indice del sito

pagina precedente

 pagina 1

pagina successiva

 

rivolta contro l'amore

 

Attraverso te scopro le origini dell'uomo,

per te supero la siepe che trattiene lo sguardo

di qua dell'infinito

svelandomi la mia imperfetta esistenza.

 

Amare, dovrei, Dio... sta scritto,

un amore che non sei tu,

un amore nascosto,

un amore geloso

il tutto

senza alternativa alcuna.

 

Cantare, dovrei, per lui... già scritto 

il cantico dei cantici

la canzone di  melanconica assenza

il mistico  canto d'amore senza oggetto umano

il fasullo canto di una donna che offre il suo profumo

i suoi seni

la chiave della porta nascosta

il suo desiderio erotico

all'amante divino

che fugge e si sottrae all'amor fisico umano

ricattando ogni altra scelta.

 

Perché cantare ed amare Dio?

 M'impedisce d'amare,

lui si contenta ed esige geloso

divina sostanza

l'amor spirituale d'ogni essere.

 

Perché cantare ed amare Dio?

 

M'impedisce di amare

per piacere

imponendomi l'amor mistico 

o platonico

o di continuare la sua creazione con l'unica sposa.

 

No non canterò per lui

la preghiera erotica del desiderio

intonerò invece per te l'infernale cantico dei cantici

il canto sacrilego dell'angelo ribelle

il canto dell'uomo in rivolta per amore

contro il supremo amore.

 

@a 23/02/02

raccolta:

 l'infernale cantico dei cantici

 

cantico del serpente

 

Ho accolto il tuo grido o donna tra le più belle

ho seguito il sentiero delle capre

sin qui nell'Eden

non cercare più il tuo amato

risveglia la tua voglia.

 

Apri la porta al serpente

non cercare più l'amore.

 

Vienimi incontro

inebriami con le essenze del Libano

offrimi lo scarlatto della tua bocca

servimi  latte e miele dai tuoi seni

lasciami nuotare nel tuo ventre.

 

Svegliati

alzati bella tra le donne, figlia di Gerusalemme

ho bussato alla tua porta

lascia il tuo giaciglio di rose

aprimi la porta

ecco il tuo amato è giunto.

 

Non rivestirti, 

scaccia la vergogna di Eva

bacerò i tuoi piedi profumati di mirra

la giuntura perfetta delle tue cosce

la vagina distillatrice di profumi inebrianti

racchiusa da cespugli di mugo

lascia che io goda entrando nel tuo giardino segreto

dammi la chiave

togli la mano

risveglia la voglia del desiderio.

 

Quanta grazia, quanto piacere nel tuo ritmo

d'amplesso.

 

Più non dovrai percorrere le deserte vie

a chiedere

dov'è il mio amato?

 

Accetta l'amante

il serpente seduttore.

@a 23/02/02