transfert


a te, a loro…a chi ama.


@a 12/12/2002

divino amore


Ti ho amata...

ti amo, 

da quella notte,

ti amo…

ti amo come Dio ama, 

pur essendo, io, soltanto un uomo.


Ed è già l’ora del sacrificio.


Io ti amo così come sono, 

ti amo come sei...  

prendere o lasciare. 

Scegli sapendo 

che anche l'amore vuole avere.

Scegli,

decidi...

non avrai che il nulla dell'amore.


II


Ei attore del set...!

Prendere o lasciare oppure l'avere il nulla dell'amore...

davanti a quale scelta mi metti?


III


Quest'io non vorrebbe più amarti...


Pur senza diritti su di te, 

quest'io sa amarti.

Pur senza il dono dei corpi nudi

quest'io sa d'amarti.

Pur senza te

quest'io continua ad amarti...


IV


Bene... 

prendo, anche solo una briciola di te, 

ma la prendo…

io ti amo.


e nel ricordare i primi istanti d'amore

per te ancora rabbrividisco...

sei bello.


e con te ancora cammino a piedi scalzi,

  libera, vero, ma con il rischio

di farmi male.


Ti amo clown, ti amo.


@ a


transfert

 

I

 

Non sarò oggetto di transfert per una psichiatra

neppure per un Dio

non ho bisogno di ritrovare me stesso

neppure di sapere chi sono

già lo so.

 


II

 

Sono padre senza padre, madre senza madre,

sono senza educatori, senza maestri

sono un selvaggio essere di questo spazio/tempo

aperto al mistero dell'essere che ricerca,

camminando sui precipizi di spazi ancora vergini,

la via per l'universo inesplorato,

evitando l'oscura selva dei potenti,

mai da qualcuno vissuto

dove l'amore sorride alla libertà

e la libertà canta all'amore

per vivere l'eternità.

 


III

 

Non voglio dimenticarmi nell'io inutile,

annullarmi nell'estasi drogata

scomparire nella fusione con un altro essere

od evitare la morte chiamandomi "nessuno"

di fronte a Dio.


Io sono e sarò io, consapevole anche nella morte,

non rinuncio alla mia libertà...

ti amo così.


Anche se percepisco tra i minimi indizi, tenui segnali, lievi fruscii, brusii

della tua ritirata

segni inconfondibili individuabili e decifrabili

che stanno per apparire sulla superficie di noi

la parola fine,

come se fossimo stati una simbiosi d'amore schizoide ed isterica

che ha raggiunta la sua guarigione.


Non ti amo così.

 


IV

 

Vuoi terminare quest’incontro...vai!


Non impedirò la tua fuga, non sono Dio,

non sono tuo padre, tuo fratello, tuo figlio, tuo marito...

non sono neppure il tuo psichiatra...


io sono soltanto un essere che consapevole

e libero da ogni potere di possesso

ama in te altro essere.


Per questo non hai bisogno di sfuggirmi

sei libera,

sei sempre stata libera.

 


V

 

Quest'amore è gratuito, sperpero, lusso,

sacra innocenza.


In quest'amore, nel silenzio dello spazio nel tempo immobile,

risuonava la parola

ti Amo

senza alcun aggettivo, senza alcun altro verbo

senza oggetto.


In te avevo concentrato l'universo intero,

in te avevo perso per un istante il mio io

nell'angoscia solitaria di non sapere

in te confuso, pur sempre separato

ho vissuto.

 

VI

 

Non so cosa viene domani

se annichilimento, morte e trasfigurazione,

o rinascita.


Non c'è nessuna colpa in questo,

non siamo necessari né io per te, né tu per me.


Non rinuncio alla consapevolezza della morte

totalmente libero nella possibilità d'amarti o di non amarti

scendo il precipizio della maledizione

dell'inferno conosco i sentieri

sorrido divertito

ed accetto la tua libertà.

 


VII

 

In me ormai coesiste ogni opposto separatore

per un incontro di noi liberi

per dare inizio all'inedita umana danza cosmica

di fronte all'eterno.

Una danza lenta, selvaggia

delicata e malvagia

generosa e spietata

non necessaria,

ma innocente ed eterno amore nell'infinità libertà interiore.


Amo te e non Dio in te per obbedienza ad un vincolo.


Un incontro d'amore tra persone consapevoli

annoiate o dolenti della vita

che è gioia e libertà reciproca d‘esistere.

 

Non è ascesi mistica, fusione totale dell'anima con la divinità,

ma amore umano.

 

Questa è la mia consapevole, selvaggia e malvagia libertà.

 

Non spegnerò quindi la fiaccola di gioia dell'incontro

che illumina la strada del ritorno.

 

@a 17/12/2002

resurrezione

 

Eppure sei voluta morire…


Sapevo del carico di destino se pur giunto inatteso,

improvviso

incompleto

sapevo…

 

In questo vuoto d'esistenza rimasto,

in questa memoria tra vampiri e parassiti,

nel silenzio buio di questa pace nirvanica

sono rimasto troppo a lungo

è ora che rinasca.


In questo deserto, dopo questa disastrosa caduta,

conoscendo il gioco della vita e della morte

divertito aspetto la nuova parola:

"Risorgi con me, Ti amo".


Consapevole melodia d'una relazione

tra due esseri liberi, dispersi nei colori dell'arcobaleno,

la parola che scioglie, la rabbia della morte, in sorriso.


@a 19/12/2002


rinascita

 

Rientro nel divenire per divertire,

resuscitato dalla morte accetto il dolore per la gioia.

 

Oltre l’inganno della vita e l’illusione

amo

non arretro di fronte alla morte

ne accetto le gioie ed i dolori.

 

Sono io!

 

Io libero

tra mistificazioni e fusioni

tra realtà e camaleontiche coperture

un io che ama

sperpero e lusso gratuito e fortuito di vita

tra frammenti separati di tempo.


@a 20/12/2002 

 

questa è la strada

 

Risvegliato dal mio amore

tu che hai attraversato, iniziato, da vivo la terra dei morti

rinnovati, cancella il passato, rinasci al nuovo mondo, 

risorgi dal nulla ed ama me come persona.


Saziati di parole nuove, vivificale, apri una nuova porta alla vita, 

a te, solo per te, non sbagliare di nuovo...io sarò con te.


Entrambi senza confini, adulti per forza, cerchiamo un frammento di fuoco...

per quanto ancora?


Ribelli nell'anima diamo la vita nostra, alla vita di chi forse degno non è.


Nascosti in un angolo ci aspettiamo, esultiamo per gli attimi rubati...

siamo due adulti ...condannati per furto d'amore.


II


Si, è vero…ho traversato la vita e la morte ed ogni altro opposto

per amore.

Sono diverso ora, capace d'affrontare ogni vuoto

io sarò sempre io

in amore

mai più ci sarà una inutile fusione

sono persona assoluta

completa

non ho bisogno di niente e di nessuno

e ti amo

ti amo come persona

non temo il vicino ed il lontano nello spazio tempo

sono più vicino di chi ti è vicino.


Sono incapace di violenza e di frigidità mistica

non voglio il possesso, non mi serve per essere

voglio solo amare da uomo mortale

non ho più paura di essere debole.


III


Grave il compito che ti aspetta

se vuoi.


Questa è la strada.

@a 17/12/2002

uno ed ancora uno

 

Di spazio tempo prigionieri

un luogo non luogo libero è soltanto la parola di una poesia d'amore

inutile ed eterno?

Non c'è uno spazio libero tra queste mura di cemento

per noi?

Già...non si può soltanto essere...ci vorrebbe un pizzico d'avere...

ma rifiuto sia il potere, sia la castrazione...

rifiuto di non vivere perché fatuo ed a termine,

è bella la vita, sai? Quindi

non sarò né vittima né carnefice, non sarò né sadico né masochista...

no, non sarai il mio Isacco

non ti getterò legata, pronta per il sacrificio, sull'altare di pietra

per amore di Dio o del mio super io...

non devo sottrarti a mio padre o amare mia madre in te,

non sono in guerra...

non ho colpe, non sono colpevole d'amarti, anzi

rivendico la libertà di starti accanto

tra cielo e terra

tra essere e tempo

tra parola e silenzio

tra la vita e la morte

tu esisti per me

pari ed opposta

persona

in questo spazio relazionale che vorrei eterno

già ora

e reale

 per l'eternità.

nell'amore erotico e personale

di noi unità singole

divise ed unite per vicinanza voluta e pur sempre libera

estasiati e coscienti

alla presenza dell'universo finito

ed a Dio.

 

@a 20/12/2002

un passaggio

 

Amore allo stato grezzo

quest’amore nuovo

non sarà un castello di sabbia.

Nulla, né vento

                 né mare

                               né sale

                                         né sole

potranno contro lui.

Temprato dalla morte, ora risorto,

cerco…troverò un passaggio per arrivare a te

senza calpestare la tua erba

anche solo per udir dalle tue labbra

ti amo”.

@a 19/12/2002

ciao


Eccomi di nuovo nel mezzo della vita a vivere il tremore

grazie a te.

 Non fuggire impaurita per non poter vivere insieme una vita,

non temere il tempo della separazione

e della gelosia,

non accusare il passato d'esistere.


Ti amo senza angoscia

ora vorrei soltanto amarti da farti felice.


Risaliamo dagli abissi dell'inferno,

dopo essere morti uno a nord e l'altro a sud,

risorgiamo insieme alla vita

due esseri dispersi nella melodia d'un arcobaleno.


@a 21/12/2002

To fall in love

 

I

 

E' nuovo il ritmo di questa che non è più poesia, 

più lento e delicato, selvaggio e malvagio

spietato

generoso e nobile,

mai risuonato se non solo all’inizio

ed ormai perso nel peccato.

Per amore

danza sulla lama ove si congiungono gli opposti abissi

il rischio è grande,

ma è per la libertà d'amare

per non aver paura di volare.

Ed io danzo con lui

per te.

 


II

 

To fall in love, la follia...

ri-nato 

ri-vivo

cosciente

da te chiamato

ti amo

e sei libera

sono libero

e ti amo

ormai redento all'innocenza, 

indifferente alla morte.

Io offro gratuito amore, un lusso dell'essere, uno spreco, un di più.

Sono empatica presenza

non ho bisogno di schiavizzarti

per amarti

geloso ed impaurito della tua libertà.


  E tu inscritta, incisiva presenza, nel mio essere, che vuoi?


III


 E' vero che in questo vuoto d'assenza di te, in questo silenzio,

in questo orizzonte desolato e sperduto,

non intravedo altre terre di noi.


Ed è vero che provo i morsi della tua assenza,

ma nulla mi manca.

IV


Se hai paura, se vuoi altro, se vuoi andare

Vai…

non ti odierò né chiederò il tuo sangue

continuo ad amarti.


