essere nell'eternità

 

scuola di specializzazione

 

Accolgo nel mio essere i contenuti scissi

di rifiutati frammenti umani,

eternamente latenti ed inesplorati

al nulla restituiti depurati.

 

Partecipo, nella reciproca rivelazione dell'esser nulla,

all'emozionante, silenziosa esperienza evolutiva,

condivisa, differenziante

vissuta

svelando loro l'eziologia della malattia.

 

Affacciati al mondo,

la durata della permanenza,

in attesa della valutazione finale,

sconosciuta, ma certa,

nati nel corso degli anni,

per risolvere il disagio

oltre l'elementare bisogno del vivere

ricorrevano a Dio

coordinatore disponibile al di fuori delle ore

per i dubbi più pressanti.

 

Tra l'uomo ed il suo mondo interno

l'esterno spazio tempo

laboratorio transizionale contenitivo

ove affrontare  la precarietà improduttiva

nel progetto d'accettare.

 

 

 

Esterni al mondo divino, porta chiusa a chiave,

vedevano giocare gli angeli

portare Dio a passeggio.

 

Chiave d'accesso dipingere

la divina rappresentazione simbolica

e vivere da fantasmi

per accedere gradualmente a Dio

grazie alla mediazione sacerdotale

confessando l'incapacità creativa,

sospendendo la normalità

per il divino.

 

Erano persone normali, inutili ed insicure.

Non era un ludico catartico vivere.

 

@ clown 27/03/2007