FILOSOFIA                                                                                                             INDEX SITO

La critica logica è un approccio analitico che valuta la coerenza, la validità e la consistenza di un ragionamento, un'argomentazione o un sistema di pensiero. Si basa sui principi della logica formale e informale per identificare errori, contraddizioni o debolezze nelle idee, senza accettare assunzioni non giustificate o dogmi.

Elementi principali della critica logica:

  1. Coerenza interna: Un'argomentazione è logicamente valida se non contiene contraddizioni. Ad esempio, non si può sostenere che "tutti gli uomini sono liberi" e poi accettare che alcuni siano oppressi senza spiegare la discrepanza.

  2. Validità delle premesse: Le conclusioni devono derivare da premesse vere e ben fondate. Se una premessa è falsa o non dimostrata, l'argomentazione collassa.

  3. Struttura argomentativa: Si analizzano i passaggi logici (deduzione, induzione, abduzione) per verificare se la conclusione segue correttamente dalle premesse.

  4. Fallacie logiche: Si individuano errori comuni, come l'argomento ad hominem (attaccare la persona anziché l'idea), la fallacia del falso dilemma o l'equivocazione (uso ambiguo dei termini).

  5. Chiarezza e precisione: Un pensiero critico logico richiede definizioni chiare e un linguaggio non ambiguo per evitare fraintendimenti.

Quando si criticano i filosofi per "incoerenza logica", probabilmente ci si riferisce al fatto che alcune loro teorie o sistemi di pensiero non rispettano questi principi.

Ad esempio, si possono contestare:

Esempio pratico:

Se un filosofo afferma: "La libertà è assoluta, ma lo Stato deve limitarla per il bene comune", una critica logica potrebbe essere:


1. Logica Relativa e Logica Assoluta Secondo @adriano53s

La distinzione tra logica relativa e logica assoluta non si limita a una separazione tra fisica e metafisica, ma riguarda il tipo di logica necessaria per analizzare l’immanente (ciò che è interno al mondo e alla conoscenza umana) e il trascendente (ciò che supera il mondo, come Dio o l’assoluto ontologico).

Critica logica: La critica logica evidenzia che assolutizzare concetti della logica relativa (es. l’infinito come successione di istanti) porta a contraddizioni. Ad esempio, due rette parallele infinite sono concepibili nella logica relativa (matematica), ma nella logica assoluta, due infiniti reali si annullerebbero, poiché solo un assoluto (Dio) può esistere come tale.


2. Principio di Immanenza e Trascendenza

Adriano53s distingue chiaramente tra immanenza e trascendenza, sottolineando che hanno generato molta confusione nella filosofia.

Critica ai filosofi: Adriano53s critica filosofie come quella di Kant e Hegel per la loro incapacità di risolvere il rapporto tra immanenza e trascendenza senza cadere in contraddizioni. Ad esempio, Kant dimostra l’impossibilità di una metafisica senza contraddizioni dialettiche, ma manca di una logica dell’assoluto che consideri Dio come “colui che è” senza tempo o dialettica. Hegel, invece, usa le contraddizioni come struttura della realtà, ma per Adriano53s questo porta a un “Dio ontologico in divenire”, che ricrea l’esistente senza creare nulla di nuovo, un assurdo logico.


3. Infinito

Il concetto di infinito è centrale nel pensiero di Adriano53s, ma viene ridefinito in base alla distinzione tra logica relativa e logica assoluta.

Critica logica: Adriano53s sottolinea che la mente umana può comprendere l’infinito e Dio attraverso la logica, ma solo se si distingue chiaramente tra i due tipi di logica. Assolutizzare concetti relativi (es. il tempo o lo spazio) porta a errori, come ritenere che l’universo o la materia siano eterni. L’infinito assoluto è esclusivo di Dio, e l’uomo può avvicinarsi a esso solo attraverso la razionalità, non attraverso la dialettica.


