DUE AMICHE

due amicheil marito dell'amica

- Cosa vuoi? Eri sparita.

- Nulla. Non voglio nulla. Con tuo marito non mi vedo più. Neppure tu mi vedrai ancora. Sono tornata a prendere le mie cose.

- E questa bella donna che ti accompagna chi è?

- Un'amica.

- Non ti bastavo io?

- No. Ho conosciuto un uomo.

- Tu hai conosciuto un uomo?

- Si.

- Racconta.

- Hai un bel sedere, delle belle curve, veramente belle curve. Mi disse.

- E tu?

- Sono arrossita.

- Tu arrossita?

-  Non posso corteggiarti. Non ho tempo. domani vado a morire. Ed io vorrei spogliarti, mettere il mio sesso dentro il tuo, in ogni angolo del tuo corpo. Avendoti vista non desidero altro, prima di morire" Disse. 

- Non ti permetto di insultarmi. Risposi.

- Dai raccontami. Se è come ti conosco non aspettavi altro che prendere il suo pene e divertirti.

- Vero.

- La vista del tuo seno, del tuo sedere suscita il mio desiderio. Continuò.

- Ed era vero. Il suo sesso era chiaramente eccitato. Volevo scappare. Pensavo si fermasse. Volevo scappare. Sentivo le gambe tremare. Ero paralizzata. Non vorrà fermarsi alle parole, pensavo. Ed invece continuò a parlare.

-  Sei davvero desiderabile. Qualsiasi uomo dovrebbe aver voglia di penetrarti.

- Dai, continua a raccontare.

- Mi prese il volto tra le sue mani.

-  Guardami negli occhi. Disse.  Vuoi?

-  Si. Mormorai. Non desideravo altro. Non opposi resistenza alcuna quando mi sdraiò sulla sabbia. Vidi che si spogliava. Il suo sesso eretto fu la prima cosa che vidi. Dentro di me non capivo più nulla.

- Voglio vedere ogni angolo del tuo corpo. Ogni centimetro della tua pelle.

- Certo, anche tu lo sai, non era la prima volta che un uomo mi diceva queste cose. Le avevo già sentite, anche da te. Solo che in quel momento provavo uno strano piacere.

-  Sento che mi stai guardando. Ti piaccio? Disse.

- Annuii. Era bello come un antico predone. Mi prese la mano e la portò al suo sesso.

-  Sei il paradiso, ho voglia di baciarti tutta. Mormorò.

-  Pensa amica mia, io un paradiso. Si allungò sulla spiaggia. Io gli fui sopra. Le onde gli bagnavano le gambe. Il sesso dritto. Sentii il suo sapore. E fu davvero il paradiso.

- Se ricordo bene, tu eri abituata a ben altro. Eri una perfetta ricca puttana che non aveva altri stimoli di vita.

- Tempo passato, amica mia, che tu mi legavi, mi sculacciavi e ti allungavi su di me a leccarmi, senza preamboli, senza perdita di tempo, facendomi prendere poi, da tuo marito. Quel tempo è tempo passato.

- Peccato. Mi piaceva spogliarti, vederti tutta e guardare mio marito eccitato aspettare il momento per fare qualsiasi cosa di te.

- Piu non mi interessa quella vita. Da lui voglio un figlio.

- Da come me ne parli ti sei innamorata come una ragazzina alle prime armi. Innamorata di uno che conosci appena. Uno che, come tutti, voleva divertirsi.

- Uno che va a morire non mente. Amica mia. Ed io ho visto nei suoi occhi un amore infinito. E poi anch'io sono cambiata. Non sono piu l'ingenua ricca donna che si sottomette ai giochi d'un uomo e di una donna perversi.

- Cosa.

- Tu ben sai che la globalizzazione ha insediato un unico mercato mondiale sotto le leggi del liberismo economico. Anche tu fai parte delle élite e sai anche che i politici sono eletti per far rispettare tali leggi.

 - Si, continua.

- Perché invece di colpire innocenti, indifesi cittadini non colpiscono i politici o i centri del potere economico? Allora si che otterrebbero qualcosa.

- Cosa otterrebbero?

- Di essere annientati.

 

 

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adriano53s@hotmail.com