la città dell'uomo

 la situazione 

Appunti per un romanzo.

la città vecchia

Se la politica, com'è stato affermato, è la prosecuzione della guerra sotto altre forme, noi quella guerra l'abbiamo perduta, così come anche la più potente URSS, ha perduto. Non si può entrare in competizione con i più ricchi, con i più potenti senza pagare pegno. 

La posta in palio era enorme: il tutto al vincitore, il nulla al perdente. Anche la giustizia...il diritto del vincitore di dettarne le regole: il vincitore ha, infatti, sempre ragione.

E guerra è stata. Arde la vita con i risparmi sui falò delle manovre finanziarie studiate per salvare gli investitori. Abbiamo perso tutto e tutti. Quasi tutti. La classe dirigente, quelli che hanno il  potere, in ogni campo, no. Quella è gente senza morale. Vive nel lusso senza vergogna, forse ha  soltanto un po' di paura. Ma non pagano, non pagheranno mai.

La classe media , invece,precipita  rapidamente verso il fondo della scala sociale, verso la miseria. 

Casa mia è bella, situata in uno dei quartieri più eleganti. Nessuno può pensare che in tasca non ho più denari. Che sono diventato povero.

Andarmene via. Dove?  Vendere la casa, il risparmio della mia vita di lavoro, a metà prezzo...forse lo dovrò fare...non c'è lavoro.

Nessuno lavora, nessuno esce di casa. Si ha paura ad uscire per strada. La città è diventata un territorio ostile. 

Non si compera, non si vende se non per sopravvivere, tutti si comperano, tutti si vendono. Tutto ha un prezzo. 

Delinquenza continua per sopravvivere, che le forze dell'ordine non riesce a fermare. Rapimenti...la vita umana ha un valore minimo: o paghi o muori. 

L'omicidio è ormai uno sport. La vita non costa niente, l'essere umano non ha alcun valore. Dilaga il terrore. Dilagano la Miseria, la malattia e la fame. 

I medici non fanno crediti, la fame e la malattia si.

I bambini hanno fame, mangiano la terra, scavano tra i rifiuti. La prossima generazione sarà una generazione di sottosviluppati.

Questo in una situazione dove i servizi sociali pubblici, privatizzati, sono inesistenti. La maggioranza della popolazione non ha lavoro, senza risparmi, senza azioni. 

Mi vergogno di essere nato in questa città. Mi vergogno di abitare nella City.

Ogni anno andavo sulla costa, in ferie, con la mia famiglia, ma questa volta siamo dovuti rimanere qui. Il prezzo è troppo sproporzionato rispetto allo stipendio. Siamo in una miseria spaventosa. E pensare che sono ancora tra i più fortunati. Io lavoro, mia moglie è da un anno che non riceve uno stipendio. Fa quello che può. Niente. I miei figli sono tutti disoccupati. Non possono più neppure studiare. I libri sono introvabili. Le scuole pubbliche sono chiuse. Non ho possibilità di mandarli alle scuole private.

Siamo discendenti di un popolo abituato ad adattarsi a tutto, senza pretese, ma non a questo inferno. Riusciamo a sopravvivere grazie ai risparmi degli anni buoni. Non ci siamo mai lasciati condizionare dai buoni consigli della società dei consumi e della finanza. I nostri risparmi non li abbiamo depositati in banca, ma sotto le mattonelle. Ci abbiamo perso con la svalutazione, ma così almeno, non abbiamo perso tutto. Non abbiamo speso tutti i nostri soldi come ci invitavano gli economisti oppure indebitandoci per rincorrere le novità tecniche od altro.

E c'è stata la guerra...come nazione abbiamo perso sul mercato della concorrenza. Potevamo e dovevamo saperlo. Le regole del commercio sono state fatte per i più forti. Era naturale che vincessero. Non capisco perché sia stato necessario fare questa guerra. Come nazione eravamo autonomi. Si stava bene tutti. Non dovevamo firmare accordi commerciali. Non dovevamo entrare a far parte dell'OCSE. Non dovevamo seguire le riforme dettate dal FMI e dalla banca mondiale d'investimento. I soldi sono necessari per far lavorare, ma non lavorano, non producono niente. Vogliono solo raddoppiare.