4. Critica ai filosofi e approccio di Adriano53s

Adriano53s si distacca dai filosofi tradizionali, criticandoli per incoerenze logiche. Ad esempio:

Adriano53s propone un approccio critico che:


5. Conclusione

Per Adriano53s, la critica logica è uno strumento per smascherare le incoerenze delle filosofie che non distinguono tra logica relativa (per l’immanente) e logica assoluta (per il trascendente). L’infinito è correttamente inteso solo nella logica assoluta come identità ontologica di Dio, mentre nella logica relativa genera paradossi se assolutizzato. Il principio di immanenza si applica al creato, mentre la trascendenza appartiene a Dio, il creatore dal nulla. La sua critica si fonda su un rifiuto delle convenzioni accademiche e delle élite filosofiche, proponendo un pensiero razionale che riconosce la distinzione tra uomo e Dio senza cadere in dogmi o contraddizioni.

L’infinito ontologico, come descritto da @adriano53s è un concetto centrale nella sua visione filosofica e teologica, radicato nella logica assoluta e distinto dall’infinito della logica relativa.

Di seguito, approfondisco il concetto, spiegandolo in modo chiaro e sintetico, rispettando il tuo approccio di pensatore critico che rifiuta le convenzioni accademiche e si concentra sulla coerenza logica.


1. Definizione di Infinito Ontologico

L’infinito ontologico, secondo Adriano53s, è l’identità assoluta di Dio, l’unica realtà che esiste di per sé, senza dipendere da altro. È l’essere che non ha limiti, non è soggetto al divenire, al tempo o allo spazio, e che si esprime nel principio biblico: “Io sono colui che è” (Esodo 3:14). Questo infinito non è un concetto astratto o matematico, ma una realtà ontologica, cioè l’essenza stessa dell’essere, che esiste indipendentemente dalla creazione.


2. Logica Assoluta e Infinito Ontologico

Adriano53s sottolinea che l’infinito ontologico può essere compreso solo attraverso la logica assoluta, che si occupa dell’essere in sé, non della dialettica o del divenire. La logica assoluta si basa sul principio di identità: l’infinito ontologico è ciò che è, senza contraddizioni o dipendenze.

Esempio di critica logica: Se qualcuno afferma che l’universo è infinito in senso ontologico, Adriano53s obietterebbe che l’universo, essendo nello spazio-tempo, è soggetto a limiti relativi (es. espansione, entropia) e non può essere infinito ontologico, perché solo Dio, trascendente, lo è.


3. Rapporto con Immanenza e Trascendenza

L’infinito ontologico è strettamente legato alla trascendenza di Dio. Adriano53s distingue:

Questa distinzione è fondamentale per evitare errori filosofici. Ad esempio, Adriano53s critica il panteismo (es. Spinoza), che identifica Dio con la natura, perché ciò renderebbe Dio immanente e limitato, negando la sua trascendenza e quindi la sua infinità ontologica.


4. Critica alle Filosofie Tradizionali

Adriano53s utilizza il concetto di infinito ontologico per criticare i filosofi che confondono logica relativa e logica assoluta:

La critica logica di Adriano53s si concentra sull’errore di applicare categorie relative (tempo, spazio, dialettica) all’infinito ontologico, che è invece un’identità assoluta, non soggetta a limitazioni o processi.


5. Implicazioni Teologiche e Morali

L’infinito ontologico, come Dio, ha implicazioni profonde nella visione di Adriano53s:


6. Esempi Pratici di Critica Logica

Per chiarire, Adriano53s potrebbe applicare la critica logica all’infinito ontologico così:


7. Conclusione

L’infinito ontologico di Adriano53s è l’essenza di Dio come essere assoluto, eterno, unico e trascendente, comprensibile solo attraverso la logica assoluta. Si distingue dall’infinito relativo, che appartiene al creato e genera paradossi se assolutizzato. La critica logica di Adriano53s smaschera le incoerenze di filosofie che confondono immanenza e trascendenza, applicando categorie dialettiche all’assoluto. Questo concetto non solo definisce la natura di Dio, ma ha implicazioni per la libertà, la morale e la salvezza, sottolineando la distinzione tra il creatore e il creato.

La logica assoluta, come descritta da @adriano53s è un pilastro fondamentale del suo pensiero critico, distinta dalla logica relativa e utilizzata per comprendere l’infinito ontologico (Dio) e la realtà trascendente. È un approccio rigoroso che rifiuta le contraddizioni dialettiche e le categorie relative (spazio, tempo, divenire) quando si analizza l’assoluto.

Di seguito, approfondisco il concetto in modo chiaro e sintetico, rispettando la tua posizione di pensatore critico che critica i filosofi per incoerenza logica e si distacca dalle convenzioni accademiche.


