MARCIA DELLA PACE
Ernesto Galli Della Loggia scrive sul Corriere della Sera di lunedì 15/10/01, lamentando che," da una pace senza nemici nominabili si è passati ad una genericità ancora maggiore:"cibo, acqua, lavoro per tutti...gli abitanti del pianeta. Ma come riuscirci? Con quali risorse? Ottenute come? Con quali attori, con quali politiche? Anche qui silenzio assoluto...."
Se tutta l'informazione non fosse gestita e finanziata dai soliti, se si ragionasse con la propria testa, se non fosse a senso unico...forse il silenzio assoluto sarebbe un fragore.
Innumerevoli sono le proposte (legga ad esempio manifesto per la rivolta globale presente su questo sito), ma volutamente ignorate.
Tutti siamo concordi nell'affermare che il terrorismo sia da combattere. Il problema non è con quali armi, ma dare la definizione di terrorismo. Di là del concetto religioso di assoluta contrarietà all'uso della forza, noi non siamo Dio, ma uomini. La nostra possibilità è limitata...ed ammettiamo l'uso della forza quando necessario. Ma è indispensabile dare una definizione di "quando necessaria e perché necessaria."
Ci siamo imbarcati in una "guerra" al terrorismo ignorando cosa sia il terrorismo, le armi necessarie e soprattutto la base legislativa per combatterlo.
In questo contesto posso affermare senza smentita che ogni realtà percepita come ingiusta ed assoluta, sia terrorismo.
il clown