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appello alla rivolta (idee per un saggio)

 

 

manifesto per la rivolta globale

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@ clown

 

Uomini di tutto il mondo, un uomo solitario si rivolge a voi. Ascoltate l'appello. Combatto sulle barricate del libero pensiero, incapace, per la libertà, per la dignità del vivere da uomo. Sono sconosciuto, censurato, morto all'arte come al potere.

Ma che il sacrificio dell'ingenua innocenza non sia vano. Nell'ora suprema del sacrificio, nel nome dell'uomo, visto che Dio è stato dichiarato morto, siate vigili ed attenti.

Non permettete che continui l'assassinio della dignità dell'essere umano.

Mi sento solo, ora. So che non posso fare niente, troppo alte e spesse le mura, troppo difese dagli eserciti, dai delatori, dall'occhio delle telecamere, dai servizi segreti. 

Sarebbe necessario combattere...come? Con il terrore?

Chinarsi per una salvezza superiore, alla chiesa di Cristo?

Evadere nel Nirvana? Nella New Age?

Vivere per lo stato?

E' ancora utile parlare di fraternità, legalità, sopportare in silenzio, bere l'indottrinamento nel silenzio...o iniziare l'azione? Quale azione?

Vivere o morire? Suicidandosi o combattendo? Per quale scopo? La verità? Quale verità? La giustizia? Quale giustizia? Per un fine? Quale fine?

Sappiamo ancora cosa sia la dignità dell'uomo? Sappiamo ancora quali sono i suoi diritti, i suoi doveri o abbiamo accettato, per convenienza, che qualcun altro che crediamo inattaccabile e superiore pensi e decida quello che è meglio per noi? Qual'è stato il nostro prezzo?

Troppi ormai sono gli inutili martiri solitari, troppi i ribelli puniti con la pazzia, troppi gli emarginati a causa nostra....Siamo ancora innocenti?  

Come tutti già sappiamo, basta un attimo di riflessione, un gruppuscolo elitario e teocratico, protetto dalla logica economica del dio denaro, governa con il potere della tecnologia, dell'informazione, della scienza, delle armi...tenendo nella mano destra la carta della "dichiarazione dei diritti dell'uomo" che usa per pulirsi il sedere dopo aver evacuato i residui del pasto umano, domina la storia evolutiva della società umana.

Come fare, cosa fare per riottenere l'indipendenza dell'uomo dalla potestà della logica economica?

Un moto di disgusto nei confronti del "liberismo", di questo realismo assoluto che domina e dirige il mondo, dovrebbe  frustare la nostra intelligenza d'uomo.

Non si tratta soltanto di intonare dei lamenti per suscitare con le lacrime qualche moto di pietà o qualche inutile variazione nelle leggi.  

Non si tratta di fuggire la realtà o di sottomettersi passivamente ad essa, ma di sapere esattamente quale sia la realtà per rivoltarsi contro di essa se essa è contro l'uomo.

Come si può continuare ad essere dei felici irresponsabili, come si può continuare a sfuggire alla colpevolezza di questa società che esclude l'uomo per fini economici?

L'uomo, è evidente a chi guarda, è la prima vittima di questa tirannide economica che persegue la sua logica atea ed inumana.

E' ancora vivere quando si è costretti a scegliere tra la miseria nostra e quella di un altro? Innocenza e salvezza non vanno di pari passo?

E' necessario che un movimento rivoluzionario, nato dal profondo, autentica emersione dello spirito di rivolta sorto dalla disperazione, dalla delusione, dalla lacerazione tra l'uomo e l'uomo, tra l'uomo e la società, tra l'uomo e la terra, dalla mancanza di giustizia, dalla manipolazione e dalla mancanza d’informazioni, dalla mancanza di fini... infiammi l'universo.