Non temere per la mia sorte, non sono un disperso,

conosco la via

oltre i ristretti confini caduchi del possesso dell'io

nell'unione dei corpi primordiali per l'eden perduto

saprò ritrovare altri come me.

 

V


Lontananza e vicinanza

gioia e dolore

vita e morte

separazione e ritorni

amore e libertà

sanno la loro sintesi.


Non temo d'amarti...e tu amami se vuoi...


VI


 Unio mystica 

l'abbracciare delicatamente anche i corpi

unire l'albero della conoscenza con l'albero della vita.


Il logos che si trasmuta in carne

senza colpa alcuna,

che non si nasconde davanti ad un Dio che accusa.


Rinascita

riconoscimento

vita

realizzazione dell'essere nella persona senza fusione

restituiti a noi stessi, redenti dalla colpa.

 


VII

 

Non ti ho comperata ad un bazar per il mio divertimento,

non ti sottrarrò a te stessa, né, usando la forza bruta, ti ucciderò

per ri-farti a mio gradimento.


Sei bella così, così come sei,

con il tuo passato

con il tuo presente

con il tuo futuro

ti amo, amo quella persona che sei,

liberamente sedotto dalla tuo essere.

 

VIII

 

 Non sarò per te un padre, neppure un maestro

non sarò per te un uomo qualsiasi

ma amore. 


Non sei né la posta di un palio cavalleresco,

 né la preda di una battuta di caccia,

né il premio per una vittoria.


Sei come me, un essere.


IX


Non chiederò il permesso a tuo padre

non chiederò a tua madre

non chiederò al tuo sposo

neppure ai tuoi figli

il permesso d’amarti

lo chiedo a te.


 

X

 

Cammina con me per terreni ancora vergini

apriamoci una via d'amore per noi,

se vuoi, tra la selva oscura.


Non abbiamo dottrine illuminanti

né indicazioni per ritrovare il luogo sacro di là della morte dell'io

dove vivere felici.


Ma che sia cosciente il nostro viverci 

e libero.

 

Sei bella.

@a 23/12/2002 

 

la vita

 

Non è peccato d'incesto amarci,

seguire questo flusso d'energia dell’eterna legge,

ma è male.


Precipitati.


Promesse confutate di antichi saperi,

risposte più vere a giuste domande,

ma alto il prezzo da pagare.


Condannati.


Vale la pena rischiare per plasmare la vita

e viverci

o è meglio inchinarsi al potere?


Lo sappiamo, siamo solo materia, il male…

il male sarà l’origine stessa della sua stessa apocalittica vendetta…

o potrà Dio perdonare?


Disorientato come al risveglio da un sogno

ti cerco.


E' finito respira.

@a 21/12/2002

insieme

 

Quel dì gemetti lamenti impetuosi ed il silenzio

di me si fece padrone, dal padre abbandonato.

Di me i chiodi trafissero la pelle,

di me la lancia spezzò l'anima,

la morte mi coprì di pietre…

ma dopo tre giorni sono risorto.


Ora tu che rispetti il dolore e cerchi l’amore per esistere,

pur nella morte,

non indugiare, continua a cercare

gli infiniti mondi lontani e vicini, ma

non mi dimenticare

quaggiù.


A te fino all'ultima goccia il mio sangue ho donato

non credo che a me possa ormai più servire…

la mia...."fù l'ultima battaglia contro i mulini a vento".


@a 20/12/2002


dio


Tornerai a me un giorno e intanto t’aspetto

leggendo di lei

leggendo amare parole.

Tornerai di nuovo…mi chiederai vitto ed alloggio,

ed io aprirò la mia porta, a te

come al figliol prodigo.

Intanto m'aggiro nel buio ed accetto risposte di pietra.

Ogni attimo guardo sulla terra cercando un tuo cenno.

Ora tutto ti è oscurato da dubbi...

perché uomo non m'ami più della vita?

Sono morto e risorto per te.


II


Perché ami lei?

Perché è la morte d’amore la chiave dei tuoi viaggi nel cosmo o non cosmo?


Ecco, io sono la via, la verità e la vita.


Se vuoi vivere,

vai,

vendi tutto,

muori alla terra,

poi

vieni e seguimi.


III


Perché non sono i miei baci a risvegliarti dal sonno di lei

che morta è con te un giorno lontano?


Vieni alla mia mensa…

perché non è il mio corpo, il mio sangue eterni

ecco il mio corpo, il mio sangue…

che vuoi carezzare nella salvezza,

ma quest’esile creatura di nulla per dannarti?


Mobili mura attorno a te stringono ogni giorno di più...

affrettati uomo a trovarmi...

...o perderai anche me.


IV


Ci amiamo.


Particelle di vita senza orizzonti, che attraversano lo spazio/tempo

siamo noi ed a te che sei amore, a te che sei senza tempo

chiediamo il regalo più bello: accetta, accettaci così.

Lapidati dai giusti, saremo un giorno, come te,

ma per noi sarà invano.

L'ultimo respiro saremo noi del peccato,

l'ultima lacrima dell’amore proibito sarà tua,

così l'ultimo amore umano avrà vissuto su questa terra.

Torneremo un giorno da te, Dio, se ci accoglierai,

a perderci isolati nell’amor divino,

il solo che è utile per il dopo,

ma anche inutile per noi vivi.


@a 24/12/2002

memoria


Non cancellerò questa presenza

sempre uguale nella sua diversità prima del tramonto

di questo mio corpo uguale.


Sapevo che ti avrei dovuto morire

sapevo che ti sarei stato morto

sapevo che sarei risorto.


Così è stato…ti sei dileguata,

non vedo più il tuo apparire,

il tuo incarnarti nella parola,

il tuo esserci nella carezza…

non sei presenza…sei soltanto il mio desiderio.


Il mio corpo che potevi toccare

cos’è, ora…

se non culto nella tomba della memoria

se non conoscenza della verità, angoscia del vivente?


Io vivevo nella parola,

ma è sceso il silenzio.


Cosa mi riserva il residuo tempo futuro

Se non flusso di tempo creatore d’altra memoria di vita consumata,

accaduta.


Eppur c’è ancora l’attesa, la speranza nella vita apparente,

che il mattino di domani sia un mattino di primavera

resuscitato dal tuo desiderio.


Due giorni in questa tomba in attesa della resurrezione,

non sono più lunghi del tempo che manca.


Per questo ti amo.


@a 21/12/2002

verbo


Creato, nato, rinato o forse soltanto trovato

con te, da te,

per noi,

non per una tua gravidanza con Dio

ma per capacità di scelta,

vivo pensando a te,

che non sei mia madre.


Non sono virtuale, mai lo sono stato,

incarnato nella libera parola

ora solitaria

gettata nella storia a finire

o forse soltanto sulla carta

obbligata

obbligato

dalla legge del padre,

perché solo una

che hai ascoltata.

@a 24/12/2002


come dio

 

E’ dentro me e non farò nulla per estirparlo

questo amore.

Ti amo anche senza la tua presenza fisica,

ti amo anche in assenza di conoscenza e comunicazione,

ti amo di là della tua volontà,

di là della sua inutilità,

di la della morte.


Non temerlo, non devi fare nulla, neppure saperlo.


Morto e pur vivo! Ora posso amare senza …amarti come Dio!

Non è un delirio, ma consapevole certezza di quanto è il dopo.

 

Dovrei evitare ogni contatto, ogni sguardo, ogni pensiero, ogni parola

e continuare nel silenzio della vita ad amarti

costretto dalla tua libertà condizionata

e dalla mia realtà…


come uomo


il mio essere si ribella…

ha visto dentro di te la bellezza della vita

l’eternità

per questo ti chiede la carezza del tuo corpo

non solo ora che sei giovane,

ma anche più tardi quando…

per questo rivendica il diritto davanti a Dio

di stare accanto al tuo essere,  

anche dopo l'apocalisse,

sempre se anche tu lo vorrai.


Ha bisogno di te, non lasciarlo solo.



@a 21/12/2002

solo per te che sola conosci


Ora che il percorso nella selva oscura è finito,

ora che i misteri della vita,

alla tua, per la tua presenza,

si sono rivelati,

posso soltanto dirti…mi manchi.

Ciao.


@a 18/12/2002


Risorgi con me, risali gli abissi dell'inferno

dopo essere morti uno a nord e l'altro a sud,

uniamoci alla vita per amore.


Oggi è un nuovo giorno…oggi ti amo. 


@a 25/12/202

vi lascio


So d’esser peccatore davanti a dio,

so d’esser nulla davanti all’eterno

so di sprofondare negli inferi…

ma tu oggi neanche respiri, per timore...

dove sono i tuoi sogni?


Reale l’irreale ingiustizia di noi, ma che dico…la giustizia…di voi

esseri perfetti congiunti nell'amore assoluto

che un giorno eternamente vivrete.


Piegato dal desiderio...sei con colui che crea

e che ti salva…

ti guardo dal mio buio ...innamorata…

vi lascio soli...non sto più a guardare...

per amore rinuncio ad amarti…non all’inferno…

salvati!


O sei tu a rinunciare?


Arrivederci amore...arrivederci all’inferno…

ricorda ti ho amato più di dio.


Non scendere lacrima sul mio viso,

asciuga con una carezza la sua…

lascia lei serena!


Ora dio, nel tuo cielo, sarà padre felice.


 

@a 25/12/2002

autunno

 

In questo paesaggio velato dalla foschia che sale

sono come l’ombra d’un albero crocifisso dal gelo.


Dove sei?

 

Come nido solitario tra i rami abbandonati

aspetto di ricevere da te la vita… 


Mi manchi…primavera, mi manchi mio sogno della notte

nella notte!

E’ nero il buio della sera senza te!


Mi spiace, oggi non ti ho potuto chiamare…

a volte mi è difficile…ho paura a farti violenza…

ma sei dentro me

e ti aspetto.


E mentre ti aspetto, mi è difficile morire…

è vero…scorre il tempo…

un tempo vuoto senza te,

ma ti aspetto…


e mentre ti aspetto...

li vedo gli infuriati lupi e le indispettite iene,

deprivati della preda ululano al cielo canti sacerdotali di rabbia

genuflessi davanti agli altari ad invocare la vendetta,

ma non li ascolto…


ti aspetto…


e se pur sarà breve il nostro percorso insieme,

sarà gioia nel dolore, sarà vivere la vita in un attimo,

il poterti amare!


Strana questa poesia che scrive la storia umana di noi di fronte all’eterno.


Oggi è così, domani si vedrà,

oggi siamo noi.


