GLOBALIZZAZIONE LIBERISTICO-ECONOMICA
----- Original Message -----
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RISPOSTA
NUOVO MESSAGGIO
La ringrazio per non avermi censurato, il che dimostra cle lei è davvero un intellettuale, un ricercatore di verità. Peccato il non riuscire a farle conprendere che da un punto di vista strettamente filosofico il liberismo è un assolutismo ideologico. Sono certo che il valore dell'uomo e dell'umanità non abbia prezzo e, che, per tale motivo, non si possa affidare la storia umana alla logica economica: la logica economica deve servire l'uomo, non viceversa. Mi chiedo e le chiedo: quando, ad esempio, lo Zambia potrà competere con armi uguali sul mercato della globalizzazione...la risposta certa è:mai! Ed è anche il motivo per cui la remissione del debito è inutile; il motivo per il quale i piani di rientro decisi dal FMI ed altri non ottengono risultati positivi. Non poi per caso che l'assenza di stato sociale negli stati uniti, con la conseguente necessità dei cittadini di risparmiare e di investire in azioni che abbiano una tot resa l'anno, abbia generato la necessità di globalizzare? Dove investire in modo sicuro se non nei beni di prima necessità, specie derivati dalle privatizzazioni? cordialità.
RISPOSTA
----- Original Message ----- From: "Adriano53s s" <adriano53s@hotmail.com> To: <pelanda@easynet.it> Sent: Monday, May 07, 2001 11:34
Potrebbe essere sorpreso se leggesse due miei libri recenti in italiano: Lo Stato della crescita (2000) e Sovranità e ricchezza, come riempire il vuoto politico della globalizzazione, scritto con Paolo savona (2001), ambedue per i tipi di Sperling & Kupfer. Suo Carlo Pelanda