il tuo respiro sul mio corpo, le tue calde mani sfiorarmi i sensi, l'odore dei caldi abbracci dell'amore che ho trovato solo in te.
E' troppo grande, troppo bello. Mi doni vita, luce ... tutto ciò che non ho mai avuto.
Piango di gioia, sei ... meraviglioso ... ti amo da morire. Mai nella vita ero stata avvolta da desideri così forti.
Mai nella vita l'amore mi aveva parlato così da vicino. Tu mi dai energia vitale, tu sei la mia gioia ora, e forse il mio dolore domani ... No, non ho paura. Ti amo veramente!
Tu non sei un sogno e di te mi deve restare un te da amare, e, se dovrò perderti non avrò paura perché io sarò sempre con te.
Noi non ci perderemo e non ci lasceremo, noi ci amiamo. Non deve succedere, non succederà.
Ti desidero, desidero abbracciarti, desidero carezzarmi, farmi accarezzare, carezzarti e poi fare l'amore con te.
Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, sempre tua! D.
Supplica
Oh Dio ... se questo amore è troppo grande e ne hai paura,
dagli ossequiosa morte cancellando il mio essere.
L'anima mia stanca d'essere infelice coppia legale,
stanca d'aspettare la ricomposizione dei sensi disgiunti in un corpo ferito,
stanca di subire la violenza dell'assalto del tempo,
prona sul letto dello spazio violento aspettando la tua venuta,
sospesa muta in questa tomba violata dal padre padrone,
ha conosciuto lui ... nel dolore mi ha portato un fiore.
Ora tu lo sai, l'amo ... e sai anche che solo in lui mi sono rivelata,
in una sconfinata confidenza, nel mio essere.
Solo a lui ho mostrato la soglia del mistero,
nell'assoluto silenzio, ignorando i miei limiti.
Solo lui ha visto, con me il dolore inutile, il nulla nel vuoto dell'esistenza,
la mia,
nascosta sotto la maschera di bellezza osannata dalla comunicazione,
da esibire sorridente e da tutti invano desiderata,
ma dalla violenza violata.
In questo gelo, insieme abbiamo costruito,
scavando nelle radici del peccato di questo nulla che ancor brucia sospeso sul vuoto,
una casa.
Stiamo bene insieme ...
oh Dio ... so che non è umano ... eppure te lo chiedo:
"regalaci l'eternità felice dello stare insieme!"
@ad 16/07/2003
amore unico
Sei il solo uomo, incontrato nella vita, cui mi rivelo
che sa vedermi, parlare e sentirmi.
Ed è una sensazione, una precisa percezione,
che se anche ne incontrassi di più belli e di migliori oggi o domani,
non potrei ripetere questo scambio totale di noi,
nell' intima letizia dello stare con te,
ultima fattore di sogni,
nell'estasi illogica dei minuti strappati al tempo
che dilatano i limiti della vita.
Il timore dell'anima, che è sempre sola nel suo mistero,
di risentire nel silenzio la notte dell'abbandono,
sarebbe ora più atroce ...
Sai, questo amore è verità sincera,
è creato da noi e per noi soli,
rimarrà a noi,
così mai nessuno ci vide e mai ci sentirà.
Incontrarci? Oggi non posso, ho le prove di teatro.
@ad 17/07/2003
Spaventa le lucciole il giorno, eppure tutto è caldo alla luce.
Dove sono le candide stelle quando il sole accende la vita,
dov'è la passione di un grande amore quando una nube attraversa il cielo,
quale paragone usare per definire il dolore del dolore ...
Dove sei ...
ora che il cammino si fa ripido ed il respiro viene a mancare?
dove sei ...
a te stella dedico il mio pianto soffocato fra le lenzuola ...
portalo lontano.
18/07/2003
sul set
- Ciao. Mi dispiace per ieri sera, avevo dimenticato d'avere le prove sul set. Mi è venuta a prendere l'autista del regista del film.
Dovevo recitare alcune scene d'amore, mi ero dimenticata. Anche questa sera non possiamo incontrarci, ma mi puoi guardare in tv.
- Ciao. In tv? Cosa reciti?
- Personifico Salomè in una storia che anche tu conosci. E' un’opera teatrale, scritta da Oscar Wilde, reinterpretata dal regista.
- Racconta, sono incuriosito.
- Erode Antipa viveva con Erodiade, nel suo palazzo. Aveva intrecciato con la cognata una relazione legalizzata da un matrimonio.
Si sta svolgendo un banchetto che vede ospiti giudei, romani, egizi.
Al centro della sala c'è anche una gabbia, nella quale è rinchiuso Giovanni Battista, che urla profezie sull'avvento del Messia condannando il comportamento di Erode ed Erodiade.
I soldati, messi a guardia, discutono sulla bellezza della luna e sulla mia bellezza.
Per i continui sguardi interessati di Erode, mi allontano dal banchetto. Mi avvicino alla gabbia, dove è rinchiuso Giovanni.
Mi spaventa il suo gridare. Ma il suo aspetto selvaggio, la sua voce m'inebriano.
Affascinata, gli rivelo il mio impeto sessuale, il mio desiderio irrefrenabile di baciarlo. Gli dico: "Voglio baciare la tua bocca, Giovanni."
Ma Giovanni sdegnato si rifiuta.
Delusa ed offesa mi risiedo accanto ad Erode che di nuovo allunga le mani, mi fa offerte amorose. Rifiuto sdegnata.
Ma, Erode, preso dalla mia bellezza, insiste, mi chiede di danzare per lui, offrendosi di esaudire qualsiasi mio desiderio.
Accetto ed eseguo nuda la danza dei sette veli.
Poi esprimo il mio desiderio: " Dammi la testa di Giovanni", ripetendolo di fronte all'orrore di Erode, " Dammi la testa di Giovanni".
Erode esitava, non voleva uccidere un uomo che aveva visto Dio, ne aveva paura.
" Me lo hai promesso", gli dico, "non puoi venir meno alla tua promessa".
Erode lo fa uccidere e mi fa portare la testa di Giovanni su di un vassoio d'argento. Cosi posso baciare con la mia bocca la bocca di Giovanni.
- Tragica evangelica storia. Ti guarderò recitare, questa sera. Questa sera vedrò la tua metamorfosi. Questa sera agli occhi di chi ti guarda sarai di nuovo un intoccabile dea.
vedova azzurra
Ho ucciso l'amore ... divorerò la mia anima per questo.
Apro il cancello di questa gabbia sintetica,
recido anche l'ultimo fiore del mio giardino.
Ho ucciso per amore il mio amore,
non ho più doni nel cofano dei miei preziosi.
Così lascio scorrere, fuori dalle vene, il siero che m'ha fatta sognare.
Vorrei dirti: "stammi accanto", ma non posso...
non posso amore ...
@ad 18/07/2003
perché noi
Come eternizzare, come, senza mortificare il dualismo carnale in gelido amore.
Come, come, come senza deprivarci né del nucleo psichico né del corpo
senza dissolverci con tragica amarezza e lucida nell'abbraccio del nulla?
Continua il dubbio del perché noi,
se l'amore è eterno ed io sono sua sposa tradita ...
Credevo di saper tutto prima d'incontrarti
ora non più.
Tu, creatura del mare,
tu lontana
tu vicina
ora vivi qui, per me, in questa breve bellezza.
Oh poter fermare la luce, il ritmo del tempo.
Oh poter cantare l'anelito supremo della felicità ...
mentre mi dissolvo nella notte con te ...
sempre.
@ad 18/07/2003
io ti amo così
In questo freddo giorno, questo luminoso e caldo sole, mi parla di te.
Abbandonata al suo abbraccio, riabbraccio te ... e, mentre scompare dietro il monte, nel tramonto dell'abbandono, mi dice che domani sorgerà di nuovo con l'aurora.
So che ci sarà, anche se dietro le nuvole.
Ti amo ora e questa notte renderò vivi i baci e l'abbraccio ... questa notte sarai con me.
Ti amo nell'attesa dell'aurora. Ti desidero ... t'aspetto. E come il sole ci sarà, noi ci saremo, anche domani, dopo la notte della tempesta.
Tuttavia, nonostante la certezza, vorrei non ci fosse il trascorrere del tempo senza di te. Mi manca già, ancor prima di separarci, lo stare con te.
Il profondo desiderio d'eternizzare quest'amore concretandolo nell'unione religiosa o il formalizzarlo civilmente del matrimonio
o nella permissività della convivenza anche contro i figli è profondo e vero.
Il farlo tuttavia non risolverebbe il problema ... tutto si scontra con la realtà dell'essere umano ... l'abitudine forse, l'educazione, le responsabilità ...
la morte sicuramente, ci sono compagne
O l'amore ha altri significati che la vita sociale e religiosa hanno ucciso? O l'amore può essere vissuto in altri modi, scandalo agli occhi dei dotti e dei benpensanti?
Io ti amo così.
Per questo non ho paura di dirti che mi manchi, che ho bisogno di te, anche se mi hai detto che io non ti sono necessaria.
Tuttavia, senza di te, non posso esistere in quest’amore così tenero e violento, così dolce e necessario alla vita ... lasciami vivere, lasciati amare di là di ogni limitazione!
Solo questo ti chiedo.
@Diana
Sai?
Esprimere quel che ti tocca profondamente
ti approda nel sottosuolo.
Sai?
Solo se angoscia e dolore
uccidono la speranza dell'incontro
si muore
non per una distanza che separa.
Sai?
Non è facile crederti
se ogni possibilità si dissolve nel vento
ed ogni sogno se ne va lasciando un vuoto.
Sai?
Moriremo presto, molto presto lasceremo
quest'incantevole luogo del nostro incontro.
Sai?
Non è per nulla vano l'amarci
è vita!
... e di noi, meravigliosi ed d'insostituibili,
rimarrà ...
e mai sarà che io ti uccida.
@a19/07/2003
l'attesa
Ed ora che faccio nell'attesa?
Ti aspetto,
lascio morire il tempo
per raggiungerti.
Tu sarai ad aspettarmi
vestito a festa
con il tuo sorriso.
T'amo con tutte le mie forze
e mi manchi.
Sento che mi chiami,
sento la tua risata,
sento il tuo amore sulla mia pelle.
Ti sento ...
mi corrode l'anima
l'assenza.
Dove cercarti se sei già in me?
T'aspetto, vieni a prendermi,
qui ho tanta paura.
@ad 19/07/2003
I perché della mia vita
Amore, guardo il tempo che scorre come i binari d'un treno che s'allontanano ed in fondo hanno un punto d'incontro che non vi sarà mai, NOI ...
Ti amo dolce amore mio. Mai nella vita ho provato tanto così intensamente, ti ho aspettato tanto, e ti ho trovato ... dove?
Che ironia ... nell'attesa cercavo l'amore in tutto, fiori, libri, poesie, bambini, vecchi ... sapevo che sì, era amore, ma ... c'era anche una forma diversa ...
è vero ho amato nel passato, mi sono anche sposata, sono madre, ma ... io sapevo che esisteva una forma d'amore celestiale, ero sicura che tu ci fossi nascosto nel mondo.
Tu mi ascolti, mi coccoli, non mi punisci continuamente ogni giorno, non mi tratti male, sei dolce, accarezzi la mia anima, dolcemente.
Son felice d'averti incontrato e son sicura che non sia stato un caso. Ti ho sentito subito in me, il primo istante che ho visto i tuoi occhi.
E' stato tutto troppo, come dire ... si mi ricorda un mosaico pezzi perfetti.
Sacrificio è lo stare senza di te perché amo anche ciò che tu ami; amo tutto quello che per te è tesoro.
Amo te ... e non solo ... vorrei vederli. A volte li immagino ... do loro un volto l'innocenza ... dai loro un bacio per me ...
Tesoro non aver paura se t'amo cosi ... io non sono una spina, ma la rosa.
Non mi temere, anche se grande, quest’amore non ti soffocherà ... lo terrò ben stretto e, fin che ci sarà, mi nutrirò ogni giorno ... ora sono tua, è bello essere tua.
Ora ricordo il giorno che ho provato, quanto sto provando ora. Ero la solista in un grande coro, c'erano quattro voci ed io cantavo un canto gregoriano ... era un AVE MARIA.
Ricordo che in quel momento ho sentito il paradiso ... era celestiale. Ecco perché ero sicura ci fosse un amore celestiale.
Ero sicura di poter ritrovare un giorno quell'aurora che avvolgeva tutto ciò che mi circondava. Tu sei pari e vorrei essere la stessa cosa per te.
Vorrei essere l'infinito, l'estasi, il paradiso ... quello che non è mai stato, vorrei essere la tua ... il tuo grande amore.
Tesoro, se il mio amor fosse forte quanto dico, dovrei avere il coraggio di restituirti a lei, perché lei non deve soffrire ... io non voglio anche questa colpa.
Lei è innocente e pura ... dev'essere dolce riprovare ad amarla. Vorrei donarvi il mio amore, vorrei che fosse magico, che cadesse nei vostri cuori e li riunisse ...
Se potessi, lo farei ... ormai io son abituata al mio angolo di dolore, sempre mi sono annullata per amore degli altri. Il mio posto è lì ... seduta. Morirò per te. TI AMO COSI TANTO.
Son cresciuta pensando d'essere diversa da tutti ... pensavo: perché amo tutto ciò che vive con tanta intensità?
Perché, quando vedo un vecchio solo, lo guardo e sento nel cuore la sua solitudine, mentre gli altri lo vedono e basta?
Perché, quando una foglia si stacca dal suo albero, io sento nel cuore che è morta?
Perché, quando ho visto una donna molto grossa e sola, ho pensato: anche tu ami ... e ho sentito le sue sofferenze?
Perché amo così tanto, perché lo sento così forte l'amore ... è un difetto amare tanto, il più delle volte questo è accompagnato da sofferenze ...
riesco persino a voler bene alla tua donna e potrei annullarmi per amore vostro ...
Amo l'uomo che m'ha schiacciato (mio padre), amo quello che mi fa del male, amo chi mi odia e chi mi ama.
Sono un essere diverso da tutti, sento odori che nessuno sente e mi infastidisce ...
io non dovevo nascere, sono un errore della natura ... amarti ... non hai idea ... se ne dipingessi un quadro, lo vedresti vivere con la forza di un amore indescrivibile.
Ti amerò da qui ... all'eternità!
Diana
mai più ...
Non permetterò, mai più, al mio cuore, d'ascoltare la dolce sinfonia del celestiale.
Non lascerò, mai più, credere alla mia anima di vivere, di essere.
Amare ed essere amata.
Ovunque io giri il capo vi trovo
solitudini,
fughe,
paure,
dolore,
vuoti abissi.
Non nuoterò, mai più, nel fiume delle speranze verso il mare ...
non v'è spazio per me.
Camminando con te dietro al mio funerale
non piangerò.
@ad 19/07/2003
suiciderai l'amore
Eppure finirà in te, per te, l'amarci, lo so,
tu devi avere,
devi possedere il tempo continuo del corpo
per amare
devi sposarlo e generare
plasmata dalla legge tu non puoi,
tu non vuoi ...
Suiciderai l'amore, che è eterno, uccidendo l'uomo,
perché non ha tempo,
forse già domani.
Ma non ubbidisco alla legge, non ucciderò i miei figli.
Vai ... se devi andare vai, ritorna, tra le tue vecchie mura senza voltarti
e non piangere, a vivere la vita che vuoi ...
ormai io ti amo e ti amo anche senza di te.
@a 16/07/2006
incomprensione
Sei come tutti, uguale ... nulla di te, ora, si differenzia. L'uomo non ha il coraggio ... oh...quanta pena mi fai, oggi, leggendo i tuoi pensieri.
Me ne vado ... sì, me ne vado e non piangerò mai più, per te. Non uccidere i tuoi figli, non farlo ... mai.
Io ti lascio perché mi hai delusa con queste parole. Io non ti ho mai chiesto nulla e mai chiederò ... tu non capisci, non vuoi capire e mi offendi pure ... Sei ... sei ... ti odio.
@ad 20/07/2003
Ti odio …
Anche tu mi violenti l’anima … come puoi, che diritto hai …
Ti ho donato tutto e tu … mio Dio … Sei orribile.
Lo so sai?
So chi sei veramente ...
So che la parola amore per te è solo una parola,
niente più.
So del tuo non tempo, delle tue paure, dei tuoi doveri,
delle tue solitudini ...
So cosa sono per te, so cosa sei per me ...
so amore ... so ...
ma tu non sai nulla, tu non hai capito nulla ...
@d 20/07/2003
Tu ... no,
tu non giocare con me.
Son fatta della stessa materia che compone i tuoi cari...
anch'io soffro, come loro.
Vorrei gridare forte al mondo che mi sento usata,
anche da te, se pur in modo diverso,
ma ... come puoi non sentire la mia preghiera?
Arrivano a te, forse, dei suoni errati?
Io non chiedo, io desidero, io voglio darti ...
Che colpa ne ho, se con me la vita è stata ingiusta,
se solo ora ho incontrato chi mi ha fatto credere
che anche a me è concesso di sorridere di tanto in tanto?
Smetti di pensare che voglio strapparti le tue radici...
non sono così crudele ...
però non posso negare che non sento l'amore che dici d'avere.
Se così fosse avresti qualche attimo in più per me,
invece tutto viene prima di me.
Io so metterti al posto giusto nella mia vita ... tu, No.
Io non voglio nulla.
Io non voglio perdere quello che già ho: la mia casa, i miei figli, mio marito...
voglio da te soltanto amore ... quell'amore.
@ Diana 31/07/02
A volte nella vita si dicono cose che potrebbero cambiare il nome al vento o al sole, si dicono cose che cambiano gli eventi, cambiano i percorsi.
Dio è testimone, solo Lui sa di quanti silenzi è fatta la mia vita. Avrei dovuto continuare il mio silenzio e che Dio mi dia la forza di non romperne altri.
Nell'emozione d'una canzone ho lasciato che le mie ali mi portassero nel blu del tuo cielo oscurandolo, ma tu che colpa ne hai?