@a 27/12/2002

non chiedermi…


Per qualcuno sarà soltanto una “mattana”

il dono di questa sera di te libera nel desiderio

di me,

di noi abbracciati senza censure,

di questo attimo inaspettato d’ebbrezza della vita,

di questa vertigine di volo improvviso e felice,

non per me.


Non sai quante volte l’ho sognata

la tua presenza

nell’affascinante seduzione di un corpo che ti appartiene

svelato ad arte dall’intimo, solo per me,

di te non più nascosta dalla nudità,

che ho abbracciato negli spazi ristretti dell’auto e del tempo

solo per amore

grazie a te questa sera.


Ti amo…


Se pur ancora intriso del tuo sapore, del tuo profumo,

dalla tua domanda …“ciao…”a richiamarmi alla realtà…

nell’attimo che ci separa,

non chiedermi sazietà…non mi è possibile,

non con te.



@a 28/12/2002

solitudine

 

Conosco la tua solitudine che riflette una vita

profondamente ferita, è anche mia,

in questi giorni di festa!

 

E’ solo da domani che ti conosco

e non è diverso da ieri…

ti amo ancora!


Aspettandoti, mi sbarazzo di tristi pensieri…

mi manchi...


ho bisogno di te!


@a 30/12/2002

Un amore rubato


@a

folle grande amore


Ei attore del set...!

Prendere o lasciare oppure l'avere il nulla dell'amore...

davanti a quale scelta mi metti?


So di cosa sei fatto, so cosa vuoi... ma...

lasciami pure in fondo alla folla,  là dove nessuno mi può vedere se non tu.

Lasciami nel buio della platea, vicino ai bagni o alla porta antincendio...

io ci sono, ti guardo, ti sento...

io sarò l'ultima delle particelle della tua vita, ma ci sono.


Bene... prendo, anche solo una briciola di te, ma la prendo.


Ti amo clown, ti amo.


@a 07/11/2002

fuga


Secondo le leggi di Dio sto peccando d'amore, ma Dio che ci insegna amore, non capisce quando un amore è pulito? Allora se questo amore è così grande lo donerò a lui, forse mi perdonerà.


Tu non hai idea di che grande amore ti sei nutrito mio poeta,

tu non sai ...

risalirò un giorno dagli abissi dell'amore...

mi vedrai fredda,

arida,

non più donna,

ma pietra scolpita.


Ti amo.


@a 06/11/2002

vivere


Non farmi male anche tu, sono stanca di vivere così

sono una donna, la donna che ti ama,

ho una mia dignità.


Non sono una puttana…non amo per denaro

neppure sono alla ricerca del sesso sfrenato…

ti odierei.


Magari tutto l'amore che porto dentro l'avessi dato a chi lo meritava,

ora sarei felice...


Non farmi male anche tu...sono stanca di vivere così.

 


@a 08/08/2002

amami d'amor proibito


Abbandona la notte! Oh poeta.

Lascia che la luce abbia il sopravvento

e scegli, tra i colori, il più vivo.


Lasciati penetrare dal fuoco dell'amore

e ritorna alla vita!


Annulla le lacrime dell'effimero

e giunga a termine la tua rivolta!


Risorgi con me dalle tenebre ed ama!


Amami!


Amami anche se d'amor proibito...

accetta quest'amore ancora puro...

spezza la spada all'angelo!


Io sono con te.


@a 09/10/2002

 

desiderio


Devo incontrarti! Quando? Oggi, ieri, domani...

difficile non poterti abbracciare...dove sei?

Oggi ho bisogno di te, ma tu non ci sei

Forse mi dovrei staccare un poco

da questo amore.

Tu dici ...sei libera…ma tu cosa vuoi?

Io non la voglio tutta questa libertà!

Voglio essere tua!

Possiedimi!

Non lasciarmi nel vuoto...cado,

sorreggimi!

Non lasciarmi libera...

da sola!

Tienimi per mano!

La mia libertà è con te.

Ti amo...

da sempre...

ma è ormai tardi...

ti ho perso prima di incontrarti, non sei mio

ma...

suo...

e ...

ti amo.


@a 02/10/2002

Buonanotte amore.


A te poche parole mio folle poeta

trasmetto in questa notte solitaria

ascoltale e parlami.

Ti desidero anche ora ancora

appena dopo che sei stato con me…

Ritorna alla tua casa, ma

non sfiorare le sue labbra questa notte

non l'accarezzare

non amarla...

è nostalgia...è soltanto gelosia…

a te domando solo di non essere la mia illusione.


@a 25/10/2002



Come te un tempo…


Un tempo fui madre e sposa felice…

infelice il seguito per il tradimento della vita.

La corazza acuminata di me, che vedi, è il prezzo.


Poi,

inaspettato,

tu

come un gioco

a richiamarmi alla vita…


Con te l'amore è allo stato puro, libero e senza violenza.

In quest’amore posso esistere come sono, accettata e non giudicata,

amata…

In quest’amore non devo neppure chiudere gli occhi per sognare

ma soltanto amare.


So che è luce, so che è amore...so d’essere bella, so di vivere...so…

ma poi io (o Dio) mi dico: no.


Vorrei viverti, lo sai…

ma non dovrei sapere di rubare…

tu non sei mio…


Un giorno, già lo sai, anche se oggi rinvio la sorte per amore,

io ritornerò nella mia tomba.


 @a18/12/2002

oggi ti amo


Ho scavato una fossa nel mio giardino, questa notte,

per seppellirti amore mio.


T'ho ucciso…ti amo.


Scesa negl'inferi, t’ho visto, amore mio, tra le anime sole,

tra i corpi vivi infuocati punito per il delitto d'avermi amata da uomo.


L’orrore delle mute urla angosciavano i miei sensi.


Dov'è il padre che perdona?” mi chiesi.


Tra le anime nel dolore t’ho visto amore mio.


Padre perdonaci.....perdona chi ama…

ma è questo il prezzo da pagare per un amore rubato?


Vale la pena rischiare per viverlo quest’amore?


Siamo solo materia…ed è male ogni azione compiuta

origine stessa della vendetta suprema

o

"potrà Dio, perdonare?"


Ho scavato una fossa in giardino per te amore mio…


Disorientata come al risveglio da un sogno.


Ma oggi è un nuovo giorno…oggi ti voglio amare.


Ti amo, l’inferno è finito… respira.


@a 20/12/2002

oggi siamo noi


Alla fine del nostro tempo insieme

sarò contenta d'essere stata la tua esistenza,

anche se sarà stata troppo breve.


Avrei voluto la vita intera,

ma non ci appartiene.


Accetterò il divenire che vuoi,

anche se contro di me.


Domani si vedrà,

oggi siamo noi.

 

@a 23/12/2002

cerco parole


Rinunce libere ed accettate senza risorsa alcuna

i mancati incontri, le negate carezze

gli impediti baci…per morire un amore.


Dov'è il giorno di sole atteso ad ogni risveglio?


Niente risvegli, niente più parole per me,

smarrita è ormai la poesia o morto il poeta?


Un getto d'acqua fredda risveglia i miei sensi

prima del caffè.


Dove sei?


Cerco tra pezzi di fogli arruffati, ma non v'è traccia di te...

Ho rinunciato a te, amor mio…ma…


Disorientata esco e chiudo la porta.


Eppure lo sai....io ci sarò.


@a 30/12/2002

rivoglio il mio amore


Grigi pensieri che al passaggio mi consumate,

no, non mi serve più niente,

allontanatevi da me.


Passate, prendete ciò che non è mio,

ma non infastidite il mio cuore di rimpianti!


Lasciatemi sola!


Di lui voglio sentire calore, di lui voglio le carezze…

a lui il corpo da abbracciare...


Ora a me state rubando i colori...ridatemi il sole!

Rivoglio il mio amore...


E tu amor mio…cercami, ti sto aspettando.



@a 28/12/2002

suoni d'amore


Ascolta la mia voce!

...

Ora ascolta la tua!

...

Senti!?


I nostri esseri che si parlano.


Hanno similitudine di note e di tempi d'attesa

ricercano il loro incontro…

in comune hanno sinfonie, solitudini

e fughe.

Cerca per loro lo spartito che le unisca

e risuoni una nuova armonia dell’universo.


Ti amo…eppure ho paura ad amarti…non mi appartieni…

sei il mio amore rubato…ma ti amo…

c’è nell’universo etico e morale una possibilità per viverlo

questo amore …


Cerca, cercami, trovami, ascoltami, coccolami, prendimi,

stringimi, legami, arrestami a te…ora e fin che lo vorrai...

 

@a 03/01/2003

l’amore rubato


Amica mia, non abbiamo possibilità di scelta in questa realtà, in questa società, con questa cultura, con questi mezzi, con questa educazione, con questa religione, con queste conoscenze…io ho una moglie ed tu un marito ed il legame, separati o no, è un legame, per la religione, indissolubile.

Anche se si tratta di sapere quale sia il compito, la qualità ed il fine di un matrimonio scegliendo tra l’etica e la morale;

anche se si tratta di vedere se la sessualità debba essere legata al matrimonio e perché;

anche se si tratta di vedere se (la sessualità) abbia altri significati e motivi per essere che non sia soltanto l’atto di perpetuare la specie nel rispetto di ataviche aspettative e leggi;

anche se si tratta di sapere se questo è ciò che realmente Dio vuole…si deve accettare o perire.

Varie scienze hanno studiato le motivazioni dei comportamenti umani, le conseguenze…seppure ci sia ancora tanto da studiare, per la scienza psicologica, ad esempio, la soddisfazione dei propri impulsi sessuali, la compiutezza dell'atto sessuale anche nella donna, appaiono necessari all'equilibrio, alla salute e alla pienezza di sé.

Per questo richiede come necessaria la libertà sessuale, che consente di fare di se stessi e del proprio corpo ciò che é utile al proprio equilibrio.

Libertà del donarsi per libera scelta…non è cosa da poco e non è facile…ostacolata e condannata comunque dalle leggi e dalla cultura cui siamo stati educati.

Anche l’amore platonico è da considerare grave peccato: “chi ama in cuor suo e desidera la donna o l’uomo, se già sposato, commette adulterio” è scritto.

Non basta la volontà di non desiderare, la volontà di non agire, di non sognare…

sarebbe necessario vivere solitari su un isola deserta, una volta sposati,

ed allontanare i figli, se nati, appena nati per non dare origine ad una società per ignorare l’esistenza d’altri esseri.

La scelta possibile è solo di sublimarti in Dio, dimenticandoti in lui, tradirti per lui con lui, per guadagnarmi una salvezza.

Certo, è possibile vivere bene senza praticare il sesso, sublimando l'amore in questo modo o in altri (non è comunque già un peccato?).

Certo, qualche disturbo ne viene, ma non poi così grave. Abbiamo, del resto, una certa età e il sacrificio non è poi così pesante.

