ESTETICA

La poesia, l'arte estetica, il desiderio, la memoria e l'oblio della vita accaduta, eterna nella memoria dei viventi, ma solo fino a che, a loro volta, sono vivi, a cosa serve? Solo a piangere e rimpiangere? A creare ( termine inesatto) poesia? La filosofia, spurgata dalla falsità del cambio di significato delle singole parole indotto dai tanti "famosi ed illustri pensatori", sta a dimostrare che il logos relativo non è creatore e quindi non conosce, non può conoscere in senso hegheliano, l'origine della sua stessa realtà. Il solo logos assoluto, il fiat, il creatore crea dal nulla, non manipola la realtà esistente, e quindi è il solo che può conoscere la verità assoluta. Pensare e creare dal nulla non appartiene ne al poeta , ne al filosofo ne all'uomo.

La metafisica, in filosofia, ha un significato ben preciso: la ricerca della verità oltre il sensibile, oltre il parlato. L'arte estetica, cui appartiene la poesia, avrebbe come compito l'andare oltre per conoscere le verità assolute, ma si è scoperto che non le appartiene. Non appartiene neppure alla pitture: dopo Fontana si è capito che dietro una tela non c'è, non il vuoto, ma il nulla . Rimane solo ciò che appare piacevole per qualcuno disposto a comprare.

21\05\2019

adriano53s@hotmail.com