Portami con te ogni giorno, rinasceremo a ogni alba lavati dal peccato con la tristezza gettata alle spalle, compagni in un viaggio senza fine.
From here to eternity.
Diana. 06/06/2003
svegliati donna
Svegliati ora donna! Sveglia!
Era bellissimo il tuo sogno, ma non ti appartiene...
Tu sei incarnata nel dolore ...
ti hanno venduta per pochi soldi ...
a te non è concesso di sorridere,
né di sciogliere i capelli in un campo verde e profumato
o aprire le braccia al cielo e respirarne un trasparente sollievo.
Tu donna hai i piedi infangati, il volto chino ...
tu devi obbedire al tuo padrone.
Donna! Stavi solo sognando!
Non piangere, ora, il tuo risveglio...
sei morta vivendo il tuo nuovo dolore.
Donna!
Sei pazza a credere, pazza a sognare...
sei pazza!
L'amore che hai in te, è più forte d'un uragano,
ma è sprecato.
Per questo amore potresti mietere l'universo,
ma a te non è concesso.
Donna ... anche oggi sarai frustata solo perché ami.
@a 20/07/2003
se il domani
Solitaria la mia luce oggi ...
Appeso ad un filo è il mio il coraggio nella sua purezza ...
Si m'appartengo, ma … t'appartengo.
Dolorose son le scelte d'obbligo.
Dove sei ora?
Sentinella è la notte che mi circonda,
sentinella è la morte
sempre pronta,
in agguato
ci aspetta.
Dove sono le allodole danzanti sopra i ruscelli,
dove le sorgenti che sgorgano vita?
Oh ... se il domani m'attende, sarà nudo di te.
Quale violenza ha colpito il mio essere donna!
Così ...
appoggiata ad un muro mi lascio scivolare
nel vuoto.
Immersa nell'estasi di una calda carezza
con l'odore dei tuoi baci sulla pelle
ed il dolce ricordo di un abbraccio che mi riscalda l'anima.
Eppure nel mondo in cui vivo tutto ciò non esiste.
Travolta da una forte emozione tocco l'estasi di noi
per quel giorno che è stato
pare lontano già oggi
ma domani … domani t'aspetto ancora in me.
Ricorda il mio nome
lascialo fluire in te … per sempre.
E tu...
tu aspettami
voglio ritornare in te
sentire il tuo sangue nel mio
il tuo cuore nel mio
la tua pelle nella mia
ed il mio grembo per noi
Dormi poi sui miei seni fino all'alba
e poi l'alba successiva
da qui alla morte
Ti amo.
Tua per sempre.
Diana 30/07/2003
Non son tua sposa oh mio Adamo
mi cerchi?
son nella notte
nel giorno
nei profumi
nei pianti nei dolori
nelle angosce
son ovunque
ovunque tu guardi
son nella tua pelle
ma ... Dio ha dato a te lei per sposa
ed io cammino scalza nel mondo
lasciando le mie impronte
affinché tu un giorno mi raggiunga amor mio
Diana 31/07/2003
Non ti ho chiesto io, né te lo avrei chiesto, di separarti da lei, ma l'hai fatto. Sai, sono orgogliosa di te.
Fai un viaggio nel mio corpo di donna
ti guiderò con i miei movimenti
che elevano ogni purezza e non, nell'alto e più in alto ancora
Ti insegnerò una danza nuova
con il tatto, con l'olfatto
Ti mostrerò che mai, mai più potrai stare senza di me
Viaggia con me nel mio corpo
cercami pilotando i miei sensi
approda sul mio calore di donna
ed assapora ogni evento
Ti accompagno, non temere, sarò con te.
Diana 20/08/2003
non seguirò
Non cercare il divino in me ... sono solo una donna.
No, non ti seguirò per una strada solo mistica,
non vivrò incorporea rifiutando d'essere toccata dal piacere e dal dolore,
dal bene e dal male, nel paradisiaco nirvana d'un amore senza vita.
Anche quando, nuda di fronte a te, arresto il cammino, nell'estasi della rimozione delle barriere dell' io
per unirmi a te,
quando, anche tu, non più estraneo ti concedi
e la mente,
trattenuta nel piacere dei sensi soddisfatti,
ormai al di sopra del desiderio e di là dell'odio di ogni altro possesso,
sembra placarsi,
io, senza rimorsi né rimpianti di verginale purezza, per il corpo continuo ad amarti.
@ad 05/08/2003
le mie amiche
Oggi pomeriggio insieme a camminare mano nella mano per la città, come due innamorati. Abbiamo incontrate le mie amiche davanti alla cattedrale.
Sapevo che le avremmo incontrate. Ero d'accordo con loro. Volevo che tu le conoscessi. Te le ho presentate. Mi hanno detto che sei bello.
La mia amica più intima ti ha chiesto di non farmi male, che non me lo merito.
Prima di lasciarle hai loro promesso che un giorno andremo a prendere il sole insieme.
Sì, voglio portarti nel mio luogo segreto dove, quando posso, in solitudine vado a leggere e prendere il sole.
Sono contenta di farti partecipe del mio piccolo universo.
Dopo mi hai portata in un motel. Pur confusa per il luogo, ma eccitata per la novità, ci siamo amati.
sei le braccia aperte di dio
Vorrei trascinarti nell'impetuoso torrente, e arrivati al mare, sulla rena cullarti la melodia della vita,
farti dimenticare malinconia e rimpianti...
Vorrei tu fossi serena, vorrei poter prendere su me il tuo dolore,
ma posso solo lasciarmi amare ed amare.
Io ti amo ... non posso non amarti, sei bella,
sei la disperata vita, nata abbandonata, che vuol vivere e non si rassegna ...
Sei la donna, sei la forza di un’infinita dolcezza,
sei la tenerezza dell'albero che brucia,
sei le braccia aperte di Dio.
@a 09/08/2003
voglio vivere con te la quotidianità di una vita normale
Ho una grandiosa notizia da dirti, mio marito, i miei figli, come ogni anno, se ne vanno al mare. Io no, con la scusa del lavoro.
Una mia amica mi darebbe la sua casa al lago ... non è che puoi prendere qualche giorno di ferie?
Sarebbe fantastico vivere qualche giorno insieme. È un sogno, da tempo mi chiedevo come sarebbe il vivere quotidiano con te.
Lunedi
- Finalmente, non vedevo l'ora. Ho preparato la mia valigia. Sono pronta.
- Io pensavo di fermarci a vedere insieme il tramonto sul lago prima di andare a cena.
- Non conoscevo questo tuo lato romantico.
- Al tramonto, seduti su una panchina di fronte al lago, ti voglio baciare abbracciandoti.
- Mi sento come una ragazzina al suo primo appuntamento.
- Che cosa ordiniamo?
- Io una pizza, tu?
- Anch'io prendo la pizza. Da bere?
- Acqua. Scusa, intanto che fai l'ordine, vado in bagno.
- Ciao.
- Ciao. Non mi serve nulla.
- È bella ... è tua moglie?
- No, è solo un’amica.
- Non è che ti serve la droga dello stupro per il dopo cena?
- No.
- Prendile almeno una rosa.
- No.
- Ciao.
- Ciao.
- Ti ho visto parlare con quel tipo. Che voleva?
- Voleva vendermi la droga dello stupro.
- Non ne hai bisogno, io sono già tua.
- Non darei mai a nessuna donna la droga dello stupro per averla. Senza il suo io, la sua presenza, il suo volere cosa sarebbe?
- Ti ucciderei
- Bella la casa della tua amica.
- Si è molto bella. Lei ci tiene alle cose belle e può permettersele.
- Sai dov'è il bagno? Vorrei farmi una doccia.
- Ti accompagno...
- Tu che fai?
- Ti guardo mentre ti spogli. Poi dopo mi guardi tu.
- Dai entra con me, l'acqua è già calda.
- Lascia che t’insaponi.
- Anche tu ...
- Come sei bello ... Ho già voglia di te.
Martedì
- Buongiorno.
- Buongiorno.
- Dormito?
- Sicura tra le tue braccia, non ho avuto incubi.
- Dai siediti sulle mie ginocchia e baciami ... la colazione è pronta.
- Oggi andiamo sulla spiaggia a prendere il sole, ti va? Io pensavo di prendere qualche panino e di rientrare al tramonto.
- Mi va bene.
- Guarda che questa sera voglio fare ancora l'amore con te.
Mercoledì
- Giornata piovosa.
- Ci facciamo un giro per i negozi e poi ce ne staremo sul divano a guardarci un film.
- E ad amarci?
- Se per amarci intendi dire a far sesso, ti rispondo di no. Non si può stare tutto il giorno solo in quel modo. Non è vivere.
- Hai ragione. Non è solo far sesso l'amarci. Amarci è stare insieme, amarci è rispettarci, è anche solo parlare di noi, dei nostri sogni, discutere senza paura alcuna.
Giovedì
- Oggi voglio cucinare io per te. Tu mi guarderai, sarò nuda, ma non dovrai toccarmi.
- Non conoscevo, di te, il lato erotico della seduzione.
- Sono innocenti fantasie che solo con te mi sono permessa di realizzare.
- Non l'avevo mai notato ... hai un bel lato b. Vien voglia di impastarlo.
- Non ora.
- Non arrossire ... ti sto solo guardando ... anche i tuoi seni attirano i miei occhi ...
- Sono piccoli ... volevo farmeli rifare dal chirurgo. Lo voleva mio marito e sarebbe servito anche per il mio lavoro d'attrice.
- Ma che dici ... per fortuna non lo hai fatto, non mi sarebbe piaciuto accarezzare delle protesi non necessarie. Dai, lascia stare il cucinare, ti voglio tra le mie braccia.
- Non ora. Trattieniti. Già sai che entrerai in me mentre guardi dentro i miei occhi. Non avere fretta, abbiamo tempo.
Venerdì
- Anche questa sera ti chiederò di carezzarmi, ma senza toccarmi la vagina e senza che io ti possa toccare, almeno per un'ora. Poi lo farò io con te.
- Le nostre carezze mi hanno eccitato. Voglio far l'amore adesso.
- No, non adesso. Lasciami gustare nel silenzio della notte, a te abbracciata, questo momento di sola tenerezza di noi. Non parlare, lasciami sognare. Ora dormi.
Domani faremo l'amore.
- Ti aspetto all'alba.
...
Sono sveglia. Mi avvicino a te ancor nudo. Accontento le mie voglie. Ti accarezzo, tocco il tuo pene. Ma ancor dormi. Svegliati amor mio, ti voglio dentro di me.
Sabato
- Questa sera ti farò una sorpresa. È da tempo che ci penso.
- Quale sorpresa?
- Vedrai.
Sabato sera
- Lasciati bendare.
- Dove mi vuoi portare?
- Aspettami qui, verrò io a prenderti appena sarò pronta ... dammi la mano, ti accompagno. Ora puoi togliere la benda. Guardami.
- Tu vestita a sposa per me. Sei bellissima. Sei un sogno. Ti sposo se vuoi.
- Non farmi piangere. Che aspetti a spogliarmi? Voglio che tu sia mio come io già sono tua. Ti prego, sii dolce con me. Farò tutto quello che vuoi.
- Tu sei la donna del cantico dei cantici. La donna cantata dai poeti.
Domenica
- Sei pensierosa questa mattina ... Sei stanca?
- No, non sono stanca. Maledizione ... questa sera devo essere a casa ... lui ritorna dal mare. E se penso che ogni giorno ci siamo abbracciati, carezzati, baciati ... sono stata bene. Mi mancherà tutto questo. Il mio amore per te è alle stelle. Potrei vivere con te. Non ho paura a vivere con te. Comincio a pensare che sarebbe meglio per me separarmi da lui.
- Non essere triste, ci saranno altri giorni.
- Non lasciarmi.
domenica sera
Sono a casa, sono con mio marito. I miei figli a trovare il loro amore. Il mio letto è vuoto senza di te. Lui mi vuole, ma io non ne ho alcuna voglia.
Si mostra abbronzato, si vanta d'essere stato desiderato da altre donne, ma che pensava a me ... gli mancavo cosi tanto che mai ha telefonato per chiedermi se stavo bene, ma che vada all'inferno. Non voglio parlare, non voglio guardarlo.
- " Sono stanca, lasciami dormire. Domani mi racconterai le tue avventure", gli dico.
- " Ma io voglio far l'amore" insiste.
- Togli le mani ... ti ho detto di no. Non provare a violentarmi di nuovo. Sarebbe l'ultima cosa che fai.
- Non ti sei mai ribellata prima.
- Lasciami in pace. Gli do di spalle e penso a noi ...
Sono le tre di notte. Non dormo, ti penso, sei qui con me. E' vero che siamo dei folli, ma ti amo. Non m'importa né del tempo né dello spazio che ci separano.
Non m'importa se non sempre posso nutrirmi da te per vivere, ma sapere, che ci sei per me, è la vita. Io morirò solo se serve a te, non chiedermi altro.
Mi ami, lo sento ... non morirmi amore, io vivo per te. Senza di te non v'è più né il sole né il mare, non v'è respiro. A te ogni giorno dono più d'una lacrima.
Tu sei ... oh quanto temo questa vita senza di te. Quanto dolore la mia carne ha provato e il mio cuore ancor più ancora prova. Quanta violenza attorno a me.
Solo tu mi hai amata e mi ami per quello che sono. T’invio questa pagina del mio diario. Voglio che tu sappia tutto di me. Mi manchi.
DIARIO
Ho conosciuto la follia, questo ancora non sai di me, ricordo ... quella notte ... essa bussò alla mia porta, mi disse ... che se non volevo provare il forte dolore che avevo nell'anima, dovevo ferire il mio corpo.
Era gradevole il dolore, mi faceva star bene, così mi addormentavo con il corpo ferito, bruciato o tagliato, poi mi parlava di morte ed io, io ascoltavo quella voce, mi ci cullavo in essa.
A volte la memoria mi tradiva, quasi non ricordavo chi ero o cosa fosse successo nell'ultima mezz'ora. " Tentai il suicidio, andò male".
Sì, mi dichiaro una persona ambivalente, folle. Ora conosci il mio segreto.
I segni che vedi sul mio corpo … mi ha solo spinto … mi dispiace d'averti mentito, ora sono guarita … è stata dura, ma ce l'ho fatta.
Ho avuto tanta paura quando rannicchiata, non vedevo, non pensavo, sentivo solo tanto freddo.
Ora sei libero di scegliere se restare o andare. Guarda … sul percorso della mia vita c'è tanto dolore, sai?
Nessuno capiva quando stavo male, quanto stavo male. Non ho avuto nessuno accanto, solo le mie due mamme.
Credo che spiegare quei momenti sia incredibile per chi ascolta. Non ridere anche tu di me, hanno già riso in molti.
Sto rischiando molto a dirti queste cose … come potresti solo immaginare una vita con una folle.
Forse la mia follia veniva da un cuore schiacciato, rotto, frantumato.
Ho ricevuto un cuore nuovo ora… sono stata in lista d'attesa per qualche anno, ma ora sto bene.
Non aver paura di me, sono solo troppo sensibile e amo troppo. Questo è il mio guaio, amo troppo mia madre e non sa capire,
amo troppo i miei figli e li soffoco,
amo troppo te che non ci sei,
amo troppo le mie amiche e non capiscono,
amo troppo il giorno, il mare, i profumi e tutto quello che avvolge il mio essere, ma non ricevo lo stesso amore, perché?
A volte qualche frammento mi chiama, ma so tenere le redini ora. No, non ti voglio annoiare con queste cose e ... perché mai te le ho dette, perché …
Era una favola, sorridici sopra … io non dovevo, maledizione.
21/08/2003@Diana.
lascerò questa casa
C'è posto anche per te nel mio corpo di donna,
se lo vuoi puoi entrarci.
Non staremo stretti,
lo spazio per te già è stato fatto prima che nascessimo
perché tu ed io siamo la stessa cosa.
Per vivere con te lascerò questa casa,
ne costruirò una nuova per noi.
Non voglio disperdere, nel nulla della vita, la mia conoscenza di te,
non voglio cacciare il mio desiderio di te,
il desiderio di unire il mio corpo di donna al tuo corpo di uomo.
Pur sapendo che finirà il sesso nel tempo,
so ... rimarrà il bacio, una parola, la carezza.
Io voglio costruire il mio futuro nel tempo con te,
fino alla morte.
Io ed altre tre mie amiche abbiamo deciso di prendere un appartamento in affitto. L'uso per ognuna è personale, nessuna vuole sapere delle altre, sarebbe eccezionale vero?
20/07/2006@Diana.
E' QUESTO CHE VUOI?
Provvisoria, amor mio, la dimora d'amore e di peccato
che vai preparando per noi ... il sogno di ogni uomo.
E' questo che vuoi per noi?
Chissà ... se là dove tutti andremo
se tu ... se io ... se noi ... avremo alloggio.
E gli altri? Quelli che abbiamo conosciuti, quelli amati ... che ne sarà?
Un'orgia?
Meraviglioso è amarti oggi, sublime incontrarti ...
domani?
Dimmi ... come eternizzare questo amore?
come essere Dio?
Lo stesso ti amo ... vieni, ti aspetto.
Ehi ... non devono mancare i contatti con i corpi, altrimenti potrebbe esserci una morte. Voglio confidarti un segreto … oggi è la terza volta che mi tocco pensando a te. Sto esagerando?
Solo la carne che si nutre di carne non teme l'amore, si sa, solo così non muore.
Ecco perché anche Dio si piega alla legge e s'incarna ogni giorno offrendosi all'amore dell'uomo, come pane vino.
Non lamentarti della morte domani, sarà certa se nessuna briciola cade dalla mensa. Ho sete e fame amore mio, offrimi pure scarti di tempo, ma sii tu il mio nutrimento.
@a 03/06/2003 @Diana.
TI AMO
È notte fonda.
Sdraiata nuda sul mio letto nuziale ancora non dormo,
ti penso.
È bello viaggiare nel tempo ad incontrarti,
ed è cosi grande il desiderio di te che vivo diventa il sogno.