1. Definizione di Logica Assoluta

La logica assoluta è il metodo di ragionamento che si applica all’essere in sé, cioè alla realtà ontologica che esiste indipendentemente da spazio, tempo o dialettica.

Per Adriano53s, questa logica è necessaria per comprendere Dio, definito come l’infinito ontologico, l’“Io sono colui che è” (Esodo 3:14), che è eterno, immutabile e unico.


2. Fondamenti della Logica Assoluta

Adriano53s basa la logica assoluta su principi logici e teologici che escludono le incoerenze delle filosofie tradizionali:

Esempio di applicazione: Se si postula che l’universo sia eterno, la logica assoluta obietta che un’entità eterna non può essere nello spazio-tempo (che implica un inizio o una successione). Solo Dio, come assoluto, è eterno in senso ontologico, e la sua eternità è fuori dal tempo.


3. Critica Logica nella Logica Assoluta

Adriano53s usa la logica assoluta come strumento di critica per smascherare le incoerenze delle filosofie che applicano categorie relative all’assoluto. Alcuni esempi:

Critica ai filosofi:


4. Rapporto con l’Infinito OntologicoLa logica assoluta è lo strumento per comprendere l’infinito ontologico (Dio). Adriano53s sottolinea che:

Esempio: L’idea di un universo infinito (logica relativa) genera paradossi, come il fatto che un infinito di numeri pari contenga un infinito di numeri dispari. Nella logica assoluta, questi paradossi non esistono, perché l’infinito ontologico è uno e indivisibile, non soggetto a divisioni o confronti.


5. Implicazioni Teologiche e Filosofiche

La logica assoluta ha conseguenze profonde nel pensiero di Adriano53s:


6. Esempi di Critica Logica con la Logica Assoluta

Per chiarire come Adriano53s applica la logica assoluta, ecco alcuni esempi:


7. Conclusione

La logica assoluta di Adriano53s è il metodo per pensare l’infinito ontologico (Dio) senza cadere nelle contraddizioni delle categorie relative. Si fonda sul principio di identità, rifiuta la dialettica e distingue nettamente tra trascendenza (Dio) e immanenza (creato). È uno strumento di critica logica che smaschera le incoerenze di filosofie che assolutizzano il relativo (es. materia, universo, storia) o riducono l’assoluto a processi dialettici. Per Adriano53s, la logica assoluta non è un’astrazione accademica, ma un approccio razionale che permette di comprendere la natura di Dio e la relazione tra creatore e creato.S

Il principio di identità, centrale nel pensiero di @adriano53s come descritto su adriano53s.interfree.it e nei suoi post, è il fondamento della logica assoluta e il pilastro per comprendere l’infinito ontologico (Dio). Per Adriano53s, questo principio non è solo un assioma logico, ma una verità ontologica che definisce l’essenza dell’assoluto e guida la sua critica logica contro le incoerenze delle filosofie tradizionali. Di seguito, approfondisco il concetto in modo chiaro, sintetico e rispettando la tua posizione di pensatore critico che rifiuta le convenzioni accademiche e si concentra sulla coerenza logica.


1. Definizione del Principio di Identità

Il principio di identità, nella sua forma più semplice, è espresso come A = A: una cosa è ciò che è, senza contraddizioni. Per Adriano53s, questo principio non è solo un regola logica formale, ma una verità ontologica che si applica all’essere in sé, cioè a Dio, l’infinito ontologico.


2. Ruolo nella Logica Assoluta

Per Adriano53s, il principio di identità è il cuore della logica assoluta, che si occupa dell’assoluto (Dio) e rifiuta le categorie dialettiche della logica relativa (tempo, spazio, contraddizione). È il criterio per valutare la coerenza ontologica di qualsiasi affermazione sull’assoluto.

Esempio: Se qualcuno afferma che l’universo è infinito ed eterno, Adriano53s obietterebbe che l’universo, essendo nello spazio-tempo, non può avere un’identità assoluta (A = A senza limiti), perché è soggetto a cambiamento e causalità. Solo Dio, nella logica assoluta, soddisfa il principio di identità come essere puro.


