IL MERCATO DELLE SCHIAVE

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 - Qual è il prezzo di queste due donne?

- Ci vogliono vendere. Anche qui non ci lasceranno libere. Chissà cosa ci aspetta.

- Da dove vieni?

- Dal mare. Un lungo viaggio. La follia di un viaggio non alla ricerca di sé, ma della sopravvivenza. Sentivo il rumore dell’acqua sotto lo scafo, ma non si vedeva niente. Però ero felice di non trovarmi più nel deserto, nelle prigioni e di essere ancora viva e di correre verso la libertà.

- Dopo aver visto la morte in faccia, dopo giorni di viaggio ero contenta di salire sulla motovedetta che tutto che mi sembrava una festa. Non sapevo dell’indifferenza, della diffidenza dei civilizzati. Per loro siamo bestie che puzzano.  La traversata è stato un tempo eterno in un mare infinito. La pelle si ustionava per gli escrementi, per il sole, per l’acqua salata e la benzina. Ma non potevamo muoverci. Si rischiava di cadere tutti in mare. I morti restavano al loro posto, prima di essere cibo per pesci da servire negli hotel di lusso.

- Conosci i loro nomi?

- Nessuno li conosce. E neppure sappiamo quanti sono quelli che non ce l’hanno fatta. Se li è mangiati il mare e nessuno li può cercare. Il mare è il loro sepolcro.

- Poi cosa è successo?

- Ci hanno portato indietro. Ci hanno consegnato agli schiavisti. Guarda tu stesso.

- Qual è il prezzo di queste due donne?

- Sono donne bellissime, da mille ed una notte. Ecco la prima. E’ bella, bellissima. Il militante dell’Isis le spogli, le strappi i vestiti, le faccia fare la passerella nuda. Anche gli slip. Che tutti la vedano. Guardate come si muove flessuosa come se danzasse. Osservate la vagina, le lunghe gambe, il seno florido, il sedere. Ed ora la seconda, è come una una gazzella timida e smarrita. Togliti le mani dal seno o le le faccio tagliare. Guardate il seno acerbo, il monte di venere, le cosce, il sedere. E’ ancora vergine, nonostante i suoi 14 anni.

- Vergini? Chi lo garantisce?

- Famosi ginecologi cui  l’abbiamo fatte visitare. La nostra è merce sicura, pulita, sana. Non come quelle che vedete incatenate in prima fila. A queste non cola sangue lungo le cosce e neppure sono incinte. Sono merce di prima qualità. In occidente pagherebbero cifre enormi per averle una notte e poi farne pezzi di ricambio. Dai coraggio fatevi avanti. Allah è grande e misericordioso.

- 10.000 dollari per le due donne.

- Tu chi sei? Da dove vieni? Non sembri un soldato di Allah. Sei giovane e pulito, non ti sei neppure lasciato crescere la barba. Conosci le regole? Conosci la fatwa 64?

- Sono un imam, cresciuto in occidente. Le conosco le regole, e conosco il Corano cosi come conosco il Vangelo e la Bibbia. Sono arrivato da qualche settimana dall’Europa, ma già ho ucciso, tagliate le teste e mi appartiene il diritto di partecipare al bottino di guerra. So di alcuni fratelli che hanno commesso violazioni in materia di trattamento delle schiave. So che queste violazioni non sono consentite dalla legge della sharia, ma so anche che queste regole non sono ancora state ancora aggiornate al nostro tempo. Ci sono indicazioni sull'argomento? C'è chi afferma che quanto sopra non abbia niente a che fare con l'Islam che impone la liberazione degli schiavi e non giustifica in alcun modo la schiavitù. La schiavitù era lo status quo quando è nato l'Islam. Giudaismo, Cristianità, greci, romani e persiani la praticavano e prendevano le donne dei nemici come schiave sessuali. L'Islam, dicono, lavorò invece per rimuovere gradualmente questa pratica. E' vero quanto?

-  No. Le regole le abbiamo aggiornate e sono:“ Non è possibile per il padrone di una schiava avere rapporti sessuali con lei fino a che non ha avuto il ciclo ed è diventata pulita; Non è possibile far abortire una schiava che rimanga incinta e non è possibile aver rapporti con lei fino a quando non abbia dato alla luce il bambino; Se il padrone possiede sia la figlia che la madre non può avere rapporti con entrambi, ma solo con una di esse e poi non deve più toccare l'altra. Stesso discorso vale per le sorelle. Se due o più individui comprano insieme una prigioniera, nessuno di loro può avere rapporti con lei perché è proprietà condivisa. E' vietato avere rapporti anali con le schiave e essere compassionevoli verso di loro, essere gentili nei loro confronti, non umiliarle e non assegnare loro lavoro che non sono in grado di fare, né venderle a individui che le tratteranno male”.  Ora che che sei aggiornato, sei disposto ancora a comprarle?

- Si. Confermo 10.000 dollari per loro.

-  Una cifra enorme per delle donne.

- Amica mia. Se ci compera siamo fortunate. Forse non saremo violentate e neppure fatte a pezzi per il commercio degli organi.

- Ne sei sicura? Questi occidentali convertiti sono i peggiori.

- Aggiudicate.

- Seguitemi.

- Tu chi sei? Un prete, un imam, una spia, un infiltrato, un padre?

- Non ho figli, se questo vuoi sapere.

- Però sei un prete, te ne intendi di Dio, di Cristo, di Allah, hai tanti soldi. Forse te lo tieni li, in tasca e lo porti in giro per fare la guerra e sentirti giusto.