Mi appello alla gioventù del Mondo...un appello agli uomini onesti...un appello all'uomo contro tutti i poteri e tutti i terrori, contro tutte le teorie e le filosofie manipolate che tendono a convincere con ogni mezzo (in modo più o meno esplicito) alla ragione di stato, alla ragione economica, come unica forma compiuta e giusta, ultimo fine del vivere umano e della sua libertà.

E' necessario scommettere, inoltrandoci in un’avventura, percorrendo la strada senza ritorno della rivolta senza altra ideologia che l'uomo, ora prigioniero di una lingua dominata dal potere, estranea alla vita, ma capace ed utile agente di educazione e terrore, se vogliamo vivere da uomini tra gli uomini.

Nel congresso di Vienna che si terrà nel 1815-2002,  le principali potenze economico/militari riunite, cercheranno un intesa per porre termine a quest'idea di rivolta che percorre l'umanità.

Sotto l'alto patronato di Metternich/Bush, è già stata istituita una sorta di internazionale poliziesca/CIA, i cui agenti hanno la missione di introdursi nell'ambito di organizzazioni che possono turbare l'ordine costituito. E' necessario trovare e denunciare, uccidere gli eventuali, i potenziali cospiratori al fine di far trionfare la pace e la sicurezza.

 

un'interpretazione della storia

 

La storia diretta dall'economia, la politica che governa le nazioni, l'interpretazione della storia come lotta di classi  per avere il potere di governare il mondo e dare la salvezza, non solo materiale, ma anche metafisica e spirituale ad ogni uomo...sono categorie interpretative restrittive, ciniche, di parte, amorali...atte soltanto a perpetuare lo status quo nell'ignoranza dei diritti/doveri e dei fini dell'uomo che muore.

Nulla di più vero, anche se mai affermato, che il materialismo dialettico assoluto sia la base logica del capitalismo, ma l''interpretazione della storia come dialettica di classi in lotta per il dominio dell'economia che a sua volta determina la storia è un grossolano errore perpetuato  e sostenuto dal liberismo economico perché è la sua logica stessa: materialismo dialettico e liberismo economico sono la medesima teoria.

La realtà è l'assoluto economico per il quale le nazioni stringono patti o si fanno guerra. La dialettica per arrivare all'assoluto non è più, nell'attuale fase storica, una dialettica di lotta di classe. La dialettica nuova è: lotta di classe tra nazioni supervisionata e diretta dalle elites vincitrici della dialettica che ha segnato il precedente periodo storico, la guerra tra operai e padroni.

La globalizzazione che sarebbe dovuta essere una delle conseguenze dell'evoluzione economica pura (è nella sua logica di accumulo) è, infatti, diretta e sostenuta dal potere di classi/nazioni (ecco le nuove classi) a difesa dei propri privilegi. I cittadini non sono più operai e padroni, ma mezzo, forza da usare per la guerra tra le nazioni in ambito economico.

La sola idea non riconosciuta e combattuta è la soluzione storica finale, la fine della logica che dirige la storia nell'assoluto immobile della storia compiuta. Incompatibile, inaccettabile dall'economia in perenne accrescimento.

Basata sui privilegi acquisiti, difesa e consolidata dalla polizia, esaltata e mistificata dall'informazione e dall'educazione, fondata sullo sfruttamento della prostituzione umana, la nuova morale esige il sacrificio dell'uomo, l'uccisione di Dio sull'altare del profitto.

Le esigenze dell'uomo vivente sono state acquisite e colonizzate dal potere stretto alleato all'economia, per fini economici di potere, egoistici...per mantenere lo status quo di privilegio.

Una teocrazia nelle nazioni, una teocrazia tra le nazioni è al potere in questa società. Una teocrazia avida dalla quale scaturisce una società mediocre. 

Già Mussolini l'aveva detto: "niente fuori dallo stato, al di sopra dello stato, contro lo stato. Tutto allo stato, per lo stato, dentro lo stato". 

E' quanto i politici di ogni nazione ripetono ai loro cittadini: " per lo stato, affinché si possa competere nella guerra economica globale per accaparrarsi le risorse disponibile della terra, risorse che non possono soddisfare tutta l'umanità.

