@aquila bianca

 

Quando leggo le tue poesie trasmetti così spontaneamente la sofferenza del distacco, l'ebbrezza dell’unione che, secondo me, una persona non può descrivere così profondamente

delle esperienze che non ha vissuto in prima persona.

Devi aver amato moltissimo ed ami ancora tuttora per riuscire a scrivere versi così belli...

perché la poesia descrive comunque lo stato d’animo del poeta in quel momento.

 

@15/01/2003

AQUILA BIANCA

 

Esteriorizzare i pensieri personali, non la vita personale...è diverso...difficile decifrare ricavando dalla poesia, che è una ricerca della vita scritta in poesia, la mia vita. Per  questo mi sento protetto. Anche chi mi conosce e che ha letto, non è riuscito a decifrare nulla di me.

 

@adriano

 

…L’amore reale non dura  per sempre. L’amore idilliaco creato dalla fantasia non comprende la quotidianità, la routine di tutti i giorni, ecco perché l’ amore non vissuto realmente o quello iniziato e mai finito è così bello ed eterno,  quindi più intensamente sentito…

 

@ aquila bianca16 gennaio 2003

 

La risposta è basata sulla stessa visione della vita promulgata dalla società...una visione basata sul possesso per evitare l'angoscia della perdita e per l'acquisto di un valore. Il   problema non è un problema di quotidianità, ma di rapporti umani ed in quale modo, della missione di ogni singolo uomo e del suo valore nella vita e del significato della logica d'amore. Il tutto in rapporto al qui, ora e di fronte all'eternità.

 

@adriano

 

Per me l’amore non è possedere, amore è donare reciprocamente in modo spontaneo, quando ognuno è libero di essere se stesso, sempre! Nel momento in cui questa spontaneità scompare inizia una sorte di schiavitù morale e psicologica a circuito chiuso da cui non si riesce più ad uscire. Gran parte della colpa, quando un amore finisce, è dettata dal fatto che non si prova più niente di nuovo, tutto è già stato vissuto, tutto diventa piatto…ecco cosa intendo per quotidianità! 

 

@ aquila bianca16 gennaio 2003

 

Una persona si considera valore zero se non possiede. Possedere la persona che si ama, anche se non riamati, dà alla persona un riempitivo al vuoto che è la vita. 

Riempie il nulla della creatura. L'amore non può e non deve essere possesso. 

Ma religione e società, cultura e costume questo possesso lo hanno codificato e reso esclusivo per poter esse stesse avere una ragione d'esistenza.

 

@adriano

 

"Se rileggi bene quello che hai scritto ad un certo punto stai dicendo la stessa cosa che intendo io (l’ ho sottolineato)  persona che amo, è ovvio che amandola mi sento più realizzata, completa... non ho mai avuto la sensazione di possesso, tutto ciò mi fa sentire egoista...."

 

@ aquila bianca

 

ciao...sapevo d'aver detto le stesse cose...ma la visione è più ampia...il rapporto è tra le creature, la loro relazione, la loro realizzazione, la morale, l'etica e Dio.

 

@adriano 

 

La visione tua più ampia…La tua mente cosi libera…Cosi sentita e descritta dalla tua poesia…A volte per una mente semplice come la mia, diventa difficile capirne tutti i significati. Nella mia mente comunque si riesce a liberare, la mia fantasia...planando cosi, nel mio spazio/tempo che non ha più confini, sentendomi veramente…LIBERA !

@ aquila bianca

 

Sei fortunata a poterlo fare...la mia educazione, la mia preparazione scolastico-culturale me lo impediscono.

Io ho necessità di sapere e non mi bastano i sogni...la vera bellezza dei sogni è la realtà. 

L'eternità, anche in amore, è solo in Dio. Per questo mi chiedo il perché, non dell'indissolubilità, ma dell'esclusività, recepita e sancita dalle leggi. La verità di Dio o il bisogno delle istituzioni civili e religiose per far sopravvivere questa società del possesso?

Sino a che saremo educati a vivere per questo modello, ci sarà angoscia, errore di scelta e guerra tra i sessi, guerra tra uomini. 

Esclusivo ed indissolubile dovrebbe essere soltanto il "matrimonio" con Dio. 

Vorrei poter amare, come lui, la persona senza ingelosire, senza possedere...soltanto per il suo valore d'esistere nella bellezza della conoscenza. 

 

@adriano

 

Mi piace moltissimo dialogare con te via internet, per me questa e un esperienza nuova,

 ma vedo che mi coinvolge già moltissimo...insomma è un modo originale per comunicare,

sei riuscito persino a farmi amare il computer, cosa che fino a poco tempo fa odiavo.

Mi entusiasma moltissimo il tuo modo di scrivere, anche se a volte devo soffermarmi un po’di più su alcuni concetti.

…condivido pienamente con te che l’amore eterno è solo per DIO…

…potere amare liberamente fuori dai canoni concessi senza ferire, ingelosire chi ti sta accanto nel nostro mondo credo sia una fortuna concessa a pochi, intendiamoci non che una persona si debba innamorare tutti i giorni del primo che capita.

Comunque il succo è questo: nel momento in cui succede, automaticamente privi, chi ti sta accanto, di un qualcosa che prima era suo ed ora non lo è più (qui il famoso discorso di possesso), e quindi, anche se questa si accanisce a tenerselo accanto, lo ha già perso.

Quando ti innamori,  ti capita e basta.  Vieni travolta da una cascata di emozioni, e quello di cui facevi parte ed era in un primo momento un nido d’amore, diventa una gabbia dove ti ritrovi prigioniera, perdi la tua libertà, quella di potere esprimere, non reprimere, di potere urlare, non soffocare la libertà di potere essere se stessi, sempre, in ogni momento…

Purtroppo per essere se stessi fai del male a chi ti sta accanto, quindi chiudi in te stessa tutto quello che ti fa sentire viva e cosi piano piano ti senti morire dentro …

 

21/01/2003 @aquila bianca

 

Sei più brava di me ad esprimere la realtà che si prova...solo che a me il viverla o il saperla non basta...io cerco se davvero, questo sacrificio, sia la missione della vita per una salvezza e quale salvezza...se davvero questo sacrificare l'amore ed il proprio star bene sia il sacrificio che Dio chiede ad Abramo.

Mi chiedo davvero quale siano le basi etiche e morali che uniscono due persone, credenti in Dio, con un legame simile a quello tra Dio e gli uomini e perché Dio ne è esentato.

 

26/01/2003 @adriano