Devo dirti dunque che non posso giocare con te, come vorresti. Come potrei se, invece che allegria e piacere, il fare all'amore con te ti arreca sensi di colpa e pentimenti?

Come potrei amarti se anche tu richiedi un possesso per soddisfare bisogni di vita?

L'amore si può fare bene e ci fa star bene solo se procura gioia e leggerezza…

viene profondamente offeso quando si mescola col peccato o con la violenza del possesso!


@a 05/01/2003




creazione



@a 01/01/2003

ho pregato per te  


 Tutto e nulla oso chiederti…amami, ma amami…anche solo con una carezza,

chiamami, ma chiamami…anche solo per dirmi che stai bene,

incontrami se vuoi...quando vuoi.

Riempi i vortici dentro di me con la tua presenza.

Tranquillizza, l’universo in tempesta, con la tua parola.


Se potessi…se potessi allontanare il dolore e la morte,

i carnefici di ogni vita, lo farei…

lo farei anche se non esistesse un’eternità.


Io, tu, noi

le opposizioni

il dolore, la gioia...le lacrime…

l’amare l’essere che siamo, pur sapendo che…

ho imparato, molto tempo fa, il vivere

anche tu.

Rispetto la tua onestà, la tua innocenza,

rispetto il tuo naturale desiderio di donna d’un uomo per te.


Oggi la vita è un foglio bianco senza risposta alcuna

è il tuono dopo il lampo, il silenzio assordante…


perché?


Non ci vuole coraggio, non per me, per amarti, non te.


Non chiedermi perché…non v'è risposta alcuna…

non sono affatto uno stupido uomo, non sono uno come tanti,

so cosa voglio e perché.


Io viandante del pensiero e della vita…

io schiavizzato…

io...

errore dello spirito, ribelle e dannato, ho visto e baciato il tuo essere…

cos’altro posso chiedere, ora, che niente altro io voglio,

se non te?


Refrattario a tutto, anche alla divina pubblicità per ottenere il paradiso
ove stuprare settanta vergini come premio di casta virtù,
rifiuto le leggi obbligate della salvezza, ma prego per te, contro di
me...


perché?


Vorrei chiamarti per sentirti donna di carne, per dirti: ho bisogno del tuo essere femmina.
No, no non ti voglio disturbare in questo momento che non so di te.



Non voglio parlarti, non so cosa fai, se dormi o sei felice, ma è più forte di me,

scrivo costretto, di noi, lo leggerai...al diavolo il mio desiderio di tenerti abbracciata,
di sentirmi dentro di te con te, che mi scava lo stomaco.


Al diavolo!
Non desidero il dolore, neppure la morte,

ma al diavolo lo stesso l'effimero desiderio.

Al diavolo ogni potere, ogni possesso.


Ho pregato, io il ribelle, per te, ho pregato, per la tua felicità!
Ma perché, perché nessun Dio può fermare il tempo quando siamo insieme?


Non riuscirò mai a capire perché amarti è peccato!


Rispetto comunque il tuo sapere.

@a 01/11/2002


adamo ed eva

 

Dopo tante vite, di te e di me, spezzate nell'inutile dolore

sei forse tu

ora

la mia congiunzione tra l'est e l'ovest.

Sei tu

l'albero della vita per l'essere qui in questo atomo di secondo

balsamo della vita.

 

Parlami,

rivelami il tuo nome, il mio già lo sai,

sorgi

dalle macerie silenziose della creazione

soffia dentro questa carne

il verbo.

 

Forse sarà inganno o forse solo illusione

il tuo apparire in me, che importa?

Rimossa ogni difesa mi levo in piedi

dalla terra, senza timore sarò la tua creazione.

 

Amami!

 

Non è il nulla nella parola entrata in me...

ho sentita la tua carezza

il tuo amore.

 

Non sei neppure qualcosa che m'insegue da secoli

per morire

creazioni di dio già pronte, 

annebbiate nel caotico orgasmo cosmico primordiale

per ingannare il mio essere.

 

No, non desidero possedere quelle cose

luccicanti abbagli d'inutilità...

 

Sei venuta con la tua parola dentro me

ed in quell'istante carico d'esistenza

trasfigurata

non più terra compenetrata dalla morte

dono di te singolare

inizia la vita

ed ora allunga su di me la tua mano.



@ 06/01/2003

sono un uomo

 

Di la della passione

di la del desiderio realizzato della congiunzione fisica

che vorrebbe ripetersi

io sono e tu sei.

 

Ti restituisco redenta alla vita,

alla tua identità di donna

solo tu decidi

libera

il ritorno.

 

Per strada molti i corpi che camminano

di te e di me più graziosi e ricchi,

in vendita...

ma nessuno sono me e te.

 

Pur sedotto dalla tua bellezza personale,

non sarò il fauno che ti violenta,

né mi legherò come Ulisse

per ascoltare la tua voce ammaliatrice,

non sarò il padre geloso, né come dio mi nasconderò

perché abbiamo peccato.

 

Ecco io sono un uomo...tu sai cos'è un uomo?

 

@a 06/01/2003


fai di me

 

Fa di me ciò che vuoi

tu sei colui che può decidere

io non sono nulla di fronte a te.

...

Io che rispetto la tua libertà

io che non ho diritto alcuno su di te

io che ti vedo bella e vivo della tua dolcezza

io che vorrei per te la felicità

io ti amo

io che ho paura di quest'amore

che può morire o vivere

io che ti ho nelle parole

io che ho bisogno di te per vivere

non metterò catene e violenza.

 

Anche su di me il tempo che scorre senza te

imprime stigmate di dolore...

ma è gioia sapere che anche tu come me

aspetti e che domani sarà di nuovo primavera.

 

Anch'io sono nelle tue mani.

 

 

@a 06/01/2003

come dio amerai da mortale

 

Amerai da mortale, debole più non sei...

ma ricorda... i mortali mai hanno visto gl'inferi

ma nemmeno hanno goduto i giardini paradisiaci.

 

L'amore mortale è vuoto...

io non lo voglio il tuo amore mortale

io non voglio solo un corpo e men meno te ne voglio dare uno...

 

io voglio l’amore…


quello che hai provato

quello che t'ha reso debole di fronte a lei.

 

Vorrei....vorrei ...l'essenza

la tua essenza!

 

Ti prego amore...

 

@a 06/01/2003

 

ribelle

 

Il gioco che vuoi è estremo, 

è la partita di scacchi con la morte,

per amore.

Ed io non voglio giocare...

non sono Dio, il padre...

non m'importa neppure di mia madre

e la partita, con queste regole, è sempre persa.

Ribelle ti ho scelta per amarti

grazie a te

non voglio nulla per questo

più neppure il corpo

che desidero e che rifiuti

non cadrò nella trappola della violenza per averti

ne subirò il ricatto della perdita

o della lapidazione nel fuoco 

ribellati 

disprezzami

lasciami,

accusami di codardia se vuoi

ma sei libera di essere

e se rimani

fallo perché lo vuoi

tu sei pari a me.

 

@a 06/01/2003

dove sono

 

Una sorta di gioco,

meticolosa vivisezione di un sentimento.


Lottando tra luce e buio

inferno e paradiso

bianco e nero.


Io dove sono?

Qual'è il posto che questa sfera m'ha serbato?

Dov'è la magia che il mio cuore vide, quando, respirando aria, respiravo amore...

forse illusione d'istanti paradisiaci.

Rapito o lasciato trasportare da uno stupido momento.

Blasfema o non blasfema?

Amore all'ultimo livello.

 Di chi è la colpa?

No ma quale bestemmia...non sono affatto pentito!


@a 07/01/2003

la vita

 

Allo svanire delle certezze nel silenzio dell'universo che si richiude compiuto,

di noi,

non mi opporrò all'ameba che si divide originando nuova vita,

pur sapendo che la via che conduce ad un eterno immortale non è di alcun mortale,

ripetitiva è la vita.

 

Pur tra le rinate angosce dell’essere, pur trascinato dal desiderio d'averti

in eterno

sereno tra le tue braccia

non cederò al terrore del perderti impossessandomi di te...

non appartiene alla vita l'eternità.

 

Morirai, con me, lo so e lo sai, 

morirai il giorno che anche la materia avrà la sua fine

solo allora sarai con me vero amore

come eternità compiuta e senza vita.

 

Ed ora che sai, rimango con te

anche senza di te.

 

@a 07/01/2003

davanti all’altare


Nuda, genuflessa davanti all'altare d'amore

che tu

 hai preparato 

per me,

anche della mia ombra mi privo,

per te.

 

Totalmente tua, 

immobile davanti a te,

(il mio vagare alla ricerca dell'essere perfetto

nell'amore assoluto s'è fermato

incontrando te,)

attendo la mia sorte.

 

Raccogli tu le mie vesti, o ricoprimi tu

 con la tua pelle...

ho freddo!

 

Dove sei? 

Arde il fuoco!

 

 Sull'altare distesa, 

tutto è pronto,

volgo il mio sguardo ora a destra, ora a sinistra

vittima sacrificale,

ma non ti vedo 

in questa fredda e fumosa solitudine...

 

Poni fine all'attesa!

 

Che sia vita e resurrezione!

Che sia il peccato e la fine!

Ma che sia il tuo abbraccio!

 

Dove sei? Dov'è il pugnale?

Non sento la tua mano...mi manchi.

 

Nuda,

sul tuo altare liberamente distesa, 

piango ed attendo...

...

che sia breve l'attesa!

 

@a 08/01/2003

miraggio


E fra la nebbia di questa tempesta di sabbia...

dov'è la tua corporeità coccolata un giorno

nella gioia d'un abbraccio d'amore?

 

Non ci sei, in questo tempo che scorre,.

sei solo un miraggio del mio amore...

o dove sei?

 

Si tramutano in singhiozzi i sospiri,

il mio respiro s'arresta,

asciutta la gola, raggelato il sangue...

di nuovo la nebbia sul finire del tempo...

dove sei?

 

In questa incorruttibile clessidra

 io stesso granellino di sabbia urtato

di nuovo tendo la mano...

 

...al nulla!

 

Afferrala!

Tu sorgente d'acqua viva

 rivelati, 

fammi bere dalle tue mani, 

mostrami la via della felicità.


@a 08/01/2003


l'io

 

Sconfinati pensieri percuotono quest'io

somma storica preventiva d'un corpo vissuto

per convincerlo

a vivere come un Abelardo castrato o come un'Eloisa

sublimando

 impossibilitato all'unione carnale con te

l'amore

in altri e più nobili ideali.

 

Davanti all'altare del padre dovrebbe confessare, transfert con Dio,

il suo adulterio con una creatura

rinunciando a vivere

per risolvere in essere il complesso edipico dell'umanità,

il peccato della vita che è vivere da creatura,

ritrovando la perduta felicità

nell'assoluto.