La nuova situazione storica, determinata dalla logica economica, esige lo sconvolgimento delle costituzioni di ogni paese, l'abbattimento dei diritti dei cittadini per aiutare lo stato nella guerra economica.

Hitler aveva già fatta sua la teoria del perpetuo moto di conquista, inventandosi la religione ariana ed i nemici, ma lo faceva in modo ristretto e militare e solo per il suo potere e della nazione guida.

Le nazioni attuali hanno invece incorporato, sotto la guida degli USA, il moto economico perpetuo. Il nostro servizio divino, fanno scrivere ai giornali, consiste nel creare ricchezza e democrazia, come esige Dio. Ma di quale Dio stiamo parlando? Del dollaro! Ovvio. 

Come professano i liberali ed i servi: "noi tutti, abitanti la terra, crediamo nella ricchezza, crediamo nel dollaro nostro Dio, e dichiariamo che il liberismo economico è la sola fede che possa condurre i nostri popoli alla salvezza. Armi, bandiere e potere della nazione più forte determinano la legge e la virtù: o con noi o contro di noi.Questa è la legge, sino a quando ci saranno nemici. Ogni altra influenza atta ad indebolirci nel potere di arrivare a Dio, deporlo, e sostituirlo con il denaro, deve essere fermata, eliminata. 

I nemici sono degli eretici, sono dei comunisti che vogliono la morte dell'economia piegandola all'uomo, i nemici sono i mussulmani, i cristiani che vogliono piegare l'economia a Dio ...devono essere convertiti alla nuova religione, sottostare alle leggi...o con la predicazione, la propaganda, l'imposizione...sterminati grazie alla CIA santa inquisizione o puniti con l'esclusione dal regno economico.

L'uomo che non ha niente è niente, l'uomo che non ha niente, non ha diritto di vivere in questa società.

E' evidente la necessità che per vivere l'uomo debba mangiare, bere... ricavandolo dalla terra o sfruttandola. Ma è possibile anche rubarli ad altri esseri viventi, combattendoli, piegandoli agli interessi vitali dei singoli, delle società cui si associa per avere più forza.

marx perfezionato

Lo schema marxista è stato studiato e perfezionato, usato dal potere e non è più valido come interpretazione della storia. Ed il suo errore principale è l'aver ignorato che l'universo umano era diviso in stati-nazione.

Rimane comunque valida la teoria per l'analisi dell'economia, ma questa è valida soltanto per i singoli stati. Deve essere variata nella sua evoluzione dal fatto che i singoli stati possono essere considerati economie singole... e confrontarla con la sua logica assoluta.

Il valore di ogni merce, diceva Marx, deriva dalla quantità di lavoro necessario per produrla. La merce/forza lavoro si vendeva al proprietario dei mezzi di produzione. Il patto era: io proprietario ti fornisco del necessario per vivere e per ritornare al lavoro tu ti sottoponi alla disciplina del lavoro e dell’organizzazione per un tot numero di ore. Essendo già in partenza ingiusto, si otteneva un plus-valore, guadagno, profitto che avrebbe incrementato la ricchezza del possessore dei mezzi.

La concorrenza internazionale costringe i piccoli capitalisti a precipitare nel mondo della mano d'opera. Non prima di essersi ricavato uno status superiore rispetto alla maggioranza che diventa sempre più emarginata.

Il povero, nella storia economica non ha né patria né morale. Rappresenta soltanto una razza, una specie in via d'estinzione.

Il capitalismo spingendo il proletariato al decadimento estremo, lo avrebbe dovuto preparare alla rivoluzione, ottenuta mediante il terrore.

Il capitale si è concentrato per necessità in poche mani. Seconda la teoria sarebbe ora il momento di decapitare i nuovi re. Inevitabile!

Palle!