- Sono un prete. Che vuol dire? Ho preso denaro alle donne e ho dato denaro ai ragazzi. Mangiavo carne anche il venerdì ed recitavo messa la domenica. Avevo due donne.

- Non sei il primo.

- In questo mondo Cristo è morto. sarebbe stato troppo facile per te morire martire di Cristo per mano di Allah.

- Tu, in tasca, hai solo il denaro, il dio dei violenti senza cuore, senza coscienza che pensano di essere nel giusto.

- Non sai cosa stai dicendo. La tua mente è offuscata dalla paura.

- Non abbiamo paura.

- Dovreste aver paura.

- Non so chi sei. Ci hai comperate. Ovvio che abbiamo paura. Non sappiamo il nostro futuro. Che ci aspetta?

- Taci. Siamo arrivati a casa mia.

- E' yacht, non una casa.

- Già. Sono ricco, come vedi, un ricco occidentale che non sapeva più come passare il tempo. Questo  yacht è mio.  Volete un poco di champagne?

- Hai già violentate altre donne?

- Non molte. Tre o quattro quando vivevo in occidente. Ed adesso anche tu apri le gambe o te le faccio aprire, mi piaci.

- Sei un maiale.

- Lo dicono sempre tutte. Ma so che vi piace. Voialtre credenti siete tutte uguali.

- Lascia perdere la bambina e prendi me.

- No. Dopo sarà il tuo turno.

- Hai paura. Tu hai paura, perché sai che io so riconoscere gli uomini. E tu non sei un uomo.

- Bada a quello che dici.

- Bastardo. Io so quello che dico. Sono molto ricca ed ho avuto tutte le esperienze che volevo con gli uomini.

- Hanno garantito che tu sei vergine.

- Non costa molto ricostruire la verginità. Voi che pensate di essere uomini siete stupidi animali. Voi combattenti di Allah non combattete per Allah, voi siete stupidi. Tu credi che la ragazza, la mia amica sia vergine. Ti sbagli. Lei è stata l'amante di mio marito.

- Cosa stai dicendo?

- Quello che sanno tutti.

- Tutti?

- La ragazza si è divertita con noi e non ha 14 anni. Non è la bambina che pensi. Io ed il mio amante pensavamo di darla in sposa ad un nostro amico. Per questo siamo venute in questo arretrato paese. Per ricostruirci la verginità.

-  Tu vuoi salvarla, la tua amica.

- Ti sto dicendo la verità.

- Allora cominciamo con te. Vi ho pagato 10.000 dollari. Spogliati. Apri le tue gambe, anzi, dammi il tuo culo. Fammi vedere cosa sai fare o se sei capace di parlare soltanto.

- Non potete, lasciami stare.

- Allora prendo la tua amica.

- No. Prendi me.

- Allora fate quel che vi dico. Spogliatevi. Anzi, no. Mi diverto a strappare io i vostri vestiti.

- Se lo fate mi metto a gridare.

- Gridate pure. Non vi sente nessuno. Neppure Allah.

- Sarebbe uno stupro, una violenza, un delitto.

- E perché non dovrei avere tutto? Non sei ancora mia moglie, solo una schiava.

- Inginocchiati.

- Dammi il tuo pene.

- Non mi fido di te. Però se sei brava ti sposo. Non ti cederò ad altri combattenti.

- Non voglio.

- Ho detto di darmi il culo.

- Lasciami.

- Devo andare in bagno.

- No. Pisciami addosso mentre prendo la tua amica.

- Tu sei pazzo. Perdonami Cristo.

- Che hai fatto amica mia?

- Nulla. Qualsiasi Dio, religione, stato, uomo, donna, civiltà che non riconosce che donna ed uomo hanno identica dignità umana, vanno cancellati dalla storia. E questa bestia non meritava di vivere.

- E' ancora vivo?

- Peccato lo champagne. Non ci metterà molto tempo a morire.

- Buttiamolo a mare.

- Ma prima gli tagliamo il suo organo virile.

- Se lo merita. Vada poi a contentare le 72 vergini di Allah.

- Ha preso il sildefanil questo maiale, fatto. Gettiamolo ai pesci.

- Il pene?

- Entrambi. I pesci faranno festa.

- Come pesa questa bestia.

- E' buio. Non ci sono ne la luna ne le stelle.

- Che ore saranno?

- Non so. Qui tutte le chiese sono state distrutte, e non cantano neppure i galli.

- Io non avevo mai ucciso.

- L'abbiamo fatto tutte e due. Coraggio. Saremo fortunate se non avremo qualcosa di peggio.  C'è un'altra bottiglia di champagne sul tavolo. Brindiamo.

- Dove andremo?

- In occidente.

- Tu non mi lascerai mai sola, vero?

- No.

- Ti rendi conto come sia tutto assurdo?

- Si. Ma dobbiamo continuare a vivere.

- Non esiste alcun Dio questa notte.

- Dai, rivolgi la prua verso il mare. Ce ne andiamo da questa terra di assassini.

- E’ bello il mare. Sento la brezza.

- Li vedi? Cosa fanno?

- Non so. Non vedo nessuno. Ho il sole negli occhi.

- Parleranno di noi. Ci cercheranno.

- Che vuoi che dicano di noi?

- Penso ancora all’orrore.

- Non ritorneremo in questo paese.

- Non è questo paese il rischio. Ma gli uomini che ci abitano.

 

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