Accendi il cielo per noi due ... adesso ... voglio amarti ...
sono nuda davanti ai tuoi occhi, per le tue braccia
TI AMO
e mentre la tua bocca nutre la mia bocca di baci,
la tua mano cerca i miei seni
scende dalla schiena una carezza
la mia mano ti tocca
è l'estasi più totale sentirti caldo
desiderarti nel ventre
mentre sdraiata mi prendi senza paura
sono eccitata
ogni paura s'allontana quando il piacere tocca ogni parte del mio corpo
ora son tua sono in te e tu in me
è bellissimo amore.
Noi due separati ora siamo ancora più uniti
resta in me
escine lentamente senza farmi male
il piacere si fa carne ora
penetra le mie viscere
lasciandomi senza respiro.
Grazie mio amore per avermi accolta;
il mio incontro comincia,
il mio corpo si muove, lentamente si solleva
suona dolce il tuo canto che diviene danza
il tuo corpo inebriato parla e m'accoglie.
Per godermi tutta la felicità che ho scoperto
traine il meglio
è il tuo dono che sa portarmi nell'infinito blu d'un cielo senz'aria
e mi toglie ogni respiro
sento il piacere come fosse realtà.
Toccati, carezzati per me ed io lo farò per te...
grande il desiderio
io lo farò ora sarò tua attraverso le mie mani
guidate da te.
Ora abbracciami, dormiamo.
Ah, dimenticavo ... sai ... ieri sera, mio marito, ha dato le dimissioni dal suo gruppo musicale. Maledizione! Non potrò più incontrarti così facilmente.
Non sopporto la sua presenza così presente. Ho l'impressione che lo faccia apposta. Quando io l'amavo, lui aveva un’altra donna. Io non gli bastavo.
L'avevo scoperto. Così, sapendo che lei suonava con lui, gli chiesi di lasciarla, di lasciare il suo gruppo, ma lui rispose no.
Volevo lasciarlo, ma non ne ho avuta la forza. Ho sopportato tutto, in silenzio, ma rifiutavo d'unirmi a lui nell'amplesso.
Piano piano mi sono lasciata morire.
No, non è stata la paura di restare sola, non ne avevo, ero abituata a essere sola, ma pensavo ai miei figli allora ancora piccoli.
Come sai, non ho cercato di consolarmi con altri uomini. Nessuno mi ha mai avuta. Non ho cercato la vendetta. Io ero morta.
Poi sei arrivato tu a riportarmi in vita. Ora che potrebbe averne dieci altre o 100 e vorrei se ne andasse … accidenti … bando tutto, TI AMO.
@Diana.
Eutanasia per non morire dentro
Vive la vita nel suo scorrere, ma a volte si ferma a guardarti
e … tu ... tu sai essere lì,
pronto ad accoglierne il suo karma.
Non c'è vita che ci accolga nel proprio regno
gli attimi svaniscono …
Ascolta il tuo vivere se vuoi vivere:
Io voglio morire … o … forse non sono mai nata
non mi tenere la mano, lasciami andare ... via …
16/09/2003
Oggi è polvere il mio giorno
polvere d'assenza
polvere inebriata,
percossa,
senza respiro giungo alla tomba
ove trovo lo scritto saturo di parole senza senso.
Cercami in ogni vento
mi troverai in ogni direzione.
Allontana dalle tenebre il tuo sguardo,
oggi non è tempo per un reflusso.
Se bene non accuso i tuoi odori
credo egli eventi
tu m'appartieni è stato scritto, lo sai?
20/09/2003
Quale solitudine il non poterti contattare, è gioia dolorosa, sai, il tu ci sei, ma non ci sei, quando il desiderio d'abbracciarti, come solo con te posso fare, mi assale.
Allora tutto appare grigio. Non ridere di me. Non ridere se mi mancano i tuoi baci, l'abbraccio, il tuo profumo, la tua pelle ... te.
Non ridere se non riesco a saziarmi di te. Fa in modo, lo desidero, desideralo, che accada ancora, il più presto possibile.
Il pensiero che abbiamo quello che molti cercano, la sintonia complice d’anime e corpi, appaga e contenta il mio continuo bisogno di te ...
Mai nella vita sono stata avvolta dal desiderio così forte, mai la vita mi aveva parlato così da vicino.
Tu mi dai energia vitale, tu sei la mia gioia ora ... e forse il mio dolore domani ... ma, ricordati, tu sarai sempre anche la mia storia, una storia che mai sarà rinnegata.
No, non ho paura d’amarti, anche se dovrò perderti. Ma prima ci sei tu, poi io. Non ti sto dando nulla ... vorrei ma ... che importa?
@Diana.
Ora non è tempo di morte
Presente quiete in bellezza oggi chiudi il tuo giorno
ricorda la stuoia su cui hai riposto l'abito a festa
ricorda la notte che hai donato alla tua amata
non destare i mali ricordi
accendi anche oggi un cero all'amore
lascia fluire la fusione tra collera e perdono.
Ora non è tempo di morte.
Ora v'è sapore, v'è odore di nettare fresco, dolce e nitido
questa notte ho scritto con l'anima
non so a chi e perché
non so neppure se ho scritto io
sto piangendo sento l'anima uscire dal mio corpo
sento i muscoli irrigidirsi
cosa ne faccio di una libertà che non mi serve?
io ti amo e non riesco a capire perché
e non riesco a capire il tuo amore
che non vuole la materia
come, dimmi come si può amare senza corpo
io il mio non lo voglio più se non può avere le tue carezze
a cosa mi serve un corpo se tu te ne vai?
donerò alla terra questo inutile corpo
è solo materia è rotto senza di te
MI MANCHI
Diana 23/09/2003
oggi io ti amo
Quanto ignoto avvenire, quanta storia nascosta spalancata sull'abisso che separa vita e morte e dopo, è tra noi.
Al confine del regno umano, smarrita e sola creatura, seduta e ormai muta, confinata nell'amorfo spazio tempo della potenzialità,
là, dove anche gli infiniti sentieri s'incontrano dividendosi per perdersi, getto lo sguardo per far luce sul mistero.
Non è inutile tutto questo sai?
Io desidero amarti e convincerti per essere, da te, amata. Impudica violo la verità tagliandola con il coltello, ancor sanguinante la crocifiggo sulla croce dei pazzi ... io ti amo.
Così penso a te e il pensiero è mio ed è vita.
Mi unisco a te così, aspettando il tuo si per il noi. Un noi disgiunto, per godere cosciente dell'estasi per la congiunzione tra l'albero della conoscenza con l'albero della vita.
Psicologica religiosa menzogna è la fusione che intriga, di una metà che si cerca ... nel profondo mare dell'amore trova la gioia, tra la vita e la morte che ci compone, solo chi c'è, solo chi sa.
Amarti è per me continua tensione di pensiero, è olocausto affettivo, dramma metafisico.
Insieme, siamo pane e vino, siamo maternità d'amore di noi, siamo terra, siamo respiro di corpi, vivi corpi che si amano e si cercano, che non vogliono confondersi, né distruggono la differenza, non si completano ... vivono e chiedono l'oggi e l'eterno.
Unisciti a me, perché deludere la verità, perché ignorare le braccia che si levano? Rifiuto d'esserti vergine per seguire la legge, quale legge?
Entrambi siamo corpo che accoglie corpo, per unire cielo e terra in opposti estremi di tempo tra la vita e la morte o vita e morte, in questa vita.
Morirò con e senza il tuo corpo, lo so, sarà una morte diversa, seppur sempre uguale, ma che importa?
Tu sarai sempre con me!
Complici d'amore ... questa è la vita e se pur futile ed effimera come tutto, non è illusione l'abbracciarci ... e se dovrò pagare, a Dio, domani, l'amarti oggi, da donna, ne sarà valsa la pena.
Intrisa d’inesauribili e, a volte, d'indicibili desideri è la nostra favola.
Sdraiati tra le coccole per il calore d'una carezza più ardita e carica d'un’inaudita dolcezza, per il contatto fisico emotivo, cosciente presenza, elemento magico, creiamo il nostro universo d'amore liquido per nuotare insieme alla scoperta di questo itinerario dello stupore che porta a te, per arrivare noi ...
Oggi, che cielo è azzurro e caldo è il sole, sono nuda per te, mi sono profumata per te, canto per te come una sirena.
Ascolta il mio canto, vieni a nuotare con me in questa lucida e profonda trasparenza, ti aspetto per lasciarmi toccare e prendere da te, per giocare, per toccarti, per prenderti.
Sai ... pur sapendo della trasferta per il tempo discontinuo, ogni giorno mi manca la tua presenza.
Io ti amo.
diana 05/07/2003
un giorno di solo sesso
Tutta profumata vengo a te su tacchi a spillo, amor mio.
Mi hai chiesto un giorno di solo sesso ... eccomi a contentare le tue, le mie voglie.
È la mia prima volta ... e ricorda ... solo a te è da me permesso di far solo sesso con me.
Sono qui per te ... sciolti i miei lunghi capelli, emozionata, davanti a te ...
scruti nei miei occhi, guardami amor mio ... non ho paura,
oggi mi sento sicura, mi sento bella.
Attratto dai miei appuntiti capezzoli
maliziosi nel bianco della mia camicetta sbottonata
sotto la nera giacca da manager che indosso
mi spoglia il tuo sguardo ...
mi fruga...
spia sotto la mia nera minigonna,
lo sento sotto le mie giarrettiere di pizzo nero,
lo sento strapparmi le nere calze velate ...
lo sento salire lo sento scendere ...
frugare tra i peli cercando il sentiero ...
va oltre ... denuda il mio lato b.
Cosa vuoi, cosa cerchi amor mio?
Già tutta nuda mi hai vista, già mi hai toccata, amor mio ...
sai cosa ti aspetta ...
non aver fretta, siamo soli, siamo liberi ... ritorna a guardarmi negli occhi,
abbracciami ... mi sento sicura tra le tue braccia,
guardami ... mi sento bella ai tuoi occhi.
Baciami, amor mio, baciami ... gioca con la mia lingua ...
oh la tua bocca sul mio capezzolo ...
si toccami ... amo sentir le tue mani carezzare miei seni
eccitante sentirle scivolare sul monte di Venere ...
So cosa vuoi, so cosa cerchi ... ma aspetta ...
aspettami amore,
ancora non è tempo di penetrare il mio giardino.
Spengo le luci.
Accendo le candele profumate sparse nella mia stanza da sposa
camminando seminuda sui tacchi a spillo.
Tu mi guardi, lo sento ... mi guardi ...
mi piace sapere, mi eccita che tu mi guardi.
Riempio i flute di prosecco ghiacciato e mi avvicino a te,
te lo porgo ...
Tu mi prendi per i fianchi, mi attiri a te, mi palpeggi i glutei,
guardi tra le trasparenze dello slip... oh la tua bocca sulla mia vagina.
Che cerchi, che vuoi amor mio? Io sono tutta tua, tu sei tutto mio.
Sì, ora mi spoglio amor mio, mi spoglio per te.
Via la giacca, cade la minigonna ... danzo per te sui tacchi a spillo ...
sobbalzano i miei seni, fuoriusciti maliziosi dalla camicia sbottonata.
T'invito ... vieni a danzare con me,
mi spogli della camicia ... ti chini,
baci le rose aureole ed i capezzoli, li copri con i miei lunghi capelli ...
mi prendi per i fianchi, mi sollevi, mi porti sul letto.
Sdraiata mi togli le giarrettiere ...
sento le tue mani indugiare sulla mia pelle e scivolare sugli slip ...
palpita il mio cuore impazzito, che vuoi farmi?
Abbandoni il monte di Venere, il sentiero bagnato,
scendi a valle, mi togli le calze nere velate ... mi carezzi i piedi … risali su per le gambe...
mi fai alzare.
Cosa vuoi da me?
In piedi davanti a te inginocchiato davanti a me, mi guardi ...
sì, trasparenti sono i miei bianchi slip ... sfiorami, annusa i miei profumi ...
sono pronta a lasciarti venire in me per il mio giardino.
In piedi davanti a te seminuda, davanti ai tuoi occhi eccitata ...
mi baci sulla bocca, mi stringi ... sento il tuo desiderio per me...
tu eretto abbracciato a me, ti sei eccitato, ti sento ...
sento le tue mani accarezzami il fondo schiena,
le sento scivolare sotto lo slip tra i glutei ...
cosa vuoi, cosa cerchi amor mio?
Sono pronta a lasciarti venire in me per il mio giardino.
Mi trascini sul letto ... sei sopra di me ... m'inarco gemendo ... strappi il mio slip,
guardi il mio triangolo ... frugano le tue dita la folta castana peluria ...
sfiora ora la tua mano la mia nuda vagina ...
mi guardi nuda ... la guardi nuda ... la tocchi nuda ... la baci, la bevi, la mangi ...
si arrende l'anima mia tra le tue braccia.
Ti amo uomo, ti amo amor mio, ti amo ... sono tua e tu sei mio.
Si accresce per te il mio amore, amami angelo mio.
Ti vorrei dentro di me, ti voglio dentro me, vieni dentro di me a prendermi ...
sono pronta a lasciarti venire in me ... no, aspetta ... no, non adesso ... non voglio,
non voglio che mi penetri, non adesso ... guardami, carezzami,
baciami, leccami ... rimani sulla soglia, ma non venire dentro di me.
Sarà il fuoco del mio spirito a spingerti dentro di me,
percorsa l'umida strada, che già conosci, con me,
verrai dentro di me con me ad incontrare la mia anima, io la tua.
Non avere fretta, il nostro giorno di solo sesso è appena iniziato.
Spogliati tu per me amor mio ... resto ferma a guardarti,
tu seducimi ... guardami ... mi tocco per te.
Sai che ti voglio? Sei bello ... dai, vieni da me ... ti tolgo io gli slip ...
scivola il tuo pene tra i miei seni, beve la mia bocca.
Sopra di te ... la mia vagina velata palpita davanti la tua bocca ... indugi ... so cosa guardi ...
ti attrae il mio lato b ... giocaci, accarezzalo se vuoi ...
oggi tutto ti è permesso, mio grande amore, oggi mi sento sicura e bella.
Sento le tue mani sul monte di Venere aprire il sentiero tra i peli ...
sento che guardi la porta del mio giardino ... io ti voglio dentro di me ed anche tu vuoi me ...
che aspetti?
Sfiori la mia vagina, ma vai oltre ... tocchi l'ano, lo guardi,
so che vorresti da me il piacere di Sodoma ...
non ora amor mio, non ora ... non deviare amor mio, non ora ...
unica è la strada per entrare con me dentro di me con amore.
Segui con me l'onda ritmica del piacere, segui l'umido sentiero che si apre sull'abisso,
non avere paura, sai che io ti voglio con me nel regno d'amore.
Batte all'impazzata il mio cuore nell'attesa, affannoso il mio respiro.
Caldo il mio corpo, Trema la mia vagina.
Un lampo e tu sei dentro di me, sei dentro il mio utero ad incontrare il mio spirito
per procreare amore.
Sento di nuovo la ritmica melodia del cantico dei cantici farsi carne
e farmi precipitare nella luce ... non fermarti, danza con me amor mio ...
di nuovo ondeggio tra colori e musica nel regno d'amore,
ti amo, ferma il tempo.
E' l'ora sesta, sei entrato di nuovo in me amor mio ad incontrare il mio spirito,
sei entrato dalla mia vagina, sei ancora dentro il mio corpo di donna ...
ti trattengo, non te ne andare.
L'anima mia è irrequieta se tu, dentro il mio corpo di donna, non ti fermi ad amarla.
Ha sentito il sapore d'amore ed a te si è arresa ...
ma di nuovo il tempo non si è fermato, di nuovo sono ritornata in me ...
anche se su di te ancor dentro di me.
Cosa vuoi, ora, da una donna vile e perduta, amor mio?
E' l'ora sesta ... ancor non è finito il nostro giorno di solo sesso.
Resta nudo mio principe, svelami, vivi con me altri segreti d'amore,
usami per il tuo piacere oggi, lo sai amore, mi fido di te.
Vieni con me sotto la doccia, amor mio ...
Ci insaponiamo d'essenze profumate ...
spargo la crema sul tuo corpo, tu sul mio ...
ti massaggio strusciando ... mi pettini la vagina ...
sono la tua gheisa.
Oh donna mia, mia regina ... ti amo cosi come sei, fragile, tenera e sincera ...
ti lascerò fare col mio corpo tutto quel che sogni.
Tu che vuoi, amor mio?
Io ti voglio bendare ... voglio farti rivivere l'abbandono della divinità per essere carne, il salto nel buio della nascita nel vuoto.
Ti voglio legare per impedirti di toccarmi mentre insegui il piacere della carne.
Vorrò anche sculacciarti, ma senza violenza, farti ritornare la bambina innocente alla sua prima esperienza.
Saprai che l'orgasmo che hai avuto non è stato che una pallida estasi ... mi chiederai, io lo chiederò a te, di ritornare blasfemi senza amore, ma per solo sesso,
nell'universo dove luoghi e cose ... dove tutto è ancora indefinito e tutto galleggia.
Là dove il padre insuffla lo spirito dentro la vita, la dove tutto ha inizio io voglio incontrarti, là voglio prenderti, là sarai la mia regina.
Sei un serpente, amor mio, un serpente che si insinua proibito
e striscia osceno sul corpo mio per unirsi al mio spirito.
Vedo le tue palpebre tremare nel silenzio della sera, dilatate le tue pupille ... nuda tutta bella sei tu.
Mi seduci messaggera d'amore con i tuoi lunghi capelli, la collana d'oro con la croce tra i turgidi seni, eretti i capezzoli,
mi ecciti, mi guardi, sorridi arrossendo.
In questo giorno di solo sesso, rimosso ogni divieto,
in posizione pecorina mi apro al tuo sguardo.
Sento che mi guardi ... che guardi il mio corpo di donna ... è bello, vero?
Che aspetti? Te lo sto offrendo amor mio. Prendilo, è tutto tuo.
Non indugiare serpente, angelo mio, oggi tutto ti è permesso,
vienimi dentro, ti aspetto dentro il mio corpo di donna.
Sento il tuo dito penetrare il mio ano, lo fruga mentre ci baciamo.