L'evoluzione economica ha concentrato, è vero, il capitale in poche mani,  produce per se stessa, senza tener conto degli uomini, per la salvezza della terra.

Sino a progredire all'attuale situazione storica di produzione e dominio usando tecnica scienza informazione esercito chiamata globalizzazione.

Si diceva che i mezzi di produzione erano di proprietà dell'artigiano, ora non più, per necessità economica di potere di quelli che sono a loro superiori. L'economia, come la rivoluzione, esige il regno di Stalin.

La più parte, se fortunata, è soltanto forza di lavoro in vendita, merce.

perché la ribellione

Non si deve, è inutile aspettare...le elite al potere hanno eliminato la possibilità di una così infelice fine nella rivoluzione e nel terrore.

E' un'idea stupida cercare la salvezza economica alla fine del regno economico. Quand'anche fosse possibile saremmo di già tutti morti.

Il vivere non è una questione di dittatura di classe o di spartizioni di potere, ma di giustizia. Non è una questione economica.

I privilegi non hanno diritto divino, neppure lo sono per diritto umano...soltanto per potere.

Nessuno può rimanere tranquillo di fronte all'uomo, nessuno è innocente. Ed è un delitto che si continui ad usare il potere per dare all'uomo una società mediocre ed ignobile.

Non è la prima volta nella storia che una religione che poggia sulle bandiere, le armi si propone come fine il dominio del mondo unificato. Di morti inutili sacrificate alla fame di potere ne sono pieni i cimiteri.

Signoreggiare sulla natura, piegarla ai propri interessi.  

Sembrava che i delitti di Hitler e di Stalin non avessero possibilità di replica, ma l'attuale sistema li ha superati. Gli esclusi sono condannati a combattersi tra loro per sopravvivere;

il grido della maternità è soffocato, nelle madri, da una smorfia ambigua, e dal silenzio degli abortiti.

Il tintinnio della ricchezza copre la coscienza di chi è costretto a vendere la dignità come forza lavoro, profanando il gratuito dono della bellezza dell'essere vivente.

Il liberismo ha preso su di sé il compito di realizzare l'ambizione metafisica di edificare la città umana in un mondo divinizzato, dopo la cacciata di Dio. La sintesi della tesi e dell'antitesi, in questo universo economico, è il dio denaro, l'assoluto immobile.

Dove ha fallito il comunismo, dove ha fallito Stalin, con la sua teoria dello stato rivoluzionario in armi, dove provvisoriamente i diritti dei lavoratori erano sospesi, sino alla realizzazione della profezia marxista...non fallisce il liberismo, nuovo stalinismo travestito di democrazia, che usa la stessa logica e per uno stesso fine: il potere per l'egoismo del potere. 

L'ateismo liberista è assoluto. Regna  sulla società umana come una  stirpe divina, scelta tra i sacerdoti, tra i tra i banchieri, scienziati e tecnici, diretti dalla logica economica che richiede obbedienza cieca e perdona loro ogni delitto.

Il progresso, le conquiste della scienza, il culto della produzione per la produzione, il continuo incremento della ricchezza derivato dallo sfruttamento delle risorse o dalla privazione di ricchezza di altri concentrandola in pochi stati, in poche mani, fa avanzare l'umanità verso la perfezione, senza bisogno di Dio e dell'uomo. 

Sicuramente il domani sarà migliore d’oggi. Ma sappiamo anche che le risorse della Terra non permettono questo stile di vita usa e getta a tutti gli abitanti del pianeta. Che fare dunque? Impedire! Come? Rendendoli schiavi, escludendoli, suicidandoli...Arrivare all'unico uomo assoluto, l'uomo/dio/denaro? 

Se guardo divento cieco. La notte è sempre più nera. C'è dentro di me la luce accecante della rivolta. Brillerà ovunque e sempre? Non ne sono sicuro. Forse un giorno, seguendola, precipiterò nell'abisso.

L'infinita varietà, la frammentazione nasconde...

@clown agosto 2002