 

Ma quest'io umano, castrato nell'unione dei corpi ancor vivi,

da te impedita per ovvi umani motivi o divini?,

senza padre e senza madre (dio è creatore e la vita è a finire)

vive e rifiuta la sorte,

 ribelle.

 

Quest'io che non vorrebbe più amarti...

pur senza diritti su te, quest'io sa amarti,

pur senza il dono dei corpi nudi, quest'io sa d'amarti...

pur senza te, quest'io continua ad amarti.

 

Sei felice?

 

Ci ritroveremo...da vivi o da esseri.

 

@a12/01/2003

di nuovo creatura


L'io era sveglio, il super io vigilava,

nel buio della solitudine mille erano i pensieri,

ma nulla turbava nel nirvana raggiunto, il superuomo...

non avevo bisogno di niente,

anche il Dio denaro era, per me. escremento per polli...

poi tu...

ed ora il bisogno di te.


Di nuovo rivivo gli opposti che s'allontanano

di nuovo dovrei, per unire, distruggere...

o capirai?


Perché ora anima mia piangi?

Solo perché vivi e lo sai?


@a 10/01/2003

ti aspetto


In questo freddo giorno, questo luminoso e caldo sole d'inverno, mi parla di te. 

Abbandonato al suo abbraccio, riabbraccio te...e, mentre scompare dietro il monte, nel tramonto dell'abbandono, mi dice che domani sorgerà di nuovo con  l'aurora. 

So che ci sarai, anche se dietro le nuvole. Ti amo ora e questa notte renderò vivi i baci e l'abbraccio...questa notte sarai con me. Ti amo nell'attesa dell'aurora. 

Ti desidero...t'aspetto. 

E come il sole ci sarà, noi ci saremo, anche domani, dopo la notte della tempesta.

Tuttavia, nonostante la certezza, vorrei non ci fosse il trascorrere del tempo senza te.

Mi manca già, ancor prima di separarci, lo stare con te.


@a 14/01/2003

genesi ed amore

 

Ristabilita la tensione tra mistica ed erotica

in questo Eden dove tutto è ancora disgiunto,

dove tutto è ancora possibile, 

accolgo nella mia carne, la tua carne,

accolgo il tuo essere femminile, 

questa magia della tua persona, 

dentro il mio essere uomo.

Vivo il tuo amore grazie al tuo amore

che è anche mio per te.

 

Non nasconderti Dio, ma guarda il mio peccato!

Io l'amo! Amo questa compagna,

nella solitudine della creatura

in questo eden eterno senza senso.

Io amo questa donna, carne della mia carne

in questo nuovo universo generato dalla colpa.

 

Nell'ascesi del vivere, non è libera l'infinita possibilità di scelta

tra gli infiniti impossibili, posti da te alla mia presenza... 

non è peccato l'amarci

solo perché distorto è il tempo delle scelte

ed irreversibile il passato.

 

Senza nascondermi

 a te, onnipresente, vivo da uomo la sua femminilità

senza traumi e tensioni, vivo il privilegio d'amarla

alla luce del tuo silenzio

in quest'attimo di tempo, chiamato vita,

prima dell'eternità.

 

Non chiamarla colpa!

 

Non provo la vergogna della nudità,

del vuoto.

Nella sintesi carnale dei corpi distinti, di noi

riuniti nella trinità d'amore, rivivo il tuo mistero,

ma non prendo il tuo posto di creatore.

 

E' conoscenza ed è amore!

Per questo so che ci sei, per amore di lei...

o sei geloso perché da noi si "crea" l'amore?

 Nati da genitori umani e non da te,

la salvezza forse sarà proibita per questo incesto

di materia creatrice, per questo amore mortale...

ma è' così bella la vita amando lei,

che ingiusta è l'eternità che ci hai promesso

amando te, sostanza diversa!

 

@a 14/01/2003

innamorata

 

Dio amo lui anche se Tu non vuoi.

Dio l'amo più di te...

non odiarmi per questo.


Son sicura che da lassù vedi...

approva e benedici quest'amore!


Senza esitare corro ai suoi richiami

perché vero, perché puro

Da lui ho appreso di essere viva.

Non ho paura fra le sue braccia.

Amo quest'uomo

lo amo da donna.


Tu donna m'hai fatta,

di carne...con un cuore

tu hai fatto sì che io l'incontrassi.

 

Dio quanto è bello amare...

 

@a 15/01/2003

sincronia d'amore

 

Quale magica sincronia tra l'essere e l'avere

tra il potere di dominare e la libertà d'amare

accompagna la nostra unione!

 

Io, tu, noi che già abbiamo vissuto la morte,

noi che già abbiamo percorso la selva oscura,

noi che siamo prigionieri del passato...

noi sappiamo l'equilibrio fra libertà e potere.

 

Noi così ci amiamo...

 

Noi che conosciamo il nulla dell'uomo,

noi che siamo la congiunzione d'ogni opposto,

la pietra dello scandalo,

noi che viviamo l'effimero della vita...

noi sappiamo...

 

Vivi, nel vuoto dissacrato della vita,

noi così ci amiamo...

 donandoci l'avere... 

è bello parlarci d'amore quando siamo insieme, 

ma ancor più bello è fare l'amore!

 Estatico l'unire i corpi di noi, liberi dai vestiti, 

come dalla necessità.

 Liberi dalla potenza dell'avere, 

come dal desiderio di dominare.

Liberi dalla morte,

 come dal timore dell'abbandono...

pur nel bisogno d'averci.

 

Non c'è la lotta tra i sessi, tra noi,

ma la libera comunione...non la morte, 

ma la vita, non altri significati...

soltanto amore.


@a 15/01/2003

 annullata la separazione  

 

Mi lascio cullare dalla dolce melodia di suoni

ricordano il tuo volto, il tuo sorriso, la tua voce...

Mi lascio cullare dal ricordo di te in me, 

dal desiderio di stringerti forte.


Mi aggrappo alle parole...

parlan di noi, ed il fuoco s'accende, 

vivo nella sua bellezza,

nei suoi colori, nel suo calore.

 

Accettami così come sono,

piena di emozioni da donare, 

da ascoltare.

 

Vivo grazie all'amore che provo...

sto vivendo...finalmente!

 

@a 15/01/2003

 

pensieri


La mente immobilizzata nel pensiero di te

non trova parole per descrivere il sentimento...

assopita felice nell'illusione del tempo fermo

dell'ultimo abbraccio.


Vorrei fuggire dall'universo spazio temporale

per averti per sempre.

Vorrei che nessuno ti amasse

e fosse amato da te, più di me.

Vorrei che l'amore fosse morto.


Averti...la parola della gelosia e del possesso,

della morte dell'amore,

per garantirmi una psudo-eternità....


No, non sarò vittima di questi pensieri.

Non sarò il carnefice e tu non sarai la vittima

del desiderio di possesso,

indotto dalla paura del perderti.

Inesorabilmente trascorrono i giorni e

l'amore invece di diminuire s'accresce.


Vorrei amarti di meno,

ma anche l'amarti meno è già troppo.


Vieni da me, ti sto aspettando.

Incontriamoci a metà strada

ed uniamoci

in questa silenziosa notte senza luce.


@a 16/01/2003

angoscia


Esuberante di parole, ricco di te stesso

sali sul pulpito

dettando a chi di dover la gloria.


Apri e chiudi a piacer tuo le porte

del cuore

di chi amando ti sta.


Appari dal nulla in un nulla di tempo

promettente a mille o più di noi

 i tesori tuoi nascosti.


Eccellenti i giudizi dei maestri

 riuniti in parlamento.

 

Ti nutri di chi sa donarti amore

estrai fino all'ultima goccia l'essenza

lasciando le tue vittime a terra senza vita.


Oh... miserabile...

t'avevo creduto e m'hai derubato,

ridammi l'anima...


Io vittima sacrificale per le tue parole.


Perché l'hai fatto ...perché?

 

@a 16/01/2003

amor mio ti voglio incontrare.

 

Fa che l'incontro possa avvenire al più presto

mi manca il tuo abbraccio senza confini

sarò ogni tuo respiro

sarà ogni mese un maggio profumato di rose, 

sarà colore e dolore, 

sarà come il fiume che sgorga dal cuore di chi conosce

il giorno più bello.


La comunione di due cuori solitari

sarà il gelo del fuoco nell'arresto di un si.


 Sono tuo e ti amo...e quando il tempo sarà finito,

allora sarà di nuovo un nuovo inizio...

 forse per sempre saremo noi.


 

@a 13/01/2003

domande alla vita

 

Nella trinità è lo spirito, l'essenza della creazione...


Vorrei essere conoscenza, 

per aver parola,

per aver la luce della consapevolezza dell'esserci

senza rinunce.

 

Eppure tu già sai e forse anch’io so…

 

Ma perché crescono i frutti se non si possono mangiare?

 

Perché fra dolore e dolore solo a volte 

t'è concesso un respiro...

e poi per questo vieni punita?

 

Perché fra stridule note

l’amore il celestiale distorce?

 

Dov'è la promessa del creatore?

 

Vi dev'essere sempre rinunzia d'amore

per avere l'eterno?

 

Eppure senza (amore) non v'è vita.

 

Saranno i martiri i vincitori, così disse il creatore.

 

Sarà nullità per i peccatori...

ma quante sono le medaglie?

 

@a 17/01/2003

la tragedia

Ma qual'è la relazione tra il divenire e l'eternità!?

Uno stupido ritorno all'archetipo, al caos primordiale

per rinnovare il sempre uguale, rispettando la legge?


Come vivere  con l'impotenza o la violenza del padre scomparso...

quando il mio corpo vivo desidera la vita?


Come viverci per amarci in eterno?


E dio giudica forse il corpo soltanto un  peccato?!


E’ forse morto e risorto soltanto per giudicare?


Di la di tutto quanto io l'amo.

@a 17/01/2003

il qui ora

 

Qui, ora...inseguito dal tempo

braccato fino a morire angosciato

chiedo perché

tu da me desiderata, cercata ed accettata

mi vieni sottratta

amore

o perché

invece d'essere felice

vivi angosciata lo stare accanto a me.

 

Vorrei fuggire l'universo con te,

offrirti l'eternità innocente,

ma io uomo e tu, donna, lo sappiamo

siamo la preda di un tempo definito.

 

Umiliato, alienato, 

eretto di fronte all'eternità divina

annichilito non m'inchino...

non c'è giustificazione a questa inutile libertà infinita

risultato di una scelta finita.

 

Non è peccato l'amarci!


Errata è la legge.

 

@a 17/01/2003

dio e la legge

 

Perché per colpa, dall'anima diviso,

soffre il mio corpo?