L'altra mano stringe i miei seni ... abbracciandomi mi trattieni contro di te...
mi piace ... mi spingi sul cuscino.
Fai piano ... non essere violento ... anch'io lo voglio.
Con te, amore, vivo anche questo animalesco biblico proibito amare,
con te sto provando anche il dolore nel piacere ...
di nuovo entri nella mia umida vagina,
di nuovo l'arcobaleno e la musica celestiale mi avvolgono,
galleggio senza paura, abbracciata a te, in un luogo senza spazio, senza tempo.
Ora cosa resta di me che vuole l'eternità di noi in amore?
Riportata alla realtà, mi chiedo se è l'esser solo carne il vivere,
mancando il vivere di eternità.
E' giunta l'ora nona, l'ora della morte prima della resurrezione. Rimani con me lo stesso nel tempo che mai sarà eterno, rimani, abbracciami.
Mai prima ho vissuto d'amore. Forse era solo sesso il matrimonio, sesso i figli. Ma è la vita.
E ricorda per sempre di questo giorno che ti ho lasciato giocare con il mio corpo, che le tue mani mi hanno frugata,
che ti ho portato al piacere con la mia bocca, i miei seni, le mie mani, che insieme siamo stati nel regno d'amore e che ti amo.
Ricorda questo giorno, amor mio di carne, ricordalo.
Vorrei non finisse mai la nostra storia, vorrei poter restare con te ... mai ho amato e mai sono stata cosi tanto amata.
L'IA classificherà pornografia questo amarci, incapace di comprendere l'infinito umano. Censurata, forse non la leggerai mai. Eppure è amore.
Sei una puttana, la mia puttana, sei al posto di Dio, ma ti amo.
Per te, con te termina anche il mio viaggio. Avevo bisogno della tua follia d'amore per conoscere il mio e il tuo vuoto. Mi hai accompagnato nell'Eden perduto, ma causa la morte non ci possiamo restare. Siamo terra che ci permette l'amplesso, ma siamo un nulla eterno.
Sai che ti amo e dal profondo della mia vita oscura sento la luce dei tuoi dolci occhi sul mio corpo. Ho abbandonato Dio con te nel piacere erotico. Voglio stare con te nel silenzio della tua vagina, come tuo amante. Sei una puttana al posto di Dio, ma ti amo. Attaccato al tuo seno, voglio bere il tuo desiderio e divertirmi. Da dentro il tuo corpo spogliato ti guardo nuda. Mi piaci. Voglio rimanere in te. Sì, ti chiedo di restare con te abbracciato nel silenzio della notte, restare nel rifugio dei tuoi seni. Supererò per te, con te, le insidie del tuo nulla, dove regnano nevrosi e insonnia. Berrò a lungo il desiderio. Voglio divertirmi in solitudine con te.
Svelami i misteri che aleggiano nella tua vita, la causa della morte di Dio, in me. Mio unico oggetto d'amore, mia consolazione. Visto il tuo corpo di donna, spogliata, ardente nel silenzio ti chiamo. Scaccio le ombre e ti guardo. Voglio che tu ti unisca al mio corpo. Hai già il colore della bellezza. Tu sai che ti amo imperfetto. Sai che dal fondo della mia vita oscura nei tuoi occhi cerco una luce. Ti trascinerò con me nella torbida e aspra corrente della mia vita mortale. Non disprezzo per nulla il sensuale tuo corpo di donna. Per te dimentico la religione, la metafisica. Emerge ancora l'inquietudine, ma la annego nel desiderio dei sensi. La tua presenza è reale nel tuo altro corpo da me. Per te la sessualità infuocata raggiunge il suo compimento. Realizza il desiderio, realizza l'amore divino. Ascolto il tuo ardente desiderio di fonderti con l'altro, l'Io, l'Altro, delirante come Cristo in croce. Un sogno erotico confonde anima e corpo. La mia voce innamorata, nella notte ti chiama. Il mio piede, giunto alla tua soglia, si è fermato. Fammi sentire la tua voce, dove la mia anima e il mio corpo sono andati perduti. Aprimi, amore, amica, sorella, mia padrona. È da un po' che aspetto, amore, davanti alla tua porta. Ma quanto, mio dio, mi aprirai? Sei tu il cielo e sei la terra, sei l'essere che mi hai dato. In comunione con te, amor mio, non sono in grado di parlarti. Vivo come eterno per un secondo di felicità con te. Ieratico coito spirituale, compiuto e appagante. Il mio cuore dimentica e aggrappato ai tuoi seni, si addormenta. Quella che era la mia vita di prima si appanna, si oscura. Scompaio in un vago orizzonte, abbandonato alla tua ardente dolcezza. Questo tu abbraccio è anche il volto della morte. Penso che non dovrei vivere nel tuo grembo, penso che dovrei ridere nel tuo grembo dove è Dio assente. Impossibilitato di rinunciare al tuo mondo, ai piaceri del tuo corpo, bevo alla tua Bellezza. Forse le cose divine che cercavo, penetrano le cose umane tramite i nostri sensi, e di là saltano con l'anima in Dio. Ora più non posso rinunciare al tuo sesso, rinunciare al mio desiderio di continuare nel tuo mondo. L'esperienza del tuo corpo, le sensazioni corporee, erotiche e sessuali del contemplarti nuda: l'olfatto, il gusto, la vista, il tatto, mi svelano la tua presenza divina in un corpo vivo di donna. Attratto dall'odore dei tuoi aromi e inebriato dal vino del tuo petto, dimentico, ho perso il mio io. Voglio prolungare il mio godimento dei sensi, sentire l'inquietante tremore fisico e l'esaltazione intellettuale. Quando, mio amore, oh, quando ti darai per sempre al mio desiderio? Non è abbastanza che ti vedo nel buio, sospirando, seguendo la mia stessa vita inseguita. Tu Dio incarnato, corpo martire, alimenti le mie fantasie erotiche. Tu non sei un atto di fede, ma sei un bel viso gioiosa nella resa, tu sei un seno nudo, che mi accoglie, che mi nutre. Sei simile a una madre, ma anche a un’amante, a un Dio. Mi ecciti. Sei un corpo reale che mi seduce e insieme mi tortura, mi conforta, fino al limite della morte. Ora solo Amore. Sono perso nei tuoi abbracci. Morendo ti amo.
@a
la fine del viaggio
Sono arrivata alla fine di questo viaggio
e forse non sono partita mai,
la distanza che ci separa non m’allontana
dal mio amore per te.
Sognavo la mia vecchiaia erotica con te
che mi abbracci bramoso di baci,
con te che, incapace di sesso, sfiori l'inaridita mia vagina
e bevi dai miei cadenti svuotati seni.
Sognavo la tua carezza sulla mia pelle rugosa,
il tuo sguardo d'amore per una donna dal corpo invecchiato,
sognavo il corpo unico transustanziato in noi,
l'infinita eterna tenerezza dell'amarci.
Perché mi vuoi dare la morte?
Ho da te, amor mio, in cambio della conoscenza d'amore e dell'esser felice nel vivere con te il cantico dei cantici, di ritornare in vita.
Perché mi vuoi dare la morte? Non dirmi che non è vero, lo so, lo percepisco ... e ne ho paura. Ora, che sono pronta a divorziare, a sposarti, te ne vai?
Mi hai vestita di un pigiama a righe, mi hai dato un numero cancellando il mio nome ... ma che ne è rimasto della donna che ami, mio Dio?
Seppur da tanti corteggiata e amata, anch'io ho scelto te. Solo tu conosci il mio vero nome, lo pronunciavi nello spasmo dell'unione ... non lo vuoi pronunciare di nuovo, non lo vuoi ricordare? Ancora ti aspetto.
Ho persa la mia divinità per te, per te sono diventata umana.
Ho costeggiato con te il cielo guardando l'azzurro del mare, con te ho camminato, dandoti il mio corpo, la mia anima, per sentieri non umani, mai da me calpestati, tra silenzi e luci, dandoti la mano.
Con te son sospesa nel vuoto sopra un abisso infernale ho visto il nostro paradiso. Mi baciavi e mi davi la tua mano.
Ho pregato il padre, l'ho pregato di non farci cadere.
Pur sapendo della proibizione, nel peccato ho continuato a nutrirmi del corpo e del sangue di Cristo in chiesa, ho continuato a nutrirmi di lui, Dio, per essere eterna ...
ma io voglio anche l'eternità e l'ora cosciente con te.
Sono tua complice, amor mio, tua amica, l'amante, la sposa ... tu, come me, sei umano, carnale amore, non lasciarmi morire.
Ti ho dato tutto, ti ho dato in uso il mio corpo di donna, i miei pensieri, i miei giorni, ti ho rivelato i miei desideri, la mia fantasia, i miei sogni, li ho vissuti con te ...
ti avrei dato anche la mia vita. Tu hai rubato la mia anima. Non avevo calcolato, serpente, che io ero solo la preda nella tua guerra con Dio.
Ma perché hai scelto proprio me, me che ti amo, me ...
la mia vagina ha contentato le tue voglie, la mia bocca ti ha nutrito di baci, sei cresciuto allattato dai miei seni ...
sapevi che Lui non era in me che, peccatrice, amavo te, in me che mi nutrivo del tuo pene crescendo e ascoltando beata parole d'amore.
Se questo è il vivere di una donna nel cantico dei cantici d'amore, se questa è la donna che vuoi ... io voglio morire ...
ma che dico, chiedo a Dio, il Padre, d'abortirmi, di cancellarmi dalla sua creazione ... non vorrei essere esistita mai,
Eppure ti amo.
Per questo aspetto i giorni con te,
risalirò dagli abissi dell'amore se non ci sei ...
mi vedrai fredda, arida, non più donna, ma pietra scolpita.
Parlami, amor mio, parlami con parole d'amore, uniscile alle mie
e di nuovo saremo carne.
Ti amo, ti amo ...
Tu non hai idea di che grande amore ti sei nutrito, amor mio,
tu non sai ... Ti amo.
@ Diana 07/11/2002
Ti voglio sposare, se ancora tu lo vuoi. Voglio vivere con te. Non è cosa sporca, come può esserlo, l'amore. Ascoltami. Nulla vale più del nostro esserci incontrati.
Una vampata di fuoco, una divina passione mi fa vivere con te una continua festa, distruggendo il passato per un nuovo futuro.
Tu ed io protagonisti della storia universale. Sì, voglio vivere con te la mia residua fatua bellezza. Voglio che tu sia la mia terra.
tra sogno e realtà
Sono sola questa sera.
In questo carnale eterno letto che è l'anima mia, ti penso, ti sento, mi tocco per te ...
cosa vuoi ancora da me che già sono tua amor mio?
Perché non mi lasci dormire?
È tanto il desiderio di te che non so più se sei qui con me,
se vivo in un sogno o se sei tu che vivi in me.
Che ci fai ancora dentro l'anima mia?
Io sono qui, sono con te e danzo nuda per te,
per te brucio d'amore.
Svegliati amor mio, non dormire, svegliati.
Io voglio precipitare di nuovo con te con me dentro di me nel tempo eterno.
Tu che vuoi fare di me?
Raggiungimi in questo sogno ... ti vedo toccarti pensando a me ...
sento il tuo pene entrare dolcemente nella mia bocca,
eccitata sento la tua lingua stimolare il mio clitoride ...
non indugiare, è aperta per te la porta del mio giardino ...
penetrami, incontrami, dammi piacere ...
si è arresa nell'orgasmo a te la vergine anima mia.
Dove siamo? E' questa l'eternità?
Ineffabile l'istante, amor mio,
inesprimibile la congiunzione di noi, non ho parole ... non capiresti.
Ora, di nuovo con i piedi a terra, non posso che raccontarti il silenzio
e chiederti ... dove sei?
Ritorna in me, la mia anima ti aspetta.
Vuoi dirmi addio?
Dopo esserci amati mi lasci, te ne vai. Vuoi dirmi addio? Ti guardo allontanarti piano piano da me con una stretta al cuore che mi lascia senza parole.
Non si offre un lusso superfluo a chi ha bisogno di tranquillità, a chi ha bisogno di ritrovar se stessa.
Ti ho scritto con l'anima ... non so a chi e perché, non so neppure se ho scritto io ... sono triste, sento l'anima uscire dal mio corpo, sento i muscoli irrigidirsi...
io ti amo e non riesco a capire perché ... non riesco a capire l'amore che non vuole la materia ...
Come ... dimmi come si può amare senza corpo. Ritorna, anche domani ... io ti sono in attesa.
Ti prego, fammi credere che, a volte, i sogni si avverano … io ti amo alla follia ... passo da una folle gioia a un folle dolore … l'immenso è nulla a confronto... io... ti amo e poi ti amo.
Sto morendo nell'anima … non mi uccidere, te ne prego … torna, torna … sono laceranti queste ferite aperte ... Tanto mi hai amata ... come può ora rallentare così?
Ti prego, aiutami a vivere, torna ad amarmi, torna a desiderarmi.
Le mie lacrime, ora fisse sul volto come cristalli, non se ne vanno più. Amore torna ad amarmi ... Perché?
Stringimi forte amore, ora ... e poi ritorna ... non può essere vero che ... io ... help me.
@a12/01/2004
davanti all’altare
Nuda, genuflessa davanti all'altare d'amore che tu hai preparato per me,
anche della mia ombra mi privo, per te.
Totalmente tua, immobile davanti a te,
(il mio vagare alla ricerca dell'essere perfetto nell'amore assoluto s'è fermato incontrando te,)
attendo la mia sorte.
Raccogli tu le mie vesti o ricoprimi tu con la tua pelle ... ho freddo!
Dove sei?
Arde il fuoco!
Sull'altare distesa, tutto è pronto, volgo il mio sguardo ora a destra,
ora a sinistra
vittima sacrificale,
ma non ti vedo in questa fredda e fumosa solitudine ...
Poni fine all'attesa!
Che sia vita e resurrezione!
Che sia il peccato e la fine!
Ma che sia il tuo abbraccio!
Dove sei?
Dov'è il pugnale?
Non sento la tua mano... mi manchi.
Nuda, sul tuo altare liberamente distesa, piango ed attendo ...
che sia breve l'attesa!
PREGO IL TUO DIO, ANCHE OGGI
PER QUESTO AVANZO DI CORPO
CIBO PER CANI
NON RESTA NULLA
NE HAI TOLTO ANCHE L'ULTIMA GOCCIA DI SUDORE
DA DOVE PROVIENI
UOMO
27/09/2003
l'ultima metamorfosi
Sto tanto male, mandami un sussurro
riaffiora il passato, cacciatelo, fa male.
Quanto fumo, non riesco a vedere nulla
e il dolore è forte
no...non voglio quella quiete che viene dopo il dolore
il corpo poi fa male
rannicchiata devo aspettare
non mi uccidere, amore
oggi ho davvero paura della tua partenza
io non sto parlando a te
ho dentro un subbuglio e a dire il vero sto scrivendo tutto quello che sento
anche le poesie non so a chi siano dedicate
è la mia anima che parla e la sto lasciando fare
forse ne uscirà qualche cosa di bello o di distruttivo o di simpatico o di amaro
comunque ti amo, ciao.
Diana 27/09/2003
Guerra
Solitaria, questa notte, distesa sul mio letto, ti parlavo d'amore.
Sognavo la tua presenza carnale, ti sognavo amarmi tra le mie braccia.
Eccitata, al pensiero, mi toccavo, ti toccavo,
ascoltavo la tua voce dirmi:" sono ritornato da te, sono qui con te, sei bella,
accoglimi nel tuo corpo di donna, resta con me in eterno, ti amo."
Mi donavo a te e mentre ti univi a me nell'amplesso
sono caduti missili esplosivi,
sono cadute le bombe che danno la morte,
tu non più eri accanto a me.
Ho pregato Dio padre, ho chiesto perdono.
Gli ho chiesto di darmi a me che ti amo.
Forse era colpa mia, la guerra,
ma è rimasto in silenzio.
Piovono ancora le bombe, sono ancora viva, pur privata di te.
Sono fortunata?
Sono fuggita dal giardino divino, sono una profuga in terra straniera.
Tu sei vivo? Tu dove sei fuggito? Tu dove sei?
Cercami!
la carne di cristo
Cercami amor mio, ti aspetto, non mi lasciare. Tu che hai risvegliato, accettando il mio amore amor mio, Amore, ritorna da me.
Alla ricerca della verginità, dell'eternità perduta, ti ho visto, ti ho desiderato, ti ho parlato, una sera.
Per il tuo sì, nuda mi sono unita a te anche per il corpo, dando vita al Cantico dei Cantici d'amore.
Per te ho ignorato la mia storia. Per te ho ignorato il denaro, la vita comoda.
Ritornata al big bang, al caos, alle origini, ho rinunciato anche alla mia divinità per te.
Con te non ero più soltanto una donna, ero viva, ero felice ... tu vivevi con me il Cantico dei Cantici.
Così nel mio letto da sposa ti ho lasciato toccare, nel mio corpo di donna, la carne di Cristo di cui siamo fatti.
Con te ero felice. Era Amore puro che viveva, era l'eternità che volevo.
Ti amo, amo te che sei solo un uomo, ti amo più di Dio. Per questo sono stata cacciata, gettata a vivere nel tempo senza di te.
E' così grave il mio peccato di fronte a Dio? Oggi so, della vita, solo che siamo morti. Eppure, anche nella morte, sacrilega ti sogno abbracciato a me per il corpo, e ... ti amo.
Cercami in quest’agonia, ti aspetto. Ritorna da me, non mi lasciare sola. Voglio vivere o morire con te.
Dove sei? Non ho più voglia di vivere se senza di te, amor mio. Perché mi hai abbandonata? Guardo l'universo, non so più dove cercarti, non so più dove fuggire.
Eppure ho appena trascorso al sole, un giorno d'amore e di pace con te. Perché non mi fai passare anche la notte sopra di te?
Resta con me. Scendono le ombre, scende la tenebra, mi avvolge. Dove mi hai condotta? Dove mi hai lasciata?
Sola nella solitudine con il passato, tempo vissuto, il futuro tra le mani, aspetto ancora che tu mi prenda, aspetto che mi attiri dentro te.
