l' economia del terrore

La regola aurea dell'economia e dell'investimento su cui si basa l'analisi economica...il motore stesso dell'economia è l'incontro tra domanda ed offerta.

La domanda è fatta dal possessore di un capitale di spesa/acquisto. L'offerta è fatta dal produttore o possessore di un prodotto da mettere in vendita.

La domanda può essere libera o obbligata. E' istigata dal bisogno, dalla pubblicità, dal gruppo, dalla multinazionale...è obbligata da determinate leggi che possono essere utili o inutili, ma importanti nell'obbligare la spesa a favore di una o dell'altra industria.

Non è importante una produzione di massa, non è importante il prezzo di un prodotto...l'importante è la necessità  o l'obbligo di acquisto, l'importante è che ci sia almeno una persona che possa acquistare. Questa è la principale causa di differenziazione degli stipendi a livello nazionale e mondiale,  la causa principale dello sfruttamento. Far produrre a persone che non possono acquistare per vendere a persone che hanno invece questa possibilità.

La produzione è a sua volta condizionata dalle materie prime e dall'energia. Il controllo di questi due fattori non è lasciato al libero mercato, come del resto anche la domanda/offerta, ma alla politica e all'esercizio della potenza di ricatto e dell'esercito.

La singola nazione interviene mediante la tassazione e la politica monetaria per determinare come deve essere suddivisa la ricchezza prodotta, avvantaggiando o il produttore o l'acquirente, avvantaggiando una categoria o un altra; oppure, come spesso accade, a rotazione.

Nell'economia globale, dove il potere nazionale si esercita soltanto con la potenza finanziaria/politica sostenuta dall'esercito, il discorso è invece unidireziononale, a vantaggio di chi detiene il capitale finanziario, USA in primis. 

La distribuzione della ricchezza avviene come all'interno delle singole nazioni: è condizionata dalle leggi fatte ad hoc per favorire uno rispetto ad un altro.

E' il gioco dell'attuale economia. E tale gioco è imposto e fatto accettare per eticamente e moralmente giusto. 

Lasciare al mercato la soluzione dei problemi, significa lasciarlo a chi detiene il potere di condizionarlo, ma, soprattutto, lasciarlo al caos.

il clown18/12/01