Perché?


Perché non posso sognare,

perché non posso volare,

perché non posso vivere,

perché...

perché non posso amare?

 

Perché ogni pensiero ed azione,

ingabbiato in quest'umanità divisa ed individuale,

devo differenziarla tra se lo vuole la mente

od il cuore

ed è comunque inutile ed è comunque male

e devo?

 

Perseguire la legge...

 

Condannatemi pure alla crocifissione,

ma non scaglierò la pietra,

la prima pietra,

sul corpo della donna che amo.

 

E' angoscioso il dilemma mio Dio...

per lei so che ci sei,

per lei...ed ora dovrei ucciderla?

 

Scaglia tu, se vuoi, la prima pietra.

Il mio essere si rifiuta...obiezione di coscienza

o di potenza, di adempiere alla legge.

 

Scaglia tu giudice la prima pietra,

io sono colpevole d'amare...

 

Chi sei?

Il bene o il male per l'uomo

o per te?

 

Io l'amo ed è il mio star bene

e se tu lo impedisci perché è per te il male,

io non posso amarti...non posso, 

Dio.


Non posso...



 

Prendi pure la spada del potere...io non ti ubbidirò

non ubbidirò pur sapendo che lotto per un nulla

io stesso nulla

pur sapendo della punizione

pur sapendo che domani lei decide e mi dice:

"addio, me ne vado".

 

Ma cos'è allora una persona?

 

Solo un automa cresciuto dalla legge con la legge?

 

Cos'è l'amore?

 

@a 18/01/2003

la  missione umana

 

A cosa serve la vita di fronte alla morte

a cosa è servita la vita di fronte a dio

o di fronte al nulla…


e se, anche, non sono stato inutile alla storia

non c'è una risposta...

che storia!

 

Quale la mia missione, quale essere devo essere

al termine del divenire...

 

Cosciente, ma non libero, (non sono Dio)

di fronte alla vita rimasta non accetto

la colpa...


 tu non sei la mia colpa, tu sei innocente

ed innocente sei di fronte alla vita.

 

Ti amo.


Non userò il tuo amore per me per difendermi

davanti a Dio

da una colpa che non ci appartiene.

 

Io ti amo, amo te che come me sei nulla.

Non è questa una colpa!

 

La vera angoscia qui, ora, è di convincerti che ti amo

pur sapendo che non sarai mai mia

o di dividerti con lui?

 

@a 17/01/2003

accoglimi nella tua nudità

 

E se pur l'Etica lo insegna, 

non è un peccato l'unione dei corpi,

 

e se pur non placa la sete d'eterno

con te sono a casa.

 

Allarga le tue braccia

accoglimi nella tua nudità... 

 

e se pur so che nessuna creatura 

può colmare il vuoto dell'origine,

riempimi di te...

io ti amo.

 

Errata è la legge che ci separa.

 

@a 19/01/2003

preghiera di una donna

 

Dio stai ascoltando le preghiere d'un uomo, 

d'una donna... pregano te, 

invocano perdono per amarsi l'un l'altra!?

 

Come puoi non udire!?

Dà loro un segno!


 II


Io amo e temo la perdita di lui...

son sicura, un giorno mi dirà addio,

per un amore più grande, per l'amore giusto...

il tuo, 

attraverso la carne della sua carne.

 

Ascoltami... 

lascia che l'ami così come può amare una donna.

 

E' vero, un giorno ho promesso amore

nella gioia e nel dolore...

oh... allora non sapevo...

non sapevo cosa m'aspettava,

ed oggi a te chiedo perdono.

 

Ora so cosa m'aspetta, so...

sofferenza, solitudine...sai....

m'hanno accompagnata fino ad ora,

ed ora? 

 

Torneranno da me quando lui mi lascerà...

mio Dio...nooo...

io lo amo.


 III


Eppure è senza vergogna  e pentimento

l'unione con lei

il desiderio di riaverla tra le mie braccia

pur sapendo che lei non è Te,

pur sapendo che neppure io lo sono,

pur sapendo che molto poco le posso donare,

che non ha bisogno di me

ed io stesso non ho bisogno di nulla

e che effimera è la vita.

 

Soltanto amo dialogare con la sua bellezza

con il suo desiderio di vivere

con la sua esistenza,

l'amo per il suo sorriso e per il suo dolore.

 

Fa che sia felice o soltanto serena.

 

Da tempo io sono un uomo

da tempo non vivo con mia madre e mio padre

non temo la vita.


So che non mi può dare sicurezza eterna,

lei come me è creatura,

eppur temo la sua fuga.

 

Sono nudo davanti a lei e lei è nuda davanti a me.

 

Senza timore né vergogna

l'amo come donna, da uomo,

ed è bello lasciarla esistere come donna.

 

Di nuovo l'arte del sognare l'eterna immagine

della redenzione

l'archetipo giardino impresso nella psiche,

lei

ha fatto rinascere in me lo sciamano divino

che sa chi è Dio.

 

Riattivate le facoltà del vivere

vivo di nuovo...

per dimenticare o ricostruire la mia anima?

 

Il destino è reciproco tra me e lei...

io l'amo e non l'abbandono,

ma tu, Dio, che vuoi?


 

@a 18/01/2003

non ascoltarla

 

Regnava una pace, in te,

conquistata nella terra dei morti,

che m’ha sorpresa e mi spinge ad amarti,

ma forse anche tu sei morto.


Risorgi con me, 

ti, richiamo alla vita, ma non tornare da lei.

 

Dimmi di si, sono una bella donna,

una donna che sente d’amarti

perché ritornati in me il tormento e l'angoscia

col sapere che ancora tu l’ami…


con quale diritto lei osa richiederti amore?

 

Che ne sa del tuo presente di morte lei che ti è voluta morire...

imperdonabile...

non l'ascoltare il tuo cuore, 

non ascoltare i suoi baci,

lasciala andare... 


Eccomi io sono tua, prendi me, non pongo condizioni,

ma voglio il tuo amore.


Dimenticala con me

lei non sa di strapparti ricordi abbracciandoti

o ancora l'ami?

 

Eppure t'eri detto, io l’ho letto: non amerò mai più!

 

@a 19/01/2003


medusa


Me ne stavo seduta pensandoti...

e la vidi...

ritratta in un quadro

lei...

lei era lì, angosciata

come una medusa nel blu.

 

Si narra nei tempi dei tempi

la sua bellezza

e da come, da questa, ne uscì il demone

che ti convinse.

 

Disperazione urlava quel quadro, 

orrore, crudeltà.

 

Ora no, ora non può accadere ancora,

non può...che ritorni.


Amami!

Non rifiutare il mio amore.

 

@a 19/01/2003

io , tu e lei


Rispetterò l'amore che provi per lei,

nel ricordo...

non ho diritto alcuno su te.


La libertà ...il dono che tu vuoi dalla vita

io te la offro.


Continua ad amarla io non me ne vado...

rispetto la tua libertà, il tuo giorno di lutto.

 

Il mio cuore ormai forgiato dal fuoco

che il tempo non spegne

ti ama e non teme.

 

 

@a 19/01/2003

Né  medusa,  né  serpente.

 

Né la medusa, né il serpente,

ma solo un'imperfetta creatura

rimosso il velo

apparirà ai tuoi occhi domani.

Inutile mentire alla vita.

 

Ciao, ti aspettavo impaziente...

straccia anche tu il velo che ti nasconde

e lasciati guardare...

sei bella tu...

non sei affatto la parte oscura della vita.

 

Abbracciami, amor mio,

coprimi con la tua pelle, ho freddo...

non fuggire, oggi, 

l'uomo svelato ed indifeso davanti a te

intimorita dal nulla che abbracci.

 

Ti amo, mi ami

ci uniamo

mi ami, ti amo.

 

E' un nuovo giorno oggi nel creato

apparso è un nuovo sconosciuto universo

e tu sei il sole che scalda e gli da vita,

tu la luce che illumina la storica via.

 

Vieni con me

in questo universo di follia oggi è iniziata la vita.

 

@a 20/01/2003

come può

 

Come può un uomo rinunciare

ad una donna come  te!

 

Come può rifiutare d'amarti

sostituendoti pagando una prostituta!

 

Come può obliarsi nell'alcool

o farsi violenza con te!

 

Come può rendersi impotente

dentro te per dovere!

 

Non chiedere a me di lasciarti!

Non chiedermelo...non rinuncio a te!

 

@a 20/01/2003

le favole

 

Ci siamo incontrati nel pensarci

tu là, con la luminosa fredda luna,

io qua, con questo caldo sole,

trascinati nella storia d'amore antica

tra un uomo ed una donna

ritrasmessa sul palcoscenico della vita..

 

Dal sogno riuniti

non risvegliarti, non svegliarmi

 alla tragedia che ci separa

amica mia...

lasciamoci sognare!

 

Ma se necessario è il risveglio

rimani con me.

@a 20/01/2003

ed era appena ieri.

 

Vorrei danzare, vorrei cantare,

rincorrerti per i prati,

ritrovarti 

nascosta tra covoni di fieno e tra i fiori.

 

Vorrei scivolare dai crinali montuosi

con te alle spiagge.

 

Vorrei percorrere torrenti ed oceani

tenendoti per mano.

 

Vorrei sdraiarmi accanto a te,

senza dover crescere,

sotto il cielo, 

regalandoti un fiore.

 

Vorrei che la vita tornasse e

rimanesse bambina

e là averti incontrata.

 

Vorrei  trascinarti in questo gioco,

per vedere sul tuo volto, tra le rughe, il sorriso

ed asciugarti una lacrima.

 

Vorrei tu fossi felice.

 

Ed era appena ieri.

 

@a 20/01/2003

 

@a 20/01/2003

vorrei...ma

 

Se avrò un domani, lo renderò migliore.

 

Di fronte allo sfrenato caos

che circoncide il mio essere donna,

avrò cura di me.

 

Non cadrò di nuovo in una trappola per topi.

 

Pur usata e gettata nel pattume

 riesco ancora a vedere la luce.

 

Sommersa nei resti di vita sprecata,

il respiro già mi viene a mancare...

ci sarà, per me, un domani!

 

Vorrei la purezza esclusiva del tuo amore, ma...

vietato è l'acceso...


@a 20/01/2003

fai di me

 

Fa di me ciò che vuoi

sei tu colui che può decidere.


Io non sono nulla di fronte a te…


Tu mi vuoi felice, ma nulla puoi fare…


Sogni…


...e con te 

cammino a piedi scalzi.

 

 Libera, vero, ma con il rischio

di farmi male.


@a 22/01/2003

vita eterna

 

Buongiorno amore...è di nuovo oggi, 

un oggi pieno di ricordi di ieri

in attesa del domani, ma vuoto di te ora, 

presenza.