Fallo. Non farò resistenza, pur sapendo che non durerà in eterno l'amarci.
Troppo tardi ti ho amato, è vero. Troppo tardi ti ho toccato, ti ho gustato. Ma ora brucio, ora ho bisogno di te. Voglio vivere con te.
Sono un'illusa? Ti prego, non mi lasciare in questa tenebra. Vieni a ritrovarmi al sorgere del giorno. Sarò la tua sposa.
Ti chiamo. C'è buio in me, attorno a me, non capisco il tuo no.
Mi sono abbandonata a te. Fammi risalire dall'abisso. Ancora io ti amo. Farai di me ciò che più ti piace.
Sono pronta a tutto, ora. Chiamami. Correrò verso te. Tutta tua io sono, perché mi hai voluta, chiamata, aspettata. Perché mi sono nutrita della tua carne, del tuo sangue.
Tu che dici di amarmi, unisciti a me in questa triste ora. Voglio morire con te. Essere sepolta con te.
Fino a quando continuerai a dimenticarmi? Fino a quando continuerai a nasconderti amor mio? Non so più quale sia il sesso divino.
@d
Cerchi ancora Dio?
Cerchi ancora Dio? Cercalo in me.
Ti aprirò il mio sesso ormai infecondo al tuo sterile pene.
Ecco, il tempo è compiuto, vieni da me entra ancora in me
ti sono in attesa, tu ne sei degno.
Ritornerò con te alla vita.
No, non c'è bisogno di magia, non serve né tecnica, né alchimia,
non serve violenza, non c'è il sacro né sono la tua persa metà.
Parola e corpi ed il silenzio che non uccide né violenta...
mi sento donna con te, mi sento bella, desiderata, accettata e ...
semplicemente ti amo.
Ora ho compreso ciò che la vita nasconde, quanto i poeti nascondono...
parlo di un amore più grande, l'amore che la mia anima divina asessuata,
incarnata in vita nel mio corpo di donna offre al tuo corpo di uomo.
Ho mangiato e bevuto di te, tu di me, sull'altare del sesso, oggi inutile ed invecchiato,
ma ancora uniti da un bacio, dal silenzio di una carezza
e dal verbo fatto amore in un corpo transustanziato,
anime unite, siamo noi in eterno.
Ti amo come mai nessuna altra donna mai ti amerà,
ti amo con l'anima d'un amore eterno.
No, non sono morta con te sulla croce del sesso consumato,
la mia anima ancor vive di te,
ti amo.
Ci incontreremo, un giorno, noi ... fai che non sia vana l'attesa.
Ciao ho atteso invano la tua voce
non so se stai male o altro
intanto piango dispersa su di un mare
piango
mettendo sale nel sale
urlo lacrime dall'addome
per gridare forte il tuo nome
nell'attesa di un qualsiasi perché, divoro il mio sangue
con te in te.
Ora so chi sei e mi fai paura.
Hai fatto di me la vittima sacrificale del mio tempo restante
genuflessa innanzi a te ti dono ... tutto.
Ora non m'appartengo più …
01/10/2003 @diana
il peccato.
- Oggi sono io che ti voglio parlare, amor mio. Abbiamo un discorso sospeso da tempo, noi.
- Che vuoi dirmi?
- Sai, io ti amo. Ti voglio per l'eternità. Ho lottato con Dio, con il nulla della materia, per questo, per averti.
- Non capisco dove vuoi arrivare.
- Anche tu me lo hai chiesto. Anche tu capisci e lo vuoi.
- Che voglio?
- Amarci anche nell'eternità. Ma Dio solo la possiede e si nasconde. Rifiuta la lotta corpo a corpo alla pari. Ti possiede, sei la sua prediletta. Si rifiuta di lasciarti a me.
Per questo sei un'adultera. Per averti combatto ogni giorno contro i mulini a vento. Girano al contrario. Combatto contro il nulla.
- Sei in errore, amor mio. Dio si è fatto materia. La materia è morta, è resuscitata con lui. Io ci credo, pur volendo e amando te. Ci perdonerà e avremo la nostra vita eterna.
E' la sola mia speranza per dare un significato al mio peccare, un valore al nostro amarci.
- Perché ti unisci a me che sono carne materiale, se davvero credi di essere materia diventata divina? Pensi davvero di ottenere una salvezza? Se l'avrai, sarà senza di me.
- Sono carne, vero. Mi unisco a te ogni volta che possiamo nel peccato. Sono una donna. Sono pazza. Ma penso che anche tu sei un essere eterno e che sarai tra le mie braccia nel al di là.
- Magari condannato all'inferno senza di te. Amo la tua pazzia.
- Però non dovresti chiederlo a me. Sono soltanto una donna, la donna che ti ama.
- Non esiste nessun altro cui posso chiederlo. Tu mi sai ascoltare. Però penso che tu sia una pazza ad amarmi. Vorrei che tu fossi felice. Per questo ti faccio domande.
Per questo cerco insieme con te delle risposte. Abbiamo appreso in questo viaggio d'amore, che siamo senza eternità. Che siamo nulla. Che diventiamo nulla. Vivere così è uno spreco.
- E Dio? Lui ci ha fatto incontrare in questa vita. Non credi?
- Non pensavo tu fossi una credente in Dio, sino a questo punto. Lui è colpevole di non averci creato subito eterni e liberi.
- Vivendo d'amore con te sono cresciuta. Anch'io ho cercato di capire. Non sono una santa. Non sono una mistica. Non vivo di sogni. Ho vissuto l'estasi con te, ma era reale.
Tu esistevi. Tu eri con me, in me. Non è stata una fantasia. Vero, non mi sono unita a Cristo. Non ho martoriato il mio corpo per incontrarlo. Io mi sono unita a te peccando.
E chiedo a Dio di lasciarci uniti nell'eternità.
- Pensi di avere un’eternità felice?
- Tu l'hai detto. Tutta la tua ricerca ti ha portato a me. Insieme abbiamo amore. Ci amiamo. Ma siamo nulla. Lo sapevi. Lo stesso mi hai voluta tra le tue braccia.
Lo stesso io ti ho dato il mio corpo ed ho avuto il tuo. Ma sai, Dio doveva lui stesso diventare materia per dare salvezza alla materia. E l'ha fatto. Ti vuoi ricredere?
- Oggi, la tua bellezza, la tua arte, la tua bocca, la tua vagina hanno lasciato inerte il mio pene. Sto diventando vecchio.
- Anche la mia vagina inizia a essere inaridita. Eppure ti amo lo stesso, amor mio, lo sai. C'è l'immensità dell'amore anche nel bacio, nel semplice abbraccio.
tu stai morendo
Tu, ancora innocente, mentre stai morendo avvolta nel tuo bianco vestito da sposa
ancora pensi a me.
Ancora mi tendi la mano, ancora chiedi la mia mano.
Ma, sai ... dal giorno che la natura non fu più divina,
dopo la cacciata dall'Eden, ci fu anche la morte degli Dei,
e nella selva oscura si cominciò a dire parole di Cogito.
Ci fu anche la nascita di Cristo.
Oggi, davanti un bicchiere di vino, si parla della bellezza,
si parla solo di denaro, di tette, di culi, di calcio e di guerra.
Oggi il verbo che denomina non ha più senso,
è un imbroglio, una Babele.
Molte sono state le donne che hanno cercato di trattenermi,
trattenere me,
me, perseguitato dalle furiose tempeste che Dio ha scatenato lungo le mie rotte,
per poter ritornare con te che mi aspettavi nell'Eden primordiale.
Più volte sono naufragato.
Sono approdato su terre sconosciute, terre pericolose,
abitate da dei, giganti, cannibali, maghe, ninfe ...
ed incantevoli fanciulle nella piena loro giovinezza
che mi si offrivano avidamente nude.
Più volte ho bevuto dai loro seni fingendo amore
per donar loro piacere.
Spesso ho pianto per non dimenticare l'Eden, il mio regno,
là, dove tu vivevi con me.
Volevo ritornare a casa per rivederti mia sposa
là, dove tu vivevi eterna con me.
La strada che ho percorso, era un altro magico mondo,
un mondo capace di farmi dimenticare il mio fine.
Naufragato tra le braccia di Calipso, prima di incontrarti,
nella sua casa, tutta profumi, suoni e colori,
nella promessa di immortalità, di vita eterna giovinezza
mi sono trattenuto.
Ma, senza di te, senza il tuo amore, io ero nessuno.
Essere immortali, come anche tu sai, è non vivere,
è noia, è annullare, è perdere la carne.
Tornato per mare ho affrontato la morte.
Ne è valsa la pena ... avevo ritrovato te,
ed in te la mia terra, le mie radici, il senso dell'esser vivo.
Nessuna Dea prima, neppure la maga Circe con i suoi incantesimi,
aveva potuto trattenermi.
Solo tu, morta.
Sono sceso per te negli inferi, per riaverti.
Così, come ho beffato le sirene, ho beffato Ade
e ti ho riavuta tra le mie braccia.
Sai, non volevo altre conoscenze, dopo aver conosciuta te.
Volevo solo ritornare da te,
mia sposa fedele.
Ma vivere è un'illusione, crudele è la vita.
ti lascio
Ti lascio eterno amor mio. E' ora che io vada.
Tra i tanti modi per morire,
ineluttabile il morire,
è lasciare la vita
prima che sia la vita a lasciarci.
Ho scelto per noi.
Ho scelto di lasciarti prima che sia la vita a costringermi.
Cosa ti rimane? Solo dolore? O la speranza di una nuova vita?
Dove?
un'eterna storia, la nostra.
Con la solennità del sacro, scrivo per te quest’ultimo canto profano, un babelico canto dal tempo del verbo sbagliato, un canto da vietare.
Abbiamo vissuto insieme il Cantico dei cantici. Eravamo felici d'amarci e scambiarci i nostri corpi. Il male non sembrava potersi coniugare al nostro sesso.
Richiamandomi in vita, con il tuo amore mi hai dato la morte. Io, incarnato per l’ingestione di un morso di mela, sono rimasto pur sempre un mortale.
Sapevi che eros e thanatos sono una cosa sola. Mi hai voluto amare, così anche tu ti sei voluta morire.
Tu eri la terra madre che voleva essere fecondata. Tu la femmina che riceve, la femmina che procrea e porta nel suo utero una nuova vita.
Io che non sono che solo un simbolico mistico grande fallo ti ho penetrata. No, non ho gettato il mio sperma sul pavimento. Tu, aperta per me, l'hai preso, ricevuto dentro di te.
Col mio seme, il liquido vitale uscito da me, hai bagnato il tuo giardino per essere di nuovo una donna.
Io, che non ho mai ascoltato gli ingannevoli uomini che si travestivano da donna, non li cercavo, ho preso te, ma non per generare una nuova vita.
Cercavo soltanto il piacere di essere unito a te.
Ti guardavo quel giorno, sdraiato nel tuo letto. Tu cantavi, ballavi, capelli sciolti, tutta nuda, solo per me. Ti muovevi sinuosa, sensuale, non oscena nei tuoi gesti.
Sentivo il tuo parlarmi. La tua voce era un sensuale sussurro, una deliziosa melodia di parole ambigue e libidinose, raffinate, che m'invitavano a prenderti.
Il suono del tuo desiderio di me, penetrava, per le orecchie, la mia mente. Mi chiamavano ad amarti. Fecondavano il mio silenzio. Le sento ancora, risuonano nella mia tomba.
Tu mi ami. Mi dici. Sono aperta per te. Solo io, mi dici, posso bucare la tua vagina.
Io odo, da te, il più pregnante, vitale erotico, cantico di morte. Tu ancora lo stai cantando per me.
Ma tu, che copri la mia pelle con la tua, tu, incarnazione d’amore, mi sei fedele anche nella morte. Ancora non te ne vai da questa vita presente.
Io soddisfatto e distrutto, per essere entrato nel tuo sterile utero, ho lasciato tutte le mie cose nell’oscurità dell’oblio. Lasciate all’inferno.
Ritornato con te nel giardino terrestre, mi sono nutrito dei tuoi frutti. Sdraiata nuda accanto a me, mi parlavi. Mi parli ancora. Ti ascolto.
Di nuovo mi stai chiedendo di incontrare la tua anima per la tua vagina.
La tua danza, le tue parole ancora stimolano la mia vitalità post mortem per generare con te una nuova vita. La nostra insieme.
Io ancora voglio prenderti con il mio fallo, il fallo che hai voluto.
Mi dicevi che l'amore era più forte della morte. Io non ci credevo. Tu non lo sai, non lo volevi sapere, ma l'amore è una buffonata di cui parlano i poeti e i preti.
Non ero tuo marito, ed eri già madre. I figli, ormai adulti, se n'erano andati. Lo stesso io ho giocato con te. Tu giovane donna ancora fertile mi hai chiesto di darti un figlio.
- Sei già madre, non ti amo per generare altri figli. Io voglio solo te. Ti ho risposto.
Così nuda e aperta, scoperta nelle tue parti incontaminate, appassionata sirena, mi hai lasciato entrare nel tuo corpo di donna.
Io ti ho liberata, adultera, dalle catene del matrimonio. Sarà anche una saggia legge, lo sposarsi, ma tu, tradita e delusa, volevi esercitare il tuo diritto d’amare.
Ballavi nuda per me. Risvegliavi in me e in te gli amori dimenticati. Ti offrivi nuda, senza difesa alcuna a me. Il tuo corpo era un fiore che si apriva.
Ti ho trafitta con passione d'amare. L’imene che portava alla tua anima non era mai stato violato. Che uomo hai amato?
Tu, amor mio, non hai mimato con me l’atto sessuale, non fingevi. Ti ho penetrata con passione, sono entrato con amore in te. Tu c'eri, tu lo volevi.
Ho incontrato la tua anima, il tuo cuore, la tua carne che sbocciava ed esprimeva l'impulso erotico vitale prima dell’appassire e del morire.
Rinato per te all’effimera esistenza, ho rivissuto la mia morte ineluttabile come essere.
E’ una profezia che conoscevo e si avverava. Una profezia, una condanna alla distruzione e alla morte per fruire della tua esistenza.
E’ l’ora che nasce il sole, si avvicina l'alba. Ti aspetto. Ti ricordo, amore che in tua compagnia ti ho ricevuta tante volte questa notte.
Ho avuto da te le delizie del tempo trascorso con la fatica del presente.
- Che vai dicendo? Io ti amo.
- Conosco il tuo amore. Conosco la colpa che avevi nel tuo tormento, sento il tuo dolore, la tua faticosa agonia di morir ancora viva, d’amore.
Tu vuoi dimenticare il tuo passato. Il male dell’oblio che consuma l’anima. Il male nato da un passato e per la colpa ci insegue. Moriremo per questo.
Ma io non avrò alcuna colpa per il dolore presente e futuro. Il mio cuore inafferrabile non ha sensi di colpa.
- Lo stesso ti amo.
- Nemmeno tu puoi amarmi di un amore eterno. Ma non smetto di amarti. Non piangere. Volgi tuoi occhi guardando i miei che non piangono.
Non saprò addolcirti, né scusarmi per la mia morte. Bella Diana, la colpa di tutto questo è nel desiderio che tu hai suscitato in me di conoscerti.
Mi dicevi:
- Anch'io voglio conoscere tutto di te.
- Accontentati di conoscere il mio nome.
- Contentami. Sono malata d'amore per te. Entra in me e rimani con me.
- Non posso restare eternamente in te, lo sai. Io so bene che il tuo male è male d’amore. Di questa malattia ho grande esperienza.
E, se anche se il tuo dolore è più grande, il mio è stato ancora più grande! Sono stato prigioniero per molti anni e ora sono libero.
Ho camminato alla cieca e ora ho imboccato il sentiero della verità. Ho vissuto pericolose agonie e tempeste nel mare dell’amore prima di accompagnarti, per tua richiesta, nel giardino dell'Eden. Non hai voluto ascoltare le mie parole.
- Le parole sono soltanto parole.
- Parole che avrebbero sanato la tua malattia d'amore.
- Ma l’amore non può essere sanato con le parole. Ed io non voglio togliere l’amore che ho per te dal mio cuore, perché non mi lascerà senza sbranare le mie viscere.
E anche se potessi, non voglio rimanere senza di te, io voglio continuare a sentirti dentro di me, io voglio amarti. Voglio che tu continui ad amarmi.
- Tu, in un altro tempo, l’hai odiato, l'amore. Già conosci la via dell’oblio. Ma ora la tua volontà è irritata fino all’orrore. Tra i due estremi dell’amare e dell’odiare c’è il mezzo che devi scegliere.
- Quale mezzo?
- Amare Dio. Il Dio che si è fatto carne e sangue come un uomo per amare ed essere amato in eterno. Ricevilo nella comunione quando vai a messa. Solo lui può darti la vita eterna.
- Sono felice per il tuo consiglio, ma non mi sembra molto sicuro. Tu non sei Dio. Eppure ti amo.
- Non merito il tuo amore, lo so.
- In questo stesso letto cantò d'amore, un giorno il mio caro marito, era il tempo in cui era dolce con me quanto ora è amaro il suo ricordo. E ricordo bene le sue promesse, perché ho cercato di dimenticarle.
- L'amore, non è altro che una cosa immaginata dagli uomini. Non sta né in cielo né in terra, ma nel cuore di chi lo ama.
- Non ho trovato Dio in te. Tu neppure Lo hai trovato in me. Ti ho chiesto se anche tu mi ami e lo vuoi. Non lasciarmi senza risposta, ascoltami.
L’amore non è cieco, ma io lo sono, io guido la mia volontà. Aspetto la tua risposta e ho paura, piango e rido.
- Sono stato molto fortunato, perché mi hai permesso di vedere la tua bellezza. Lo so, hai un marito innamorato di un’altra.
- So bene che mio marito segue la sua bella amante. Ho visto come la guardava. Sono certo che non smetterà di seguirla. Ma non ti amo per questo.
- Sai, Diana, io sono come il serpente nato nell’Eden sotto un albero di mele. Vivo senza il bene, vivo per il male. Tu sei una donna, una vagina aperta alla vita. Io sono un pene, ti farò morire senza farti madre.