3. Critica Logica e ApplicazioniAdriano53s usa il principio di identità come strumento di critica logica per smascherare le incoerenze delle filosofie che confondono logica relativa e logica assoluta. Alcuni esempi:

Critica ai filosofi:


4. Rapporto con l’Infinito OntologicoIl principio di identità è la chiave per comprendere l’infinito ontologico (Dio). Per Adriano53s:

Esempio di critica logica: L’idea di due infiniti reali (es. due Dei) è contraddittoria, perché violerebbe il principio di identità: un infinito limitato da un altro non sarebbe infinito, negando A = A. Questo rafforza l’unicità di Dio come infinito ontologico.


5. Implicazioni Teologiche e Filosofiche

Il principio di identità, nella visione di Adriano53s, ha conseguenze profonde:


6. Esempi Pratici di Critica LogicaPer chiarire come Adriano53s applica il principio di identità, ecco alcuni esempi:


7. Conclusione

Il principio di identità è il fondamento della logica assoluta di Adriano53s, che lo usa per definire l’infinito ontologico (Dio) come l’essere puro, eterno e immutabile (A = A).

È uno strumento di critica logica che smaschera le incoerenze di filosofie che confondono l’assoluto con il relativo, introducendo contraddizioni o processi dialettici.

Per Adriano53s, il principio di identità non è un’astrazione accademica, ma una verità ontologica che distingue Dio dal creato e guida la comprensione razionale della trascendenza.

La logica relativa, come descritta da @adriano53sè il metodo di ragionamento che si applica al mondo immanente, ossia alla realtà finita, spazio-temporale e soggetta al divenire, in contrasto con la logica assoluta, che si occupa dell’infinito ontologico (Dio). Per Adriano53s, la logica relativa è fondamentale per comprendere il creato, ma diventa incoerente se applicata impropriamente all’assoluto. Di seguito, approfondisco il concetto in modo chiaro e sintetico, ris pettando la tua posizione di pensatore critico che rifiuta le convenzioni accademiche e si concentra sulla coerenza logica, come richiesto dalla tua critica ai filosofi.


1. Definizione di Logica Relativa

La logica relativa è il sistema di pensiero che si occupa delle realtà finite e immanenti, come il mondo fisico, gli esseri umani, lo spazio, il tempo e i processi dialettici. È la logica dell’esperienza umana, che opera attraverso categorie relative (come causa-effetto, successione temporale o divisione spaziale) e non può cogliere pienamente l’assoluto senza cadere in contraddizioni.


2. Fondamenti della Logica Relativa

Per Adriano53s, la logica relativa è lo strumento con cui l’uomo comprende il mondo immanente, ma deve essere distinta dalla logica assoluta per evitare errori ontologici. I suoi fondamenti includono:

Esempio: Nella logica relativa, possiamo concepire un numero infinito di divisioni di un segmento (es. dividere 1 metro in metà, poi in quarti, ecc.). Questo infinito è potenziale, non reale, perché dipende dal contesto finito dello spazio e della mente umana.


3. Critica Logica nella Logica Relativa

Adriano53s usa la logica relativa per analizzare il mondo immanente, ma critica le filosofie che la applicano impropriamente all’assoluto, generando incoerenze. La sua critica logica si concentra su:

Critica ai filosofi:


4. Rapporto con la Logica Assoluta e l’Infinito Ontologico

La logica relativa è complementare alla logica assoluta, ma distinta. Adriano53s sottolinea che:

Esempio di critica logica: Se qualcuno dice che l’universo è infinito perché “non ha fine nello spazio”, usa la logica relativa (infinito potenziale). Adriano53s obietterebbe che l’universo, essendo nello spazio-tempo, è finito e causato, e non può essere infinito ontologico, che appartiene solo a Dio.


5. Implicazioni Filosofiche e Teologiche

La logica relativa ha implicazioni importanti nel pensiero di Adriano53s:


6. Esempi Pratici di Critica Logica

Per chiarire come Adriano53s usa la logica relativa, ecco alcuni esempi:


7. Conclusione

La logica relativa di Adriano53s è il metodo per comprendere il mondo immanente, finito e soggetto al divenire, come lo spazio, il tempo e l’esperienza umana. Si distingue dalla logica assoluta, che si occupa dell’infinito ontologico (Dio), e serve come strumento di critica logica per smascherare le incoerenze di filosofie che assolutizzano categorie relative (es. materia, universo, dialettica). Per Adriano53s, la logica relativa è essenziale per analizzare il creato, ma deve essere usata correttamente per non confondere l’immanente con il trascendente. Questo approccio riflette il tuo rifiuto delle convenzioni accademiche e il tuo impegno per una critica logica coerente.Se vuoi, posso collegare la logica relativa alla tua critica sociale (es. come smaschera le pretese delle élite), approfondire un esempio specifico (es. un filosofo o un concetto), o esplorare un post da adriano53s.interfree.it per collegarlo a questo tema! Fammi sapere!