 

Fin che staremo bene 

sogneremo i nostri sogni insieme

in nome dell'indefinito.

Ci ameremo per intesa personale...

e per ognuno sia quel che vuol che sia.

 

Aspettando la fine dei tempi aspetteremo

fruiremo della possibilità...

e poi sarà l'immortale presenza divina...

 

allora, forse...

di sicuro, non assoggettati a leggi umane,

ci sarà concesso l'abbraccio eterno

davanti all'amore di Dio.

 

@a22/01/2003

bella è la vita!

 

Immerso nel fluire della creazione

ad essere

non rinnego la mia sostanza materiale.

 

Sono contento di vivere ora,

qui ti ho conosciuta,

qui ti amo!

 

Non so... dovrei essere infelice...

 

Alla ricerca del senso e del fine

a me affidato, per realizzarlo e poi morire,

tu mi sei apparsa come luce nel nirvana.

 

Richiamato alla vita ti amo.

Ora.

 

Ti amo più dei tuoi genitori,

ti desidero più che fossi un tuo figlio,

ti voglio più che un marito.

 

Perché?

 

A ritroso, per ritrovare la mia genesi d'uomo,

la tua genesi di donna, per capire

ciò che la legge umana chiama un errore

e ciò che una legge divina chiama adulterio,

non ho decifrato nessun perché.

 

Non ho neppure compreso quale sia stata la genesi,

se umana o divina o se nata da noi da una lacrima,

di quest'amore,

e perché.

 

Ti dovrei forse mentire?

A far che?!

Guarda la mia nudità d'uomo,

sono una creatura, come te…

sono nulla!

 

Né io né tu siamo una parte che s'unisce

per il tempo necessario a guarire,

antigeni di una malattia.


Solo Dio può darti la felicità.

Ed allora?

 

Non è stato questo il motivo d'amore,

ma la tua bellezza e presenza nel creato.

 

Vieterò quindi al mio super-io

di ricostruire nella mia persona

una mitica vita d'orrore,

quando invece amarti è soltanto amore.

 

Purtroppo non provo alcun dolore,

né ripulsa nel desiderarti

né sono oppresso dal senso del peccato

ad amarti,

rispetto senza violenza alcuna

soltanto la tua libertà.

 

Non sarò quindi preda dell'angoscia

suscitata dal super-io.

 

Neppure la provo.

 

Io rifiuto il suicidio di noi.

 

@ad 22/01/2003


dimmi, l’amore cos’è?

 

Ogni universo è un universo diverso e si svela tra il tragico ed il sublime...

Ogni incontro è un incontro tra persone che si rivelano, si accettano, si usano, si lasciano...o si amano.

Io non voglio usarti...non sei il mio bisogno di sesso di un momento...io ti amo per la persona che sei, per il desiderio di vederti felice...per questo ti vedo bella, per questo vedo il tuo dolore, il tuo desiderio di vivere...

Ricerchi la strada della vita, la felicità del vivere...come me, per questo sei importante...per questo ti amo, per questo sarai sempre con me.

Non è affatto una guerra tra te e me, tra te e lei...io non vivo così...ogni persona che lascio entrare nel mio mondo è, per me, per l'eternità...sia che ci sia realmente sia che sia morta.

Per questo a volte mi dico: non devi amare, non devi conoscere...poi non riesci a buttarle.

Il tempo della vita è breve ed effimero. L'eternità, anche in amore, è solo in Dio.

Per questo mi chiedo il perché, non dell'indissolubilità, ma dell'esclusività, recepita e sancita dalle leggi per far sopravvivere questa società del possesso.

Sino a che saremo educati a vivere per questo modello, ci sarà angoscia, errore di scelta e guerra tra i sessi, guerra tra uomini.

Esclusivo ed indissolubile dovrebbe essere soltanto il "matrimonio" con Dio.

Vorrei poter amare, come lui, la persona senza ingelosire, senza possedere...soltanto per il suo valore d'esistere nella bellezza della conoscenza. 

Io ti amo così.

 

@a 21/01/2003

per te sempre

 

Come la prima volta tu sei.

Sempre mi sei ignota...

non è bastata l'assenza di una vita per morire,

ancora non mi sei memoria..

 

Davanti a te non devo lottare o resistere,

neppure ti devo degradare davanti ai miei occhi

per fuggire o dimenticarti...

tu ci sei!

 

L'ho percepito dal tuo respiro,

l'ho letto nei tuoi occhi

nell'istante del reciproco piacere dei corpi.

 

Io ho accettato la tua esistenza...

senza paura, accetto, la tua presenza nella mia vita,

temo, invece, per sua assenza.

 

Ora so quale è stata la causa dell'incontro,

l'origine del desiderio,

l'eccitazione sorta da un bacio,

sublimata nella naturale unione dei corpi: 

tu e la felicità,

io e la mia felicità.

 

Anche nel sogno indecifrabile di questa notte

tu davanti allo specchio, sorridente,

indossavi il vestito più bello per me ed io per te.

 

Non c'è stata angoscia alcuna nell'anima,

nel reciproco spogliarci alla ricerca dei corpi nudi

già offerti, già in attesa.

 

Ecco...

vorrei soltanto poter vivere al di là del destino

e di ogni proibizione,

con te.


@a 24/01/2003

ti sento come se da sempre tu...

 

 

Nel ricordo dei primi istanti d'amore

per te

rabbrividisco e gioisco…

sei dolce, sei bella.

 

Oh...i tuoi occhi...

ti sento parte di me.

Ti sento come se se fossi da sempre

tu, il mio amore.

 

Ora vado, il tempo ci separa,

lo spazio anche, ma...

...al tuo rientro

sarà la continuazione d’amore.


@a 24/01/2003

primavera

 

Vorrei poterti coccolare amor mio,

nella mia casa,

davanti al camino acceso.

 

Ieri mi tenevi tra le braccia,

oggi è da millenni che ti aspetto

accesa già è la lampada,

già le profumate essenze del fiore di loto

hanno saturato l'aria.

 

Vorrei potermi togliere il velo

che nasconde la mia nudità

in quest'ultimo giorno d'inverno

rabbrividita davanti a te.

 

Senza vergogna donerò il mio corpo

al tuo corpo;

senza timore la mia persona

alla tua.

 

Accetta questo amore,

prendimi,

è in questo ritorno all'Eden

la primavera che aspetto.

 

@a 25/01/2003

buongiorno amore

 

Vorrei che in questo istante si aprisse la porta

di casa...

e tu varcassi la soglia dicendomi:

ciao amore.

 

Correndo tra le tue braccia

mi aggrapperei al tuo collo

tu mi baceresti girando su te stesso,

e piegate le ginocchia, 

entrambi sul pavimento

distesi...

uniti

senza mai staccare le labbra l'un dall'altro

fino all'infinito.

 

Guardo la porta ancora chiusa,

no, non ci sei...

nessuno...

ma oltre il vetro il cielo azzurro

 mi parla di te

e se anche lontano so che mi ami.

 

Tutto questo per dirti: buongiorno amore.

 

@a 25/01/2003

sogno


Entra nel mio sogno principessa dalle ali tarpate,

abbraccia il tuo cavaliere

e regna!

Regna in questo universo onirico

ove ci si nutre di immagini e parole,

ove non v'è reale

ove sincronizzarsi con il vero sfugge.

 

Non bussare, non servono chiavi.

Puoi entrare senza aprire,

puoi correre senza cadere,

puoi volare senza ali,

puoi avere senza donare...

 non restare sulla soglia,

entra, non temere,

getta via anche il denaro,

qua tutto è soltanto un dono d’amore.

 

E' pieno d'armonia questo nulla

che noi siamo,

rimani con me, io ti amo.

 

 

@a 25/01/2003






critica



incontro

rita anna c.


Dinamicità ribelle e, nel contempo, stasi di pensiero sono le caratteristiche pregnanti di queste poesie d’amore. In taluni passi ricorda G. Dannunzio, c’è la stessa suggestione di ambiente e idea che si avviluppano in un’unica essenziale presenza di vita e di morte, ma non solo.

Le tematiche poetiche dei testi ci portano fuori da ogni parametro di contesto formale e linguistico, risultando difficilmente etichettabile. E’ il processo romantico, sentimentale, dolce e sognatore, ma anche violento, drammatico e spregiudicato, di seduzione ed amore, un amore proibito, adultero ma allo stesso tempo pulito, alla ricerca della sua possibilità di vita: una storia di amori e ripensamenti, di dubbi ed emotività interiori, scaturito dall’intuizione del poeta, del dolore letto negli occhi di una donna, una sera.

Le regole civili e divine vengono subissate da quelle umane, carnali, dal desiderio di amare che è eterno in ogni uomo ed in ogni legge dell’universo. C’è una ricerca spasmodica di libera diversità in una superfetazione di immagini e presenze. Il quadro poetico è di una eleganza e di una affermazione tragica e docilmente serena nelle gioiosità spaziali, incuneati nei meandri grigi del divieto che farebbero di questo sconosciuto autore degno d'essere accostato ai nostri maggiori poeti del 900.

Sguardo disilluso verso gli orizzonti illibati e fecondi di universi possibili e sconosciuti, sullo scenario di una tenue malinconia volta alle rimembranze di ataviche colpe. Tutto scorre sullo sfondo di un impetuoso gioco di crudezza esistenziale, c’è l’ambiguità, voluta e passionale, di una forte scarica umana, fatta di oscura e puntigliosa sofferenza per le barriere morali e sociali esistenti.

All’uomo si parla dell’uomo. Dove non c’è uguaglianza c’è pregiudizio. Giusto ed ingiusto: è la scelta del si e del no, della vita e dell’accomodamento. Ne viene fuori la realtà di uomini che ancora lottano, come sparvieri notturni lanciati alle luminose conquiste di spazi solari.

A Dio si parla di Dio. Si chiede al Supremo di rispondere dell’esigenza di un eterno vivere degli istanti felici e dolorosi della vita. Gli si chiede della libertà.

C’è l’idea del vivere. Il desiderio del vivere. L’urlare del vivere: dominio impalpabile di pretesa normalità alla stregua di una più reale testimonianza di durezza e di difficile libertà epocale.

Spiccano flash di levità verginali scorsi sul rigo di una ribellione e di una bellica ricerca di spazio da cui sempre fuoriesce, per un destino immutato, l’umano, con parole dense di malinconia per l’idea antica di una storia perduta, quasi un ritocco inconsulto alla logica della civiltà e della religione.

L’immagine di uomini come cammellieri in eterno, divino, splendido polverio.

Da donna amerei, vorrei essere amata, peccherei d’adulterio per un amore così. Ma esistono?