- Ma non è un pericolo così grande ricevere un pene per amare ed essere amata. Non mi spaventi, né, la strada mi sembra così accidentata da impedirmi di camminare con te sempre in avanti.
Seguendo la mia stessa follia, forse inseguo il dolore e cerco ciò che nuoce, e offro alle lacrime la mia anima meschina. Ma, con te, la sofferenza si è calmata.
Provo una strana gloria nel dolore. Il dolore che è diventato un piacere per me, il pianto è un gioco.
Noi, quella notte, abbiamo celebrato il nostro matrimonio, siamo ritornati nell'Eden, assente Dio. Ancora mi vuoi amare? Dimmi che mi ami.
- Ti voglio raccontare di Adamo ed Eva per aver perso il padre e per aver tramandato la storia dell’infausto evento. Cacciato dal giardino terrestre, Adamo si sdraiò sulla sabbia e, sconfitto dal sonno importuno, si addormentò. Stando così le cose, il serpente che li aveva seguiti, disse a Eva:
- Amica Eva, se non cerchiamo cosa mangiare o se per nostra disgrazia non lo troviamo, possiamo renderci conto che non ci siamo salvati la vita, ma che abbiamo cambiato il modo di morte.
Per questo vorrei, se ti fa piacere, che tu e Adamo, andiate a cercare qualcosa da mangiare. Al che Eva gli rispose:
- Siamo su una terra disabitata e incolta. T’illudi se pensi che troveremo da mangiare.
Ricercando e scrutando le pianure, le sponde dei fiumi, le rocce, le grotte e gli angoli più segreti della terra, prati sabbiosi, desertici e aridi, non abbiamo trovato nulla.
- Ti dirò un rimedio per non morire di fame. Disse il serpente. Vedi quel giardino che sta di fronte, vicino a dove siamo noi? Là c’è una grande abbondanza di cervi, conigli, lepri e altra selvaggina. Il mio parere è che prima che si svegli Dio Padre, potremmo rientrarci e ritornare con abbondanza di fresca e gustosa provvista. Non è possibile altro. Io ci ho provato. Mi restituirono quasi morto. Non essermi ostile.
- Non sarò così ostile alla mia felicità da permetterti di lasciare la mia compagnia. Prima, a causa di mio marito mi vedevo anch'io già morta.
Io sono pane e vino. Carne e sangue. Vorrei, se ti fa piacere, che tu ne mangi qualche boccone, perché dimostri che ne hai bisogno, e dopo di questo, passeremo la notte insieme.
- Raccontami di te.
- Ho passato pericolose agonie e tempeste nel mare dell’amore, e ora mi godo il porto sicuro e calmo. E poi ho un rimedio per te, ascolta le mie parole.
- Le parole saranno dimenticate come già io ho dimenticato mio marito e le sue promesse.
- Spaventoso vedere che hai così poco conto di chi avevi scelto come marito.
- Mio marito non ha motivo di essere così felice di avermi per moglie. Perché conta più della gioia di vedere la bellezza, l'essere presa.
Che cosa potrei ricevere di più di ciò che ho ricevuto da te e cosa posso soffrire di più per ciò che soffro?
Già la luce del sole comincia a cedere il passo alle tenebre. Ed io sono solo tua. Tu solo mio.
Sì amor mio, Ho risposto fiat alla tua chiamata, Angelo mio. Per te, per amore, mi sono incarnata in te.
Ti sono venuta incontro a cavallo di un asino. Per te, per seguirti, sono diventata sterile. Ho traversato con te le strade di Gerusalemme in festa vivendo il cantico dei cantici.
Trasfigurata dalla profezia d'amore, ho costruito una tenda nel mio giardino guardando il cielo. Seduta alla tua mensa ti sono stata carne e sangue per la vita eterna.
Pregato nel giardino degli Ulivi sudando dolore. E poi da te crocefissa fidando nella promessa.
Qui, nel buio del sottosuolo confinata, avvolta da un surreale silenzio, l'aria è ferma, tutto è in attesa ... aspetto la resurrezione?
Ci incontreremo noi il giorno ...
Ti scrivo
Ti ho chiamato un'infinità di volte, in questi giorni. Mai mi hai risposto. Così ti scrivo. Ti dico: Se questa notte mi raggiungerai, danzerò di nuovo nuda per te davanti allo specchio.
Ma non dovrai essere, e neppure io lo sarò, solo un riflesso, un’ombra fallace nel mio specchio. Dovrai essere un reale corpo d'amore, io lo sarò per te.
Trovo stupido masturbarsi nel silenzio, soli, seguendo fantasie metafisiche, quando ci possiamo unire realmente, noi.
Non cercarmi nella fantasia. No, non mi troverai guardando dentro uno specchio. Io non sono dentro alcuno specchio. Non perdere tempo a farti domande mistiche e metafisiche.
Ti ho sentito, anche questa notte, dentro di me. Sognavo che mi univo nell'amplesso con te. Sembra che il mio peccato mi voglia inseguire. E' sempre lì, davanti a me, in attesa di te. Raggiungimi. Sono impaziente. Se vuoi venire, se puoi, vieni.
Ora dove sei? Cosa fai? Preghi canti cerchi forse una resurrezione davanti ad un cimitero d'amore?
Cerchi ancora lei? Lo sai, non ti amava. Non ti ama. Ti ha dimenticato. Io no. Vieni da me. Io ti chiamo.
Vieni da me che ti ho dato alla luce. Lo sai anche tu che noi siamo diventati amore per vivere insieme.
Vero, ti ho avuto nel mio corpo di donna, ma non mi basta. Io ti voglio ancora. Perché non sei qui? Vuoi forse uccidermi? Vuoi forse morire?
Se lo farai, sarai sepolto solo e forse risorgerai, non so in quale corpo di donna.
Ora noi siamo vivi, e non ancora vecchi. Non è ancora tempo di ricordi, rimpianti o di lugubre mistiche elaborazioni.
Forse sono davvero un'adultera, ma non voglio nascondere dentro di me il tuo cadavere.
A leggerti mi sembravi un poeta. Sei un poeta? Chi è un poeta? Tu parli alla terra o parli a Dio? Come canti sulla terra, come preghi Dio? Che cosa cerchi?
Perché hai affermato che, il matrimonio del desiderio di noi nel coito, è stato solo un atto di morte? Che cosa vuoi, cosa cerchi in quest’unica vita che abbiamo?
Io sono ancora viva. Sono viva. Cantami. Resta unito a me e forse troverai la risposta che cerchi.
Morirci ora, sarebbe inutile. Non c'è ancora il sapore di morte nell'amarci, c'è vita.
E' essere in un altro essere. Siamo solo esseri, solo da amare, e siamo vivi, solo se amiamo e siamo amati.
Ed è anche vero, purtroppo, che in questa vita amiamo solo per un tempo. Poi siamo per la morte. Lo stesso io ti voglio accanto a me.
Guardami di nuovo, amore mio, sono tutta nuda per te. Guarda con me il nostro nulla, non temere. Io sono ancora più nuda, mi sono denudata di tutto il mio essere per te.
Ho accettato di sapere di essere nulla per fare l'amore con te, che sei nulla come me.
Sia benedetta Eva che ha mangiato la mela. Solo grazie a lei noi possiamo goderci nell'umano amplesso carnale.
Ti scrivo, e sembra che tu mi sia accanto. Baciami.
Sei come un Dio nascosto, ma ti sento, ti vedo davanti a me, femmina in amore per te, che non si nasconde.
Ricordi?
E' stata solo ieri la prima volta tra noi. Era l'ultimo giorno dell'anno. Ero sola. Avvolta da un cielo cupo, quando tu mi hai raggiunta nel letto della mia agonia.
E mi hai parlato.
Mi hai raggiunta e nel sogno ci siamo amati. Ma, mi sembrava così reale che mi sono chiesta: Sto diventando pazza?
Ora, risvegliata, mi chiedo: Perché ti sei unito a me? Perché non sei qui con me ora? Che cosa cercavi nel mio sogno? Che cosa volevi da me?
Ma sai cosa davvero vuoi? Che cosa cerchi?
Sono stata con te là, dove non avrei mai pensato di arrivare. Ora io sono te e tu sei me. Amami, e se non sono nulla, sarò un nulla abbracciato a te.
Dopo tutto, tutto è nato dal nulla. Tu lo sai, sempre me lo dicevi.
Invece io penso che noi siamo nati per amarci. O, è stato solo uno sbaglio? Eppure, quando ti ho trovato, ho trovata me stessa.
Sdraiato tra i miei seni, dopo che eri entrato in me con me, non sentivi il mio amarti? Non ti sentivi come Dio? Dio.
Una volta non parlavo di Dio, non ti parlavo di Dio. Oggi ho capito che essere innamorata porta a nulla, porta a volere Dio.
Dio è nulla? Forse.
Se nessuno lo pensa, esiste ancora Dio? Noi, senza un senso, siamo nulla. E nulla esce dal Nulla, né nulla ritorna al nulla.
Per questo tu cerchi Dio in me?
Nel coito, avanti e indietro, il tuo pene e la mia vagina si baciavano. Lungo la strada, la mia gonna sollevata ti svelava la mia nudità.
Il tuo pene eccitato penetrava la mia vagina.
E' questo il nostro essere, il nostro darci un significato? Ti ho chiesto un figlio. Tu non vuoi. Sorrido.
Nei giorni vissuti insieme, il sogno, la parola si erano fatti carne.
Ci siamo amati nel coito sterile. Gustavo il tuo odore di mela. Mi stringevi, ti muovevi ritmicamente, freneticamente, non volevi raggiungere l'orgasmo.
Non possiamo procreare, mi dicevi. Sopra di noi sussurrava Dio: moltiplicatevi.
Siamo ribelli o, forse, siamo troppo vecchi per avere figli.
Lo stesso vogliamo restare insieme? Ora non sei qui, ma so che mi aspetterai sempre là sotto l'albero.
Serve?
Qualche giorno fa, siamo stati insieme ad ascoltare il canto del mare sulla costa. Al mare, a parlare sono state le onde che s’infrangevano sotto la mia gonna.
Ho chiuso i miei occhi quando ti sei avvicinato a togliermi il reggiseno, le mutande. Al sole, prendimi, ti ho sussurrato, prendi il mio corpo nudo.
Un trionfo. Tu su di me.
Al tramonto mi hai riportata a casa.
Oggi il mio ventre ha ancora l'odore della terra, del mare, della vagina aperta e bagnata da te. Le mie cosce profumano ancora di sesso.
Mi hai succhiato i seni, baciata la mia vagina. Ho annusato l'odore del tuo sperma, l'ho avuto nella mia bocca, l'ho voluto.
"Sono nato con te, per te," mi hai detto. Dolce pensare che tu sia nato da me il giorno che tu ed io amanti, ci siamo uniti.
Guardavi il cielo, dopo.
Da te contagiata, per quanto strano possa essere, ti ho chiesto, pensi a Dio?
In quel momento, anche a me è parso che tu e Lui, guardavate la mia nudità, mi prendevate, mi amavate.
Ci siamo forse amati al cospetto del Dio che tu cerchi? Lui mi amava tramite te? L'anima mia sentiva, nella tua, la Sua presenza, con tremore e spavento.
Eppure la mia anima, che dicono sporca, non si vergognava.
Ed è cosa folle.
E' tra di noi Lui? Se così fosse, Gli dico: Basta! Smettila! Se tu mi ami, Dio, chiamarmi al coito o lasciami a lui.
Lui, tu, tu che non sei Dio, tu che mi hai penetrata con così tanta dolcezza e così intensa da diventare il mio universo.
Oggi non ci sei, oggi non ci possiamo parlare. Ti ho chiamato mille volte, ma non mi rispondi, non ci possiamo toccare.
Per questo ti scrivo.
Per me è importante dirti tutto ciò che è successo in seguito a causa sua.
Ti racconto questo che leggi prima della mia morte.
Scusami per il mio scrivere confuso nel parlarti di cose nascoste di cui non si dovrebbe mai parlare. Ma te lo devo.
La mia vita si è unita alla tua un giorno, e da quel giorno in poi, è una vita impazzita.
Tutto sarà stato vano, anche Dio, se non resterai con me.
Solo ieri sei entrato dentro di me, davanti al mare, sotto il cielo e la mia anima indifesa ti si è arresa e ancora non vuole coprire la vergogna di un peccato che non crede tale.
E' stato quasi un dolce stupro, ma consensuale, non poteva essere altrimenti.
Ti amo.
La verità è che di mia iniziativa ho dichiarato a te la mia resa incondizionata.
Ero già tutta tua da quella notte, che sei entrato in me per la prima volta e mi hai parlato.
Quella notte non ero ancora innamorata di te.
Amor mio, no, l'amore era irreale la mia prima volta con te. Ti amavo sola, tu eri solo un riflesso in uno specchio nero.
Amore, quello dei due, senza sesso eri tu. Non fisiologico, ahimè! non corporeo, ma immagine fugace di copulazione.
Ero innamorata di te, già quella notte che mi hai raggiunta. La sera dopo che, la mattina, ho avuto il coraggio di chiederti di raggiungermi, già ti amavo.
Nella mia stanza da letto, mi sono preparata, pensando a te.
Tu mi hai raggiunta e sono stata, nella notte, in comunione carnale con te. Sei rimasto nei miei pensieri.
Che ci resti a fare? Resti solo per eccitare i miei desideri?
Se ti ci lascio restare, non sarà solo per sognare il tuo abbracciarmi o per avere il tuo viso sul mio seno, ma sarà anche per sentirti penetrare il mio corpo.
Raggiungimi. Faremo di nuovo l'amore.
Sono sessualmente molto calda. Ma non lo sarei, non sarei tua credente se non fosse perché tu mi ami.
I miei desideri sessuali sorgono dal mio amore per te. Penso che anche i tuoi desideri sessuali siano stati soddisfatti con me.
Non cercare un'altra donna. Non lasciarmi fuori dal gioco erotico d'amore. Non lascerò entrare nessun altro in quei giochi, saremo solo noi due.
Anche questa notte ho sognato d'avere un rapporto sessuale con te, un sogno realistico, Iperrealistico.
Usavi la mia carne in modo tale che io ti amavo di più, ma non solo carnalmente.
Ma non mi basta sognare. Non voglio più nemmeno guardarmi nello specchio.
Tu mi hai detto che sono bella. Ma che m’importa di essere una bella creatura se sono senza di te?
Neppure più ascolto le misteriose voci della notte, se sono senza di te.
Mi hai presa tutta, dammi il tuo tutto allora.
Non rispondi al mio chiamarti. Così ho deciso di scriverti.
Voglio un confronto tra noi amanti, molto diretto. Sembra che tu non mi ami. Peggio, non esisti nemmeno.
Ma, oggi, anche se non vuoi esistere, ti amo lo stesso. Potrei amarti senza che tu mi voglia. Ma, tu vivi ora su questa terra, ed io amo colui che vive e mi ama.
Guardami amore: la tua amata amante è nuda e ti vuole.
Dovrò forse indossare, di nuovo, la veste per uscire a cercarti?
Vero, posso sopportare di perderti, amore mio, se voglio, ma non voglio. Non lasciarmi non volerti, non lasciare che questo accada.
Desiderarti e non essere mai più in grado di averti, perderti nel dolore inutile perdendo la vita è un dolore inutile.
Ma, se dovesse accadere, anche tu perderai me, anche tu morirai soffrendo: io perché eri ciò che amavo di più e tu perché ero quella, tra tutte le donne, che ti amava di più
o forse perché potrò amare gli altri come ho amato te, ma le altre non ti ameranno mai come ti amo io.
Ci sono infiniti Dio, uno per ogni universo? Non m’interessa.
Mi hai fatta letto tra il Fiori dell'Eden oltre ogni logica. Io sono il letto, il tuo letto, e mi piace. Non capisci?
Non è una mistica preghiera che t’invio, io sono materia. La mia anima è semplicemente sdraiata, in attesa che tu venga a sdraiarti su di me.
Attesa quasi volgare nella spasmodica bramosia dell'incontro reale.
Vero, abbiamo una relazione clandestina e illecita. Abbiamo oltrepassato i limiti. Ma ti chiamo semplicemente: mio amore.
Era così tanto l'amore tra noi che ti ho permesso di violare il mio essere donna. Chiedo se è normale per me, per te.
Ti piace così tanto il mio corpo di donna? Ti piace così tanto abbracciarmi?
Ti chiedo: come sarà domani la bellezza che ami? Che succederà domani tra te e me? È forse che tu mi ami ed io non posso amare me stessa in te?
Che io mi ami può anche essere, ma ciò non impedisce la nostra unione se tu mi vuoi, mi ami ed io stessa ti amo.
Vivo tra le nuvole e con te tocco il mare.
Io che ho creato tutto questo per te, ho paura di te. Eppure ti sento accanto al mio io, come pari.
Per amarmi.
Forse è meglio restare attaccata a te che ti sento in me, verso il quale provo amore, rispetto a mio marito o a qualsiasi altro amore che non sento davvero.
Ci sono infiniti uomini che non conosco e mai potrò conoscere.
C'è forse un solo Dio. e se ci fosse non può che essere uno. Ma non è fatto della stessa materia che ci compone.
Amore mio, i prati dell'Eden sono in fiore. L'amore per te mi ha resa felice, e oggi prego.
Non ho scrupoli a poter pregare. Insieme l'infinito ed io, io senza sentire l'assenza. Proprio come se Dio non esistesse.
Raggiungimi. Non voglio piangere già oggi la tua assenza. Non voglio essere, il tuo non so, il tuo non-essere.
Sono onesta. Nessuna assenza è meglio di una presenza reale, la tua.
Continuiamo ad amarci l'uno l'altro, restiamo ognuno tra le braccia dell'altro. Amo sentirmi dentro di te che ti senti uno solo dentro di me.
Mi sono svuotata per riceverti. Sono un vuoto. Riempimi tu.
Potrebbe essere che il tuo abbraccio e i tuoi baci lo possano fare. Mi sembra di sentirti che tu di me non ti sazi mai.