 

-Mamma! Mamma, Marco è caduto. Si è fatto male...

-Come si è fatto male!...Oh Dio...ti sei rotta la gamba? Fammi vedere...non sembra rotta.

-Mi fa male!

-Dovremmo portarlo in ospedale.

-Quale ospedale? Non ce ne sono quasi più...

-L'ospedale di Gesù.

-Ma l'hai ancora visto? Non ci sono medicine, le devi pagare. Non ti danno da mangiare, te lo devi procurare. Sotto i letti ci giocano i topi. Tra le lenzuola, quando ci sono, pidocchi. Meglio morire per strada, piuttosto. Gli daremo la tachipirina per qualche giorno. Devo averne ancora qualche compressa da qualche parte...sono scadute, ma funzioneranno lo stesso.

-Si potrebbe chiedere un prestito in banca.

-Ma in che mondo vivi? Un prestito...sai che non restituiscono neppure i soldi che avevi depositati?

-Ma che dici?

-Conosci Cattolich Adam?

-Il giornalista?

-Si. Il famoso giornalista. E' morto.

-Morto?!

-Morto in attesa di trapianto.

-Ma era ricco, poteva permetterselo il trapianto.

-Eppure le banche hanno rifiutato di restituirgli i suoi risparmi.

-A chi li danno allora? Non dicono che devono riprendere i consumi per far riprendere l'economia?

-Tutte menzogne. O sei miliardario e paghi per averli o muori in povertà. Solo gli americani devono consumare. Noi dobbiamo solo morire. La gente lo sa, ma non può farci niente. Il potere l'hanno loro. Piange, si ribella, spacca, protesta per le strade, ma non serve a nulla. La polizia li carica. Ci sono già stati dei morti. Vogliono addirittura schierare l'esercito. Non li ascolti i telegiornali?

-Vuoi dire che siamo diventati del terzo mondo?

-Quarto mondo.

Il povero-fede in dio

 

-Hanno suonato. Vai a vedere.

-Cosa vuoi?

-Hai un dollaro? Ho fame.

-Potrei chiederti di bestemmiare Dio, prima di darti il pane. Come chiese Don Giovanni al povero. Lo faresti?

-Credo di no.

-Per ora non credo di chiedertelo, neppure lo farò per amore dell'umanità. Ti dò il pane solo perché sei bella. Una delle più belle donne che io abbia visto. Perché non ti vendi? Non saresti costretta...il telefono! Rispondi tu? Ti posso dare solo un pezzo di pane...stantio...non ho altro. 

-Grazie. Pregherò per la tua famiglia.

-Non credo più. Dio dov'é? Tu lo sai? Penso che abbandonerò la chiesa...abbandonerò questa città. Me ne andrò lontano. Comincerò una nuova vita. Dio è morto. E' ora di mettere un poco di ordine in questa vita.

-Dio non è morto. Io non ho perso la speranza e la fiducia in Dio. L'unico che ci aiuta è lui.

-Oggi ti ho aiutata io.

-La gente va in chiesa più del solito.

-Non venirmi a dire che questa miseria è il regalo di Dio alla nostra nazione per farci ritornare alla fede...Chi è al telefono?

-Nostro figlio dagli USA.

-Desidero rivederti ancora.

-Cosa vuoi Marco?

-State bene...ho visto scene terribili in televisione.

-Stiamo bene.

-Perché non venite da me?

 

lavoro/potere/ribellione

-Se vuoi questo lavoro devi venire a letto con me.

-Non sei il mio tipo...a dire il vero non sono disposta a vendermi, neppure per un lavoro.

-Se vuoi sopravvivere lo dovrai fare. Sei una perdente.

-Questo è tutto da vedere. Non possedete il potere divino.

-Ce lo siamo presi. Senza il nostro beneplacito siete niente. Siete dei morti.

-Questa non è democrazia, neppure giustizia. Prima o poi pagherete.

-Chi ce la farà pagare? Dio? Ma veniamo alle cose pratiche. Vuoi questo lavoro? Sei bella, sfrutta la tua bellezza. In questo mondo, la bellezza, ha un considerevole valore.

-Non sono in vendita.

