ABRAMO ED ADAMO. I PROFETI.

fatima esplosa

- Te lo aspettavi questo fatto, Abramo?

- Tutto mi aspetto, Adamo.

- Per fortuna lo chiameranno incidente collaterale.

- Non è la prima, e non sarà l'ultima volta.

- Ed intanto Fatima è morta. Anche tu la piangi.

- Dove passano i poteri internazionali, sempre si muore. Ma nei tempi antichi, almeno, non avevano armi cosi distruttive, e c'era una via di fuga, un pretesto, un'offesa.

- Già si dicono fu una disgrazia. Nessuno pensa che non sono in uso sbagliare bersaglio. Usano armi intelligenti.

- Ho assistito al sorriso con cui Fatima segui il volo della bomba. La vide quando l'aereo la sganciò. Le andò incontro come per prenderla. Le piombò sulla fronte. La vidi andare in mille pezzi e poi bruciare. Aveva appena messo in salvo il suo unico figlio. Il monte bruciava. La notte era rossa di fuoco. Nel fiume scorreva sangue.

- Che dirti. Quando un crociato avvicina un mussulmano, segue sempre una cosa crudele. Tu stesso avevi parlato con Fatima, prima che venisse carbonizzata. La bomba gli piombò tra gli occhi, chi sa forse non volevano piangesse.

- No. Che cosa sia piangere la morte di un figlio loro già lo sanno. E lo sappiamo anche noialtri, lo sa Dio. Ma per loro è diverso. Noi vediamo la terra piangere. Loro no. Loro la sfruttano, e se non ci riescono sganciano bombe.

- Ha voluto salvare suo figlio. Suo marito lo sa?

- Il marito, il padre se ne vuole andare.  Vuol prendere la strada del deserto che porta al mare. Mi chiedo cosa vuole, cosa cerca. Forse vendetta. Ma che può fare?

- Che c'è di strano? Gli hanno ammazzato la donna.

- Non so, qualcosa non è più come prima. Il mondo sta cambiando. Il mondo è cambiato.

- Per la morte del Cristo?

- No, è cambiato, non per la morte del figlio di Dio.

- Si, si direbbe che il mondo è diverso. Un tempo noi si viveva. Dio ci aveva indicato una strada. Adesso invece c'è una morte senza senso, nuove leggi. Noi già sapevamo che si doveva morire. Non era necessario venissero ad insegnarcelo.

- Ma tu sai cosa siamo? Chi siamo per loro? Miserabili uomini seduti sull'oro nero, che devono morire il più presto possibile. Loro lo sanno e non smettono di volerci strappare, scacciare dalla nostra terra.

- La nostra terra è ricca e ci sfama.

- Capisci il calcolo, l'astuzia. Qui i nuovi signori non vogliono la legge. Tu li conosci, e capisci.

- Andiamo. Adesso non è il momento di stare seduti a piangere. Dobbiamo seppellire i morti ed aiutare gli sfollati.

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