jelets jeunes, gilet gialli

08\12\2018 In Francia accade, cosi è descritta dagli organi di informazione, non una rivolta, ma una pseudo rivolta. Vogliono volutamente ignorare il reale problema: la mancanza di giustizia sociale nella società. Tanto, si pensa, non accadrà niente, le cose resteranno come sempre sono state: la vita è breve.

Indignatevi aveva scritto un esponente della resistenza francese. Invano. Le elites che fanno le leggi, e poi pretendono che tali leggi siano giuste, sono sorde: l'importante è non toccare i loro privilegi. Che importa del Mondo?

manifesto gilets gialli

  1. Urgente: risolvere il problema dei senzacasa. Circa 200 mila persone vivono per strada in Francia.
  2. Imposta sul reddito fortemente progressiva;
  3. Paga minima mensile di riferimento SMIC a 1300 euro;
  4. Favorire i piccoli commercianti con la fine della costruzione dei grandi centri commerciali e con la concessione dei parcheggi gratuiti nelle città;
  5. Che i grandi (Macdonald, Amazon, Carrefours) paghino tanto edi piccoli paghino poco;
  6. Tutti abbiano la stessa pensione, fine della discriminazione per i lavoratori dipendenti (RSI);
  7. Il sistema pensionistico deve essere socializzato ed essere solidale per tutti; 
  8. Fine dell’aumento dei carburanti;
  9. Pensioni minime a 1200 euro mese;
  10. Per tutti gli eletti lo stipendio ottenibile sarà lo stipendio MEDIO, con controllo per i rimborsi dei trasporti e gli altri trasporti ed il diritto alle ferie pagate. Anche questa richiesta ricorda molto quella del M5s in Italia, ed è anche indicativa della scarsa stima dei francesi per i loro politici;
  11. Tutti gli stipendi e le pensioni devono essere collegati all’inflazione;
  12. Difendere l’industria francese, combattere le delocalizzazioni e difendere il know how specifico;
  13. Fine del lavoro in trasferta. Tutti coloro che lavorano sul territorio francese devono essere sottoposti alle norme fiscali, contrattuali e previdenziali dei cittadini francesi, senza possibilità di fare concorrenza sleale ai lavoratori nazionali. In Francia, come in italia, è in crescita il fenomeno dei contratti “In Trasferta”, cioè dei lavoratori che sono sottoposti a contratti polacchi o rumeni e quindi mettono  fuori mercato i lavoratori francesi.
  14. Lotta per la sicurezza del posto di lavoro contro i Contratti a tempo determinato (CDD) ed a favore dei contratti a tempo indeterminato;
  15. Fine del CICE , cioè del regime speciale concesso alle imprese di riduzione del carico contributivo, e sua conversione in un fondo per lo sviluppo dell’auto francese a Idrogeno, quella si veramente ecologica, invece che quella elettrica , che ecologica non è (ed hanno ragione);
  16. Fine della politica di austerità, con il non pagamento di tutti quegli interessi sul debito che sono stati dichiarati illegittimi, e pagamento degli altri senza pesare sui poveri, ma cercando di rincorrere le frodi fiscali (80 miliardi). Il debito francese comunque costa meno di quello italiano, ma questa richiesta è legata ad una discussione molto viva in fFrancia sull’illegittimità di una grossa fetta del debito pubblico;
  17. Che siano trattate le cause all’origine delle migrazioni; 
  18. Che i richiedenti asilo siano ben trattati, abbiano alloggi , cibo ed educazione, ma lavorando con l’ONU affinchè attendano il permesso di accesso nei paesi d’origine;
  19. Che le concessioni ed i rinnovi dei permessi di soggiorno siano compiuti nei paesi d’origine;
  20. Che una vera politica dell’integrazione sia messa in atto, per cui immigrare in Francia significhi diventare francese, con corsi di lingua, di storia e di educazione civica , con un percorso certificato;
  21. Salario Minimo a 15 mila euro annui , 1250 euro al mese senza tredicesima;
  22. Creazione di nuovi posti di lavoro per i disoccupati; 
  23. Aumento dei fondi per gli handicappati;
  24. Tetto per gli affitti e affitti sotto controllo per gli studenti e i lavoratori sociali;
  25. Divieto della vendita di beni appartenenti allo Stato francese (esempio gli aeroporti, con la società Aeroporti di Parigi che è in vendita);
  26. Più mezzi per la giustizia, le forze dell’ordine e l’esercito a cui siano pagate le ore di straordinario;
  27. Tutto il denaro incassato dai pedaggi autostradali deve essere utilizzato per la sicurezza e l’ammodernamento delle autostrade francesi;
  28. Il prezzo del gas e dell’elettricità è aumentato dopo le privatizzazioni e quindi questi servizi devono tornare pubblici per ridurre il prezzo delle utenze;
  29. Fine della chiusura delle linee secondarie, dei pronto soccorso, degli uffici postali, delle maternità de delle scuole;
  30. Divieto di fare business sugli anziani. “L’oro grigio è finito”;
  31. Tetto massimo di 25 allievi in ogni scuola di ogni ordine e grado;
  32. Una legge per il referendum popolare, con un sito trasparente tove raccogliere le firme. Se una proposta raggiunge le 700 mila firme , dopo essere stata completata dal parlamento deve essere portata come referendum popolare entro un mese ed un anno;
  33. Ritorno del manato del Presidente a 7 anni, con elezioni politiche ogni 5 in modo da dare un segnale politico al presidente stesso sulla qualità del suo comportamento;
  34. Obbligo pensionistico a 60 anni per i lavori usuranti che godranno della possibilità di pensione volontaria a 55 anni;
  35. Estensione del sistema di assistenza per la sorveglianza dei minori Pajemploi dai 6 ai 10 anni;
  36. Il trasporto per le merci deve favorire la ferrovia rispetto alla strada;
  37. Fine dei prelievi alla fonte;
  38. Fine dell’indennità presidenziale a vita;
  39. Divieto di far pagare commissioni sui pagamenti per carte di debito, Tasse sul gasolio navale e kerosene per aerei. 
  40. MANIFESTO PER LA RIVOLTA GLOBALE