@ rita anna c.

arturo


Già da tempo leggo e seguo periodicamente i tuoi scritti che denotano un notevole impegno e "passione" non solo letteraria. Artisticamente vi sono sia nel campo della poesia che della pittura opere interessanti e, soprattutto, fuori di quella bassa retorica della convenzionalità auto-narcisistica che, nella sua presunta conformazione o stereotipata contestazione, (ma con gli stessi mezzi) avvilisce la letteratura e l'arte in genere, trasformandola in un diversivo (un imitazione dell'imitazione) o peggio ancora nell' alibi per vendere o promuovere cose che di per sé sono la negazione di ogni evoluzione sociale e culturale. C'è anche nelle tue pagine un'idea di "unitarietà dell' arte" che è molto importante, soprattutto in un epoca di specializzazioni che sono il contro-altare di forzate globalizzazioni.

Certo tra pagine che, come ho detto presentano spunti notevoli di riflessione e creatività, ho trovato, soprattutto un po' di tempo fa "un 'atmosfera" a volte un po' forzata di "provocazione", una sorta di vittimismo quasi "pubblicitario", che temo, (ma qui siamo ovviamente nel campo dell'opinione personalissima) possa "mascherare" i messaggi profondi delle tue pagine rendendoli in un certo senso troppo espliciti e ideologicizzati e sminuire la tua figura di artista, persino a volte, favorendo, tuo malgrado, un' interpretazione limitante e limitativa...Non so se riesco a spiegarmi bene....non vorrei essere frainteso...(lo sono già da troppi) giustamente l'arte non solo può, ma anche necessita, essere movimento di coscienza e di riflessione, e impegno ..semplicemente penso che l'opera parli da sé attraverso la sua  poetica ed i suoi contenuti (al di là che siano o no condivisi).  A volte penso dovresti fidarti di più delle tue creazioni e non "difenderle" o promuoverle più di tanto...penso che in questi giorni la gente sia già fin troppo "brutalizzata" da slogan, parole che mascherano il nulla o cose peggiori...(sanguinarie velleità di violenza e potere). Perché, quando ci sono contenuti non pensare che possano svilupparsi, che non ci sia chi è capace di trovarli e coltivarli? (Non credo infatti sia una questione numerica, anche per i lettori, ma di intensità e soprattutto non passività e bieco conformismo). In questo senso l'esplicitazione...rischia di divenire  un qualsiasi teorema politico o ideologico, a volte limitante, quasi precostituito, che rende didascalica l'artisticità (essa da sé è impegno ) rischiando di impoverirla  (soprattutto per i passivi fruitori) di contenuti e (forse) favorendo l'alibi di chi, per pregiudizio ideologico, si ferma alla superficie della catalogazione e dell'identificazione partitica (o di genere e di settore) che nell' arte è una vera iattura...

Proprio perché l'arte e la letteratura in particolare credo non siano il divano della coscienza, il digestivo dopo le scorpacciate egoistiche e consumistiche in società o le umiliazioni lavorative ma...il punto di partenza per lo sviluppo della propria persona (responsabilità individuale) e il successivo incontro-confronto con gli altri...senza protezioni di nessun genere, ma con il proprio bagaglio di esperienze positive e negative non solo vissute, ma anche lette, scritte e raccontate. Se un opera è bella (ovviamente relativamente a qualcuno) parla da sé, se non lo è credo che nulla la possa giustificare se non l'impellente necessità di ognuno di esprimersi e l'indispensabile tolleranza, anche critica, che comunque deve avere un lettore.

Complimenti e Auguri.

Un saluto.


@a…17/10/2002




arturo

 

Dopo una prima lettura nel sito, sto rileggendo off- line i tuoi versi. (E riflettendo sui pensieri, anche contrastanti, che generano).

 L'ambigua intensità, poco sfiorata, in verità, dalla retorica, è una voce di disperazione e ribellione allo stesso tempo, una ricerca nelle profondità "infernali" del proprio io, anelito verso l'assoluto, Paradossalmente l' Assoluto che si rifiuta (o che ci ha rifiutati) o che ci sembra negato dagli eventi. Questi contrasti sono, in molte poesie del "lutto", la scintilla fra i poli della materia e del pensiero, dove, in immensi abissi di vuoto e di oscurità, brancola l'umanità stessa e gli stessi mondi materiali a cui apparteniamo.

Non blasfema, ma  illuminante, in questa solitudine, è la "ribellione" al Dio sentito assente, lontano, che assume la "materiale" ed umana forma di una invocazione- evocazione, dove ( è questo è un profondo mistero dei versi ) la stessa divinità quasi risponde dall'interno (non è forse anche e soprattutto in chi la pensa? Come potrebbe farlo, se no?).

La condizione umana, la società la storia, noi, gli eventi, il tempo...tuttavia sono (e riportano) il raggelante silenzio della voce persa, non espressa, non udita, non compresa forse o sognata, pensata, fuggita, creduta, temuta... ma la poesia, qui e ora la Tua è il più coraggioso, pericoloso, inquietante tentativo che si possa fare...quasi disumano, "sfacciato", perché "troppo umano", andando OLTRE se stesso, quell' io troppo individuale e individualizzato che è, nello stesso tempo, limite e carattere, fierezza e miseria...

Che dire…in mezzo a tanto pattume sentimental poetico che purtroppo vedo in giro, mi consola che si possa ancora scrivere così...Di per sé è un segno della continuità dello Spirito e che il silenzio non è poi così assoluto...(se è illusione o mia follia ben venga, se il resto è peggio).

@ Arturo Ferrara Viotti 05/12/2002

@rocco

Lontano dal palcoscenico che conta, schivo e sconosciuto questo poeta, degno d'apparire nei migliori di questo secolo, svolge i temi della solitudine dell'essere nella società di oggi, ma anche nella società umana d'ogni tempo, nella visione dell'universo materiale che fugge verso la sua fine fisica...ricerca metafisica alla ricerca di una verità che già si conosce, ma che si rifiuta...il clown, il ribelle.

Nelle varie raccolte si sviluppano sequenze sullo schermo della vita delle esperienze sofferte e vissute, del rapporto umano, delle regole, delle guerre dei nostri giorni e di sempre.

Parole e pensieri, scene della memoria...tutto si inserisce nella tragedia disincantata raccontata dal poeta usando la logica amorosa come scienza d'indagine. Tentativo inedito, valido...distrutto dall'utilitarismo del potere, dall'arida scienza dell'evasione e del divertimento controllato...peccato sia sconosciuto!

Che domandiamo noi agli artisti? Che ci aiutino  scoprire i lati nascosti della vita, che ci aiuti a ricordare o a dimenticare...che ci apra una finestra sulla verità del vivere, che ci dia un sorriso, una speranza o la botta definitiva. E questo clown...questo ci offre, col suo messaggio così poetico, nitido, incontaminato, umano ed inumano allo steso tempo. Rivolta e speranza.

Difficile, umanamente difficile, ma comprensibile ed accettabile il peccato, se la donna cui sono dedicate, se dedicate, accetta d'amare in questo modo.

@rocco 01/12/2002



@ginette

Una medesima nostalgia unisce lettori e scrittori...un unico pensiero che diviene immaginazione e percorre i sentieri che conducono all'anima.

Anima che come Eros accoglie e da forma alle immagini ed incrementa il commercio...ma qui, in queste poesie le immagini sono poche, qui domina il logos.

Tutti considerano la sessualità come uno dei maggiori piaceri della vita, ma questo autore la vive come esperienza di unione profonda, come percorso iniziatico, metafisico di conoscenza.

Così ci conduce verso mondi di ribellioni nel quale i bisogni e le risorse umane diventano inumane nella loro proibizione d'uso.

Sessualità iniziata a stati d'esperienza totalizzanti pur di fronte alla morte; esperienza della bellezza dell'amor sessuale che porta all'estasi pur nella colpa. Lontano tanto dalla sessualità come avventura erotica tanto dalla sessualità dominata dal senso religioso della colpa e del peccato. Ricerca di una rinascita e di vita. Una rivolta.

@ginette



questa è arte

Una poesia eccellente e pregevole per concetto, inedite strutture ed efficacia...un'ansia disperata di ricerca e di smarrimento di fronte ai compiti della vita, alle necessità di scelta imposte dalla società, dall'uomo, da Dio.

Ricerca, ma innanzitutto ribellione. Una poesia a volte d'istinto, a volte ricercata, schietta ed armoniosa, con bagliori, voli, impennate e cadute. Un ritmo nuovo.

Il pessimismo che la adombra, per le fratture della vita tra ideali e crude realtà, è il pathos positivo che lo muove e che abbraccia tutte le creature d'ogni tempo.

Sentimento schietto, arte accurata, temperamento, amore per la verità. Testimonianza di un nobile sentire di un poeta che vive la tragedia del peccatore e dell'uomo di fronte alle leggi ed ai benpensanti.

Contemplazione della vita non fine a se stessa, ma alla ricerca della qualità del vivere anche contro Dio.

C'è in questo poeta la profondità di pensieri e filosofie inedite di pensieri ancora aperti ai problemi della vita.

L'espressione di pensiero senza inutili immagini avvince e convince, animando con vero spirito creativo e poetico le parole ed i pensieri.

E' un canto di sete di libertà, invocazione d'amore, di verità, di eterno. Vera arte.

@s 11/12/2002



@aquila b.


Dopo aver letto per circa due ore le tue poesie (sopportando le prediche del marito che si ritrova una moglie insolita, collegata ad internet, che dialoga con un “estraneo”…questa è la tanto dichiarata libertà di coppia di cui tutti parlano, ma pochi ne conoscono il vero significato o l’ esistenza) vorrei esprimere un parere favorevole per quanto riguarda le tue poesie, ognuna a modo suo centra le varie tematiche, sono scorrevoli ed alcune molto sentite: ho apprezzato soprattutto “TI ASPETTO” “DESIDERIO DI ETERNITA’” e anche “INNAMORATA” .


Quando leggo le tue poesie trasmetti così spontaneamente la sofferenza del distacco, l'ebbrezza dell’unione che, secondo me, una persona non può descrivere così profondamente

delle esperienze che non ha vissuto in prima persona.


Devi aver amato moltissimo ed ami ancora tuttora per riuscire a scrivere versi così belli...

perché la poesia descrive comunque lo stato d’animo del poeta in quel momento.


E non può essere soltanto una tua fantasia…l’amore reale non dura per sempre.

L’amore idilliaco creato dalla fantasia non comprende la quotidianità, la routine di tutti i giorni…

ecco perché l’amore non vissuto realmente o quello iniziato e mai finito, è così bello ed eterno, quindi più intensamente sentito…

ma la sofferenza gioiosa che esprimi, afferma e conferma che lo vivi.

 

@15/01/2003 a.b.