Mi hai assaggiata mentre ti dicevo: "sono sola, sono nulla, sono tua." E ti ho sentito dire dentro di me dal basso dell'universo: "sei bella."
Oggi io non ho nessuno fuori di te. Ti amo.
Ci sono molte parole tra di noi e dicono poco.
Meglio il silenzio.
Ho un amore segreto che nessuno può vedere, tu. Lo abbiamo così segreto che solo io sono vista.
Sono rimasta incuriosita per quello che sei. Così ti ho voluto assaggiare e mi è piaciuto. Ma sembra che un crudele vetro invisibile tra il tempo, l'infinito e l'eternità, ci separi.
Un inconscio abisso infinito è tra noi due che vogliamo abbracciarci. Ci abbracciamo sia al di fuori del tempo dove tutto accade allo stesso tempo, sia in questo tempo vivo.
Io mi sono sdraiata nel tuo petto, abbracciata a te, addormentata mentre scorre il tempo.
Risvegliata da un incubo, durante la notte, ho aperto la finestra e, vedendo le stelle, ho pianto. Ce n'erano così tante quella notte.
Non so dove ancora finisce la notte e dove inizia il giorno.
Di nuovo mi sono guardata allo specchio dove si riflette tutto di noi. L'incanto è il riflesso del tuo viso ed è per questo che ti amo così tanto.
Ieri abbiamo visto l'azzurro del mare insieme. In bikini, nel mare, c'era anche Dio.
Come lui sono oggi, ai tuoi occhi, trasparente. Non sono che un non essere attraversato dalla luce.
La notte sei stato di nuovo con me. Non eri qui, ma ti vedevo.
La dolcezza con cui mi hai presa nella mia stanza da letto, i sensi, lo stesso l'hanno sentita.
Amore, non invecchiare alla morte. Ti ho aspettato tutta la vita.
Tu creatore di quello che io voglio, sei sempre dentro di me. Sono in attesa impaziente del tuo io fatto noi.
Distesa, silenziosa come Dio, mi aggiro, sola, tra un bacio e l'altro.
Sento che l'eternità sarebbe lo stare insieme, noi. Mi lascio amare come se tu fossi Dio, ad amarmi.
Prima o poi lo sarà, esperta in amore nel tuo letto, tra le lenzuola, diventerà carne. Farò sesso per te con Dio.
Ma Dio è di un'altra sostanza, intoccabile, inconoscibile. Sarai tu il mio Dio? Sarai Lui. Immagino che mi avrete, tu nella morte, Lui nel peccato.
Come sarà quel giorno quando dirai il mio nome alla morte per darmi a Lui?
Tu, mio amante ora immateriale, guardi ancora oggi il corpo che sono. Se tu mi ami ed io ti amo, cos'è allora che non ci unisce nell’universo?
Ma non mi lamento, ma mi chiedo: mi hai amata solo per te, per poi cadere nel nulla? A cosa sono arrivata, amor mio?
Mi hai addestrata all'erotismo, mi sono allenata con te, molto. Ogni giorno.
Nella mia stanza, con il mio piccolo esser donna, con Dio nella vagina, figa delle donne, mi hai amata, cercandolo.
Non dirmi di no. Dicono che sia ovunque, lo dice anche il catechismo che tu conosci.
Ma non è lo stesso entrare in chiesa e pregare e darsi una carezza senza contatto, solo pura preghiera.
Chi ha inventato il sesso non lo sa?
Io amo te, sono pura materia, come te, e voglio fare sesso con te. Vero sesso. Se di niente, se si tratta di non sentire nulla, il mio è un amore imperfetto.
Lo stesso unisciti a me. Ho lasciata la mia coscienza fuori al freddo. Almeno ci giochiamo quello che siamo, amanti. Come maschio e femmina.
I ragionamenti filosofici, la fede religiosa, azzerarli, e afferma la forza irrazionale e incondizionata, ma vera, dell'amore.
Ama te stesso con me finché vivrai. Ma, se davvero vuoi che me ne vada, me ne andrò.
Una bestemmia.
Quelli che si amano se la dicono a letto mentre si penetrano nel luogo più intimo, mentre pene e vagina si parlano tra di loro, a voce bassa.
E' lo scandalo di un mistico amore totalmente umano. In un letto, luogo della quotidianità di un amore maturo, Cantico dei Cantici, ci amiamo.
Le nostre vite ci daranno alla morte che dicono sia la vita in un nuovo universo. L'amore umano che finisce è come un anticipo di morte.
Nei baci che gli danno vita, un assaggio di morte dell'essere in un altro essere per amare.
Ma solo in questa vita amiamo per un po’. Amiamo, e siamo eternamente solo quando siamo nella morte?
Mi sono denudata di tutto l'essere per fare l'amore con te, quando ti ho visto.
Ti ho scelto tra tutti quella notte.
La mia pelle sulla tua pelle. Il tuo corpo nudo, la tua lingua di serpente tra, i miei seni e il loro sapore latte. Pene e vagina uniti.
Noi avvolti l'uno nell'altro, in uno. Maschio e femmina.
L'universo è sesso. La materia è tutta un vasto sesso.
La tua vita è mela marcia con il verme dentro. Oh come ti ho desiderato mangiare in quel giorno di luce, in attesa, nel letto.
Ci siamo baciati all'incontro, un bacio sempre desiderato, ma dammi anche qualcosa di oltre. Ora non voglio il regno dell'oblio, né ricordi.
C'era nei baci d'amore che ci siamo scambiati la visione di un nuovo cielo e di una nuova terra.
La vita dal sapore di morte per essere in un altro essere per amare solo per alcuni istanti sarebbe una vile menzogna.
Morire nudi di tutto l'essere per fare l'amore, un fine settimana, senza nessun segno di eternità, sarebbe del tutto inutile.
Il tempo è infinito, così come infinita è ogni identità per essere se stessa, ma l'infinito non è l'eternità. Un vero scandalo regalatoci da Dio.
Ci amiamo, e non ci resta nulla tra le mani, ma siamo e la tua voce mi parla, la sento. Mi tocca. Mi toglie il religioso velo, mi toglie il reggiseno, gli slip.
Mi vuoi toccare. Mi puoi toccare.
La vita è denaro, merda, mi dicevi. Non tra di noi.
Vieni da me. Vivremo di nuovo le nostre vite. Ci vedremo a faccia a faccia. Ci daremo tutti i baci che non mi potresti dare se non ti amassi. Ti dico dal mio manicomio.
È facile per noi unirci, abbiamo casa qui. Tu ti unisci al mio mondo, io clandestina dell'universo.
Nel mio seno, nel mio grembo di madre, nella profondità della mia bellezza sei nato e sarai sepolto.
Ma ora che sei vivoa, sai cos'è la luce. E' vivere.
Sei ritornato a me, un giorno, per rientrare nel mio fiume d'amore che, mi, ci, ti porterà al mare dei misteri.
Anche tu eri tutto vuoto e ti ho riempito di tutto l'amore che non avevi più.
La mia vita è la tua vita.
Sei qui con me anche adesso, sei qui con le tue silenziose parole per comunicare con me, come con Dio. Ti do i baci dati e non dati.
Riportami all'inizio definito del tempo e dello spazio, quando tutto era amore che diventava energia.
Noi siamo amore.
Il nostro tempo è appena iniziato, iniziato con la nostra prima copulazione. L’unione sessuale di noi incontrati per caso e piaciuti e legati è per sempre.
Esisterà un sempre?
Sconosciuti, ma non così diversi da non potere stare insieme e per fare sesso.
Sono tua.
Nel corpo a corpo, mi hai presa. Avanti e indietro, ti volevo, mi sono aperta a te dopo un’anonima, lunga vita di larva.
Noi due sotto il melo della vita, nascosti.
Il tuo corpo di uomo mi ha avuta, la tua bocca ha bevuto dai miei seni il sapore del latte della vita.
Non mi sono scandalizzata che hai guardato le mie grandi labbra, le mie piccole labbra, che hai giocato con il mio clitoride, prima di entrarci con il tuo pene.
Uomo e donna noi siamo.
Sul mio letto ti ho lasciato accarezzare tutto il mio corpo di donna. Sulla sua superficie hai trovato l'universo che è solo tutto un vasto sesso per moltiplicarci.
Ma c'è nel desiderio sessuale, un desiderio di felicità, riconoscendoci l'un l'altro come degni di vita e d'amore.
Tu nel mio letto d'amore mi hai baciata e presa per amore, solo per amore.
Ora siamo andati alle barriere del tempo per guardare per fare un bagno nell'eterno.
Danzerò più tardi per te parlando ancora d'amore, tremante d'amore, sposa reale, nel mio ultimo viaggio nuziale, cantando per te il cantico dei cantici d'amore.
Quando di nuovo sarai su di me, ti dirò: "vai avanti, vai avanti, continua. penetrami. Mi piace."
Vertigine di un istante prima della mia resa. I nostri corpi cadranno nel vuoto.
E lì nel mio corpo che mi abbracci, lì che ti si aprono i testicoli e fuoriesce dal pene mezzo seme della vita, che cade nella vagina a fecondare l'ovaio.
Un brivido di piacere attraverserà i nostri corpi. Il ritmo della nostra danza d'amore sarà melodia.
Solo un istante fà ravamo io su di te, tu dentro di me. Ti muovevi. Chiudevi gli occhi... le carezze lente, i cuori in tumulto per l'accoppiarci.
Abbiamo perso la testa.
Mio amato c'è ancora l'odore del tuo sperma, che è anche quello dei tuoi baci sulla mia pelle, nella mia vita.
Non so cosa ci siamo nascosti.
Quando ho esclamato tu sei Dio? Tu, chi sono io! Io ero viva tra le tue braccia. Ora sono confusa.
Sono stata da te posseduta, mio amato, e mi sono persa.
Ti trattengo con tutte le mie forze, e non sento nulla. Sto cercando un amante eterno nell'universo. Dov'è il mio Dio, questo mio io che ti ama?
Poco fà tu hai avuto il coraggio di dirmi:"consulta il tuo prete, quello che ti ha sposata, puttana!"
Ma Tu, tu vuoi restare con me? Non dirmi di no.
Sono di nuovo sola. Sono sdraiata nel letto, nel cuore della notte, sognando te.
Love me.
Oggi ti voglio parlare, parlare di me. Non voglio restare muta. Ma tu non mi stai ad ascoltare.
Così ho scelto di scriverti.
Ti scrivo per comprendere se l’amore da me vissuto, sia stato soltanto la visione di un istante di una pazza o se è stato reale.
Mi sono lasciata sedurre, ti ho sedotto. Tu mi hai avuta, io ti ho avuto. Mi sono trasformata in una donna per te.
Ora non posso non parlare.
Ma che linguaggio usare per dirtelo ora, che tu pur abitandomi dentro, sei assente, lontano?
Se per arrivare a te devo diventare parola scritta, che senso ha?
Ma è l’unico mezzo che mi hai lasciato, in grado di spezzare la distanza che mi separa da te.
Una trasgressione compiuta l’amarti. Non distinguo più la realtà così come mi si presenta.
Non l'accetto.
Fai tue le mie parole, ascoltale, traducile in realtà viva. Emergono da me, raccontano di noi, di ciò che non si dovrebbe parlare, di ciò che passa e ci tocca.
Mi dono a te come una pazza.
Non ho memoria del passato, ho dimenticato il mio nome. Sono una folle, che ti cerca senza sosta.
Ero una donna affamata, assetata che ha sempre cercato di non perdersi.
Ti ho cercato. Mi sono ritrovata con te. Mi sono persa.
Ti ho seguito nella notte oscura del vivere, donna innamorata. E per la prima volta ho amato svuotandomi di me stessa, ritrovandomi.
Perché ora mi costringi a vivere una separazione.
E' terribile, le mie nozze con te spezzate, gettata di nuovo a vivere la notte. E dici di amarmi. Ed è vero. Lo sento. Mi vuoi o non mi vuoi.
Se non mi vuoi, dovrò imparare anch’io a dirti di no. Come solo la vergine, solo la monaca sanno fare.
Mi è impossibile sottrarmi al tuo fantasma. Sei presente dietro ogni mia parola. E' forse stata solo un'avventura del vivere, la nostra unione?
Tu ed io siamo stati nell’oceano della fusione erotica solo per morire? Una storia inenarrabile, la nostra, ma non per te.
Con te io dialogo.
Sono la tua mistica sposa, a te consacrata.
Passo da un’ebbrezza blasfema alla preghiera, e mi basterebbe anche solo un’ora con te, per rialzarmi ed essere.
Mio clandestino grande amore quando?
Mi sono immersa nel tuo mondo diverso, sono entrata nel mio magico regno.
Privata di ogni rapporto con il mondo esterno sono andata lontana, molto lontana. È vero, ma non da te.
Preziosa vita ho versato nella tua, la sera dell’amplesso.
Decifrando il mistero del tuo rivelarti a me, ho scritto i nostri nomi sul libro della mia vita.
Dio avrà pietà di noi perché ci ha lasciato e ci lascia ancora amare.
Svelami il cammino per raggiungerti. Lascio tutto. Accetto il rischio di perdermi. Non so niente di te, neppure di me. Sarò forse troppo carnale?
Mi sono fatta corpo di donna, per accoglierti. Ora te ne vuoi andare via senza di me? Moriremo lontani? Forse l’eternità unirà il nostro morirci.
Sbocciata dalla putrefazione della morte dal tuo bacio, sradicata dal mio io, ho consumato il mio essere per incarnare il mistero del tuo essere, come me, solo un corpo.
Riconducimi amor mio, al coito trascendente. Tu ora assente che amo, scavi ancora nel mio silenzio carico d’erotismo e di vita.
Sei tremendo.
Il tuo amore mi morde nella solitudine nella quale mi hai lasciata. Mi gela. E’difficile amarti, senza la fede. Io ci tento, mi trascina la forza del tuo amarmi, ma di te non so più niente.
Oggi ti do il mio silenzio scritto, affinché la parola nuda si spogli e ti possa cantare.
Ma posso offrirtela scritta?
E quando mai sentirò una risposta vera, differente, reale per deporla sull’altare che è diventato per te il mio essere donna?
Una preghiera.
Ma non ti parlo d’amore divino il giorno della messa. Ti parlo di me.
Viva, intrisa di sensualità, attenta in ascolto, ancora ti canto il mio Fiat. Sogno con te una notte senza tempo. Sto affacciata sul vuoto in attesa.
Dimmi, è così che devo vivere perché mi ami?
Con la mappa d’amore, che tu hai disegnato per me, uscirò prima dell’alba a cercarti. Voglio di nuovo sprofondare nella tua carne, in un delirio erotico.
Incontrami nata. Non ho difese contro l’avvento di te in me. Ti accolgo nella mia umida segreta, in cui muove anche dal di dentro il Dio che ti ha creato.
Il ventre che ti ha espulso a mondo, all’ingordigia della morte. Dal di dentro ancora mi frughi nelle mie notti solitarie, la mente vacilla, la notte ci stringe.
Non c’è altra via. Siamo corpo, carne, sepolcri.
L’unica via per arrivare a te è la via erotica, io non so amare. Non in modo totale, qui è vietato. Sarebbe mischiare il cielo e la terra.
Ma se tu sei cielo e terra perché no? Una terribile visione, l'approssimarsi della morte.
Tu che sei un uomo, che hai traversato le mie viscere, che hai detto di amarmi, tu che sai che amore è se ci trasformiamo in carne, sai di che amore si tratta?
Ci possiamo davvero amare, lontani e divisi? Siamo forse sepolti nell’oscurità?
Libera la parola, falla melodia di carne.
Non ho paura, ho solo scelto di vivere d’amore con te pur dialogando con te sui temi della vita o della morte o di Dio, la sera d'inverno, nascosta e calda nel tuo abbraccio.
Non ti ho amato, ti amo e non ti amo soltanto col cuore, col cervello o con la fredda volontà. Ti amo anche col corpo, con le mani, con la bocca, col ventre, con tutto il mio essere intero.
Quando di nuovo sarai accanto a me, appoggiato alle mie mammelle, godrai di me mentre ti nutrirai di me.
Voglio il tuo essere umano nudo, io nuda! Di nuovo ti voglio vestire di sangue, nutrirti di carne, rispogliarmi per te. Io ti voglio carne sangue.
Ora ti aspetto in silenzio. Già ti ho tanto parlato.
Quando busserai alla mia porta, aprila! Sono già aperta.
Cenerò con te. Mi sfamerò di te.
Non andrò in cura da uno psicanalista o da un prete per questo. Non sono in fuga dalla realtà. In quale mano cadrei, se amo te? Pure il mio dolce piccolo seno, a chi lo darei?
Dissigilla amore le mie labbra, aprimi dentro. Ti lascio guardare la mia vagina che si solleva davanti a te, e t’invita a guardarla.
Sai ? Non sono più la fanciulla, l’innocente che ti guarda sognando. Amore, ha oggi il tuo nome.
Per caso ti sono diventata solo memoria? Sono stata, da te, consumata nell’istante che ancora giovane vergine mi hai presa?
Che cosa sono per te? Sono ormai senza vita? Trova il coraggio di guardami! Io sono viva.
E’ l’ora di ricominciare, sono già stata all’inferno.
Non puoi sparire nel vortice del nulla, devi guardarmi, esplorarmi, scostare il mio velo.
Non ti ho rinnegato in questi giorni d'assenza. Ancora mi piace. Mi piaceva, mi attraeva fare l’amore con te. Eravamo soli, il mondo non esisteva.
Ora vuoi morirmi. Se mi chiedi perché, è più facile finire nell’utero di una bara, solo tu hai la risposta.
Vorrei annientarti. Annientarti per non farmi lasciare. Crocifiggerti per pregarti.
Siamo arrivati alla fine.
E dunque cosa conosci di me?
Ora sono perduta, ma ieri mi hai amata e quanto sarà ancora la mia estasi? Non hai più bisogno di cercare la mia vagina. Baciare la mia bocca, succhiare i miei seni?