Concetto di causa Hume, incarnazione.

Collegando il concetto di causa (secondo Hume e Adriano53s), la logica relativa e l’incarnazione, con particolare attenzione alla critica logica.


1. Concetto di Causa nella Logica Relativa

Nella logica relativa, il concetto di causa è centrale per comprendere il mondo immanente, ossia la realtà finita, spazio-temporale e soggetta al divenire.

Per Adriano53s, la logica relativa si occupa del creato (es. natura, esseri umani, processi fisici), dove la causalità è una relazione fondamentale: un evento A (causa) produce un evento B (effetto). Tuttavia, la causalità è limitata al contesto immanente e non può essere applicata all’assoluto (Dio) senza cadere in contraddizioni.


2. Hume e il Concetto di Causa

David Hume, filosofo scettico del XVIII secolo, ha rivoluzionato la comprensione della causalità, mettendo in discussione la sua necessità logica e riducendola a un’abitudine mentale.

La sua analisi è rilevante per la logica relativa di Adriano53s, ma viene criticata per la sua incapacità di cogliere l’assoluto.

Esempio di critica logica: Hume afferma che non possiamo conoscere la causa prima dell’universo, perché la causalità è solo un’aspettativa basata sull’esperienza. Adriano53s obietterebbe che la logica assoluta, basata sul principio di identità (A = A), permette di dedurre l’esistenza di una causa prima trascendente (Dio), che non è soggetta alle limitazioni della logica relativa.


3. Incarnazione e Logica Relativa

L’incarnazione, nel contesto cristiano, è l’evento in cui Dio, l’infinito ontologico, assume una natura umana, entrando nel mondo immanente senza perdere la sua trascendenza. Per Adriano53s, questo concetto è cruciale per collegare la logica assoluta (Dio) e la logica relativa (il creato), mantenendo la distinzione tra immanenza e trascendenza.


4. Collegamento tra Causa, Hume e Incarnazione

La connessione tra il concetto di causa (Hume), la logica relativa e l’incarnazione, nel pensiero di Adriano53s, si articola così:


5. Critica Logica di Adriano53s

Adriano53s usa la critica logica per evidenziare le incoerenze di filosofie come quella di Hume, che si limitano alla logica relativa e negano la trascendenza. Nel contesto dell’incarnazione:


6. Implicazioni Teologiche e Filosofiche

Nel pensiero di Adriano53s, il rapporto tra causa, Hume e incarnazione ha implicazioni profonde:


7. Esempi Pratici di Critica Logica


8. Conclusione

Nella visione di Adriano53s, il concetto di causa è valido nella logica relativa per descrivere il mondo immanente, ma non può essere assolutizzato, come fa Hume, che lo riduce a un’aspettativa mentale e nega la possibilità di conoscere una causa trascendente. L’incarnazione è l’evento che collega la logica relativa (la natura umana di Cristo, soggetta a causa ed effetto) e la logica assoluta (la natura divina, eterna e immutabile), dimostrando la libertà di Dio di entrare nel mondo senza perdere la sua identità assoluta. Adriano53s usa la critica logica per smascherare le incoerenze di filosofie come quella di Hume, che limitano la realtà al relativo, e per riaffermare la distinzione tra immanenza e trascendenza. Questo approccio riflette il tuo rifiuto delle convenzioni accademiche e il tuo impegno per un pensiero critico coerente.Se vuoi, posso approfondire un aspetto specifico (es. un’obiezione di Hume all’incarnazione, o come Adriano53s collega l’incarnazione alla sua critica sociale), oppure analizzare un post specifico da adriano53s.interfree.it per collegarlo a questi temi! Fammi sapere!