- Ti ripeto...sei molto bella, possiedi anche una notevole intelligenza, ma sei troppo in là con gli anni. Non sei neppure disposta ad andare a letto con me. Dovresti essere rieducata. Ti rimanderò a scuola. Devi essere continuamente aggiornata se vuoi competere.

-Credi in dio? Tu credi in Dio?

-Non esiste un Dio da impietosire, da prendere in giro cercando una giustificazione o somministrandogli menzogne...così non si fa altro che accrescere la ricchezza degli psicanalisti. Ti immagini? Un super-io che si accresce, continuamente, come un mostro che vuole privarti della libertà, che vuole controllarti.

-La povertà è un mostro maggiore.

-Neppure tu sei una credente.

-Forse, ma continuerò la mia ricerca di libertà. Continuerò a scavare, prima di una scelta, prima di morire, per ritrovare le radici della verità.

-La sola verità è il denaro. Il solo dio è il denaro. Se ci credi, se lo possiedi...tieni la tua vita tra le mani. Saresti libera di ottenere e fare quello che vuoi.

-Quanti posseggono il dio denaro? E' per tutti?

-Non tutti sono i prescelti.

-Cosa dovrei fare?

-Venire a letto con me.

-Tu sei pazzo!

-Non sai quello che stai perdendo. Le occasioni capitano una sola volta nella vita.

-E tu saresti la mia occasione?

-Ti sto offrendo più di quello che vali. 

-Che ne sai tu?

-Quello che nessuno può ignorare...gli anni passano per tutti, diverrai vecchia, la tua bellezza diverrà bruttezza. Non ci sarà chirurgo estetico capace di restituirtela. Avere ricchezza, invece, non invecchia.

-Anche tu morirai. Continuerò la mia ricerca.

 

 

Emigrare

 

Andarcene? Dove? Le nazioni ricche hanno innalzate alte mura. Gli eserciti vigilano alle frontiere. Usano sofisticati sistemi di controllo. Nessuno può entrarci, salvo i miliardari. Il denaro apre tutte le porte. Se ti va male ti rimpatriano. Se ti va peggio ti rinchiudono nei campi di concentramento con l'accusa di essere terrorista, se ti va meglio ti fanno fuori.

-Papà, mamma...noi emigriamo. Non c'è più nessun lavoro, neppure quelli temporanei. Non c'è nessun avvenire. Abbiamo preso contatto con una organizzazione.

-Non voglio.

-Non c'è nessun avvenire in questo paese. Non si vede una fine. Quello che aumenta è soltanto la miseria, la violenza, le morti. 

la nuova città/dio?

 

Un monastero. Uno cattolico. Questa la mia nuova città, il mio rifugio. Dalla mia camera posso abbracciare con uno sguardo l'intera città dell'uomo. La conosco bene.Conosco quello che ho lasciato. Sono sola, è vero. Non ho niente. Neppure un marito, un amante. Ho imparato a combattere il desiderio dell'abbraccio pregando. Ed il desiderio si è affievolito sempre di più. E' scomparso. So che avevano ragione gli asceti. Dopo un poco di tempo non si ha più bisogno degli uomini. Si vive per l'idea di Dio. Si vive per un Dio che si materializza nella trasformazione del pane e del vino in carne e sangue.  Mi godo delle estasi orgasmiche con Dio. Al solo pensarci rabbrividisco...al solo pensarci arrivo alle soglie dell'orgasmo fisico. Tuto l'universo è in me, grazie a Dio, con Dio.

 

attentati/rivolta

 

-Gli emigranti stanno sommergendo la nostra nazione, sono disposti a lavorare per un tozzo di pane. Stanno scatenando una guerra tra i poveri. Ci rendono disoccupati. Molte famiglie non hanno più futuro. Gli unici felici sono i direttori delle aziende.

-Siete dei castrati, dei falliti. Maschi nella merda, sconfitti dalla vita, gelosi della fortuna e della ricchezza degli altri.

-Per essere un sociologo guazzi nella fogna...quanto ti rende scrivere queste puttanate? Quanto ti pagano?

-E di me che sono una donna cosa dici? Che sono una donna mancata perché avrei voluto essere uomo come mio padre? Le solite palle psicologiche! Io sono donna e sono ben felice di esserlo. Chiedilo ai tuoi compari militari....ha fatto appena in tempo a fuggire dal loro desiderio bavoso. Mi avrebbero stuprata.