Insegna alla mia anima il dirti addio. Tu, Assente che amo, che fuggi e che m’insegui, io non ti voglio più cercare.
Nulla di ciò che esiste, è assolutamente degno di amore. Possiedo il privilegio mistico d'aver fatta l’esperienza con te.
Orrore.
Mi costringi a sperimentare ora il tuo silenzio, l’Assenza che disincarna da vivi, la morte da viva.
Mi stai mettendo alla prova?
Fu un giorno che bella era la notte, dolce notte. Vorrei che tu venissi e restassi.
T’illudi se pensi di vedermi altrove! Non a te appartengo, sebbene tu mi abbia avuta nelle tue mani.
Io come tua compagna d'amore ebbi vita.
Dimenticalo cuore mio!
Tu ed io. Stanotte mi torni in mente, palpi i miei fianchi nella notte. Mi penetri. Mi chiedi di una discesa molto più profonda. Vuoi percorrere, vivo, la via dei morti.
Entra nel folto di me, esplorami. Ti attende un nuovo corpo. Vienimi dentro lento. Le mie labbra succhiano le tue, la mia, la tua anima è perduta. Nella duplice estasi!
Sono ancora viva suppongo.
Io sono Nessuno! Tu chi sei? Sei nessuno anche tu? Io sono la tua notte.
@Diana
la verità del cantico dei cantici
Abbiamo vissuto insieme, amor mio, il cantico dei cantici sulla nostra pelle, immersi in una paradisiaca estatica follia ci amiamo ...
ma, il cantico, d'eternità è solo un vuoto contenitore.
Parla dell'amore virtuale tra due anime confinate in giovani corpi, non di vita reale.
Non parla di padri, di madri, di figli procreati per continuare la vita di questo mondo materiale.
Non parla della difficoltà del vivere, del lavorare con fatica per sopravvivere.
Rinchiusi a vivere d'amore dentro una colorata caleidoscopica bolla, siamo ritornati alle origini del mondo.
Là ci siamo denudati nel buio, ci siamo mostrati nudi nella luce, abbiamo visto la nostra divinità.
Dandoci la mano abbiamo attraversato il caos originario cercando la verità del nostro nome.
Su questa terra ci siamo vissuti, ci siamo parlati, e abbiamo avuto in cambio la conoscenza, ci siamo illusi ... non siamo Dio.
Cosi ci è mancata una stagione dell'amore, la stagione eterna.
Che ne sarebbe stato di noi? Non so immaginarmela.
Oggi mi mancano le tue parole, mi manca il tuo verbo farsi carne. Mi manca il sentirti abbandonata tenera e fragile tra le mie braccia.
Mi manca il baciarci, il carezzarci.
Le parole che ancora vorrei dirti, le parole che da te vorrei sentire rimarrebbero parole senza carne sospese nel tempo della memoria in attesa del giudizio finale.
È crudele la vita che ci invecchia impedendo ai corpi di amarsi se non solo a parole. Crudele è la morte.
Leggeranno di noi, altri faranno lo stesso percorso. Psicologi, psichiatri e preti diranno che siamo stati sacrileghi e stupidi a denominare amore una, due vite incompiute.
Eppure non è stato sacrilego parlarci e conoscerci tramite i nostri corpi.
Ci siamo svelati, denudata l'anima, adulteri, abbiamo chiesto l'eternità. Ci daranno l'inferno ... solo Dio è amore.
il cantico della morte
Canto il cantico dei cantici d’amore, affacciato davanti Dio,
un cantico di morte.
Serpente, canto di un corpo vivo privato del suo corpo d’amore,
per la condanna,
perso nel dolore in questa notte senza luce.
Si eleva il grido senza voce, s’innalza il dolore senza pianto ...
è, il cantico d’amore, un cantico di morte davanti al silenzio proibitivo di Dio.
Perdonami, portami con te nel tuo errare.
Sai ... ti ho amata più di Dio …
ma, sono il serpente, e devo cederti alla morte per darti vita,
io per amore non amo.
Mente la parola di questo canto.
Vai da lei, dille per me ...
ti ho vissuta in me, metafisica attrazione per il cielo e mai sarai da me perduta.
Non ricordi? E’ d’altro che si muore.
@a 26/03/2003
truffa d'amore
Amor mio non sono l'animale che inonda la terra con il suo sperma
ricercando tra gli animali il piacere.
Pur vivendo a Babilonia, non ti ho venduta ai mercanti di Sodoma e Gomorra,
né ho invitato altri uomini o donne o divinità sull'altare della nostra comunione.
No, non ho truffato la tua anima per avere il tuo bel corpo di donna sfruttando la tua debolezza.
Ti ho vista umana la sera che hai rinunciato ad essere una dea intoccabile,
la sera che nuda ed umana mi hai chiesto amore offrendomi amore.
Ritornato con te alla notte della Genesi ti ho amata.
Con te è rifiorito l'Eden del Cantico dei Cantici.
Un imbroglio, una divina maledizione ...
secco è l'albero della vita,
ancora vietata mi è la salvezza.
Oggi amo te in attesa morto della mia morte e della condanna.
Ancora ti penso, mi manchi, mi manca la tua sapienza, il tuo amare,
sei bella.
Continua tu a vivere.
la morte
E’ la fine. Riavvolgo il nastro della mia vita per morire o per nascondermi. Solo ieri, nella notte insonne, affacciata, verso le tre del mattino, sulla mia restante vita, ho sentito per la prima volta, l’antico canto dei cantici parlarmi.
Sulla terra la guerra. Il liberismo economico, che aveva sostituito Dio nel governo del mondo, era in conflitto con la plebe che non voleva soccombere.
Non me ne importava nulla. Pensavo a me nell'ora dell'amore.
Tutti i miei sensi erano svegli: gli occhi ti ammiravano, le orecchie ti stavano ad ascoltare, le mani ti toccavano, il naso odorava il tuo profumo, la bocca ti gustava.
Poi il gemito di un orgasmo nel sapore di un bacio e di uno sguardo tenero. Oggi, che te ne vai... voglio avvolgermi in te per morire, se proprio devo. Salvami.
- Da cosa ti devo salvare? Vergine fidanzata, promessa sposa del Signore. Non vi è nulla che attende l’uomo oltre la morte e questo rende la vita terrena un bene prezioso da utilizzare fino in fondo.
- A me sembravi uguale a Dio. Ero felice tra le tue braccia.
- Ma non ti posso salvare dalla morte. Non ci possiamo salvare dalla morte. E' stato già deciso.
Solo Dio decide, ancor prima della nascita dell’uomo, chi salvare nella vita eterna, di là dalle sue azioni.
- L’amore è ritornato nella mia vita solo ieri. Ho fatto sesso con te con amore, guidata dal tuo profumo. Vorrei perdurasse nel tempo eterno. E' forse un’azione malvagia amarti?
Non è quello che chiedono, un uomo e una donna, quando si uniscono in amore, per conoscerlo e viverlo?
- Tutti lo vogliono. Tutti ci sperano. Tutti vogliono l'amore.
- E tu, tu non hai ancora voglia di fare l’amore con me? Prometto che esaudirò ogni tuo desiderio. Sai, mi sono donata a te senza condizioni.
Ho approfittato della mia restante vita per avere il tuo amore, il tuo sesso. Ed è stata la mia prima volta, l'unica volta, che ho tradito mio marito. Solo per te.
- È stato difficile?
- No, lo volevo. Sei stato delicato. Ed è stato meraviglioso offrirmi nuda al tuo sesso. Come una pudica monaca mi sono spogliata, mi sono elevata nel peccato, per amarti.
Ho baciato, ho succhiato il tuo pene, con la mia bocca e con la mia vergine vagina. Tu la baciavi, la mia vagina, la continuazione della vita.
Ti piaceva. Ed io amavo sentire la tua lingua, aspettando il tuo pene dentro di me inginocchiata davanti a te come una santa.
- Mi piaceva, mi piace ancora, ancora lo vorrei e ti amo tuttora.
- Forse, come affermano i poeti, tu mi ami per conoscere Dio. Ma dio è troppo grande e misterioso per essere posseduto come oggetto d'amore.
Forse davvero si manifesta nel mio corpo di donna.
- Tu gli somigli, mi ami.
- Forse sono eretica. Vivo il Cantico dei Cantici con te, e se è vero che Dio è in me, tu lo hai conosciuto. Me lo svelerai?
- Sei bella. Forse anche Dio ti vede così. Sul tuo corpo e sulla tua pelle non c’è Satana, non sei un essere difettoso. Ti salverà.
- Tu ora te ne stai andando ed io subisco un’ingiustizia. Muoio da viva. Amo te, ma non ti possiedo. Sono confusa da mille forze contrastanti.
Non so perché ti ho scopato, perché ho preso il tuo pene nella mia bocca, nella mia vagina. Vorrei di nuovo scoparti per averti in me, ma a che scopo ti voglio?
Sono fuori di me, fuori completamente. Non so più niente di me, so solo che voglio te dentro di me.
Voglio morire con te il giorno che il tuo pene rimarrà indifferente di fronte alla mia secca vagina. Ti bacerò. Ora parlami, fai risuonare la tua voce. E’ la nostra storia d’amore.
Ho creato nella mia testa un Dio umano; puro sangue e carne della mia carne. Ti amo.
- Tremenda vertigine vivere d'amore come se fosse una devozione religiosa in assenza di una risposta di Dio.
- Il Dio è muto. Eppure è vero. Tu sei Dio?
- No. Io non sono Dio. Credi in Dio?
- Sì. Conosco qualcosa della vita che in altro modo non potevo dirti se non amandoti.
- La vita è breve. Io non sono padrone del tempo.
- So, che tu non sei Dio, il signore del tempo, sia quello mortale sia quello dell'eternità. Ma ti amo. Credo ergo sum. Amami ancora. Moriremo insieme nelle braccia di Dio.
- Peccato morire. Così bella è la vita. Così bella sei tu.
Ci siamo molto parlati.
Ritorna vivo, per me.
Ti piangerò perduto, piangerò te che mi rendevi felice, mentre io che sono la tua tomba, pur ancora carne, muoio impazzita, con te nella tua tomba.
addio
Sono pazza.
Sei così compenetrato in me che quando mi guardo allo specchio vedo te.
Riflette la mia follia.
Chiudo i miei occhi, sprofondando nel buio della notte.
Il mio caldo corpo dissociato si dissolve pian piano nel nulla.
Addio amor mio, addio.
Lascio il mio corpo, lascio la mia anima accanto alla tua.
Abbine cura. Io avrò cura di te.
Ci incontreremo di nuovo, noi.
Scriptum post mortem
Non è necessario conoscere scienza alcuna, né manipolare, con la tecnica, la materia per avere tutta la conoscenza ... anche un umile umano lo sa.
Sa che siamo sostanza materiale destinata a diventare polvere nella corsa dell'universo all'entropia ... lo sa, cosi come sa che il desiderio e il piacere vogliono, di fronte al dolore e all'effimero, l'eternità ... ma non sarà l'amore a renderci divini, forse amore vuol generare un figlio per illuderci, ma il figlio morirà.
Amore è illusione, amore non basta ... forse solo comunicarci della divina carne del Cristo, se tu credi possa esistere un Dio di diversa sostanza eterna, a noi amanti adulteri proibita, potremo essere nell'eternità.
Ci sarà impedito dal pastore, alla ricerca della pecorella smarrita, di restare noi uniti nel peccato o ci porterà al macello?
Ti ho abbandonata nella terra d'amore, è vero ... ma ancor io sento il tuo verbo farsi carezza dentro di me.
Non capisco neppure se il peccato è l'essere stata materia o il saperlo di essere.
Lo stesso, nella morte, resta con me.
Tu mi hai vista, a te mi sono abbracciata per vivere.
Non ho più alcuna difesa. Mi sono arresa a te. Ti ho dato tutta me stessa.
Tu sei in me più di me.
Io ti amo.
Come, amor mio ... come puoi lasciarmi sterile in questo luogo, chiamato terra, a vivere la morte da sola?
Come?
Sento la tua voce in me ... sì, ti amo ...
no, non voglio che tu ritorni ... troveresti la mia carne disfatta, corrosa dal tempo.
Destinati siamo noi alla morte.
Ma verrò, sarò io a cercarti un giorno, amor mio.
Scaverò a mani nude la tua fossa prima di essere accecata dalla demenza.
Sai ... voglio adagiare il mio corpo di donna accanto, nel, tuo corpo di uomo.
Aspetteremo insieme una resurrezione o un Dio.
@a+d.
ESTETICA
Ogni donna, ogni uomo, almeno una volta nella vita, cambia lavoro e s’inventa poeta o scrittore.
Scrive una storia, massacrando il verbo fatto carne, per cantare un profondo dolore o l'attimo di un paradisiaco piacere, cercando una fatua eternità.
Altri si fanno pittori, fotografi, artisti e s’inventano altre realtà mescolando gli elementi per descrivere il loro giorno.
Il tutto è soltanto un inutile osceno lamento, non si ottiene eternità alcuna.
Ma quello che hai ora letto è realtà, è carne e sangue transustanziati nel verbo, il nostro.
Tu sei vera, sei una dolce donna, una donna capace di amare ... c'è tanta tenerezza in te ...
impossibile non amarti, non continuare ad amarti nel silenzio della vita disgiunta ... e lo stare insieme con te non è stata, non è un’inutile poesia...
@a
CONCLUSIONE
Sembra che Amore non abbia sesso, sembra che non abbia numeri, Amore ama tutti. Ma ci sono delle regole da seguire.
Noi non siamo Dio.
Per noi, umani sessuati, amare è un salto nel vuoto avendo fede nell'amare e nell'essere amati richiedendone l'eternità.
È follia lasciare la vita umana, che già si ha, per una nuova vita d'amore sempre umana la cui sola eternità è la morte?
Non siamo Dio, non siamo ontologici ... usiamo solo quello che ci è stato già dato mischiandolo per avere un prodotto nuovo.
Vero, abbiamo vissuto, viviamo, il cantico dei cantici, ti amo e sono amato come mai nessun altro,
mi manchi, mi manca il nostro verbo farsi presenza e carne, vivere con te ... so che era ed è solo umano, soggetto alla morte.
L'avresti fatto quel salto nell'adulterio eterno per fuggire dalla violenza e dal non amore per amarci nella morte?
O ne avevi il terrore? Terrore di aver perso tutto e restare sola con il niente?
Già siamo nulla e abbiamo paura di restare soli.
Solo Dio può chiedere questa follia, solo Lui perdona gli adulteri, solo Lui possiede l'eternità felice del cantico d'amore da noi vissuto nel peccato.
Peccato? Eppure lo rifarei con te questo viaggio.
Al credente Dio lo chiede quel salto, ci chiede di non aver paura:
Dal Vangelo di Luca
14,25-33 Il vero discepolo di Gesù
Mt 10:37-39; 16:24-26; Mr 9:49-50
25 Or molta gente andava con lui; ed egli, rivolto verso la folla disse:
26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo.
27 E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
28 Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire?
29 Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo:
30 "Quest'uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare".
31 Oppure, qual è il re che, partendo per muovere guerra a un altro re, non si sieda prima a esaminare se con diecimila uomini può affrontare colui che gli viene contro con ventimila?
32 Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un'ambasciata e chiede di trattare la pace.
33 Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo.
Il giovane ricco =(Mt 19:16-26; Lu 18:18-27) Mt 6:19-21, 24; Mr 9:43, ecc.; Lu 10:25-37; Ro 10:3
17 Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?»
18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.
19 Tu sai i comandamenti: "Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre"».
20 Ed egli rispose: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia gioventù».
21 Gesù, guardatolo, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va, vendi tutto ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».
22 Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni.
23 Gesù, guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!»
24 I discepoli si stupirono di queste sue parole. E Gesù replicò loro: «Figlioli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio!
25 È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio».
26 Ed essi sempre più stupiti dicevano tra di loro: «Chi dunque può essere salvato?»
27 Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio».
=(Mt 19:27-30; Lu 18:28, 30)
28 Pietro gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito».
29 Gesù rispose: «In verità vi dico che non vi è nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi, per amor mio e per amor del vangelo,
30 il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figli, campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna.
ora vai
Non ci sono scuse buone per morire.
Ti ha chiesto di scegliere, la vita,
ti ha chiesto di decidere cosa sia meglio per te
ed ora hai paura.
Ma ora non puoi più cadere, senza sapere, per cercare l'equilibrio
e in quale direzione andare o restare.
Se un giorno non avrai più parole ascoltami nel silenzio.
Tu vali più di un amore, più di una vita, più di una speranza,
tu vali una vita intera ... ma tu non eri mia,
io non potevo donarti la vita eterna, io non posso salvarti
e lo sai.
Ora va, vai via da me, ritorna nei giorni passati ad aspettare.
Aspetta un soffio di vento per uscire e, se non avrai un segnale, ritorna,
e l'amore, di nuovo, si farà vita, sarà infuocata poesia.
Sai ... mai potrò, mai potrai, dimenticarti di quest'amore ... mai ... mai,
anche se il tempo, che si ferma leggero ed effimero sugli anni ancora persi nei sogni,
ha marchiato la vita eterna di follia.
Eppure corre via così in fretta la vita e con lei tutto passerà.
Ora va, rimani errante in cerca d'amore … se vuoi,
e, se non trovi amore, ritorna ... questo amore ti appartiene.
Con te il destino ha giocato tra gioia e dolore, ma non disperare al pianto,
sei un'anima bella, incarnata in un adorabile corpo di donna.
Sei degna di amare ed essere amata.
Ora va, non rimaner errante in cerca d'amore, già è tuo.
Ora va abbi cura di te...
vivere è semplice, basta portare sangue al cuore con un respiro,
ora va ... la mia mente vive solo con te.
Ora va ... rimani se vuoi, anche il corpo vive solo per te.
Ora va, vivi,
io ti amo
senza di te.
Ci incontreremo ancora noi, lo so,
inevitabile ci incontreremo il giorno dei morti
il giorno del fuoco d'amore
dell'apocalisse
del giudizio.
Solo allora sapremo, se ancora uniti in anima e corpo,
cos'è amore.
@a+d 09/05/2003