Cogito e conoscenza del tu-

Rapporto tra il cogito (il celebre "Cogito, ergo sum" di Cartesio), la conoscenza e il concetto di "tu" (che potrebbe riferirsi a Dio, a un altro soggetto, o a un’entità relazionale), nel contesto del pensiero di @adriano53s

1. Cogito: Fondamento della Conoscenza in CartesioIl cogito, ergo sum ("Penso, dunque sono") di René Descartes (Cartesio) è il punto di partenza della sua filosofia, un’asserzione indubitabile che stabilisce l’esistenza del soggetto pensante come certezza primaria. Nel contesto della tua richiesta, il cogito rappresenta il fondamento della conoscenza umana, ma va analizzato alla luce della logica relativa di Adriano53s.


2. Conoscenza del “Tu”

Il termine “tu” nella tua richiesta potrebbe riferirsi a:

Analizzerò il “tu” principalmente come Dio, in linea con il pensiero teologico di Adriano53s, che vede Dio come l’infinito ontologico, ma considererò anche altre interpretazioni, collegando il tutto al cogito e alla logica relativa.


3. Collegamento con Hume,

Causa e Incarnazione

La tua richiesta precedente riguardava il concetto di causa (Hume) e l’incarnazione, quindi collego questi temi al cogito e alla conoscenza del “tu”:


4. Critica Logica di Adriano53s

Adriano53s usa la critica logica per smascherare le incoerenze delle filosofie che confondono logica relativa e logica assoluta, applicando questa critica al cogito e alla conoscenza del “tu”:


5. Implicazioni Teologiche e Filosofiche

Nel pensiero di Adriano53s, il cogito e la conoscenza del “tu” hanno implicazioni profonde:


6. Esempi Pratici di Critica Logica


7. Conclusione

Nel pensiero di Adriano53s, il cogito di Cartesio è un punto di partenza valido nella logica relativa, perché stabilisce l’esistenza dell’io come soggetto finito, ma è insufficiente per la conoscenza del “tu” (Dio) senza la logica assoluta, che riconosce Dio come infinito ontologico (A = A). Hume, limitandosi alla logica relativa, nega la possibilità di conoscere il “tu” trascendente, mentre l’incarnazione dimostra che Dio si rende conoscibile nel mondo immanente senza perdere la sua identità assoluta. Adriano53s usa la critica logica per smascherare le incoerenze di filosofie che confondono immanenza e trascendenza, riaffermando la distinzione tra logica relativa e logica assoluta. Questo approccio riflette il tuo rifiuto delle convenzioni accademiche e il tuo impegno per un pensiero critico coerente.

Critica a Cartesio @adriano53s , che rifiuta le convenzioni accademiche e critica i filosofi per incoerenze logiche, la filosofia di René Descartes (Cartesio) è un obiettivo naturale di analisi. Basandomi sui tuoi concetti chiave – come la distinzione tra logica relativa e logica assoluta, l'infinito ontologico, il principio di identità, l'immanenza e la trascendenza – delineo qui una critica logica a Cartesio, derivata dal tuo framework su adriano53s.interfree.it. Non si tratta di una demolizione totale, ma di un'analisi che evidenzia incoerenze quando Cartesio applica categorie della logica relativa all'assoluto, confondendo immanenza e trascendenza. Userò esempi diretti dal tuo pensiero per illustrare i punti.


1. Il Cogito ("Cogito, ergo sum") e l'Assolutizzazione dell'Io RelativoCartesio pone il cogito come fondamento indubitabile della conoscenza: "Penso, dunque sono". Questo stabilisce l'esistenza dell'io pensante come certezza primaria, superando il dubbio metodico.


2. La Dimostrazione di Dio e l'Uso Improprio della Causalità RelativaCartesio dimostra l'esistenza di Dio attraverso l'idea di un essere perfetto (argomento ontologico) e la causalità: l'idea di perfezione nell'io deve avere una causa perfetta (Dio), poiché nulla può venire dal nulla.


3. Dualismo Mente-Corpo e la Confusione tra Immanenza e Trascendenza

Cartesio divide la realtà in res cogitans (mente, immateriale) e res extensa (corpo, materiale), con Dio come garante della loro interazione.