-Cosa volete fare di me?

-Di chiedere un riscatto non se ne parla neppure...d'altra parte sei così invischiato, anima e corpo nel sistema, che sei incapace di ragionare da uomo, al di la dei meccanismi automatici che dirigono la storia...lasciarti libero per trovare giustificazioni sociologiche ai tiranni al potere, per liberarli dai sensi di colpa....ma credi davvero che abbiano ancora una coscienza umana? La sera, dopo essersi pagato l'amore, non fanno altro che contare i loro sporchi denari. Decidere dove investirli, come moltiplicarli senza rischiare nulla. A voler essere realisti non ci rimane altro che ucciderti.

-La loro ricchezza serve anche a voi.

-Neppure più le briciole lasciano cadere. Ucciderli tutti bisognerebbe...tutti.

-E voi sareste dei cristiani?

-E' questo il dubbio che ci attanaglia...un dubbio atroce...è ancora possibile essere cristiani in questa società di merda senza essere dichiarati degli esclusi? La sai tu la risposta?

-Dovreste amare i nemici.

-Quando i nemici sono delle persone, ma tu sei ancora una persona? Non sei neppure più una bestia. Sei soltanto un meccanismo ben oliato.

-Siete senza speranza.

-Dio non interviene nella storia dell'uomo. Dio si inchina al no dell'uomo. E nell'uomo è difficile avere speranza. Non è più l'umanità a guidarli, ma la logica economica. Si scannano per qualche soldo in più.

-E la divina provvidenza?

-La divina provvidenza è buona soltanto per gli animali.

 

perdizione/sena dio, senza uomo

-Sono tornata. Avevi ragione tu.

-Sapevo che saresti ritornata.

-Tu vuoi soltanto avermi.

-Non sei venuta per questo?

-La situazione è peggiorata. Sono sola. Non sapevo dove andare. I militari hanno preso il potere. I miei amici sono scomparsi. 

-Arrestati?

-Penso siano stati uccisi...facevamo parte di un'organizzazione cattolica.

-Terroristi?

-Non abbiamo ucciso nessuno. Abbiamo fatto un rapimento, ma non volevamo ucciderlo. E' stata una disgrazia. ...gestivamo un giornale clandestino d'informazione.  L'informazione è in mano al potere. E' la loro ancella. Dicono soltanto menzogne. Noi vogliamo svelare la realtà. E' giusto che tutti prendano coscienza che la mancanza di diritti condanna milioni di persone alla miseria. E' ora che anche i benpensanti si scandalizzino.

-Più pericolosi dei terroristi.

-Anche tu pensi che i terroristi siano dei falliti che si credevano uomini, ed invece sono merda?

-No.

-Hai paura allora? 

-No. Non posso avere paura,non più. Non ho null'altro da perdere che la mia vita. Anch'io posso considerarmi solo. I miei figli sono emigrati chissà dove. Non so più nulla di loro. Forse sono vivi, forse sono morti...mia moglie non è più una donna.  Va di chiesa in chiesa a chiedere se li hanno visti. 

-Allora posso rimanere?

-Entra. Siamo già stati troppo qui fuori a parlare. Speriamo che non ci abbiano visti.

 

i fini

 

Il popolo ormai non esiste più. Ogni resistenza è stata spazzata via. Le organizzazioni internazionali sono ritornate. Reinvestono nel loro porcile. Ormai siamo tutti dei robot educati...non ci ribelliamo, ci contentiamo di poco. La morte, la morte dei nostri figli, sono ancora nostri i figli, ci lascia indifferenti. E loro, i nuovi padroni, i vecchi padroni, sono contenti. Non hanno mai avuto operai così efficienti, operai che si contentano di poco. Intanto accumulano, investono in nuove tecnologie, in nuove armi...studiano nuove economie, nuove manovre di dominio...chissà quale sarà il prossimo popolo predestinato ad essere la vittima da sacrificare al dio denaro.

E dopo? Dopo che hanno il dominio del pianeta? Domande inutili. Nessuno degli attuali attori sarà ancora vivo, dopo.

 

@clown 09/08/2002