urlo
Soffocherò l'infinita parola che crea
in un grido di terrore e di lamento eterno
muta sarà la poesia
l'ora della tua morte.
Il settimo giorno
non sarà giorno di preghiera,
ma giorno di vendetta.
Piangendo, inaridito sul tuo corpo smembrato,
la mia collera,
verserò velenoso balsamo
a diluire in grigio i colori dell'artista
scomparsa l'immagine
vuota sarà la bellezza.
Insolente ed insofferente
innalzerò al cielo
una musica afona
muto il silenzio
Salirò
nella tenebra
la scala del paradiso.
Davanti al re
questo il grido:
"dov'è l'amore?" .
@clown 12/05/02