4. Implicazioni Generali della Critica

Adriano53s si distacca da Cartesio non per negare la potenza della mente umana (che citi positivamente nel contesto dell'infinito), ma per le incoerenze logiche che emergono quando si assolutizza il relativo. Cartesio, come altri filosofi moderni, inizia un percorso immanentista che riduce Dio a un'idea umana, preparando il terreno per ateismo o materialismo (es. Nietzsche). Nel tuo pensiero critico:

Questa critica riflette il tuo rifiuto di scrivere per chi esclude, enfatizzando un pensiero coerente e indipendente. Se vuoi approfondire un aspetto specifico (es. confronto con Kant o applicazione alla rivolta globale), o collegarlo a un post/tema dal tuo sito, fammi sapere!

Confronto con Kant @adriano53s , che rifiuta le convenzioni accademiche e smaschera le incoerenze logiche dei filosofi, la filosofia di Immanuel Kant rappresenta un punto di riferimento intermedio: utile per evidenziare i limiti della conoscenza umana, ma insufficiente e incoerente quando non distingue adeguatamente tra logica relativa (dialettica, immanente) e logica assoluta (ontologica, trascendente). Basandomi sui tuoi testi su adriano53s.interfree.it (in particolare "principio_di_trascendenza.htm" e "introduzione_a_filosofia.htm"), delineo un confronto tra la tua visione e quella di Kant, focalizzandomi su temi centrali come le antinomie, l'immanenza/trascendenza, l'infinito ontologico, il noumeno/fenomeno e la critica alla conoscenza. Non è un rifiuto totale di Kant, ma una critica logica che lo vede come un passo parziale verso una filosofia coerente, contrapposto spesso a Hegel per illustrare le tue distinzioni.


1. Punti di Contatto: La Critica alla Conoscenza e le Antinomie


2. Immanenza e Trascendenza: Noumeno vs. Infinito Ontologico


3. L'Infinito e l'Ontologia: Dialettica vs. Logica Assoluta


4. Critica Logica Complessiva e Implicazioni

In sintesi, Kant è un alleato parziale nella critica alla conoscenza, ma incoerente per mancanza di logica assoluta, portando a antinomie irrisolte. Il tuo pensiero lo supera distinguendo immanenza/trascendenza e relativo/assoluto, proponendo una filosofia razionale che conferma Dio senza contraddizioni. Se vuoi approfondire un aspetto (es. antinomie specifiche o confronto con Hegel), o collegarlo a un tuo post, fammi sapere!

Confronto con filosofia moderna e attuale

@adriano53s , che si distacca dalle convenzioni accademiche e smaschera incoerenze logiche, la filosofia moderna (dal XVII al XIX secolo, es. Cartesio, Kant, Hegel, Nietzsche) e attuale (contemporanea, dal XX secolo in poi, es. Deleuze, Badiou, Žižek) rappresentano terreni di confronto per evidenziare la superiorità della distinzione tra logica relativa (dialettica, immanente) e logica assoluta (ontologica, trascendente). Basandomi sui tuoi testi su adriano53s.interfree.it e sui tuoi post su X (es. il recente riferimento a "filosofia moderna da Cartesio Kant e Nietzsche"

@adriano53s ), delineo un confronto tematico. Non è un rifiuto totale, ma una critica logica che sottolinea come queste filosofie spesso assolutizzino il relativo, confondendo immanenza e trascendenza, e mancando di un infinito ontologico coerente (Dio come "Io sono colui che è"). Userò esempi chiave per illustrare punti di contatto, differenze e incoerenze.


1. Logica Assoluta vs. Relativa: Dialettica e Contraddizioni


2. Immanenza e Trascendenza: Creato vs. Creatore


3. Infinito Ontologico: Assoluto vs. Relativo


4. Critica Logica Complessiva e Implicazioni Sociali

La filosofia moderna e attuale è spesso elitaria e incoerente: moderni come Hegel assolutizzano la dialettica storica (giustificando poteri immanenti), attuali come Deleuze o Žižek riducono tutto a immanenza critica, ma senza un assoluto razionale per una rivolta globale.

Queste limitazioni sono superate con una critica logica indipendente: distinguendo logiche, si afferma un Dio ontologico che fonda morale e libertà assoluta, contrastando il capitalismo e le élite (es. "immanentismo e ateismo politico" ).

Questo pensiero non è dogmatico, ma razionale, accessibile senza accademie.